Project work gruppo Sardegna CENTRO DI SUPPORTO PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO UNIVERSITÀ IMPRESA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Project work gruppo Sardegna CENTRO DI SUPPORTO PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO UNIVERSITÀ IMPRESA"

Transcript

1 Project work gruppo Sardegna CENTRO DI SUPPORTO PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO UNIVERSITÀ IMPRESA

2 Sommario PRESENTAZIONE 3 IL TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE UNIVERSITÀ - TERRITORIO 4 Gli scenari a sostegno del rafforzamento della ricerca per potenziare il trasferimento tecnologico 4 Scenario Europeo 4 Scenario Nazionale 6 Scenario Regionale 7 Le attività a favore del trasferimento tecnologico dell Università di Cagliari, delle Camere di Commercio di Cagliari e Sassari e di LAORE. 10 Università di Cagliari e trasferimento tecnologico: l Industrial Liaison Office (ILO) 10 Camera di Commercio di Sassari e trasferimento tecnologico 18 Camera di Commercio di Cagliari e trasferimento tecnologico 21 Le attività di LAORE 34 Confronto tra le attività di trasferimento tecnologico dell Università di Cagliari, Camere di Commercio di Sassari e Cagliari, Laore. 36 CENTRO DI SUPPORTO PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO UNIVERSITÀ IMPRESA 37 Supporto trasferimento tecnologico nel settore olivicolo 37 Analisi di contesto dell Agroalimentare in genere ed in particolare del settore olivicolo in Sardegna 38 Ipotesi di supporto al trasferimento tecnologico università impresa nel settore olivicolo: obiettivi, azioni, soggetti 40 CONCLUSIONI 46 BIBLIOGRAFIA 47 2

3 Presentazione Sia nelle Università Sarde che nelle Camere di Commercio di Cagliari e Sassari, e in alcune strutture riconducibili all amministrazione regionale della Sardegna (LAORE-Agenzia per l attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, Sardegna Ricerche) vengono svolte attività legate al trasferimento tecnologico. Ciò avviene in modo fortemente slegato tra le diverse istituzioni, nonostante gli accordi di massima a livello politico che non sono quasi mai seguiti da protocolli operativi per la gestione dei diversi compiti tra le diverse istituzioni. Il risultato è una azione scoordinata nelle azioni di sostegno al trasferimento tecnologico sul territorio che genera confusione, spreco di risorse e inutili duplicazioni. L obiettivo del project work è quello di ipotizzare una strategia per una maggiore collaborazione nel campo del trasferimento tecnologico tra Università di Cagliari, Camere di Commercio di Cagliari e Sassari, LAORE, cioè le istituzioni di cui i componenti del gruppo Sardegna Karma fanno parte. Questo al fine di stimolare il dialogo tra uffici appartenenti alle diverse amministrazioni ma che, a vario titolo, sono chiamati ad essere attori del processo di trasferimento di conoscenze dal mondo della ricerca a quello dell impresa. Dopo una prima parte introduttiva di inquadramento delle problematiche in materia di trasferimento tecnologico, nella quale vengono esaminati gli scenari a sostegno del rafforzamento della ricerca a tal fine, il lavoro procede con una descrizione delle azioni che attualmente l Università di Cagliari, le Camere di Commercio di Sassari e Cagliari e LAORE effettuano in tale contesto. Infine, dopo una analisi dello scenario regionale dal punto di vista dell innovazione, si ipotizza una collaborazione tra le suddette istituzioni ai fini della creazione di un centro di supporto per il trasferimento tecnologico università impresa ed in particolare si focalizza l attenzione sul settore agroalimentare, con particolare riferimento a quello olivicolo, ai fini del trasferimento tecnologico come impulso per l innovazione e quindi per un miglioramento della competitività in questo comparto. 3

4 Il Trasferimento di conoscenze università - territorio Lo sviluppo sociale ed economico e la competitività di un paese dipendono in larga parte dal processo di acquisizione di nuove conoscenze e dalla capacità dell'intero sistema di immettere tale sapere nel flusso produttivo. In questo senso il trasferimento tecnologico, inteso come trasferimento di conoscenze fondato su un circolo virtuoso di conoscenza- innovazione-sviluppo, costituisce uno degli elementi portanti dello scenario economico europeo. Gli attori di tale sistema, che dovrebbero attivare il circolo virtuoso, sono le Imprese e le Università. Le Università moderne affiancano alle attività tradizionali, dell alta formazione e della ricerca scientifica, una terza missione rappresentata dalla valorizzazione della ricerca scientifica per lo sviluppo dei territori. Questa prospettiva traspare ampiamente nelle politiche impegnate a costruire uno spazio europeo della ricerca (SER). In particolare nel libro verde Nuove prospettive per lo Spazio europeo della ricerca (com n.161 definitivo) si sottolinea che uno degli aspetti che va rafforzato per favorire il SER è il trasferimento delle conoscenze tra la ricerca pubblica e le imprese. In generale le attuali politiche comunitarie sono orientate a rafforzare la ricerca universitaria proprio perchè si parte dal presupposto che la crescita economica, ovvero la competitività del sistema Europa, passi attraverso lo sviluppo della conoscenza e l'utilizzo di quest'ultima all'interno delle imprese. Appare evidente il ruolo strategico dell'università che detiene per eccellenza la maggior parte del «Sapere» e che proprio per questo motivo ha il compito di immettere nel sistema produttivo il proprio know-how al fine di potenziare le imprese. Questa tendenza è ampiamente illustrata nel VII Programma Quadro nell'ambito dell'innovazione e della Competitività, che rappresenta la sintesi delle comunicazioni della Commissione Europea in materia di Ricerca, Innovazione, Competitività e Imprese. Gli scenari a sostegno del rafforzamento della ricerca per potenziare il trasferimento tecnologico Analizzando l'intero panorama europeo, nazionale e della Regione Sardegna è possibile individuare un insieme di politiche ed azioni che coincidono in modo unitario e coerente con l'attuazione di sistemi integrati in cui pubblico (Università e centri di ricerca) e privato (imprese) si uniscono al fine di favorire il trasferimento delle conoscenze dal mondo della ricerca a quello della produzione o dei servizi. Di seguito si sintetizzano alcune delle iniziative salienti che permettono di descrivere la cornice strategica a sostegno della ricerca scientifica come volano per lo sviluppo delle imprese. Scenario Europeo L'importanza di favorire il processo di utilizzo delle conoscenze acquisite attraverso la ricerca da parte del tessuto economico europeo si può evincere da 4

