PIANO LOCALE UNITARIO DEI SERVIZI (P.L.U.S.) PROGRAMMAZIONE 2012/2013/2014 AGGIORNAMENTO ANNUALITA Provincia di Olbia-Tempio. Azienda ASL n.

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1 PIANO LOCALE UNITARIO DEI SERVIZI (P.L.U.S.) PROGRAMMAZIONE 2012/2013/2014 AGGIORNAMENTO ANNUALITA 2013 Provincia di Olbia-Tempio Azienda ASL n. 2 Comuni di: Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa di Gallura, Telti. 1

2 INDICE CAPITOLO 1 LA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA E SOCIO-ASSISTENZIALE UNITARIA DEL DISTRETTO DI OLBIA Premessa.pag. 5 CAPITOLO 2 Profilo d ambito Provinciale aggiornato al 2013 (a cura della Provincia Olbia tempio) Profilo d ambito Provinciale... pag. 6 CAPITOLO 3 L UFFICIO DI PIANO PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI ALLA PERSONA L Ufficio di Piano pag. 27 CAPITOLO 4 DI OLBIA LA PROGRAMMAZIONE SOCIO-ASSISTENZIALE DEI COMUNI DEL DISTRETTO Schede Programma dei Comuni del distretto di Olbia annualità pag Comune di Ala dei Sardi pag Comune di Arzachena pag Comune di Berchidda.pag Comune di Buddusò...pag Comune di Budoni pag Comune di Golfo Aranci..... pag Comune di La Maddalena pag Comune di Loiri Porto San Paolo.... pag Comune di Monti.pag Comune di Olbia.pag Comune di Oschiri pag Comune di Padru. pag Comune di Palau. pag Comune di Sant Antonio di Gallura... pag Comune di Santa Teresa di Gallura. pag Comune di San Teodoro... pag Comune di Telti.. pag. 47 2

3 CAPITOLO 5 LA PROGRAMMAZIONE DELLA PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO La Programmazione della Provincia Olbia Tempio PLUS pag. 48 CAPITOLO 6 LA PROGRAMMAZIONE DELLA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 (principi, valori e bilancio per il governo e il funzionamento aziendale) La Programmazione della Azienda Sanitaria Locale Plus pag. 53 CAPITOLO 7 PROGRAMMAZIONE ASSOCIATA E SOCIO-SANITARIA Il Piano Locale Unitario dei Servizi (PLUS)... pag. 61 Area Multiutenza...pag. 62 A) Il Volontariato e gli attori sociali solidali nel territorio. pag. 62 B) Area anziani... pag. 63 Servizio Assistenza Domiciliare Integrata e Interventi immediati di sostegno pag. 63 C) Area minori e sostegno alla genitorialità. pag. 66 Servizio Educativo Territoriale (SET).. pag. 66 Centro Servizi per la Famiglia pag. 70 Centro per la Famiglia.. pag. 70 Servizio Affido Familiare.. pag. 71 Progetto Sperimentale sostegno alla genitorialità nel comune di Olbia II^ annualità.... pag. 75 D) Area disabilità... pag. 77 Centro per la Disabilità Globale (Comune di Olbia).. pag. 77 Centro per la Disabilità Globale Distrettuale... pag. 80 CAPITOLO 8 - AZIONI DI CONTRASTO ALLE POVERTA Progetti Presentati alla Regione Sardegna...pag. 82 Comune di Olbia: Centro Servizi Umanitari..pag. 83 Comune di Arzachena: Proposta Progettuale..pag. 86 3

4 CAPITOLO 9 PIANO FINANZIARIO GESTIONE ASSOCIATA E SOCIO-SANITARIA PLUS 2013 Piano Finanziario PLUS 2013 pag. 98 Quote per la gestione associata PLUS: ripartizione per Comuni e Servizi... pag. 99 4

5 CAPITOLO 1 La programmazione socio-sanitaria e socio-assistenziale unitaria del Distretto di Olbia. PREMESSA La proposta di PLUS contenuta nel presente documento è l esito di un processo scandito nelle sue diverse fasi, nei contenuti e nei tempi, dalle indicazioni fornite dalle Linee guida regionali per l elaborazione dei PLUS. Il documento intende costituire l espressione di una rappresentazione globale sia dei bisogni dell area sociale e sanitaria così come si evidenziano nel nostro Distretto Sanitario sia dell offerta di servizi e prestazioni in risposta ai bisogni medesimi. Lo schema concettuale utilizzato per l analisi e la valutazione e, successivamente, per la stesura del documento ha tenuto conto anche nell analisi dei problemi, delle risorse a disposizione, l analisi degli obiettivi e l indicazione delle strategie, tutto al fine di contribuire a migliorare ed ottimizzare i servizi e, quindi, lo stato di benessere dei cittadini e l esercizio dei diritti di cittadinanza. Nel corso dei lavori è risultata di particolare e sostanziale rilevanza l apporto di professionalità e conoscenza fornito dal personale Professionale e Amministrativo facente parte dello staff dell Ufficio di Piano e dagli operatori dei servizi provinciali, comunali e sanitari coinvolti in tutte le fasi del processo programmatorio. 5

6 CAPITOLO 2 - PROFILO D AMBITO PROVINCIALE (AGGIORNATO AL 2013) (a cura del Servizio Politiche Sociali della Provincia Olbia Tempio) La Provincia Olbia-Tempio è situata nel nord-est della Regione e comprende 26 Comuni di cui 24 appartengono al vecchio territorio della Provincia di Sassari e 2 provengono dalla Provincia di Nuoro, ben 11 tra i 26 comuni sono costieri. Il territorio provinciale è composto dai seguenti comuni: Aggius, Aglientu, Alà dei Sardi, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Santa Teresa Gallura, San Teodoro, Sant Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d Agultu e Vignola. Il territorio provinciale possiede un patrimonio storico - ambientale di grandissimo pregio, non solo per la presenza di importanti luoghi di interesse culturale e archeologico ed aree sottoposte a vincoli di tutela, ma anche per un sistema articolato di aree montane interne, come il Monte Limbara, i monti di Alà, Buddusò e Padru, di grande valore naturalistico. La forza della Provincia Olbia Tempio sta nell avere due porti importanti come quelli di Olbia e Golfo Aranci e l aeroporto a Olbia, quale porta di accesso al nord Sardegna, rafforzano la competitività della Provincia. Popolazione residente al 01/01/2013 per sesso nella Provincia Olbia Tempio Popolazione di sesso maschile Popolazione di sesso femminile Popolazione totale Fonte Dati ISTAT 6

7 Popolazione residente al 01/01/2013 nella Provincia Olbia Tempio Aggius Aglientu Badesi Bortigiadas 795 Calangianus Luogosanto Luras Tempio Pausania Trinità d'agultu e Vignola Alà dei Sardi Arzachena Berchidda Buddusò Budoni Golfo Aranci La Maddalena Loiri Porto San Paolo Monti Olbia Oschiri Padru Palau Sant'Antonio di Gallura Santa Teresa Gallura San Teodoro Telti TOTALE Fonte Dati ISTAT 7

8 Popolazione Provinciale per Distretto al 1 gennaio 2013 La Provincia Olbia Tempio è ripartita in due distretti sanitari e sociosanitari, ai quali corrispondono gli ambiti territoriale di Olbia e Tempio Pausania. L ambito territoriale di Olbia interessa il territorio del Nord Est Sardegna e coincide esattamente con i confini del Distretto Sanitario di Olbia di pertinenza dell Azienda Sanitaria Locale n 2. I 17 comuni (su 26 facenti parte della Provincia Olbia Tempio) che fanno parte del distretto sono: Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant'Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. L area di riferimento comprende il versante Nord Est della regione storica della Gallura, e si estende dal lembo di terra sarda posto più a nord costituito dai comuni che si affacciano sulle Bocche di Bonifacio e dall Arcipelago della Maddalena, fino alla Costa esposta a nord- est sul Mar Tirreno fino a Budoni. I bordi a sud e sud-ovest confinano con la Provincia di Sassari e con la Provincia di Nuoro e comprendono la parte settentrionale del Monte Acuto, una piccola parte della Baronia e il versante orientale del Lago del Coghinas. La maggioranza dei comuni che compongono l ambito sono di piccole dimensioni, anche se nel distretto sono presenti 3 dei maggiori comuni della Gallura: Arzachena e La Maddalena (con una popolazione di circa residenti) ed Olbia che con oltre abitanti è il quarto comune della Sardegna per numero di residenti. Gli altri 13 Comuni hanno una popolazione pari o inferiore ai abitanti. L ambito territoriale di Tempio Pausania comprende il territorio del Nord Est Sardegna che coincide con i confini amministrativi della Provincia Olbia Tempio e con il Distretto Sanitario di Tempio Pausania di pertinenza dell Azienda Sanitaria Locale n 2. comprende 9 Comuni: Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Tempio Pausania, Trinità d'agultu e Vignola. Il territorio in questione comprende parte della regione storica della Gallura, e si estende dalla costa nord-orientale della Sardegna, a partire da Badesi Mare per arrivare alla zona montuosa del Limbara appartenente ai Comuni di Tempio Pausania; confina con la provincia di Sassari a sud ovest in particolare con la parte settentrionale del Montacuto e il versante orientale del Lago del Coghinas, e l'anglona. Popolazione residente al 01/01/2013 per distretto sanitario nella Provincia Olbia Tempio Popolazione nel distretto di Olbia Popolazione nel distretto di Tempio Pausania

9 Popolazione residente nei Comuni del Distretto di Olbia al 1 Gennaio 2013 Fonte Dati ISTAT Popolazione residente nei Comuni del Distretto di Tempio Pausania al 1 Gennaio 2013 Fonte Dati ISTAT 9

10 Popolazione Straniera Nella provincia Olbia Tempio, l immigrazione ha assunto nel corso dell ultimo decennio caratteristiche di significativa rilevanza, sia sotto l aspetto numerico, sia sotto quello socio-culturale ed economico. La tematica dell immigrazione ha fortemente impegnato negli ultimi anni la Provincia, sia a livello politico-amministrativo che di indirizzo tecnico, in stretta sintonia con gli indirizzi legislativi prodotti dalla Legge Regionale n. 46 del 1990 e dai Piani annuali regionali per l immigrazione. Nonostante la crisi economica, similmente ad altre realtà italiane caratterizzate da un buon livello economico e da occasioni di lavoro, il territorio gallurese esercita forte attrazione nei confronti di cittadini extracomunitari, inducendo un consistente flusso immigratorio. Nella Provincia Olbia Tempio (che si conferma con il maggior numero di presenze, in percentuale sulla popolazione, rispetto alle altre province della Regione), il fenomeno riveste particolare interesse per quanto riguarda l inserimento sociale, l integrazione, la presenza scolastica. Il numero dei cittadini stranieri immigrati cresce su tutto il territorio provinciale: tale aumento dipende, in parte dagli ingressi di lavoratori per lavoro, in parte dai ricongiungimenti familiari e dalle nascite dei figli di genitori stranieri residenti, le cosiddette seconde generazioni. La crescita delle presenze straniere ha anche una forte componente stagionale, poiché nel periodo estivo i Comuni della costa vedono aumentare in maniera esponenziale la presenza di immigrati impiegati nei servizi e nelle strutture di ricezione turistica e nel commercio ambulante. Va ricordato, inoltre, che le fonti statistiche principali presentano a volte lacune e tendono probabilmente a sottostimare i dati, non conteggiando, per esempio, i minori che nei permessi di soggiorno sono computati con i genitori, o registrando con ritardo la residenza effettiva di stranieri che spesso, nel periodo iniziale, abitano presso parenti ed amici. Il fenomeno è inoltre caratterizzato da una grande rapidità di cambiamento, da una forte mobilità, da un forte componente di lavoro sommerso, dalla clandestinità: non è, quindi, facilmente trattabile in termini statistici esaustivi ed organici. 10

11 Presenze stranieri nelle otto Province al 1 gennaio 2013 Province maschi femmine Totale Cagliari Sassari Nuoro Oristano Olbia-Tempio Carbonia-Iglesias Medio Campidano Ogliastra Totale Fonte: elaborazione dati Osservatorio Regionale Immigrazione su dati ISTAT 11

12 Popolazione straniera residente nei Comuni della Provincia di OT Popolazione straniera di sesso maschile Popolazione straniera di sesso femminile Popolazione straniera totale Popolazione non straniera totale Popolazione totale Fonte Dati ISTAT Incidenza della popolazione straniera residente Le iscrizioni degli stranieri nelle anagrafi dei Comuni costituiscono una delle fonti principali per la misurazione della reale presenza di immigrazione regolare sul territorio nazionale. Secondo il bilancio demografico regionale pubblicato dall Istat relativo al 2012, da gennaio a dicembre i residenti sardi sono aumentati di appena unità (+0,2 contro una media nazionale del +0,5) portandosi al 31 dicembre dell anno appena trascorso a residenti. Il saldo positivo è legato esclusivamente ai movimenti migratori internazionali, considerato che il saldo naturale è negativo mentre è positivo il saldo migratorio estero. Olbia è l unica provincia sarda con un saldo naturale positivo. Nel 2012 sono nati bambini e i decessi sono stati L aumento demografico a cui tutta l Italia ha assistito in questi ultimi anni è dovuto in larga parte ad un saldo migratorio positivo piuttosto consistente in quasi tutte le province italiane. Il tasso migratorio totale (trasferimenti da e per l estero) per la provincia Olbia-Tempio è di segno positivo, anche se in questi ultimi anni in diminuzione costante, effetto del minor numero di nuovi stranieri residenti. Dopo la crescita sostenuta del 2007, gli stranieri aumentano ma, anno dopo anno, con numeri sempre minori, sia nei valori assoluti sia nelle variazioni percentuali. Tabella n. 1 Tasso di crescita naturale e migratorio della popolazione straniera residente. Anno

13 PROVINCE Tasso crescita naturale di Tasso migratorio interno Tasso migratorio estero Tasso migratorio Olbia-Tempio 14-1,1 98,1 97 Sassari 12,2 11,7 99,7 11,5 Nuoro 13,2-13,9 111,7 97,9 Oristano 9, ,4 140,4 Ogliastra 7,8 7,8 139,5 147,3 Medio Campidano 9, Cagliari 12,9 26,7 123,4 150,1 Carbonia Iglesias 9,9 7,1 122,9 130 Sardegna 12,5 10,8 113,5 124,3 Italia 17,6 2,3 67,1 69,3 (Fonte: Nostre elaborazioni Sardegna Statistiche) Grafico n. 1 (Fonte: Nostre elaborazioni Sardegna Statistiche) 13

14 Il grafico n.2 mostra i tassi generici di migratorietà nelle sue componenti principali: tasso migratorio interno, tasso migratorio per altri motivi, tasso migratorio per l estero. Grafico n. 2 (Fonte: Nostre elaborazioni Sardegna Statistiche) Grafico n. 3 (Fonte: Nostre elaborazioni Sardegna Statistiche) Grafico n. 4 14

15 (Fonte: Nostre elaborazioni Sardegna Statistiche) 15

16 STRANIERI RESIDENTI NEI COMUNI ITALIANI (per 100 residenti). Al 1 gennaio 2013 I cittadini stranieri residenti in Italia al 1 gennaio 2013 sono , 334 mila in più rispetto all anno precedente (+8,2%). Il calcolo della popolazione straniera residente è stato riavviato a partire dal censimento del , sommando alla popolazione censita al 9 ottobre 2011 il movimento anagrafico del periodo 9 ottobre dicembre 2011 e successivamente quello dell anno I dati riferiti alla popolazione della provincia Olbia-Tempio per il periodo di riferimento è pari a abitanti, di cui maschi e femmine. La popolazione straniera residente nella provincia è pari a unità (3.888 maschi e femmine), e costituisce il 5,7% della popolazione residente nel territorio provinciale. (Tab. 1) 1 Con decreto del Presidente della Repubblica del 6 novembre 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 294 in data (Suppl. Ordinario n. 209) è stata determinata la popolazione legale in base al 15 censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 9 ottobre Dopo la chiusura delle operazioni di censimento, i Comuni hanno avviato le operazioni di revisione delle anagrafi. Il lavoro di revisione delle anagrafi sarà completato dai Comuni nel corso del 2013, pertanto i dati di fonte anagrafica al 01 gennaio 2013 sono suscettibili di variazioni, a seguito delle revisioni post-censuarie in corso. 16

17 Il tasso di incidenza della popolazione straniera a livello provinciale, superiore al livello regionale, si avvicina notevolmente alla percentuale nazionale. Tabella n. 2 Valori assoluti e incidenza percentuale nel territorio nazionale, regionale e provinciale al 31/12/2012 PAESE Maschi Femmine Valori assoluti residenti stranieri Totale popolazione residente Incidenza percentuale ITALIA ,4 % SARDEGNA ,2% OLBIA TEMPIO ,7 % (Fonte: Statistiche demografiche ISTAT). La presenza straniera si concentra nelle due province di Cagliari e Olbia-Tempio. Con un picco in quest ultima dove alcuni comuni nella fascia costiera superano per intensità di popolazione straniera residente anche la media nazionale. In valori assoluti, (cfr. Tab. n.3 e Grafico n.5), Olbia Tempio ha registrato, al 31/12/2012 un valore assoluto di unità, avvicinandosi alla realtà provinciale di Cagliari che si attesta a stranieri, e distaccando in maniera abbondante Sassari (6.432 unità), Nuoro (3.039 unità), Oristano (2.320 unità), Carbonia Iglesias (1.503 unità), Ogliastra (839 unità), Medio Campidano (1.066 unità). Possiamo quindi affermare che i territori di maggior attrazione sono il Nord Sardegna (la provincia di Olbia-Tempio e Sassari) con il 42% circa e Cagliari e il suo hinterland con il 33% circa. Tabella n. 3 Residenti stranieri nelle province della Sardegna. Rapporto tra residenti stranieri regolarmente iscritti in anagrafe e popolazione totale residente. Confronto tra la Provincia Olbia Tempio e il territorio regionale nel periodo compreso tra la data del censimento (9 ottobre2011) e il 31/12/2012. RESIDENTI STRANIERI STRANIERI RESIDENTI PER PROVINCIA E REGIONE AL % 31 STRANIERI DICEMBRE SUL 2012 TOTALE DELLA TOTALE POPOLAZIONE RESIDENTE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN SARDEGNA % STRANIERI SUL TOTALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROVINCE 09/10/ /12/ /12/ /10/ /12/ /12/ /10/ /12/ /12/ /10/ /12/ /12/2012 CAGLIARI ,3 33,2 33 0,62 0,63 0,72 OLBIA TEMPIO ,46 0,47 0,53 SASSARI ,7 17,7 18,1 0,33 0,34 0,39 NUORO ,6 8,8 8,5 0,16 0,17 0,19 ORISTANO ,5 6,5 6,5 0,12 0,12 0,14 CARBONIA IGLESIAS ,1 4,2 4,2 0,08 0,08 0,09 OGLIASTRA ,3 2,3 2,4 0,04 0,04 0,05 MEDIO CAMPIDANO ,7 2,8 2,8 0,05 0,05 0,06 REGIONE ,9 1,9 2,2 (Fonte: Statistiche demografiche ISTAT). 17

18 Grafico n.5 (Fonte: Nostre elaborazioni Dati Istat) Confronto valori percentuali stranieri residenti Provincia OT. 31/12/2012 tra la data del censimento e il Grafico n. 6 Grafico n. 7 Grafico n. 8 18

19 Gli iscritti alle anagrafi dei Comuni Dall analisi dei dati relativi alle iscrizione alle anagrafi dei Comuni della Provincia, si nota come il numero degli stranieri residenti sul territorio sia sensibilmente aumentato rispetto alla precedente rilevazione ISTAT del 2011 (tab n.4 tab. n.5 ). Al 31/12/2011, infatti, gli stranieri residenti nella provincia erano 7.650; alla data del 31/12/2012 risultano essere Olbia, con una percentuale del 50% sul totale dei residenti stranieri nel territorio provinciale, è il Comune che accoglie il maggior numero di residenti stranieri. Nonostante il processo immigratorio sia entrato nella fase dei ricongiungimenti e delle stabilizzazioni, esso rimane ancora un fenomeno prevalentemente adulto; contrariamente allo stereotipo comune che vuole l immigrazione straniera raffigurata nella figura del maschio adulto, si registra una significativa percentuale di donne, pari complessivamente al 55% circa degli stranieri censiti. Tabella n. 4 Residenti stranieri nei Comuni della Provincia OT, distinti per genere, al 31/12/

