RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA IMPIANTO LAVARUOTE METAL RECOVERY

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1 Indirizzo Data: 09/05/2017 IlServ srl Benedetto Brin, Terni RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA IMPIANTO LAVARUOTE METAL RECOVERY REDATTO DA: VERIFICATO DA: APPROVATO DA: Luigi LIBERTI RTA Pompeo NOBILI DL Simome MADDÈ

2 Sommario 1 SCOPO 3 2 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO 4 3 CICLO DI FUNZIONAMENTO 5 4 CARATTERISTICHE PRINCIPALI 6 5 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI 7 6 ASPETTI AMBIENTALI Consumo di risorse Consumi idrici Consumi energetici Consumo di prodotti ausiliari Sostanze e preparati pericolosi Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Rumore esterno Rifiuti 12 7 ALLEGATI Scheda Dati di Sicurezza Polielettrolita anionico in soluzione acquosa Scheda tecnica impianto base Rilevamenti acustici impianto di lavaggio ruote 14 Pag. 2 di 14

3 1 SCOPO Presso gli impianti IlServ Metal Recovery, all interno delle pertinenze della Acciai Speciali Terni, avviene il trattamento della scoria siderurgica prodotta dai processi di fusione e affinazione degli acciai, per il recupero del metallo residuo. Il processo prevede i seguenti flussi principali di materiale (fig. 1): 1) La scoria tal quale in ingresso, allo stato solido, caricata e trasportata con dumper dalle piazze (o fosse) di scorifica e raffreddamento della Rampa Scorie (Reparto Global Service) alle zone di stoccaggio cumuli dell area MR; 2) Il carico e trasporto del metallo recuperato con dumper, nelle varie pezzature, al Parco Rottami di stabilimento per il successivo reimpiego nel ciclo di produzione dell acciaio; 3) Il carico e trasporto della scoria trattata per lo smaltimento come rifiuto non pericoloso, cod. CER (Rifiuti del trattamento delle scorie) presso la discarica Valle, di proprietà AST. Figura 1 La presenza lungo la viabilità di servizio di umidità residua derivante dai processi di raffreddamento e trattamento ad umido delle scorie, di accumuli di acqua derivante da precipitazioni metereologiche e/o dalle attività di umidificazione delle strade, determina dei depositi fangosi di scoria sulle ruote dei mezzi d opera in transito presso gli impianti Metal Recovery. Al fine di lavare a fondo i sedimenti di scoria dalle ruote dei mezzi in uscita dal Metal Recovery, per evitare lo sporcamento della viabilità interna di stabilimento ed esterna, in particolare verso la discarica di proprietà AST, in applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) per la produzione di ferro e acciaio, si prevede la realizzazione di un impianto lavaruote (figg. 2 e 3). Questa misura consentirà di conseguire notevoli benefici dal punto di vista ambientale. 1) Andrà a consolidare ed ottimizzare le attività attualmente implementate per garantire la pulizia delle strade, consistenti nell impiego di un sistema temporizzato di irrigazione strade e nel passaggio periodico di una motospazzatrice industriale uomo a bordo (BAT attualmente applicate). 2) Consentirà di ridurre la quantità di solidi sedimentabili trascinata dalle acque meteoriche e di bagnatura strade nelle vasche di raccolta. Il montaggio del lavaruote comporta una ridisposizione del sistema di evacuazione delle scorie trattate presso il Metal Recovery che non introduce modifiche sostanziali/non sostanziali, ma che si configura come semplice aggiornamento dell AIA esistente in termini di dettagli impiantistici. Pag. 3 di 14

4 2 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto lavaruote proposto è costituito dai seguenti elementi tecnologici principali (fig. 2): Figura 2 1. Pista di lavaggio mobile (installazione fuori terra) costituita da una struttura portante in acciaio, completa di collettori, per il passaggio di mezzi con peso complessivo fino a 100 ton. (max 50 tonnellate per asse). La configurazione della pista e dei collettori di pavimento consente di ottenere la massima estrazione dei residui depositati nel battistrada delle ruote. Una pannellatura laterale in acciaio zincato consente di contenere gli spruzzi. 2. Sistema di ugelli di lavaggio filettati, con foro di uscita a ventaglio per maggiore spazio di pulizia. Gli ugelli sono ottimizzati per favorire la massima pressione e portata di lavaggio e l eventuale manutenzione. 3. Vasca primaria di chiarificazione delle acque di lavaggio, della capacità di 45 m 3, dotata di catenaria e pale per l estrazione dei solidi. 4. Vasca secondaria di raccolta delle acque chiarificate, della capacità di 45 m 3, dotata anch essa di catenaria per l estrazione dei solidi. 5. Gruppo di pompaggio di lavaggio delle ruote, costituito da 4 elettropompe, per una portata complessiva massima di l/min. 6. Gruppo pompante di rilancio delle acque reflue, di portata totale pari a l/min. Completano l installazione: Le tubazioni flessibili di interconnessione. Il quadro elettrico di comando e controllo, munito di PLC per la gestione di tutti i parametri del lavaruote. Kit di chiari-flocculazione per l abbattimento dei dsolidi sospesi, completo di serbatoio del flocculante (polielettrolita anionico) da l., pompa dosatrice e tubazione di collegamento. Pag. 4 di 14

