Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Strumenti di indagine per la valutazione psicologica"

Transcript

1 Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 3 Disegni sperimentali Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Perché misurare 1. Per valutare le caratteristiche di uno specifico individuo (comune in ambito clinico e lavorativo). 2. Per valutare le caratteristiche di un campione di individui per trarre conclusioni generalizzabili a tutta la popolazione di riferimento (comune in ambito di ricerca). Università di Cagliari, a.a. 2013/2014 Perché fare ricerca Studi descrittivi e correlazionali In ambito di ricerca, ciò che si cerca di fare è comprendere cosa regola la variabilità di un fenomeno, mettendolo in relazione con altri fenomeni. È ovvio che, per fare una cosa del genere, è necessario misurare tutti i fenomeni d'interesse. Se riusciamo a capire cosa è che fa variare un fenomeno, allora saremo in grado di prevederne le variazioni. Non ci spinge solo la curiosità di conoscere il mondo, ma soprattutto la necessità di controllarlo. Spesso il punto di partenza di una ricerca è la semplice osservazione. L'osservazione può essere formalizzata attraverso uno studio descrittivo, il quale cerca di fotografare la realtà nel modo più rigoroso possibile senza alterarla. Lo studio descrittivo può avvalersi di dati già disponibili presso una qualche fonte ufficiale. Molto usati in epidemiologia, gli studi descrittivi possono fornire le informazioni necessarie per successivi studi di tipo sperimentale.

2 L'epidemia di colera del 1854 a Soho Studenti e sale giochi con slot I casi si concentravano in maggioranza intorno a una specifica pompa d'acqua. Inoltre, i frati non contraevano la malattia. Relazione tra numero di sale giochi che ospitano slot machine e videolottery e prevalenza di studenti con problemi legati al gioco d azzardo. Lo studio è un gradino avanti al descrittivo: è di tipo correlazionale (si studiano i legami di covariazione tra due o più variabili). it.wikipedia.org/wiki/epidemia_di_colera_a_broad_street_del_ Il controllo sperimentale Fasi di una ricerca sperimentale Rispetto a uno studio descrittivo, la sperimentazione consente di limitare o comunque tenere a bada i possibili effetti di disturbo di variabili intervenienti che non sono oggetto di studio. L'esperimento è una semplificazione di ciò che accade nella realtà. È questo il suo pregio ma al contempo anche il suo limite: si perde in ecologia, ma a tutto vantaggio della pulizia. Lo scopo: essere il più certi possibile di poter attribuire i cambiamenti della variabile dipendente all'effetto della variabile indipendente. 1. Osservazione di una presunta relazione tra fenomeni. 2. Analisi della letteratura scientifica sull'argomento. 3. Formalizzazione delle ipotesi di ricerca. 4. Scelta del disegno di ricerca. 5. Scelta del campione. 6. Scelta strumenti e operazionalizzazione delle variabili. 7. Scelta delle tecniche di analisi statistica. 8. Raccolta dati. 9. Verifica delle ipotesi attraverso l'analisi dei dati.

3 I disegni sperimentali Esempio: trattamento dell'ansia Scopo essenziale della metodologia sperimentale è tenere sotto controllo le variabili che intervengono sul fenomeno ma che non sono oggetto di studio, che quindi possono generare errori nell'interpretazione dei dati osservati e ridurre la validità della ricerca. Sono essenzialmente disegni fattoriali: le variabili indipendenti, sotto il controllo dello sperimentatore, sono principalmente di tipo categoriale (fattori). Prevedono randomizzazione, ovvero l'assegnazione casuale delle unità statistiche ai gruppi (condizioni sperimentali). Se i gruppi sono già costituiti, si parla di quasi-esperimento. Scopo: verificare l'efficacia di un nuovo farmaco ansiolitico. Campione: 900 persone che si sono rivolte al SSN e hanno una diagnosi di disturbo d'ansia generalizzato. V.I. fattore trattamento : placebo, farmaco gold standard, farmaco target. Metodo: assegnazione casuale dei pazienti alle condizioni e somministrazione in doppio cieco. V.D. Differenza tra ansia post e pre trattamento. Esempio: riconoscimento dei volti Esempio: riconoscimento dei volti Scopo: confrontare le abilità dei maschi e quelle delle femmine nel riconoscere volti dello stesso sesso, di sesso opposto e volti chimerici, costituiti cioè da caratteristiche di entrambi i sessi. Materiali: immagini di volti maschili, di volti femminili e di volti di tipo chimerico. Compito: classificare le immagini in M / F / C. V.I. Accuratezza (Risp. corrette / Num. stimoli) V.D. Genere del volto target, genere del rispondente Femmine Maschi M F C M F C Misurata l'accuratezza delle risposte. Quali sono le variabili dello studio?