5 diversi documenti, comunicazioni e rapporti pubblicati dall'unione Europea ancora prima della Strategia di Lisbona (2000). E', tuttavia, all'interno del VII Programma Quadro per la Competitività e l'innovazione che si evidenzia una più pressante necessità di mettere in opera un insieme di azioni in grado di supportare il processo virtuoso tra mondo della ricerca e dell'impresa. Come accennato in precedenza è l'innovazione il volano di tale processo e costituisce un fattore critico con cui l Europa può garantirsi la competitività in un contesto globale in cui altri concorrenti possono contare su una manodopera a basso costo o sulla presenza di risorse primarie. Infatti, la globalizzazione, il continuo cambiamento richiesto dal mercato per competere efficacemente in un mondo aperto richiedono energie di adattamento notevoli. La capacità di innovare è una chiave per lo sviluppo dell'intero settore economico europeo il quale può competere, a fronte di quei sistemi che si basano su una bassa mano d'opera, con il proprio know-how. La Proposta della Commissione Europea per l'anno della creatività e dell'innovazione 2009 (COM 2008/159 definitiva), si inserisce in questo quadro e rappresenta una delle iniziative a favore dello spirito innovativo europeo che coinvolge apertamente tutti i cittadini comunitari. L'obiettivo principale della proposta di decisione appena citata coincide con la creazione di un ambiente favorevole e propizio all'innovazione. Nel VII Programma Quadro sulla Competitività e Innovazione si definisce l innovazione come ``ampliamento della gamma dei prodotti e dei servizi, nonchè dei mercati ad essi associati; l'attuazione di nuovi metodi di progettazione, produzione, approvvigionamento e distribuzione; l'introduzione di mutamenti nella gestione, nell'organizzazione e nelle condizioni di lavoro, nonché nelle competenze dei lavoratori, che comprende l'innovazione tecnologica, non tecnologica e organizzativa''. Questa definizione investe esplicitamente tanto il sistema della produzione quanto il sistema organizzativo e quello dei processi del lavoro. Nella comunicazione (2005/488) ``Potenziare la ricerca e l'innovazione. Investire per la crescita e l occupazione: una strategia comune'' si puntualizza come uno dei nodi ancora da sviluppare nell'ambito della ricerca e dell'innovazione corrisponda ad una non ottimale collaborazione tra università, industria e trasferimento ancora esiguo delle conoscenze nel sistema produttivo. All'interno della stessa si mette in evidenza che la Commissione intende adottare ``[...] una comunicazione in cui definirà orientamenti della UE per migliorare la collaborazione nel campo della ricerca e il trasferimento di conoscenze tra le organizzazioni pubbliche della ricerca e l'industria''. Tali intenzioni sono state poi accolte nel VII Programma Quadro relativo alla ``Competitività e Innovazione'' e alla ``Attività di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione''. All'interno di quest'ultimo si ribadisce in modo forte che ``La crescita e la competitività delle imprese nei settori dell industria e dei servizi dipende dalla loro capacità di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti, di sfruttare il proprio potenziale innovativo e di sviluppare prodotti di alta qualità. Si tratta di una scommessa importante per le imprese di tutti i tipi, ma in particolare per quelle più piccole. È pertanto opportuno istituire il programma per l innovazione e l imprenditorialità''. 5

6 Il programma specifico per l'innovazione e l'imprenditorialità, nell'articolo 10, prevede azioni destinate a sostenere, migliorare, incoraggiare e promuovere tra l altro la cultura dell'imprenditorialità e dell'innovazione. Nell'articolo 13, inoltre, si definisce un insieme di azioni riguardanti l'innovazione tra le quali si segnalano : incoraggiare l innovazione settoriale, i raggruppamenti, le reti di innovazione, la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato in materia d innovazione sostenere i servizi di tutela e di gestione della proprietà intellettuale ed industriale; sviluppare e studiare nuovi tipi di servizi per l'innovazione; si ribadisce, inoltre, l'importanza di una sinergia tra le politiche e i programmi comunitari per rafforzare e semplificare il finanziamento della ricerca, che riveste particolare importanza per le PMI. Si sottolinea, in modo particolare, il ruolo strategico delle regioni nell'attuazione dello spazio europeo della ricerca. In tal senso è importante che le regioni attuino una serie di azioni in grado ``[...] di dare ampia diffusione ai risultati della ricerca e dello sviluppo tecnologico'' con il fine di colmare il divario tecnologico e contribuire alla competitività europea. Scenario Nazionale Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) sottolinea l importanza dei processi di partenariato tra università e impresa. All'interno del documento, infatti, si può leggere che ``In generale, il tentativo di realizzare sistemi di relazione tra le imprese e tra queste e le Università per sostenere processi innovativi si è scontrato, da una parte, con la debolezza del sistema industriale nazionale (in cui diminuiscono le grandi strutture di ricerca della grande impresa, le piccole e medie imprese hanno difficoltà ad accedere e assorbire ricerca pubblica e i processi di nuova imprenditorialità ad alta tecnologia risultano ancora troppo deboli); dall altra parte, il sistema universitario è risultato inadeguato a cogliere l esigenza di rafforzare i legami con il sistema delle imprese''. Alcune delle priorità descritte nel QSN si basano sulla valutazione dei risultati emersi dalla precedente programmazione , in riferimento alla quale emerge che la scarsa capacità innovativa del settore privato e del settore pubblico costituisce la principale fonte del ritardo di competitività del Paese. Proprio per tali motivi si rimarca che ``La politica regionale unitaria, comunitaria e nazionale, riconosce la necessità di contribuire in modo significativo allo sviluppo della capacità di ricerca, innovazione, creazione e applicazione della conoscenza, alla più ampia diffusione della società dell informazione e al migliore utilizzo del potenziale applicativo delle Tecnologie di Informazione e Comunicazione''. La priorità di interesse del documento in questione coincide con la Priorità 2 relativa alla ``Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività''. Nello specifico, la Priorità 2 puntualizza sul fatto che proprio nelle Regioni di convergenza ``[...] più intenso e pervasivo dovrà essere il sostegno alla diffusione dei risultati delle attività della ricerca scientifica e tecnologica, anche in considerazione delle maggiori esigenze di riposizionamento competitivo dei sistemi produttivi locali''. L'obiettivo generale si traduce nel ``Rafforzare e valorizzare l intera filiera della ricerca e le reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese, per 6

