RESILIENZA E RESISTENZA DEL SUOLO
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- Daniela Gatto
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2 Lavorazioni Interventi meccanici al suolo al fine di creare condizioni favorevoli ad accogliere le colture. Sono il principale mezzo con cui l uomo può incidere sulle caratteristiche fisiche - chimiche e biologiche del suolo in modo più o meno diretto ATTENZIONE: gli interventi che si eseguono possono avere ricadute anche nel lungo periodo quindi è importante operare con attenzione per non pregiudicare i risultati ottenibili (concetti di resilienza e resistenza)
3 RESILIENZA E RESISTENZA DEL SUOLO Il concetti si sviluppano in materia di ecologia del suolo e uso sostenibile con lo scopo di descrivere le risposte dei suoli ad impatti o disturbi di vario tipo. La resilienza del suolo è definita come la capacità di recuperare la sua integrità funzionale e strutturale dopo un disturbo esterno continuando a svolgere regolarmente le sue funzioni. Per resistenza del suolo si intende, invece, la capacità del suolo di mantenere invariate le proprie funzioni a seguito di un disturbo esterno. Se il disturbo è troppo drastico o il suolo ha un elevata fragilità costituzionale si può avere una degradazione irreversibile in cui viene meno il recupero delle sue capacità funzionali in tempi ragionevoli (lo spazio della vita dell'uomo). In questo caso si ha, infatti, il superamento delle capacità di resilienza del suolo con un danno permanente oppure la necessità di un intervento di ripristino specializzato e costoso
4 Lavorazioni Obiettivi: Migliorare le caratteristiche fisico-chimiche e idrologiche del suolo!!interrare correttivi, concimi e ammendati!!aumentare la capacita di immagazzinarne acqua utile per la coltura;!!creare un buon equilibrio tra macro e micro pori!!garantire l integrazione delle azioni del clima e degli esseri viventi mantenere e/o migliorare la fertilità dei suoli Creare le condizioni ideali per l impianto, la crescita e lo sviluppo delle colture Risanamento delle colture
5 Miglioramento proprietà fisiche Azione sulla struttura del suolo Esposizione di una maggior superficie di suolo agli agenti climatici(gelo, piogge, ecc.): aumenta l efficacia della loro azione Determinano variazioni della porosità: Regolazione dell umidità del suolo Approfondimento apparati radicali Incorporamento ammendati calcarei e umiferi: che stabilizzano la struttura del terreno
6 Miglior infiltrazione Miglior drenaggio Regolazione dell umidità del suolo Ritenzione dell acqua: riduzione ruscellamento, creazione di riserve idriche profonde Riduzione dell evaporazione (sarchiatura: interrompe la risalita capillare)
7 Miglioramento proprietà chimiche Azione sulla dotazione disponibilità di nutrienti del suolo: Interramento: composti fertilizzanti (organici inorganici) correttivi Miglioramento proprietà biologiche Azione sull abitabilità del suolo: E favorita l attività microbica per: Incorporazione di sostanza organica (residui colturali, ammendanti) Formazione struttura (mezzo aerato, non troppo umido) formazione di microambienti idonei per i diversi microrganismi sviluppo di microflora e microfauna favorevoli per lo sviluppo delle colture
8 Impianto, crescita sviluppo delle colture Creano condizioni per buona germinazione ed emergenza, migliorando la disponibilità di calore, umidità, aria Favoriscono la penetrazione delle radici Difesa colture Controllo e gestione piante infestanti!!!