4 Condizioni sperimentali Tipologie di fattori Ogni variazione nel livello della variabile indipendente crea una condizione sperimentale. Quando si conduce un esperimento si devono avere almeno due condizioni sperimentali, cioè almeno una variazione della variabile indipendente (esempio: trattamento vs non trattamento). Occhio alla parsimonia: bisogna riuscire a ridurre le condizioni sperimentali al minimo indispensabile per poter verificare le ipotesi. Between vs within Between (fattore tra i soggetti): i livelli raggruppano osservazioni provenienti da unità statistiche differenti (es. trattamento, genere). Within (fattore entro i soggetti): i livelli raggruppano osservazioni provenienti dalle stesse unità statistiche (es. tempo, condizione). Anche detti a misure ripetute. Approfondimento su: Tipologie di fattori Esempio: riconoscimento dei volti Fixed vs random Fixed (fattore fisso): i suoi livelli non sono scelti casualmente ma sono stati determinati a tavolino dallo sperimentatore (es. trattamento, condizione, tempo, genere). Random (fattore casuale): i suoi livelli sono solo un campione casuale di tutti i possibili livelli presenti nella popolazione; valutare le differenze fra questi livelli non è interesse primario della ricerca (es. soggetto, prova, lista di parole). Femmine Sogg M F C Approfondimento su: Ogni incrocio di: 1) genere del rispondente, 2) genere del volto target, ) volto target e 4) soggetto, genera un dato.

5 Esempio: riconoscimento dei volti Esempio: riconoscimento di volti Maschi Sogg M F C Ogni incrocio di: 1) genere del rispondente, 2) genere del volto target, ) volto target e 4) soggetto, genera un dato. Fattori fissi Genere del rispondente (between) Genere del volto target (within) Fattori casuali Soggetto Volto target Variabile dipendente Accuratezza (0 / 1) Trattare i fattori casuali Validità di una ricerca Classicamente, l'effetto dei fattori casuali è considerato rumore: errore casuale che andrebbe limitato il più possibile. È solo negli ultimi anni che le tecniche di analisi dei dati applicate negli studi sperimentali stanno iniziando a considerare anche l'effetto di fattori casuali come fonte d'informazione. Validità interna Le modificazioni della V.D. sono realmente provocate da modificazioni nella V.I. Il rapporto di causalità individuato è reale e non frutto di una qualche artificiosità. Questo però richiede l'impiego di moderne tecniche di analisi abbastanza complesse (i modelli a effetti misti) che qui non tratteremo. Ci accontenteremo di studiare l'approccio classico, che, comunque, per diversi motivi, è ancora egemone.