7 contribuire alla competitività e alla crescita economica''. In tal senso diventa necessario sostenere la massima diffusione e l'utilizzo di nuove tecnologie e servizi avanzati; innalzare il livello delle competenze e conoscenze scientifiche e tecniche nel sistema produttivo e nelle Istituzioni. Gli obiettivi specifici fanno riferimento alla necessità di qualificare in senso innovativo l offerta di ricerca, favorendo la creazione di reti fra Università, centri di ricerca e tecnologia e il mondo della produzione sviluppando meccanismi concorrenziali e cooperativi. In questo senso sono promosse quelle azioni volte a sviluppare nuove capacità di ricerca applicata e valorizzare quelle di eccellenza già esistenti mettendole a disposizione dei sistemi produttivi locali, per consentire, attraverso una collaborazione più stretta tra imprese, ricerca e sistemi locali lo sviluppo e l assorbimento di innovazione. Scenario Regionale La posizione assunta dalla Regione Sardegna in materia di ricerca scientifica, innovazione e trasferimento tecnologico si delinea sia attraverso l'accordo di Programma Quadro del 27 maggio del 2005 (inerente alla Ricerca Scientifica e all'innovazione Tecnologica), sia con la Legge Regionale del 7 Agosto 2007 n.7 ``Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna ''. Inoltre, attraverso il Programma Operativo Regionale FESR , tali strategie vengono ampiamente rimarcate. I principali obiettivi dell'accordo di Programma Quadro del 27 maggio del 2005 possono essere sintetizzati nella promozione dell'incontro tra conoscenze scientifiche e tecnologiche. Tale promozione si attua attraverso un insieme di azioni volte principalmente a creare una rete stabile tra la ricerca scientifica e l'imprenditorialità regionale. Il fine ultimo è quello di promuovere l'imprenditorialità e l'innovazione all'interno di quei settori economici che risultano essere strategici per la regione. Tale scenario di programmazione si completa facendo riferimento alla legge Regionale del 7 Agosto 2007 n.7 inerente alla ``Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna'' che contribuisce a delineare le modalità con la quale la Regione intende muoversi all'interno dello scenario comunitario e nazionale precedentemente presentato. Un importante passaggio è rappresentato dall'articolo 5 della suddetta legge, dedicato al ``Trasferimento di conoscenze e competenze scientifiche e tecnologiche'', si precisa che la Regione, al fine di promuovere il trasferimento delle conoscenze e competenze scientifiche e tecnologiche presso le imprese e le amministrazioni pubbliche, nonché lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali innovative in Sardegna, intende: promuovere l avvio di iniziative imprenditoriali basate sulla conoscenza prodotta in Sardegna dalle università, dagli enti e centri di ricerca pubblici e privati che abbiano una ricaduta economica ed occupazionale; sostenere, per un periodo di tempo non superiore a due anni, la proprietà intellettuale di scoperte di particolare interesse realizzate dalle università e dagli enti e centri pubblici di ricerca operanti in Sardegna; sostenere programmi per favorire il distacco temporaneo di ricercatori e tecnici dalle università e dagli enti pubblici di ricerca alle amministrazioni pubbliche e alle imprese operanti in Sardegna e viceversa; 7

8 cofinanziare progetti di trasferimento tecnologico tra il sistema della ricerca e quello delle imprese e delle amministrazioni pubbliche; sostenere la costituzione, il potenziamento e il coordinamento di appositi strumenti informativi secondo il modello dei liaison office. L analisi dei risultati parziali e della gestione del Por ha costituito la base per il POR FESR Quest ultimo nella versione definita in seguito al negoziato con la Commissione Europea, ha un intero asse prioritario dedicato alla ``competitività'', la cui finalità coincide con la promozione della competitività del sistema produttivo regionale che si sostanzia attraverso il sostegno della ricerca, il trasferimento tecnologico e la collaborazione tra i centri di ricerca, le università e le imprese. L'obiettivo di tale asse è la diffusione dell'innovazione tra le imprese, la quale poggia su progetti territoriali di filiera o di distretto. La performance innovativa della Regione Sardegna Il rafforzamento della ricerca per potenziare il trasferimento tecnologico è una strategia fondamentale ai fini della competitività, la cui rilevanza per il territorio regionale sardo nasce da un'analisi del suo contesto economico oltre che dalle tendenze segnate dai programmi comunitari, nazionali e regionali. Mettere a fuoco la performance innovativa della Regione, nonché la tipologia delle imprese che vi operano consente di comprendere meglio il valore che questa strategia può assumere per dare slancio all'innovazione. La condizione relativa alla performance innovativa della Sardegna è ben documentata all'interno del Regional Innovation Scoreboard (2006) che mappa tutte le regioni della Comunità Europea in base ad una serie di indicatori attraverso i quali si stima la capacità innovativa di una realtà economica. Nel rapporto che fotografa la realtà regionale del 2006 sono stati adottati 7 importanti indicatori per misurare la perfomance innovativa e sono i seguenti: 1. Risorse umane impiegate nelle materie scientifiche e tecnologiche: si riferisce al numero di persone che hanno completato un percorso di studio di terzo livello in ambito scientifico e tecnologico o che sono impiegate all'interno di tali aree; 2. Partecipazione ad attività formative: si tratta della percentuale di popolazione che frequenta percorsi di formazione nell'ottica del life-long learning; 3. Spesa pubblica in ricerca e sviluppo: spese per sviluppare la competitività del futuro al fine di attuare la transizione verso una società basata sulla conoscenza; 4. Spesa privata in ricerca e sviluppo: spese effettuate da aziende private in ricerca e sviluppo; 5. Occupati in servizi high-tech: numero di persone occupate nel settore high-tech, che comprende le telecomunicazioni, l'information technology, lo sviluppo di software e offerta di servizi di ricerca e sviluppo; 6. EPO patents: si riferisce alla capacità delle imprese di sviluppare nuovi prodotti che determineranno il loro vantaggio competitivo futuro. L'indice composito che viene utilizzato per indicare la performance innovativa della regione è il RRSSII (Revealed Regional Summary Innovative Index). In 8

9 base a tale indice la Sardegna risulta essere una regione con una bassa performance innovativa. Analizzando ogni singolo indicatore si nota che la Sardegna ha una percentuale di spese private in ricerca e sviluppo particolarmente ridotta, come si evince dall'allegato 1 al documento Regional Innovation Scoreboard (2006). Questo dato è coerente se si considera la composizione del sistema imprenditoriale sardo che, infatti, è costituito in prevalenza da entità di piccola o piccolissima dimensione. Si nota che il 74,14% del totale delle imprese presenta una forma giuridica di ``impresa individuale''. Questo, dunque, rende difficile la possibilità di realizzare autonomamente attività di innovazione tecnologica o importanti investimenti in ricerca e sviluppo. 9

10 Le attività a favore del trasferimento tecnologico dell Università di Cagliari, delle Camere di Commercio di Cagliari e Sassari e di LAORE. Sia all Università di Cagliari che nelle Camere di Commercio di Sassari e Cagliari e presso LAORE (Agenzia per l attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale) vengono svolte attività legate al trasferimento tecnologico. Ciò avviene in modo fortemente slegato e si traduce in azioni di sostegno al trasferimento tecnologico non coordinate tra loro che generano confusione, spreco di risorse e inutili duplicazioni. Università di Cagliari e trasferimento tecnologico: l Industrial Liaison Office (ILO) Le attività legate al trasferimento tecnologico nell Ateneo cagliaritano sono gestite dall ufficio ILO (Industrial Liason Office). La funzione dell ILO è quella di punto di contatto tra domanda e offerta di trasferimento tecnologico ma anche di filtro tra l interno del mondo universitario e l ambiente esterno. Un filtro che organizza e convoglia i risultati scientifici verso le strutture esterne interessate o potenzialmente interessabili o indirizza le richieste di queste ultime verso le strutture scientifiche interne che possono soddisfarle. L Ufficio coordina e sostiene l iniziativa dell Ateneo nell ambito dei seguenti settori di attività: azioni finalizzate all innovazione e al trasferimento tecnologico e agli spin off; ricerca di fonti di finanziamento e agevolazioni; sostegno alla progettazione nell ambito di iniziative regionali, nazionali e comunitarie, inerenti in particolare l innovazione e il trasferimento tecnologico; attività di informazione relative alle attività di ricerca, al trasferimento tecnologico, alle opportunità di collaborazione Università/imprese ed alle opportunità di finanziamento; attività di osservazione e analisi della domanda di innovazione tecnologica delle imprese sul territorio; attività di collegamento e supporto per la realizzazione di progetti di formazione nel campo del management pubblico e privato; attività di networking e sviluppo di partenariato con Enti e operatori pubblici e privati: in particolare, partecipazione alla rete europea degli Innovation Relay Center (IRC), delle Regioni Innovative (IRE), dell Agenzia per la promozione della ricerca europea (APRE), del Netval (Network per la valorizzazione della ricerca universitaria); attività informativa relativa alla possibilità di tirocini presso Enti ed Aziende per laureati e laureandi, di concerto con le altre strutture competenti dell Ateneo e delle Istituzioni territoriali. 10

