Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 11/12)

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1 Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 11/12) SOLUZIONE Esame (9 gennaio 2012) 1. (15 p.) Si consideri il mercato del caciocavallo e si ipotizzi che esso sia caratterizzato dall esistenza di tre soli attori : le imprese zootecniche produttrici di latte, le imprese di trasformazione del latte in caciocavallo ed i consumatori del caciocavallo. Siano: P F = Q F, la domanda di caciocavallo (in kg) da parte dei consumatori; P A = Q A, l offerta di latte (in lt.) da parte dei produttori; = 2, il coefficiente tecnico di trasformazione del latte in caciocavallo, cioè che siano necessari 2 lt. di latte per produrre un kg di caciocavallo; 4 il costo unitario delle imprese per trasformare latte in un kg di caciocavallo (si tratta del costo aggiuntivo rispetto a quello del latte). Si determini l equilibrio di mercato in condizioni di concorrenza perfetta. Si derivino: la quantità di caciocavallo acquistata dai consumatori, la quantità di latte prodotta dagli agricoltori e venduta da questi alle imprese di trasformazione, il prezzo del latte e quello del caciocavallo. Si ipotizzi ora, invece, che il settore della trasformazione sia caratterizzato dall esistenza di un ristretto numero di imprese che agiscono in regime di oligopolio applicando un mark-up del 10%. Si determini l equilibrio di mercato in questo caso e si derivino: la quantità di caciocavallo acquistata dai consumatori, la quantità di latte prodotta dagli agricoltori e venduta da questi alle imprese di trasformazione, il prezzo del latte e quello del caciocavallo, ed il profitto complessivo ed unitario (per kg di caciocavallo) delle imprese di trasformazione. Si ipotizzi, infine, che il settore della trasformazione sia caratterizzato dall esistenza di un unica impresa in grado di esercitare il ruolo di monopsonista/monopolista. Si determini l equilibrio di mercato in questo caso e si derivino: la quantità di caciocavallo acquistata dai consumatori, la quantità di latte prodotta dagli agricoltori e venduta da questi alle imprese di trasformazione, il prezzo del latte e quello del caciocavallo, ed il profitto complessivo ed unitario (per kg di caciocavallo) delle imprese di trasformazione. Concorrenza perfetta 1

2 Condizioni di equilibrio: P F = 2 P A + 4, Q A = 2 Q F P F = Q F = 2 [ Q A ] Q F = 2 [ Q F ] = 10 Q F 10 Q F = 276 ; Q F = 276/10 = 138 / 5 = 27.6 Q A = 2 Q F = 2 (138/5) = 276/5 = 55.2 P F = Q F = (138/5) = ( )/5 = = 1224/5 = P A = Q A = (276/5) = ( ) /5 = 602/5 = [2 P A + 4 = 2 602/5 + 20/5 = ( ) / 5 = 1224/5 = P F ] Oligopolio Condizioni di equilibrio: P F = (2 P A + 4) 1.1, Q A = 2 Q F P F = Q F = [2 ( Q A ) + 4] 11/ Q F = [ 2 ( Q F ) + 4 ] 11/ Q F = [ Q F + 4] 11/ Q F = [ Q F + 44 ] / 10 ( ) / 10 = (20 Q F + 88 Q F ) / Q F = 2736 ; Q F = 2736/108 = 684 / 27 = Q A = 2 Q F = 2 (684/27) = 1368/27 = P F = Q F = (684/27) = ( )/27 = = 6732/27 = P A = Q A = (1368/27) = ( ) /27 = 3006/27 = [(2 P A + 4) 11/10 = (2 3006/27 + 4) 11/10 = [( ) / 27] 11/10 = 6120/27 11/10 = 33660/135 = = P F ] Π UNIT = P F 2 P A 4 = 6732/ /27 4 = = ( ) / 27 = 612/27 = Π TOTALE = Π UNIT Q F = 612/ / 27 = /729 = Monopolio/Monopsonio Max Π = P F Q F P A Q A 4 Q F = 2

3 = (300 2 Q F ) Q F ( Q A ) Q A 4 Q F = = (300 2 Q F ) Q F ( Q F ) 2 Q F 4 Q F = = 300 Q F 2 Q F 2 20 Q F 8 Q F 2 4 Q F = = 276 Q F 10 Q F 2 Π/ Q F = Q F = 0. Q F = 276/20 = 138/10 = (Condizioni del secondo ordine: 2 Π/ Q F 2 = 20, per ogni Q F ) Q A = 2 138/10 = 138/5 = P A = /5 = ( )/ 5 = 326/5 = P F = /10 = ( ) /5 = 1362/5 = Π UNIT = P F 2 P A 4 = 1362/ /5 4 = = ( )/5 = 690/5 = 138. Π TOTALE = Π UNIT Q F = /5 = 9522/5 = (15.p) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un affermazione non sia vera per più di una ragione, bisognerà indicarle tutte! 1. L olio di semi si comporta come un bene inferiore : il consumo tende a crescere al decrescere del reddito. X Vero Falso 2. Le funzioni di domanda di pane e cereali e carni in Italia sono inelastiche, mentre quelle di bevande e di frutta e ortaggi sono elastiche. La funzione di domanda di frutta e ortaggi è inelastica (l elasticità rispetto al prezzo è, in valore assoluto, minore di 1). 3. Da un indagine dell Antitrust del 2007 è emerso che i prezzi dei prodotti ortofrutticoli nei mercati rionali tendono ad essere minori sia di quelli nei punti vendita del dettaglio tradizionale che della GDO. 3

