Lettera al parroco e ai fedeli della parrocchia di San Rufino

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1 Mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo, vescovo di Assisi Nocera Umbra Gualdo Tadino Lettera al parroco e ai fedeli della parrocchia di San Rufino

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3 Epifania del Signore 2012 Carissimi con gioia vi consegno l allegata riflessione, nella quale, in seguito alla Visita Pastorale, svolta dal 24 al 31 gennaio e dal 10 al 12 febbraio 2011, vi offro alcuni indirizzi e raccomandazioni. Essi valgono per l intero Vicariato, ma voi troverete il modo, soprattutto attraverso il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio Pastorale Vicariale, di approfondirli e applicarli alla vostra realtà. Desidero innanzitutto dirvi grazie. L occasione della Visita mi ha dato la possibilità di una grande esperienza umana, spirituale e pastorale. Ho conosciuto meglio tanti di voi, a partire dal vostro parroco don Cesare Provenzi che, sia per la parrocchia sia per il Vicariato, si è impegnato con grande generosità e mi ha mostrato cordiale amicizia. Ho avuto la possibilità di entrare in tante vostre case, facendomi vicino ad anziani e malati, e conoscendo, attraverso di essi, la realtà di tante famiglie, con le loro gioie, i loro dolori, i loro problemi. L incontro ravvicinato con le comunità di vita consacrata mi ha permesso di riscontrare una vitalità che mi fa molto sperare. La possibilità di conoscere tanti di voi, in tutte le fasce d età, e in diverse aggregazioni ecclesiali o centri civili, dalle confraternite, allo stesso Comune, fino a realtà culturali ed economiche, come il Calendimaggio e le associazioni di categoria, mi ha permesso di farmi un idea 3

4 approfondita della situazione sociale e pastorale. Mi auguro che anche voi abbiate potuto sperimentare il calore del mio affetto ed essere così aiutati a vivere il rapporto con me come vero rapporto con un Padre, messo da Gesù a vostro servizio. La vostra comunità parrocchiale ha una singolarità rispetto a tutte le altre: sta non solo nel cuore della nostra Città, ma della stessa diocesi, facendo capo alla Chiesa cattedrale. Essa porta il nome del patrono, San Rufino. Ad essa inevitabilmente si guarda da tutta la diocesi e ci si aspetta che sia una comunità esemplare. Vi sono grato perché nell insieme posso dire di aver trovato una parrocchia vivace e impegnata, dove la fisionomia della Chiesa si può riconoscere, sia sul versante della preghiera e della liturgia, come di quello della comunione, della carità, della testimonianza. Naturalmente l impegno non basta mai, e occorre crescere, dandosi degli obiettivi alti ed esigenti. Da questo punto di vista, lasciandovi alla lettura del documento allegato, vi segnalo alcuni punti di speciale attenzione. Il problema della fede e della nuova evangelizzazione. Occorre prendere sul serio il processo di divaricazione dalla fede, nei pensieri e nel costume. Tanta religiosità tradizionale resta in piedi, ma bisogna infonderle nuova luce di vangelo. Per questo vi prego di seguire convintamente il piano pastorale diocesano che, con gli anni della Parola, proprio a questo mira. Il prossimo anno - che è quello dei Vangeli, e coincide a livello universale con l anno della fede -, sarà un ulteriore grazia in questa direzione. 4

5 La sfida della comunione, in una società che diventa sempre più disgregata, a partire dalla famiglia. La Chiesa deve essere vera casa e scuola della comunione. Di qui l insistenza del piano pastorale, perché la comunità diventi sempre di più una famiglia di famiglie. Il disegno delle Comunità Maria di Famiglie del Vangelo si muove in questa logica, approfondendo in senso comunitario e di cammino di fede quanto già lodevolmente si fa, e si deve continuare a fare, con la lectio divina e i Centri di Ascolto della Parola. In tema di liturgia e di preghiera, vedo serietà e impegno. È qui il segreto di tutto. Occorre dare tutto lo spazio possibile anche alla preghiera personale, soprattutto meditativa e contemplativa. Da altri popoli e culture stanno venendo ad Assisi a proporla con rischio per la nostra fede. La nostra tradizione ha tutto ciò che è necessario, ma va riscoperta con convinzione. La meditazione dei misteri di Cristo con Maria, attraverso il Rosario, secondo le direttive della Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae del Beato Giovanni Paolo II è una via privilegiata. In tema di carità e testimonianza nel sociale vedo in voi grande sensibilità e impegno. Continuate in questa linea. Da questo vi riconosceranno (cf. Gv 13, 35). Si approfondisca di più la carità anche in termini di conoscenza e pratica della Dottrina Sociale della Chiesa. È un bisogno speciale del nostro tempo, anche per stabilire il giusto rapporto con la società civile. La parrocchia di San Rufino, per la sua collocazione speciale dentro la complessità della vita religiosa 5

6 assisana, è in una posizione che richiede grande abilità e disponibilità anche per favorire l incontro e la comunione: dall intesa serena con il Capitolo Cattedrale, all incontro con le varie realtà di basiliche, santuari, comunità religiose della Città. Grazie per l impegno che ponete e svilupperete in questo senso. Questi, e altri punti del documento allegato, saranno oggetto della vostra riflessione, in previsione del Sinodo che, a tempo opportuno, celebreremo. Proprio in questa direzione, la pre-assemblea di giugno e poi l assemblea di settembre, ci aiuteranno a fare il punto. Un grande abbraccio a ciascuno di voi, con la benedizione del Signore + Domenico, Vescovo 6