COMUNE DI RIVALTA DI TORINO. Sistema di allertamento
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1 COMUNE DI RIVALTA DI TORINO Sistema di allertamento Rev
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5 Il sistema di allertamento regionale 1 La gestione delle emergenze ambientali deve essere affrontata sotto due aspetti: previsione e conoscenza dei fenomeni azioni di contrasto ed emergenza Come definito dalla legge regionale del Piemonte n 28 del 20 novembre 2002, la gestione del sistema di previsione e allertamento, per la Regione Piemonte, è affidata all'arpa Piemonte a cui è stata attribuita la competenza di Centro funzionale. Il compito dell ARPA Piemonte è quello di prevedere il verificarsi di eventi meteorologici intensi, valutarne il livello di criticità e monitorarli confermando lo scenario previsto o aggiornandolo a seguito dell'evoluzione dell'evento in corso. Il Sistema di Allertamento si basa sulla suddivisione del territorio in Zone di Allertamento caratterizzate da risposta meteorologica, idrologica e nivologica omogenea. ZONE DI ALLERTAMENTO PER RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDROLOGICO/NEVICATE Provincia di Torino Servizio Protezione Civile Carta delle Zone di Allertamento meteoidrologico Rivalta di Torino fa parte della ZONA L Pianura Torinese (TO).
6 2 ZONE DI ALLERTAMENTO PER RISCHIO VALANGHE Provincia di Torino Servizio Protezione Civile Carta delle Zone di Allertamento Valanghe Rivalta di Torino non rientra nella zonizzazione di allertamento per rischio valanghe.
7 3 DOCUMENTI INFORMATIVI (BOLLETTINI) FASE NOME DESCRIZIONE TRASMISSIONE PREVISIONALE Bollettino di Allerta Meteoidrologica Emessi tutti i giorni entro le ore 13:00, con validità 36 ore. Viene fornita una valutazione della situazione attesa, codificata su livelli crescenti di criticità, per ciascuna Zona di Allertamento Pubblicato sulla RUPAR. Nel caso in cui contenga avvisi meteo e/o livelli di criticità idrogeologica ed idraulica e nevicate è trasmesso via fax ai Comuni interessati Bollettino Nivologico per il Rischio Valanghe Tutti i giorni entro le ore nel periodo da novembre a maggio e, in ogni caso, in funzione delle condizioni di innevamento Pubblicato sulla RUPAR. Nel caso in cui contenga livelli di criticità valanghe è trasmesso via fax ai Comuni interessati Bollettino di aggiornamento idrogeologico e idraulico Riporta una sintesi della situazione in atto pubblicato sulla RUPAR e trasmesso via fax ai Comuni interessati MONITORAGGIO Tabelle dei dati Pluviometrici Tabelle dei dati Idrometrici Nel caso di una moderata criticità idrogeologica ed idraulica con aggiornamento automatico a frequenza oraria pubblicato sulla RUPAR Avviso Straordinaro Contengono una sintesi della situazione e vengono emessi in caso di accertamento di situazioni critiche particolarmente significative oppure impreviste pubblicato sulla RUPAR e trasmesso via fax ai Comuni interessati GESTIONE PIENE E DEFLUSSI Bollettino di previsione delle piene Entro le ore nel caso di una moderata o elevata criticità idrogeologica ed idraulica pubblicato sulla RUPAR
8 4 IL BOLLETTINO DI ALLERTA METEOIDROLOGICA Il bollettino contiene una previsione dei fenomeni meteorologici e degli effetti al suolo attesi per il rischio idrogeologico ed idraulico, differenziati per zone di allerta. Le condizioni meteorologiche avverse vengono segnalate all interno del bollettino tramite un avviso di avverse condizioni meteorologiche, chiamato per brevità avviso meteo, mentre le condizioni di criticità idrogeologica ed idraulica e quelle relative alle nevicate Nel caso in cui, in una o più Zone di Allertamento, vengano superati i prefissati valori di soglia, si passa da una Situazione Ordinaria (Livello 1) ad una di Moderata o Elevata Criticità (Livello 2 o 3, contrassegnati dall'emissione di un Avviso di Criticità) Esempio di bollettino di Allerta Meteoidrologica trasmesso ai Comuni piemontesi dal Centro Funzionale di ARPA-Piemonte 2014
9 5 LIVELLO DI CRITICITÁ 1 CRITICITÁ ORDINARIA 2 CRITICITÁ MODERATA 3 CRITICITÁ ELEVATA ATTIVAZIONE A discrezione della Struttura Comunale di Protezione Civile Ricezione del Livello di criticità inviato dalla Prefettura al Sindaco PROCEDURE DEL PIANO SITUAZIONE ORDINARIA ATTENZIONE PREALLARME ALLARME EMERGENZA POST-EMERGENZA IMPORTANTE!!! Le procedure operative d emergenza contenute in questo Piano di Protezione Civile sono attivate dai livelli di criticità di questo bollettino. Rivalta di Torino fa parte della ZONA DI ALLERTAMENTO L
10 6 IL BOLLETTINO DI AGGIORNAMENTO IDROGEOLOGICO ed IDRAULICO
11 7 IL BOLLETTINO DI PREVISIONE ONDATE DI CALORE
12 8 IL BOLLETTINO NIVOLOGICO PER RISCHIO VALANGHE Il Bollettino Nivologico per il Rischio Valanghe contiene gli avvisi di criticità per il rischio valanghe.
