ANALISI TECNICO-NORMATIVA

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1 ANALISI TECNICO-NORMATIVA Referente: Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Uff. legislativo Oggetto: Convenzione relativa alla costruzione e all esercizio di un Impianto laser europeo a elettroni liberi a raggi X, con Allegati, fatta ad Amburgo il 30 novembre 2009 PARTE I: ASPETTI TECNICO-NORMATIVI DI DIRITTO INTERNO 1) Obiettivi e necessità dell intervento normativo. Coerenza con il programma di governo Il progetto European XFEL ha lo scopo di realizzare una grande infrastruttura Europea di ricerca per la produzione di raggi X coerenti, ad altissima brillanza, e per il loro utilizzo come sorgente di luce per fotografare e filmare, con risoluzione atomica, i processi biologici, chimici e della materia sia condensata che nello stato eccitato di plasma. Indicato come uno dei progetti più importanti nelle roadmap prodotte da ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures), l infrastruttura European XFEL porrà l Europa all avanguardia in campo internazionale, aprendo nuove strade per lo sviluppo delle conoscenze scientifiche fondamentali e per le loro applicazioni in campo biologico, medicale e dei nuovi materiali. Il riferimento delle azioni nazionali di governo di queste iniziative ad elevato valore strategico è la politica di settore della UE, che, su mandato del Consiglio dei Ministri per la Competitività, ha istituito nel 2002 un forum europeo, lo European Strategy Forum for Research Infrastructures (ESFRI), per definire il fabbisogno in infrastrutture internazionali di ricerca per i prossimi due decenni. Il documento Roadmap ESFRI sulla strategia a medio-lungo termine delle Infrastrutture Europee identifica 44 progetti in diversi settori della scienza e della tecnologia, considerati prioritari per l Europa, con una spesa prevista di circa 20 Miliardi di Euro nei prossimi anni, che rappresentano lo 0.8% della spesa totale Europea in ricerca e corrispondono ad un incremento iniziale di spesa del 20% in questo settore. I progetti della Roadmap ESFRI si vanno ad aggiungere sia alle infrastrutture internazionali già presenti in Europa, sia alle infrastrutture nazionali che operano già in modo pan-europeo. La roadmap ESFRI rappresenta uno strumento di riferimento per le comunità scientifiche e per i decisori politici degli Stati Membri dell Unione. Gli Stati Membri elaborano le roadmap di strategia nazionale per le Infrastrutture. 2) Analisi del quadro normativo nazionale La Convenzione XFEL oggetto di ratifica citato regola la materia tra le Parti contraenti. 3) Incidenza delle norme proposte sulle leggi e i regolamenti vigenti Non si ravvisa alcun impatto diretto su leggi e regolamenti vigenti. 4) Analisi della compatibilità dell intervento con i principi costituzionali Non si ravvisa alcun impatto diretto su leggi e regolamenti vigenti. 5) Analisi della compatibilità dell intervento con le competenze locali e le funzioni delle regioni ordinarie e a Statuto speciale, nonché degli enti locali L intervento normativo si riferisce a relazioni tra Stati di cui all articolo 117, comma 2, lettera a), della Costituzione e pertanto non invade le attribuzioni delle regioni ordinarie e a Statuto speciale. 1