9 Tenacità, adesività e plasticità Lavorazioni del suolo quando? Tenacità o coesione: resistenza del suolo a penetrazione e schiacciamento; rappresenta un fattore di resistenza all avanzamento degli organi lavoranti. E il risultato delle forze che tendono a tenere unite le particelle di suolo. è inversamente proporzionale all umidità del suolo; a pari umidità è max nei suoli argillosi e minima in quelli sabbiosi (ovvero cresce proporzionalmente con il contenuto in argilla); è inversamente proporzionale al contenuto in sostanza organica. Buona struttura e dotazione in sostanza organica riducono la tenacità Adesività: tendenza del suolo ad aderire agli organi lavoranti. Troppa adesività è un problema per l aratura. Essa aumenta con l aumentare dell umidità del suolo e raggiunge i livelli massimi nei suoli torbosi. Plasticità: proprietà che alcuni materiali hanno di cambiare forma quando sottoposti all azione di forze esterne e di mantenere la nuova forma nel tempo, anche dopo la cessazione di tale forze. Dipende molto dall umidità del suolo e dal contenuto in argilla. Per un suolo esistono 2 limiti di plasticità f (contenuto colloidi, tessitura): - Limite minimo: limite al di sotto del quale il suolo si presenta incoerente e quindi non capace di assumere cambiamenti duraturi sotto l azione di forze esterne. -!Limite massimo: limite oltre il quale il suolo, ridotto a poltiglia, ha consistenza fluida e non mantiene più alcuna forma determinata dalle forze esterne; La differenza di contenuto % di umidità tra i due è l indice di plasticità (da 3-4 in terreni sciolti a 25 in terreni argillosi)
10 INDICE DI PLASTICITÀ: ampiezza dell intervallo plastico di un suolo. IP= wl-wp Stato di TEMPERA: è lo stato in cui si hanno le condizioni ideali per eseguire le lavorazioni. Con suolo in tempera gli organi lavoranti vincono facilmente le forze di coesione e il terreno aderisce poco, le zolle si sgretolano con relativa facilità e la lavorazione lascia il suolo in condizioni di sofficità ideali.
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14 CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO Lavorazioni: - straordinarie (o di messa a coltura) - ordinarie Lavorazioni straordinarie: - abbattimento alberi ed arbusti - decespugliatura - spietramento - fessurazione profonda terreno - sistemazione idraulica + livellamento Lavorazioni ordinarie: - lavorazione principale - lavorazioni secondarie - lavorazioni consecutive Classificazione in base a profondità: - superficiali fino a 15 cm - medio-profonde da 15 a 40 cm - profonde oltre 40 cm
15 DETERMINAZIONE PROFONDITA! DI LAVORO
16 EVOLUZIONE DELLE TECNICHE E DELLE ATTREZZATURE PER LA LAVORAZIONE DEL TERRENO OBIETTIVI STRATEGICI: - miglioramento delle prestazioni energetiche; - conservazione della fertilità del terreno; - riduzione dell!erosione; - protezione dell!ambiente; - salvaguardia del reddito agricolo. FINALITA! DI BREVE PERIODO: Scelta della tecnica: - massima diffusione delle tecniche conservative Scelta delle attrezzature: - impiego di operatrici moderne ed efficienti - scelta appropriata degli utensili FINALITA! DI LUNGO PERIODO: - minimo ricorso all!aratura profonda - massimo impiego delle tecniche conservative
17 ATTREZZATURE PER LA LAVORAZIONE DEL TERRENO
18 MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE NELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO ADOZIONE ATTREZZATURE VERSATILI E POLIVALENTI: - massimo sfruttamento della potenza motrice; - ottimizzazione accoppiamento trattrice-operatrice; - elevata efficienza utensili. ADOZIONE TECNICHE SEMPLIFICATE: - riduzione dei tempi di intervento e dei consumi di combustibile - riduzione del numero di passaggi per l!impianto delle colture RISULTATI CONSEGUIBILI: - aumento della tempestività e della superficie dominabile nel periodo utile; - interventi su terreno in buone condizioni di lavorabilità; - riduzione dei costi energetici e monetari di impianto delle colture.