11 I progetti a sostegno del trasferimento tecnologico nell Università di Cagliari A supporto dell attività di trasferimento tecnologico dell Ateneo cagliaritano sono intervenuti diversi progetti sia nazionali che regionali finanziati con Fondi strutturali dell Unione europea. Si tratta di: 1. Ilonet (Pon Ricerca Miur e art. 12 D.M. 5 agosto 2004, n. 262) 2. Ilon@ (Por Sardegna ) 3. Creazione di imprese innovative (Por Sardegna ) 4. Rete regionale dell innovazione (Por Sardegna ) 5. Protocollo d intesa tra MiUR, Regione Sardegna e Atenei Sardi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca scientifica 6. Progetto FIXO Formazione e Innovazione per l Occupazione Il progetto Ilonet (Avvio: 10 giugno Chiusura: 10 giugno 2008) Nel settennio il MiUR ha promosso una serie di azioni dirette a valorizzare e diffondere i risultati della ricerca ed il loro utilizzo nei processi produttivi caratterizzati da un alto indice di innovazione. Il progetto Ilonet rientra tra questi ed è attuato da una rete di Liaison office tra le Università di Sassari, Cagliari, Genova e Milano Bicocca e con l obiettivo generale di promuovere e rafforzare la collaborazione universitaria con il mondo produttivo e dei servizi a livello locale, nazionale ed internazionale. L obiettivo specifico è quello di studiare, definire e realizzare una piattaforma di lavoro comune, atta a supportare attività e procedure cooperative tra gli Atenei coinvolti. A tal fine è in atto, da parte del nostro Ateneo, la realizzazione di una piattaforma informativa, fortemente caratterizzata da funzionalità di rete, per la condivisione e la circolazione di informazioni relative alle proposte di ricerca (ad iniziativa accademica o industriale), ai risultati scientifici (brevettati o brevettabili), alla realizzazione di progetti congiunti tra Università e impresa. I principali risultati attesi riguardano in modo specifico la definizione e l'implementazione di servizi condivisi, rispondenti a tre distinte tipologie di utenza: personale amministrativo, ricercatori (soggetti interni al sistema ricerca), aziende ed enti (soggetti esterni al sistema ricerca). Per il personale amministrativo in particolare, gli output comprendono la condivisione di modulistica e procedure; supporto informatico nell'esecuzione delle procedure; addestramento continuo. Per i ricercatori e le aziende: il rapido inserimento/consultazione di schede-tipo relative a competenze, progetti e risultati scientifici, la promozione e la valorizzazione del lavoro svolto attraverso una capillare rete di diffusione delle informazioni (newsletter, opuscoli, presentazioni presso le associazioni di categoria, partecipazione a fiere e manifestazioni); la facilitazione nella ricerca di partnership su programmi di ricerca ad iniziativa accademica e industriale; la facilitazione delle procedure relative alla predisposizione di contratti e convenzioni; la facilitazione delle procedure relative alla brevettazione e alla negoziazione dei risultati. 11

12 Risultato atteso di primaria importanza è infine la formazione e la qualificazione del personale universitario, in particolare rispetto alle problematiche di sfruttamento ed internazionalizzazione del sistema ricerca. Nell'ambito del progetto sono state previste a tal fine specifiche attività di scambio del personale tra gli Atenei e la partecipazione a reti europee di trasferimento tecnologico (PROTON). È importante sottolineare che con l Ilo è nata nell Università la consapevolezza del ruolo che può avere nello sviluppo del territorio, aprendosi ad esso e sostenendolo. In questa direzione sono stati raggiunti buona parte degli obiettivi prefissati. Tali risultati sono sintetizzabili in due categorie: quelli relativi ai rapporti dell Università con l esterno e quelli interni all Ilo stesso. Gli obiettivi conseguiti riconducibili alla prima categoria sono essenzialmente due: la nascita di dodici Spin off, prodotti dell imprenditorialità legata alla ricerca, e la stretta cooperazione con le altre Università che si è concretizzata nella realizzazione della rete Ilonet. Tra i risultati raggiunti che hanno soddisfatto esigenze più interne all ufficio di trasferimento tecnologico stesso, si possono annoverare la ricaduta economica generata dalla vittoria attraverso il progetto Ilonet del bando nazionale 527/2006 MIUR, che ha consentito il finanziamento dell Ilo per e soprattutto la formazione del personale interno su tematiche fino a pochi anni fa scarsamente conosciute. Il progetto Ilon@ Sardegna (Avvio: 1 ottobre Chiusura: 31 ottobre 2008) Ilon@Sardegna è un intervento regionale di rafforzamento degli Industrial liaison office istituiti presso le due Università dell Isola, cofinanziato a valere sulle risorse residue della misura 3.13 del Por per un importo complessivo di euro. Il progetto ha riguardato la messa in opera di attività di integrazione necessarie a rendere pienamente operativi i due ILO regionali tra i quali si evidenziano gli investimenti per la formazione del personale dedicato e per il reclutamento di personale a progetto; gli investimenti in consulenza per la proprietà intellettuale; lo scambio di personale con altri uffici per il trasferimento tecnologico europei o extraeuropei. Anagrafe della Ricerca L Anagrafe della Ricerca dell'università di Cagliari è stata realizzata all'interno dei progetti Ilonet ed Ilon@ Sardegna consiste in uno strumento per l archiviazione, la gestione e l interrogazione dei prodotti di ricerca e di competenze avanzate. L Anagrafe delle ricerca vuole essere, innanzitutto, uno strumento teso a favorire l incontro fra realtà estremamente eterogenee, quali la ricerca scientifica da una parte, e le imprese che operano nella realtà territoriale sarda dall altra, al fine di consentire e facilitare il trasferimento tecnologico delle conoscenze. 12

13 L Università di Cagliari, attraverso l utilizzo di un software open source, intende inoltre offrire uno strumento che consenta una migliore conoscenza e coordinamento delle attività di ricerca svolte dai nostri ricercatori, e che, nel prossimo futuro, permetta di effettuare una valutazione interna di quelle stesse attività. A questi fini è stato realizzato il Portale dell Anagrafe delle ricerche. Programma Creazione di imprese spin off della ricerca (Por Sardegna Mis. 3.13) Nell ambito dell azione Creazione imprese innovative, lanciata per favorire la nascita e lo sviluppo sul territorio di nuove iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto di conoscenza, la Regione Sardegna ha recentemente ammesso a finanziamento sette spin off delle Università, più altri due di prossima costituzione. Il quadro normativo di riferimento per l attivazione di spin off universitari e accademici dell Università di Cagliari è stato definito con il Regolamento per la costituzione di Spin off emanato con DR n. 454 del 9 dicembre Il regolamento definisce gli spin off società aventi come scopo l utilizzazione imprenditoriale, lo sviluppo e la commercializzazione, in contesti innovativi, dei risultati della ricerca scientifica dell ateneo, ovvero di nuovi prodotti e/o servizi. Esso prevede tra l altrola possibilità di costituire spin off universitari (alle quali l università partecipa in qualità di socio) e accademici, nelle quali l università non ha quote di partecipazione, ma una unità di personale strutturato dell università è proponente ed autorizzata ad assumere una partecipazione. Le imprese spin off dell università di Cagliari Denominazione Tipologia Risorse Ateneo Finanziamento regionale 1. MobiMediaNet Universitario IM (Innovative Universitario Materials) s.r.l. 3. MisMed Universitario FlossLab Universitario C Technologies Accademico Nutrisearch Accademico 7. Exper Team Accademico LabCed Accademico NeoRes Accademico 10. Xorovo (Aymerich Accademico Carta) 11. Tech on you (Raffo Bonfiglio) Accademico