13 9 Il Centro Funzionale del Piemonte provvede a pubblicare il bollettino sulla rete RUPAR; in caso di criticità moderata o elevata le amministrazioni provinciali e gli Uffici Territoriali del Governo (Prefetture) devono allertare i comuni ricadenti nelle zone di allerta interessate e gli altri soggetti che dipendono funzionalmente dalle stesse amministrazioni. LIVELLO DI CRITICITÁ CRITICITÁ ORDINARIA CRITICITÁ MODERATA CRITICITÁ ELEVATA SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE 1-DEBOLE 2-MODERATO 3-MARCATO 4-FORTE 5-MOLTO FORTE Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su pochissimi punti sul terreno ripido estremo. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee e scaricamenti. Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe. Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. Sono da aspettarsi molte grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. PROCEDURE DEL PIANO DI PC CRITICITÁ 1 CRITICITÁ 2 CRITICITÁ 3
14 10 VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE PER L ATTUAZIONE DI AZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
15 Emergenza sanitaria territoriale Le linee guida sul sistema di emergenza sanitaria, in applicazione del Decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992, prevedono una organizzazione regionale articolata su: un sistema di allarme sanitario assicurato dalle centrali operative; un sistema territoriale di soccorso; una rete di servizi e presidi ospedalieri, funzionalmente differenziati e gerarchicamente organizzati. L'attivazione della centrale operativa 118, la sua organizzazione funzionale, il suo raccordo con le strutture territoriali ed ospedaliere, con i mezzi di soccorso, con le altre centrali operative e con le istituzioni pubbliche e private che cooperano nella risposta dell'emergenza, costituiscono, insieme all'attivazione dei dipartimenti ospedalieri di emergenza ed accettazione (DEA) e dei pronti soccorso (PS), il fulcro per l'organizzazione del sistema. Il sistema di allarme sanitario, come detto, è assicurato dalle centrali operative 118, organizzate di norma su base provinciale, alle quali affluiscono tutte le richieste di intervento per emergenza sanitaria tramite il numero unico telefonico nazionale 118. Le centrali operative, attive H 24, garantiscono il coordinamento di tutti gli interventi nell ambito territoriale di riferimento ed attivano la risposta ospedaliera avvalendosi di personale infermieristico adeguatamente addestrato e di competenze mediche in emergenza urgenza. I compiti consistono nel fornire i consigli più appropriati, coinvolgere la guardia medica territoriale, inviare mezzi di soccorso con o senza medico a bordo, organizzando l'eventuale trasporto in struttura ospedaliera idonea, precedentemente allertata. Per poter assolvere a questi compiti la Centrale operativa 118 deve essere a conoscenza della dislocazione e della tipologia dei mezzi di soccorso sul territorio, delle postazioni di guardia medica, della disponibilità dei posti letto nei reparti di rianimazione e terapia intensiva cardiologica. Il sistema territoriale di soccorso si basa sui seguenti mezzi di soccorso: ambulanza di soccorso di base (M.S.B.) con personale volontario abilitato; ambulanza di soccorso avanzato di base (M.S.A.B.) con personale infermieristico a bordo; ambulanza di soccorso avanzato (M.S.A.) con personale medico ed infermieristico a bordo; elisoccorso regionale La rete di servizi e presidi ospedalieri si articola infine su quattro livelli che comprendono: i punti di primo intervento i pronto soccorso ospedalieri i dipartimenti di emergenza ed accettazione (DEA) di primo livello i dipartimenti di emergenza ed accettazione (DEA) di secondo livello. In Regione Piemonte il modello organizzativo del Sistema di Emergenza sanitaria territoriale 118 è rappresentato da otto Centrali Operative provinciali 118 (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo - con sede a Saluzzo -, Novara, Torino, Verbania, Vercelli) e delle strutture coordinate. La Centrale di Torino riveste anche la funzione di Centrale di Coordinamento Regionale per i servizi di: elisoccorso; soccorso in ambiente ostile; trasporto organi, farmaci, èquipe.
16 12 In occasione di eventi calamitosi che necessitino di intervento sanitario, gli organi di Protezione Civile operanti devono far riferimento alla Centrale operativa di emergenza sanitaria territoriale competente con sede a Grugliasco. EMERGENZA SANITARIA Denominazione Sede Piemonte Emergenza Torino Via Sabaudia Grugliasco (TO) Telefono Fax
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