AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE SINISTRA SELE TORRENTE FIUMICELLO

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1 AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE SINISTRA SELE Via A. Sabatini, Salerno Tel. 089/ Fax 089/ STUDIO PRELIMINARE DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO TORRENTE FIUMICELLO PIANO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO - AGGIORNAMENTO (2012) RISCHIO IDRAULICO Segreteria Tecnica Operativa AREA TECNICA AREA AMMINISTRATIVA - Ing. Manlio Mugnani - Dott. Vincenzo Liguori - Ing. Elisabetta Romano - Dott. comm. Angelo Padovano - Ing. Massimo Verrone - Arch. Vincenzo Andreola - Arch. Carlo Banco - Arch. Antonio Tedesco - Geol. Saverio Maietta - Geom. Giuseppe Taddeo Il Responsabile del Procedimento - Ing. Raffaele Doto Data: Marzo 2012 Consulente Specialistico - Ing. Raffaella Napoli Supporto Specialistico - Ing. Claudia Musella - Ing. Claudia Palma Consulente Scientifico - Prof. ing. Domenico Pianese - Prof. geol. Domenico Guida Il Commissario Straordinario Avv. Luigi Stefano Sorvino

2 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLE PROBLEMATICHE IDRAULICHE DEL BACINO DEL TORRENTE FIUMICELLO Caratteristiche del corso d acqua Risultanza degli studi finalizzati alla definizione delle problematiche idrauliche del bacino Il Piano per l Assetto idrogeologico Studio di approfondimento relativo al rischio idraulico lungo le aste principali dei fiumi Alento, Bussento, Fiumicello e Capodifiume Dati cartografici e topografici utilizzati Approfondimento dello studio idrologico Approfondimento dello studio idraulico Risultati IPOTESI DI FATTIBILITÀ DEGLI INTERVENTI STIMA DI MASSIMA DEI COSTI...16 i

3 1. Premessa Il presente studio è finalizzato a fornire indicazioni preliminari riguardanti la sistemazione idraulica e la riqualificazione ambientale del torrente Fiumicello. Tale corso d acqua è stato frequentemente interessato da fenomeni alluvionali, non ultimo quello molto gravoso verificatosi nel dicembre gennaio 2009, che ha interessato l attraversamento ferroviario e la galleria in direzione Pisciotta - Ascea. È opportuno sottolineare la gravità del problema in corrispondenza dell attraversamento ferroviario e la necessità di effettuare un intervento di mitigazione del rischio finalizzato principalmente alla stabilizzazione del fenomeno franoso e solo successivamente al ripristino della sezione naturale di deflusso del corso d acqua. Qualora la sistemazione del versante in frana non fosse possibile n fo È evidente che il mantenimento o l aggravarsi delle condizioni di criticità sopra esposte potrebbero determinare conseguenze gravissime durante gli eventi di piena per i treni in transito sull attraversamento e nella galleria posta immediatamente a valle. 2

4 2. Descrizione delle problematiche idrauliche del bacino del torrente Fiumicello 2.1 Caratteristiche del corso d acqua Il torrente Fiumicello nasce alle pendici del Monte Turmine nei pressi dell antica località Rodio e si caratterizza per avere un alveo inciso per l intera lunghezza a meno del tratto fociale. Lungo il torrente Fiumicello non si riscontrano significative presenza antropiche a meno degli attraversamenti ferroviari posti nel tratto terminale. 2.2 Risultanza degli studi finalizzati alla definizione delle problematiche idrauliche del bacino Il Piano per l Assetto idrogeologico Nell ambito delle sue competenze istituzionali, l Autorità di Bacino ha redatto il Piano per l Assetto Idrogeologico (PAI) per l intero territorio di competenza, nel quale ricade l intero bacino idrografico del torrente Fiumicello. Il livello delle conoscenze di base raccolte in tale studio e nel corso delle attività proprie della stessa Autorità di Bacino è tale da consentire una valutazione delle problematiche idrauliche del torrente Fiumicello a scala di bacino. In particolare, sono stati esaminati: 1. i dati relativi agli allagamenti verificatisi nel passato ed ai conseguenti danni subiti nelle aree limitrofe al corso d acqua; 3

