LEZIONE 8 b Corso di: GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI GESTIONE DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE: IL RUOLO DEL MOBILITY MANAGER

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1 LEZIONE 8 b Corso di: GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI GESTIONE DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE: IL RUOLO DEL MOBILITY MANAGER

2 Il Mobility Management (MM) è stato introdotto Italia con Decreto del Ministero dell ambiente del 27/03/1998 sulla Mobilità sostenibile nelle aree urbane. Il decreto introduce la figura del responsabile della mobilità aziendale (Mobility Manager Aziendale), con il compito di predisporre e gestire i piani degli spostamenti casa lavoro del personale dipendente (PSCL). Il PSCL è uno piano finalizzato ad ottimizzare gli spostamenti sistematici del personale, puntando alla riduzione dell uso dell auto privata e alla diffusione della mobilità pubblica, lenta, car pooling oppure di veicoli elettrici, attraverso un adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi della mobilità.

3 Gli obiettivi della legge riguardano la riduzione del traffico veicolare privato e delle sue nocive conseguenze quali: consumo di energia; inquinamento atmosferico ed acustico; emissioni di gas serra; aumento della congestione stradale; L adozione del PSCL e l identificazione del MM è obbligatoria per le strutture aziendali pubbliche e private con più di 300 dipendenti per unità locale o con complessivamente oltre 800 dipendenti distribuiti su più unità locali.

4 Gli obiettivi della legge riguardano la riduzione del traffico veicolare privato e delle sue nocive conseguenze quali: consumo di energia; inquinamento atmosferico ed acustico; emissioni di gas serra; aumento della congestione stradale; calo della sicurezza stradale. L adozione del PSCL e l identificazione del MM è obbligatoria per le strutture aziendali pubbliche e private con più di 300 dipendenti per unità locale o con complessivamente oltre 800 dipendenti distribuiti su più unità locali.

5 Gli obiettivi della legge riguardano la riduzione del traffico veicolare privato e delle sue nocive conseguenze quali: consumo di energia; inquinamento atmosferico ed acustico; emissioni di gas serra; aumento della congestione stradale; calo della sicurezza stradale. L adozione del PSCL e l identificazione del MM è obbligatoria per le strutture aziendali pubbliche e private con più di 300 dipendenti per unità locale o con complessivamente oltre 800 dipendenti distribuiti su più unità locali.

6 Gli obiettivi della legge riguardano la riduzione del traffico veicolare privato e delle sue nocive conseguenze quali: consumo Il MM di energia; analizza la domanda di trasporto inquinamento interna atmosferico dell azienda ed acustico; e indirizza il emissioni di gas serra; aumento cambiamento della congestione degli stradale; atteggiamenti e del calo della sicurezza stradale. comportamento dei dipendenti verso soluzioni più sostenibili (sia economiche L adozione del PSCL e l identificazione del MM è obbligatoria per le strutture aziendali pubbliche sia ambientali) e private con più di 300 dipendenti per unità locale o con complessivamente oltre 800 dipendenti distribuiti su più unità locali.

7 Il ruolo del Mobility Manager Alla base dell attività del Mobility Manager vi è l individuazione e promozione di misure cosiddette soft (leggere) come l informazione e la comunicazione, l organizzazione dei servizi nonché il coordinamento delle attività e delle funzioni di diversi partner (es. aziende di trasporto). Peranto il MM non si occupa delle misure hard (pesanti) che riguardano la costruzione di nuove linee di tram, strade o piste ciclabili. Pertanto le misure del Mobility Manager non richiedono necessariamente la realizzazione di grandi investimenti finanziari, ma deveno garantire un elevato rapporto benefici/costi

8 Cosa fa Mobility Manager? interventi nell ambito della promozione della circolazione pedonale, ciclabile nonché dell impiego dei mezzi di trasporto pubblico; offrire un aiuto adeguato alle necessità di spostamento di ciascun individuo, che permetta il più possibile di limitare l utilizzo dell auto; proporre al datore di lavoro di pagare/rimborsare le spese sostenute dal lavoratore/utente del trasporto pubblico, allo scopo di incoraggiarlo a raggiungere il posto di lavoro facendo a meno dell auto; suggerire l introduzione di un servizio di car sharing o car pooling; elaborare un piano di mobilità nelle scuole che permetta l organizzazione degli spostamenti casa-scuola in tutta sicurezza;