2 6) Verifica della compatibilità con i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza sanciti dall art. 118, primo comma, della Costituzione Non risultano elementi di incompatibilità con i principi costituzionali. 7) Verifica dell assenza di rilegificazioni e della piena utilizzazione delle possibilità di delegificazione e degli strumenti di semplificazione normativa La materia oggetto di ratifica non forma oggetto di provvedimenti di rilegificazione. 8) Verifica dell esistenza di progetti di legge vertenti su materia analoga all esame del Parlamento e relativo stato dell iter Non risulta che siano stati sottoposti all esame del parlamento progetti di legge specifici relativi alla convenzione oggetto di ratifica. 9) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi di costituzionalità sul medesimo o analogo oggetto Non risultano, allo stato attuale, giudizi di costituzionalità pendenti sulla materia oggetto di ratifica o su analoghe materie. PARTE II CONTESTO NORMATIVO COMUNITARIO E INTERNAZIONALE. 10) Analisi della compatibilità dell intervento con l ordinamento comunitario Le disposizioni del regolamento non si pongono in contrasto con la normativa comunitaria, anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell Unione Europea. 11) Verifica dell esistenza di procedure di infrazione da parte della Commissione Europea sul medesimo o analogo oggetto Non risulta che vi siano in atto procedure di infrazione comunitarie nelle materie oggetto della convenzione. 12) Analisi della compatibilità dell intervento con gli obblighi internazionali La normativa recata dalla Convenzione non risulta con gli obblighi internazionali, internazionali e si allinea con quanto già previsto nell ambito di analoghe convenzioni internazionali in materia. 13) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte di Giustizia dell Unione europea sul medesimo o analogo oggetto Non risultano pendenti davanti alla Corte di Giustizia dell Unione europea giudizi sul medesimo o analogo accordo, oggetto delle disposizioni della Convenzione. 14) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell uomo sul medesimo o analogo oggetto Non si ha notizia in merito ad indirizzi giurisprudenziali e pendenza di giudizi presso la Corte Europea dei Diritti dell uomo. 15) Eventuali indicazioni sulle linee prevalenti della regolamentazione sul medesimo oggetto da parte degli altri Stati membri dell UE Il carattere estremamente specifico dell intervento regolatorio in oggetto non consente di fornire indicazioni sulle linee prevalenti riguardo la regolamentazione prevista per la medesima materia a livello comunitario. 2

3 PARTE III ELEMENTI DI QUALITÀ SISTEMATICA E REDAZIONALE DEL TESTO. 1) Individuazione delle nuove definizioni normative introdotte dal testo della loro necessità, della coerenza con quelle già in uso Non vengono introdotte nel testo nuove definizioni normative. 2) Verifica della correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel progetto, con particolare riguardo alle successive modificazioni subite dai medesimi È stata verificata la correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel testo. 3) Ricorso alla tecnica della novella legislativa per introdurre modificazioni ed integrazioni a disposizioni vigenti Trattandosi di disegno di legge di ratifica di accordo internazionale non è stata adottata la tecnica della novella. 4) Individuazione di effetti abrogativi impliciti di disposizioni dell atto normativo e loro traduzione in norme abrogative espresse nel testo normativo Non si rileva alcun effetto abrogativo implicito o espresso di disposizioni di diritto interno. 5) Individuazione di disposizioni dell atto normativo aventi effetto retroattivo o di reviviscenza di norme precedentemente abrogate o di interpretazione autentica o derogative rispetto alla normativa vigente Il provvedimento legislativo non contiene norme aventi la suddetta natura. 6) Verifica della presenza di deleghe aperte sul medesimo oggetto, anche a carattere integrativo o correttivo Non si ravvisano all interno della Convenzione deleghe legislative da esercitare. 7) Indicazione degli eventuali atti successivi attuativi; verifica della congruenza dei termini previsti per la loro adozione Non è previsto alcun atto normativo successivo di attuazione. Ai sensi dell articolo 3 della legge di ratifica ed esecuzione, il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e l Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) sono autorizzati a sottoscrivere quote della società per la costruzione e l esercizio dell impianto laser europeo a elettroni liberi a raggi X, previsto dall articolo 1 della Convenzione, in misura rispettivamente pari a due terzi e a un terzo della partecipazione italiana alla medesima società. 8) Verifica della piena utilizzazione e dell aggiornamento di dati e di riferimenti statistici attinenti alla materia oggetto del provvedimento, ovvero indicazione della necessità di commissionare all Istituto nazionale di statistica apposite elaborazioni statistiche con correlata indicazione nella relazione economico-finanziaria della sostenibilità dei relativi costi Allo stato attuale non rileva come necessario l aggiornamento dei dati e dei riferimenti statistici legati alla materia oggetto di ratifica. ***** Oggetto: Protocollo di adesione del Governo della Federazione russa alla Convenzione del 16 dicembre 1988 sulla costruzione e sulla gestione del laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (ESRF), fatto a Grenoble il 23 giugno 2014 e a Parigi il 15 luglio

