CONCORSI PUBBLICI E ABILITAZIONE FORENSE
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- Adriano Franceschi
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1 CONCORSI PUBBLICI E ABILITAZIONE FORENSE I COMPENDI D AUTORE diretti da Roberto GAROFOLI
2 Per concorsi pubblici e abilitazione forense propone: I COMPENDI D AUTORE : Diritto Civile Diritto Penale Procedura Civile Procedura Penale Diritto Amministrativo Diritto Internazionale privato e processuale Diritto dell Unione europea Diritto Costituzionale Diritto Ecclesiastico Diritto del Lavoro, Sindacale e della Previdenza sociale Diritto Commerciale Diritto Tributario Ordinamento forense e Deontologia
3 Chiara CAVALLARI DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Aggiornato: - al regolamento UE 5 ottobre 2013, n. 1024, che istituisce il meccanismo di vigilanza unica (MVU) in tema di unione bancaria; - al Fiscal compact in vigore dal 1 gennaio 2013; - alla L. 24 dicembre 2012, n. 234 (Norme generali sulla partecipazione dell Italia alla formazione ed all attuazione della normativa e delle politiche dell Unione europea). III edizione 2014
4 SOMMARIO Premessa V CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE A LIVELLO EUROPEO: GENESI ED EVOLUZIONE 1 1. Premessa: le tappe del processo di integrazione europea Le prime esperienze di integrazione: il modello della cooperazione intergovernativa L introduzione del modello comunitario: i trattati istitutivi della CECA, CEE ed Euratom. 3 I. La nozione di mercato comune(corte giust., 5 maggio 1982, C 15/81) Sviluppo del metodo comunitario: le tappe intermedie Le convenzioni di unificazione dell assetto istituzionale delle Comunità europee Il parziale recupero di elementi del modello di cooperazione intergovernativa: lo scioglimento della crisi della sedia vuota L introduzione del sistema di bilancio autonomo L adesione di nuovi Stati membri L Atto Unico europeo. 11 II.La nozione di mercato interno(corte giust., 9 agosto 1994, C 359/92) Il Trattato sull Unione europea (Trattato di Maastricht) L allargamento a nuovi Stati membri. Il Trattato di Amsterdam Il completamento del percorso di unione economica e monetaria Il Trattato di Nizza e l allargamento dell Unione europea agli Stati dell Europa orientale Il fallimento del progetto di Costituzione europea Il Trattato di Lisbona. 21 III. La sovranità in capo all Unione. Conseguente regime di efficacia degli atti dell Unione nell ambito degli ordinamenti nazionali.(corte giust., 5 febbraio 1963, C 26/62; 15 luglio 1964, C 6/64) L adesione della Croazia. Prospettive di allargamento. 24 QUESTIONARIO 24 CAPITOLO II GLI AMBITI DI INTERVENTO DELL UNIONE EUROPEA Premessa: l assetto delle competenze dell Unione in base al Trattato di VII
5 Lisbona Delimitazione delle competenze in capo all Unione: il principio di attribuzione. 27 FOCUS GIURISPRUDENZIALI I. I poteri impliciti: applicazioni nella giurisprudenza della Corte di Giustizia(Corte giust., 31 marzo 1971, C 22/70; Corte giust., 28 marzo 1996, parere n. 2/94). 29 II.Clausola di flessibilità: condizioni e limiti nelle applicazioni della Corte di Giustizia(Corte giust., 12 luglio 1973, C 8/73; Corte giust., 30 maggio 1989, C 242/87; Corte giust., 28 marzo 1996, parere n. 2/94). 31 III. Clausola di flessibilità: operatività in rapporto alla teoria dei poteri impliciti(corte giust., 28 marzo 1996, parere 2/97) Quadro ricostruttivo delle competenze dell Unione Le competenze esclusive. 