5 3 CICLO DI FUNZIONAMENTO Con riferimento alla figura di seguito riportata (fig. 3) l impianto lavaruote prevede il seguente ciclo di funzionamento. Figura 3 L automezzo in ingresso all impianto fa scattare automaticamente la procedura di lavaggio tramite sensori magnetici. È possibile anche l attivazione manuale dell impianto Lavaruote. Quando l automezzo attraversa l impianto (velocità max. 3 km/h), i 200 ugelli posti alla base e ai lati della struttura di lavaggio, tramite il gruppo pompe di lavaggio erogano, ad una pressione di 3 bar max, una portata di litri d acqua al minuto. Successivamente, l acqua utilizzata per il lavaggio, raccolta in una vasca posizionata al di sotto della pista di lavaggio, tramite il gruppo pompe di rilancio viene inviata nella vasca di e chiarificazione per l eliminazione dei fanghi accumulati. Una volta chiarificate le acque sono inviate nella vasca adiacente di stoccaggio, dove è alloggiato il gruppo di lavaggio composto da varie elettropompe sommerse di adeguata potenza e pressione per l alimentazione degli ugelli del Lavaruote. Tutte le pompe sono complete di un cesto filtrante per bloccare sedimenti di grande dimensione e non intasare gli ugelli di lavaggio. Sia la vasca di chiarificazione, sia la vasca di lavaggio sono corredate di catenarie per l estrazione dei solidi. Le elettropompe sommerse di lavaggio possono funzionare in modo indipendente tra loro o combinate secondo la necessità e gestite da un quadro elettrico. Il processo descritto permette di ottenere un ciclo continuo di acqua pulita. Pag. 5 di 14

6 4 CARATTERISTICHE PRINCIPALI Dimensioni pista di lavaggio: mm x mm; N. lavaggi/ora: max 20; Tempo di lavaggio mezzi: 180 secondi; Portata acqua di lavaggio: l/min@3 bar; Capacità vasche trattamento e accumulo: 2x45 m 3 ; Potenza elettrica richiesta: 115 kw. Figura 4 Pag. 6 di 14

7 5 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI Il Lavaruote sarà posizionato in uscita dagli impianti Metal Recovery al fine di garantire il lavaggio delle ruote di tutti i mezzi in transito, secondo il lay-out preliminare di seguito riportato (fig. 5 stato di progetto). Figura 5 Pag. 7 di 14

8 Con riferimento alla figura di seguito riportata (fig. 6 stato di fatto), l installazione dell impianto lavaruote si articola in due fasi. Figura 6 Una prima fase (fase A) prevede una ridisposizione dell attuale sistema di sistema di evacuazione e cumulo dei fanghi derivanti dal trattamento delle scorie dell impianto MR Inox, per poter creare spazio sufficiente all installazione dell impianto lavaruote e la manovrabilità necessaria ai mezzi d opera per poter accedere alla pista di lavaggio durante l uscita dal Metal Recovery. Di seguito gli interventi previsti. 1. Riposizionamento gruppo idrociclonatura; 2. Montaggio di n. 2 coclee estrazione fanghi filtropresse; 3. Montaggio di un trasportatore a nastro di convogliamento fanghi disidratati filtropresse e idrociclone; 4. Montaggio trasportatore a nastro di cumulo. 5. Opere civili propedeutiche e strutture in carpenteria metallica. Gli interventi suddetti non comportano alcuna modifica sostanziale al ciclo di lavorazione attuale, determinando al contrario un ottimizzazione della gestione delle scorie nella fase finale del processo produttivo, attraverso la riduzione delle movimentazioni con mezzi meccanici. Tutti gli interventi previsti saranno volti a preservare lo stato del catino impermeabile sottostante la piattaforma di stoccaggio delle scorie trattate (si vedano figg. 5 e 6). Pag. 8 di 14

9 Il secondo gruppo di lavori (fase B) attiene il montaggio del lavaruote vero e proprio: 6. Opere civili ed idrauliche propedeutiche; 7. Montaggio pista di lavaggio; 8. Montaggio sezione trattamento fanghi; 9. Interconnessioni elettriche ed idrauliche. Le opere civili per l installazione e il corretto funzionamento del lavaruote prevedono, in particolare: 10. Realizzazione di una platea di fondazione in cls, dimensioni 17,1 m x 5,1 m, dello spessore di 30 cm, su cui poggiare la pista di lavaggio, idonea a sopportare le sollecitazioni di tipo statico e dinamico dovute al passaggio degli automezzi (figg. 7 e 8); 11. Pozzetti di raccordo 80 cm x 80 cm x 80 cm, in conglomerato cementizio, per alloggio elettropompe di rilancio; Figura 7 Figura Realizzazione di una platea in cls, dimensioni 29 m x 3,8 m, dello spessore di 30 cm, per l alloggiamento della sezione di recupero acque di lavaggio, stazione di dosaggio polielettrolita e quadri elettrici (figg. 9 e 10); 13. Canaletta passatubi di collegamento pista-trattamento, in cls prefabbricato, 800 mm x 200 mm, coperta con beole in acciaio di adeguato spessore. Le rampe di salita e discesa dalla pista di lavaggio sono mobili, costituite ognuna da una struttura portante in acciaio, riempita internamente con calcestruzzo armato. Pag. 9 di 14

