Corso di aggiornamento Inserimento scolastico dei minori adottati o in affidamento familiare
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1 Corso di aggiornamento Inserimento scolastico dei minori adottati o in affidamento familiare 1 incontro 11 aprile 2011 Assistente sociale Maria Grazia Pensabene Servizio politiche sociali e abitative - Ufficio Centro per l infanzia Provincia Autonoma di Trento
2 Adozione: istituto giuridico Volto a dare una famiglia definitiva a un minore in stato di abbandono Può essere nazionale o internazionale
3 Per essere adottato il minore Deve essere dichiarato adottabile La sua condizione di abbandono deve essere accertata dall Autorità giudiziaria preposta L accertamento dello stato di adottabilità richiede tempo
4 L adozione internazionale è un istituto volto all adozione: Di minori di nazionalità straniera residenti all estero, da parte di persone residenti in Italia Per garantire al minore di crescere in maniera armonica in un nucleo familiare Può essere fatta, nell interesse del minore, solo quando non si sia trovata una famiglia idonea nel suo paese di origine (principio di sussidiarietà dell AI ). Gli stati hanno infatti il dovere di adottare misure per consentire al minore la permanenza nella famiglia di origine e in seconda battuta nel paese di origine
5 L adozione internazionale è regolata: Dalla Convenzione de L Aja del 1993 (Accordo internazionale tra gli stati per regolamentare l AI) Dovere degli stati di adottare misure sostegno alla famiglia origine Sussidiarietà dell adozione internazionale Interesse superiore del minore Cooperazione tra gli stati per evitare sottrazione e vendita dei minori Riconoscimento in tutti gli stati delle adozioni realizzate secondo la Convenzione Obbligo ENTI AUTORIZZATI a svolgere attività di cooperazione internazionale Diritto dell adottato al rispetto delle proprie origini e a conoscere propria condizione di figlio adottivo Dalla legge 476 del 1998 con cui l Italia ha ratificato la Convenzione, legge che è andata a modificare ed integrare la legge 184/1983 Da protocolli operativi locali (regolamentano la collaborazione tra servizi, regioni, enti autorizzati e magistratura minorile)
6 L adozione nazionale è regolata Dalla legge 184 del 1983 modificata ed integrata dalle leggi 476/98 e 149 del 2001 che ha elevato la differenza di età tra adottanti e adottato ha introdotto il diritto dell adottato a conoscere le proprie origini Da protocolli operativi locali (regolamentano la collaborazione tra servizi, regioni e magistratura minorile)
7 La centralità del bambino è il principio fondamentale della normativa sull adozione Il suo diritto ad avere un famiglia adeguata e preparata (e non il diritto della coppia ad un bambino) Il suo diritto al rispetto della propria identità precedente l adozione (nome, storia personale, etnia origine) Con l adozione diventa figlio legittimo degli adottanti e cessano i rapporti con la famiglia di origine
8 Effetti giuridici dell adozione L adottato: Acquisisce la cittadinanza italiana Acquista stato figlio legittimo dei coniugi adottanti Assume il cognome dell adottante e lo trasmette ai discendenti È informato della sua condizione di figlio adottivo I genitori hanno l obbligo di mantenerlo, istruirlo ed educarlo rispettando le sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni (art 147 codice civile )
9 Alcuni dati sul fenomeno adozione ad internazionale In Italia i minori stranieri adottati nel periodo nov 2000 dicembre 2010 sono anni: (41,8%) 5-9 anni : (39,5%) 10 anni e più: (10,9 %) <1 anno: (7,6% ) sono maschi (57,4%) sono femmine (42,6) Africa: bambini (8,6 %) America : bambini (24,8%) Asia: bambini (15,6%) Europa: bambini (51 %)
10 I BAMBINI da adozione internazionale adottati nell anno 2010: secondo il motivo dell abbandono Il 52,9% per perdita potestà genitoriale Il 30,6% per abbandono 12,0% per rinuncia Il 4,6% perché orfano
