CITTA DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA Copia di Deliberazione della Giunta Comunale
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- Gennara Zamboni
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1 CITTA DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA Copia di Deliberazione della Giunta Comunale Deliberazione N Seduta del OGGETTO: Protocollo d Intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne. L anno duemilatredici il giorno VENTIDUE del mese di NOVEMBRE alle ore 11,40, in Vittoria e nell Ufficio comunale, in seguito a regolare convocazione, si è riunita la Giunta Comunale con l intervento dei Signori:. BILANCIO 2013 INT. CAP. MOVIMENTO CONTABILE Stanz. di Bilancio. Storni e variaz. al Bilancio Stanz. Assestato. Imp. di spesa assunti COMPONENTI GIUNTA COMUNALE PRESENTI ASSENTI SINDACO: Avv. Giuseppe NICOSIA V. SINDACO: Geom. Filippo CAVALLO ASS.RE: Geom. Salvatore AVOLA ASS.RE: Arch. Angelo DEZIO ASS.RE.Dott. Giovanni CARUANO ASS.RE: Avv. Pietro GURRIERI ASS.RE: Dott.ssa Maria FIORE. Disponibilità. Impegno del presente atto. Disponibilità residua. Il Responsabile del Servizio Finanziario con l assistenza del Segretario Generale, dott. PAOLO REITANO il Sindaco, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita i convocati a deliberare sull oggetto sopraindicato. LA GIUNTA - VISTO l Ord. A. EE. LL. vigente in Sicilia ed in particolare l art.186; - VISTA la L.R. n.30/00 art.12 e 16; - VISTO il D. L.vo n.267/2000
2 Parere Regolarità Tecnica VISTA la presente proposta di Deliberazione ESPRIME PARERE In ordine alla regolarità tecnica. Si attesta/non si attesta la legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azione Amministrativa Vittoria, Il Dirigente F.TO GUADAGNINO VISTA la proposta di Deliberazione ESPRIME PARERE Parere Regolarità Contabile in ordine alla regolarità contabile. L'importo della spesa di. è imputata al VISTO: Si attesta la copertura Finanziaria Si dà atto che la presente proposta di Deliberazione comporta riflessi diretti/indiretta sulla situazione economicofinanziaria o sul patrimonio dell'ente Vittoria,... Il Dirigente Spazio riservato al Segretario Generale Vittoria,... Il Segretario Generale DIREZIONE POLITICHE CULTURALI SOCIO-ASSISTENZIALI E PARI OPPORTUNITA LA GIUNTA RICHIAMATA la normativa internazionale, europea e nazionale inerente la tutela dei diritti umani e di contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, e precisamente: - la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata il 10 dicembre 1948 dall Assemblea Generale delle Nazioni Unite; - la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull Eliminazione della violenza contro le Donne adottata con Risoluzione dell Assemblea Generale del 20 dicembre 1993 n.48/104; - la Raccomandazione Europea del sulla protezione della dignità delle donne e degli uomini sul lavoro e il Codice di condotta relativo ai provvedimenti da adottare nella lotta contro le molestie sessuali; - le Raccomandazioni del Consiglio d Europa sulla schiavitù domestica del 2001 (n.1523) e 2004 ( n.1663); - le Raccomandazioni del Consiglio d Europa sulla violenza domestica contro le donne del 2002 (n.1582) e 2004 (n.1681); - la Raccomandazione espressa dal Comitato dei Ministri del Consiglio d Europa in data 30 aprile 2002, avente per titolo La protezione delle donne dalla violenza ; - la Risoluzione del Consiglio d Europa del 2003 (n.1327) sui cosiddetti crimini d onore; - gli Artt. 2, 3, 29, 37, 51 della Costituzione Italiana; - la Legge n 66/1996 recante Norme contro la violenza sessuale ;