10 Figura 9 Figura 10 Pag. 10 di 14

11 6 ASPETTI AMBIENTALI 6.1 Consumo di risorse Consumi idrici La tipologia di impianto lavaruote descritto riduce al minimo i consumi idrici in quanto è a circuito completamente chiuso. La sezione di trattamento fanghi a bordo impianto, infatti, consente il recupero e riutilizzo pressoché totale delle acque di lavaggio (fig. 11). L acqua da reintegrare è dovuta unicamente alla bagnatura dei mezzi d opera e all umidità residua nei fanghi di smaltimento. Attingendo, per il reintegro, dalla riserva di acqua chiarificata già disponibile dell impianto MR, viene ulteriormente ottimizzato il riutilizzo di acqua e ridotto al minimo il prelievo di acqua dalla rete. La quantità di acqua da reintegrare per ogni ciclo di lavaggio è di l (16 m 3 /giorno max) Consumi energetici Figura 11 L impianto proposto prevede una potenza elettrica installata di ~ 115 kw, così distribuiti: 14. 4x17,7 kw gruppo elettropompe di lavaggio; 15. 2x 20,7 kw gruppo elettropompe di rilancio acque reflue; 16. 2x1,1 kw motoriduttori azionamento catenarie estrazione fanghi. Ogni ciclo di lavaggio, avente una durata di circa 180 s, determina un consumo energetico pari a ~ 6 kwh, in linea con installazioni analoghe al tipo di applicazione previsto. L impianto è progettato per poter eseguire, nelle condizioni di esercizio più gravose, fino a 20 lavaggi/h. L alimentazione di energia elettrica, fornita da AST, sarà derivata dalla rete esistente degli impianti Metal Recovery Consumo di prodotti ausiliari Per la fase di chiari-flocculazione dei fanghi è previsto l utilizzo di un agente flocculante costituito da polielettrolita anionico in soluzione acquosa, per il quale, sulla base di applicazioni simili, si stima indicativamente un consumo di 2 l/ciclo di lavaggio (40 l/h max, diluiti sui l che costituiscono la riserva d acqua). Il dosaggio della specie chimica sopra indicata, dipenderà dalla qualità e dal carico di solidi contenuti nelle acque di lavaggio. Un idonea pompa dosatrice consentirà, tuttavia, di ottimizzare la portata in funzione delle reali esigenze di trattamento, evitando sotto- o sovradosaggi. Pag. 11 di 14

12 6.2 Sostanze e preparati pericolosi Per l esercizio dell impianto non è previsto l utilizzo di sostanze e/o preparati pericolosi, ma unicamente il prodotto di cui al paragrafo 6.1.3, polielettrolita anionico in soluzione acquosa, classificato come non pericoloso e non soggetto a registrazione REACH (si veda Scheda Dati di Sicurezza, Allegato 7.1). Il chemical in questione sarà rifornito e stoccato in cisternette tipo tank, della capacità di l, munita di bacino di contenimento di volume adeguato e posizionata su piattaforma in calcestruzzo, in zona idonea a manovre con carrello elevatore a forche da cantiere. Il contenitore sarà incapsulato da un box in pannelli sandwich isolanti, per la protezione dagli agenti atmosferici. 6.3 Emissioni in atmosfera L impianto lavaruote non determina alcun tipo di emissione in atmosfera, diffusa o concentrata. 6.4 Scarichi idrici L installazione proposta è a circuito chiuso e non prevede lo scarico in rete fognaria delle acque di lavaggio che vengono completamente trattate e riutilizzate. La presenza di paratie paraschizzi impedisce la proiezione e diffusione degli spruzzi di lavaggio, consentendone il contenimento. In uscita dall impianto è prevista una griglia di raccolta acque di gocciolamento post-lavaggio, che sarà canalizzata verso la rete di convogliamento reflui di stabilimento esistente. Le tubazioni di interconnessione tra la stazione di lavaggio ruote e la sezione di trattamento dei reflui saranno alloggiate all interno di una canaletta a tenuta, il cui stato, tramite le apposite beole di ispezione, potrà essere controllato secondo adeguati piani di manutenzione. 6.5 Rumore esterno L impianto in questione non genera rumorosità significativa verso l ambiente esterno, con valori dei livelli di emissione sonora tipicamente <72 db(a), secondo le indicazioni fornite dal costruttore (si veda Allegato 7.3). Preliminarmente all installazione dell impianto, col supporto della Società Simpes Srl, specializzata in igiene industriale, sarà effettuata una valutazione previsionale di impatto acustico, in base a quanto previsto dalla Legge Quadro sull inquinamento acustico n. 447/95. All avvio dell impianto saranno comunque effettuate le misurazioni fonometriche per il riscontro dei livelli dichiarati e garantiti dal Costruttore, al fine di valutare l esposizione al rumore degli addetti e le emissioni verso l ambiente esterno. 6.6 Rifiuti L unico rifiuto generato dalla operatività dell impianto lavaruote, oggetto della presente relazione, è costituito dal solido estratto dalla sezione di trattamento fanghi. Per analogia con installazioni di tipo analogo si stima che la quantità ammonti a 5-10 kg/ciclo di lavaggio. Considerando le condizioni di funzionamento più gravose per l impianto (80 cicli lavaggio/giorno) ciò equivale ad una produzione di circa kg/giorno di solido. Durante i test di collaudo della funzionalità dell impianto saranno raccolti dei campioni rappresentativi del solido recuperato ed effettuata una caratterizzazione chimico-fisica completa del materiale in oggetto, per procedere alla corretta classificazione e attribuzione del codice CER, in base a quanto previsto dal DM Ambiente 24 giugno In base alla tipologia di impianto e di fango trattato, il codice CER rientrerà presumibilmente nelle seguenti categorie: *: fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti di acque reflue industriali; : fanghi prodotti da altri trattamenti di acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce Per la raccolta del solido generato si prevedono le seguenti possibili opzioni. 1. Scarico in un bunker con blocchi prefabbricati di calcestruzzo armato, sia per il contenimento laterale che per il fondo della piazzola, un facsimile del quale è riportato nella figura seguente (fig. 12). Pag. 12 di 14