33 IV. Inerzia dell Unione (Corte giust., 5 maggio 1981, C 804/79) Le competenze concorrenti Le competenze di sostegno, coordinamento e completamento Le competenze di coordinamento nei settori delle politiche economiche, occupazionali e sociali La competenza nel settore della politica estera e di sicurezza comune (PESC) L esercizio delle competenze attribuite all Unione: principi di sussidiarietà e proporzionalità Il principio di sussidiarietà. 41 V.Il sindacato sul rispetto del principio di sussidiarietà (Corte giust., 13 maggio 1997, C 233/94; Corte giust., 9 ottobre 2001, C377/98; Corte giust., 10 dicembre 2002, C 491/01) Il principio di proporzionalità. 48 VI. Il sindacato sul rispetto del principio di proporzionalità. (Corte giust., 9 novembre 1995, C 426/93; Corte giust., 12 novembre 1996, C84/94; Corte giust., 10 dicembre 2002, C 491/01) La competenza esterna dell Unione Natura (esclusiva o concorrente) della competenza esterna. 54 FOCUS GIURISPRUDENZIALI VII.Natura esclusiva della competenza esterna derivata dalla necessità della stipula di un accordo internazionale per consentire l esercizio della competenza interna dell Unione VIII
6 (Corte giust., 26 aprile 1977, parere 1/76; Corte giust., 15 novembre 1994, parere 1/94). 55 VIII.Natura esclusiva della competenza esterna derivata dall incidenza dell accordo su norme comuni(corte giust., 5 novembre 2002, C 467/98; Corte giust., 19 marzo 1993, parere 2/91; Corte giust., 15 novembre 1994, parere 1/94; Corte giust., 26 aprile 1977, parere 1/76; Corte giust., 6 dicembre 2001, parere 2/00). 56 QUESTIONARIO 57 CAPITOLO III IL FUNZIONAMENTO DELL UNIONE 59 SEZIONE I L ASSETTO ISTITUZIONALE Gli organi dell Unione: quadro generale Le istituzioni: classificazione e principi regolatori I principi informatori dei rapporti tra le istituzioni e i cittadini dell Unione: in particolare, il principio di trasparenza Il Parlamento europeo Funzioni e poteri. 67 I. Legittimazione del Parlamento europeo al ricorso di annullamento avverso gli atti del Consiglio(Corte giust., 27 settembre 1988, C 302/87; Corte giust., 22 maggio 1990, C 70/88; Corte giust., 22 giugno 2006, C 540/03) Il Consiglio europeo Il Consiglio: composizione e funzionamento Funzioni e modalità deliberative La Commissione europea: composizione, nomina e funzionamento. 82 II.Principio di collegialità(corte giust., 23 settembre 1986, C 5/85) Funzioni Il Presidente della Commissione e l Alto rappresentante dell Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza comune La Corte di giustizia dell Unione La Corte di giustizia. 94 III.Il ruolo dell avvocato generale e la portata delle sue conclusioni(corte giust., 4 febbraio 2000, C 17/98) Il Tribunale dell Unione europea ed i tribunali specializzati La Banca centrale europea La Corte dei conti Altri organi ed organismi dell Unione. 105 IX
7 9.1. Il Mediatore europeo Gli organi consultivi: il Comitato economico e sociale; il Comitato delle Regioni La Banca europea per gli investimenti Le agenzie Il ruolo dei parlamenti nazionali. 110 SEZIONE II LE PROCEDURE DECISIONALI Considerazioni generali: classificazione delle procedure; individuazione della procedura applicabile in base alla definizione della corretta base giuridica. 113 I. Il sindacato sulla definizione della base giuridica dell atto(corte giust., 1 ottobre 2009, C 370/07; Corte giust., 22 maggio 1990, C 70/88; Corte giust., 12 maggio 1998, C 170/96; Corte giust., 20 maggio 2008, C 91/05; Corte giust., 26 marzo 1987, 45/86) La procedura legislativa ordinaria Le procedure legislative speciali Le procedure legislative nel settore relativo allo Spazio di sicurezza, libertà e giustizia: caratteri peculiari Le procedure non legislative Le procedure decisionali nel settore della PESC La procedura per la conclusione di accordi internazionali La procedura per l instaurazione di una cooperazione rafforzata. 132 QUESTIONARIO 135 CAPITOLO IV L ORDINAMENTO GIURIDICO DELL UNIONE EUROPEA 136 SEZIONE I LE FONTI Considerazioni preliminari: classificazione delle fonti di produzione del diritto dell Unione Classificazione degli atti giuridici rientranti nelle fonti di diritto secondario o derivato I trattati Natura giuridica Le procedure di revisione dei trattati. 143 I. Limiti intrinseci alla revisione dei trattati (Corte giust., 14 dicembre 1991, parere 1/91). 146 X
