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1 CORSO DIPOLITICHE DI SVILUPPO RURALE Anno , 2011, Università degli studi di Milano-Bicocca, Laurea magistrale in territorio e sviluppo locale DOCENTE: Dott.ssa CHIARA MAZZOCCHI DURATA DEL CORSO: 48 ore, 6 CFU MODALITA D ESAME: scritto (da confermare) LIBRO DITESTO: Lo sviluppo rurale in Europa, MantinoF., ed agricole 2008; materiale distribuito in classe e/o disponibile sul sito. All interno del corso sono previsti seminari con professionisti chiamati a relazionare su alcuni temi scelti dal docente. Sono altresì previsti momenti di confronto e partecipazione attiva da parte degli studenti alla discussione scientifica.

2 etimologia del rurale urbs ùrbs: città -anus: appartenenza rùs rùs: campagna ma anche grezzo, sporco, rozzo

3 Ispirato al modello di Von Thunen(1826); Vidal,2009

4 L egemonia storica e culturale della città ha portato da sempre alle migrazioni Inghilterra: fine 800 il 70% popolazione vive già in città Francia: 800 contadini e mezzadri non hanno possibilità di diventare rispettati proprietari terrieri PVS: XX sec., es. India

5 L esodo rurale La città diventa il luogo privilegiato del mercato del lavoro: nel dopoguerra si acuisce la contrapposizione città-campagna, specialmente in Italia -ragione economica -ragione sociale e culturale E l esodo rurale, iniziato anni prima e ancora in corso anche nei paesi dell Europa continentale (Italia in ritardo): tra il 1945 e il 1975, la Francia perde 3 milioni di rurali. Emigrazione rurale in Italia: dal primo dopoguerra verso USA, Svizzera, Brasile, Argentina. Dal secondo dopoguerra (dal fino alla fine dei 70) dalle campagne del sud alle città del nord o del centro: Milano e Roma moltiplicano di 8 volte la loro popolazione.

6 In una concezione fordista dell economia che ha visto il forte sviluppo dell industria avanzare parallelamente all industrializzazione dell agricoltura, l azione congiunta di questi processi è all origine della transazione da un sistema centrato sull agricoltura a sistema centrato sull industria. Nella società capitalistica di inizio 900 l agricoltura viene travolta da: -innovazione tecnologica -innovazione chimica -differenziazione -specializzazione produttiva integrazione economica agricoltura specificità agricola

7 periodo post-fordista 1) decentramento industriale 2) contro urbanizzazione 3) mutamento nei modelli di consumo s inverte il fenomeno dell esodo rurale

8 Alla forte crescita demografica delle città del dopoguerra e allo spopolamento delle loro campagne, corrisponde una saturazione della capacità di accoglienza dello spazio urbano, che si traduce in disagio per gli abitanti.

9 Rururbanizzazione La migrazione di cittadini nelle campagne e nei villaggi periferici, a volte ancora rurali, anche se in prossimità della campagna: è il nuovo spazio periurbano. Significato: 1) da una lato essa aggredisce il territorio libero senza occuparsi dell esistente, sia in termini spaziali che culturali, in rappresentanza di una città che allunga i suoi tentacoli consumando la campagna più di prima 2) dall altro, essa porta con sé una rivalutazione concettuale profonda del rurale, la creazione di una nuova categoria di spazio, pone le basi per un nuovo equilibrio della relazione urbano-rurale, basata non più sulla dominazione della prima, ma su uno scambio (che dovrebbe essere) funzionale reciproco.

10 Ruralità OCSE: Lo spazio rurale è un territorio relativamente poco popolato ove non siano presenti centri urbani di dimensioni relativamente consistenti. La classificazione OCSE avviene per aree ristrette (ITA: Comuni) e poi per aree più ampie (ITA: Province). Un areaè detta urbanase ha oltre 150 ab/kmq. La classificazione delle aree rurali si sviluppa in: 1-Aree prevalentemente urbane, in cui la popolazione dei comuni rurali <15% della popolazione totale della Provincia; 2-Aree significativamente rurali, in cui la popolazione dei comuni rurali è compresa tra il 15% e il 50% della popolazione totale della Provincia; 3-Aree prevalentemente rurali, in cui la popolazione dei comuni rurali >50% della popolazione totale della Provincia.

11 Ruralità L OCSE integra il dato sulla presenza di centri urbani più o meno grandi: a-se esiste un centro urbano > abitanti, in Europa, che rappresenta non meno del 25% della popolazione in una regione a predominanza rurale, essa è riclassificata come intermedia b-se il centro urbano è > abitanti, e rappresenta non meno del 25% della popolazione regionale in una regione intermedia, è a predominanza urbana. Un centro urbano in Europa è definito come un unità locale con una densità di popolazione sopra i 150 ab./kmq e una popolazione totale sopra i abitanti.

12 Definizioni alternative INSOR (istituto nazionale di sociologia rurale) Rurale: area caratterizzata dalla preponderanza della superficie verde su quella edificata; sono rurali le famiglie che risiedono in comuni con almeno il 75% del loro spazio non urbanizzato e densità abitativa inferiore ai 300 ab./kmq. Ananiae Tenuta (2008) indicatore di ruralità-urbanità (IRU) per i comuni italiani, che tiene conto dei seguenti parametri: densità demografica, peso della popolazione attiva in agricoltura, peso della popolazione attiva nel settore dei servizi pubblici, urbanizzazione del territorio comunale, dispersione della popolazione, disponibilità di spazi abitativi. classifica composta da sei unità dai comuni estremamente urbani a quelli estremamente rurali a seconda dei valori di IRU ottenuti; il passo successivo è incrociare i valori ottenuti con questo indicatore, con quelli ottenuti da un altro indicatore riferito però alla ricchezza dei comuni, ottenuta dai dati sui redditi medi comunali, per stabilire se e di quale intensità è la connessione tra povertà e ruralità. Per quanto riguarda l Italia, non emerge affatto una relazione forte che leghi la ruralità alla povertà e l urbanità alla ricchezza (entrambe, naturalmente, intese in senso relativo)

13 sulla base del criterio OCSE è basata la classificazione del territorio nel Piano Strategico Nazionale italiano (PSN), su indicazione della PAC, che lascia agli Stati la decisione sui criteri da utilizzare. Il PSN italiano utilizza la base OCSE a cui apporta alcune modifiche banca dati è stata epurata dai capoluoghi di provincia con oltre 150 ab./kmq, in cui si concentrano i fenomeni di urbanizzazioni, la percentuale maggiore di attività extra-agricolee in cui l agricoltura ha un importanza minore: questo gruppo rappresenta le aree urbane in senso stretto.

14 Grazie dell attenzione a domani

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