13 Figura Big-bag opportunamente omologato per rifiuti, capacità 1 m3, agganciato a struttura porta big-bag, con vasca di contenimento stagna, idonea per trasporto con carrello elevatore a forche (fig. 13). 3. Contenitore scarrabile in acciaio, capacità 6 m 3 (fig. 14). Figura 13 Figura 14 In tutti i casi lo scarico è posizionato nella zona impermeabilizzata con geo-membrana (si veda fig.5 lay-out preliminare), già destinata ad accogliere il cumulo di scorie trattate, e sarà prevista idonea copertura con tettoia o tendostruttura per evitare la formazione di percolati. Poiché il rifiuto viene prodotto all interno del sito industriale AST esso sarà avviato a smaltimento presso la discarica di proprietà dell acciaieria, in accordo a quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di gestione dei rifiuti, qualora le analisi confermino la caratterizzazione di base. Pag. 13 di 14

14 7 ALLEGATI 7.1 Scheda Dati di Sicurezza Polielettrolita anionico in soluzione acquosa 7.2 Scheda tecnica impianto base 7.3 Rilevamenti acustici impianto di lavaggio ruote Pag. 14 di 14

15 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 Scheda di sicurezza del 15/10/2015, revisione 5 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Identificazione della miscela: Nome commerciale: ECOFLOC BD Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Uso raccomandato: Flocculante organico Trattamento acque reflue 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Fornitore: Bierre Chimica srl via Canfora 59/ FISCIANO (SA) Tel: Fax: Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: sviluppoericerca@bierrechimica.it 1.4. Numero telefonico di emergenza SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela Criteri Regolamento CE 1272/2008 (CLP): Il prodotto non è considerato pericoloso in accordo con il Regolamento CE 1272/2008 (CLP). Effetti fisico-chimici dannosi alla salute umana e all ambiente: Nessun altro pericolo 2.2. Elementi dell etichetta Simboli: Nessuna Indicazioni di Pericolo: Nessuna Consigli Di Prudenza: Nessuna Disposizioni speciali: Nessuna Disposizioni speciali in base all'allegato XVII del REACH e successivi adeguamenti: Nessuna 2.3. Altri pericoli Sostanze vpvb: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna Altri pericoli: L'eventuale sversamento rende scivolose le superfici SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti 3.1. Sostanze N.A. ECOBD60/5 Pagina n. 1 di 9

16 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD Miscele Componenti pericolosi ai sensi del Regolamento CLP e relativa classificazione: >= 5% - < 7% Ammonio cloruro Numero Index: , CAS: , EC: /4/Oral Acute Tox. 4 H /2 Eye Irrit. 2 H319 <1 % Acido acetico...% Numero Index: , CAS: , EC: /3 Flam. Liq. 3 H /1A Skin Corr. 1A H314 SEZIONE 4: Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso In caso di contatto con la pelle: Lavare abbondantemente con acqua e sapone. In caso di contatto con gli occhi: In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. In caso di ingestione: Non provocare assolutamente vomito. RICORRERE IMMEDIATAMENTE A VISITA MEDICA. In caso di inalazione: Portare l infortunato all aria aperta e tenerlo al caldo e a riposo Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Nessuno 4.3. Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Trattamento: Nessuno SEZIONE 5: Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione idonei: Spray d'acqua. Biossido di carbonio (CO2). Mezzi di estinzione che non devono essere utilizzati per ragioni di sicurezza: Nessuno in particolare Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Non inalare i gas prodotti dall esplosione e dalla combustione. La combustione produce fumo pesante Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi Impiegare apparecchiature respiratorie adeguate. ECOBD60/5 Pagina n. 2 di 9

