Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo
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1 Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi Università degli Studi di Milano Regione Lombardia, 4 dicembre 2013
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3 La dinamica delle strutture Valori assoluti Variazioni percentuali % / / /2002 Aziende agricole censimenti ,5% SAU censimenti (ha) ,1% Imprese attive agricoltura CCIAA ,0% -7,9% -4,2% Imprese alimentari e bevande censimenti ,4% Giornate lavoro agricoltura censimenti (.000) ,7% Addetti industria alimentare e bevande censimenti ,7% ULA agricoltura ,2% -8,4% -6,2% ULA industria alimentare ,6% -5,1% 4,5% ULA sistema agroalimentare ,3% -7,2% -2,6% Superficie media per azienda (ha) 18,16 14,64 24,0% Giornate di lavoro per ettaro 19,5 21,7-10,1% Addetti per impresa alimentare e bevande 12,1 9,7 25,2% Concentrazione delle aziende agricole e delle imprese alimentari Aumento della dimensione Miglioramento dell efficienza della manodopera
4 Forte rallentamento della produzione agricola
5 Forte calo del valore aggiunto a valori correnti
6 Con una piccola ripresa nell ultimo quinquennio Valori assoluti (mio euro) Variazioni percentuali % / / /2002 Produzione agricoltura Prezzi correnti Mio ,5% 14,5% -2,6% % PPB prezzi correnti / Italia 14,2 13,3 13,5 Consumi intermedi agricoltura valori correnti Mio ,4% 31,6% 12,8% VA agricoltura Prezzi correnti Mio ,9% -2,9% -14,4% % VA prezzi correnti / Italia 11,4 11,4 12,3 % Valore aggiunto/ppb prezzi correnti 42,1 49,7 56,5 Produzione agricoltura Prezzi 2005 Mio ,5% 3,4% 0,1% % PPB prezzi 2005 / Italia 13,9 13,2 13,1 Consumi intermedi agricoltura prezzi 2005 Mio ,3% 1,2% 3,0% VA agricoltura Prezzi 2005 Mio ,7% 5,5% -2,6% % VA prezzi 2005 / Italia 12,1 11,3 11,6 % Valore aggiunto/ppb prezzi ,5 50,5 51,9 Produttività della terra ( PPB 2005/ha) ,0% 6,1% 2,7% Produttività del lavoro ( PPB 2005/giornata) ,6% 12,4% 8,2% Produttività del lavoro ( PPB 2005/ULA) ,7% 13,1% 6,7% La Lombardia va meglio dell Italia Valore Quantità Prezzi Lombardia variazione produzione 11,5% 3,5% 7,8% Lombardia variazione consumi intermedi 48,4% 4,3% 42,3% Italia variazione produzione 4,1% -1,6% 5,8% Italia variazione consumi intermedi 28,5% -3,6% 33,3%
7 Differenze tra settori produttivi
8 Ma con scarsi effetti sul mix produttivo
9 Maggiore diversificazione per i prezzi
10 Lieve incremento nell uso dei fattori
11 Ma con prezzi cresciuti del 50%
12 Per riassumere: forte incremento dei costi e crescita modesta dei ricavi
13 La riduzione della produttività dei fattori variabili è compensata da aumento produttività del lavoro
14 Dinamiche della produzione alimentare Valori assoluti (mio euro) Variazioni percentuali % / / /2002 Valore produzione alimentari Italia prezzi correnti ,0% 7,3% 13,0% Consumi intermedi industria alimentare correnti ,9% 8,2% 15,0% VA industria alimentare Italia prezzi correnti ,9% 3,7% 6,0% % VA/valore produzione prezzi correnti 20,5 21,0 22,4 Valore produzione alimentari Italia prezzi ,5% -6,5% 5,2% Consumi intermedi industria alimentare prezzi ,2% -7,4% 7,3% VA industria alimentare Italia prezzi ,7% -3,3% -1,7% % VA/valore produzione prezzi ,0 21,5 23,0 VA industria alimentare Lombardia prezzi correnti ,3% -4,9% 1,5% VA industria alimentare Lombardia prezzi ,3% -9,8% -6,1% % VA industria alimentare / Italia 19,5 21,3 22,2 Anche per l industria alimentare si è ridotto in % il valore aggiunto a causa del maggiore incremento dei consumi intermedi rispetto ai ricavi La situazione si è aggravata dopo l inizio della crisi L industria in Lombardia ha sofferto di più rispetto al resto d Italia
15 La bilancia agroalimentare Valori assoluti (mio euro) Variazioni percentuali % / / /2002 Importazioni agroalimentari ,4% 21,7% 23,6% - settore primario ,4% 19,4% 2,5% - industria alimentare e bevande ,2% 22,3% 31,7% Esportazioni agroalimentari ,5% 28,9% 34,5% - settore primario ,6% 21,5% -8,1% - industria alimentare e bevande ,7% 29,5% 39,6% Saldo agroalimentare ,7% 14,4% 14,3% Grado di autoapprovvigionamento (prod/consumi) 73,5 75,0 77,6 Propensione a importare (import/consumi) 56,4 49,9 41,4 Propensione a esportare (export/produzione) 40,6 33,3 24,5 Grado di apertura commerciale (Imp.+exp./prod.) 117,3 100,0 77,9 Il saldo resta negativo ma cresce il peso dell export Brillante performance dell export di alimentari e bevande (+80%) ma con un rallentamento nel periodo dopo crisi Grande apertura commerciale ma con riduzione del grado di autoapprovvigionamento