8 Le modifiche sul piano soggettivo: la procedura di adesione ed il recesso dall Unione La Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea: l art. 6 TUE. 148 II.Il rango delle norme CEDU: l impatto del trattato di Lisbona sul dibattito interpretativo (Corte cost., 24 ottobre 2007, nn. 348 e 349; Cons. St., sez. IV, 2 marzo 2010, n. 1220; Tar Lazio, Roma, 18 maggio 2010, n. 1194; Corte cost., 11 marzo 2011, n. 80; Corte giust., 24 aprile 2012, C 571/10) I principi generali del diritto Il diritto internazionale generale e gli accordi internazionali conclusi dall Unione I regolamenti Le direttive Le decisioni Gli atti non vincolanti dell Unione: raccomandazioni e pareri Gli atti atipici L eliminazione del regime speciale degli atti nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale Gli atti nel settore della PESC L adattamento dell ordinamento italiano al diritto secondario o derivato dell Unione Il ruolo delle Regioni. 172 SEZIONE II I RAPPORTI CON GLI ORDINAMENTI NAZIONALI: L INCIDENZA DEL DIRITTO DELL UNIONE Considerazioni introduttive per l inquadramento delle tematiche coinvolte: primato del diritto dell Unione e sorte della norma interna incompatibile; ricostruzione dei rapporti tra gli ordinamenti giuridici Il primato del diritto dell Unione e l assetto dei rapporti tra l ordinamento dell Unione ed il sistema giuridico interno: tesi a confronto La posizione della Corte di giustizia: la concezione c.d. monista, il primato del diritto dell Unione e la disapplicazione della norma interna incompatibile. 177 I. La concezione c.d. monista nella giurisprudenza della Corte di giustizia(corte giust., 15 luglio 1964, C 6/64; Corte giust., 9 marzo 1978, C 106/77) Il percorso evolutivo nella giurisprudenza della Corte costituzionale in materia di contrasto di una norma interna con il diritto comunitario: in particolare, la tesi della separatezza degli ordinamenti giuridici Rapporti tra primato del diritto comunitario e stabilità del giudicato nazionale. 186 XI
9 II.L orientamento della Corte di giustizia: il caso Lucchini e la vicenda Olimpiclub(Corte giust., Grande Sezione, 18 luglio 2007 C-119/05) L efficacia diretta di una norma dell Unione: nozione e presupposti L intensità (variabile) dell efficacia diretta 193 III.La negazione dell efficacia diretta delle direttive nei rapporti orizzontali(corte cost., 26 febbraio 1986, C 152/84) L efficacia indiretta di una norma dell Unione: forme L obbligo di interpretazione conforme La responsabilità dello Stato nei confronti dei singoli. 199 IV. La sentenza Francovich(Corte giust., 19 dicembre 1991, cause riunite C 6/90 e 9/90). 200 V. La responsabilità dello Stato per violazione del diritto dell Unione da parte degli organi giurisdizionali (Corte giust., 30 settembre 2003, C 224/01, Cons. St., sez. VI, 5 marzo 2012, n. 1244; Corte giust., 13 giugno 2006, C 173/03; Corte giust., 24 novembre 2011, C 379/10; Corte giust., 18 luglio 2013, C- 136/12) Natura giuridica della responsabilità e regime della prescrizione. 206 QUESTIONARIO 209 CAPITOLO V IL SISTEMA DI TUTELA GIURISDIZIONALE DELL UNIONE Quadro ricostruttivo Il ricorso per infrazione: oggetto, soggetti legittimati Il procedimento. 218 I. Il ruolo della Commissione nella fase precontenziosa: carattere discrezionale del potere ad essa spettante(corte giust., 14 febbraio 1989, C 247/87; Corte giust., 1 marzo 1966, C 48/65). 9 marzo 1978, C 106/77) Il ricorso di annullamento. 223 FOCUS GIURISPRUDENZIALI II.La definizione del concetto di interesse individuale nella sentenza Plaumann(Corte giust., 15 luglio 1963, C 25/62). 226 III. La legittimazione a ricorrere delle Regioni(Corte giust., 21 marzo 1997, C 95/97). 228 XII