4 Dall indagine è emerso che i prezzi della GDO sono, in generale, più bassi di quelli dei mercati rionali. 4. GLOBALGAP è una certificazione pubblica relativa agli standard che devono essere soddisfatti dai fornitori della GDO di prodotti agricoli freschi. GLOBALGAP è uno standard privato relativo alle forniture di prodotti agricoli freschi. 5. Ad aprile 2011 i prodotti DOP e IGP dell Italia erano più di 200. L Italia è il paese dell Unione Europea che ne ha di più. La Calabria ha 12 DOP e IGP, tra cui il Caciocavallo Silano, l olio Bruzio, il peperoncino di Diamante, la Cipolla rossa di Tropea, la patata della Sila, la Nduja di Spilinga e la Soppressata di Calabria. Il peperoncino di Diamante e la Nduja di Spilinga non sono prodotti DOP o IGP. 6. In un mondo in cui esistono due soli beni può accadere che al diminuire del prezzo di uno dei due beni (tutto il resto rimanendo invariato) aumenti il consumo di uno solo di essi; l utilità del consumatore può sia aumentare che diminuire. L utilità del consumatore aumenterà. 7. Il consumo medio annuo pro capite di zucchero in Italia nel 2008 era pari a circa 43 chili, un valore inferiore a quello che si aveva in Francia e nel Regno Unito e più basso di quello rilevato in Portogallo. X Vero Falso 8. Il Body Mass Index è un indicatore di obesità definito come il peso in chilogrammi diviso per il quadrato dell altezza espressa in metri. La percentuale degli obesi (BMI > 30) in Italia è pari a circa il 9%, una incidenza superiore a quella della maggior parte degli altri paesi europei. La percentuale degli obesi in Italia è inferiore a quella della maggior parte degli altri paesi europei. 9. A parità di altre condizioni, l esistenza di scambi con altri paesi fa diminuire rispetto ad una situazione di autarchia la variabilità del prezzo del prodotto ed aumentare quella del volume scambiato sul mercato interno nei diversi mesi dell anno. Fa diminuire la variabilità sia del prezzo che del volume scambiato. 10. Un innovazione tecnologica in un qualsiasi anello di un sistema di imprese connesso verticalmente determina vantaggi per l impresa che introduce l innovazione e per tutte 4

5 quelle a monte ed a valle di essa; se l impresa in cui viene adottata l innovazione è un impresa monopolista/monopsonista i benefici per le altre imprese e per i consumatori saranno maggiori rispetto al caso in cui l impresa operi in condizioni di concorrenza perfetta. Se l impresa in cui viene adottata l innovazione è un impresa monopolista/monopsonista i benefici per le altre imprese e per i consumatori saranno inferiori rispetto al caso in cui l impresa operi in condizioni di concorrenza perfetta. 11. Il prezzo della pasta in Italia è aumentato nel 2008 come risultato dell impennata del prezzo del grano duro. Le imprese produttrici di pasta hanno deciso, assieme, di contenere l aumento del prezzo della pasta, attraverso una riduzione dei loro margini, per cercare di non far contrarre i consumi. L Antitrust ha determinato che, al contrario, molte imprese produttrici di pasta hanno deciso, con un comportamento collusivo, aumenti del prezzo della pasta molto superiori a quelli giustificabili sulla base dell aumento del grano duro ed ha comminato multe per 12,6 milioni di euro. 12. Nel Sud e nelle isole i punti vendita della GDO non solo sono meno diffusi della media nazionale (la superficie in mq per abitante è minore), ma le loro dimensioni medie sono più piccole rispetto a quelle medie nazionali. X Vero Falso 13. I prodotti delle cosiddette quarta gamma e quinta gamma costituiscono un esempio di come il settore agro-industriale si sforzi di rispondere alla crescente domanda di prodotti di basso prezzo, espressa dai consumatori. Si tratta di prodotti convenienti nel consumo cioè per i quali è necessario un tempo ridotto per renderli pronti per il consumo. 14. In Italia nel 2006 Parmigiano Reggiano, Mortadella Bologna, Prosciutto di Parma e Mozzarella di Bufala Campana, da soli, rappresentavano quasi due terzi del mercato complessivo degli oltre 200 prodotti italiani tutelati da una DOP o una IGP. I quattro prodotti che, da soli rappresentavano il 64% del marcato italiano dei prodotti DOP e IGP erano Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma e Prosciutto San Daniele. 15. L Italia è il Paese dell Unione Europea con il maggior numero di aziende che hanno adottato le pratiche della produzione biologica, l Austria è il paese in cui l agricoltura biologia è più diffusa, sia in termini di percentuale della superficie complessiva che di percentuale delle numero delle aziende. In Calabria le aziende dedite all agricoltura 5

6 biologica nel 2008 erano poco più di 800; le colture maggiormente interessate erano l olivo, le foraggiere ed i cereali. In Calabria le aziende dedite all agricoltura biologica nel 2008 erano poco più di

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