17 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 Raccogliere separatamente l acqua contaminata utilizzata per estinguere l incendio. Non scaricarla nella rete fognaria. Se fattibile sotto il profilo della sicurezza, spostare dall area di immediato pericolo i contenitori non danneggiati. SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Indossare i dispositivi di protezione individuale. Rimuovere ogni sorgente di accensione. Spostare le persone in luogo sicuro. Consultare le misure protettive esposte al punto 7 e Precauzioni ambientali Impedire la penetrazione nel suolo/sottosuolo. Impedire il deflusso nelle acque superficiali o nella rete fognaria. Trattenere l acqua di lavaggio contaminata ed eliminarla. In caso di fuga di gas o penetrazione in corsi d acqua, suolo o sistema fognario informare le autorità responsabili. Materiale idoneo alla raccolta: materiale assorbente, organico, sabbia 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica In caso di piccole fuoriuscite, assorbire con materiale adsorbente e raccogliere con una pala. Effettuare poi una pulizia della zona danneggiata con abbondante acqua ad alta pressione. In caso di grandi fuoriuscite si raccomanda di delimitare l'area della fuoriuscita con materiale assorbente e raccogliere la massima quantità possibile del prodotto per bombatura in contenitori adeguati. Pulire la zona danneggiata con abbondante acqua ad alta pressione Riferimento ad altre sezioni Vedi anche paragrafo 8 e 13 SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Evitare il contatto con la pelle e gli occhi, l inalazione di vapori e nebbie. Non utilizzare contenitori vuoti prima che siano stati puliti. Prima delle operazioni di trasferimento assicurarsi che nei contenitori non vi siano materiali incompatibili residui. Gli indumenti contaminati devono essere sostituiti prima di accedere alle aree da pranzo. Durante il lavoro non mangiare né bere. Si rimanda anche al paragrafo 8 per i dispositivi di protezione raccomandati Condizioni per l immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Temperatura minima: -5 C. Temperatura massima: 40 C Fascia di temperatura raccomandata: C Shelf life: 6 mesi Tenere lontano da cibi, bevande e mangimi. Materie incompatibili: Si veda anche il successivo paragrafo 10. Indicazione per i locali: Locali adeguatamente areati Usi finali specifici Nessun uso particolare ECOBD60/5 Pagina n. 3 di 9

18 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 SEZIONE 8: Controllo dell esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo Ammonio cloruro - CAS: ACGIH - LTE(8h): 10 mg/m3 - STE: 20 mg/m3 - Note: Eye and URT irr Acido acetico...% - CAS: UE - LTE(8h): 25 mg/m3, 10 ppm ACGIH - LTE(8h): 10 ppm - STE: 15 ppm - Note: URT and eye irr, pulm func Valori limite di esposizione DNEL N.A. Valori limite di esposizione PNEC N.A Controlli dell esposizione Protezione degli occhi: Occhiali con protezione laterale. Protezione della pelle: Indumenti protettivi per agenti chimici. Protezione delle mani: NBR (gomma nitrile-butadiene). Protezione respiratoria: Non necessaria per l'utilizzo normale. Rischi termici: Nessuno Controlli dell esposizione ambientale: Nessuno Controlli tecnici idonei: Nessuno SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali Proprietà Valore Metodo: Note: Aspetto e colore: Liquido bianco lattiginoso Odore: Leggero Soglia di odore: N.A ph: 3,0-5, Punto di fusione/congelamento: N.A Punto di ebollizione iniziale oltre 100 C e intervallo di ebollizione: Punto di infiammabilità: N.A Velocità di evaporazione: N.A Infiammabilità solidi/gas: N.A Limite superiore/inferiore N.A d infiammabilità o esplosione: Pressione di vapore: N.A ECOBD60/5 Pagina n. 4 di 9

19 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 Densità dei vapori: N.A Densità relativa: g/ml Idrosolubilità: completa Solubilità in olio: N.A Coefficiente di ripartizione minore di (n-ottanolo/acqua): Temperatura di N.A autoaccensione: Temperatura di N.A decomposizione: Viscosità: cps Proprietà esplosive: N.A Proprietà comburenti: N.A Altre informazioni Proprietà Valore Metodo: Note: Miscibilità: N.A Liposolubilità: N.A Conducibilità: N.A Proprietà caratteristiche dei gruppi di sostanze N.A SEZIONE 10: Stabilità e reattività Reattività Stabile in condizioni normali Stabilità chimica Stabile in condizioni normali Possibilità di reazioni pericolose Nessuno Condizioni da evitare Stabile in condizioni normali Materiali incompatibili Prodotti da evitare: Agenti ossidanti. Possono causare reazioni esotermiche. Basi forti possono produrre vapori di ammoniaca Prodotti di decomposizione pericolosi In caso di decomposizione possono liberarsi gas pericolosi, principalmente: HCl, NH3, ossidi di azoto, carbonio e zolfo. SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche Informazioni sugli effetti tossicologici Informazioni tossicologiche riguardanti la miscela: ECOFLOC BD 60 a) tossicità acuta: Test: LD50 - Via: Orale - Specie: Ratto > 2000 mg/kg Test: LD50 - Via: Pelle - Specie: Coniglio > 2000 mg/kg ECOBD60/5 Pagina n. 5 di 9

