PEDAGOGIA GENERALE. Prof. Andrea Potestio
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO PEDAGOGIA GENERALE (A.A. 2017/2018) Prof. Andrea Potestio
2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Bertagna G., Triani P., Dizionario di didattica
3 Voce: AZIONE
4 ETIMOLOGIA La storia della parola richiama l idea di movimento Greco: ago (muovo, conduco) Latino: actus p.p. di agere (agire, muoversi, condurre) Azione come movimento?
5 L azione è solo movimento? Altalena Pendolo
6 Cornice concettuale Di che tipo di movimento si tratta? 1- L azione non è solo movimento empirico, fisico (corpi fisici, automi) 2- L azione non è solo una serie coordinata e complessa di operazioni o movimenti volti alla realizzazione di uno scopo (animali) AZIONE COME QUALITA ESCLUSIVA DELL UOMO CHE ACCOMPAGNA SIA IL MOVIMENTO SIA LE OPERAZIONI VOLTE A UNO SCOPO
7 Cornice pedagogico-didattica 4 CRITERI PER IDENTIFICARE QUESTO DI PIU DELL AGIRE UMANO: (ovvero ciò che permette all uomo di inaugurare le proprie azioni, di esserne l inizio) 1.Intenzionalità 2.Logos 3.Libertà 4.Responsabilità
8 Cornice pedagogico-didattica Così intesa, l azione contiene: 1.Dimensione oggettiva rimanda a comportamenti osservabili e misurabili con gli strumenti di indagine propri delle scienze (EMPIRICO) 2.Dimensione soggettiva tutti e 4 i criteri hanno a che fare con gli strati più profondi di coscienza e autocoscienza (TRASCENDENTE)
9 Cornice pedagogico-didattica.1 Comportamenti vs Azioni «i movimenti e le attività coordinate e complesse di movimenti volte alla realizzazione di scopi che si esprimono in comportamenti osservabili e misurabili si originano non soltanto da decisioni consapevoli, assunte dai soggetti in base ai quattro criteri, ma anche da meccanismi biologicamente evoluti» (p. 59) (frutto dei dispositivi sociali, familiari, comunitari, ecc. nel quale siamo inseriti) Così facendo l uomo più che agire, subisce e viene inaugurato
10 Cornice pedagogico-didattica Per inaugurare i nostri comportamenti, movimenti: MOMENTO RIFLESSIVO A POSTERIORI una volta che i movimenti e le operazioni si sono manifestati, l uomo li sottopone ad un analisi criticoriflessiva per giudicarli buoni, giusti o belli (e quindi farli nostri in quanto azioni buone ) oppure cattivi, sbagliati e brutti (da evitare la prossima volta che ci si ritrova nella stessa situazione)
11 Cornice pedagogico-didattica Una classificazione dei comportamenti: 1. Disposizione 2. Abitudine 3. Routine 4. Automatismo 1. La disposizione è la potenza (la possibilità, la capacità, l inclinazione, la propensione) personale ad agire ed a fare qualcosa in un contesto di fatto aperto ad accoglierla e a metterla specificamente in atto. La disposizione non si sviluppa né si esercita, quindi, se non in un contesto disponibile al suo esercizio ed al suo sviluppo.
12 Cornice pedagogico-didattica 2. Le abitudini nascono dalle azioni decise a priori, con i proponimenti scrutinati e poi attuati, o riconosciute a posteriori, con l analisi riflessiva dei comportamenti comunque assunti per condizionamento dei dispositivi. 3. Le routine sono modi di pensare, di fare e di agire acquisiti perché ne abbiamo disposizione ma messi in pratica senza necessariamente pensarci. Potremmo anche ritenerle un sinonimo di abilità. Un saper fare, il knowinghow o know-how. Sono comportamenti consapevoli, che devono essere riconosciuti «buoni, veri e pure belli» per la qualità della vita umana e «giustificati criticamente» in intenzionalità, logos, libertà e responsabilità.
13 Cornice pedagogico-didattica 4.Gli automatismi sono tutti quei movimenti e quelle attività coordinate e complesse volte ad uno scopo che gli uomini compiono causati da determinismi di varia natura ancora sottratti alla loro riflessività sia essa assunta a priori o a posteriori. Gli automatismi possono essere il risultato di dispositivi di varia natura. Quali metodi per riconoscere l azione umana? - Imitazione empatica ( naturalismo ) - Metodo narrativo ( far parlare l altro) - Teoria dell agire comunicativo
14 Implicazioni didattiche Esistono diversi modelli didattici a cui sembrano ispirarsi i docenti/gli educatori nei loro processi di insegnamento e gli studenti nel loro apprendimento: 1. Modello nozionistico-trasmissivo 2. Metodo naturale, esperienziale 3. Modello morale-ideologico 4. Razionalizzazione tecnica (mastery learning) 5. Personalizzazione degli insegnamenti e degli apprendimenti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
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