20 COMUNI Maschi Femmine Totale % residenti stranieri sul totale della popolazione straniera Totale popolazione residente % residenti stranieri sul totale della popolazione Aggius , ,2 Aglientu , ,9 Alà dei Sardi , ,7 Arzachena , ,0 Badesi , ,3 Berchidda , ,9 Bortigiadas , ,1 Buddusò , ,9 Budoni , ,4 Calangianus , ,4 Golfo Aranci , ,5 La Maddalena , ,5 Loiri P. S. Paolo , ,3 Luogosanto , ,4 Luras , ,4 Monti , ,1 Olbia , ,9 Oschiri , ,5 Padru , ,2 Palau , ,8 S. Antonio di Gallura , ,3 S. Teresa Gallura , ,2 S. Teodoro , ,1 Telti , ,3 Tempio Pausania , ,8 Trinità D Agultu e Vignola , ,3 PROVINCIA ,1 (Fonte: Statistiche demografiche ISTAT ). Tabella n.5 Residenti stranieri nei Comuni della Provincia OT, distinti per genere, al 31/12/

21 COMUNI Maschi Femmine Totale % residenti stranieri sul totale della popolazione straniera Totale popolazione residente % residenti stranieri sul totale della popolazione Aggius , ,1 Aglientu , ,0 Alà dei Sardi , ,7 Arzachena , ,3 Badesi , ,5 Berchidda , ,1 Bortigiadas , ,4 Buddusò , ,1 Budoni , ,8 Calangianus , ,5 Golfo Aranci , ,1 La Maddalena , ,8 Loiri P. S. Paolo , ,6 Luogosanto , ,1 Luras , ,3 Monti , ,8 Olbia , ,8 Oschiri , ,6 Padru , ,1 Palau , ,5 S. Antonio di Gallura , ,7 S. Teresa Gallura , ,6 S. Teodoro , ,4 Telti , ,8 Tempio Pausania , ,2 Trinità D Agultu e Vignola , ,8 PROVINCIA ,7 (Fonte: Statistiche demografiche ISTAT). 21

22 Cittadini stranieri totali al 31/12/2012 ( classe di densità) LA MADDALENA S. TERESA GALLURA 298 PALAU TRINITA' D'AGULTU e VIGNOLA 60 AGLIENTU 83 LUOGOSANTO 95 ARZACHENA 616 CITTADINI STRANIERI TOTALI Provincia di Olbia Tempio (classi di densità) BADESI AGGIUS BORTIGIADAS TEMPIO PAUSANIA 22 OSCHIRI LURAS 137 CALANGIANUS BERCHIDDA BUDDUSO' S.ANTONIO di GALLURA 107 TELTI 108 MONTI 120 ALA' DEI SARDI 71 OLBIA GOLFO ARANCI PADRU LOIRI PORTO S.P. 429 SAN TEODORO BUDONI

23 Grafico n.11 Grafico n.12 La presenza femminile, già attestata al 56% nel 2011 (Grafico n. 11) è rimasta pressoché costante nel 2012 (Grafico n.12). Le nazionalità sono concentrate in misura massima nel Comune di Olbia. Mentre i Comuni della costa presentano in generale una elevata eterogeneità di provenienze, i Comuni dell entroterra sembrano specializzarsi su pochi segmenti di immigrati. 23

24 Stranieri residenti nei Comuni della Provincia OT distinti per genere Cittadini stranieri al 31/12/2012. Maschi ( classe di densità) LA MADDALENA S. TERESA GALLURA 115 PALAU CITTADINI STRANIERI MASCHI Provincia di Olbia Tempio (classi di densità) BADESI TRINITA' D'AGULTU e VIGNOLA 25 AGGIUS BORTIGIADAS 3 12 AGLIENTU TEMPIO PAUSANIA 7 OSCHIRI LUOGOSANTO LURAS 68 CALANGIANUS BERCHIDDA BUDDUSO' ARZACHENA 255 S.ANTONIO di GALLURA 50 TELTI 43 MONTI 52 ALA' DEI SARDI 39 OLBIA GOLFO ARANCI PADRU LOIRI PORTO S.P. 178 SAN TEODORO BUDONI 127 Cittadini stranieri al 31/12/2012. Femmine ( classe di densità) LA MADDALENA S. TERESA GALLURA 183 PALAU TRINITA' D'AGULTU e VIGNOLA 35 AGLIENTU 54 LUOGOSANTO 47 ARZACHENA BADESI CITTADINI STRANIERI FEMMINE Provincia di Olbia Tempio (classi di densità) AGGIUS BORTIGIADAS TEMPIO PAUSANIA 15 OSCHIRI LURAS 69 CALANGIANUS BERCHIDDA BUDDUSO' S.ANTONIO di GALLURA 57 TELTI 65 MONTI 68 ALA' DEI SARDI 32 OLBIA GOLFO ARANCI PADRU LOIRI PORTO S.P. 251 SAN TEODORO BUDONI

25 Distribuzione regionale per nazionalità. 2 L analisi di genere evidenzia, a livello complessivo, un sostanziale bilanciamento tra i sessi. Spostando l analisi sulle singole nazionalità si osserva, invece, uno squilibrio a favore dell uno o dell altro sesso. Tra i casi più evidenti quello della Romania e dell Ucraina, dove prevalgono nettamente le femmine e quello del Senegal e del Pakistan in cui la maggioranza appartiene al sesso maschile. Tabella n.6. Nazionalità maggiormente rappresentate in Sardegna al 1 gennaio 2013 Aree geografiche e paesi di cittadinanza Maschi Femmine Totale Romania Marocco Senegal Cina Repubblica Popolare Ucraina Filippine Germania Polonia Francia Pakistan Grafico n.13 Le tabelle seguenti rilevano le assunzioni nell anno 2011 nella provincia di Olbia Tempio declinate a tre aree (Italiani, comunitari ed extraue), per genere e tipologia contrattuale. 2 La distribuzione provinciale per paese di provenienza verrà aggiornata in seguito alla pubblicazione dei dati Istat. 25

26 Tabella n. 10 Lavoratori comunitari assunti nel 2011, distinti per tipo contratto a 8 voci, genere e tipologia contrattuale Provincia Maschi Femmine Totali T. det. T. indet. Totale T. det. T. indet. Totale T. det. T. indet. Totale Contratto a tempo indet Contratto a tempo det Apprendistato Contratto di inserimento Lavoro a progetto e Co.co.co Contratto di somministrazione Altre forme atipiche Tirocinio Totale Fonte: elaborazione Agenzia regionale per il Lavoro su dati S.I.L. della Regione Autonoma della Sardegna. Tabella n. 11 Lavoratori extraue assunti nel 2011, distinti per tipo contratto a 8 voci, genere e tipologia contrattuale Provincia Maschi Femmine Totali T. det. T. indet. Totale T. det. T. indet. Totale T. det. T. indet. Totale Contratto a tempo indet Contratto a tempo det Apprendistato Contratto di inserimento Lavoro a progetto e Co.co.co Contratto di somministrazione Altreforme atipiche Tirocinio Totale Fonte: elaborazione Agenzia regionale per il Lavoro su dati S.I.L. della Regione Autonoma della Sardegna. 26

27 CAPITOLO 3 - L UFFICIO DI PIANO PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI ALLA PERSONA. Ufficio di Piano L Ufficio di Piano, costituito formalmente in seno alla conferenza dei Sindaci del 20 novembre 2008 è formato da 8 unità professionali, designate in rappresentanza del Territorio così come previsto nelle linee guida regionali tutt ora in vigore. Il Distretto Sanitario di Olbia comprende tutti i 17 comuni del Distretto Sanitario di Olbia, in seguito alla costituzione dell Ufficio di Piano sono stati individuati n. 3 sub ambiti informali che aggregano differenti realtà comunali, ai quali sono stati designati rispettivamente 3 Operatori Professionali, al fine di favorire una maggiore rappresentatività territoriale nella programmazione di settore. La suddivisione informale del territorio è la seguente: Sub Ambito n 1: (comprende i Comuni di Buddusò, Berchidda, Alà dei Sardi, Oschiri e Telti); Sub Ambito n 2 (comprendente i Comuni di Budoni, San Teodoro, Loiri Porto San Paolo, Padru e Monti); Sub Ambito n 3 (comprendente i Comuni di Santa Teresa Gallura, Palau, La Maddalena, Arzachena, Golfo Aranci e S. Antonio di Gallura); Nell annualità 2013 si intende assicurare la continuità dei servizi già implementati e avviati nel territorio e la programmazione di nuovi e interessanti innovazioni nelle aree maggiormente interessate dalla programmazione del Distretto quali: Anziani, Minori e Famiglia e Disabilità. In particolare tra i servizi/interventi da replicare, anche in considerazione delle indicazioni fornite dalle nuove linee guida, vi sono i seguenti: - Servizio ADI (attraverso il quale si provvederà ad assicurare tutti gli interventi immediati di sostegno); - SET (Servizio Educativo Territoriale); - Contributi Associazioni volontariato e attori sociali presenti e attivi nel territorio; - Centro Servizi per la Famiglia (all interno del quale convergono servizi quali Servizio Affido e Centro per la famiglia e interventi a sostegno della genitorialità). L obiettivo sfidante del Plus 2013 è quello continuare il percorso di uniformità di servizi sociali a livello distrettuale anche dal punto di vista dei Regolamenti dei Servizi e dei protocollo d intesa.. Nel periodo di riferimento sono stati coinvolti tutti i Comuni del Distretto nella fase di redazione dei regolamenti dei servizi sociali, già approvati dal Comune di Olbia, al fine di favorire un processo inteso ad uniformare a livello distrettuale l accesso ai cittadini e le modalità di erogazione dei servizi alla persona. Per assicurare il protagonismo del cittadino e partendo dalla centralità della progettazione personalizzata si intende sostenere la creazione di una rete dei servizi alla persona che superi l individualismo programmatorio e contribuisca a far emergere i piccoli comuni per l assunzione di un vero ruolo di protagonismo nella pianificazione strategica del settore delle politiche sociali. Il rendiconto di gestione e l analisi dettagliata sui servizi ed interventi realizzati nel 2012 sarà oggetto di approfondimento nel documento del Bilancio Sociale. 27

28 CAPITOLO 4 - LA PROGRAMMAZIONE SOCIO-ASSISTENZIALE DEI COMUNI DEL DISTRETTO DI OLBIA. Schede Programma dei Comuni del Distretto di Olbia annualità 2013 Il documento di PLUS aggrega, altresì, le schede di sintesi contenenti la programmazione in materia di servizi alla persona, riferita all annualità 2013, di ogni singolo comune del Distretto Sanitario di Olbia. Ogni amministrazione individua e predispone la programmazione comunale di settore, avvalendosi delle risorse regionali e comunali, secondo prerogative e necessità orientate a soddisfare le esigenze territoriali dell ente di riferimento. Tale pianificazione si configura quale coerente e sinergica con le risorse destinate all elaborazione del Plus distrettuale. In questo aggiornamento sono di seguito rappresentate, attraverso schede sintetiche, le singole programmazioni dei comuni in materia di servizi alla persona. I Comuni interessati alla programmazione Socio-Assistenziale per il Distretto di Olbia sono: Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. 28

29 COMUNE DI ALA' DEI SARDI SCHEMA PIANO FINANZIARIO SERVIZI SOCIALI ANNO 2013 Denominazione Intervento Tipologia destinatari n utenti Durata FONDO UNICO Fondo regionale minori Economie riprogrammate Quote utenza presunta Totale Area Minori/Adolescenti Centro Sociale e Ludoteca m , ,00 Soggiorno Climatico Minori gg 9.000, , , m , ,00 Affidamento minori Consiglio Comunale Ragazzi Trasporto piscina , , m 3.500, , m 7.000, ,00 Area Giovani Percorso formativotecniche di Animazione e progettazione 10 3 m , ,00 Area Anziani Servizi di Sostegno alla Domiciliarità m , , ,00 Soggiorni-Trasporto c/o Centro Termale Anziani gg 3.500, ,00 Area Disabili Sportello disabili/invalidi m 1.800, ,00 Trasporto disabile 1 12 m 1.800, ,00 Area servizi alla cittadinanza Servizi Integrati alla persona vari 12 m , ,65 Servizio Civico ( Oneri INAIL /contributo mensile) 6.150, ,00 Sub totali , , , , ,65 Categorie speciali di utenza Azioni di contrasto delle povertà m ,41 Fondo canoni in locazione 3 12 m 5.000,00 Bonus famiglia 7 12 m ,00 Fondo per la disabilità 4 12 m ,00 Sub totali 0, ,41 Leggi di settore + LL. RR. 06/ /2004 e L. N. 162/99 L.R. 27/83Provvidenze a favore dei talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni m ,00 L.R. 11/85Provvidenze a favore dei nefropatici 5 12 m ,60 LL.RR.n.15/92 e n.20/97 Provvidenze in favore degli infermi di mente eminorati psichici 3 12 m ,00 L.R. n. 12/85 art Contributo trasporto soggetti con handicap 1 12 m 4.948,68 LL.RR. n. 06/2004 e n. 09/2004 Neoplasie maligne m 6.391,84 Piani personalizzati di sostegno L.162/ m ,00 Sub totali 0,00 TOTALI , , , ,12 29

30 Comune di Arzachena Denominazione Tipologia di Finanziamenti Bilancio N. utenti Durata dell'intervento destinatari RAS Comunale Quota utenza Totale Spese per pubblicazione bandi su G.U. e quotidiani mesi , ,00 Abbonamenti e riviste mesi , ,00 Indennità rimborso spese missioni Dipendenti 9 12 mesi , ,00 Soggetti disabili e/o Assistenza domiciliare con salute (SAD) compromessa 80/ mesi , , , ,00 Comunità alloggio minori Prestazioni e servizi Comunità Alloggio minori Minori a rischio di devianza 8 12 mesi , , , ,00 Minori a rischio di devianza 8 12 mesi , ,00 Generi alimentari e Minori a rischio di acquisto beni devianza 8 12 mesi , ,00 Centro Educativo Diurno minori Minori in età scolare 20/28 10 mesi , , ,00 Laboratorio Minori Minori in età scolare mesi 500, ,00 Servizio Mensa sociale Anziani mesi , , ,00 Servizio Mensa acquisto beni di consumo Comunità alloggio minori acquisto beni di consumo Anziani/Ospiti Comunità minori mesi , ,00 Ospiti Comunità minori 8 12 mesi 2.194, , ,00 Servizio Semiresidenziale per minori (C.R.E.M.) Minori in età scolare mesi 5.000, , , ,00 Informagiovani Giovani, adulti, studenti, anziani mesi , ,00 Associazioni di Volontariato e Gruppi Minori, Disabili, giovanili anziani mesi 295, , ,00 Centro di Aggregazione sociale anziani Anziani 150/ mesi , , ,00 Inserimento anziani in R.S.A. Anziani mesi , , ,00 Ginnastica Dolce Anziani 85/95 9 mesi , , ,00 Servizio acc.mento e sostegno utenti in diffcoltà Anziani 5 12 mesi ,00 Soggiorno Termale Anziani Anziani giorni , , ,00 Soggiorno Termale Disabili Disabili giorni , , ,00 Assistenza Tutelare Minori disabili 19 9 mesi , ,21 Minori, Adulti, Piani personalizzati L. Anziani in stato di 162/98 handicap grave mesi , ,00 Assistenza Economica Indigenti mesi , , ,00 Assistenza Alimentare Indigenti mesi , ,00 Rimborso Spese Famiglie di indigenti 5/7 12 mesi 1.000, , ,00 30

31 Funebri Manifestazioni di aggregazione e coinvolgimento sociale / Assoc. di volontariato Associazioni di volontariato Associazioni di Minori, Disabili, anziani Minori, Disabili, anziani Tutta la popolazione 12 mesi 1.000, ,00 Tutta la popolazione 12 mesi , ,00 Tutta la popolazione 12 mesi 2.000, , ,00 volontariato Protezione Civile Provvidenze a favore dei nefropatici Nefropatici mesi , ,00 Provvidenze a favore dei talassemici, etc. Talassemici mesi , ,00 Legge Regionale 20/97 Sofferenti mentali mesi , ,00 Canoni di locazione Neoplasie Integrazione contributo una tantum (gravi patologie) Soggetti in difficoltà economiche mesi , ,17 Soggetti affetti da neoplasie maligne 47/48 12 mesi , ,00 Soggetti affetti da gravi patologie mesi , ,00 Promozione sociale di soggetti affetti da disagio mentale Sofferenti mentali mesi , ,00 Centro Orientamento al lavoro Giovani, Adulti 0 12 mesi , ,00 Sostegno educativo minori a rischio di Minori a rischio di devianza 1 9 mesi , ,00 devianza Progetto Ritornare a casa Anziani 2 12 mesi , ,17 Estreme povertà Inserimenti civici Soggetti in difficoltà economiche mesi Soggetti in difficoltà economiche e lavorative mesi , ,00 Gruppi appartamento per disabili mentali Sofferenti mentali 4 12 mesi , ,00 Totale Costi , , , ,55 31

32 Denominazione dell'intervento 1 COMUNE DI BERCHIDDA ANNUALITA 2013 Finanziamenti Bilancio Tipologia di destinatari N. utenti Durata RAS Comunale Quota utenza Totale Servizio Sociale Professionale (Pedagogista in ruolo) Progetto Pedagogistasupporto servizi sociali Tutta la popolazione mesi , , ,00 Tutta la popolazione Area Anziani Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili Circa 15 Soggiorno climatico terza età Anziani 40/50 Ginnastica dolce terza età Anziani Circa 20 Area Minori 12 mesi 12 mesi 8 giorni 12 mesi , , , , , , , , , , ,00 Vivere il mare progetto estivo per minori Minori 80 Affidamento familiare minori Minori 3 Attività ludico ricreative per minori (periodo estivo) Minori Circa 80/90 Assistenza Scolastica Minori Minori Circa 5 Attività motoria soggetti diversamente abili Area Disabilità Diversamente abili 9 Laboratorio di ceramica Diversamente abili 9 1 mesi 12 mesi 3 mesi 8 mesi 12 mesi 12 mesi , , , , , , , , , , , , , , ,00 Corso di musico terapia per soggetti diversamente abili Assistenza economica Servizio civico Diversamente abili 9 Area cittadini svantaggiati Persone e/o nuclei familiari in difficoltà economiche Persone in difficoltà socio economiche e relazionali Circa 20 Circa mesi 12 mesi 12 mesi , , , , , ,00 SUB TOTALE , , , ,07 Azioni di contrasto alle povertà estreme Piani personalizzati a favore di persone con handicap grave L. 162/98 Provvidenze in favore degli infermi di mente e disabili psichici L. 20/97 Provvidenze a favore dei nefropatici. L. 11/85 Provvidenze a favore dei talassemici, emofilici e emolinfopatici maligni. L. 27/83 Provvidenze a favore dei soggetti affetti da neoplasie maligne. L. 9/2004 Persone e/o nuclei familiari in difficoltà Categorie speciali di utenza Circa 20 Disabili gravi 65 Persone affette da patologie psichiatriche Nefropatici 1 Talassemici Emofilici ed Emolinfopatici Persone affette da Neoplasie Maligne mesi 12 mesi 12 mesi 12 mesi 12 mesi 12 mesi , , , , , , , , , , , ,00 Programma ritornare a casa. L. 4/2006 Disabili gravi 3 12 mesi , , ,00 Riconoscimento del lavoro di cura del familiare Caregiver Disabili gravi 1 12 mesi , ,00 TOTALE , , , ,17 32