3 - il Decreto leg.vo , n Disciplina dell attività del Consigliere di parità - la Legge n. 154/2001 "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari"; - il Decreto legislativo 145/2005 trasfuso nel Decreto leg.vo n. 198 Codice delle Pari opportunità tra uomo e donna ; - la legge 23 aprile 2009 n.38 con la quale è stato convertito con modificazioni il Decreto legge n.11; - il Protocollo d intesa sottoscritto in data tra il Ministro dell Interno e il Ministro per le Pari Opportunità per la prevenzione e il contrasto alla violazione sessuale e di genere. VISTA la nota Prot. Nr /Gab. del , trasmessa dalla Prefettura di Ragusa ed introitata al Protocollo della Direzione Politiche Culturali Socio-Assistenziali e Pari Opportunità al N del , con la quale il Sig. Prefetto di Ragusa, a seguito di una riunione svoltasi in Prefettura in data con i principali soggetti istituzionali della Provincia di Ragusa riguardo l opportunità di stipula, in occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 c.m., di un Protocollo d Intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, invita il Comune di Vittoria a fornire formale adesione al suddetto protocollo e a assolvere tutti gli adempimenti propedeutici alla sottoscrizione dello stesso in sinergia con la Provincia Regionale di Ragusa, i Comuni di Ragusa e Modica, l Azienda Sanitaria Provinciale, l Ufficio Scolastico Provinciale, l Ufficio Provinciale del Lavoro, il Centro di Giustizia Minorile per la Sicilia, l Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, l Associazione Vita Nuova, la Guardia di Finanza, il Comando Provinciale Carabinieri, il Questore, la Consigliera Provinciale di Parità; Premesso che - il fenomeno della violenza esercitata contro le donne si configura come un problema di grande rilevanza in relazione alle gravi implicazioni sul piano dei diritti della persona e della libertà dell individuo; - le Istituzioni pubbliche e private, sulla base delle indicazioni fornite al riguardo dall ONU, dall OMS, dall Unione europea nonché delle prescrizioni connesse alla normativa vigente in materia, ciascuna nell ambito delle rispettive risorse e competenze, sono tenute a mettere in atto azioni appropriate per il contrasto della violenza di genere e intrafamiliare; - l Associazione Nuova Vita ONLUS, quale ente operante nel settore della prevenzione del fenomeno della violenza di genere e intrafamiliare, ha proposto la creazione di una rete di servizi per la condivisione di contenuti, tecniche, risorse e strumenti idonei ad affrontare al meglio la complessità della problematica. - il Protocollo d intesa sottoscritto in data tra il Ministro dell Interno e il Ministro per le Pari Opportunità per la prevenzione e il contrasto alla violazione sessuale e di genere. CONSIDERATO che : - L associazione Nuova Vita, costituita a Ragusa nel luglio 2007 per iniziativa di donne vittime di violenza intrafamiliare, è regolarmente iscritta al Registro Regionale ONLUS dell Agenzia delle Entrate n 2387 del 23/07/07 ed è stata inserita nella mailing list della rete nazionale ministeriale dei centri antiviolenza. Essa ha trovato adesione da parte di professioniste che per esperienza hanno trattato la problematica della violenza di genere in ambiti diversi e specifici ed ha avviato la propria attività realizzando un percorso di orientamento e formazione guidato dal CentroAntiviolenza La Nereide di Siracusa. Nell ottobre 2007 l Associazione, con il supporto
4 della Caritas di Ragusa, ha avviato il CentroAntiviolenza presso i locali di via Ecce Homo 259 ed ha realizzato i servizi di accoglienza ed orientamento attraverso lo sportello counseling SOS TelefonoDonna, con l obiettivo di offrire aiuto e sostegno alle donne ed anche ai figli vittime di violenza assistita e/o subita e mutarne l atteggiamento passivo per tradurlo in capacità critica di soluzione di tutte quelle problematiche connesse alla loro condizione. Lo sportello dell associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna al fine di realizzare percorsi di fuoriuscita dalla spirale della violenza si avvale di un equipe professionale composta da assistenti sociali, psicoterapeuta, counselor, consulente legale, pedagogista ed operatori dell accoglienza. Il CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna inoltre mira a restituire alla donna vittima la sua identità, ed autostima attraverso delle attività specifiche divise in tre ambiti. Il primo riguarda il gruppo di auto aiuto, il secondo l auto - difesa ed attività terapeutiche, il terzo le terapie occupazionali, che comprendono