6 Validità di una ricerca Validità di una ricerca Validità di costrutto Conformità fra risultati e teoria esplicativa. Una ricerca è valida se si possono ragionevolmente escludere spiegazioni alternative dei risultati rispetto alla teoria di riferimento. Per escludere spiegazioni alternative, talvolta si rende necessario realizzare degli esperimenti di contorno. Validità esterna Generalizzabilità dei risultati ad altre condizioni simili (diversi soggetti, luoghi, tempi, ecc.). Estendere i risultati dal campione alla popolazione. Estendere i risultati a condizioni diverse da quelle in cui la ricerca è stata condotta. Stabilità temporale dei risultati. Validità di una ricerca Alcune minacce alla validità interna Validità statistica Si riferisce alla relazione tra V.I. e V.D.: l'effetto trovato è realmente non riconducibile al caso? H 0 : l'effetto è dovuto al caso H 1 : l'effetto non è dovuto al caso Effetto maturazione (studi longitudinali). Regressione verso la media: ripetendo la misurazione, eventi eccezionali tendono a non ripresentarsi e le prestazioni dei soggetti si allineano con una anonima media. Mortalità sperimentale (drop-out). Bias di selezione (gruppi non omogenei). Vera H 0 Falsa Non rifiuto Errore di II tipo H 0 Rifiuto Errore di I tipo Effetto sperimentatore (caratteristiche fisiche e di personalità, es. esperienza). Ma non finisce qui...

7 Problemi con disegni entro i soggetti Controllo di effetti ordine e sequenza Durante una sessione sperimentale si possono presentare effetti di apprendimento e affaticamento. Effetto ordine Le varie condizioni sono presentate sequenzialmente: l'accuratezza nello svolgere il compito potrebbe variare nell'arco della sessione sperimentale. Utilizzare degli stimoli di addestramento (training), che vanno scelti accuratamente. Controbilanciamento: si varia l'ordine di presentazione delle condizioni fra i partecipanti o fra gruppi di partecipanti. Effetto sequenza Un compito precedente potrebbe influenzare il compito successivo. Si profila il rischio che le osservazioni siano non indipendenti fra loro (problema in fase di analisi dei dati). Controbilanciamento Vantaggi dei disegni entro soggetti Soggetto Ordine 1 A B C 2 A C B 3 B A C 4 B C A 5 C A B 6 C B A Ogni condizione (A,B,C) occupa ogni posizione ordinale uno stesso numero di volte e segue ogni altra condizione lo stesso numero di volte. Chiaramente, più sono i livelli del fattore, più saranno gli ordinamenti da utilizzare. Per disegni molto grossi, se abbiamo pochi soggetti, potremmo rinunciare a controllare la sequenza. Il campione può essere meno ampio (si sfruttano gli stessi soggetti per più condizioni sperimentali). I gruppi sono fra loro omogenei. Un problema dei disegni tra gruppi è proprio la creazione dei gruppi, che fra loro dovrebbero essere, per quanto possibile, omogenei per altre possibili variabili intervenienti (almeno: età, genere). Se uno stesso individuo si trova in più gruppi, i gruppi saranno per definizione omogenei!

8 Alcuni accorgimenti generali Alcuni accorgimenti generali Utilizzare uno o più studi pilota (almeno per farsi un'idea di eventuali problemi che potrebbero sorgere). Non avere la pretesa di spiegare tutto con un unico esperimento. Piuttosto, dividere lo studio in più esperimenti. Creare dei gruppi che siano al loro interno bilanciati per possibili variabili confondenti (es. età, genere). Creare dei gruppi che siano fra loro omogenei (prendere da esempio la metodologia caso-controllo). Usare un campione che sia veramente rappresentativo. Preferire disegni bilanciati (uguale numero di osservazioni nelle diverse condizioni sperimentali). Descrivere un esperimento Descrivere un esperimento Introduzione Contestualizzare la ricerca. Analisi della letteratura pregressa. Motivare la ricerca: mostrare che la conoscenza attuale sull'argomento ha delle lacune e noi, col nostro studio, andremo a colmarle. Metodo Partecipanti. Apparato e stimoli. Procedura. Analisi statistiche. Risultati Elenco delle relazioni individuate, con riferimento agli indici statistici. Limitare al minimo le considerazioni. Discussione Interpretazione dei risultati. Limiti della ricerca e possibili sviluppi futuri. Conclusione. Bibliografia Appendici