33 COMUNE DI BUDDUSO' Denominazione dell'intervento Tipologia di destinatari N. utenti Durata Finanziamenti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale Progetto assistente sociale Assistenza Domiciliare specialistica Ludoteca tutta la popolazione mesi anziani, disabili e nuclei familiari in difficoltà minori di età compresa tra i 6 ed i 12 anni mesi mesi , , , , , , , , ,76 Servizio Animazione Centro Aggregazione Sociale minori e giovani di età compresa dai 13 anni in su mesi , ,18 Informagiovani Soggiorni climatici anziani/minori disoccupati, giovani, ecc mesi anziani/minori 44 7/10 gg , , , , , ,00 Azioni di contrasto alla povertà nuclei familiari in difficoltà mesi , , ,74 L. 431/98 Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione nuclei familiari in difficoltà 7 12 mesi , ,00 Superamento ed eliminazione barriere architettoniche persone con invalidità al 100% con difficoltà nella deambulazione mesi , ,00 Piani personalizzati di sostegno L. 162/98 Bonus famiglia - fondi RAS disabili gravi mesi disabili gravi mesi , , , ,00 Sussidi economici malati psichici (L.R. 20/97) Rette di ricovero per malati psichici (L.R. 20/97) malati psichici 6 12 mesi malati psichici mesi , , , , ,00 Provvidenze a favore dei nefropatici Provvidenze a favore dei talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni Provvidenze a favore di cittadini affetti da neoplasie maligne Rimborso spese viaggio, trasporto e soggiorno Trapiantati di fegato, cuore, pancreas (L.R. 12/02011 art. 18, comma 3) nefropatici 5 12 mesi talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni cittadini affetti da neoplasie maligne mesi mesi trapiantati 3 12 mesi , , , , , , , ,00 Programma ritornare a casa disabili gravi mesi , , ,00 Inserimento in strutture per minori, disabili e anziani minori, adulti disabili e anziani 3 12 mesi ,00 TOTALE PROGRAMMAZIONE INTERVENTI L.R. 23/ , ,67 TOTALE PREVISIONE SPESA LEGGI DI SETTORE, COMPRESI PROGRAMMI "RITORNARE A CASA", "AZIONI DI CONTRASTO DELLE POVERTA'", INSERIMENTO IN STRUTTURA E L. 162/ ,43 TOTALE COMPLESSIVO , , , ,10 33

34 Denominazione dell'intervento Comune di Budoni (OT) - Piano Economico- Finanziario 2013 Tipologia di destinatari N. utenti Durata Finanziamenti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale ASSISTENZA DOMICILIARE DIVERSAMENTE ABILI E ANZIANI , , , ,00 ASS. FISICA ALUNNI DIV. ABILI ALUNNI , ,00 ASS.ECONOMICA DIVERSI , , ,00 ATT. DI SUPPORTO DOC. E GENITORI FAMIGLIE E SCUOLA 5.000, , ,00 ATT. SOCIO-EDUCATIVA MINORI MINORI , , , ,00 CONTRIB. ASS.DI VOLONTARIATO DIVERSI 5.000, , ,00 POVERTA' ESTREME DIVERSI , , ,00 LABORATORIO INTERCOMUNALE EDUCAZIONE AMBIENTALE DIVERSI , , ,00 SPORTELLO INTERCOMUNALE ASSISTENZA IMPRESE GIOVANILI GIOVANI , , ,00 CENTRO SOCIALIZZAZIONE PREVENZIONE DEVIANZE GIOVANILI MINORI E GIOVANI , , , ,00 Totale , , , ,00 34

35 Quote per la gestione associata del Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona: ripartizione per comuni e servizi Golfo Aranci Trasferimento storico RAS - quote per comune Contributi alla progettualità delle Associazioni di Volontariato Servizio Affido Servizio Assistenza Domiciliare Integrata Servizio Educativo Territoriale (SET) Centro per la Famiglia/Olbia Centro Disabilità Globale Totale (Sommato ria impostata) Comuni Berchidda Ala' dei Sardi Budduso' Oschiri Telti Arzachena La Maddalena Palau S. Teresa Gallura Golfo Aranci Sant'Antonio di G Monti Olbia Loiri P. S. Paolo Padru Budoni San Teodoro totale

36 Comune di La Maddalena Prospetto economico finanziario 2013 Servizio Economie Finanziamenti RAS LL. Speciali e Prog. Bilancio Comunale Quote utenza Totale ASILO NIDO 25, , , , ,00 CENTRO AGGREGAZ. SOCIALE , , , ,00 AMPLIAMENTO C.A.S , , ,00 CANONE LOCAZIONE C.A.S , ,00 MINORI IN STRUTTURE RESIDENZIALI , ,00 AFFIDAMENTO ETEROFAMILIARE , ,00 SERVIZIO TRASPORTO DISABILI , ,00 INSERIMENTI ANZIANI COMUNITA' , ,00 RIADATT/ACQU.MEZZI LOCOMO 4.132, ,00 ELIMINAZ BARR ARCH EDIF PRIV , ,00 PIANI PERSONAL. SOSTEGNO L , ,00 ASSIST DOMIC ANZIANI E DISAB , , , ,00 PROGETTI "RITORNARE A CASA" , , , ,35 COMUNITA' ALL. ANZIANI E COM. PRONTA ACCOGL , , , ,80 CANONE LOCAZIONE COMUNITA' ALLOGGIO , , ,00 INSERIMENTI IN R.S.A , , ,00 GRUPPI APPARTAMENTO DISABILI PSICHICI , ,00 SERVIZIO MENSA CIVICA , , ,00 AMPLIAMENTO MENSA CIVICA SERALE , ,00 PROVV. MALATI PSICHICI , ,00 PROVV. NEFROPATICI E TRAPIANTATI , ,00 PROVV.TALASSEMICI,EMOLINFO PATICI , ,00 PROVV.MALATI NEOPLASIA , ,00 ASSISTENZA ECONOMICA , ,00 ASSISTENZA FAMIGLIE BISOGNOSE , ,00 CONTRIBUTI SPESE FUNERARIE 7.500, ,00 CONTRIBUTI CANONE LOCAZIONE L , ,00 CONTRIBUTI EMIGRATI DI RIENTRO 4.000, ,00 INTERV.EX OMNI e ASS.DISABILITA' SENSORIALE 5.300,00 700, ,00 BONUS FAMIGLIA 5.000, ,00 CONTRIBUTI ALLOGGI A.R.E.A , ,00 FONDO PER NON AUT. ASSIST. FAM , ,00 FRONT OFFICE , ,00 ACQUISTO BOMBOLE MENSA CIVICA 2.000, ,00 CONTRIBUTI ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO , ,00 FUNZ. CONSULTA GIOVANILE 2.000, ,00 TOTALE , , , , , ,15 36

37 D e no minaz io ne d e ll'int e rve nt o Assistenza Domiciliare Soggiorni Turistico e Termale Anziani, Utenti Psichiatrici in RSA/Comunità Consulenza ANMIC Telesoccorso Tip o lo g ia d e s t inat ari Anziani/ Disabili U t e nt i Programma socioriabilitativo - Provincia Anziani/ P.H D urat a F o nd i R A S B ilanc io C o munale Quo t a ut e nz a To t ale , , ,00 Anziani/ 80 15gg P.h , , ,00 Anziani/ 9 12 P.H , ,00 Anziani/ P.H , ,00 Anziani/ P.H , ,00 Animazione e trasporto PH P.H , ,00 Estate Insieme PH P.H , ,00 162/98: Sostegno per Handicap Gravi P.H , ,50 Progetti Ritornare a Casa P.H , , ,66 Diabetologia Residenti 3.600, ,00 L.R. 20/97 Interventi Pazienti Psichiatrici L.L.RR. 11/85, 43/93- Pazienti Nefropatici Pz. Psichiatrici 7 12 Nefropatici , ,00 R e s id ui f o nd i R A S 8.479, ,00 298,74 L.R. 27/97 Talassemici Talassemici , , ,59 L.R. 9/04- Neoplasie Maligne Neoplasie Maligne , , ,50 L.R.12/11 - trapiantati di fegato trapiantati di fegato , ,00 Contributi Economici a Famiglie Disagiate Indigenti , ,00 Contrasto Povertà: linee 1,2,3 Indigenti , , ,00 L. 431/98 Canoni Locazione Residenti , ,07 Assegni al Nucleo Familiare Residenti Assegni maternità Residenti Bonus Energia Residenti 5 12 famiglie Bonus Famiglia numerose , ,48 Recupero Tossicodipendenze Alcolisti Adulti , ,00 Progetto legalità sog. a rischio , ,00 Lavori di Pubblica Utilità sog. a rischio 10 Informacittadino Adulti e minori , ,00 Centri di Aggregazione Sociale Minori , ,00 Assistenza Educativa Minori , ,00 Minori in Comunità/Affidamento Minori , ,00 Assistenza Scolastica Minori , ,00 Politiche Infanzia "Buono Nuovi Nati" Minori , ,00 Estate Insieme Minori Minori , , ,00 Contributo Mantenimento Figli Illegitiimi Minori 2 ANNUALITA' PLUS 2013 Comune di Loiri Porto San Paolo 500,00 500,00 Contributi Ore Preziose Minori , ,00 Politiche Giovanili giovani , ,00 Totale , , , , ,83 37

38 Denominazione dell'intervento Tipologia di destinatari N. utenti Durata Comune di Monti Finanziamenti RAS Fondo Unico + Fondo Statale Legge di Settore Finanziamenti Ras Quota utenza Totale Servizio Sociale Diversi Vari 12 mesi , ,00 Soggiorno Termale Anziani giorni.8.122, , ,00 Integrazione Retta Anziani 3 12 mesi , ,95 Servizio Assistenza Domiciliare Anziani/Disabili mesi , , ,00 Animazione Comunità Diversi Vari 12 mesi.500,00.500,00 Estate Insieme Minori Minori 25 1 mese.4.108, , ,02 Servizio Assistenza Economica Diversi Vari 12 mesi , ,55 Forniture varie beni di prima necessità Diversi Vari 12 mesi.2.000, ,00 Convenzione AIMC Diversi Vari 12 mesi.1.500, ,00 Spese di Gestione Servizio Sociale Spese Illuminazione Strutture Servizi Sociali Vari 12 mesi.3.065, ,35 Strutture Servizi Sociali Vari 12 mesi.350,00.350,00 Utenza Acqua Strutture Servizi Sociali Vari 12 mesi.250,00.250,00 Programma sperimentale Ritornare a Casa Disabili Vari 12 mesi.4.000, ,00 Programma sperimentale Ritornare a Casa Disabili Vari 12 mesi , ,77 Servizio Educativo Minori mesi.5.708, ,88 Ludoteca Minori mesi.6.000, ,00 Laboratorio di animazione e ballo Minori mesi Ginnastica Dolce Anziani mesi Residui ,72 Residui.2.238,36 Telesoccorso Disabile e anziani mesi SUB TOTALE PROGRAMMAZIONE INTERVENTI L.R.23/ mesi ,22 Provvidenze a favore degli Inefermi di Mente.Sussidi. L.R.20/1997 Persone affette da patologie psichiatriche 12 Provvidenze a Nefropatici LL.RR.11/85 e 43/93 Nefropatici 7 Provvidenze a favore dei Talssemici, emofilici L.R.27/83 Talassemici 5 12 mesi 12 mesi Residui.1.028,74.500,00 Residui.6.775,72 Residui.2.238,36 Residui.1.028,74 Di cui , , , , , , , ,20 38

39 Provvidenze a favore degli Inefermi di Mente.Rette di ricovero. L.R.20/1997 Provvidenze a favore di persone con neoplasia maligna L.R.9/2004 Persone affette da patologie psichiatriche 1 Persone affette da neoplasia maligna mesi 12 mesi , ,24 Residui ,23 Residui ,23 SUB TOTALE LEGGI DÌ SETTORE , ,56 Azioni di contrasto povertà Linea 1;Linea 2;Linea 3 Diversi Vari Piani Personalizzati di Sostegno Legge 162/1998 Disabili 50 Contributo Canone di Locazione Legge 431/1998 Diversi 12 Interventi di Supporto Alunni con Disabilità Alunni certificati Legge 104/92 Art.3, comma mesi , ,10 12 mesi ,48 (Di cui ,85 economie 2012) ,48 (Di cui ,85 economie 2012) Una tantum.4.671, ,87 Una tantum , ,00 SUB TOTALE , ,60 TOTALE , , ,38 39

40 COMUNE DI OLBIA Denominazione dell'intervento Tipologia dei destinatari Durata/Me si Finanziamenti RAS Fondo Unico Bilancio Comunale Quota utenza Finanziamenti Leggi di Settore Totale Telesoccorso Anziani 7.000, ,00 Asili Nido Minori , , ,00 Asilo Nido Aziendale Minori , ,00 Locazioni immobili per finalità sociali Diversi , ,00 Affidamento familiare Minori , ,00 Minori inseriti in strutture residenziali Minori , , ,00 Comunità Alloggio per minori Minori , ,64 Ludoteca Minori , , ,98 Altri interventi a favore dei minori Minori , ,00 Servizio di mediazione familiare Minori , ,00 Interventi a favore dell'integrazione e delle politiche giova Diversi , ,00 Assistenza scolastica portatori di handicap Disabili , ,00 Disabili inseriti in strutture residenziali Disabili , , ,00 Centro di aggregazione periferico Disabili , ,00 Trasporto disabili e disagiati Disabili , ,00 Assicurazioni automezzi trasporto disabili Disabili , ,00 Colonia marina per disabili Disabili 15/giorni , ,00 Soggiorni termali per disabili Disabili 13/giorni , , ,00 Assistenza domicilare agli anziani Anziani , , , ,00 Anziani inseriti in strutture residenziali Anziani , , ,00 Soggiorni per anziani Anziani 13/giorni , , ,00 Centro di aggregazione sociale Diversi , , ,00 Informacitta' Diversi , , ,00 Spese centro polivalente Diversi , , ,00 Assistenza economica indigenti Diversi , ,00 Centro di aggregazione periferico , ,00 Inserimento sociale soggetti svantaggiati Diversi , ,00 Trasporto Salme non abbienti e cremazione , ,00 Trasporto e cremazione salme per non abbienti Diversi , ,00 Interventi con associazioni di volontariato Diversi , ,00 Servizio educativo territoriale Minori , ,00 Quota integrativa comunale di assistenza Diversi , ,00 Spese campo nomadi Nomadi , ,00 informazione e pubblicità , ,00 Spese aggiornamento e formazione del personale 6.000, ,00 Rimborso nspese missioni personale , ,00 INTERVENTI LEGGI DI SETTORE Interventi per la gestione delle emergenze umanitarie Diversi , ,00 Centro Servizi Umanitari Diversi , , , ,00 Azioni di contrasto alla povertà Diversi , , ,91 Progetto home care premium-contributi INPDAP Disabili , ,00 Inserimenti straordinari urgenti Contr. RAS Art. 11 L.R. Diversi , ,00 Progetti ritornare a casa L.R. 4/2006 Disabili , , ,00 Interventi immediati di sostegno L.R.2/2007 Diversi , ,00 Provvidenze a favore degli emigrati di rientro Emigrati , ,00 Contributi a soggetti affetti da neoplasie LR 9/2004 Neoplasici , ,00 Provvidenze a favore dei nefropatici LR11/1985 Nefropatici , ,00 Provvidenze a favore dei talassemici, emofilici, Talassemici , ,00 Sussidi economici malati psichici Disabili , ,00 Rette di ricovero per malati psichici Disabili , ,00 Piani personalizzati di sostegno L.162/98 Disabili , ,00 Trasporto disabili e disagiati Disabili , ,00 Bonus Famiglia Diversi , ,53 Contributi per l eliminaz delle barrire architettoniche Disabili , ,00 Asili Nido- sezioni Primavera Minori , ,00 Istituzione rete pubblica assistenti familiari (badanti) , ,00 Contributo canone locazione L.431/98 Diversi , ,00 Progetti di inclusione sociale L.R.4/2006 art.17 comma 2 Minori , ,00 TOTALE , , , , ,06 40

41 COMUNE DI OSCHIRI - PROVINCIA DI OLBIA-TEMPIO ANNO 2013 Servizio Area Minori-Adolescenti Tipologia di destinatari N Utenti Durata Scuola Estiva per Minori Minori 76 2 mesi , , ,00 Alloggio Minori 2 12 mesi , , ,00 in affidamento Minori 2 12 mesi 6.000, ,00 Area Anziani-Disabilità Sub totale , , , ,00 Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili mesi , , ,00 Contributi Comunità Alloggio Anziani Anziani e Disabili 4 12 mesi , , ,00 Canone RAI TV Comunità Alloggio Anziani "G. Sanna" Anziani mesi 401,76 401,76 Scuola di Musica per disabili - residui 2012 Disabili 12 3 mesi 5.000, ,00 Progetti personalizzati "Ritornare a casa" - residui 2012 Anziani e Disabili 3 12 mesi , , ,00 - Sub totale , , , ,37 Area servizi alla cittadinanza Servizio Civico - residui 2012 persone in difficoltà socio 4 2 mesi 6.677, ,80 Servizio Assistenza Civico Economica - competenza - residui 2013 economiche persone e/o nuclei e relazionali familiari 12 2 mesi , , in difficoltà economiche 7 12 mesi 5.580, ,59 Assistenza Economica - competenza Legge n 431/ art.11 - Contributi per il sostegno al pagamento del canone Contributi di associazioni locazione con finalità persone e/o nuclei familiari in difficoltà economiche 5 12 mesi 5.000, ,00 persone e/o nuclei familiari in associazioni difficoltà economiche di volontariato Una mesi 4.074, ,25 sociali Contributi - residui associazioni 2012 con finalità locali associazioni di volontariato 3 tantum Una 4.000, ,00 sociali - competenza 2013 locali 3 tantum 2.000, ,00 Servizio Psicologico - residui 2012 con disturbi mentali mesi 2.813, , con disturbi mentali mesi , ,00 Azioni di contrasto alle povertà estreme - Programma 2012 (realizzazione 2013) Finanziament i RAS Bilancio Comunale Trasferimenti da Privati Quote utenza persone e/o nuclei familiari in disagio economico mesi , ,63 Sub totale , ,21 Totale Leggi di settore + LL. RR. 06/ /2004 e L. N. 162/98 L.R. 27/83 Provvidenze a favore dei talassemici, emofilici, emolinfopatici - residui 2012 talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni 6 12 mesi 7.870, ,77 L.R. 27/83 Provvidenze a favore dei talassemici, emofilici, emolinfopatici - competenza 2013 talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni 6 12 mesi 8.896, ,09 L.R. 11/85 Provvidenze a favore dei nefropatici - residui 2012 nefropatici 4 12 mesi , ,16 L.R. 11/85 Provvidenze a favore dei nefropatici - competenza 2013 nefropatici 1 12 mesi , ,00 Provvidenze in favore degli infermi persone affette da patologie di mente e minorati psichici - psichiatriche 5 12 mesi 8.629, ,71 Rimborso delle spese di viaggio di persone trapiantate di trasporto e di soggiorno fegato, cuore e pancreas 1 12 mesi 1.978, ,00 Rimborso delle spese di viaggio di persone trapiantate di trasporto e di soggiorno fegato, cuore e pancreas 1 12 mesi 1.978, ,00 L.R. 6/95, art.56 e L.R. 9/96, art. persone affette da patologie 68 rette di ricovero handicappati psichiatriche 1 12 mesi , ,24 LL.RR. n. 06/2004 e n. 09/2004 neoplasie maligne - competenza persone affette da neoplasie 2013 maligne mesi 9.446, ,00 LL.RR. n. 06/2004 e n. 09/2004 persone affette da neoplasie neoplasie maligne - residui 2012 maligne mesi , ,42 Piani personalizzati di sostegno L.162/98 cert. Art.3 comma 3, Legge 104/ mesi , ,42 Sub totale , ,81 TOTALE , , , , ,39 41