9 Il Decreto del 20 dicembre 2000, emato dal Ministero dell'ambiente, avente per oggetto "Incentivazione dei programmi proposti dai Mobility Manager Aziendali", ha giuridicamente introdotto il "Mobility Manager d'area" (di fatto è stato istituito con la il DM 27/03/2007) quale importante "figura" che deve supportare e coordinare i responsabili della mobilità Aziendale nella loro complessa attività di gestione degli spostamenti casa lavoro del personale dipendente. Per svolgere tale attività il Mobility Manager di Area si avvale di una "struttura di supporto e coordinamento (introdotta dal Dm 27/03/98) istituita presso gli uffici tecnici del traffico urbano dei comuni, necessaria per mantenere i collegamenti tra l'amministrazione Comunale, le Aziende private e/o Enti Pubblici e le Aziende di Trasporto.

10 I COMPITI DEL MOBILITY MANAGER D AREA: promuovere azioni di divulgazione, formazione e di indirizzo presso le aziende e gli enti interessati ai sensi del decreto; assistere le aziende nella redazione dei PSCL; favorire l'integrazione tra i PSCL e le politiche dell'amministrazione Comunale in una logica di rete e di interconnessione modale; verificare soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su rotaia, per il miglioramento dei servizi e l'integrazione degli stessi con sistemi di trasporto complementari ed innovativi,. Tutto questo ha come obiettivo quello di garantire l'intermodalità e l'interscambio, e l'utilizzo anche della bicicletta e/o di servizi di noleggio di veicoli elettrici e/o a basso impatto ambientale;

11 I COMPITI DEL MOBILITY MANAGER D AREA: favorire la diffusione e sperimentazione di servizi di taxi collettivo, di car-pooling, etc; fornire supporto tecnico per la definizione dei criteri e delle modalità per l'erogazione di contributi e incentivi diretti ai progetti di mobilità sostenibile; promuovere la diffusione di sistemi e mezzi di trasporto a basso impatto ambientale; monitorare gli effetti delle misure attuate in termini di impatto ambientale e decongestione del traffico veicolare.

12 LE STRATEGIE DEL MOBILITY MANAGER D AREA: Le strategie che adotta il Mobility Manager di Area sono definite "soft oriented" in quanto le stesse non prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture ma sono basate su iniziative di persuasione, concessione e restrizione: Persuasione: sono azioni di informazione, comunicazione e sensibilizzazione volte a creare la consapevolezza del problema e a modificare positivamente le abitudini di mobilità quotidiane dei cittadini (organizzazione di eventi, campagne educativo-formative, conferenze, convegni, corsi, tavoli tecnici, etc.).

13 LE STRATEGIE DEL MOBILITY MANAGER D AREA: Concessione: riguardano iniziative d'incentivazione del trasporto collettivo e delle altre modalità di trasporto sostenibili attraverso erogazione di contributi economici (es. erogazione contributi per l'acquisto di mezzi elettrici, di abbonamenti al T.P.L., etc.). Restrizione: sono iniziative volte a disincentivare l'uso dell'auto privata, quali, ad esempio, le limitazioni alla circolazione (Z.T.L.), la pedonalizzazione dei centri storici (Z.P.). Rientrano tra queste iniziative anche le politiche di tariffazione della sosta, la riduzione della disponibilità della stessa, i pedaggi per l'accesso alle Z.T.L., etc.