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Strategie alternative ai metodi sperimentali

Strategie alternative ai metodi sperimentali Strategie alternative ai metodi sperimentali 1. 2. I quasi-esperimenti (non sperimentali) prevedono la descrizione del fenomeno in esame. Il metodo descrive le variabili in esame, non prevede alcuna manipolazione

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate Introduzione alle relazioni multivariate Associazione e causalità Associazione e causalità Nell analisi dei dati notevole importanza è rivestita dalle relazioni causali tra variabili Date due variabili

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 2.2 Mettere a punto un test psicologico Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Da dove partire C'è davvero bisogno di un nuovo strumento di misura?

Dettagli

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 Testi di riferimento F. Celi, D. Fontana, Fare ricerca sperimentale

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte II

Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte II Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte II Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 Ipotesi sperimentale o alternativa e Ipotesi zero o nulla Ipotesi

Dettagli

PSICOLOGIA. La ricerca nelle scienze sociali. Le tecniche di rilevazione dei dati. L'osservazione. il testo:

PSICOLOGIA. La ricerca nelle scienze sociali. Le tecniche di rilevazione dei dati. L'osservazione. il testo: il testo: 01 Le tecniche di rilevazione dei dati Le principali tecniche di raccolta dei dati si dividono in: tecniche descrittive: il ricercatore osserva ciò che sta studiando. Sono tecniche descrittive

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE A.A. 2014-2015 Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE Utilizzare gli strumenti epidemiologici e statistici appropriati per ridurre l'area dell'incertezza nella rilevazione

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2010/11 Lezione 13

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2010/11 Lezione 13 METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2010/11 Lezione 13 Strategie alternative ai metodi sperimentali 1. Metodi descrittivi Non si

Dettagli

Esercitazione n. 1 di Metodologia della Ricerca Psicologica

Esercitazione n. 1 di Metodologia della Ricerca Psicologica Esercitazione n. 1 di Metodologia della Ricerca Psicologica Quesito 1: Un ricercatore intende studiare la comunicazione delle emozioni nell interazione madrebambino in bambini di età inferiore a un anno.

Dettagli

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità Calcolo delle probabilità Laboratorio di Bioinformatica Corso A aa 2005-2006 Statistica Dai risultati di un esperimento si determinano alcune caratteristiche della popolazione Calcolo delle probabilità

Dettagli

UNA CITTÁ CONTRO LA VIOLENZA

UNA CITTÁ CONTRO LA VIOLENZA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÁ TRA UOMO E DONNA QUESTIONARIO UNA CITTÁ CONTRO LA VIOLENZA 1- INTRODUZIONE 1.1 La popolazione oggetto d indagine In riferimento agli obiettivi prefissati dalla commissione

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

Inferenza statistica. Statistica medica 1

Inferenza statistica. Statistica medica 1 Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella

Dettagli

La validità. La validità

La validità. La validità 1. Validità interna 2. Validità di costrutto 3. Validità esterna 4. Validità statistica La validità La validità La validità di una ricerca ci permette di valutare se quello che è stato trovato nella ricerca

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

I ESERCITAZIONE. Gruppo I 100 individui. Trattamento I Nuovo Farmaco. Osservazione degli effetti sul raffreddore. Assegnazione casuale

I ESERCITAZIONE. Gruppo I 100 individui. Trattamento I Nuovo Farmaco. Osservazione degli effetti sul raffreddore. Assegnazione casuale I ESERCITAZIONE ESERCIZIO 1 Si vuole testare un nuovo farmaco contro il raffreddore. Allo studio partecipano 200 soggetti sani della stessa età e dello stesso sesso e con caratteristiche simili. i) Che

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO

LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO LA VALIDITÀ DEGLI STUDI E IL CONTROLLO DEL CONFONDIMENTO Accuratezza degli studi Miettinen, nel 1985, afferma che : la accuratezza di uno studio epidemiologico consiste nel grado di - assenza di errori