11 Alcuni dati sul fenomeno adozione a livello provinciale In Trentino i minori adottati nel triennio sono stati ADOZIONI INTERNAZIONALI (82,3 %) 21 ADOZIONI NAZIONALI (17,6 %) Fasce età 0-5 anni: 79 (66,3 %) 6-11 anni : 37 (31,0 %) anni: 3 ( 2,5 %) Continente di provenienza (dei 98 bambini da adozione internazionale ) Africa: 6 (6,1%) America: 27 (27,5%) Asia: 39 (39,7%) Europa: 26 (26,5%)
12 Numero di decreti definitivi di adozione in Trentino dal 2000 al AI AN AI AN
13 Chi può adottare? I Coniugi: sposati da almeno 3 anni o conviventi stabilmente per uguale periodo prima del matrimonio affettivamente idonei e capaci di educare, istruire e mantenere i minori che intendono adottare La differenza di età tra adottanti e adottato non deve essere minore di 18 anni e maggiore di 45
14 Il percorso adottivo Tre fasi: Informazione e preparazione Fase preadottiva Fase postadottiva
15 Informazione e preparazione Gli aspiranti all adozione: si informano: colloquio informativo con l assistente sociale adozione preposta si preparano: frequenza corsi di informazione/preparazione organizzata dalla PAT presentano dichiarazione di disponibilità (DD) all adozione (nazionale, internazionale o a entrambe) al Tribunale per i Minorenni competente
16 Fase pre-adottiva/1 Percorso conoscitivo - valutativo con i servizi sociale e psicologico preposti Presentazione al TM della relazione conclusiva del percorso c/v finalizzata a fornire al TM le informazioni utili a: dichiarare l idoneità/inidoneità dei richiedenti all AI (decreto di idoneità/rigetto) individuare la coppia più adatta nel momento in cui c è un bambino adottabile in adozione nazionale
17 Fase pre-adottiva/2 Adozione nazionale: la DD ha validità 3 anni. Alla scadenza può essere rinnovata. Adozione internazionale: in caso di decreto di idoneità gli aspiranti all adozione devono: Conferire incarico ad un ente autorizzato Presentare domanda di adozione internazionale in uno stato estero Attendere l abbinamento da parte dell autorità estera preposta Accettare l abbinamento proposto Recarsi nel paese di origine del bambino abbinato per l incontro con lui e la definizione della procedura di adozione internazionale - decreto di adozione da parte dell Autorità giudiziaria dello stato estero Richiedere alla CAI l autorizzazione all ingresso del minore in Italia
18 Fase post-adottiva/1 Parte dall ingresso del minore in famiglia (per l adozione nazionale ) Parte dall ingresso del minore in Italia (per l adozione internazionale)
19 Fase post-adottiva/2 Prevede un accompagnamento da parte dei servizi preposti: alla famiglia (genitori e bambino) per il primo anno di inserimento in famiglia integrato negli aspetti sociali e psicologici ed in raccordo con l ente autorizzato ( per le adozioni internazionali) finalizzato ad aiutare l adattamento reciproco tra genitori e bambino, la costruzione delle relazioni familiari e di attaccamento e la gestione dei TSA caratterizzato da un lavoro di rete tra servizi, famiglia, pediatra, scuola, enti (per le AI), eventuali altri servizi coinvolti
20 TSA : i temi sensibili dell adozione L informazione sull essere stati adottati La rottura del legame con i genitori naturali (l abbandono) ed il confronto con il passato La costruzione della storia di famiglia adottiva La costruzione di una positiva identità di genitori adottivi La costruzione di una buona relazione di attaccamento bambino - genitori Rapporto con la diversità etnica del figlio e la sua accettazione e valorizzazione Costruzione di un equilibrata identità etnica (che sappia integrare gli elementi culturali dell etnia di origine con quelli relativi alla cultura di accoglienza, a seguito dell adozione) L inserimento a scuola e nel contesto sociale La gestione degli esiti di una storia difficile
21 Fase post-adottiva /3 Per i bisogni e le necessità che si presentano dopo il primo periodo di post-adozione, la famiglia adottiva può rivolgersi al servizio sociale adozione (che l ha seguita nel primo periodo post-adottivo) o a al servizio sociale del proprio luogo di residenza.