20 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 b) corrosione/irritazione cutanea: Test: Sensibilizzazione della pelle - Via: Pelle Negativo Test: Corrosivo per gli occhi Negativo Informazioni tossicologiche riguardanti le principali sostanze presenti nella miscela: Acido acetico...% - CAS: LD50 (RABBIT) SKIN: 1060 MG/KG Se non diversamente specificati, i dati richiesti dal Regolamento 453/2010/CE sotto indicati sono da intendersi N.A.: a) tossicità acuta; b) corrosione/irritazione cutanea; c) lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi; d) sensibilizzazione respiratoria o cutanea; e) mutagenicità delle cellule germinali; f) cancerogenicità; g) tossicità per la riproduzione; h) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola; i) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta; j) pericolo in caso di aspirazione. SEZIONE 12: Informazioni ecologiche Tossicità Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. ECOFLOC BD 60 a) Tossicità acquatica acuta: Endpoint: LC50 - Specie: Pesci > 100 mg/l - Durata h: 96 Endpoint: EC50 - Specie: Dafnie > 100 mg/l - Durata h: 72 Endpoint: EC50 - Specie: Alghe > 100 mg/l - Durata h: Persistenza e degradabilità ECOFLOC BD 60 Biodegradabilità: Non rapidamente degradabile Potenziale di bioaccumulo ECOFLOC BD 60 Bioaccumulazione: Non bioaccumulabile Mobilità nel suolo N.A Risultati della valutazione PBT e vpvb Sostanze vpvb: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna Altri effetti avversi Nessuno SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento Metodi di trattamento dei rifiuti Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali. SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto Numero ONU ECOBD60/5 Pagina n. 6 di 9

21 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 Merce non pericolosa ai sensi delle norme sul trasporto Nome di spedizione dell ONU N.A Classi di pericolo connesso al trasporto N.A Gruppo d imballaggio N.A Pericoli per l ambiente N.A Precauzioni speciali per gli utilizzatori N.A Trasporto di rinfuse secondo l allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC N.A. SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela D.Lgs. 9/4/2008 n. 81 D.M. Lavoro 26/02/2004 (Limiti di esposizione professionali) Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) Regolamento (CE) n. 790/2009 (ATP 1 CLP) e (UE) n. 758/2013 Regolamento (UE) n. 453/2010 (Allegato II) Regolamento (UE) n. 286/2011 (ATP 2 CLP) Regolamento (UE) n. 618/2012 (ATP 3 CLP) Regolamento (UE) n. 487/2013 (ATP 4 CLP) Regolamento (UE) n. 944/2013 (ATP 5 CLP) Regolamento (UE) n. 605/2014 (ATP 6 CLP) Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute in base all'allegato XVII del Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH) e successivi adeguamenti: Restrizioni relative al prodotto: Restrizione 40 Restrizioni relative alle sostanze contenute: Nessuna restrizione. Ove applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative: Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche). D.Lgs. 21 settembre 2005 n. 238 (Direttiva Seveso Ter) Regolamento 648/2004/CE (Detergenti). D.L. 3/4/2006 n. 152 Norme in materia ambientale Disposizioni relative alle direttive 82/501/EC(Seveso), 96/82/EC(Seveso II): N.A Valutazione della sicurezza chimica No SEZIONE 16: Altre informazioni Testo delle frasi utilizzate nel paragrafo 3: H302 Nocivo se ingerito. H319 Provoca grave irritazione oculare. H226 Liquido e vapori infiammabili. H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari. ECOBD60/5 Pagina n. 7 di 9

22 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 Paragrafi modificati rispetto alla precedente revisione: SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento SEZIONE 8: Controllo dell esposizione/protezione individuale SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche SEZIONE 12: Informazioni ecologiche Questo documento e' stato redatto da un tecnico competente in materia di SDS e che ha ricevuto formazione adeguata. Principali fonti bibliografiche: ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network - Joint Research Centre, Commission of the European Communities SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS - Eight Edition - Van Nostrand Reinold CCNL - Allegato 1 Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo specifico che ne deve fare. Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente. ADR: CAS: CLP: DNEL: EINECS: GefStoffVO: GHS: IATA: IATA-DGR: ICAO: ICAO-TI: IMDG: INCI: KSt: LC50: LD50: LTE: PNEC: RID: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale stradale di merci pericolose. Chemical Abstracts Service (divisione della American Chemical Society). Classificazione, Etichettatura, Imballaggio. Livello derivato senza effetto. Inventario europeo delle sostanze chimiche europee esistenti in commercio. Ordinanza sulle sostanze pericolose in Germania. Sistema globale armonizzato di classificazione e di etichettatura dei prodotti chimici. Associazione per il trasporto aereo internazionale. Regolamento sulle merci pericolose della "Associazione per il trasporto aereo internazionale" (IATA). Organizzazione internazionale per l'aviazione civile. Istruzioni tecniche della "Organizzazione internazionale per l'aviazione civile" (ICAO). Codice marittimo internazionale per le merci pericolose. Nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici. Coefficiente d'esplosione. Concentrazione letale per il 50 per cento della popolazione di test. Dose letale per il 50 per cento della popolazione di test. Esposizione a lungo termine. Concentrazione prevista senza effetto. Regolamento riguardante il trasporto internazionale di merci pericolose per via ferroviaria. ECOBD60/5 Pagina n. 8 di 9