42 Denominazione dell'intervento Area Anziani Comune di Padru anno 2013 Tipologia di destinatari Area Anziani N. utenti Durata Finanziamenti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Anziani e disabili mesi , , ,00 SOGGIORNO CLIMATICO ANZIANI Anziani 10 giorni 0, , ,00 INSERIMENTO ANZIANI e/o ADULTI in difficoltà IN STRUTTURA Anziani non autosufficienti e/o adulti in difficoltà 4 12 mesi 5.443, ,00 Area Minori e Adolescenti Area Minori e Adolescenti SERVIZIO EDUCATIVO MINORI Famiglie e minori Minori, giovani, adulti, mesi , ,00 LABORATORI EDUCATIVI E RICREATIVI disabili 30 8 mesi 1.918, ,00 LUDOTECA + servizio estivo MARE Minori da 3 fino a 12 anni 30 3 mesi , ,00 SERVIZIO BUS GIOVANI in DISCOTECA Minori da 15 a 18 anni 30 3 mesi ,00 500, ,00 SOGGIORNO ESTIVO MINORI Minori da 12 a 16 anni 15 giorni 0,00 0, ,00 INSERIMENTO MINORE IN COMUNITA Minore 1 12 mesi , ,00 Area Disabilità Area Disabilita' SERVIZIO ANMIC Invalidi civili mesi 2.500, ,00 L.162/98 PIANI PERSONALIZZATI DI SOSTEGNO Progetti RITORNARE A CASA Persone con handicap grave L.104/ mesi , ,00 Utenti in condizione di grave disabilità mesi , ,00 ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA Minori Legge 104/ mesi 3.597, ,37 Utenti in condizione di grave L.13/89 ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITTETONICHE disabilità , ,46 Area Colletività Area Collettivita' INTERVENTI ANIMAZIONE e AGGREGAZIONE Adulti- Giovani -Anziani- Famiglie ,02 700,00 ASSISTENZA ECONOMICA STRAORDINARIA Persone e famiglie mesi 1.900, ,00 ASSEGNO BONUS FAMIGLIA Famiglie con 4 figli a carico , ,00 LEGGE N. 431/98 -CONTRIB CANONE DI LOCAZIONE RIMBORSI EMIGRATI Leggi di settore L.R. n 27 / 83- Provvidenze talassemici, emolinf. etc L.R. n 11 / 85 Provvidenze a favore di nefropatici L.R. n 20 / 97 sussidi a favore degli infermi di mente L.R. n 20 / 97 rette di ricovero favore degli infermi di mente Famiglie in difficoltà economica Emigrati rientrati in 2 12 mesi 6.197, ,48 Sardegna , ,88 Leggi di Settore Talassemici, emofilici, emolinfopatici 3 12 mesi 5.000, ,00 Nefropatici dializzati e trapiantati 3 12 mesi , ,00 Persone affette da patologie psichiatriche 6 12 mesi , ,00 Persone affette da patologie psichiatriche 1 12 mesi 7.000, ,00 L.R. n 09 / 2004 provvidenze persone con neoplasia maligna Persone affette da neoplasie maligne 9 12 mesi 5.800, ,00 Totale , , , ,19 42

43 Denominazione dell'intervento Tipologia di destinatari N. utenti Durata Finanziame nti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale Informagiovani Popolazione mesi , ,00 Assistenza Domiciliare Anziani Anziani e Disabili mesi , , ,00 Ginnastica Dolce Anziani 35 7 mesi 3.000, ,00 Consulta Anziani Anziani mesi 1.000, ,00 Soggiorno Climatico Anziani Anziani giorni , , ,00 Spese funzionamento Casa di Riposo Anziani mesi , ,00 Assistenza Economica Indigenti Indigenti e mesi 3.000, ,00 Inserimento Civico disabili mesi , ,00 Contributi ad Integrazione dei Canoni di Loc. Indigenti mesi , , ,00 Spese Impreviste (Comprese rette ins. Strutt.) Comune di PALAU Indigenti e Anziani mesi , ,00 Comunità Alloggio Minori (Rette) Minori 1 12 mesi , ,00 Integrazione S.E.T. Minori mesi , ,00 Attività del Eervizio Educativo Minori mesi 1.000, ,00 Corsi Musicali Minori 20 6 mesi 7.500, ,00 Centro Aggreg Soc. (Acquisto beni e serv.) Minori e Associazioni mesi 500,00 500,00 Spese funzionamento C.A.S. Minori e Associazioni mesi 500,00 500,00 Attività Estive Minori Minori mesi , , ,00 Affidi familiari (contr. Famiglie) Minori 5 12 mesi , ,00 Spese funzionamento spazio bambini Minori mesi , ,00 Bonus bebè Famiglie 30 annuale 5.000, ,00 L. 162/98 - progetti handicap grave Disabili mesi , ,00 Provvidenze nefropatici e trapiantati Disabili mesi , ,00 Provvidenze Talasemici ed Emofiliaci Disabili 4 12 mesi , ,00 Provvidenze economiche L. 20/97 Disabili mesi , ,00 Rette di ricovero L. 20/97 Disabili 2 13 mesi , ,00 Provvidenze Oncologici Disabili mesi , ,00 Progetti ritornare a casa Disabili 5 12 mesi , , ,00 Progetto Care Giver Disabili 1 annuale , ,00 Povertà Estreme - linea interv. 1 Indigenti mesi , , ,09 Povertà Estreme - linea interv. 2 Indigenti mesi , ,00 Povertà Estreme - linea interv. 3 Indigenti mesi , ,09 Contributi Emigrati di Ritorno Indigenti 13 mesi 5.000, ,00 Supporto studenti con disabilità Minori disabili 5 9 mesi , ,00 Abbattimento barriere architt. L.R. 13/89 Disabili 1 12 mesi 3.022, ,21 Progetto prevenzione dislessia Minori disabili 40 8 mesi 2.500, ,00 Totale , , , ,39 43

44 Comune di Sant Antonio di Gallura Denominazione dell'intervento Tipologia di destinatari N. utenti Durata Finanziamenti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale AREA ANZIANI Servizio Assistenza Domiciliare Anziani disabili mesi , , , ,00 Interventi Prevenzione Anziani 22 12mesi 3.000, ,00 Soggiorno Climatico Anziani 40 7 gg , , ,00 AREA MINORI Servizio Assistenza Educativa Minori mesi 5.000, ,00 Servizio Estate insieme minori 15 2 mesi , ,00 Interventi Prevenzione minori 45 8 mesi 3.000, ,00 Micronido minori 8 12 mesi , , ,00 AREA DISABILI L.162/98 Piani Personalizzati di Sostegno Progetti Ritornare a casa Soggiorno Disabili Interventi Prevenzione Handicap AREA FAMIGLIA E COLLETTIVITA Interventi di Contrasto alle Povertà Assistenza Economica Legge 431/98 Fondo Nazionale Sostegno Canone Locazione Persone con handicap grave cert. L104 art3c mesi , ,00 Persone non autosufficienti 4 12 mesi , ,00 Persone con handicap grave cert. L104 art3c gg 2.000, ,00 Persone non autosufficienti mesi 6000, ,00 Persone e famiglie in condizioni di povertà mesi , , ,77 Persone e famiglie in condizioni di povertà Persone e famiglie in condizioni di povertà mesi , , mesi 4.635, ,00 LEGGI DI SETTORE L.R.27/83 Provvidenze a favore di Talassemici,emofilici ecc. L.R. 11/85 Provvidenze a favore dei nefropatici Talassemici, emofilici, emolinfopatici mesi , ,00 Nefropatici dializzati e trapiantati 4 12 mesi , ,00 L.R. 20/97 Sussidi a favore degli infermi di mente Persone affette da patologie psichiatriche 3 12 mesi 5.000, ,00 L.R. 09/2004 Provvidenze a favore di persone affette da neoplasia maligna Persone affette da neoplasia maligna mesi 9.000, ,00 L.R.12/85 art.92 Contributo a favore degli handicappati trasporto 6 12 mesi , ,00 CONTRIBUTI VARi Rimborso Viaggi minori bielorussi , ,00 Contributo Avis Contributo Croce Bianca 1.300, ,00 Erogazione buoni fruttiferi , ,00 Funzionamento ufficio 5.000, ,00 TOTALE , , , ,77 44

45 AREA DISAGIO ECONOMICO/SOCIALE AREA GENERALITA' DELLA POPOLAZIONE AREA DISABILI AREA ANZIANI / DISABILI AREA MINORI - GIOVANI E FAMIGLIE Comune di SANTA TERESA GALLURA Area di interve nto Denominazione dell'intervento Tipologia di destinatar i N. utenti Durata Finanziamenti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIA - SPAZIO BAMBINI Concessione diretta di servizio a Coop. Di tipo B ATTIVITA' AGGREGATIVE PER MINORI PROGETTI PER I MINORI IN CONTESTO DOMICILIARE (mamma accogliente ed educatore familiare) SERVIZIO ESTIVO PER MINORI PROGETTI EDUCATIVI MINORI ADOLESCENTI -SPORTELLO DI ASCOLTO PRESSO LE SCUOLE Minori e famiglie 30 1 anno Minori e famiglie 38 1 anno , , ,00 Minori e famiglie 6 1 anno , ,00 Minori e famiglie 83 Minori e Luglio e Agosto , , ,00 famiglie 20 1 anno , ,00 AFFIDAMENTI FAMILIARI E/O IN COMUNITA' CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI PER RICERCA E PREVENZIONE Minori e famiglie 2 1 anno , ,00 PATOLOGIE PEDIATRICHE Minori 2 1 anno 1.000, ,00 PROGETTI INCLUSIONE SOCIALE Giov ani 1 1 anno , ,00 PROGETTO DIPENDENZE Giov ani anno , ,00 PROGRAMMA POLITICHE GIOVANILI Giov ani anno , ,00 FORUM CONSULTA DEI GIOVANI Giov ani anno , ,00 ISTITUZIONALIZZAZIONI (COMUNITA' ALLOGGIO - R.S.A.- CASA PROTETTA) SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PROGETTI RITORNARE A CASA Anziani e Disabili 8 1 anno , ,00 Anziani e Disabili 50 1anno , , ,00 Anziani e Disabili 8 1anno , , ,00 ORTO URBANO Anziani 13 1 anno 3.000, , ,00 FESTE E INIZIATIVE AGGREGATIVE Anziani anno 5.000, ,00 GRUPPI APPARTAMENTO PER DISABILI PSICHICI E SENSORIALI - PROGETTO SAMARCANDA Concessione diretta di servizio a Coop. Di tipo B Disabili 14 1 anno PROGETTI EDUCATIVI Disabili 3 1 anno 5.838, ,00 PROGETTI L.162/98 Disabili 58 1 anno , ,00 SERVIZIO TRASPORTO Disabili 20 1 anno , , , ,00 CONTRIBUTI A TALASSEMICI Disabili 7 1 anno , ,00 CONTRIBUTI A NEFROPATICI E TRAPIANTATI Disabili 8 1 anno , ,00 CONTRIBUTI PATOLOGIE PSICHIATRICHE Disabili 10 1 anno , ,00 CONTRIBUTI NEOPLASIE Disabili 36 1 anno , ,00 SPESE PER RICOVERO IN STRUTTURE PAZIENTI EX O.P. Disabili 1 1 anno , ,00 CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE (compreso viaggio sociale) PROGETTO CINEMA PROGETTO DIPENDENZE PROGETTI EDUCAZIONE ALLA SALUTE ATTIVITA' DI SCREENING ACQUISTO BENI PER REALIZZAZIONE SPESE PER TRADUZIONE SERVIZI GUIDA SERVIZI SOCIALI IN LINGUA Generalità popolazion e 1 anno , , ,00 Generalità popolazion 4 mesi , ,00 Generalità popolazion 1 anno , ,00 Generalità popolazion 1 anno , ,00 Generalità popolazion 1 mese 500,00 500,00 Generalità popolazion 1 anno 8.200, ,00 ROMENA Immigrati 350 1anno 3.000, ,00 SPORTELLO IMMIGRAZIONE Immigrati anno , ,00 ASSISTENZA ECONOMICA INDIGENTI ACQUISTO BENI DI PRIMA NECESSITA' SERVIZIO PRONTA ACCOGLIENZA ASSISTENZA ECONOMICA PER SERVIZIO FUNERARIO RIMBORSO SPESE SANITARIE SERVIZIO CIVICO COMUNALE TUTORAGGIO INSERIMENTO CIVICO SOSTEGNO CULTURA DELLA LEGALITA' POVERTA' ESTREME LINEA I POVERTA' ESTREME - Linea II POVERTA' ESTREME - Linea III BONUS FAMIGLIA ABBATTIMENTO CANONI DI LOCAZIONE CONTRIBUTI AD EMIGRATI DI RITORNO Disagio Economic 15 1 anno , ,00 Disagio Economic 1 anno , ,00 Disagio Economic 1 anno ,00 Disagio ,00 Economic o 3 1 anno 6.000,00 Disagio ,00 Economic o 10 1 anno 5.000, ,00 Disagio Economic 28 1 anno ,00 Disagio ,00 Economic o 1 anno , ,00 Disagio Sociale mesi , ,00 Disagio Economic 30 1 anno , ,00 Disagio Economic 30 1 anno , ,76 Disagio Economic 14 1 anno , ,00 Disagio Economic 5 1 anno 5.000, ,00 Disagio Economic o 39 1 anno , , ,00 Disagio Economic o 1 anno 6.000, ,00 Finanziamenti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale Totali , , , ,76 Gli importi evidenziati sono Residui Passivi di anni precedenti 45

46 Denominazione dell'intervento Comune di San Teodoro (OT) Tipologia di N. utenti Durata Finanziam enti RAS Bilancio Comunale Quota utenza Totale ASSISTENZA ECONOMICA , ,00 ASSISTENZA DOMICILIARE , , , ,15 PROGETTO PROMOZIONE SALUTE FISICA TERZA ETA' 9.360, ,00 SOGGIORNO TERMALE ANZIANI , , ,00 ASSISTENZA FISICA , , ,80 SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE , , ,86 SERVIZIO ESTIVO ANIM. SOCIO- CULTURALE MINORI , , ,00 AFFIDAMENTO FAMILIARE 6.700, ,00 PROGETTO GIOVANI TEODORINI IN EUROPA , ,00 PROGETTO ARLECCHINO , ,00 PROG. SOCIALIZZAZIONE DI MINORI E RAGAZZI IN GRAVE DISABILITA , ,00 ASILO NIDO (MICRO-NIDO) , ,00 PROGRAMMA SPERIMENTALE "POVERTA ESTREME" , , ,19 PROGETTO " A CASA E' MEGLIO" , ,00 ATTIVAZIONE SERVIZIO "TELEFONIA SOCIALE" , ,00 Totale , , , ,00 46

47 Denominazione dell'intervento Segretariato Sociale Tipologia di destinatari N. utenti Comune di Telti 2013 Durata Finanziamenti Pubblici Bilancio Comunale Quota utenza Totale 60 (media mese) 12 mesi 0,0 0,0 0,0 0,0 Attività ludico ricreativa estiva Minori e disabili 68 2 mesi ,75 0,0 4741, ,00 Assistenza domiciliare ed erogazione pasti assistenza scolastica ed educativa Anziani, soggetti non autosufficienti e minori diversamente abili mesi , , , ,59 Soggiorni anziani Anziani giorni 1.850,00 0, , ,00 Attività laboratoriali presso centro sociale Integrazione retta cittadini in strutture residenziali Minori, disabili e anziani 30 8 mesi , , ,00 Pazienti psichiatrici / anziani non 2 12 mesi 0, ,20 0, ,20 autosufficienti Quota integrazione programmi regionali Anziani 12 mesi 2.000,00 0,0 0, ,00 Progetti innovativi area servizi sociali Intera cittadinanza 12 mesi 7.717,30 0,0 0, ,30 Finanziamento gestione micronido comunale Progetto d inclusione Sociale Finanziamento per servizi alunni con disabilità Minori mesi ,43 0,0 0, ,43 Giovani, adulti 12 mesi ,00 0,0 0, ,00 Alunni con disabilità 3 12 mesi 2.350,00 0,0 0,0 2350,00 749,43 0,0 0,0 749,43 Fondo 5 per mille Irpef Intera cittadinanza 12 mesi Programma interventi di contrasto alle povertà Cittadini in condizione di povertà 12 mesi , ,00 0, ,00 Contributi neoplasie LR 9/2004 Contributi talassemici LR 27/83 Contributi nefropatici LR 11/ mesi Contributi sofferenti mentali LR 20/97 Contributi canone di locazione L 431/98 Piani personalizzati handicap L 162/ mesi 6.000,00 0,0 0, , mesi ,00 0,0 0, , ,00 0,0 0, , mesi 4.000,00 0,0 0, , mesi 4.328,52 0,0 0, , mesi ,11 0,0 0, , , , , ,58 CAPITOLO 5 - LA PROGRAMMAZIONE DELLA PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO 47

48 PROGRAMMAZIONE DELLA PROVINCIA OLBIA TEMPIO. La L.R. 23/2005 Sistema integrato dei servizi alla persona. Riordino delle funzioni socio assistenziali, ha conferito alle Province il compito di concorrere alla programmazione locale e regionale del sistema integrato dei Servizi alla Persona, curando il coordinamento delle politiche di propria competenza con le politiche sociali, di partecipare alla realizzazione del sistema informativo dei servizi sociali attraverso la raccolta dei dati sui bisogni e le risorse disponibili, l'analisi dell'offerta di servizi, delle strutture e dei soggetti accreditati e il supporto tecnico e formativo di operatori e attori del sistema. Le Nuove Linee Guida per la Programmazione e Gestione dei Plus Triennio 2012/2014, delegano le Province, in qualità di Soggetti Istituzionali della Programmazione, nonché Enti intermedi, allo svolgimento delle seguenti Funzioni di accompagnamento: 1. Promozione e Attivazione di Tavoli per favorire il confronto e lo scambio tra le Istituzioni Pubbliche e gli Attori Sociali del PLUS. 2. Interventi di Formazione Mirata (raccogliendo i bisogni del territorio). 3. Rapporto Annuale sullo Stato di attuazione dei Plus. Le Nuove Linee Guida, per l attuazione del proprio ruolo, assegnano all Ente uno strumento operativo importante: L Osservatorio Provinciale sulle Politiche Sociali, per la predisposizione del Profilo d Ambito. La Provincia infatti, come previsto dall art. 7 della L.R. n. 23/2005, promuove la costruzione di una base conoscitiva di dati comune e omogenea fra i vari distretti, a garanzia della confrontabilità delle analisi dei profili del territorio. L Osservatorio deve fornire al territorio contributi appropriati che consentano di avere informazioni aggiornate relative allo sviluppo dei bisogni della popolazione, con la possibilità di comparare i dati territoriali con quelli delle altre Province sarde. A tal fine la Regione Autonoma della Sardegna ha stanziato in favore della Provincia risorse che verranno utilizzate per i compensi al personale dell Osservatorio e per l acquisto del Software per la raccolta dati che mette in rete i Servizi Sociali dei 26 Comuni con la Asl e la Provincia. Compiti dell Osservatorio: a. Provvedere alla raccolta dati socio demografici ed epidemiologici del territorio presso i Comuni e le ASL ed all elaborazione degli stessi per la realizzazione del Profilo d Ambito; b. Creare una Rete con i Comuni per favorire un processo di omogeneizzazione tra gli otto Osservatori Provinciali nella raccolta e restituzione dei dati; c. Predisporre modelli di tabelle per la raccolta dati da proporre agli Ambiti di riferimento come modelli standard omogenei, per una lettura comparata dei PLUS a livello regionale; d. Analizzare e diffondere le informazioni raccolte; e. Supportare lo svolgimento dei tavoli tematici con la messa a disposizione delle informazioni acquisite; 48

49 Predisposizione Profilo d Ambito L Osservatorio è responsabile della predisposizione del Profilo d Ambito e delle successive fasi di aggiornamento e di approfondimento conoscitivo, a seguito di una meticolosa analisi dei bisogni del territorio. La predisposizione del profilo d ambito risulta una fase propedeutica alla programmazione del Plus, infatti la scadenza dell approvazione del documento è stata fissata dalle Linee Guida tre mesi prima dell approvazione del Plus proprio per permettere una programmazione modulata in base alle caratteristiche socio demografiche del territorio. Il Servizio Politiche Sociali ha affidato il servizio in questione alla Ditta Maggioli SpA per la predisposizione di un Rapporto sullo stato della qualità della vita nella Provincia di Olbia, in fase di realizzazione. Tempio. Il Rapporto sarà finalizzato alla predisposizione del Profilo d Ambito del Plus - triennio 2012/ e consisterà nella rappresentazione sintetica delle principali caratteristiche socio demografiche del territorio e dell offerta dei servizi socio assistenziali e sociosanitari nella Provincia. A ciò si affiancherà una valutazione delle caratteristiche del bisogno in termini di servizi e interventi in campo sociale e sociosanitario. Tale analisi dovrà essere effettuata sulla basedi dati quantitativi e di informazioni qualitative lette e discusse, in modo integrato, da tutti isoggetti coinvolti nella costruzione del Plus. In sintesi, in osservanza delle Linee Guida 2012/14 e delle specifiche indicazioni riguardo la struttura del Profilo d Ambito, verranno raccolti i dati relativi alla struttura demografica, alle caratteristiche socioeconomiche di base della popolazione, al sistema dell offerta dei servizi e a quello della domanda. Il profilo d ambito sarà indispensabile per la programmazione e la gestione integrata del sistema di servizi e interventi. La Rilevazione dei dati socio demografici del Territorio avverrà secondo i seguenti parametri: - raccolta dei soli dati statici quantitativi, rilevazione delle caratteristiche del tessuto socio demografico provinciale al fine di individuare le peculiarità da approfondire. L estensione dei dati raccolti si limita a quelli relativi: - alla popolazione e alla dinamica demografica, - alla dinamica sociale (n. componenti famiglia, separazioni, affidi familiari, adozioni) - al saldo naturale e saldo migratorio, - alla struttura dell età della popolazione e all indice di vecchiaia, - alla popolazione straniera, - agli indicatori sanitari Il profilo d ambito per il Plus potrà articolarsi, a grandi linee, come segue: La rilevazione dei bisogni del territorio La struttura del territorio I bisogni emergenti dal profilo demografico I bisogni emergenti dal profilo sociale, sociosanitario, epidemiologico Il sistema dell offerta di servizi e interventi 49