22 Carta dei diritti del bambino adottato Provincia di Milano Ho diritto crescere sicuro e protetto nella mia famiglia I miei genitori devono esser aiutati se sono in difficoltà. Se non ce la fanno a crescermi io ho diritto a vivere la mia vita con genitori adottivi Ho diritto essere ascoltato, capito e aiutato da adulti capaci di cercare i genitori giusti per me, prima di tutto nel mio Paese Ho diritto a vivere in un posto sicuro ed essere preparato ai cambiamenti pochi e solo se necessari. Tutti devono tener conto delle emozioni e dei pensieri che esprimo e devono spiegarmi con parole chiare cosa mi sta succedendo Ho diritto ad avere un tempo giusto per lasciare le persone che conosco e per fidarmi dei nuovi genitori Ho diritto a tenere il mio nome, a conoscere la verità sulla mia storia e sull adozione, ad essere aiutato a stare con gli altri Ho diritto ad avere nuovi genitori preparati ad amarmi e crescermi come figlio nato da altri genitori e arrivato da lontano. La mia nuova famiglia deve esser capace di ascoltarmi e curarmi. Insieme costruiremo la nostra storia La nostra famiglia adottiva deve essere aiutata nella nuova vita ed essere accettata e accolta da tutti A scuola tutti dovranno rispettare la mia storia e darmi il tempo che mi serve per crescere e per imparare quando sarò grande potrò chiedere di sapere chi sono i miei genitori biologici
23 L inserimento scolastico: i perché di un attenzione specifica Il bambino adottato è portatore di sensibilità e specificità riferibili all identità personale, familiare, etnica e sociale Ha bisogni diversi e specifici rispetto al bambino immigrato
24 L inserimento scolastico: i perché di un attenzione specifica/2 Attenzione sì, etichette no. Attenzioni a cosa? : Bisogno di integrare propria storia personale e cultura di origine con quella successiva all adozione Bisogno di fare i conti con la non conoscenza o conoscenza parziale proprie origini Bisogno di sentirsi confermato e legittimato nell appartenenza al nuovo contesto familiare e sociale Bisogno che vengano rispettati i suoi personali tempi di adattamento evitare inserimenti scolastici tempestivi Valorizzazione dei percorsi scolastici precedenti l adozione e delle competenze (anche non scolastiche) acquisite
25 L inserimento scolastico: i perché di un attenzione specifica/3 L inserimento scolastico è un momento delicato e importante nella vita delle famiglie adottive (per i minori e per i genitori) La scuola gioca un ruolo molto importante nel: favorire il benessere di questi bambini valorizzare la loro specifica vicenda di vita e l esperienza dell adozione legittimare la loro appartenenza al nuovo contesto familiare e sociale
26 Aspettative e bisogni della famiglia adottiva nel rapporto con la scuola Alcuni aspetti: Ansia dei genitori adottivi Successo/insuccesso scolastico figlio/i è visto come conferma/sconferma della loro adeguatezza come genitori e della riuscita o meno dell adozione Bisogno di normalizzare, l inserimento a scuola è un fattore di normalizzazione
27 Aspettative e bisogni della famiglia adottiva nel rapporto con la scuola/2 Inserimenti precoci a scuola e rischi connessi (non agevolare la costruzione degli attaccamenti, sottoporre eccessiva fatica il bambino/ragazzo) Aspettative che scuola sia attenta a comprendere bisogni, fatiche e sensibilità del figlio e proprie (dei genitori)
28 Ruolo dei servizi Accompagnare e sostenere la famiglia Sensibilizzare e sostenere la scuola nelle necessarie attenzioni educative e didattiche Promuovere e favorire l alleanza educativa tra scuola e famiglia Attivare e tenere la regia del lavoro di rete