23 Scheda di sicurezza ECOFLOC BD 60 STE: STEL: STOT: TLV: TWATLV: WGK: Esposizione a breve termine. Limite d'esposizione a corto termine. Tossicità organo-specifica. Valore limite di soglia. Valore limite di soglia per la media pesata su 8 ore. (ACGIH Standard). Classe di pericolo per le acque (Germania). ECOBD60/5 Pagina n. 9 di 9

24 Impianto Lavaruote MOBILE mod. Clean 600 MFC Box per quadro elettrico, dosaggio e stoccaggio flocculante. Vasca di dissabbiatura e accumulo acqua lavaggio. Estrattore fanghi. Vasca di raccolta sabbie e fanghi. Rampa di entrata e/o uscita. Collettori di lavaggio orizzontali con ugelli a ventaglio. Collettori di lavaggio verticali con ugelli a ventaglio. Pannelli paraspruzzi. Rampa di entrata e/o uscita.

25 Impianto MOBILE a passaggio con ugelli fissi - fuori terra Dati tecnici mod. Clean 600 MFC Lunghezza totale dell impianto di lavaggio struttura. mm Larghezza INTERNA PISTA di lavaggio. mm Larghezza struttura di lavaggio con pannelli mm paraspruzzi. Lunghezza INTERNA PISTA di lavaggio. mm Altezza PISTA di lavaggio. mm 400 Altezza struttura di lavaggio con i pannelli paraspruzzi. mm Lunghezza dei guida ruote. mm Lunghezza delle rampe di salita e di discesa. mm Lunghezza zona di gocciolamento (consigliato). mm Peso complessivo dell impianto completo di rampe. kg Quantità e Tipologia degli i ugelli. n 225/ Fissi a ventaglio Caratteristiche dell acqua di alimentazione impianti -- Decantata chiarificata Lavaruote. Portata di collaudo. kg Materiali utilizzati nella struttura autoportante. -- Acciaio al carbonio Fe 510. Protezione delle corrosioni. Zincatura a caldo Impianto di lavaggio ruote MOBILE installato sopra una platea di cemento o asfalto mod. 600 MFC: Impianto completamente AUTOMATICO. Rampe di salita e discesa costruite in Acciaio al carbonio Fe 510 o in alternativa in cemento armato, con una pendenza massima del 10%. Collettori di transito e lavaggio con struttura tubolare. La configurazione della pista di lavaggio è stata appositamente studiata per agevolare l eliminazione dei residui dalle gomme. Inoltre tale configurazione evita danneggiamenti alla gomma stessa. Guidaruote con una lunghezza variabile a seconda del modello scelto. Due coppie di fotocellule o spirali,magnetiche per accensione e spegnimento. Protezioni e segnali mancanza acqua. Quadro elettrico IP 65 completo di PLC per la gestione e il monitoraggio di tutte le funzioni operative posizionato all interno di una cabina metallica. Non teme il gelo, l impianto è costruito per evitare rotture dovute al ghiaccio. Altezza dei getti di lavaggio variabile da 50 cm a 150 cm. Nessun organo meccanico per il lavaggio delle gomme. Clean è continuamente impegnata nella ricerca, sviluppo, progettazione e costruzione di Impianti innovativi e personalizzati. 2

26 Componenti e Dati tecnici mod. Clean 600 MFC Pompe per il lavaggio laterale l/min, 3 bar, 8,8 kw. n. 01 Pompe per il lavaggio battistrada l/min, 3 bar, 12,4 n. 01 kw. Pompe di rilancio al trattamento acque l/min, 5 kw. n. 01 Potenza totale assorbita. kw 26,9 Capacità di lavaggio (il rendimento è legato alla quantità di Lavaggi/ora residui depositati sulle gomme). Trattamento acque reflue con Decantazione, Flocculazione, n. 01 Chiarificazione, Estrazioni fanghi. Tempo di lavaggio ( dipende dalla tipologia e quantità di detriti Secondi da eliminare). Vasca di trattamento in Acciaio al carbonio Verniciata con prodotti epossidici da 25 m^3, per la: Dissabbiatura, n. 01 Estrazione sabbie e fanghi, Disoleazione e Accumulo. Stazione dosaggio polielettrolita. n. 01 Impianto estrazione fanghi con catenaria completa di palette e tazze: Potenza Motovariatore 0,75 kw, 400 V, 3F. Vasca o sacconi di raccolta fanghi. n. 01 A richiesta. -- Funzionalità dell impianto: L Impianto Lavaruote consiste in una struttura completa di collettori ed ugelli fissi di lavaggio. L attivazione di questo sistema avviene con due Fotocellule. Il mezzo d opera, entrando nell impianto, attiva la prima coppia di fotocellule, le pompe si accendono e pressurizzano i collettori facendo defluire l acqua in pressione attraverso gli ugelli. Il mezzo lavato, uscendo dall impianto, attiva la coppia di fotocellule poste in uscita e le pompe di lavaggio si spengono, rimanendo pronte per i lavaggi successivi. La velocità di passaggio del mezzo all interno del lavaruote è naturalmente determinata dall autista che dovrà, se necessario, eseguire delle brevi soste intermedie per permettere ai getti d acqua di lavorare maggiormente sui depositi di terra inseriti all interno della figura nelle gomme; in qualsiasi caso la velocità massima consentita sarà di 3 km/h. Una soluzione che offre numerosi vantaggi: Massimo riutilizzo dell acqua e minimo reintegro. L acqua può essere quasi completamente riciclata. Si deve reintegrare solamente la quantità d acqua persa con il mezzo in uscita dal lavaggio e con i fanghi smaltiti. Con i nuovi sistemi di estrazione delle sabbie, le costose operazioni di aspirazione delle sabbie e dei fanghi con mezzi di auto spurgo possono essere ridotte al minimo. Soluzioni dal design curato. Installazione e messa in servizio in poche ore. Concezione dell impianto di tipo modulare ed espandibile in tempi successivi. Impianti reinstallabili su altri cantieri. Archi di lavaggio totale 3