i laboratori artistico, di scrittura terapia e di teatro sociale. - L Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza S.O.S. TelefonoDonna nel realizzare la sua mission fa propri gli obiettivi dello statuto associativo cioè quelli di: Promuovere e orientare una riflessione sia individuale che collettiva per impegnare sia singoli che istituzioni ed organismi del terzo settore all impegno per l eliminazione di ogni forma di violenza di genere (fisica, sessuale, economica, psicologica); Sensibilizzare interventi in campo educativo finalizzati alla prevenzione di stili comportamentali violenti; Sostenere, visto i recenti fatti di cronaca che continuano ad evidenziare un incremento delle forme di molestie sessuali e psicologiche e degli atti di violenza, all interno delle mura domestiche, nei luoghi di lavoro, nonché nella vita delle città, donne vittime e minori; Favorire un progressivo mutamento culturale finalizzato al superamento del conflitto di genere tra l identità maschile e femminile, poiché in tale prova di forza l identità maschile indubbiamente ha avuto la meglio attraverso la supremazia e la prevaricazione, mentre l identità femminile ha subito maggiori difficoltà nell esprimere il proprio esserci ; Avviare e gestire dei percorsi individuali di uscita dalla violenza con e senza ospitalità nelle Case rifugio; Promuovere, sostenere e realizzare percorsi di formazione e di sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne (in particolare la violenza domestica), insieme ad altri soggetti firmatari del protocollo, mirati alla preparazione degli operatori che nelle diverse agenzie del territorio vengono in contatto con donne e bambini vittime di violenza; Promuovere e realizzare attività di informazione e di sensibilizzazione, relative al fenomeno in questione, rivolte alla cittadinanza e all opinione pubblica (seminari, convegni, interventi mirati ); Provvedere alla raccolta, all elaborazione e alla diffusione dei dati in suo possesso relativi al fenomeno di violenza sulle donne in vista di attività di ricerca e di approfondimento della tematica. TUTTO ciò premesso La Prefettura di Ragusa, l Amministrazione Provinciale, il Comune di Ragusa, il Comune di Modica, il Comune di Vittoria, la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia Finanza, l Ufficio Scolastico Provinciale, l Ufficio di Servizio Sociale del Dipartimento di Giustizia Minorile sede Servizio di Ragusa, l Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Siracusa -sede Servizio di Ragusa, l Azienda Sanitaria Provinciale e la Consigliera Provinciale di Parità E
5 L Associazione Nuova Vita di Ragusa concordano quanto segue: Art. 1 OBIETTIVI Il presente accordo ha come obiettivi l analisi ed il monitoraggio del fenomeno, lo sviluppo di azioni finalizzate alla sua prevenzione ed al suo contrasto, attraverso mirati percorsi educativi ed informativi, alla formazione degli operatori, alla emersione del fenomeno, in cui si inscrivono anche le iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce, l assistenza ed il sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di un episodio. L accordo è aperto ad ulteriori contributi che nel tempo potranno essere forniti da altre Associazioni o Istituzioni operanti nel territorio provinciale sul medesimo tema. Per il perseguimento degli obiettivi sopra delineati i soggetti aderenti al protocollo, oltre ad individuare al proprio interno uno o più referenti qualificati per l attuazione delle procedure previste dal presente atto, si impegnano, ciascuno per la parte di propria competenza, a svolgere i compiti elencati per singola istituzione negli articoli che seguono. Art. 2 La Prefettura di Ragusa, nell ambito delle attività connesse all Ordine a alla Sicurezza Pubblica e nel ruolo di rappresentanza generale del Governo nella provincia, si impegna a: promuovere azioni coordinate delle Forze dell Ordine, attraverso la definizione di protocolli operativi e buone prassi in grado di garantire tempestività negli interventi e modalità che incentivino l emersione del fenomeno; individuare, in