L ospedale pediatrico: un valore aggiunto?

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1 L altra metà della cura Varese - 20 gennaio 2012 L ospedale pediatrico: un valore aggiunto? Dott. Monica Frassineti Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer - Firenze

2 Chi si reca in ospedale, adulto o bambino che sia, non è un organo, una patologia, un numero, un nome, ma è una persona.

3 Entrando in ospedale, che cosa si aspetta: - il bambino: : trovarsi come a casa, sentirsi protetto, accudito, capire cosa gli sta succedendo per non averne paura -il genitore/l adulto adulto: : trovare professionalità e specializzazione per avere risposte ai bisogni di salute, ma anche sentirsi accolto, ascoltato con disponibilità - la società civile: : conoscere cosa offre un ospedale, venire coinvolti, partecipare

4 Che cosa, allora, ci è richiesto di offrire: - nelle cure: : medici ed infermieri di riferimento per il paziente, il colloquio, il confronto multiprofessionale,, la relazione del ricoverato coi famigliari - negli ambienti dell ospedale ospedale: : la luce, i colori, gli arredi, i percorsi, la segnaletica, che tutto possa sembrare famigliare - nell accoglienza accoglienza: : spazi relax e spazi ludici, ricettività alberghiera, ristorazione, intrattenimento

5 L ACCOGLIENZA Non solo l ospedale l pediatrico può avere tutto a misura di bambino e di famiglia. In tutte le strutture pediatriche, l attenzione l delle direzioni aziendali, la sensibilità degli operatori e la disponibilità di Fondazioni ed Associazioni può realizzare questo:

6 l attenzione alla misura di bambino,, dalle attese ambulatoriali alle stanze di degenza

7 Le camere di degenza - il divano letto per il genitore - la possibilità di consumare i pasti accanto al bambino o alla mensa - la televisione e l accesso internet

8 La ludoteca Non solo per i bambini ricoverati che possono lasciare la stanza, ma anche per quelli in Day Hospital o ambulatoriali nell attesa degli esiti degli esami, tra una prestazione e l altral altra per rilassarsi, distrarsi, educarsi..

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10 La musica I musicisti girano nelle sale di attesa e nei reparti di degenza, suonano, invitano bambini e genitori a partecipare alla creazione di armonie insieme, con strumenti semplici, ma anche usando gli oggetti presenti nei locali

11 La musica

12 I Clown in corsia

13 La lettura Il libro entra tra le corsie dell'ospedale portando allegria, gioco e fantasia tra i piccoli pazienti. La lettura si mette al servizio del benessere dei bambini accompagnandoli nel percorso della cura.

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15 La scuola Elementare, medie e superiori, per non rischiare di perdere l anno scolastico, con la possibilità di essere seguiti anche a domicilio, se non si può rientrare nella propria classe, e di sostenere gli esami scolastici

16 La Fondazione Meyer è una ONLUS che opera esclusivamente a favore dell'ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Le principali attività istituzionali sono: - l'accoglienza del bambino e delle famiglie - il continuo miglioramento delle attrezzature e dei macchinari tecnologico/sanitari dell'ospedale Meyer - il sostegno alla Ricerca Scientifica,

17 LA CURA L ospedale pediatrico è un valore aggiunto perchè: - centralizza la casistica rara - gli si conferisce la casistica complessa che richiede gestione clinica plurispecialistica e multiprofessionale,, dotazioni tecnologiche sofisticate, terapie avanzate aggiornate

18 La nostra missione - erogare un assistenza di elevata qualità - conseguire la leadership nella ricerca pediatrica - educare la prossima generazione di leader nell assistenza ai bambini - migliorare la salute ed il benessere dei bambini e delle loro famiglie nel loro contesto di comunità.