4 PARTE I: ASPETTI TECNICO-NORMATIVI DI DIRITTO INTERNO 1) Obiettivi e necessità dell intervento normativo. Coerenza con il programma di governo. A seguito dell interesse dimostrato dalle Parti Contraenti della Convenzione del 16 dicembre 1988 sulla costruzione e sulla gestione del laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (ESRF) nei riguardi dell ingresso della Federazione Russa nell accordo, lo scorso giugno 2014 è stato ufficialmente approvato da tutti i Paesi Membri il Protocollo di accesso alla Convenzione da parte del Governo della nuova parte contraente, che ha fornito un contributo una tantum di dieci milioni di euro quale indennità per i costi di costruzione di ESRF, dedicati all ammodernamento ed al rafforzamento delle risorse scientifiche del Laboratorio. Il Protocollo deve ora essere ratificato anche dall Italia perché possa entrare in vigore, in coerenza con l art. 5 della Convenzione, che prevede l entrata in vigore del Protocollo il mese successivo alla ratifica dello stesso da parte di tutte le Parti Contraenti. 2) Analisi del quadro normativo nazionale. La Convenzione del 16 dicembre 1988 sulla costruzione e sulla gestione del laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (ESRF), firmata nel 1988, definisce il quadro giuridico relativo alla costruzione ed alla gestione del laboratorio europeo di radiazione al sincrotrone, acceleratore sincronizzato di particelle subatomiche che ha notevoli impieghi scientifici; esso rende tra l'altro possibile lo sviluppo di nuove tecnologie in diversi ambiti quali la fisica, l'elettronica, la biologia e consente di registrare e di evidenziare, atomo per atomo, la cosiddetta mappa olografica della materia. La Convenzione è stata ratificata in Italia con la legge 2 gennaio 1995, n. 15, recante ratifica ed esecuzione della convenzione sulla costruzione e sulla gestione di un laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (ESRF), con quattro allegati, firmata a Parigi il 16 dicembre 1988, nonché dell'atto finale della conferenza dei plenipotenziari e cinque risoluzioni adottate in pari data. I parametri e le modiche previste negli emendamenti alla Convenzione hanno un effetto più che positivo sulla partecipazione Italiana ad ESRF. Infatti, non appena verranno implementate le provvisioni del Protocollo, alla riduzione del 13,2 % della quota italiana corrispondente a una riduzione del 12% della quota iniziale del 15% - vi sarà una conseguente riduzione del contributo finanziario al funzionamento di ESRF doppia rispetto alla media del 6%. 3) Incidenza delle norme proposte sulle leggi e i regolamenti vigenti. La ratifica del protocollo non incide sulla legislazione e regolamentazione vigente, considerati sia la natura sia gli obiettivi dell accordo internazionale stipulato. 4) Analisi della compatibilità dell intervento con i principi costituzionali. Il provvedimento appare compatibile con l attuale assetto costituzionale. 5) Analisi della compatibilità dell intervento con le competenze locali e le funzioni delle regioni ordinarie e a Statuto speciale, nonché degli enti locali. Il provvedimento verte su materie di competenza esclusiva statale. Non incide pertanto sulle funzioni delle regioni e degli enti locali. 6) Verifica della compatibilità con i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza sanciti dall art. 118, primo comma, della Costituzione. Le norme in esame sono compatibili e rispettano i principi di cui all articolo 118 della Costituzione, 4