5 2. le informazioni riguardanti le attuali destinazioni di uso del territorio, soprattutto nelle aree soggette a periodici allagamenti; 3. lo studio idrologico redatto nell ambito del PAI e finalizzato alla definizione delle portate di piena lungo il corso d acqua; 4. i dati cartografici e topografici utilizzati nel PAI per la definizione delle aree a differenti livelli di pericolosità e di rischio idraulico; 5. le carte delle fasce fluviali e del rischio idraulico redatte nell ambito del PAI Studio di approfondimento relativo al rischio idraulico lungo le aste principali dei fiumi Alento, Bussento, Fiumicello e Capodifiume L Autorità di Bacino ha sviluppato uno studio di approfondimento relativo al rischio idraulico lungo le aste principali dei fiumi Alento, Bussento, Fiumicello e Capodifiume di cui la presente relazione rappresenta la fase conclusiva. Lo studio è stato articolato essenzialmente in quattro fasi: approfondimento dei dati cartografici e topografici di base; approfondimento dello studio idrologico; approfondimento dello studio idraulico; individuazione preliminare degli interventi di sistemazione idraulica a scala di bacino. Di seguito verranno descritte sinteticamente le attività realizzate per il torrente Fiumicello, rimandando per il dettaglio alle relazioni specialistiche. 4

6 Dati cartografici e topografici utilizzati Lungo il tratto oggetto di studio è stata realizzata una cartografia alla scala 1:2000 ed è stata effettuata una campagna di rilievi topografici a terra finalizzata a rilevare tutte le sezioni idraulicamente significative. La campagna di rilievi è stata organizzata in maniera tale da ottenere il minimo scarto possibile tra informazioni reperite a terra durante le battute topografiche e informazioni derivanti dalla restituzione cartografica. Questa ha comportato continui confronti e scambi di dati tra gli operatori di settore. In particolare, nell ambito della realizzazione della cartografia si è provveduto ad un infittimento della rete di caposaldi IGM presenti in zona. A tali caposaldi sono stati appoggiati i rilievi delle sezioni a terra, effettuate con tecnologia GPS. Gli stessi rilievi sono stati successivamente utilizzati nella restituzione cartografica per ottenere una maggiore precisione della stessa. Il dettaglio sulla geometria delle aree di interesse così ottenuto, ha consentito una migliore utilizzazione degli strumenti di calcolo di ingegneria idraulica ed una conseguente maggiore precisione nella definizione delle aree inondabili e delle fasce fluviali, compatibilmente con la scala di riferimento. Di seguito si riporta una sintetica descrizione dei rilievi topografici eseguiti sulle aste fluviali oggetto di studio. Per quanto riguarda il rilievo topografico, sono state rilevate 36 sezioni topografiche che comprendono anche 3 attraversamenti Approfondimento dello studio idrologico Lo studio idrologico, prendendo spunto dalle risultanze delle indagini effettuate nell ambito del PAI, è stato finalizzato alla valutazione delle portate di 5

7 piena e dei relativi volumi nelle sezioni idrologiche di interesse lungo l asta principale del torrente Fiumicello. In particolare, sono state individuate 5 sezioni di chiusura lungo il torrente Fiumicello. Tale indagine è stata condotta facendo riferimento alla metodologia proposta nel Rapporto VAPI Campania. Per quando riguarda la caratterizzazione geologica e di uso del suolo, avendo esaminato con attenzione le risultanze dello studio idrologico allegato al PAI, assolutamente conformi rispetto alla metodologia applicata, è sembrato opportuno porre l accento sulla peculiarità dei bacini di interesse, che ha richiesto un approfondimento in termini di valutazione delle caratteristiche di permeabilità. Questo passaggio è stato ritenuto di fondamentale importanza visto l obiettivo che ci si pone di definire in via preliminare le opere di mitigazione del rischio per il bacino di interesse. A tal fine, i tecnici dell Autorità di Bacino hanno provveduto, sotto la supervisione ed il controllo del Responsabile Scientifico per gli aspetti geologici e geomorfologici delle attività in oggetto, alla revisione della carta della permeabilità. Tale revisione ha avuto come risultato la redazione di tre differenti carte di base, definite rispetto a tre differenti livelli di permeabilità: minima, media, massima. I calcoli idrologici, sviluppati, come detto innanzi, utilizzando il metodo VAPI, sono stati effettuati in corrispondenza dei valori di permeabilità relativi alle tre ipotesi suddette. Per il prosieguo dello studio si è ritenuto, di concerto con i Responsabili Scientifici, di fare riferimento ai risultati ottenuti utilizzando come dati di base i valori relativi al livello di permeabilità media. 6

