Corso Capacity Matteo Dell Acqua

Transcript

1 Seconda parte della seconda parte: dentro al GIS

2 Nel corso utilizzeremo due programmi GIS: Quantum GIS (QGIS) Google Earth (che non è Google maps) Ce ne sono molti di più. Alcuni più potenti, alcuni più specifici, alcuni molto costosi I nostri sono 1. Facili 2. Versatili 3. Diffusi 4. Open source

3 Prima ricapitoliamo un pochino Abbiamo parlato di sistemi di coordinate; quello con cui avremo a che fare di più sarà il WGS84 ma c è anche l UTM 32N Perché? Centrato sul nord Italia paralleli perpendicolari al meridiano centrale Distanze metriche facili da leggere

4 Abbiamo parlato di tipi di oggetti geografici E del loro modo alternativo (e complementare) di rappresentare il mondo

5 Abbiamo parlato di attributi, e del loro contributo nel trasportare informazioni sugli oggetti geografici attributi oggetto forma

6 Abbiamo parlato di interfaccia GIS e dei suoi componenti fondamentali

7 Questa è la faccia di un sistema GIS tipico. Le sua struttura è invariante tra sistemi GIS diversi

8 C è la barra dei menu. Qui sono contenute tutte le funzioni del GIS, dalle più basilari (aprire, salvare files) alle più complesse (strumenti di analisi)

9 Ci sono delle selezioni rapide. Sono strumenti usati molto di frequente che in questo modo possono essere selezionati rapidamente (ad esempio, lo zoom)

10 C è la legenda. Qui vengono visualizzati e manipolati tutti gli strati (layer) di informazione che aggiungeremo alla mappa

11 E poi c è la mappa, ovvero il nostro visualizzatore cartografico. Qui si vede tutto cioè che decidiamo di visualizzare, COME lo decidiamo di visualizzare

12 In fondo, ci sono informazioni importanti circa la scala a cui ci troviamo ed il sistema di coordinate che utilizziamo

13 Ora abbiamo i contenitori. E il contenuto? L utente GIS è allo stesso tempo utilizzatore e creatore di dato geografico. Per ora parliamo di utilizzazione. Alla fine del corso lavoreremo alla creazione del dato Ma dove sono i dati, e come li troviamo???

14 Il dato geografico sul PC vettoriale raster I cosiddetti SHAPEFILES In realtà sono 3 file per ciascuno shape 1. fiumi.shp <- Le geometrie 2. fiumi.shx <- gli indici 3. fiumi.dbf <- gli attributi 4. (altre estensioni opzionali) Raster = immagine Quindi qualunque formato di immagine (ad alta definizione) Ad esempio TIFF, che se contiene informazione geografica viene chiamato geotiff

15 OK, la prima cosa di cui abbiamo bisogno è di qualcuno che i dati li abbia prodotti Qui il GIS funziona al meglio: tramite internet possiamo accedere a dati geografici pubblici, sviluppati da agenzie pubbliche, privati, etc. Basta saperli trovare (= googolare): parole chiave sono quelle che abbiamo utilizzato sinora GIS, shapefile, spatial data, shp, raster, geotiff

16 Cominciamo da dati internazionali

17 Scarichiamoci una mappa politica del mondo, e dati di luoghi popolosi e strade «Admin» «populated places»

18 questa volta scarichiamo fiumi e graticcio «Rivers + lake centerlines» «Graticules (30)»

19 Infine, andiamo in raster e scarichiamo «cross-blended hypsometric tints»

20 OK, ora abbiamo tutto. Proviamo a installare i nostri programmi e giochiamoci un po! prima di tutto, guardiamo l interfaccia e cerchiamo di orientarci

21 come si importano i dati? Il GIS si aspetta che scegliamo prima di tutto se importare vettori o raster

22 Si possono caricare file o cartelle intere Ricordatevi che i file vettoriali (shapefile) sono composti da 3 file indipendenti. Basta puntare il file *.shp e il computer ci associa gli altri

23 Carichiamo un po di cose notare l estensione dei file: già ci dice cosa aspettarci ne_10m_admin_1_states_provinces.shp ne_10m_rivers_lake_centerlines.shp ne_10m_rivers_europe.shp ne_10m_graticules_30.shp

24 Tutto quello che abbiamo caricato appare nella legenda (ma non necessariamente sulla mappa) la legenda è contenitore da cui scegliamo cosa visualizzare

25 cerca il layer, mi sono perso cerca la selezione vadiamo tutto zoom allarga la mappa alla selezione manina per trascinare touchscreen questi sono i bottoni standard per muoversi sulla mappa

26 Come cambiamo i sistemi di coordinate? perlopiù, il GIS se la cava da solo (shapefile e raster ben fatti portano l informazione del sistema di proiezione) ad ogni modo è SEMPRE bene controllare! useremo un opzione che si chiama «conversione al volo»: ovvero, si imposta un sistema di coordinate per il nostro progetto e il GIS baderà a proiettare tutto quello che carichiamo nel sistema di coordinate corrette

27 da qui si possono cambiare (o controllare) i sistemi di coordinate si possono cambiare anche indipendentemente per ciascun layer, nella sezione proprietà dei layers

28 Ci sono tantissimi sistemi di proiezioni diverse Cerchiamo EPSG 4326, EPSG ed EPSG Li selezioniamo e vediamo che succede

29 Ora carichiamo un raster tramite il bottone apposito HYP_HR_SR_OB_DR.tif di nuovo, l estensione ci dice qualcosa: è un immagine (per intenderci, si può aprire anche con un programma di foto)

30 I raster, per come li vediamo ora, sono OPACHI quindi devono stare sul fondo della nostra lasagna per riorganizzare i layers è sufficiente trascinarli nella posizione che vogliamo dare loro. Altrimenti, esistono bottoni appositi per farli scendere o salire ricordatevi che ci sono sempre molti modi diversi per fare la stessa cosa

31 visualizziamo solo il raster che rappresenta il territorio, fiumi e laghi Cambiamo scala, e vediamo la differenza che corre tra vettori e raster