50 Le risorse impiegate La percezione e l analisi dei bisogni Approfondimenti L analisi delle emergenze e delle priorità L Osservatorio Sociale, dietro stretto coordinamento della R.A.S. e in stretta collaborazione con gli Osservatori sulle Politiche Sociali delle altre Province sarde, potrà formulare moduli standard per la raccolta dati, modelli di tabelle e protocolli o parametri condivisi di elaborazione, trasmissione e presentazione dei dati, da concordare e proporre agli Ambiti come modelli standard omogenei per l intero territorio regionale. Il necessario coordinamento fra gli Osservatori provinciali avverrà, opportunamente coordinato, da una cabina di Regia Regionale. La metodologia applicata prevede vari piani di intervento da stabilire di anno in anno pur rimanendo sempre entro la seguente traccia: 1. dati socio demografici, 2. servizi presenti nel territorio, 3. reali bisogni espressi dallo stesso. Step: 1. Esplicitazione Metodologica e Piano di Rilevazione dell Analisi 2. Rilevazione dati socio demografici del Territorio Provinciale 3. Rilevazione e Analisi dell Offerta dei Servizi Socio Assistenziali presenti nel Territorio 4. Rilevazione e Analisi dei Bisogni del Territorio 5. Lettura incrociata dei dati Esplicitazione Metodologica Verranno di volta in volta stabiliti i parametri dell indagine che si andrà ad effettuare attraverso una serie di scelte operative atte a delineare obiettivi, definizioni, priorità, mezzi e strumenti, inoltre si individuerà il fenomeno di Interesse che sarà oggetto di studio per la realizzazione del Profilo d Ambito. In seconda battuta si individueranno i criteri di appartenenza, l ambito territoriale e quello temporale, se l indagine dovrà essere quantitativa o qualitativa, estensiva relativamente all obiettivo da raggiungere o intensiva rispetto alle aree di indagine individuate, (infanzia, adolescenza, disabilità). Per l indagine verranno utilizzati i seguenti strumenti: Schede di rilevazione dati Verbali di Interviste a tema Verbali di Gruppi di Discussione a campione Verranno inoltre effettuate letture incrociate ed analisi dei dati raccolti per riscontrare: omissioni, incompatibilità ed incongruenze. Uno dei passi più importanti della raccolta dati sarà l Individuazione delle fonti statistiche ufficiali da cui attingere i dati necessari e a tale scopo quali: - Documenti programmatici territoriali (Plus), Rapporto Statistico Immigrazione, 50

51 - Rapporto Povertà Caritas, - Rapporti Istat, - Uffici Statistica Comunali o Nazionali, - Registro Provinciale Strutture Residenziali e Semiresidenziali Autorizzate, - Registro Provinciale del Volontariato, - Registri Comunali o Regionali, - Pubblicazioni periodiche, Osservatori, Banche dati. È indispensabile il coinvolgimento degli Enti territoriali preposti alla programmazione, Gestione e Coordinamento dei Servizi alla Persona territoriali quali: - N. 2 Uffici di Piano Provinciali dei Servizi alla Persona di Olbia e di Tempio Pausania, - N. 26 Servizi Sociali dei Comuni della Provincia, - Servizio di integrazione Socio Sanitaria della ASL, - Conferenza di Programmazione (dei Sindaci) del Plus, - Osservatori delle Politiche Sociali delle altre Province sarde. L ultima fase prevederà l Incrocio dei dati raccolti, dei Servizi censiti e Bisogni rilevati, e la loro elaborazione rispetto alle Caratteristiche socio demografiche del Territorio Provinciale. L Indagine si concluderà con la Lettura incrociata e l Elaborazione dei dati raccolti e con la restituzione degli stessi attraverso la predisposizione di Grafici e Tabelle. A ciò seguirà la predisposizione di un Analisi relativa all indagine con l Individuazione dei Punti di forza, di debolezza, rischi ed opportunità, che porterà ad individuare eventuali GAP da colmare, le carenze di rispondenza tra le attuali Politiche Sociali Locali e le reali esigenze del territorio, e a predisporre un Profilo d Ambito della Provincia Olbia Tempio 2012/14 attraverso l assembramento dei segmenti dell indagine statistica svolta per la creazione di un Documento Unitario. Ulteriori Attività da Svolgere a cura della Provincia: e occasionale alle riunioni operative di Staff presso gli uffici di Piano dei Distretti di Olbia e Tempio Pausania. ei Tavoli di confronto. Predisposizione della programmazione Plus per la parte riguardante la Provincia di Olbia Tempio; d Ambito. renze di programmazione per le approvazioni di competenza. Comuni, Etc.. i a. Convocazione delle Conferenze dei Sindaci per le approvazioni di competenza; b. Organizzazione Tavoli di confronto Tematici 51

52 Nell ambito della programmazione Socio Sanitaria del PLUS 2013, la Provincia, ai sensi delle Linee guida 2012/14, per poter attingere da un più ampio panorama di dati, provvederà all Organizzazione di ulteriori Tavoli Tecnici, a tema (es. Tavolo delle Povertà, minori, anziani ed handicap) di confronto e consultazione del Terzo Settore, nell ambito di una programmazione partecipata. Attività necessarie alle convocazioni: - Inoltro delle convocazioni via fax e/o a Sindaci e Assessori ai Servizi Sociali dei Comuni dei Distretti Socio Sanitari di Olbia e Tempio Pausania, Operatori Sociali dei Comuni dei Distretti Socio Sanitari, Direttore Generale della ASL n. 2 di Olbia, Dirigente dell Ufficio Scolastico Provinciale e Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche, Direttore del C.S.S.A. Centro Servizi Sociali per Adulti Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria, Direttore del U.S.S.M. Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni, Segretari Provinciali di C.GI.L, C.I.S.L., U.I.L., U.G.L., Associazioni di Volontariato e Promozione Sociale, Cooperative Sociali, O.N.L.U.S., Organizzazioni culturali, sportive, sociali, assistenziali e ricreative senza fini di lucro dei due Distretti Socio Sanitari; - aggiornamento elenco adesioni dei partecipanti ai tavoli; Pianificazione e preparazione incontri: - predisposizione, stampa e distribuzione del materiale relativo agli incontri; - allestimento sala; - attività di accoglienza dei partecipanti; - tenuta dei registri presenze partecipanti e assistenza in sala durante l incontro; Relazioni sugli incontri: - Effettuazione delle procedure di verbalizzazione delle giornate di incontro e conseguente predisposizione dei verbali ufficiali da inserire nel Documento. Collaborazione nella Predisposizione del Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona. - predisposizione della programmazione della Provincia di Olbia Tempio e trasmissione al Comune capofila per l inserimento nel Documento Plus; - predisposizione atti per l aggiudicazione della stampa dell elaborato Plus del Distretto di Olbia, impegno spesa e liquidazione della fornitura. 52

53 CAPITOLO 6 - LA PROGRAMMAZIONE DELLA AZIENDA SANITARIA LOCALE N 2 I principi e i valori fondamentali dell Azienda: I principi-guida ai quali l Azienda ispira l azione gestionale sono riconducibili a: il rispetto della dignità umana, l equità e l etica professionale; la centralità della persona, intesa come singolo soggetto autonomo, responsabile e capace ed il costante riferimento alla comunità locale; la qualità clinico - assistenziale, l appropriatezza, il coinvolgimento e la qualificazione continua delle risorse umane; la compatibilità tra le risorse disponibili ed il costo dei servizi offerti. L Azienda soddisfa i bisogni di salute della popolazione attraverso specifici interventi sanitari nell ambito del sistema di cure e prevenzione, organizzando direttamente, o acquisendo presso altre strutture pubbliche o private accreditate, le prestazioni sanitarie ed i servizi indispensabili per soddisfare in modo appropriato la domanda espressa da tali bisogni. L Azienda di impegna a trasferire nel modo più rapido ed efficace l'avanzamento delle conoscenze di base nell intento di favorire un attività sanitaria sempre più qualificata a servizio della popolazione. È compito dell Azienda promuovere e garantire la partecipazione alla propria attività dei singoli cittadini e delle loro associazioni, nel rispetto delle norme vigenti, ricercando il coordinamento con il sistema degli Enti Locali per accentuare l efficacia degli interventi, particolarmente nel campo dei servizi socio-sanitari. L azione dell Azienda si ispira a criteri di efficacia-appropriatezza, di efficienza, di equità, di professionalità, in una logica di miglioramento continuo ed in un quadro di compatibilità con le risorse disponibili. È vincolata al principio della trasparenza ed in tal senso rende visibili e certi gli impegni dell organizzazione e le relative garanzie mediante l impiego di strumenti adeguati. L Azienda intende disegnare un sistema clinico assistenziale di base, relativo ai bisogni di salute più diffusi e frequenti, che sia capillare, integrato ed in prossimità del cittadino, rinforzando e qualificando ulteriormente le strutture periferiche. L Azienda come sistema aperto La formulazione degli obiettivi di programma, le modalità seguite per il loro perseguimento, compresa l organizzazione dei servizi con particolare riferimento a quelli territoriali, e la valutazione dei risultati realmente conseguiti, quale momento fondamentale di analisi per la formulazione dei nuovi obiettivi di programma dell Azienda, non possono prescindere dal contesto ambientale nel quale l Azienda stessa opera e si collegano, pertanto, in maniera integrata con esso. L Azienda promuove, quindi, in tutte le forme ritenute utili, oltre a quelle previste dalla normativa e dalla programmazione regionale e nazionale in materia, il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti, enti locali e persone singoli o in associazione, che, fermi restando i reciproci ruoli e le responsabilità, possono fornire un utile contributo all Azienda medesima nella programmazione, nell organizzazione, nella gestione dei servizi e nella valutazione dei risultati. 53

54 La centralità della persona L Azienda riconosce la centralità della persona, in quanto titolare del diritto alla salute, e ne favorisce la partecipazione alla definizione delle politiche di offerta delle prestazioni, anche in applicazione della normativa regionale vigente. La centralità delle persone e dei loro bisogni costituisce il riferimento per articolare le funzioni gestionali in stretta relazione ai processi organizzativi e assistenziali e per sviluppare la multidisciplinarietà delle attività, tutelando in pari misura la ricerca della qualità percepita, della qualità tecnica e della qualità organizzativa, perseguendo continuamente la minimizzazione dei rischi clinici individuali e collettivi. L Azienda adotta strumenti che garantiscano la trasparenza, al fine di favorire la valutazione dei servizi, opera rispettando gli standard definiti dai livelli essenziali di assistenza a livello nazionale e regionale, nonché promuovendo la partecipazione alle scelte assistenziali da parte degli utenti e delle loro rappresentanze. L Azienda tutela la riservatezza, nell ottica della protezione dei dati personali, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. La continuità assistenziale e l integrazione socio-sanitaria L Azienda assume come valore strategico e quindi come obiettivo da perseguire la continuità dei percorsi di cura, intesa come presa in carico globale dell assistito ed integrazione di tutti i momenti del percorso. La continuità dei percorsi di cura è da intendersi come l insieme dei processi assistenziali che permettono, da un lato, la presa in carico globale dell assistito in tutti i momenti del percorso di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e, dall altro, l integrazione massima dei singoli momenti, che si realizza praticamente attraverso l uso integrato delle risorse necessarie, sia umane che strumentali che economiche. L Azienda garantisce e sviluppa la continuità dei percorsi di assistenza attraverso il sistema integrato dei servizi dei distretti e della rete ospedaliera regionale, inteso come sistema delle strutture pubbliche e delle strutture private accreditate. Nell ambito del sistema socio-sanitario il concetto di rete appare il più idoneo ad essere utilizzato: Il Fare Rete, come collaborazione tra professionisti diversi; Il potenziamento dell assistenza territoriale, consolida il ruolo del Distretto socio-sanitario sviluppando e diffondendo modelli di gestione integrata della cronicità, implementando modelli organizzativi a rete fondati su team multi professionali. Prevedere lo sviluppo di modelli hub & spoke, definendo il ruolo che le strutture verrebbero ad assumere per le funzioni assistenziali negli ambiti specifici. Il perfezionamento delle reti assistenziali orientando il sistema verso un modello circolare dell assistenza, garantendo la continuità dei percorsi attraverso l integrazione delle funzioni e delle competenze secondo il paradigma che attribuisce l acuzie all Ospedale e la cronicità al Territorio. L Azienda ritiene infatti, che l integrazione fra gli interventi di natura sociale e le attività di assistenza sanitaria costituisca uno dei principi fondamentali di organizzazione e di funzionamento dell offerta sociosanitaria, da realizzarsi principalmente a livello distrettuale. Il distretto è, dunque, articolazione fondamentale del governo aziendale, funzionale allo sviluppo delle nuove e più incisive forme di collaborazione fra aziende sanitarie ed enti locali, in particolare mediante i Piani Unitari dei Servizi alla Persona ( PLUS ). 54

55 In tal senso, la funzione di integrazione è promossa dal Direttore dell integrazione sociosanitaria, con il compito di rafforzare il processo di integrazione fra ambito sociale ed ambito sanitario, svolgendo funzioni di coordinamento tecnico, a livello aziendale, delle attività riconducibili alla detta integrazione, che si sviluppano a livello di distretto e sono sotto la responsabilità del direttore del medesimo. L integrazione socio-sanitaria rappresenta un fattore fondamentale di qualificazione dell offerta dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie; essa infatti: genera maggiore efficacia assistenziale, in quanto consente di affrontare e dare risposta a bisogni multiformi e complessi attraverso la costruzione di processi assistenziali connotati da interdisciplinarietà e multiprofessionalità; favorisce un uso più efficiente delle risorse, con particolare riferimento a quelle professionali, sostenendo il superamento dell approccio settoriale e favorendo il dialogo, confronto e la collaborazione tra i professionisti; crea le condizioni favorevoli alla presa in carico globale dell assistito. A tali fini, l Azienda realizza con i Comuni del proprio ambito territoriale, accordi per l integrazione sociosanitaria, attivando modelli organizzativi e gestionali fondati sull integrazione professionale e su precisi rapporti finanziari, in coerenza con le normative e direttive regionali in materia. LE PROGETTUALITA INTEGRATE DELL ANNO 2013 Nel corso dell anno 2013 la ASL ha sviluppato i seguenti Progetti integrati con i Comuni del Distretto di Olbia, alcuni dei quali già delineati negli anni precedenti. DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DELLE DIPENDENZE Nel corso del 2013 il DSMD intende riproporre i Progetti personalizzati di riabilitazione e inclusione sociale per persone con dipendenza patologica, disturbi psichiatrici e doppia diagnosi ad integrazione delle attività già svolte dal SER.D. e dal CSM nel recupero della tossicodipendenza e delle dipendenze patologiche e nel campo della salute mentale. In riferimento alla Determinazione Regionale Prot. N REP.N.804 del è stata trasferita alla ASL n 2 la somma di Euro ,49 che verrà utilizzata per l attivazione dei Progetti di Inclusione Sociale. L esperienza conferma che nei casi di doppia diagnosi, i ricoveri in Comunità Terapeutiche spesso non offrono risposte sufficienti ai bisogni di questi utenti relativamente al reinserimento sociale essendo più fragili e spesso incapaci di reggere il rapporto con le regole del contesto di appartenenza. Pertanto è indispensabile un supporto prima e dopo il programma comunitario. Nei casi in cui gli utenti abbiano raggiunto una fase avanzata di riabilitazione socio-sanitaria, importante per la successiva integrazione sociale, è fondamentale integrare il progetto terapeutico-socio-riabilitativo in atto con interventi educativi rivolti alla cura della persona, alla cura della casa in cui vive e alla ricerca di un lavoro. I progetti vogliono dunque essere una risorsa per evitare ulteriori ricoveri costosi e non necessari in strutture, comunità o reparti neuropsichiatrici. Contemporaneamente i progetti prevedono l accompagnamento della famiglia in questo complesso percorso, avendo come obiettivo la promozione dell autonomia degli utenti. 55

56 Nello specifico i Progetti si propongono di : - assicurare una stabilità e regolarità nella vita quotidiana, - accrescere l autonomia psico-sociale, - favorire una maggiore socializzazione, - favorire il raggiungimento dell autonomia lavorativa, economica ed abitativa. - supportare la famiglia nei propri compiti. Le voci di spesa dei singoli Progetti di Inclusione Sociale riguarderanno: Contributi per l alloggio, volti a favorire l organizzazione di un percorso di vita autonomo rispetto alla famiglia d origine; Contributi di borsa lavoro volti a favorire l inserimento nel mondo lavorativo; Contributi per il sostegno educativo, volti ad assicurare la presenza di un educatore per un numero di ore settimanali variabili in relazione alle esigenze concrete dell utenza. Si precisa che i Progetti saranno attivati in maniera flessibile in relazione alle esigenze degli utenti dei 17 Comuni del Distretto Sanitario di Olbia e che le singole voci di spesa saranno individuate nella fase concreta di progettazione personalizzata,adeguandole alle effettive esigenze terapeutiche e socioriabilitative di ciascun utente. Anche le somme non utilizzate in un progetto, potranno essere utilizzate per altri Progetti di Inclusione Sociale. Pertanto si prevede di coinvolgere nei Progetti da un minimo di 15 utenti ad un massimo di 20/25 utenti. SERVIZI CONSULTORIALI Nel 2013 l'offerta consultoriale si è arricchita di nuove attività finalizzate sempre più alla promozione della salute della donna in tutte le fasi della vita, alla tutela della salute dell'età evolutiva,al sostegno psicologico e sociale indirizzato verso le relazioni di coppia e la genitorialità L'offerta dei Consultori Familiari tiene conto globalmente della salute delle Persone considerando ogni aspetto sociale,sanitario e psicologico. Nel corso degli anni il Servizio Consultoriale ha sempre più diretto il tipo di assistenza verso una progettazione specifica per ogni utente calibrando su ogni Persona un percorso unico e complesso che si concretizza con la consulenza, l'ascolto,i controlli di prevenzione di ordine sanitario sociale e psicologico. In particolare, per quanto riguarda il Progetto CENTRO PER LA FAMIGLIA,sono stati seguenti attività di competenza della ASL: realizzate le Sportello Pronto Allattamento - Immediata presa in carico della puerpera e del suo bambino appena dimesse dai reparti ospedalieri - Sostegno all'allattamento materno, informazione e sostegno per lo svezzamento Incontri con gruppi classe di educazione alla sana alimentazione nelle Scuole del territorio. Collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione nello svolgimento di vari Progetti Ministeriali Area Giovani Interventi di educazione/informazione in tutte le Scuole del territorio per prevenire i comportamenti a rischio riguardo alla salute riproduttiva, sessuale e per l'obesità. Consulenze per gli Operatori scolastici. 56

57 Progetto Genitori Più Genitori Più è una campagna promossa dal Ministero della Salute. I Consultori Familiari della ASL2 sono impegnati a diffondere le sette azioni della Campagna Genitori attraverso incontri di gruppo e consulenze individuali. azione prevenzione Prendere per tempo l'acido folico Protezione nei confronti di anencefalia, spinabifida, labiopalatoschisi Non fumare in gravidanza e davanti ai bambini Basso peso alla nascita, mortalità perinatale patologie delle prime vie respiratorie, prevenzione della morte in culla Allattamento materno Salute del neonato e del lattante Posizione supina del lattante Prevenzione della morte in culla Proteggerlo in auto con il seggiolino Prevenzione dei traumi da incidenti stradali Fare tutte le vaccinazioni consigliate Protezione da malattie infettive Leggergli un libro Prevenzione difficoltà relazionali e cognitive Mamme libere dal fumo Il Progetto Mamme libere dal fumo è basato sul counselling ostetrico antitabagico per rafforzare l'empowerment favorendo la cessazione e la persistenza dell'astensione dal fumo. Prevenzione della Depressione Post Partum Individuazione dei casi durante la gravidanza attraverso incontri di gruppo e questionari dedicati, individuazione e presa in carico del caso a rischio Corsi di accompagnamento alla nascita Grande parte delle attività del Servizio Consultoriale è finalizzata alle attività di educazione prenatale e perinatale per rafforzare la consapevolezza del ruolo, delle conoscenze e delle competenze di chi attende un bambino.la conoscenza, essere consapevolmente protagonisti consentirà loro di fare delle scelte con serenità e con partecipazione ragionata per tutto ciò che sarà relativo alla salute propria e del bambino Il programma prevede la realizzazione di vari interventi informativi/educativi. SERVIZIO STP/ENI ( STRANIERI TEMPORANEAMENTE PRESENTI EUROPEI NON ISCRIVIBILI) 57

