IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO. Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore
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- Giacinto Molteni
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1 IL PROBLEMA DELL APPRENDIMENTO Intelligenza - funzioni cognitive Ruolo insegnante/educatore
2 Fare un buon lavoro da un punto di vista didattico significa porsi continuamente problemi. Quando lavoriamo con ragazzini che per capacità di apprendimento si discostano dalla norma, che comunemente vengono definiti meno capaci, andiamo innanzitutto a fare una breve riflessione su cosa interviene nell apprendimento. Si pensa innanzitutto all intelligenza. L opinione della psicologia occidentale si è evoluta nel tempo Quella cosa che viene valutata dai test intellettivi Capacità di apprendere e di adattarsi all ambiente Capacità di apprendimento, adattamento e metacognizione
3 LA PROSPETTIVA DELLA PSICOLOGIA COGNITIVA Il cognitivismo spiega l acquisizione di conoscenza come un processo costruttivo e strategico. Apprendere significa connettere l informazione nuova a conoscenze precedenti. Importanti sono le conoscenze dei processi quali memorizzazione, attenzione, percezione, memoria, linguaggio, motivazione Il modo in cui le conoscenze sono organizzate e mantenute in memoria in strutture organizzate, denominate come schema, script, frame. Concetti: metacognizione, ovvero consapevolezza del proprio pensiero, strategia, metodo per affrontare un compito o una situazione.
4 L individuo e il suo funzionamento LE FUNZIONI DI BASE Se l obiettivo che ci diamo è quello di conoscere a fondo i nostri soggetti che apprendono, una domanda che possiamo porci è Qual è la relazione tra funzioni di base (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, ragionamento) e apprendimento?. Studiosi che attribuiscono particolare importanza alla diagnosi delle funzioni di base, ritengono che questi fattori entrano in gioco in ogni apprendimento complesso, ed è quindi sufficiente che uno di essi operi in maniera non idonea per compromettere l apprendimento. Ad esempio un deficit di memoria compromette gli apprendimenti complessi, un deficit di percezione compromette l abilità di esaminare correttamente gli stimoli (es. lettere e parole) per poi riprodurli. Quindi queste funzioni sono oggetto di indagine
5 Si creano MODELLI DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO ELABORATIVI non prestano attenzione al nozionismo, bensì alle strategie organizzative, ai processi messi in atto nell apprendere. Il soggetto che apprende elabora personalmente la conoscenza L insegnante ruolo di facilitatore è attento al processo più che al contenuto, in quanto deve insegnare a pensare (es. pianificare un compito, documentarsi su un problema da risolvere, tenere sotto controllo lo svolgimento di un compito, organizzare le fasi di un lavoro) importanza viene data alla spiegazione
6 La valutazione Raccolta informazioni per accertare se gli obiettivi di un compito sono stati raggiunti verifica della adeguatezza dell istruzione È diagnostica nelle prime fasi di un attività È formativa fornisce un feedback sull andamento dell attività in corso È sommativa a conclusione del percorso di apprendimento
7 Nuove prospettive (anni 90 in poi) OLTRE LA SCIENZA COGNITIVA La mente viene indagata dall esterno, tenendo conto dei contesti spazio temporali, culturali e sociali che la formano. Troviamo tre linee di ricerca sui processi di apprendimento. Costruttivismo Processi di apprendimento come costruzione attiva e non solo di ricezione ed elaborazione di dati e informazioni Contestualismo Culturalismo Conoscenza modellata dai contesti culturali in cui si produce
8 IL COSTRUTTIVISMO Contributo di Piaget (interazione soggetto oggetto) = conoscenza non immagine riflessa del mondo ma costruzione prodotta dall attività cognitiva del soggetto in relazione con la realtà Conoscere significa costruire ipotesi interpretative della realtà. Il soggetto che conosce diventa scopritore, inventore della realtà, la quale assume molteplici forme e facce a seconda delle interpretazioni che ne sono date (von Foerster, 1992).
9 Nella pedagogia Apprendere = costruire e/o decostruire personali strutture di conoscenza sulla base di peculiari ipotesi interpretative della realtà. Obiettivo non è fornire nuove conoscenze ma operare in funzione della trasformazione di precedenti strutture di conoscenza prodotte nell ambito dell agire e del conoscere individuali, facendo leva sul riconoscimento autoriflessivo. La comunicazione e la mediazione didattica divengono istanze funzionali alla costruzione e alla negoziazione di prodotti cognitivi comuni e condivisi.
10 Le pratiche didattiche non sono orientate alla trasmissione, ma alla costruzione di conoscenze, alla promozione di competenze funzionali e al trasferimento delle conoscenze. Il costruttivismo si è aperto ad un dialogo con il culturalismo secondo la cui impostazione la dimensione socioculturale è elemento essenziale e costitutivo dei processi di formazione della conoscenza.
11 Nel costruttivismo sociale il concetto di contesto e quello di situazione assumono centralità. La realtà è insieme di fatti, oggetti, relazioni storicamente ed istituzionalmente determinato preesistente ai singoli individui e allo stesso tempo, insieme di significati quotidianamente negoziati sul piano interindividuale. La nostra mente funziona nel mondo e i modi con cui costruisce conoscenza sono influenzati dagli incontri con gli altri, dagli scambi conversazionali e dialogici nel corso dei quali confrontiamo idee e convinzioni, dagli strumenti a cui abbiamo accesso e su cui dislochiamo parte dell attività cognitiva, dai contesti in cui ci troviamo a operare.
12 I contributi di L.S. Vygotskij e Jerome Bruner Formazione allievi in almeno due direzioni a) nei confronti dello sviluppo intellettuale b) sul piano dello sviluppo sociale docente ruolo di facilitazione, mediazione, supporto
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