19 I punti di forza: - presenza degli specialisti patologia- competenti, tutti di formazione pediatrica - garanzia di appropriatezza e specificità dei percorsi diagnostico terapeutici specialistici - specializzazione assistenziale anche del personale infermieristico

20 - mettere il bambino al centro di ogni intervento diagnostico-terapeutico terapeutico (reparti e servizi) - prendere in carico il bambino nella sua globalità - garantire un costante punto di riferimento assistenziale (medico ed infermieristico) alla famiglia

21 La nostra organizzazione delle degenze pediatriche Un unico pool di medici pediatri, così detti generalisti,, che prendono in carico tutti i ricoveri pediatrici: - garantiscono la presenta costante in reparto per fornire a tutti i bambini una pronta assistenza - sono un costante riferimento per i famigliari

22 La nostra organizzazione delle degenze pediatriche La garanzia delle competenze specialistiche: - gli specialisti,, in funzione della patologia in atto e dei sospetti diagnostici, collaborano alla stesura del piano di cura ed alla gestione collegiale del bambino - le opportunità offerte dal dialogo e dal confronto fra professionisti

23 La nostra organizzazione delle degenze pediatriche - le situazioni complesse, con copatologie, trovano una risposta assistenziale unificata senza passare attraverso momenti di presa in carico differenziati - un più razionale utilizzo delle risorse disponibili ed un accorciamento dei tempi per le conclusioni diagnostiche

24 Una nuova sfida: il medico tutor Le criticità da affrontare: nella gestione dei percorsi di cura sempre più complessi ed articolati c èc il rischio - di perdere l unicitl unicità del punto di riferimento medico - di una inadeguata comunicazione tra i diversi professionisti che il paziente incontra

25 Una nuova sfida: il medico tutor L individuazione del medico tutor: - ogni paziente, al momento del ricovero, sia urgente che programmato, o comunque entro le 24 ore, deve vedersi assegnato il proprio medico tutor ed il nominativo del medico tutor deve essere riportato in cartella clinica - il medico tutor è unico per tutta la durata del ricovero a meno che non si renda necessario un trasferimento ad altro livello di cura

26 Una nuova sfida: il medico tutor Le sue funzioni: - il piano di cura è il risultato di una accordo tra tutti i professionisti che si fanno carico del paziente e il medico tutor ha la responsabilità di verificare che sia stata correttamente e completamente eseguita la valutazione iniziale - il medico tutor redige il piano di cura collegialmente stabilito - il medico tutor si fa garante del corretto e puntuale avanzamento del piano di cura

27 Una nuova sfida: il medico tutor Le sue funzioni: - il medito tutor aggiorna quotidianamente il diario clinico - il medico tutor fornisce quotidianamente informazioni al paziente ed ai suoi famigliari delle condizioni cliniche, delle procedure assistenziali previste, delle terapia impostate - il medico tutor si interfaccia con gli altri specialisti nel caso il paziente necessitasse di consulenze o trasferimento ad altro livello di assistenza

28 Una nuova sfida: il medico tutor (5/5) Le sue funzioni: - il medico tutor segue le fasi della dimissione redigendo la lettera per il curante e la scheda di dimissione ospedaliera (SDO), avvalendosi anche, se lo ritiene opportuno, della collaborazione degli specialisti che hanno partecipato al processo di cura

29 Verifica della aderenza alla procedura del medico tutor (2011 cartelle cliniche) NEUROSCIENZE FETO-NEONATALE ONCOEMATOLOGIA DIPARTIMENTI PEDIATRIA INTERNISTICA CHIRURGIA PEDIATRICA DEA E AREE CRITICHE Totale Meyer % compliance 94,4 97,3 100,0 97,3 72,7 100,0 95,3

30 Verifica della aderenza alla procedura del medico tutor (2011 intervista utenti) NEUROSCIENZE FETO-NEONATALE ONCOEMATOLOGIA DIPARTIMENTI PEDIATRIA INTERNISTICA CHIRURGIA PEDIATRICA DEA E AREE CRITICHE Totale Meyer (indagine MeS) % compliance 70,0 44,0 100,0 33,0 47,0 77,0 64,0

31 Il valore aggiunto della ricerca - la letteratura ci dice che la possibilità di fare ricerca migliora anche la qualità dell assistenza - l ospedale pediatrico è realtà privilegiata nell offrire stimoli per la ricerca

32 Il valore aggiunto della ricerca Sinergie tra ricerca e qualità dell assistenza: - aggiornamento - abitudine al metodo - valutazione critica - formulazione di quesiti

33 Il valore aggiunto della ricerca - opportunità di individuare al letto del malato i quesiti clinici ancora senza risposta, le aree grigie - trasferire i risultati della ricerca in percorsi clinico-assistenziali

34 Il valore aggiunto della ricerca - utilizzare strumenti (audit clinico) per valutare il grado di aderenza (appropriatezza) della pratica clinica a raccomandazioni evidence-based - valutare la qualità dell assistenza su indicatori di esito

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