58 La Provincia Olbia Tempio per la sua dinamicità si è da sempre caratterizzata per l alta presenza di migranti rispetto alla popolazione residente. La Asl da un anno ha implementato la sfera di attività assistenziale ai migranti costituendo un Servizio coordinato da un dirigente medico responsabile a tempo pieno che organizza sia l attività assistenziale sia lo sviluppo della rete territorio-ospedale ed Enti Locali. In data 14 Ottobre 2013 è stato sottoscritto un Protocollo d Intesa tra la ASL 2 di Olbia ed il Comune di Olbia avente per oggetto Interventi di tutela della salute della popolazione nomade dimorante nel territorio dell azienda. Scopo principale di tale protocollo è quello di fornire ai soggetti di etnia Rom dimoranti nel territorio della ASL 2 gli strumenti formativi ed informativi necessari ad un miglioramento della qualità della vita e alla prevenzione di malattie diffusive. Nello specifico, il personale medico ed infermieristico operante presso l ambulatorio STP-ENI, dedicato all assistenza sanitaria e all orientamento dei migranti non iscrivibili al SSN, incardinato nel Distretto, nell ambito delle cure primarie, accederà periodicamente al locale campo nomadi con l obiettivo di : Fornire informazioni sulle strutture sanitarie territoriali. Attuare interventi di educazione sanitaria in relazione alla prevenzione di malattie diffusive, alla promozione della salute del bambino e degli stili di vita che negli adulti si associano a riduzione del rischio di complicanze cardiovascolari. Offrire un controllo della pressione arteriosa (PA) e della glicemia ai soggetti adulti. Attuare un orientamento attivo ai servizi territoriali competenti per: - adulti con ipertensione (o positivi al controllo della PA) e/o valori elevati di glicemia - bambini (0-14) per la verifica e il completamento della copertura vaccinale; - donne in età fertile per la pianificazione familiare e donne in gravidanza per l assistenza prenatale. - soggetti cui è offerta gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale e rientranti nelle fasce a rischio secondo quanto stabilito dalle Circolari Ministeriali. Il raggiungimento di tali obiettivi prevede che gli operatori dell ambulatorio STP-ENI, eventualmente supportati da volontari del Labint, accedano al locale campo Rom tre volte al mese per complessive 9 ore. L attività si svolgerà in giorni e orari concordati con il referente del Comune e con gli abitanti del campo, in spazi individuati all interno dello stesso e predisposti allo scopo con gli arredi minimi indispensabili per effettuare una visita medica. PROTOCOLLO DI INTESA ASL N 2 DI OLBIA, COMUNI DI OLBIA, PADRU E ARZACHENA E COMUNITA INTEGRATE E in fase di elaborazione un Protocollo di Intesa fra la ASL n 2, i Comuni di Olbia, Padru, Arzachena e le Comunità Integrate Sole di Gallura di Olbia, Smeralda di Padru, Terranova di Olbia, Comunità Integrata per Anziani di Arzachena. Il Protocollo ha la finalità di facilitare l inserimento nelle Comunità Integrate di persone anziane e disabili parzialmente autosufficienti, evitando il protrarsi ingiustificato di ricoveri ospedalieri o la permanenza in RSA. CURE DOMICILIARI INTEGRATE (ADI ) 58

59 Assistenza Domiciliare Integrata L assistenza Domiciliare Integrata è un servizio che viene erogato presso il domicilio dell utente. Esso consiste in forme di assistenza medica, infermieristica e socio-assistenziale che vengono prestate a seconda delle esigenze specifiche del paziente. Il principale obiettivo è quello di rispondere alle crescenti necessità in tempi adeguati evitando per quanto possibile l ospedalizzazione. Esistono due tipi di assistenza domiciliare: quella semplice e quella complessa. La prima comprende interventi occasionali o a ciclo programmato che costituiscono una risposta prestazionale. La seconda, invece, consiste in un insieme di prestazioni mediche, riabilitative, assistenziali e infermieristiche rivolte a persone gravemente malate non autosufficienti che presentano necessità complesse. Il servizio si differenzia in base alla specificità del paziente e delle sue peculiarità. Le domande inerenti l attivazione del servizio pervengono al P.U.A. (Punto Unico d Accesso) che rappresenta il punto di raccolta di tutte le segnalazioni del bisogno e delle richieste di intervento che possono essere inoltrate dal MMG o dal PLS, dal Reparto Ospedaliero di dimissione del paziente, dal Servizio Sociale Comunale e dai familiari dell assistito o dall assistito medesimo. Il P.U.A. attiva l U.V.T. (Unità di Valutazione Territoriale) composta da un nucleo di base rappresentato dalle seguenti figure professionali: Medico di Assistenza Distrettuale, MMG, Coordinatore degli Infermieri Professionali, Specialista del caso e Assistente Sociale A.S.L. La L U.V.T. formula il progetto personalizzato per garantire alla persona un percorso assistenziale nella rete dei servizi, tenuto conto delle condizioni familiari, relazionali, sociali e sanitarie e delle indicazioni specialistiche con definizione del P.A.I. (Piano Assistenziale Individualizzato). Dati inerenti le Cure Domiciliari Integrate relative all anno 2012 Pazienti over 65 residenti nel Distretto di Olbia Casi presi in carico dall ADI Pazienti over 65 assistiti in ADI 5,12% La Delibera G.R. n 51/49 del prevede la presenza obbligatoria, ai fini dell integrazione tra servizi, dei Servizi Sociali Comunali, integrazione che necessita di un maggiore sviluppo. A tal fine, già dal 2010, è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa per il Servizio ADI tra la ASL n 2 e i Comuni del Distretto Sanitario di Olbia che troverebbe piena realizzazione attraverso il potenziamento di tutte le figure professionali ed in particolare degli assistenti sociali, indispensabili nell attività del Distretto Socio-Sanitario a garanzia della continuità ospedale-territorio e negli ambiti comunali di riferimento delle Cure Domiciliari Integrate. 59

60 PROSPETTO ECONOMICO-FINANZIARIO RIPARTIZIONE RISORSE ANNO 2013 Servizio Totale Medicina generale e Pediatria ,00 Assistenza integrativa e protesica ,00 Assistenza farmaceutica territoriale ,00 DSMD Servizio Dipendenze ,00 DSMD Centro Salute Mentale ,00 Ambulatorio S.T.P ,00 Consultorio familiare ,00 Servizio di Igiene Epidemiologica e Sanità Pubblica ,00 A.D.I. Assistenza domicilare integrata ,00 Assistenza residenziale ,00 P.U.A. - U.V.T ,00 Assistenza specialistica ambulatoriale - Distretto di Olbia ,00 Assistenza specialistica ambulatoriale - Distretto di Tempio Pausania ,00 Servizio assistenza riabilitativa ,00 Servizio neuropsichiatria infantile ,00 Totale ,00 NOTE: 1) l'assistenza residenziale comprende l'assistenza agli anziani 60

61 CAPITOLO 7 - PROGRAMMAZIONE ASSOCIATA E SOCIO - SANITARIA Il Piano Locale Unitario dei Servizi (PLUS). Il Piano Locale Unitario dei Servizi (Plus) è lo strumento di promozione dei livelli essenziali di assistenza e di tutela dei diritti della popolazione in materia sociale e sanitaria, di responsabilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, di coordinamento ed integrazione delle politiche sociali dei Comuni. Attraverso tale strumento di programmazione i diversi soggetti che concorrono a costruire la rete dei servizi alle persone di ciascun distretto (Azienda Usl, Comuni, Provincia, Attori professionali, Soggetti sociali e solidali, ecc.) insieme determinano obiettivi e priorità, programmano e dispongono in modo integrato gli interventi sociali, sanitari e sociosanitari, anche con il contributo diretto dei cittadini. Il Plus nel promuovere un sistema integrato dei servizi e degli interventi, valorizza le risorse di solidarietà e di auto aiuto, la condivisione delle responsabilità, individua le risorse e le potenzialità di sviluppo della comunità. I Comuni interessati alla programmazione per il Distretto di Olbia sono: Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. Le proposte dei Servizi da parte dello staff di Programmazione dell Ufficio di Piano rappresentano la sintesi delle esigenze emerse in questi ultimi anni come prioritarie che hanno delineato i confini e i contorni di un distretto sanitario disomogeneo dal punto di vista geografico ma aggregabile ed uniformabile attraverso la promozione di servizi e risorse da destinare alla popolazione. In particolare nei tavoli tematici delle annualità precedenti, ma anche attraverso consultazioni dirette con i vari operatori dei comuni e della asl, sono emerse le esigenze di fornire risposte concrete alle numerose problematiche che affliggono le varie realtà territoriali ed in particolare di assicurare la replicabilità di iniziative e servizi che hanno ottenuto apprezzabile gradimento nei comuni dell ambito. La programmazione dei Servizi alla Persona del Distretto di Olbia, per l annualità 2013, è orientata verso le seguenti aree di intervento: a) Multiutenza b) Anziani c) Minori e Famiglia d) Disabilità 61

62 a) Area Multiutenza La programmazione rivolta all area della multiutenza si realizza con l impiego delle seguenti risorse: 1) Il Volontariato e gli attori sociali solidali nel territorio. Con il Piano locale Unitario dei Servizi alla Persona relativo all annualità 2013 si intende rinnovare la partecipazione delle organizzazioni di volontariato e della cittadinanza attiva che attraverso l attuazione delle progettualità, elaborate secondo le indicazioni contenute in apposito Bando, potranno realizzare nel territorio iniziative, servizi e attività di pubblico interesse nell ambito dei servizi socio-sanitari. Il Bando, congiuntamente ai tavoli tematici, si configura come uno strumento di partecipazione dei soggetti sociali solidali attivi, presenti nel territorio distrettuale, alla programmazione e realizzazione del sistema integrato dei servizi alla persona. La finalità è quella di stimolare la progettualità del privato sociale ed al contempo garantendone la complementarietà degli stessi con i livelli essenziali garantiti dai servizi forniti dagli enti locali. I destinatari dei contributi sono le associazioni di volontariato residenti nei Comuni del Distretto che nell annualità di riferimento hanno stanziato le relative risorse così come risulta da prospetto sottoriportato. Con la pubblicazione del bando pubblico, in attuazione dell art. 22 della legge del 23 dicembre 2005 n. 23, si intende valorizzare il terzo settore favorendone il protagonismo attraverso la presentazione di progetti d intervento nell ambito di ciascuna realtà del Distretto secondo gli importi appresso indicati in tabella: tabella COMUNE Fondi disponibili Arzachena 2.000,00 La Maddalena 5.000,00 Palau 3.000,00 Golfo Aranci 3.000,00 Sant'Antonio di G ,00 Monti 1.500,00 Olbia ,00 Loiri P. S. Paolo 5.000,00 San Teodoro 3.709,00 Previsione di Spesa: Totale ,00 62

63 b) Area anziani Per quanto riguarda l area anziani la programmazione si articola nella promozione dei seguenti interventi: 1. Servizio Assistenza Domiciliare Integrata e Interventi Immediati di sostegno. Premessa Nella programmazione a favore della popolazione anziana, nell annualità 2012, si intende assicurare il proseguo del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata includendo nel servizio, così come da disposizioni fornite dalla Regione Sardegna, anche i beneficiari degli interventi immediati di sostegno. L'esigenza di ampliare e potenziare il servizio di assistenza domiciliare presente in tutti i comuni dell'ambito di riferimento, nasce dalla necessità di fornire un'efficace risposta ai bisogni assistenziali della popolazione anziana e disabile. Infatti la tendenza demografica in atto evidenzia una crescita degli indici di vecchiaia determinati da una riduzione della natalità e da un innalzamento della vita media e contestualmente una sempre maggiore attenzione alle diverse forme di totale o parziale autosufficienza. Da ciò scaturisce un elevato carico di cura sulla popolazione attiva e pertanto il servizio può essere certamente inteso come un intervento di supporto alla famiglia al fine di ridurne l'impegno assistenziale. Finalità ed obiettivi. Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata e Interventi immediati di sostegno si riscontra nei programmi comunali dei Comuni del Distretto tra quelli finalizzati alla tutela e alla promozione della qualità della vita a favore della fascia anziana e diversamente abile della popolazione. Gli interventi sono volti a prevenire la perdita dell autonomia e dell autosufficienza e a garantire cure e assistenza alle persone non più autosufficienti. Le prestazioni socio assistenziali e sanitarie concorrono quindi a ridurre i rischi di emarginazione e isolamento, tendono ad evitare l istituzionalizzazione, mantenendo la persona nel territorio di appartenenza. Il Servizio di Assistenza Domiciliare pone al centro dei suoi interventi la persona nel suo contesto familiare e sociale attraverso programmi individualizzati rispondenti agli specifici bisogni del destinatario. E rivolto ad una generalità di cittadini che comprende anziani, disabili fisici e/o psichici, parzialmente o totalmente non autosufficienti, per i quali si opera sul fronte del soddisfacimento dei bisogni primari (nutrimento, igiene personale e dell ambiente domestico), quelli legati alla tutela della salute, ma anche sul fronte dei bisogni di natura psicologica e relazionale. Descrizione del progetto. 63

64 Il servizio ADI tende, pertanto, a soddisfare i molteplici bisogni della persona nei vari aspetti della propria vita, ciò determina il coinvolgimento di più figure istituzionali e del terzo settore ciascuno con ruoli predefiniti e diverse competenze, ma operanti in sinergia per risposte efficaci al bisogno assistenziale, sanitario e relazionale. Tale intervento rappresenta l'area di massima integrazione tra i vari settori quali: - Sociale - Sanitario - Soggetti sociali solidali I suddetti attori istituzionali e sociali provvederanno pertanto a: - fornire risposte relative alle esigenze della vita quotidiana che non possono essere soddisfatte per motivi connessi a situazioni di mancanza totale o parziale di autonomia fisica, psichica e relazionale; - prevenire e/o curare l'insorgere di necessità che attengono alla sfera sanitaria, attraverso il potenziamento dell assistenza domiciliare integrata con la stipula di protocolli di intesa con i singoli comuni dell ambito. Stabilendo metodologie operative univoche e condivise tra gli attori istituzionali ( ASL-Comuni); - attivare un servizio di accompagnamento presso strutture preposte alla cura e alla riabilitazione, ma anche strutture tese a favorire la socializzazione; - attivare la potenzialità dei nuclei familiari al fine di renderli autonomi rispetto alla situazione di bisogno manifestatasi al suo interno; - favorire al massimo l'integrazione in un tessuto sociale allargato di cittadini che si trovino a rischio di condizione di emarginazione; - mantenere e potenziare le capacità residue delle persone affette da patologie invalidanti, al fine di migliorare la qualità di vita nell ambito familiare e sociale; Il servizio è destinato a: - pazienti, in genere anziani, con patologie o pluripatologie che determinano una limitazione importante dell autonomia; - pazienti con patologie cronico evolutive invalidanti ; - pazienti in fase avanzata e/o terminale di malattia incurabile ; - pazienti in dimissioni protette dai reparti ospedalieri; - pazienti con patologie acute temporaneamente invalidanti trattabili a domicilio; - pazienti con trattamenti particolari. Modalità di intervento e figure professionali. Il Servizio è affidato, attraverso procedure di evidenza pubblica, a cooperative sociali, ditte specializzate che assicurano l impiego di figure professionali qualificate e generiche in coerenza con i programmi individualizzati di assistenza. A tal fine dovranno essere garantite le seguenti figure professionali: - Operatore/i Sociale/i con funzioni di coordinamento, supervisione e monitoraggio; - Operatori Socio Sanitari, Assistenti Domiciliari o qualifiche equipollenti; 64

65 - Operatori generici preposti ai servizi di accompagnamento e trasporto. La ASL per l aspetto sanitario di competenza metterà a disposizione le seguenti figure professionali meglio specificate in ciascun protocollo d intesa: - Medici di assistenza territoriale e Specialisti; - Tecnici di riabilitazione; - Infermieri professionali. Al fine di ottimizzare la qualità del servizio si ritiene opportuno attivare il diretto coinvolgimento delle associazioni di volontariato ove presenti. Ai volontari sarà corrisposto un contributo economico a titolo di rimborso spese, commisurato all entità delle spese sostenute per il servizio reso. Valutazione e monitoraggio In considerazione della complessa articolazione del progetto che dovrà modularsi nel rispetto di ogni realtà territoriale, si renderà necessario monitorare il servizio nella sua globalità e nelle diverse fasi. In particolar modo: - aspetti organizzativi e gestionali; - utilizzo delle risorse professionali; - metodologia operativa; - modalità attuative utilizzate per i progetti individuali. Lo scopo è quello di monitorare la rispondenza del servizio a ciascun programma individualizzato, al fine di verificarne l' efficacia e quindi attuare programmi flessibili e quanto più adeguati al bisogno assistenziali. Tempi di attuazione. Il programma di formazione avrà la durata di dodici mesi. Modalità di affidamento dell intervento. La gestione dell intervento sarà affidata ad una cooperativa sociale mediante procedura di evidenza pubblica. I destinatari del Servizio sono i cittadini non autosufficienti e/o familiari residenti nei Comuni del Distretto che nell annualità di riferimento hanno stanziato le relative risorse. Costo previsto per il distretto di Olbia ,00 65

66 c) Area minori e Famiglia Per quanto riguarda l area minori la programmazione si articola nella promozione dei seguenti interventi: 1. Servizio Educativo Territoriale; 2. Centro Servizi per la Famiglia: Centro per la Famiglia, Affido Familiare e interventi a sostegno della genitorialità. 3. Progetto Sperimentale sostegno alla maternità nel Comune di Olbia. II^ annualità. 1. Servizio Educativo Territoriale Premessa. Il Servizio Educativo Territoriale si prefigge come obiettivo prioritario il sostegno al minore in difficoltà intervenendo sul disagio con un approccio relazionale globale. Il S.E.T. si inserisce nella rete delle risorse territoriali, operando nei luoghi di vita dei minori o dove si evidenziano problemi e dove devono essere attivate le risorse per il loro superamento (famiglia, gruppo dei pari, scuola, tempo libero). Il Servizio pur connotandosi in termini di sostegno e recupero alle situazioni di disagio psicosociale, mantiene una forte valenza preventiva e di promozione della qualità della vita dei minori. Il S.E.T., strutturato in forma intercomunale, è un servizio che si avvale della competenza professionale di un équipe multidisciplinare (Pedagogista coordinatore, Educatore, Psicologo, Assistente Sociale, Operatore Sociale Comunale), che osserva e valuta le situazioni, programma, attua e verifica gli interventi, nel rispetto delle esigenze rilevate, risorse impiegate, obiettivi prefissati e risultati attesi. Finalità ed obiettivi Il Servizio di Educativa Territoriale si pone come obiettivo prioritario quello di garantire al minore in difficoltà e alle rispettive famiglie un adeguato sostegno, intervenendo sul disagio al fine di incidere sui fattori di rischio e sui danni derivanti dall emarginazione e dalle difficoltà relazionali. Le finalità che si prefigge il S.E.T. sono: - sostenere il minore nei momenti di difficoltà, fornendogli gli strumenti per fronteggiarle e rimuoverle; - stimolare il minore a scoprire le proprie potenzialità, riconoscere i propri bisogni, acquisire capacità di agire in autonomia; - valorizzare e potenziare le dinamiche relazionali del minore all interno della famiglia, della scuola e del tempo libero, con l appoggio delle agenzie del territorio e con le risorse della comunità; 66