14 12. Palladio Universitario Respect Accademico Estasi Accademico totali Rete regionale dell innovazione (Por Sardegna ). Avvio: aprile Chiusura: 31 dicembre 2008 Si tratta di un intervento realizzato dalle due Università sarde in integrazione con Sardegna ricerche, il cui obiettivo strategico è accompagnare e facilitare i processi di costruzione, rafforzamento e messa in rete di tutta la comunità regionale della conoscenza e dell'innovazione per consolidare il sistema del trasferimento tecnologico e la valorizzazione della ricerca regionale. Attraverso lo sviluppo della Rete Regionale per l Innovazione si intende aggiungere valore e dare continuità agli investimenti già messi in atto dalla Regione Sardegna, in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari, per il rafforzamento della rete dei Liaison Office ed il consolidamento delle attività di trasferimento tecnologico e delle conoscenze da questi avviata con i progetti Ilonet e Ilon@ Sardegna. Protocollo d intesa tra MiUR, Regione Sardegna e Atenei Sardi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca scientifica Triennio (Non ancora operativo) Il 2 maggio 2008 è stato firmato un protocollo d intesa tra MiUR, Regione Sardegna e Atenei Sardi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca scientifica. Tra le misure previste si evidenziano: a) integrazione tra sistema della ricerca e sistema produttivo attraverso l attuazione di programmi di ricerca e sviluppo tecnologico che integrino imprese, Università, centri di ricerca pubblici e privati, consorzi pubblico-privati di ricerca nei settori di interesse strategico per la Regione Sardegna; lo sviluppo e il rafforzamento di strumenti specifici per il sostegno al trasferimento tecnologico quali la creazione e l incremento di tecnology tranfer office e di one stop shop 1 della proprietà intellettuale in cui accentrare servizi ad elevato valore aggiunto; sostegno ai Centri di Competenza Tecnologica; 1 Il progetto prevede l approntamento di un servizio su web di informazione e orientamento, che automaticamente risponde alle principali esigenze degli utenti in termini di brevetti, marchi, modelli, copyright. Lo stesso sistema, per problematiche non risolvibili in forma automatica, prevede che l utente possa entrare in contatto con il One stop shop sia via per il tramite di un help-form, sia telefonicamente. Tutta l attività prevede il coordinamento di attività di animazione e formazione in Sardegna in materia di proprietà intellettuale. 14

15 cofinanziamento del parco progetti proposti da Università, Consorzi e Centri di ricerca pubblico-privati ed Enti pubblici ricerca; b) potenziamento delle dotazioni scientifiche e tecnologiche del sistema scientifico regionale. Progetto FIXO - Avvio : 15 giugno 2008 chiusura: 15 gennaio 2009; Importo finanziamento: ,00 (di cui ,00 di autofinanziamento) Il Programma Formazione ed Innovazione per l Occupazione, promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Direzione Generale per le Politiche, per l Orientamento e la Formazione, prevede la Promozione e sostegno di percorsi formativi di giovani laureati non occupati per l acquisizione di competenze nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca verso imprese che intendono perseguire programmi di innovazione. L Azione 3, che si inserisce in una più ampia pianificazione tracciata dal Programma, si propone di sostenere la partecipazione di giovani laureati a percorsi formativi ed esperienziali promossi in collaborazione con Università, Imprese, Associazioni, Centri di Ricerca, Poli scientifici e tecnologici, finalizzati all acquisizione di competenze specialistiche tecnico-organizzative nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca verso le imprese che sviluppano programmi di innovazione tecnologica, di processo, di prodotto. Attraverso tali percorsi formativi ed esperienziali si intende valorizzare le specificità ed il valore d uso della ricerca universitaria, mettendo a punto delle figure professionali da dedicare alla innovazione ed alla competitività imprenditoriale, per rendere massime l aderenza alle necessità d impresa e l efficacia operativa delle figure professionali. L Università di Cagliari, sulla base del progetto approvato dal Ministero del Lavoro, ha istituito il corso di formazione per Esperti in trasferimento tecnologico. La figura professionale dell esperto in trasferimento tecnologico sarà in grado di interagire attivamente con il mondo delle imprese e quello della ricerca, di coordinare i processi di individuazione dei fabbisogni di innovazione, di attivare e governare i relativi processi di tech transfer. Dovrà sapere operare nei settori delle imprese industriali e dei servizi ad alta tecnologia, soprattutto nel sistema delle piccole e medie imprese, ove l innovazione deve essere definita in termini più ampi, rispetto al mero investimento interno in ricerca e sviluppo o all adozione di nuove tecnologie, in modo da includere cambiamenti di tipo incrementale e nuove forme di cooperazione con altre imprese. Sarà inoltre in grado sia di individuare, analizzare e gestire processi di innovazione e cambiamento, sia di fornire strumenti e metodologie di gestione dei progetti di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico, favorendo la diffusione dei risultati della ricerca e dell'innovazione tra enti di ricerca, università e imprese. Servizi di Diritto della Proprietà Intellettuale Il brevetto è lo strumento più immediato per proteggere le invenzioni accademiche: gli atenei lo usano per proteggere la tecnologia prodotta dai loro 15