sede di coordinamento delle Forze dell'ordine, modalità di accoglienza e di sostegno delle vittime da parte delle strutture operative in occasione delle denunce di episodi di violenza nei confronti delle donne, destinando personale adeguatamente formato; promuovere iniziative in materia di educazione alla non violenza con la collaborazione delle scuole per il superamento di ogni forma di discriminazione e di violenza nei confronti della donna; coordinare tutte le iniziative indicate nel presente protocollo, convocando - con cadenza periodica almeno semestrale - momenti di confronto e di analisi congiunta sulle azioni condotte e sui risultati conseguiti - per la conseguente predisposizione delle iniziative e degli interventi ritenuti necessari; promuovere l istituzione di un tavolo tecnico tra tutti i soggetti aderenti al protocollo, come occasione di diffusione dei dati e del patrimonio di esperienza acquisiti in relazione agli impegni di cui alla presente intesa; destinare, nell ambito del proprio sito, uno spazio alla divulgazione delle attività in materia, con specifico richiamo alla operatività del CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna; Verificare, attraverso il coinvolgimento dei Servizi Sociali comunali, l effettiva applicazione del provvedimento con il quale l Autorità Giudiziaria dispone ai sensi dell ex art. 282 bis Codice di Procedura Penale l allontanamento dalla casa familiare dell autore della violenza. Art. 3
6 COMPITI DELLE FORZE DI POLIZIA La Questura, il Comando Provinciale dell Arma dei Carabinieri ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, anche attraverso le loro articolazioni territoriali si impegnano a: assicurare che la raccolta delle denunce riguardanti casi di violenza nei confronti di donne avvenga in ambienti consoni, in considerazione della particolare condizione di fragilità psicologica in cui si trova la vittima; favorire la partecipazione dei propri operatori a momenti di formazione e di aggiornamento promossi dall Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna ai sensi del presente protocollo, previa valutazione da parte dei responsabili provinciali delle Forze di polizia dei relativi contenuti formativi e della loro non coincidenza con eventuali analoghe iniziative di formazione adottate dall Amministrazione di appartenenza nonché dell incidenza sui profili organizzativi dei dipendenti Uffici; raccogliere gli elementi ed i dati necessari per una più approfondita conoscenza del fenomeno sul territorio, nel rispetto delle vigenti disposizioni, non solo a tutela della riservatezza dei dati personali (privacy), ma anche a garanzia che soggetti non autorizzati non accedano ad informazioni coperte da segreto di indagine; garantire la pronta disponibilità del referente all uopo individuato per l attuazione del presente protocollo al fine di attivare prontamente la rete di azioni previste, anche attraverso la previsione, al fine di rendere mirato ed efficace il lavoro di rete, di opportune modalità da definire con successivi separati atti d intesa. La Provincia Regionale si impegna a: Art. 4 sostenere l organizzazione con iniziative volte a promuovere una maggiore consapevolezza sulle violazioni dei diritti fondamentali delle donne e altresì a diffondere la cultura dei diritti umani e della non discriminazione attraverso mirate campagne di sensibilizzazione del tessuto sociale; valorizzare e diffondere le esperienze sul territorio provinciale, sostenendo - in particolare - le azioni intraprese dai Comuni al fine di dare risposte operative ai bisogni concreti; promuovere politiche volte a consolidare e a rendere più efficaci le collaborazioni con enti, associazioni e servizi; assicurare, sulla base di accordi con l Ufficio Scolastico Provinciale e con la Dirigenza scolastica, la disponibilità necessaria per la realizzazione nelle scuole di attività di sensibilizzazione e di educazione in materia di violenza di genere. Art. 5 COMPITI DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI I Comuni di Ragusa, Modica e Vittoria, quali Comuni capofila di distretto nell ambito dei Piani di Zona di cui alla legge 328/2000, si impegnano a coordinare i rispettivi Comuni di riferimento al fine di: realizzare, avvalendosi dell Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS Telefono- Donna, iniziative volte a favorire le pari opportunità tra uomini e donne e la diffusione della cultura della non violenza con particolare riguardo alle violenze intrafamiliari, su minori e donne;