67 - sostenere la famiglia in difficoltà educativa, mettendola in condizioni di recuperare il suo ruolo genitoriale e di operare in autonomia; - costruire una rete di legami tra nucleo familiare e ambientale esterno (quartiere, frazioni, borgate, scuola ed altri servizi); - promuovere le capacità progettuali del minore e della famiglia. Il S.E.T. si avvale di un équipe multidisciplinare la quale al fine di documentare l attività svolta dovrà predisporre: - Piano Educativo Individualizzato per ogni minore (o altro destinatario) preso in carico; - Relazione mensile per ogni utente sugli interventi effettuati, i risultati conseguiti e le attività in programmazione; - Scheda mensile di rendicontazione delle ore lavorative prestate da ogni Operatore e controfirmate dagli utenti; - Relazione trimestrale concernente l andamento tecnico della gestione del servizio con indicazione sui risultati e sulle problematiche emerse, redatta dai Coordinatori referenti per ciascun comune; - Relazione di sintesi predisposta dal coordinatore intercomunale con indicazione sui risultati e sulle problematiche emerse; - Relazioni sugli utenti da inviare al Tribunale (Ordinario, per i Minorenni, Giudice Tutelare), relativamente ai casi seguiti per i quali se ne ravvisi la necessità, previa esplicita richiesta da parte dell operatore sociale del Comune. Descrizione del Contesto Territoriale di riferimento Gli interventi previsti dovranno essere attuati in tutti i 17 Comuni del Distretto Sanitario. Le sedi presso cui si svolgeranno le diverse attività previste dal presente servizio comprendono: il domicilio degli utenti, le sedi dei Servizi Sociali dei Comuni di cui sopra, ogni altra sede utile all'espletamento degli interventi di seguito descritti (Scuole, Centri di Aggregazione, Ludoteca, etc.). Il Comune di Olbia rappresenta l Ente capofila incaricato degli aspetti gestionali del servizio intercomunale. La realizzazione degli interventi in oggetto prevede un periodo di tempo pari a 12 mesi. Destinatari I destinatari del servizio educativo sono minori e rispettivi nuclei familiari, che vivono in situazioni di rischio tali da favorire l insorgenza di problematiche relazionali, emarginazione, e/o devianza. Tra i destinatari del servizio sono compresi i minori diversamente abili che presentino problematiche educative e non siano sufficientemente supportati da altri interventi educativi e socio-assistenziali. Il Servizio Educativo territoriale può essere altresì erogato a favore di maggiorenni che presentino ritardo cognitivo, difficoltà nel raggiungimento dell'autonomia personale, che non siano già beneficiari di interventi educativi e in altri casi particolari nei quali se ne ravvisi la necessità e l efficacia. Il S.E.T. può integrarsi con il Servizio affidi e adozioni, Comunità o soggetti affidatari, al fine di supportarne i minori coinvolti. Nella individuazione dei destinatari dell intervento sarà assicurata prioritaria attenzione alle seguenti situazioni: - minori appartenenti a famiglie che hanno difficoltà ed esercitare il proprio ruolo educativo; - minori interessati da un decreto della Magistratura Minorile; 67

68 - minori in istituto o in comunità interessati a processi di reinserimento familiare, o che comunque vivono fuori dalla famiglia di origine (affidi e adozioni); - sostenere la famiglia in difficoltà educativa, mettendola in condizioni di recuperare il suo ruolo genitoriale e di operare in autonomia; - costruire una rete di legami tra nucleo familiare e ambientale esterno (quartiere, scuola ed altri servizi); - promuovere le capacità progettuali del minore e della famiglia. Modalità di intervento e figure professionali L équipe del S.E.T. sopra descritta opererà con un approccio di tipo sistemico-relazionale coinvolgendo l intero nucleo familiare nel progetto personalizzato programmato per ciascun minore in carico. Le figure professionali del S.E.T., dopo aver concordato con l operatore sociale referente per il Comune le modalità dell intervento, assumono la titolarità dei casi e procedono, in collaborazione con il Servizio Sociale comunale, alla predisposizione del Progetto Educativo Individuale (P.E.I.). Nella formulazione del P.E.I. il Servizio Educativo si avvale delle informazioni fornite dal Servizio Sociale del Comune, integrate da approfondimenti, conoscenze, verifiche sul caso, nonché dall osservazione diretta e dalle informazioni assunte presso i servizi coinvolti. Il Progetto Educativo (P.E.I.), predisposto per ogni minore in raccordo con tutte le figure professionali sopradescritte, è finalizzato alla prevenzione, al recupero e sostegno del minore e della famiglia. Ogni Coordinatore dovrà occuparsi di un raggruppamento di comuni, distribuiti secondo le indicazioni che verranno successivamente fornite dalle Amministrazioni coinvolte nell appalto; i Coordinatori collaboreranno e si integreranno al fine di svolgere le funzioni sopra indicate ed attuare metodologie condivise su tutto il territorio. Si relazioneranno in maniera concordata all Amministrazione Capofila così da fornire informazioni aggiornate su tutto il territorio e necessarie per gli adempimenti amministrativi e gestionali. Tempi di attuazione Il programma di formazione avrà la durata di dodici mesi. Modalità di affidamento dell intervento La gestione dell intervento è stata affidata a Cooperative sociali e mediante procedura di evidenza pubblica. Sono a carico dell appaltatore aggiudicatario, gli oneri relativi alle seguenti voci: - personale impiegato nell espletamento del servizio; - coordinamento intercomunale da affidare ad uno dei Coordinatori individuati dall appaltatore; - spese per rimborsi relativi agli spostamenti degli operatori nel territorio; - spese per l acquisto del materiale necessario ad una corretta attuazione del servizio: libri di testo e/o dispense varie anche per la formazione degli operatori; materiale didattico; materiale di facile consumo; giochi (ludico ricreativi, linguistici e/o logico-matematici); - assicurazione a favore degli utenti in carico per danni da responsabilità civile; - quote di iscrizione o partecipazione a giornate dedicate a convegni, seminari e simili di aggiornamento e/o supervisione su temi specifici rivolti agli operatori; - spese amministrative della ditta; 68

69 - ogni altra spesa urgente non prevista nel progetto, ma ritenuta necessaria per un miglior funzionamento del servizio, che dovrà essere previamente concordata e/o autorizzata dall Amministrazione Comunale. Nell annualità di riferimento i Comuni del Distretto hanno destinato parte degli stanziamenti del Plus all integrazione del Servizio SET per far fronte alle esigenze socio-educative del proprio territorio di competenza. I destinatari del Servizio sono i minori e i rispettivi nuclei familiari residenti nei Comuni del Distretto che nell annualità di riferimento hanno stanziato le relative risorse. Costo previsto per il distretto di Olbia ,00 69

70 2. Centro Servizi per la Famiglia Premessa L attuale periodo storico, contrassegnato da una grave crisi economica, penalizza fortemente i servizi alla persona che a causa della scarsità di risorse finanziarie devono essere razionalizzati e riprogrammati in un ottica di revisione della spesa (spending review) senza tuttavia perdere la propria identità e la natura socio-assistenziale che li contraddistingue. In tal senso al fine di aggregare all interno della struttura servizi rivolti alla stessa tipologia di cittadini si intende proporre il Centro Servizi per la Famiglia a livello distrettuale. La struttura (Centro Servizi per la Famiglia) si configura come un aggregazione di servizi rivolti alla famiglia e a sostegno della genitorialità. Il Centro propone servizi quali l affido, il centro per la famiglia e altri interventi rivolti alla famiglia rivisitati nell approccio organizzativo/gestionale ma sostanzialmente invariati per quanto concerne la natura dei servizi e le finalità degli stessi. La programmazione del Centro Servizi per la Famiglia si configura quale risorsa di sostegno alla genitorialità e consente di assicurare il proseguo delle attività programmate, in fase di attuazione, a sostegno della famiglia e della genitorialità. Il Servizio prevede la realizzazione di interventi mirati alla promozione delle competenze genitoriali valorizzando la famiglia risorsa (affidatarie e adottive) e incentivando tutti i processi di facilitazione e sostegno delle relazioni familiari (di coppia e genitori-figli) con un attenzione particolare alla crisi familiare (separazione, divorzio ed affidamento dei figli). a) Centro per la Famiglia Il Centro per la famiglia si propone come aggregazione di servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità con le seguenti finalità: Il Centro per la Famiglia si propone come aggregazione di servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità, è un servizio intercomunale finalizzato alla promozione delle competenze genitoriali attraverso l incentivazione di tutti i processi di facilitazione e sostegno delle relazioni familiari (di coppia e genitori-figli) con un attenzione particolare alla crisi familiare (separazione, divorzio ed affidamento dei figli) e la valorizzazione delle famiglia risorsa (affidatarie e adottive). Le finalità essenziali che il progetto intende perseguire, sono: 1) valorizzare il ruolo della famiglia, promuovendone le competenze e prevenendone il disagio; 2) sostenere gli impegni e le responsabilità genitoriali attraverso il riconoscimento del ruolo attivo della famiglia, della centralità dei legami e del dialogo intergenerazionale. Il Centro per la Famiglia affinché possa conseguire le finalità sopra indicate opererà in rete con tutti i servizi territoriali sociali, psicosociali, sanitari, educativi, scolastici che si occupano delle complesse e numerose 70

71 esigenze della famiglia tramite uno scambio attivo di informazioni, materiale divulgativo, organizzazione congiunta di attività collettive, invio ed accompagnamento dell utenza tra i vari servizi, ed ogni altra utile iniziativa volta a condividere risorse finalizzate a promuovere e supportare il benessere psicosociale della famiglia. Il progetto intende rivolgersi: - alle famiglie nella normalità della vita; - alle famiglie ed alle coppie che attraversano particolari momenti di criticità; - alle famiglie che stanno affrontando le problematiche legate alla separazione ed al divorzio. gli obiettivi fondamentali - valorizzare il ruolo della famiglia, promuovendone le competenze e prevenendone il disagio, - sostenere gli impegni e le responsabilità genitoriali attraverso il riconoscimento del ruolo attivo della famiglia, della centralità dei legami e del dialogo intergenerazionale. le attività previste che saranno gestite dai comuni associati 1. Accoglienza, d Informazione e di Segretariato sociale 2. Sostegno alla genitorialità 3. Mediazione familiare 4. Consulenza legale 5. Spazio Neutro 6. Raccordo con i Servizi Affido ed Equipe Adozioni per promuovere attività di informazione e sensibilizzazione Le attività previste dai comuni associati sono: 1. Accoglienza, d Informazione e di Segretariato sociale; 2. Mediazione familiare; 3. Consulenza legale; 4. Spazio Neutro; 5. Raccordo con i Servizi Affido ed Equipe Adozioni per promuovere attività di informazione e sensibilizzazione; 6. Sostegno alla genitorialità; 7. Mediazione linguistico-culturale. I destinatari del Servizio (Centro per la Famiglia) sono i cittadini residenti nei Comuni del Distretto che nell annualità di riferimento hanno stanziato le relative risorse economiche. b) Servizio Affido Familiare L affidamento familiare, così come previsto dalla Legge n.184/1983, Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori, modificata con la Legge n.149/2001, Diritto del minore ad una famiglia è un intervento a termine di aiuto e sostegno particolarmente significativo, che si attua per sopperire al disagio 71

72 e/o alla difficoltà di un minore e della sua famiglia che, temporaneamente, non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, accuditive ed educative. Le famiglie, o singoli opportunamente formati e preparati all esperienza dell affidamento familiare accolgono temporaneamente, e secondo modalità funzionali alle esigenze del minore, bambini ed adolescenti che necessitano di adulti adeguati, affidabili ed affettivamente disponibili. Finalità e obiettivi Le esigenze della popolazione minorile in stato di disagio psicosociale, richiedono l attivazione di strumenti ed interventi capaci di essere alternativi all'istituzionalizzazione, quali: - famiglie risorsa; - supporto educativo familiare part time; - accoglienza familiare residenziale temporanea; - accoglienza familiare residenziale a lungo termine. La normativa regionale recepisce le istanze rappresentate nella legislazione nazionale, sostenendo gli interventi a sostegno dell affidamento familiare. Il presente progetto, nell'ottica della massima e migliore tutela del minore si propone di attuare degli interventi sul territorio con l'obiettivo generale di promuovere e diffondere la cultura dell'affidamento familiare. Il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi: - promozione della cultura dell affido familiare; - potenziamento e monitoraggio della banca dati realizzata nelle precedenti annualità; - affiancamento dei servizi territoriali nella gestione degli interventi di affidamento familiare. - Modalità di intervento e figure professionali L organizzazione del Servizio Affido Minori prevede: 2 microequipe composte da assistente sociale e psicologo, 1 coordinatore, 1 collaboratore amministrativo. Il gruppo dei professionisti incaricati a svolgere il servizio ha funzioni di promozione e di gestione di attività di supporto ai servizi sociali comunali, consultoriali e provinciali, al fine di agevolare il ricorso all'affidamento familiare e di favorirne una efficace utilizzazione. I compiti che il personale professionale andrà a svolgere sono sinteticamente individuati in: 1 Promozione della cultura dell'affidamento familiare con interventi di informazione, formazione e sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza; 2 Reperimento delle famiglie e dei singoli disponibili ad impegnarsi nell'accoglienza dei minori privi temporaneamente di ambiente familiare idoneo; 3 Valutazione, selezione e formazione delle famiglie e dei singoli che hanno manifestato la loro disponibilità all'affido familiare; 4 Esame delle segnalazioni dei minori temporaneamente privi di ambienti familiari idonei provenienti dai Servizi Sociali territoriali e valutazione congiunta della proposta di affidamento; 72

73 5 Abbinamento minore/famiglia affidataria in collaborazione con gli Operatori dei Servizi Sociali territoriali e definizione del progetto di affidamento per il minore, individuando impegni e compiti degli Operatori, della famiglia affidataria, e della famiglia d'origine; 6 Azioni di supporto agli affidatari prima, durante e dopo la conclusione dell'affidamento; 7 Conduzione dei gruppi di sostegno delle famiglie o dei singoli affidatari ; 8 Interventi di osservazione, valutazione, sostegno e/o invio presso Servizi Specialistici dei minori coinvolti nell'esperienza dell'affidamento; 9 Verifiche e revisioni del progetto di affido in collaborazione con gli Operatori dei servizi territoriali; 10 Inserimento dati, aggiornamento e monitoraggio della banca dati sull affido; 11 Mantenimento di costanti rapporti con le istituzioni pubbliche, enti ed organizzazioni solidali o di privato sociale, finalizzati all informazione e sensibilizzazione della cittadinanza al tema dell affidamento familiare; 12 Collaborazione costante con tutti i servizi sociali comunali, consultoriali e provinciali; 13 Elaborazione di rapporti statistici e relazioni descrittive sull'attività svolta autonomamente, in equipe ed in collaborazione con i servizi. L equipe sarà dotata di spazi adeguatamente allestiti per le attività che andrà a svolgere; saranno previsti come nelle annualità recedenti interventi di formazione finalizzati a garantire interventi professionali il più possibile in linea con le attuali acquisizioni teorico-pratiche nel campo delle scienze psicosociali; il personale verrà supportato da interventi di supervisione esterna, così come potrà avvalersi della collaborazione di volontari, secondo le modalità indicate dalle normative nazionali e regionali. Al fine di razionalizzare le risorse destinate agli interventi a supporto della famiglia e sostegno della genitorialità e offrire al Distretto un Servizio coerente con le finalità del progetto si provvederà ad espletare un unica procedura ad evidenza pubblica per l affidamento del Servizio Centro Servizi per la Famiglia. Il Progetto Centro Servizi per la Famiglia, ha durata 18 mesi, la somma destinata per l annualità Plus 2013 sarà integrata con risorse economiche destinate alle medesime finalità e ascrivibili al Plus 2012 e precedenti. La gestione del Centro Servizi per la Famiglia sarà affidata a mezzo di procedura ad evidenza pubblica, tra gli obblighi a carico dell appaltatore è previsto, tra gli altri, gli oneri relativi alla locazione di struttura adeguata a contenere i servizi previsti nel Centro e il pagamento complessivo delle relative utenze. Nel capitolato di Appalto si provvederà a delineare e dettagliare i singoli servizi previsti all interno del Centro Servizi per la Famiglia e ad esplicitare in maniera compiuta gli obiettivi che si intendono conseguire attraverso l aggregazione dei suddetti servizi. - Le attività previste nel Servizio Centro per la Famiglia saranno garantite, in proporzione allo stanziamento destinato, ai seguenti Comuni: Olbia, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Golfo Aranci, La 73

74 Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Oschiri, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. - Le attività previste nel Servizio Affido Familiare saranno garantite, in proporzione allo stanziamento destinato, ai seguenti Comuni: Olbia, Arzachena, Alà dei sardi, Berchidda, Buddusò, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Oschiri, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. Costo del Servizio Centro per la famiglia ,00; Costo del Servizio Affido familiare ,00 Costo complessivo Centro Servizi per la Famiglia ,00 74

75 3. Progetto Sperimentale sostegno alla maternità nel Comune di Olbia II^ annualità Premessa La crisi economica che attraversa il nostro territorio in questo momento sta condizionando il modo di vivere dei cittadini. Licenziamenti, cassa integrazione, sfratti per morosità, sfratti per il mancato pagamento dei mutui sono termini di attualità che irrompono nelle famiglie complicandone l esistenza e oscurando in maniera significativa il futuro. Questa amministrazione interviene giornalmente a sostegno delle povertà, della disabilità e si impegna a lenire il disagio delle famiglie che sempre più numerose si rivolgono al servizio sociale. Fra tutti i soggetti oggetto di un possibile aiuto ci è sembrato utile intervenire a favore delle donne in stato di gravidanza che, a seguito di un licenziamento o di uno sfratto, abbandono da parte del partner ecc., versano in provate condizioni economiche precarie. Siamo certi che la vicinanza dell amministrazione comunale alla futura mamma, con un sostegno di tipo economico e psicologico, possa supportare la maternità attraverso un progetto personalizzato che prevede la presa in carico e il sostegno della madre, in previsione della nascita del figlio. Il progetto pone il suo principale obiettivo nel supporto alla madre durante tutto il percorso della gravidanza, della sua ideazione e realizzazione, e nel periodo immediatamente successivo alla nascita del bambino. La scelta di avere un figlio rappresenta uno dei momenti più delicati della vita, non solo per la donna, alla quale è riconosciuta una responsabilità primaria nella procreazione, ma per la coppia nella sua interezza e per l eventuale nucleo familiare già presente. Si tratta di un percorso carico di aspettative e sentimenti, a volte contrastanti, che impegna i futuri genitori, e la donna in primo luogo, a profondi cambiamenti sia nello stile di vita che nell attenzione dedicata alla salute del proprio corpo ed al benessere psicofisico, durante tutto il periodo di gestazione e nei mesi immediatamente successivi al parto. Il Progetto intende sostenere e promuovere una cultura della nascita rispettosa dei ritmi fisiologici del parto, dell intimità, delle emozioni e dei bisogni affettivi della coppia e del bambino, secondo le indicazioni dell Organizzazione Mondiale della Sanità e sostenere le famiglie in difficoltà economica nei primi anni di vita dei bambini nel rispetto delle diverse culture d appartenenza. Obiettivi L intervento si propone come sostegno alla maternità ed intende supportare le madri che versano in condizioni di disagio socio-economico, fin dal concepimento, al fine di conferirle sicurezza e contribuire alla 75