19 MACCHINE OPERATRICI INNOVATIVE PER LA LAVORAZIONE DEL TERRENO Rovesciamento terreno: - aratri polivomere - rotoaratri - vangatrici Lavorazione a due strati: - aratri ripuntatori Discissura: - subsoiler - chisel Lavorazione minima e secondaria: - erpici di diversa tipologia (ad utensili statici ed azionati) - zappatrici rotative Semina diretta con minima lavorazione: - macchine operatrici combinate Non lavorazione: - seminatrici da sodo a righe - seminatrici da sodo di precisione
20 ARATRO "A VERSOIO#
21 Aratro trivomere portato reversibile Aratro esavomere semi-portato semplice Aratro bivomere trainato semplice
22 Aratro bivomere portato doppio Aratro bivomere trainato semplice
23 Aratro quadrivomere portato doppio Aratro bivomere trainato semplice
24 Aratro esavomere semi-portato doppio
25 Aratura a colmare
26 Aratura a scolmare
27 Aratura alla pari con aratro reversibile
28 Aratura alla pari con aratro semplice
29 Aratura in traverso Aratura a ritocchino
30 Aratura a rittochino
31 Aratura fuori solco Aratura entro solco
32 Aratro quadrivomere con ruota nel solco Aratro quadrivomere fuori solco
33 CORPI DELL!ARATRO Versoio elicoidale Versoio cilindrico Versoio universale Versoio fenestrato
34 ARATRO PENTAVOMERE CON VERSOI UNIVERSALI ARATRO TRIVOMERE CON VERSOI FENESTRATI
35 ARATRO CON CORPI A LOSANGA
36 ARATRO CON CORPI A LOSANGA
37 ARATRO AMBIVERSATILE
38 ARATRO AMBIVERSATILE
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41 ACCESSORI ARATRI
42 DISPOSITIVI DI SICUREZZA
43 ARATRO TRIVOMERE EQUIPAGGIATO CON NO-STOP IDRAULICO
44 ARATRO A DISCO RIPUNTATORE
45 LAVORAZIONE A DUE STRATI Ripuntatori a monte del vomere Ripuntatori a valle del vomere
46 LAVORAZIONE A DUE STRATI
47 LAVORAZIONE A DUE STRATI
48 MODERNI CORPI RIPUNTATORI
49 In quali settori sono necessarie nuove operatrici e tecnologie specifiche per l!agricoltura biologica? SETTORI NEI QUALI MACCHINE E TECNOLOGIE POSSONO ESSERE LE STESSE UTILIZZATE IN AGRICOLTURA CONVENZIONALE :!! MACCHINE MOTRICI;!! IMPIANTO DELLE COLTURE (SEMINA E TRAPIANTO);!! FERTILIZZAZIONE;!! DIFESA DELLE COLTURE (IRRORATRICI);!! RACCOLTA. SETTORI NEI QUALI MACCHINE E TECNOLOGIE DEVONO ESSERE DIVERSE DA QUELLE UTILIZZATE IN AGRICOLTURA CONVENZIONALE :!! LAVORAZIONE DEL TERRENO (STRATEGIE PIU CHE MACCHINE );!!CONTROLLO DELLE INFESTANTI ( KEY PROBLEM IN AGRICOLTURA BIOLOGICA!);!!DIFESA NON CONVENZIONALE!!DISINFEZIONE/DISINFESTAZIONE DEL TERRENO.
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52 GESTIONE DELLE INFESTANTI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA METODI PREVENTIVI (RIDUCONO L!EMERGENZA IN CAMPO DI MALERBE)!Falsa semina!lavorazione del terreno!colture di copertura!avvicendamento colturale!disinfezione del terreno!solarizzazione "
53 GESTIONE DELLE INFESTANTI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA METODI INDIRETTI (MIGLIORANO L!ABILITÀ COMPETITIVA DELLA COLTURA)!Scelta di varietà competitive!trapianto anziché semina!densità di impianto!disposizione spaziale!consociazione!fertilizzazione "
54 GESTIONE DELLE INFESTANTI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA METODI DIRETTI O CURATIVI!Mezzi meccanici:! Strigliatura! Erpicatura a dischi attivi! Sarchiatura!Mezzi termici:!pirodiserbo!vapore!acqua calda!raggi infrarossi"
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