5 in quanto non prevedono né determinano, sia pure in via indiretta, oneri a carico degli enti locali. 7) Verifica dell assenza di rilegificazioni e della piena utilizzazione delle possibilità di delegificazione e degli strumenti di semplificazione normativa. La materia oggetto di ratifica non forma oggetto di provvedimenti di rilegificazione. 8) Verifica dell esistenza di progetti di legge vertenti su materia analoga all esame del Parlamento e relativo stato dell iter. Non risultano all esame del Parlamento progetti di legge su materie analoghe al protocollo internazionale oggetto di ratifica. 9) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi di costituzionalità sul medesimo o analogo oggetto. Non risultano, allo stato attuale, giudizi di costituzionalità pendenti sulla materia oggetto di ratifica o su analoghe materie. PARTE II CONTESTO NORMATIVO COMUNITARIO E INTERNAZIONALE. 10) Analisi della compatibilità dell intervento con l ordinamento europeo. Le disposizioni del regolamento non si pongono in contrasto con la normativa europea, anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell Unione europea. 11) Verifica dell esistenza di procedure di infrazione da parte della Commissione europea sul medesimo o analogo oggetto. Non risultano procedure di infrazione in atto nelle materie oggetto della convenzione. 12) Analisi della compatibilità dell intervento con gli obblighi internazionali. Il protocollo internazionale è compatibile con altri obblighi internazionali già assunti dal Paese. 13) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte di Giustizia dell Unione europea sul medesimo o analogo oggetto. Non risultano pendenti davanti alla Corte di Giustizia giudizi inerenti il protocollo in oggetto. 14) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell uomo sul medesimo o analogo oggetto. La materia oggetto del Protocollo di adesione della Federazione Russa non rientra tra quelle per le quali risulti applicabile la CEDU. 15) Eventuali indicazioni sulle linee prevalenti della regolamentazione sul medesimo oggetto da parte degli altri Stati membri dell UE. Non vi sono indicazioni da fornire sulle linee prevalenti di regolamentazione sul medesimo oggetto da parte degli altri Stati Membri dell UE. PARTE III ELEMENTI DI QUALITÀ SISTEMATICA E REDAZIONALE DEL TESTO. 1) Individuazione delle nuove definizioni normative introdotte dal testo della loro necessità, della coerenza con quelle già in uso. Non vengono introdotte nel testo nuove definizioni normative. 2) Verifica della correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel progetto, con particolare riguardo alle successive modificazioni subite dai medesimi. 5

6 È stata verificata la correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel testo. 3) Ricorso alla tecnica della novella legislativa per introdurre modificazioni ed integrazioni a disposizioni vigenti. Nel testo non si fa ricorso alla tecnica della novella legislativa. 4) Individuazione di effetti abrogativi impliciti di disposizioni dell atto normativo e loro traduzione in norme abrogative espresse nel testo normativo. Non si rileva alcun effetto abrogativo implicito o espresso di disposizioni di diritto interno. 5) Individuazione di disposizioni dell atto normativo aventi effetto retroattivo o di reviviscenza di norme precedentemente abrogate o di interpretazione autentica o derogative rispetto alla normativa vigente. Le norme del Regolamento non prevedono effetti retroattivi, non determinano la reviviscenza di norme precedentemente abrogate né effetti di interpretazione autentica o di deroga alla normativa vigente. 6) Verifica della presenza di deleghe aperte sul medesimo oggetto, anche a carattere integrativo o correttivo. Non si ravvisano all interno del Protocollo deleghe legislative da esercitare. 7) Indicazione degli eventuali atti successivi attuativi; verifica della congruenza dei termini previsti per la loro adozione. Non sono previsti eventuali atti successivi attuativi del Protocollo. 8) Verifica della piena utilizzazione e dell aggiornamento di dati e di riferimenti statistici attinenti alla materia oggetto del provvedimento, ovvero indicazione della necessità di commissionare all Istituto nazionale di statistica apposite elaborazioni statistiche con correlata indicazione nella relazione economico-finanziaria della sostenibilità dei relativi costi. Allo stato attuale non rileva come necessario l aggiornamento dei dati e dei riferimenti statistici legati al Protocollo oggetto di ratifica. 6

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