Dettagli

Ricerca scientifica Processo di ricerca

Ricerca scientifica Processo di ricerca Ricerca scientifica Processo di ricerca Testi di riferimento: Coon, Mitterer (2011) Psicologia generale. UTET Cap. 1 Pedon, Gnisci (2004) Metodologia della ricerca psicologica. Mulino Cap. 2 La ricerca

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

La Ricerca Infermieristica: Stato dell arte e prospettive

La Ricerca Infermieristica: Stato dell arte e prospettive UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Coordinatore Didattico: Prof. Giancarlo Di Vella aa 2011/2012 Tesi Sperimentale

Dettagli

Test statistici di verifica di ipotesi

Test statistici di verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Il test delle ipotesi consente di verificare se, e quanto, una determinata ipotesi (di carattere biologico, medico, economico,...) è supportata dall

Dettagli

DATI NORMATIVI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE PAC-SI A BAMBINI DI INIZIO SCUOLA PRIMARIA 1

DATI NORMATIVI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE PAC-SI A BAMBINI DI INIZIO SCUOLA PRIMARIA 1 DATI NORMATIVI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE PAC-SI A BAMBINI DI INIZIO SCUOLA PRIMARIA 1 Marta Desimoni**, Daniela Pelagaggi**, Simona Fanini**, Loredana Romano**,Teresa Gloria Scalisi* * Dipartimento

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi In molte situazioni una raccolta di dati (=esiti di esperimenti aleatori) viene fatta per prendere delle decisioni sulla base di quei dati. Ad esempio sperimentazioni su un nuovo farmaco per decidere se

Dettagli

(a cura di Francesca Godioli)

(a cura di Francesca Godioli) lezione n. 12 (a cura di Francesca Godioli) Ad ogni categoria della variabile qualitativa si può assegnare un valore numerico che viene chiamato SCORE. Passare dalla variabile qualitativa X2 a dei valori

Dettagli

Scelta del soggetto. Sviluppo del protocollo. Pretest e revisione del protocollo. Effettuazione dello studio. Analisi dei risultati

Scelta del soggetto. Sviluppo del protocollo. Pretest e revisione del protocollo. Effettuazione dello studio. Analisi dei risultati Ciclo della ricerca Scelta del soggetto Sviluppo del protocollo Pretest e revisione del protocollo Effettuazione dello studio Analisi dei risultati Conclusioni e loro pubblicazione ANATOMIA DELLA RICERCA:

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Corso di laurea in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali a.a. 2003-2004 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA DESCRITTIVA

Corso di laurea in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali a.a. 2003-2004 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA DESCRITTIVA Corso di laurea in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali a.a. 2003-2004 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA DESCRITTIVA Prof. Stefania Funari Parte I TERMINOLOGIA STATISTICA e CONCETTI INTRODUTTIVI

Dettagli

Analizza/Confronta medie. ELEMENTI DI PSICOMETRIA Esercitazione n. 7-8-9-107. Test t. Test t. t-test test e confronto tra medie chi quadrato

Analizza/Confronta medie. ELEMENTI DI PSICOMETRIA Esercitazione n. 7-8-9-107. Test t. Test t. t-test test e confronto tra medie chi quadrato Analizza/Confronta medie ELEMENTI DI PSICOMETRIA Esercitazione n. 7-8-9-107 t-test test e confronto tra medie chi quadrato C.d.L. Comunicazione e Psicologia a.a. 2008/09 Medie Calcola medie e altre statistiche

Dettagli

Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla

Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla Eduardo Rossi 2 2 Università di Pavia (Italy) Maggio 2014 Rossi MRLM Econometria - 2014 1 / 23 Sommario Variabili di controllo