14 LE STRATEGIE DEL MOBILITY MANAGER D AREA: Concessione: riguardano iniziative d'incentivazione del trasporto collettivo e delle altre modalità di trasporto sostenibili attraverso erogazione di contributi economici (es. erogazione contributi per l'acquisto di mezzi elettrici, di abbonamenti al T.P.L., etc.). GLI OBIETTIVI Restrizione: Riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico sono Riduzione iniziative del volte consumo a disincentivare energetico l'uso dell'auto privata, quali, ad esempio, Riduzione le limitazioni delle emissioni alla circolazione di gas ad effetto (Z.T.L.), serra la pedonalizzazione dei Spostamento centri storici della (Z.P.). domanda Rientrano dai tra mezzi queste privati iniziative individuali anche le politiche verso quelli di tariffazione collettivi della sosta, la riduzione della disponibilità della stessa, i pedaggi per l'accesso alle Z.T.L., etc.

15 2012 La situazione è rimasta invariata rispetto al 2011

16 Misure di informazione Tali misure sono principalmente applicate in risposta alle necessità della domanda di trasporto, e forniscono all utente (potenziale) informazioni e indicazioni sulle opzioni sostenibili per gli spostamenti (distribuzione volantini porta a porta). Misure di promozione Alla base di questa categoria di misure vi è l idea di incoraggiare ad un cambiamento autonomo del comportamento delle persone mediante la diffusione della consapevolezza, la promozione di modi di trasporto alternativi all auto nonché la trasmissione di informazioni opportune. Ciò significa che questo gruppo di misure non fornisce ulteriori alternative all auto privata, ma piuttosto mira a risvegliare la coscienza nonché ad incoraggiare l utilizzo di modalità di trasporto alternative già disponibili (premiare gli studenti più meritevoli con abbonamenti al treno o bus).

17 Misure di organizzazione e coordinazione Questa categoria di misure offre, organizza e coordina varie tipologie di servizi di Mobility Management su una data area al fine di fornire un alternativa alla guida dell auto in solitario (servizi di car sharing o pooling, bake sharing, ecc. ). Misure di educazione e formazione Azioni che comprendono l integrazione del MM con il sistema educativo nonché la formazione dei lavoratori nell ambito delle problematiche legate al MM (corsi nelle scuole o in determinati gruppi).

18 Telelavoro e organizzazione di orari flessibili Questa categoria ha come obiettivo quello di promuovere il lavoro da casa oppure di avviare accordi con le aziende private o pubbliche che intendono implementare la mobilità sostenibile per adattare il loro orario di lavoro con quello del trasporto pubblico. Azioni incentivanti ed integrative Sebbene queste misure possono non essere adottate per gestire direttamente la mobilità possono avere un impatto decisivo sulla loro efficacia. Queste possono influire sul costo dello spostamento in auto o con altri mezzi di trasporto, al contempo rendendo più favorevole l adozione di misure di MM. Queste attività possono non essere direttamente percepite dall utente, ma influiscono sul suo comportamento legato allo spostamento.

19 Telelavoro e organizzazione di orari flessibili Questa categoria ha come obiettivo quello di promuovere il lavoro da casa oppure di avviare accordi con le aziende private o pubbliche che intendono implementare la mobilità sostenibile per adattare il loro orario di lavoro con quello del trasporto pubblico. Azioni incentivanti ed integrative Sebbene queste misure possono non essere adottate per gestire direttamente la mobilità possono avere un impatto decisivo sulla loro efficacia. Queste possono influire sul costo dello spostamento in auto o con altri mezzi di trasporto, al contempo rendendo più favorevole l adozione di misure di MM. Queste attività possono di lavoro in auto. non essere direttamente percepite dall utente, ma influiscono sul suo comportamento legato allo spostamento. La gestione dei parcheggi (tariffe, permessi, limitazioni) volta a ridurre l offerta di sosta e/o fornire appositi servizi anche al fine di diminuire il numero delle persone che utilizzano l auto. l imposizione di una tassa su un area di parcheggio a disposizione dall azienda renderebbe la stessa meno attraente ai dipendenti, scoraggiandoli a raggiungere il posto