10 3.1. Vizi di legittimità Procedimento ed efficacia della sentenza di accoglimento Il ricorso in carenza: oggetto, legittimazione attiva e passiva. 233 IV. La legittimazione al ricorso delle persone (fisiche e giuridiche)(corte giust., 26 novembre 1996, C 68/95) Il procedimento Il ricorso per il risarcimento dei danni. 238 V. La funzione del ricorso per risarcimento(corte giust., 2 dicembre 1971, C 5/71) Il rinvio pregiudiziale: funzione ed oggetto Nozione di giurisdizione e natura del rinvio. 244 VI. Il rinvio ad opera della Corte costituzionale: legittimazione nell ambito dei giudizi in via principale; estensione ai giudizi in via incidentale(corte cost., ord. 15 aprile 2008 n.103; Corte cost., ord. 1 giugno 2004 n. 165, Corte cost., ord. 18 luglio 2013, n. 207) Procedimento e valore della sentenza pregiudiziale. 252 VII. Intento elusivo del termine di decadenza ex art. 263, co. 6, TFUE, come ostacolo alla proponibilità del rinvio pregiudiziale su una questione di validità (Corte giust., 9 marzo 1994, C 188/92). 253 QUESTIONARIO 255 CAPITOLO VI LE POLITICHE DELL UNIONE Il diritto materiale dell Unione Le azioni e le politiche dell Unione: quadro ricostruttivo Le libertà di circolazione: merci, persone, servizi e capitali La libertà di circolazione delle merci. 268 I. Le prescrizioni tecniche quale ostacolo alla libertà di circolazione delle merci: la pronuncia Cassis de Dijon (Corte Giust., 10 febbraio 1979, C 120/78; Corte giust., 11 luglio 1985, cause riunite 60 e 61/84) Libertà di circolazione delle persone: in particolare, cittadinanza dell Unione e acquis di Schengen La libera circolazione di servizi e di capitali. 276 XIII
11 II.La presa di posizione della Corte sulla nozione di attività partecipante all esercizio di un pubblico potere: il caso dell attività svolta dai notai (Corte giust., 24 maggio 2011, cause riunite C 47/08, C 50/08, C 51/08, C 52/08, C 53/08, C 54/08, C 61/08). III. Restrizioni alla libertà di stabilimento giustificate da ragioni di tutela della salute: il caso delle parafarmacie (Corte giust., 5 dicembre 2013, C-159/12 C-162/12) Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia Politiche relative ai controlli alle frontiere, asilo e immigrazione Cooperazione giudiziaria in materia civile Cooperazione giudiziaria in materia penale e cooperazione di polizia La politica in materia di concorrenza Le regole applicabili alle imprese: divieto di intese e divieto di sfruttamento abusivo di posizione dominante Le concentrazioni di imprese Il regime degli aiuti di stato Politica economica e monetaria La politica economica La politica monetaria Le tendenze nel sistema attuale La coesione economica, sociale e territoriale La politica agricola e la politica della pesca La politica in materia di occupazione e la politica sociale La politica dell ambiente La politica di protezione dei consumatori La politica in materia di trasporti La politica commerciale comune L azione esterna dell Unione La politica estera e di sicurezza comune. 313 QUESTIONARIO 315 INDICE ANALITICO 316 XIV
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