76 rimozione degli ostacoli economici che possono turbare la vita nascente e la salute materna attraverso un aiuto concreto alle donne in difficoltà, anche dopo il parto e nei primi mesi di vita del figlio. Destinatari L intervento sperimentale è rivolto a donne in stato di gravidanza, per il concepimento dal secondo figlio in poi, che versano in condizioni di disagio socio-economico, residenti nel territorio del Comune di Olbia da almeno 3 anni, con l'intento di assicurare un supporto economico che assicuri un decoroso ed armonioso percorso pre-natale attraverso progetti personalizzati per la presa in carico della situazione familiare. Natura e durata dell intervento La natura e la durata dell intervento saranno disciplinati in apposito regolamento interno redatto a cura del servizio sociale comunale. Si prevede l erogazione di un assegno mensile, da corrispondere al momento della nascita del bambino, per l importo fino a 250,00, la durata del contributo è prevista fino ad un massimo 20 mesi consecutivi. I progetti potranno essere realizzati fino all esaurimento dei fondi a disposizione. Metodologia La metodologia di intervento prevede la collaborazione interistituzionale tra Servizio Sociale del Comune, Servizi Specialistici della A.S.L. n 2 e Associazionismo locale. Tale rapporto di collaborazione sarà formalizzato all interno di un protocollo di intesa ed una regolamentazione del servizio da condividersi tra i vari partner del progetto. Il Progetto personalizzato sarà perfezionato dal Servizio Sociale del Comune di Olbia attraverso la presa in carico della gestante e tenendo conto delle peculiarità dell interessata e della sua famiglia. Nello specifico il progetto personalizzato, che dovrà essere sottoscritto anche dalla futura mamma, dovrà contenere i diversi interventi da attivare sia prima che dopo la nascita del bambino ed in particolare l entità del contributo da erogare e la durata dello stesso. L entità del contributo e la durata dello stesso dovranno essere contenuti nel progetto personalizzato tenendo conto delle condizioni socio-economiche della famiglia e delle peculiarità della stessa. Per la determinazione dei criteri di assegnazione e l entità del contributo si prevede la redazione di un regolamento interno volto a disciplinare il servizio. Sarà compito del Servizio Sociale del Comune monitorare il nucleo familiare per tutta la durata del progetto e valutare l integrazione e la razionalizzazione dell intervento con altre risorse previste a sostegno della maternità quali l assegno di maternità, bonus bebè, bonus famiglia, contributi ex O.N.M.I., ammissione ai nidi d infanzia, ecc., evitando la frammentarietà degli interventi al fine di fornire una risposta più efficace al bisogno delle mamme in difficoltà. Costi del servizio Anno ,00 76

77 d) Area Disabilità Per quanto riguarda l area disabilità, la programmazione prevede la realizzazione dei seguenti interventi: 1. Centro Disabilità Globale 2. Centro per la Disabilità Globale Distrettuale 1. Centro per la Disabilità Globale Premessa Il Centro si propone come finalità la creazione di un unico polo di raccordo dei vari servizi rivolti alla non autosufficienza al fine di evitarne la frammentarietà. La creazione di un unico centro, che preveda l accorpamento di varie figure e servizi territoriali, consentirà al disabile e/o ai familiari di accedere agevolmente ai vari interventi/servizi anche attraverso un azione di informazione ed orientamento disposta da un operatore qualificato. Inoltre la collocazione logistica del Centro in unica sede favorirà il confronto ed il coordinamento tra le varie figure professionali per elaborare una risposta individualizzata più efficace al bisogno dell utente ed una razionalizzazione degli interventi programmati. Il Centro dovrà inoltre fornire consulenza per tutti i Comuni del distretto Sanitario di Olbia e dovrà operare attraverso un lavoro in rete per l invio di informazioni, materiale e consulenze varie. La sede operativa prevalente è il CDG (Centro per la disabilità globale) sito in Olbia. Per assicurare capillarmente sul territorio di Olbia le attività di informazione e consulenza in materia di disabilità è previsto l impiego la professionalità destinata allo sportello informativo per la disabilità nelle sedi comunali decentrate di S. Pantaleo e Berchideddu. Il Servizio sarà erogate nelle frazioni suddette previo appuntamento. Il personale L equipe di operatori richiesta per l espletamento del servizio dovrà essere costituita dalle seguenti professionalità: n. 2 Assistenti Sociali 77

78 Da impiegarsi per n. 36 ore lavorative settimanali ciascuno presso la sede del Centro disabilità globale di Olbia e da destinarsi rispettivamente allo sportello informativo per la disabilità e all attività di progettazione individualizzata. n. 1 Operatore amministrativo n. 1 Operatore ausiliario addetto alle pulizie Attività caratterizzanti il servizio - Sportello informativo e consulenza professionale. Lo sportello informativo, animato dalla professionalità dell assistente sociale operatore di sportello, avrà funzioni di ricevimento utenza, codifica della richiesta, informazione, consegna modulistica, compilazione e verifica documentazione relativa a tutti i benefici a favore della non autosufficienza. In particolare lo sportello informativo fornirà i servizi sotto specificati: - Segretariato sociale - Compilazione e presentazione, modulistica agli uffici preposti, finalizzata alle istanze di riconoscimento di invalidità, accompagnamento e L. 104/92; - Informazione relativa alla progettazione individualizzata in tutte le sue varie forme; Recepimento istanze relative al servizio Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati; - Recepimento istanze relative al servizio Assistenza scolastica; - Accesso alle leggi di settore inerenti benefici per specifiche patologie; - Richiesta di accesso ai servizi socio- sanitari e ai vari servizi pubblici rivolti ai disabili; - Consulenza per la richiesta di ausili o presidi medicali legati alla disabilità. Ogni attività svolta dovrà essere effettuata in collaborazione e coordinamento con il PUA ( Punto Unico di Accesso) della ASL e con ogni altro Ente o servizio interessato. Le istanze raccolte dovranno essere inoltrate, direttamente da detto operatore, agli Enti e/o uffici preposti all erogazione del servizio attraverso gli uffici del protocollo. Le attività suddette dovranno essere attuate secondo le indicazioni e le modalità operative fornite dal Coordinatore del Centro per la disabilità globale. Attività di progettazione individualizzata Tra gli Assistenti Sociali impiegati nel Servizio uni di essi avrà il compito preminente di occuparsi dell attività di progettazione, attuazione e verifica degli interventi individualizzati relativi al fondo per la non autosufficienza (piani personalizzati a favore di persone con handicap grave, interventi immediati di sostegno a favore di particolari condizioni di non autosufficienza, progetti sperimentali ritornare a casa ), oltre che di eventuali ulteriori servizi rivolti ai disabili. Ogni attività svolta dovrà essere effettuata in collaborazione e coordinamento con i servizi della ASL e con ogni altro Ente o servizio interessato. Le attività suddette dovranno essere attuate secondo le indicazioni e le modalità operative fornite dal Coordinatore del Centro per la disabilità globale. Attività complementare amministrativa 78

79 L attività professionale svolta dall operatore di sportello e dall operatore addetto alla progettazione individualizzata sarà coadiuvata da quella complementare dell operatore amministrativo. Modalità di attuazione e servizi previsti Il centro si pone come polo di raccordo di diversi servizi inerenti la non autosufficienza e nello specifico quelli di seguito descritti. A) - Sportello informativo e di orientamento sulla disabilità: finalità Attività di analisi del bisogno e codifica della domanda con funzioni informative e di segretariato sociale, su tutta la normativa vigente in maniera di disabilità, per un corretto ed efficiente invio ai servizi competenti, anche appartenenti ad altri Enti territoriali (ASL, ufficio delle entrate ecc.) Collaborazione e scambio informativo con il Punto Unico di Accesso: Personale impiegato Un assistente sociale, operatore di sportello, con funzioni di segretariato sociale e ricevimento utenza, codifica della richiesta, informazione, consegna modulistica, compilazione e verifica documentazione relativa a tutti i benefici relativi alla non autosufficienza e in particolare: - istanze di riconoscimento invalidità accompagnamento e handicap grave; - progettazione individualizzata in tutte le sue varie forme, in base a quanto previsto dalla normativa vigente e nello specifico nel fondo per la non autosufficienza. - Finanziamenti per l eliminazione delle barriere architettoniche - Attività ricreative e di socializzazione esistenti sul territorio siano esse pubbliche che private; - Modalità di accesso ai servizi socio- sanitari; - Modalità di richiesta di ausili o presidi legati alla disabilità; - di accesso ai vari servizi pubblici rivolti ai disabili. Modalità di attuazione Assistente sociale: 36 ore settimanali da espletarsi dal lunedì al venerdì più due pomeriggi settimanali Risorse Fondi PLUS B) - Servizio per la progettazione individualizzata Centro di raccolta istanze, colloquio con l utenza, verifica della situazione e analisi del bisogno, presa in carico dell utente per l elaborazione di una progettazione personalizzata e più specificatamente relativamente alla L. 162/98 e ad i progetti ritornare a casa Elaborazione progettuale coerente con le modalità indicate dalla regione per la richiesta finanziamenti da attuarsi in collaborazione e con il coordinamento del il responsabile comunale del servizio in oggetto. Verifica in itinere sull attuazione dei progetti, recepimento e controllo documentazione ai fini rendicontativi. Finalità Assicurare la disponibilità di un unica figura referente per la progettazione dei piani personalizzati di cui alla legge 162/98 e progetti Ritornare a casa responsabile delle varie fasi attuative della progettazione personalizzata. Detta figura fungerà da referente e consulente per la progettazione, attuazione e 79

80 rendicontazione della normativa sopra menzionata al fine di fornire una risposta più efficace al bisogno dei disabili e delle loro famiglie. Personale impiegato n. 1 Assistente Sociale, per 36 ore settimanali, che svolgerà la propria attività professionale sia con orari di apertura al pubblico che previo appuntamento per la consulenza individualizzata, nonché attraverso le verifiche domiciliari nella fase di progettazione e verifica. Costo del Progetto (Fondi Plus Comune di Olbia) ,00 2. Centro per la Disabilità Globale Distrettuale Premessa Il Progetto prevede la creazione, a livello Distrettuale, di un polo di raccordo dei vari servizi rivolti alla non autosufficienza, già presente nella realtà di Olbia, al fine di evitare la frammentarietà nella progettazione personalizzata verso la persona con abilità diverse. La realizzazione di un centro, che preveda l accorpamento di varie figure e servizi territoriali, consentirà al disabile e/o ai familiari di accedere agevolmente ai vari interventi anche attraverso un azione di informazione ed orientamento svolto da un operatore. Inoltre la collocazione della struttura nelle sedi nei singoli Comuni favorirà l accesso ai servizi e consulenze a tutti i cittadini disabili e relative famiglie assicurando una progettazione unitaria per tutto il Distretto di Olbia in materia di non autosufficienza. Il Centro dovrà inoltre assicurare la consulenza in materia agli operatori sociali dei 16 Comuni del Distretto e l invio di informazioni, materiale e aggiornamenti sulle provvidenze, progettualità e procedure inerenti la disabilità. Equipe professionale Itinerante Al fine di garantire la stessa tipologia di servizio creata nel Comune di Olbia, in qualità di Comune capofila, si ritiene necessario favorire la stessa tipologia di Servizio anche per tutti gli altri comuni dell ambito, prevedendo un equipe itinerante che presterà la sua attività professionale, per 6 ore al mese in ciascuno dei 16 Comuni dell ambito per n. 30 ore settimanali. L equipe sarà formata da due assistenti sociali che dovranno garantire il servizio di progettazione individualizzata e lo sportello informativo, operando con le stesse finalità e modalità previste per il Centro disabilità globale già attuato ad Olbia. Tale servizio consentire di uniformare sui diversi territori la modulistica nonché le procedure metodologiche ed operative. Tipologia dell utenza e destinatari del Servizio I destinatari del Servizio sono i cittadini non autosufficienti e/o familiari residenti nei Comuni del Distretto che nell annualità di riferimento hanno stanziato le relative risorse e nello specifico i Comuni di: Arzachena, Berchidda, Buddusò, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Oschiri, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. I locali necessari per l attuazione del Progetto saranno messi a disposizione dai relativi Comuni del Distretto Modalità di attuazione e servizi previsti 80

81 Il centro si pone come polo di raccordo di diversi servizi inerenti la non autosufficienza e nello specifico quelli di seguito descritti. Sportello informativo e di orientamento sulla disabilità. Finalità Attività di analisi del bisogno e codifica della domanda con funzioni informative e di segretariato sociale su tutta la normativa vigente in maniera di disabilità, per un corretto invio ai servizi competenti. Collaborazione e scambio informativo con il Punto Unico di Accesso. Personale impiegato Un assistente sociale operatore di sportello con funzioni di ricevimento utenza codifica della richiesta, informazione, consegna modulistica, compilazione e verifica documentazione relativa a tutti i benefici relativi alla non autosufficienza quali: - istanze di riconoscimento invalidità accompagnamento e handicap grave; - progettazione individualizzata in tutte le sue varie forme, in base a quanto previsto dalla normativa vigente e nello specifico nel fondo per la non autosufficienza. - Finanziamenti per l eliminazione delle barriere architettoniche - Attività ricreative e di socializzazione esistenti sul territorio siano esse pubbliche che private; - Modalità di accesso ai servizi socio- sanitari; - Modalità di richiesta di ausili o presidi legati alla disabilità; - Modalità di accesso ai vari servizi pubblici rivolti ai disabili. Modalità di integrazione con i Servizi Territoriali Il Centro dovrà operare integrandosi con tutti gli Enti territoriali legati all aspetto assistenziale o previdenziale legato alla disabilità quali INPS e ASL e più nello specifico: UVT, PUA, Servizio riabilitazione, Ufficio invalidi civili,ufficio richiesta ausili ecc. Coordinamento L attività di coordinamento del Centro Disabilità Globale Distrettuale nonché la consulenza per i vari Comuni dell ambito sarà affidata ad Operatore Sociale dello Staff dell Ufficio di Piano. Il Servizio sarà garantito, in proporzionane allo stanziamento destinato, ai seguenti Comuni: Arzachena, Berchidda, Buddusò, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Oschiri, Palau, Sant Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti. Costo del Progetto ,00 81

82 CAPITOLO 8 - Azioni di contrasto delle povertà. Interventi per la gestione delle emergenze umanitarie e dei servizi di accoglienza ed integrazione per le persone senza fissa dimora (Delibera della Giunta Regionale n. 33/34 dell 8 agosto 2013 e n. 39/9 del 26/09/2013). Progetti presentati alla Regione Sardegna: 1. COMUNE DI OLBIA: CENTRO SERVIZI UMANITARI 2. COMUNE DI ARZACHENA: PROPOSTA PROGETTUALE 82

83 C O M U N E D I O L B I A PROVINCIA OLBIA - TEMPIO ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI - Azioni di contrasto delle povertà. Interventi per la gestione delle emergenze umanitarie e dei servizi di accoglienza ed integrazione per le persone senza fissa dimora (Delibera della Giunta Regionale n. 33/34 dell 8 agosto 2013 e n. 39/9 del 26/09/2013) 1. COMUNE DI OLBIA: Centro Servizi Umanitari Il Progetto denominato Olbia accogliente si configura quale intervento mirato orientato ad assicurare una risposta adeguata al fenomeno di emergenza umanitaria che interessa in misura sempre più sostanziale la realtà di Olbia e del suo territorio. La presente proposta progettuale propone l aggregazione, sotto la medesima struttura, di tutte le iniziative di carattere umanitario, già presenti nel territorio comunale di Olbia o programmate dall ente, al fine di razionalizzare le relative risorse economiche per un concreto lavoro di rete e per il contenimento della sofferenza alimentare ed accuditiva nei confronti di persone che versano in condizioni di deprivazione socio-economica. L Amministrazione Comunale di Olbia ha avviato all interno del Centro Servizi Umanitari un Servizio di accoglienza notturna (Dormitorio) ubicato in Olbia, in una struttura in concessione dalla ASL che ospita n. 30 clochard, persone senza fissa dimora e in stato di grave deprivazione socio-economica. Il Servizio è 83

84 stato affidato, con apposita convenzione, alla Diocesi Ampurias di Tempio che si avvale per la gestione operativa del Servizio di una cooperativa di tipo B. Il Dormitorio è dotato di un regolamento interno, ha un Direttore preposto al coordinamento del Personale impiegato nella gestione del Servizio e dei Volontari che assicurano la loro prestazione volontaristica coadiuvando il personale. Nella medesima struttura nella quale è ubicato al Dormitorio sono stati avviati n. 2 dei 4 gruppi di convivenza previsti per una previsione totale di n. 18 persone. L Amministrazione comunale ha assegnato, inoltre, n. 3 alloggi confiscati alla mafia ad altrettante famiglie con minori prive di fissa dimora ed ha avviato, altresì, n. 2 gruppi di convivenza per persone senza fissa dimora che versano in condizioni disagio psico-fisico. Sono stati, inoltre, elaborati n. 36 progetti di inclusione sociale attraverso il programma Lav..ora.. E presente nel nostro territorio una mensa sociale gestita dal volontariato vincenziano che rappresenta un sostanziale supporto ai servizi comunali ed eroga n. 90 pasti giornalieri. La mensa, a breve, dovrebbe essere trasferita nel Centro Servizi Umanitari a completamento dei vari servizi previsti nella struttura comunale che aggrega in un unico immobile tutti i servizi a favore di persone che versano in grave condizione di deprivazione socio-economica ed alloggiativa. Il Servizio (CSU) intende sostenere, inoltre, progetti di inclusione sociale per favorire la fuoriuscita del cittadino in condizioni di disagio socio-economico dal percorso di assistenzialismo. Si parte dall assunto che la persona priva di dimora non ha semplicemente perso un tetto: il nuovo status si inquadra in un processo di marginalizzazione più rilevante, che comprende l'impossibilità economica o l'incapacità a dimorare correttamente, ma anche un'inadeguatezza a partecipare e fruire della qualità della vita e delle opportunità di cui beneficia il resto della società. La proposta progettuale che nasce da una concreta ed impellente necessità della realtà olbiese si propone di fornire una risposta innovativa, efficace e che possa, inoltre, creare effetti duraturi sul territorio. In tal senso il CSU (Centro Servizi Umanitari) intende strutturarsi come punto di partenza per un percorso di emersione dall esclusione sociale estrema. All interno della medesima Struttura (CSU) con distinte e modulari soluzioni organizzative sono stati avviati i seguenti servizi/interventi: Centro Residenziale Adulti, composto da n. 2 Gruppi di Convivenza; Mensa Sociale (già operativa in Olbia a cura del Gruppo Volontariato Vincenziano). Trasferimento del Servizio dall attuale struttura in locazione al Centro Servizi Umanitari; Servizio distribuzione beni di prima necessità; Boutique sociale per la distribuzione di indumenti vari, vestiti in collaborazione con la Confcommercio e l associazione Centro Città; Centro ascolto, a cura della caritas; Sportello informativo/front office per informazioni di prima accoglienza. Previsione dei Costi: Servizio di ricovero notturno (Dormitorio) ,00 Centro Residenziale Adulti, composto da n. 3 Gruppi di Convivenza, ,00 84

85 Gestione e funzionamento n. 3 alloggi confiscati alla mafia e affidati a famiglie con minori 6.000,00 gestione e funzionamento n. 2 gruppi di convivenza per persone con disagio socio-psichico (tot. n. 10 utenti) ,00 Mensa Sociale (a cura del Gruppo Volontariato Vincenziano) ,00 Boutique sociale e Sportello informativo/front office ,00 Acquisto alimenti, voucher e beni di facile consumo a favore di indigenti con il coinvolgimento delle parrocchie cittadine ,00 Finanziamento totale richiesto ,00 85

86 COMUNE DI ARZACHENA ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI Azioni di contrasto delle povertà. Interventi per la gestione delle emergenze umanitarie e dei servizi di accoglienza ed integrazione per le persone senza fissa dimora (Delibera della Giunta Regionale n. 33/34 dell 8 agosto 2013 e n. 39/9 del 26/09/2013) 2. COMUNE DI ARZACHENA: PROPOSTA PROGETTUALE Premessa Nell ambito del Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo una delle priorità individuate si concentra sulle strategie e gli interventi che contribuiscono a migliorare l inclusione sociale e i servizi per la qualità della vita e l attrattività territoriale, al fine di perseguire l obiettivo generale di promuovere una società inclusiva e garantire condizioni di sicurezza e di sviluppo, in particolare, ai segmenti più fragili della popolazione: le donne, i bambini e i giovani, gli immigrati, nonché le persone diversamente abili, le persone non autosufficienti e le persone in condizioni di povertà. Questo obiettivo generale si declina in due obiettivi specifici. Il primo consiste nel migliorare la qualità e l equità della partecipazione sociale e lavorativa con particolare attenzione alle pari opportunità ed alle azioni di antidiscriminazione, da raggiungere attraverso percorsi e progetti integrati a sostegno dell inserimento lavorativo e sociale di soggetti svantaggiati, coinvolgendo vari attori sociali ed istituzionali e gli stessi destinatari degli interventi. Il secondo obiettivo specifico riguarda, invece, la necessità di garantire migliori condizioni di sicurezza ai cittadini mediante interventi di riqualificazione di contesti caratterizzati da fenomeni di disagio e devianza. Con il perdurare della grave crisi economica e sociale si è verificato un aumento delle povertà estreme con l insorgenza di nuovi modelli di marginalità sociale ed economica che richiedono azioni mirate di inclusione sociale attraverso percorsi formativi e di inserimento lavorativo. A tal proposito, è interessante citare la rilevazione condotta dall Istat nell ambito di una ricerca sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema, realizzata a seguito di una convenzione tra l Istat, 86

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