Dettagli

età sesso luogo-abitazione scuola superiore esperienza insegnamento 1 2 2 2 1 2 2 2 2 2 1 2 3 2 2 2 1 2 4 2 2 2 1 2 5 3 2 2 1 2 6 2 2 2 1 2 7 3 2 1 1

età sesso luogo-abitazione scuola superiore esperienza insegnamento 1 2 2 2 1 2 2 2 2 2 1 2 3 2 2 2 1 2 4 2 2 2 1 2 5 3 2 2 1 2 6 2 2 2 1 2 7 3 2 1 1 età sesso luogo-abitazione scuola superiore esperienza insegnamento 1 1 1 3 1 4 1 5 3 1 6 1 7 3 1 1 8 3 1 9 3 1 10 3 1 11 3 1 1 1 13 4 1 1 14 3 1 15 1 16 1 17 1 18 1 19 1 0 1 1 1 1 3 3 1 4 1 Come analizzare

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

Il confronto fra proporzioni

Il confronto fra proporzioni L. Boni Il rapporto Un rapporto (ratio), attribuendo un ampio significato al termine, è il risultato della divisione di una certa quantità a per un altra quantità b Il rapporto Spesso, in maniera più specifica,

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Concetto di potenza statistica

Concetto di potenza statistica Calcolo della numerosità campionaria Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Concetto di potenza statistica 1 Accetto H 0 Rifiuto H 0 Ipotesi Nulla (H

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

Statistiche campionarie

Statistiche campionarie Statistiche campionarie Sul campione si possono calcolare le statistiche campionarie (come media campionaria, mediana campionaria, varianza campionaria,.) Le statistiche campionarie sono stimatori delle

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

Gli studi epidemiologici

Gli studi epidemiologici Gli studi epidemiologici STUDI OSSERVAZIONALI descrittivi STUDI OSSERVAZIONALI analitici: Ecologici Trasversali Caso-controllo Di coorte STUDI SPERIMENTALI : Trial controllati randomizzati Trial sul campo

Dettagli

A.A. 2015/2016. Statistica Medica. Corso di. CdL in Fisioterapia CdL in Podologia

A.A. 2015/2016. Statistica Medica. Corso di. CdL in Fisioterapia CdL in Podologia A.A. 2015/2016 Corso di Statistica Medica CdL in Fisioterapia CdL in Podologia La statistica è la scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un "collettivo". Studia i modi in cui

Dettagli

Le candele giapponesi come ausilio al trading. Le candele giapponesi come ausilio al trading

Le candele giapponesi come ausilio al trading. Le candele giapponesi come ausilio al trading Le candele giapponesi come ausilio al trading Michele Maggi Rimini, 1-2 dicembre 2005 Le candele giapponesi come ausilio al trading Tecnica antica ma estremamente attuale Basata sull analisi dello sbilanciamento

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

CHI SEI TU? CHI SONO IO?

CHI SEI TU? CHI SONO IO? L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali

Dettagli

I motori di ricerca. Che cosa sono. Stefania Marrara Corso di Sistemi Informativi

I motori di ricerca. Che cosa sono. Stefania Marrara Corso di Sistemi Informativi I motori di ricerca Stefania Marrara Corso di Sistemi Informativi a.a 2002/2003 Che cosa sono Un motore di ricerca è uno strumento per mezzo del quale è possibile ricercare alcuni termini (parole) all

Dettagli

Marketing internazionale

Marketing internazionale A.A. 2007-2008 Marketing internazionale Dott.ssa Vania Vigolo Lezione 5 1 Comportamento del consumatore? STIMOLI - Ambientali - Di marketing RISPOSTE: - Prodotto -Brand -Distributore - Prezzo - Tempo d

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

CORSO DI STATISTICA La Misurazione, Scale di Misura, Errori di Misura

CORSO DI STATISTICA La Misurazione, Scale di Misura, Errori di Misura CORSO DI STATISTICA La Misurazione, Scale di Misura, Errori di Misura Bruno Mario Cesana Bruno M. Cesana 1 MISURAZIONE La figura 1.1 è tratta da: Bossi A. et al.: Introduzione alla Statistica Medica A