7 attivare nell ambito dei rispettivi uffici di servizio sociale, un primo livello di ascolto e accoglienza delle donne vittime di violenza, per il loro successivo invio all Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna; promuovere e collaborare nella organizzazione di momenti di formazione congiunta promossi dall Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna ai sensi del presente protocollo, da destinare a tutti gli operatori dei Servizi Sociali coinvolti nella accoglienza, consulenza, orientamento e presa in carico delle donne che subiscono violenza; concorrere, in sinergia con l Associazione Nuova Vita SOS TelefonoDonna, alla individuazione di strategie comuni di prevenzione e di intervento sulle cause e le situazioni che possono portare ad agire e a subire comportamenti di violenza; promuovere nelle scuole d istruzione primaria d intesa con l Ufficio Scolastico Provinciale, attività di promozione e di educazione all affettività attraverso il coinvolgimento dell Associazione Nuova Vita SOS TelefonoDonna e delle equipes socio-psicopedagogica; Sviluppare attraverso i servizi preposti alle politiche sociali ed il contributo dell Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna adeguate politiche di sostegno tese al superamento di condizioni di disagio e di difficoltà delle persone coinvolte: chi agisce e chi subisce violenza; Sostenere metodologie condivise e comuni in grado di decifrare bisogni, aspettative, difficoltà dei singoli soggetti coinvolti negli eventi di violenza; L Ufficio Scolastico Provinciale, si impegna a: Art. 6 incentivare le Istituzioni scolastiche a realizzare progetti per l'approfondimento del tema della violenza e azioni di contrasto rispetto a fenomeni emergenti (bullismo, violenza di genere, ecc.) anche attraverso il coinvolgimento dell Osservatorio sul Bullismo; favorire attività in rete fra le Istituzioni scolastiche per realizzare interventi di informazione sui temi della violenza; informare le Istituzioni scolastiche in merito ad opportunità e servizi per la prevenzione del fenomeno ed il supporto di tipo sociale, socio-sanitario e legale alle vittime di violenza; favorire incontri tra le Istituzioni scolastiche e le Autorità competenti (Servizi sociosanitari, Forze dell'ordine, Magistratura) al fine di individuare le corrette procedure da seguire in caso di segnalazione. Art. 7 L Ufficio di Servizio Sociale del Dipartimento di Giustizia Minorile e l Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, attraverso le proprie azioni specifiche di intervento, come già da accordo di protocollo a livello nazionale tra il Dipartimento della Giustizia minorile ed il Telefono Azzurro, si impegnano a:
8 partecipare alle attività di formazione e aggiornamento promosse dalle Istituzioni e i servizi socio-sanitari aderenti al presente protocollo, al fine di realizzare scambi professionali e costruire metodologie integrate di interventi; rilevare, in sinergia con gli altri attori della rete istituzionale, il sommerso della violenza intrafamiliare ed assistita da parte degli utenti; assicurare uno scambio di dati statistici significativi al fine di individuare: a) categorie di autori e vittime dei reati di violenza di genere; b) le variabili necessarie a sviluppare ricerche di partenariato nell ambito del contrasto alla violenza di genere; condurre percorsi di recupero e di reinserimento sociale di soggetti minorenni ed adulti condannati per reati afferenti alla sfera della violenza di genere, realizzando collegamentoi con le Istituzioni e i Servizi socio-sanitari aderenti al presente protocollo; l USSM, nello specifico, realizzerà