16 ricercatori, adeguare la ricerca a tematiche più attuali e migliorare l offerta formativa, favorire la disseminazione delle conoscenze, favorire la collaborazione con enti industriali allo scopo di attrarre finanziamenti per attività congiunte e consentire alle PMI di utilizzare al meglio il grande potenziale di ricerca dell università. L Università di Cagliari ha emanato in data 14 novembre 2008 il regolamento brevetti d Ateneo. Sino a tale data non vi è stata alcuna linea di condotta dettata dall Ateneo, ma è stata lasciata libertà di movimento ai ricercatori che intendevano brevettare. Non esiste in questo senso la cognizione di quale sia il portafoglio brevetti dell Ateneo in quanto nessuno hai mai tenuto traccia dei brevetti depositati a nome dell Università né si sa se, di quelli depositati e non più sovvenzionati, vengano pagate le tasse per il mantenimento almeno da parte dell inventore. Si ha traccia soltanto di pochi brevetti che negli ultimi anni sono stati sovvenzionati o che comunque costituiscono oggetto di richieste varie (acquisto della titolarità, prospettive sulle royalties etc..) da parte del ricercatore inventore. Da una ricerca sommaria nella banca dati dell Ufficio Italiano Brevetti e Marchi risultano depositati a nome dell Università di Cagliari 12 brevetti. Non si hanno notizie in bilancio sulla redditività di tali brevetti, né alcuna rilevazione sulle loro potenzialità o appetibilità. L ufficio ILO sta cercando di sviluppare le competenze in tema brevettuale, ma per il momento non è ancora disponibile neanche un servizio di prima assistenza. Il Ricercatore che intende brevettare si rivolge molto spesso e in maniera autonoma agli studi di consulenza brevettuale. Le criticità dell Università nell attività di Trasferimento Tecnologico All Università si chiede sempre più di contribuire in maniera incisiva alla crescita economica e allo sviluppo del tessuto sociale, compito al quale, prima poteva assolvere in maniera automatica e indipendente senza interventi mirati, ma che oggi, considerati i tempi rapidi dell evoluzione delle tecnologie, richiede funzioni specifiche e capacità di integrarsi nel più ampio contesto globalizzato. Gli attuali sistemi di governo della maggior parte degli Atenei italiani sono sostanzialmente inadeguati a rispondere ai nuovi fabbisogni di sviluppo economico e sociale, e tale inadeguatezza si manifesta essenzialmente nella difficoltà di aprirsi al mondo esterno e fare sistema insieme agli altri soggetti del territorio. Se da un lato l Università continua ad essere il punto di riferimento per la ricerca, fonti di sapere e formazione per via delle risorse che possiede al suo interno, la mancanza di un organizzazione rispetto agli obiettivi comuni la rendono incapace di confrontarsi con i soggetti economici che operano nel territorio. La sua organizzazione è stata e continua ad essere in gran parte anarchica e la sua struttura di governo sembra inadeguata per assumere decisioni complesse e flessibili e darsi nuovi assetti formali. 16

17 Occorre peraltro che tutte le istituzioni, che sono una risorsa del territorio, diano prova di efficienza attraverso gestioni innovative 2. Il nostro contesto socio-economico è caratterizzato da un multilivello politico che non sempre si integra perfettamente. Abbiamo le politiche dell Unione Europea, dello Stato, della Regione Autonoma Sardegna nonché degli altri enti locali (soprattutto dei grandi Comuni), delle Camere di Commercio, e ciascuna di queste si muove spesso seguendo le proprie linee che, talvolta, possono rivelarsi anche in antitesi. L Università deve rispondere alle sollecitazioni che vengono da più parti, talvolta anche di tipo strumentale (ad esempio il riconoscimento di particolari premialità alle iniziative progettuali presentate e gestite da un partenariato che include l istituzione universitaria), ma per rispondere in modo adeguato e stare dentro il sistema occorrono professionalità qualificate in grado di comprendere e proporre soluzioni idonee a gestire la complessità. L Università dovrebbe muoversi secondo una specifica strategia, propria ma coerente con gli indirizzi comunitari, nazionali e regionali. Tuttavia le radici storiche della libertà di ricerca spesso si scontrano con la necessità di giungere ad una pianificazione delle politiche di Ateneo. La pianificazione è ancora oggi considerata come un imposizione calata dall alto che comprime la libertà individuale di ricerca piuttosto che un processo partecipato di costruzione di un identità e di una direttrice di marcia entro cui muoversi creando sinergie con il mondo circostante. È evidente che un Ateneo incapace di uscire dal proprio isolamento e, quindi, persistentemente avulso dal sistema, non è in condizione di esprimere un ufficio ILO modernamente organizzato e in grado di integrarsi nel territorio circostante in modo funzionale alle strategie di sviluppo dello stesso. Tra i principali problemi del sistema dell innovazione italiana, e dei sistemi meridionali in particolare, vi sono da considerare infine l inadeguatezza dei capitali, l eccessiva burocrazia delle istituzioni pubbliche, la mancanza di una cultura tecnologica che si riconosca nell innovazione, la difficoltà di realizzare in maniera autonoma ricerca e sviluppo. Questo spiega il generale clima di sfiducia nei confronti del sistema universitario da parte del sistema imprenditoriale e delle PMI in particolare e la loro conseguente ridotta capacità di aprirsi alla ricerca e all innovazione, con riflessi importanti in termini di capacità di internazionalizzazione e di competitività su scala globale. 2 Franco Meloni, L Università per lo sviluppo del territorio, novembre

18 Camera di Commercio di Sassari e trasferimento tecnologico La Camera di Commercio di Sassari, per la conoscenza del tessuto imprenditoriale locale, per le competenze tecniche di cui dispone e per le esperienze di servizio ed assistenza già poste in essere a favore delle PMI del Nord Sardegna, si pone quale soggetto in grado di favorire e supportare il processo di ammodernamento e consolidamento dell economia provinciale favorendone la competitività attraverso l introduzione di innovazioni ( di prodotto, di processo e gestionali). Gli interventi a favore del rafforzamento del tessuto imprenditoriale locale sono finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi: rafforzare e consolidare il ruolo della Camera di Commercio di Sassari quale soggetto istituzionale qualificato in grado di offrire risposte alla domanda di innovazione espressa dalle imprese; diffondere la cultura dell innovazione e promuovere lo sviluppo di processi di innovazione presso le imprese, gli operatori economici, le associazioni professionale, i giovani ( neo-diplomati, neolaureati) promuovere la cooperazione tra soggetti pubblici e privati che operano per la diffusione ed il sostegno dell innovazione; favorire partenariati per l innovazione tra imprese e tra imprese Università, Centri di Ricerca e/o servizi tecnologici; promuovere le dinamiche di sviluppo dell imprenditorialità locale e favorirne il radicamento. Molte attività camerali a favore dell innovazione tecnologica sono state possibili grazie al contributo di Unioncamere che ha finanziato due progetti a valere sul Fondo di perequazione camerale nelle annualità 2006/2007: Monitoraggio dei fabbisogni formativi delle imprese ed analisi dell'offerta di tecnologia e Innovazione e trasferimento tecnologico. Monitoraggio dei fabbisogni formativi delle imprese ed analisi dell'offerta di tecnologia Il progetto dal titolo Monitoraggio dei fabbisogni formativi delle imprese ed analisi dell'offerta di tecnologia ha attivato all'interno della Camera di Commercio un presidio di rilevazione, monitoraggio e "veglia" delle dinamiche dell'innovazione e delle tecnologie a livello provinciale che si è concretizzato con la realizzazione del primo Osservatorio Tecnologico del Nord Sardegna, in collaborazione con l Istituto Tagliacarne. L istituzione dell Osservatorio Tecnologico del Nord Sardegna nasce dalla volontà della Camera di Sassari di mettere a disposizione degli altri attori dello sviluppo locale e degli operatori un quadro quali-quantitativo aggiornato, finalizzato a: monitorare la propensione all innovazione delle imprese del Nord Sardegna, rilevandone i fabbisogni ed indagando i principali fattori che ostano all avvio di processi di innovazione; analizzare le relazioni tra sistema imprenditoriale locale e sistema della Ricerca pubblica; 18