Dettagli

VSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole

VSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di

Dettagli

G iochi con le carte 1

G iochi con le carte 1 Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare

Dettagli

Esempi di algoritmi. Lezione III

Esempi di algoritmi. Lezione III Esempi di algoritmi Lezione III Scopo della lezione Implementare da zero algoritmi di media complessità. Verificare la correttezza di un algoritmo eseguendolo a mano. Imparare a valutare le prestazioni

Dettagli

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di STATISTICA LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di oggetti; cerca, attraverso l uso della matematica

Dettagli

Strategie e metodi per un apprendimento efficace

Strategie e metodi per un apprendimento efficace Strategie e metodi per un apprendimento efficace In più di 100 anni, gli psicologi cognitivi dell apprendimento hanno sviluppato parecchie tecniche di studio: alcune accelerano l apprendimento, altre invece

Dettagli

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

8 Elementi di Statistica

8 Elementi di Statistica 8 Elementi di Statistica La conoscenza di alcuni elementi di statistica e di analisi degli errori è importante quando si vogliano realizzare delle osservazioni sperimentali significative, ed anche per

Dettagli

Analisi dei residui. Test Esatto di Fisher. Differenza fra proporzioni

Analisi dei residui. Test Esatto di Fisher. Differenza fra proporzioni Statistica Economica Materiale didattico a cura del docente Analisi dei residui Test Esatto di Fisher Differenza fra proporzioni 1 Analisi dei residui Il test statistico ed il suo p-valore riassumono la

Dettagli

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014

Dettagli

Volume CORSO DI AEROMODELLISMO. Elementi di aerodinamica semplice. Sommario

Volume CORSO DI AEROMODELLISMO. Elementi di aerodinamica semplice. Sommario Volume 1 CORSO DI AEROMODELLISMO Elementi di aerodinamica semplice Sommario Introduzione CAPITOLO I Perché volano i modelli pag. 2 Il centro di gravità pag. 2 La stabilita pag. 3 Gli stabilizzatori d assetto

Dettagli

Gli Scenari. Cosa sono. Gli Scenari. sono casi rappresentativi delle situazioni reali in cui gli utenti svolgono la loro attività.

Gli Scenari. Cosa sono. Gli Scenari. sono casi rappresentativi delle situazioni reali in cui gli utenti svolgono la loro attività. 1/13 Lo Scenario-Based Design permette ai progettisti e agli utenti di descrivere attività esistenti o di prevedere o immaginare nuove attività che possono essere prodotte dall interazione con un nuovo

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale di area tecnica Corso di Statistica Medica Campionamento e distribuzione campionaria della media Corsi di laurea triennale di area tecnica -

Dettagli

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare

Dettagli

INTRODUZIONE AL DESIGN OF EXPERIMENTS (Parte 1)

INTRODUZIONE AL DESIGN OF EXPERIMENTS (Parte 1) INTRODUZIONE AL DESIGN OF EXPERIMENTS (Parte 1) 151 Introduzione Un esperimento è una prova o una serie di prove. Gli esperimenti sono largamente utilizzati nel campo dell ingegneria. Tra le varie applicazioni;

Dettagli

VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole

VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di

Dettagli

Esercizi test ipotesi. Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010

Esercizi test ipotesi. Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Esercizi test ipotesi Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Verifica delle ipotesi - Esempio quelli di Striscia la Notizia" effettuano controlli casuali per vedere se le pompe

Dettagli

Vincenzo Perrone Massimo Magni

Vincenzo Perrone Massimo Magni La rete nel palmo di una mano: la comunicazione mobile tra produttività e socialità Vincenzo Perrone Massimo Magni Università Bocconi Novembre 2008 metodologia e campione Il team di ricerca è composto

Dettagli