8 Approfondimento dello studio idraulico Ai fini della modellazione idraulica il corso d acqua in esame è stato suddiviso in 5 tronchi idrologicamente omogenei. In ciascun tronco la portata è stata ritenuta costante e, cautelativamente, pari a quella relativa alla sezione terminale dello stesso. La scelta dei modelli di calcolo da utilizzare per la definizione delle condizioni di moto in alveo e la delimitazione delle aree inondabili è scaturita da una serie di considerazioni, alcune di natura strettamente idraulica, altre legate alle condizioni del corso d acqua e delle aree ad esso limitrofe, attentamente valutate nei numerosi sopralluoghi effettuati. Fondamentalmente, note le aree storicamente inondate in passato, e nota la morfologia dei luoghi e quindi le possibili aree di espansione naturale della piena, sono state effettuate le seguenti considerazioni: l alveo del torrente Fiumicello è caratterizzato da una pendenza media molto elevata; Il torrente Fiumicello non presenta inoltre lungo il suo percorso significative aree di espansione naturale della piena. E dunque evidente che la laminazione che tali aree di espansione naturale potrebbero esercitare allo stato attuale sulla portata di massima piena è di entità praticamente trascurabile. Evidentemente lungo tale tratto non è stato possibile nè si è ritenuto utile fare riferimento ad un modello di moto vario, essendo le pendenze molto forti e quindi la laminazione in alveo praticamente nulla su lunghezze così brevi. 7

9 Risultati I risultati ottenuti dal modello idraulico consentono di effettuare le seguenti considerazioni: 1. Le sezioni di deflusso del corso d acqua sono sempre sufficienti al transito della portata trentennale (Q 30 ) e mediamente sufficienti al transito delle altre portate considerate (Q 100 e Q 300 ); 2. le aree inondabili e le fasce fluviali interessano in maniera significativa le aree comprese tra le sezioni 36 e 33, 24 e 22 (prevalentemente in destra idraulica) e il tratto di foce; 3. la maggiore criticità si evidenzia tra le sezioni 10 e 14 dove è presente un attraversamento ferroviario che viene sormontato dalla corrente già per portata trentennale. Tale ultimo fenomeno è dovuto alla diminuzione della sezione utile di deflusso causata dalla presenza di materiale solido in alveo proveniente da un movimento franoso posto sul versante sinistro. Attraversamento ferroviario: vista verso monte 8

10 Attraversamento ferroviario: vista verso valle Nelle foto precedenti si evidenzia l entità del restringimento della sezione idraulica e l intensità del fenomeno franoso che tende a spostare in alveo anche la sistemazione temporanea al piede costituita da blocchi in c.a. Nella foto seguente viene inoltre evidenziato il franco molto ridotto tra il fondo del torrente e l intradosso della linea ferroviaria. 9

11 Alla luce di quanto sopra riportato e in considerazione di quanto accaduto nel corso dei recenti eventi alluvionali del dicembre 2008 e gennaio 2009, si sottolinea nuovamente la gravità del problema in corrispondenza dell attraversamento ferroviario e la necessità di effettuare un intervento di mitigazione del rischio finalizzato principalmente alla stabilizzazione del fenomeno franoso e solo successivamente al ripristino della sezione naturale di deflusso del corso d acqua. È evidente che il mantenimento o l aggravarsi delle condizioni di criticità sopra esposte potrebbero determinare conseguenze gravissime durante gli eventi di piena per i treni in transito sull attraversamento e nella galleria posta immediatamente a valle. 10