19 fornire un contributo conoscitivo sulle dinamiche innovative in atto a livello territoriale, funzionale alla progettazione ed alla realizzazione di politiche e di linee di attività, a supporto della competitività delle imprese. Innovazione e Trasferimento Tecnologico In linea di continuità con le azioni già realizzate nel corso della prima annualità, con la seconda annualità il Progetto Innovazione e Trasferimento Tecnologico ha inteso: consolidare l attività di monitoraggio e di studio del fenomeno innovazione nel sistema imprenditoriale provinciale attraverso la realizzazione della 2^ edizione dell Osservatorio Tecnologico del Nord Sardegna. L indagine ha rilevato aspetti sia congiunturali (fatturato, investimenti, occupazione, utilizzo capacità produttiva ) sia qualitativi connessi all analisi della propensione ad innovare, al livello di conoscenza ed utilizzo delle agevolazioni in materia di innovazione e di R&S, alle modalità di gestione dei processi innovativi in azienda, proponendo spunti di riflessione in merito a quanto avviene nei settori più avanzati rispetto ai settori più tradizionali e cogliendo, altresì, i cambiamenti che si sono determinati a distanza di un anno. rilevazione dei fabbisogni innovativi di un gruppo di aziende attraverso espletamento di 10 check up tecnologici. L attività di auditing, realizzata da consulenti senior - esperti di settore e di innovazione (tecnologica e gestionale) accompagnati nel corso delle visite aziendali dai responsabili camerali, è stata tesa a: o verificare lo stato tecnologico dell azienda e la propensione innovativa della stessa; o individuare i punti di forza e di debolezza dell impresa ed a prospettare processi di crescita e consolidamento competitivo incentrati sull innovazione (di prodotto, di processo ed organizzativa); o supportare la compagine aziendale nell individuazione dei propri fabbisogni di innovazione. La maggior parte delle aziende, che hanno beneficiato del servizio di diagnosi aziendale, sono attive nell agroalimentare, settore strategico per l economia provinciale ed a favore del quale la Camera di Commercio ha in corso molteplici e diversificate linee di servizio. Attività in Programma : Creazione di un Parco Tecnologico Di Servizi Innovativi alle Pmi La missione del Parco Tecnologico è sostenere la capacità competitiva delle imprese attraverso la realizzazione di attività e servizi di diffusione dell'innovazione, trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca applicata con l obiettivo di favorire la riqualificazione e valorizzazione del territorio grazie alle competenze messe a disposizione nonché di sostenere nuovi insediamenti di imprese HiTech, laboratori di ricerca, strutture dedicate per la nascita e 19

20 sviluppo di nuova impresa, nell ottica di una politica a supporto della crescita innovativa del sistema economico locale. La struttura si configurerà come elemento integratore tra i bisogni di crescita innovativa del sistema delle imprese, con particolare riferimento a quelle piccole e piccolissime, ed il patrimonio di conoscenza espresso dalle Università dai Centri di Ricerca locali. Il suo ruolo si esplicherà quale concreto snodo tra il mercato e la produzione di conoscenza allo scopo di facilitare, abbreviare e rendere meno costoso il percorso tra i bisogni di sostegno all'innovazione e soluzioni possibili, in funzione di un effettivo incremento del dialogo e una fertilizzazione incrociata tra ricerca scientifica e produzione di beni e servizi. In questo ambito, saranno ideate ed implementate varie iniziative di promozione e divulgazione dell'innovazione e del trasferimento dei risultati della ricerca applicata, di servizio e indagine per l'innovazione delle imprese e dei distretti industriali e progetti specifici di collaborazione tra Università, Centri di Ricerca e sistema imprenditoriale. All interno, inoltre, sarà anche presente un servizio d incubazione per la nascita e sviluppo di nuove imprese, funzionalmente e strutturalmente integrato con il Parco, in cui le idee innovative provenienti dall eccellenza scientifica potranno trovare un habitat naturale per trasformarsi in impresa. La realizzazione del Parco, come detto, offrirà inoltre la possibilità per una riqualificazione strutturale di Promocamera, con particolare riguardo all ampliamento e ristrutturazione dello salone espositivo nonché degli spazi dedicati alle attività di alta formazione, in modo tale che la stessa potrà essere qualificata come Centro Congressi di riferimento per tutto il territorio isolano. In sintesi, dunque, queste le azioni che la Camera di commercio di Sassari intende sviluppare nel corso dei prossimi mesi: o Realizzazione di un Centro Congressi moderno e polifunzionale; o Ristrutturazione ed ampliamento del Salone espositivo; o Implementazione della struttura di Alta Formazione per la P.A. le imprese e gli Ordini professionali; o Attivazione di un Incubatore per Consorzi di Imprese e Organizzazioni di Produttori (OP) 20

Industrial Liaison Office Università di Sassari. Organizzazione dei servizi di Trasferimento Tecnologico e collegamento Università-Imprese

Industrial Liaison Office Università di Sassari. Organizzazione dei servizi di Trasferimento Tecnologico e collegamento Università-Imprese Industrial Liaison Office Università di Sassari Organizzazione dei servizi di Trasferimento Tecnologico e collegamento Università-Imprese In un'economia basata sulla conoscenza l Università, è chiamata

Dettagli

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni

PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

ACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI

ACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI ACCORDO CONFINDUSTRIA CRUI OTTO AZIONI MISURABILI PER L UNIVERSITA, LA RICERCA E L INNOVAZIONE Premessa Nella comune convinzione che Università, Ricerca e Innovazione costituiscano una priorità per il

Dettagli

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione

Dettagli

Gli obiettivi del progetto sono dunque molteplici: favorire la diffusione della cultura imprenditoriale dei ricercatori, in modo che la

Gli obiettivi del progetto sono dunque molteplici: favorire la diffusione della cultura imprenditoriale dei ricercatori, in modo che la REGIONE PIEMONTE BOLLETTINO UFFICALE N. 40 DEL 8/10/2009 Finpiemonte S.p.A. - Torino Avviso ad evidenza pubblica - Progetto Sovvenzione Globale "Percorsi integrati per la creazione di imprese innovative

Dettagli

SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S. 2. Sezione I: Identificazione dell intervento

SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S. 2. Sezione I: Identificazione dell intervento SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S 1. INFORMAZIONI GENERALI SUL REGIME DI AIUTO DA ATTIVARE 1.1 TITOLO DELL OPERAZIONE: INVESTIMENTI IN R&S PER LE IMPRESE

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

PROGETTO USIENA OPEN COSTRUIRE LE COMPETENZE DEL FUTURO IL LIAISON OFFICE A SUPPORTO DELL IMPRENDITORIA GIOVANILE

PROGETTO USIENA OPEN COSTRUIRE LE COMPETENZE DEL FUTURO IL LIAISON OFFICE A SUPPORTO DELL IMPRENDITORIA GIOVANILE PROGETTO USIENA OPEN COSTRUIRE LE COMPETENZE DEL FUTURO IL LIAISON OFFICE A SUPPORTO DELL IMPRENDITORIA GIOVANILE www.unisi.it/liaison Cosa èil Progetto USIENA OPEN? USIENA OPEN èun progetto innovativo

Dettagli

Il contratto di Rete

Il contratto di Rete 18 settembre 2014 Numero 2 Il contratto di Rete Speciale Contratto di Rete Con l art. 3, comma 4 ter, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni in L. 33/2009, e successive modifiche e integrazioni, è stato