interventi in favore degli imputanti e condannati minorenni, finalizzati ad una corretta relazionalità di genere; al contempo provvederà opportuni interventi rivolti ai genitori a supporto delle funzioni educative, attraverso idonei percorsi di sostegno; L Azienda Sanitaria Provinciale, si impegna a: Art. 8 riconoscere il fenomeno della violenza subita dalle donne e garantire adeguati interventi di accoglienza: sanitari, ginecologici, psicologici e terapeutici (attivando una metodologia di riconoscimento del disagio dell utente e nominando dei referenti, al fine di migliorare l'intervento su specifiche situazioni di violenza e su eventuali esigenze di tutela); individuare e realizzare, in sinergia con gli altri attori della rete antiviolenza, percorsi di formazione e di sensibilizzazione degli operatori coinvolti a diverso titolo anche per l'attuazione di strategie e metodologie di mutuo aiuto, volti al riconoscimento ed al trattamento della violenza sulle donne. predisporre e sperimentare linee guida e protocolli integrati in collaborazione con i servizi territoriali e con i medici di medicina generale (sensibilizzando i medici di base, i pediatri ed i medici addetti al servizio di continuità assistenziale ed i medici del servizio di emergenza 118); garantire al personale in servizio presso i Pronto Soccorso un supporto adeguato e formato all accoglienza e alla cura di donne vittime (ascoltare, informare, segnalare e accompagnare le donne vittime di violenza nei servizi facenti parte della rete). Art. 9 La Consigliera Provinciale di Parità, s impegna a: promuovere azioni di contrasto alla violenza di genere; individuare azioni positive di politiche sociali atte a superare le discriminazioni che le donne vittime di violenza subiscono nell ambito sociale, economico-lavorativo, politico, ed affettivo; contribuire ai fini di una corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria;
9 fornire consulenza in materia di diritti di pari opportunità alle donne segnalate dall Associazione Nuova Vita CentroAntiviolenza SOS TelefonoDonna e dalle Istituzioni che aderiscono al presente protocollo; partecipare alle attività di formazione e aggiornamento promosse dalle Istituzioni e i servizi socio-sanitari aderenti al presente protocollo, al fine di contribuire alla diffusione della conoscenza delle pari opportunità e delle normative antidiscriminatorie. art. 10 Il presente protocollo è aperto alla firma e all adesione di altri soggetti pubblici e privati che ne condividano gli obiettivi e si impegnino per la loro attuazione, previa valutazione della richiesta da parte dei firmatari della presente intesa. art. 11 Al presente protocollo ed alle iniziative connesse, ogni sottoscrittore, nell ambito delle proprie risorse, darà la più ampia diffusione come contributo alla sensibilizzazione del contesto territoriale. Ragusa, lì.. TUTTO ciò premesso; DELIBERA 1. Autorizzare il Sindaco del Comune di Vittoria, Avv. Giuseppe Nicosia, alla stipula del Protocollo d Intesa, secondo l articolato descritto in premessa che qui si intende trascritto e confermato in toto, per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, con i seguenti soggetti istituzionali:. Prefettura di Ragusa, Provincia Regionale di Ragusa, Comuni di Ragusa e Modica, Azienda Sanitaria Provinciale, Ufficio Scolastico Provinciale, Ufficio Provinciale del Lavoro, Centro di Giustizia Minorile per la Sicilia, Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, Associazione Vita Nuova, Guardia di Finanza, Comando Provinciale Carabinieri, Questore, Consigliera Provinciale di Parità; 2. Dare mandato al Dirigente degli Affari Generali di trasmettere copia del presente atto al Sig. Prefetto di Ragusa, ai fini della sottoscrizione del suddetto protocollo in occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre c.a.. 3. Dare atto che il presente provvedimento non comporta alcun impegno di spesa; 4. Dichiarare la presente immediatamente esecutiva.
TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;
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