12 3. Ipotesi di fattibilità degli interventi Come anticipato al paragrafo precedente, l unico intervento di mitigazione del rischio idrogeologico significativo da prevedere riguarda l attraversamento ferroviario posto alla sezione 14 del rilievo topografico effettuato per lo studio idraulico. Figura 1: area di interesse Tale attraversamento risulta, allo stato attuale, interessato da un fenomeno franoso che determina l accumulo in alveo di materiale che causa l ostruzione della luce posta al di sotto dell intradosso. Appare, quindi, evidente la necessità di definire un intervento di stabilizzazione della frana (che esula dagli obiettivi della presente relazione) che eviti l accumulo di materiale in alveo. 11

13 L intervento di tipo strettamente idraulico che è possibile ipotizzare in questa fase prevede la riprofilatura del fondo alveo per un tratto a cavallo dell attraversamento con stabilizzazione del fondo e delle sponde in modo tale da garantire da un lato il mantenimento della pendenza di progetto e dal altro una facile manutenzione nel tempo in relazione al trasporto solido proveniente da monte che potrebbe accumularsi nel tratto di progetto. Figura 2: Ipotesi ubicazione planimetrica intervento 12

14 Una volta stabilizzato il fenomeno franoso potrebbe essere realizzata una sistemazione del fondo e delle sponde in: Ipotesi 1: scogliera rinverdita con massi legati. ipotesi 2: gabbioni rinverditi, estendendo tale intervento, eventualmente, anche al di sotto della attraversamento ferroviario come rivestimento delle spalle dell attraversamento stesso. Ipotesi 3: canalizzazione in c.a. rivestito con pietrame locale. L intervento con gabbioni (di cui si allegano due figure esemplificative) e la scogliera rinverdita oltre all ottimo all inserimento ambientale, hanno il pregio di creare un inalveazione del corso d acqua tale da stabilizzare il fondo e le sponde attraverso una struttura flessibile che si adatta ad eventuali modifiche del sottofondo e delle aree retro spondali Figura 3: Sezione tipo sistemazione spondale e del fondo in gabbioni 13

15 Figura 4: Sezione tipo sistemazione spondale e del fondo in gabbioni attraversamento Qualora non fosse possibile e/o particolarmente dispendiosa la sistemazione del versante in frana, l unico intervento strutturale alternativo a carattere idraulico è rappresentata dal tombamento del torrente Fiumicello per una lunghezza tale da garantire che l imbocco e lo sbocco del canale siano posizionati al di fuori del tratto che potrebbe essere interessato dal fenomeno franoso. Tale intervento, risultando strettamente correlato alla tipologia di fenomeno franoso che insiste sul versante, di cui non si dispongono informazioni di dettaglio, può essere maggiormente approfondito solo in fasi progettuali di maggiore dettaglio rispetto al presente studio. Una ipotesi di intervento alternativa alle precedenti può essere rappresentata da un Piano di Emergenza di Protezione Civile (redatto ai sensi della Legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile, e dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 in attuazione della legge 59/98) commisurato alle dimensioni del bacino 14

16 idrografico di riferimento e predisposto al fine di interrompere in via temporanea il transito dei treni lungo la tratta ferroviaria qualora siano previsti eventi di piena che potrebbero arrecare danni alle infrastrutture ferroviarie in questione e/o ai treni in transito. 15

17 4. Stima di massima dei costi Sulla base delle indicazioni progettuali definite nei paragrafi precedenti è possibile effettuare una stima di massima dei costi degli interventi proposti. È evidente che i costi indicati possono subire notevoli differenze nelle successive fasi della progettazione in quanto in questa fase di studio preliminare degli interventi di mitigazione del rischio idraulico non sono disponibili i dati topografici, geolitologici, geotecnici che definiscono nel complesso le opere necessarie, la loro tipologia e l ubicazione plano-altimetrica. Per la determinazione dei costi si è fatto riferimento sia al Prezziario dei Lavori Pubblici della Campania ma anche ad interventi simili di mitigazione del rischio già realizzati o in fase di realizzazione nella stessa Regione Campania. Ipotesi 1 Descrizione Costo ( ) Sistemazione del fondo e delle sponde con scogliera rinverdita ,00 Ipotesi 2 Descrizione Costo ( ) Sistemazione del fondo e delle sponde in gabbioni ,00 Ipotesi 3 Descrizione Costo ( ) Sistemazione del fondo e delle sponde con struttura in c.a. rivestita ,00 16

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