27 Trattamenti reflui per il riutilizzo delle acque di lavaggio: Con i nuovi impianti di depurazione clean, oltre alle sabbie sono estratti molte impurità presenti nelle acque reflue. Dissabbiatore e Decantatore - Le sabbie e i fanghi estratti sono inviati direttamente ad una vasca di raccolta o a un impianto di disidratazione a sacconi drenanti o alla Filtro pressa. Massimo riutilizzo dell acqua e minimo reintegro. L acqua può essere quasi completamente riciclata. Si deve reintegrare la quantità d acqua persa dal mezzo in uscita dal lavaggio e dai fanghi smaltiti. Possibilità di eseguire la chiarificazione completa delle acque anche quando i fanghi sono presenti in grande quantità. L operazione è svolta con l aiuto di un flocculante. La particolare conformazione delle vasche permette di ottenere una buona chiarificazione. in alternativa ai Decantatori, i fanghi possono essere estratti da una catenaria con palette raschiatrici in gomma. Disidratazione dei fanghi con Ispessitore, sacchi filtranti, cassone drenante o filtropressa: la scelta del sistema di disidratazione più appropriato dipenderà dalla quantità e dalle caratteristiche dei fanghi. Processo di depurazione per il riutilizzo delle acque di lavaggio La tipologia delle attività svolte determina la composizione dei solidi nelle acque di lavaggio. L intensità dei lavaggi ne determina la quantità. In base alla conoscenza e allo studio di questi dati sarà proposto il trattamento più adatto. Dissabbiatura Disoleazione Defangazione. Chiarificazione. Rimozione metalli pesanti. Disidratazione dei fanghi. 4

28 Trattamenti personalizzati di acque di lavaggio inquinate: Nei casi di acque di lavaggio molto fangose, con presenza di solidi sospesi di diversa provenienza e caratteristica, (per es. argilla, carbone, sostanze organiche, ecc) il depuratore è più complesso e varia in relazione alle caratteristiche delle sostanze da eliminare. La separazione dei fanghi può essere svolta tramite decantazione, flottazione, filtrazione. In relazione al tipo di attività svolta i mezzi rilasciano nelle acque di lavaggio diverse tipologie di sostanze inquinanti che, per essere eliminate, richiedono un trattamento specifico, che può essere chimico fisico o biologico. In questi casi sono installati impianti di trattamento progettati sulla base delle migliori tecniche disponibili per ottenere acque di lavaggio perfettamente chiarificate, riutilizzabili e che rispettano i limiti delle normative di regolamentazione dello scarico. Trattamento reflui e depurazione delle acque di lavaggio 5

29 Lavaruote mod. 605 MFC (Vista in pianta) Linea 10 metri Data Rilevamento 03 novembre 2015 Sorgenti sonore presenti Traffico veicolare di zona industriale durante giorno festivo - valore rilevato di potenza sonora 49 db Altezza punto di rilevamento Lo strumento di rilevamento è stato posto ad una altezza pari a 2 metri dal piano di appoggio del'impianto Linea 7 metri Descrizione punto di rilevamento Il rilevamento è avvenuto all'aria aperta all'interno del piazzale asfaltato della ditta Clean. Valori rilevati con impianto in funzione senza il transito dei mezzi d'opera. Lwa < 66,4 db Linea 5 metri Lwa < 65,0 db Lwa < 65,0 db Strumento utilizzato Fonometro "Delta OHM" mod. HD 8701 Condizioni atmosferiche durante il rilevamento Cielo sereno, temperatura di 24 C, umidità 80% circa quasi totale assenza di vento 6040 Lwa < 68,5 db Lwa < 70,0 db Lwa < 72,0 db 4900 Pista lavaruote (Sorgente del rumore) Lwa < 66,5 db Lwa < 68,0 db Lwa < 69,5 db Lwa < 68,5 db Linea 5 metri Lwa < 65,0 db Lwa < 68,5 db Linea 7 metri DATA 06/11/2015 R.A.03/15 RILEVAMENTI ACUSTICI Linea 10 metri RILEVAMENTI ACUSTICI IMPIANTO DI LAVAGGIO RUOTE MOD. CLEAN 605 MFC

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