20 Telelavoro e organizzazione di orari flessibili Questa categoria ha come obiettivo quello di promuovere il lavoro da casa oppure di avviare accordi con le aziende private o pubbliche che intendono implementare la mobilità sostenibile per adattare il loro orario di lavoro con quello del trasporto pubblico. Azioni incentivanti ed integrative Sebbene queste misure possono non essere adottate per gestire direttamente la mobilità possono avere un impatto decisivo sulla loro efficacia. Queste possono influire sul costo dello spostamento in auto o con altri mezzi di trasporto, al contempo rendendo più favorevole l adozione di misure di MM. Queste attività possono di lavoro in auto. non essere direttamente percepite dall utente, ma influiscono sul suo comportamento legato allo spostamento. La gestione dei parcheggi (tariffe, permessi, limitazioni) volta a ridurre l offerta di sosta e/o fornire appositi servizi Un rimborso anche delle al fine spese di relative diminuire allo il numero spostamento delle effettuato persone che in treno. utilizzano Se l auto. questo risultasse più elevato rispetto a quello relativo ad uno spostamento in auto renderebbe più attraente e vantaggioso il trasporto ferroviario. l imposizione di una tassa su un area di parcheggio a disposizione dall azienda renderebbe la stessa meno In alcuni attraente paesi le ai spese dipendenti, per il scoraggiandoli raggiungimento a del raggiungere posto di il lavoro posto sono detratte dalle tasse. Si può ottenere un vantaggio se i costi del trasporto sostenibile fossero detratti dalle tasse.

21 Telelavoro e organizzazione di orari flessibili Questa categoria ha come obiettivo quello di promuovere il lavoro da casa oppure di avviare accordi con le aziende private o pubbliche che intendono implementare la mobilità sostenibile per adattare il loro orario di lavoro con quello del trasporto pubblico. Azioni incentivanti ed integrative Sebbene queste misure possono non essere adottate per gestire direttamente la mobilità possono avere un impatto decisivo sulla loro efficacia. Queste possono influire sul costo dello spostamento in auto o con altri mezzi di trasporto, al contempo rendendo più favorevole l adozione di misure di MM. Queste attività possono di lavoro in auto. non essere direttamente percepite dall utente, ma influiscono sul suo comportamento legato allo spostamento. La gestione dei parcheggi (tariffe, permessi, limitazioni) volta a ridurre l offerta di sosta e/o fornire appositi servizi Un rimborso anche delle al fine spese di relative diminuire allo il numero spostamento delle effettuato persone che in treno. utilizzano Se l auto. questo Tariffe risultasse integrate più che elevato permettono rispetto a di quello spostarsi relativo con diversi ad uno mezzi spostamento di trasporto in auto pubblico renderebbe su un dato più territorio, attraente quindi e vantaggioso con autobus, il trasporto tram, ferroviario. metro ecc., usufruendo di un solo biglietto l imposizione di una tassa su un area di parcheggio a disposizione dall azienda renderebbe la stessa meno In alcuni attraente paesi le ai spese dipendenti, per il scoraggiandoli raggiungimento a del raggiungere posto di il lavoro posto sono detratte dalle tasse. Si può ottenere Biglietti per un concerti, vantaggio partite, se i fiere costi ecc. del trasporto che valgano sostenibile allo stesso fossero tempo detratti anche dalle come tasse. biglietti per il trasporto pubblico

22 I vantaggi della realizzazione di un PSCL

23 I vantaggi della realizzazione di un PSCL Svantaggi: costi

24 I vantaggi della realizzazione di un PSCL Per la collettività

25 Piano Mobilità Casa-Lavoro

26 Piano Mobilità Casa-Lavoro

27 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi

28 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi ANALISI DELLA OFFERTA

29 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi ANALISI DELLA DOMANDA

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32 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi INDAGINE SOCIOLOGICA

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43 Risparmio economico e ambientale Stima effettuata su Grande punto 1,4 benzina

44 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi

45 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE PROGETTUALE

46 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi

47 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

48 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

49 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

50 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

51 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

52 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

53 Piano Mobilità Casa-Lavoro: le fasi FASE ATTUATIVA - SOLUZIONI

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