Dettagli

ALLEGATO 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE STEERING RICERCA E INNOVAZIONE CIG: 0828392AB1. Allegato 5: Scheda di valutazione Pag. 1

ALLEGATO 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE STEERING RICERCA E INNOVAZIONE CIG: 0828392AB1. Allegato 5: Scheda di valutazione Pag. 1 ALLEGATO 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE STEERING RICERCA E INNOVAZIONE CIG: 0828392AB1 Allegato 5: Scheda di valutazione Pag. 1 PIANO UNITARIO DI VALUTAZIONE DELLA REGIONE PUGLIA 2007-2013 AGGIORNAMENTO DELLE

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

sul tema ricerca scientifica e innovazione tecnoloe:ica tra

sul tema ricerca scientifica e innovazione tecnoloe:ica tra , - Protocollo d'intesa sul tema ricerca scientifica e innovazione tecnoloe:ica tra Conferenza dei Presidenti delle Ree:ionie delle Province autonome CGIL, CISL UIL, CONFINDUSTRIA Premesso che i risultati

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione

Dettagli

LAB. Dalle startup la spinta alla crescita IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014. A piccoli passi verso il successo

LAB. Dalle startup la spinta alla crescita IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014. A piccoli passi verso il successo IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014 Dalle startup la spinta alla crescita Dall informatica alla ricerca scientifica A piccoli passi verso il successo 2 4 5 Imprese che

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI

INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI IL PROGETTO Il progetto DONNE E SCIENZA: ricerca, innovazione e spin-off imprenditoriale è un percorso integrato

Dettagli

Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo della produzione nel settore pesca

Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo della produzione nel settore pesca 2FISH: Inclusione delle professioni di servizio alla Pesca nel sistema dell Istruzione e Formazione Grant Contract 517846-LLP-1-2011-1-DK- LEONARDO-LMP Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA

UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA Nasce Trentino International, lo Sportello integrato per l internazionalizzazione. Uno strumento pensato per le aziende trentine che vogliono aprirsi ai mercati esteri con

Dettagli

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese

Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche Sardegna Ricerche: dove la ricerca diventa

Dettagli

DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015

DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015 DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015 Identificativo Atto n. 730 DIREZIONE GENERALE ATTIVITA' PRODUTTIVE, RICERCA E INNOVAZIONE Oggetto APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI 2 ADDENDUM ALLA CONVENZIONE OPERATIVA SOTTOSCRITTA

Dettagli

Programmi di finanziamento sul trasferimento tecnologico in Italia

Programmi di finanziamento sul trasferimento tecnologico in Italia Programmi di finanziamento sul trasferimento tecnologico in Italia Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione)

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale

Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale Dott.ssa Letizia Donati donati@eurosportello.eu Eurosportello Confesercenti 9 ottobre 2015 I Fondi Strutturali per la Cultura e Turismo

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

La CAssetta degli attrezzi

La CAssetta degli attrezzi in collaborazione con Fondo Sociale Europeo Investiamo sul nostro futuro La CAssetta degli attrezzi per costruire il tuo futuro Hai un idea da realizzare? Istruzioni per l uso www.fse.basilicata.it - www.eures.europa.eu

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l Astigiano Osservatorio del Paesaggio Alessandrino Osservatorio del Paesaggio

Dettagli

L AZIENDA Competenza e qualità per la soddisfazione del cliente

L AZIENDA Competenza e qualità per la soddisfazione del cliente coordina le tue risorse umane L AZIENDA Competenza e qualità per la soddisfazione del cliente Soluzioni e servizi Gea è una società che opera nel settore dei servizi avanzati per le imprese e per gli enti

Dettagli

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE

L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Convegno L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Catania, 5 dicembre 2002 SINTESI INTERVENTO DR. GAETANO SCOGNAMIGLIO Corporate Governance tradotto letteralmente significa

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Ricerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese

Ricerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese Ricerca e Innovazione nelle imprese Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese OBIETTIVI DELL INTERVENTO Rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per

Dettagli

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca; (ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la

Dettagli

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE Corso in Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ottimizzazione dei processi di lavoro alla luce della

Dettagli

DISPONIBILI 2015/2016

DISPONIBILI 2015/2016 CORSI INTER-AZIENDALI DISPONIBILI 2015/2016 ciascuna cooperativa può: (1) segnalare interesse a partecipare con una o più persone a ciascuno dei corsi interaziendali proposti; (1) segnalare l interessa

Dettagli

COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA

COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non

Dettagli

Unioncamere Calabria - Lamezia Terme - 2 aprile 2015. L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020

Unioncamere Calabria - Lamezia Terme - 2 aprile 2015. L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020 L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020 Programmazione 2014-2020 In un mondo oramai globalizzato le PMI devono essere in grado di affrontare la sempre più crescente concorrenza

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Aggiornato il 10 novembre 2009 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Che cosa deve

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Le politiche di ricerca e sviluppo della Regione Emilia-Romagna. Morena Diazzi Autorità di Gestione POR FESR

Le politiche di ricerca e sviluppo della Regione Emilia-Romagna. Morena Diazzi Autorità di Gestione POR FESR Le politiche di ricerca e sviluppo della Regione Emilia-Romagna Morena Diazzi Autorità di Gestione POR FESR Il POR FESR Emilia Romagna ASSE 1 Ricerca industriale e trasferimento tecnologico 115 milioni

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione. FormezItalia S.p.A. SDA Bocconi School of Management

PROTOCOLLO DI INTESA. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione. FormezItalia S.p.A. SDA Bocconi School of Management PROTOCOLLO DI INTESA TRA Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione E FormezItalia S.p.A. E SDA Bocconi School of Management PER L individuazione di metodi e strumenti innovativi per la

Dettagli

Company Profile. Ideare Progettare Crescere

Company Profile. Ideare Progettare Crescere Company Profile Ideare Progettare Crescere La tua guida per l'accesso al mercato globale e per la gestione di modelli orientati al business internazionale P&F Technology nasce nel 2003 dall esperienza

Dettagli

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del

Dettagli

Società di formazione

Società di formazione Società di formazione Presentazione Efil Formazione nasce a gennaio 2011 con l intento di costituire il presidio strategico dei sistemi formativi promossi dall Agenzia per il Lavoro Life In e per rispondere

Dettagli

Comitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica

Comitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica Comitato CODAU per il Coordinamento degli Uffici di Supporto alla Ricerca Scientifica Promosso da dieci università: Università di Torino, Pavia, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Roma La Sapienza, Palermo,

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento AZIONE DI SISTEMA FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento Azione di sistema: FILO- Formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento Il ruolo delle Camere di Commercio sui temi dello sviluppo

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

Capitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat

Capitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat Capitale Intangibile Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat 1 Introduzione L Impresa deve affrontare sfide sempre più complesse e spesso l

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

La creazione di impresa spin-off al CNR

La creazione di impresa spin-off al CNR Terza Giornata InFormativa Progetto BioTTasa Area della Ricerca del CNR Palermo, 30 giugno 2014 La creazione di impresa spin-off al CNR Relatore: Daniela La Noce Progetto Finanziato dal Ministero dello

Dettagli