16 Dinamica annua degli scambi
17 I consumi Valori assoluti (mio euro) Variazioni percentuali % / / /2002 Alimentari, bevande tabacco prezzi correnti ,8% 4,9% 16,3% Alimentari extradomestici prezzi correnti ,1% 26,0% 23,6% Totale domestici ed extradomestici ,9% 10,9% 18,3% Alimentari, bevande tabacco prezzi ,2% -5,7% 3,6% Alimentari extradomestici prezzi ,7% 14,6% 5,5% Totale domestici ed extradomestici prezzi ,2% 0,0% 4,2% Variazioni % prezzi alimentari e bevande 128,4 115,4 102,8 23,3% 11,3% 12,2% Varazione % prezzi servizi di ristorazione 134,0 121,8 104,0 27,5% 10,0% 17,2% La crisi ha colpito fortemente anche i consumi alimentari Sono calati del 5,7% gli acquisti per consumi domestici Ma sono cresciuti quelli per pasti e consumazioni fuori casa Anche i prezzi mostrano dinamiche differenziate: Inferiori all inflazione quelli dei beni per uso domestico Superiori all inflazione quelli per consumi fuori casa
18 Consumi per tipologia Valore Variazioni % / Var.% quantità Funzioni di spesa (COICOP) Valore Prezzi Quantità ultimi 5 primi 5 anni anni Totale consumi delle famiglie ,7% 24,9% 2,3% -1,6% 3,9% Totale beni ,7% 20,4% -4,0% -7,0% 3,3% beni durevoli e semidurevoli ,0% 9,1% -4,6% -8,5% 4,3% alimentari e bevande ,7% 24,9% -2,6% -6,6% 4,3% altri beni non durevoli ,7% 33,5% -5,1% -5,7% 0,6% Totale servizi ,8% 30,1% 8,9% 4,2% 4,6% Spesa alimentare complessiva ,9% 27,4% -0,4% -4,0% 3,7% pane e cereali ,9% 28,1% -0,2% -7,7% 8,1% carne ,8% 24,5% 0,2% -4,7% 5,2% pesce ,1% 32,6% -7,2% -9,0% 2,0% latte, formaggi e uova ,1% 24,9% -5,5% -7,2% 1,9% olii e grassi ,9% 26,8% -17,3% -11,9% -6,1% frutta ,2% 20,6% -2,0% -5,6% 3,8% vegetali incluse le patate ,5% 26,3% 0,1% -3,5% 3,7% zucchero, marmellata, altri dolciumi ,4% 23,7% -1,9% -5,3% 3,6% altri generi alimentari ,3% 12,4% 20,4% 5,7% 13,9% caffè, tè e cacao ,2% 23,3% -4,2% -5,4% 1,3% acque minerali, bevande gassate, succhi ,0% 15,0% -6,9% -9,5% 2,9% bevande alcoliche ,2% 26,4% -4,1% -9,3% 5,7% pasti e consumazioni fuori casa ,8% 33,1% 4,3% 1,8% 2,5%
19 Uno schema riassuntivo Altre materie prime; Valore aggiunto HO.RE.CA; Imposte; Trasporti; Margini commerciali
20 Gli scenari futuri: coltivazioni
21 Gli scenari futuri: coltivazioni Riduzione delle superfici e limitati incrementi rese
22 Gli scenari futuri: cereali La produzione dovrebbe restare al di sopra dei consumi
23 Gli scenari futuri: oleaginose Produzione in aumento ma resta un forte deficit
24 Gli scenari futuri: biocarburanti Raddoppio dei consumi nei prossimi 10 anni
25 Gli scenari futuri: biocarburanti Gran parte delle risorse da grano e mais (!!)
26 Gli scenari futuri: carni Incrementi solo per carni avicole
27 Gli scenari futuri: latte La produzione dovrebbe restare sotto la quota 2015
28 Gli scenari futuri: redditi La quantità di lavoro si dovrebbe ridurre > 30% Il reddito dovrebbe calare del 15% in termini reali Nei paesi dell UE-15 aumenti modesti del reddito reale per unità di lavoro (+8%)
29 Alcune riflessioni (1) Apparentemente le rese e le produzioni rimarranno stabili I prezzi resteranno volatili sia per i prodotti sia per i fattori La riduzione della manodopera servirà appena a mantenere il livello dei redditi attuali Di fronte a queste prospettive occorre uno scatto: --> serve una nuova rivoluzione verde Rivoluzione che deve anzitutto essere culturale e che deve coinvolgere tutto il sistema agro-alimentare Expo 2015 può essere «la grande occasione» (?)
30 Alcune riflessioni (2) Investire sulla ricerca, sulla conoscenza, sul loro trasferimento agli imprenditori, fondamentali per: ottimizzare i processi produttivi e, quindi, ridurre i costi di produzione trasferire le innovazioni di prodotto e di processo informare sulle opportunità di mercato valorizzare le produzioni di qualità Investire sulle risorse umane e sulle capacità imprenditoriali (giovani, formazione, ecc.) Favorire l aggregazione orizzontale dei produttori (cooperative, associazioni, ecc.) e verticale (distretti, accordi di filiera, ecc.) Utilizzare le risorse PAC come volano
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