29 Alcune piste di lavoro: le linee guida per la scuola ed i servizi Approvate con deliberazione della Giunta Provinciale (n del 29 maggio 2009) Frutto di un percorso interistituzionale tra settore scuola e settore sociale (DI, SPSA, Servizi sociali degli EG) Lavoro di mediazione tra le esigenze della scuola e le esigenze dei servizi Affrontano la tematica dell adozione e dell affidamento familiare
30 Finalità delle linee guida: favorire il benessere a scuola di questi alunni Una scuola sempre più informata e sensibile ai loro bisogni e specificità Maggiore sinergia fra scuola, famiglia, servizi/enti: rapporto preventivo e non solo al bisogno Suggerimenti ed indicazioni operative come strumento offerto alla scuola e ai servizi Suggerimenti di procedure standard da personalizzare per i singoli casi (elimina necessità dover inventare al bisogno)
31 Il percorso scolastico di inserimento: caratteristiche Collaborazione preventiva e in itinere fra scuola - famiglia - servizi/enti Tempi di ingresso funzionali al bambino Attenzione non solo al momento dell ingresso, ma nel tempo durante tutto il percorso scolastico Attenzione sul piano educativo, relazionale, didattico, degli apprendimenti Verifiche in itinere e a fine anno Cura nella trasmissione delle informazioni tra ordini diversi di scuola, anche sui bisogni specifici, nel rispetto della normativa vigente
32 Azioni famiglia Informare la scuola sulla condizione di figlio adottivo (o affidatario) e sensibilizzarla agli eventuali bisogni specifici del figlio Evitare inserimenti precoci a scuola Confrontarsi con i servizi/enti e la scuola sui tempi e modi dell inserimento scolastico Collaborare con la scuola ed i servizi/enti per la progettazione ed il monitoraggio del percorso scolastico
33 Azioni scuola Disponibilità all ascolto e coinvolgimento famiglia servizi/enti per un lavoro in rete Utilizzo delle informazioni fornite dalla famiglia e dai servizi/enti esclusivamente per finalità scolastiche e nel rispetto della normativa vigente Attenzione ai bisogni specifici dell alunno e alla definizione delle modalità di presa in carico Regia degli incontri di definizione e monitoraggio del percorso scolastico
34 Azioni servizi Informare la scuola, in accordo con la famiglia e prima dell inserimento scolastico, sul proprio ruolo e sui bisogni del bambino/ragazzo Sensibilizzare, se necessario, scuola e docenti su aspetti generali delle tematiche (adozione e affidamento familiare) al fine di rendere più comprensibili i bisogni specifici del singolo minore Collaborare con la famiglia e la scuola alla definizione del percorso scolastico e al suo monitoraggio Per l adozione inoltre: Promuovere, in accordo con la famiglia, il coinvolgimento dell ente autorizzato, laddove è possibile, come soggetto da includere nel lavoro in rete Supportare la famiglia e la scuola nelle decisioni relative ai tempi e modi dell inserimento scolastico Negli anni post-adottivi successivi al primo periodo: supportare al bisogno la famiglia e la scuola, su loro richiesta, rispetto alla gestione di problematiche inerenti l inserimento e/o il percorso scolastico
35 Inserimento scolastico negli anni successivi al primo periodo post-adottivo Opportunità che la famiglia faccia presente alla scuola la situazione di alunno adottato del proprio figlio (anche se l adozione non è recente) per consentire l attenzione necessaria ai bisogni specifici Cura nella trasmissione delle informazioni tra ordini diversi di scuola, anche sui bisogni specifici, nel rispetto della normativa vigente NB la famiglia di prassi non è più seguita dai servizi che intervengono al bisogno su richiesta
36 Per saperne di più Alcuni siti utili: Trentinosociale.it della Provincia Autonoma di Trento Commissioneadozioni.it della Commissione adozioni internazionali - CAI
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