La politica di sviluppo rurale: risultati dell indagine condotta sull olivicoltura nei PSR
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- Serafina Pisano
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1 La politica di sviluppo rurale: risultati dell indagine condotta sull olivicoltura nei PSR Franco Gaudio (INEA Sede Regionale per la Calabria) Convegno nazionale sull olivicoltura Strumenti e strategie a sostegno dell olivicoltura: filiera, innovazione e mercato
2 Obiettivi e linee d intervento PIANO DI SETTORE OLIVICOLO-OLEICOLO: ELENCO DELLE AZIONI POLITICHE PRE-COMPETITIVE POLITICHE COMPETITIVE 6. Promozione informazione e 1. Fase della produzione agricola comunicazione 7. Ricerca 2. Fase della trasformazione 8. Dati ed informazioni strutturali, 3. Qualificazione del prodotto produttivi e commerciali 9. Interventi normativi o di regolamentazione 4. Tutela e controllo 5. Integrazione di filiera Ambiti di intervento 5. Interventi a supporto dell integrazione della filiera Azione/Progetto Analisi e verifiche delle politiche olivicole di intervento su base regionale. Soggetti attuatori INEA
3 Raccolta informazioni Sedi regionali dell INEA e le Postazioni regionali della RRN Scheda 0 Scheda 1 Scheda 2 Scheda 3 Informazioni su interventi specifici per l olivicoltura Attuazione bando domanda individuale specifica olivicoltura Attuazione bando domanda individuale plurisettoriale Attuazione progettazione integrata Scheda 4 Interventi specifici per misura Interviste a dirigenti e funzionari regionali
4 SCHEDA PERVENUTE Schede Intervista Piemonte Valle d'aosta Lombardia X X Liguria X X Bolzano Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia X Emilia-Romagna X X Toscana Umbria X X Marche X Lazio X Abruzzo X Molise X X Campania X X Puglia X Basilicata X Calabria X X Sicilia X Sardegna X X
5 SCHEDA 0 rilevazioni centralizzate a cura della sede regionale Inea per la Calabria Misure con interventi specifici per l'olivicoltura PIF Swot DOP Piemonte Valle d'aosta Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA
6 Incidenza delle richieste di contributo delle aziende olivicole sulle aziende totali 12,00 11,79 10,00 8,71 8,00 6,00 4,00 6,67 4,15 Pervenute Selezionate Finanziate 2,52 2,69 2,00 1,76 0,90 0,76 1,52 0,00 0, Totale 0,00
7 Incidenza delle richieste di contributo delle aziende olivicole su quelle totali per misura 12,00 11,79 10,00 8,71 8,00 6,67 6,00 4,00 4,15 2,52 2,69 2,00 1,76 0,90 0,76 1,52 0,00 0, Totale 0,00
8 Incidenza delle richieste di contributo delle aziende per misura aziende agricole aziende olivicole
9 Dotazione percentuale dei PSR 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 Servizi Investimenti Aiuti 20,00 10,00 0,00
10 Incidenza dei PIF olivicoli sui PIF totali selezionati Calabria Lazio Basilicata Puglia Totale Incidenza delle risorse intorno al 10%
11 Incidenza delle risorse nell ambito dei PIF olivicoli per misura 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 Calabria Basilicata Puglia Lazio 30,00 20,00 10,00 0,
12 Mercati Servizi Strutture Confronto tra piano olivicolo nazionale e PSR in merito ai punti di debolezza individuati nella fase agricola Fase agricola Piano olivicolo nazionale Liguria Veneto Umbria Lazio Molise Basilicata Sardegna Puglia Calabria Frammentarietà strutture Diffusione in aree difficili Impianti tradizionali Scarsa meccanizzazione Oscillazioni produzioni Scarso ricambio generazionale Olivicoltura non imprenditoriale Costi produzione elevati Ritardi in innovazioni e investimenti Ritardo applicazioni ricerche Scarsa attenzione nei PUC Presenza vaste aree con produzione di oli lampanti Flessione redditività Ruolo poco incisivo associazioni Eccedenza di manodopera Strutture Bassa capacità finanziaria Servizi Scarsa diffusione contoterzismo Scarsa diffusione della cooperazione Mercati Scarsa diffusione dop
13 Mercati Servizi Strutture Confronto tra piano olivicolo nazionale e PSR in merito ai punti di debolezza individuati nella fase della trasformazione Prima trasformazione Piano olivicolo nazionale Liguria Veneto Umbria Lazio Molise Basilicata Sardegna Puglia Calabria Numero elevato di frantoi "non imprese" Eccessiva frammentazione Costi elevati di produzione Ritardi negli investimenti Costo elevato del lavoro Capacità limitata di innovazione Difficile accesso ai finanziamenti Ruolo poco incisivo delle associazioni Costo elevato della burocrazia Scarsa capacità di aggregazione Mercati Capacità contrattuale limitata Difficoltà smaltimento acque Struttur vegetazione e Carenza strutture di confezionamento Servizi Scarsa presenza di frantoi cooperativi Elevata incidenza mercato corto Scarso coordinamento verticale Scarsa valorizzazione olio certificato Prezzi Rete distributiva inefficiente Bassa propensione eport Elevata presenza di grossisti
14 Riflessioni conclusive Piano olivicolo nazionale, quadro di riferimento dei programmi regionali Riequilibrio dei rapporti tra le diverse fasi della filiera Aggregazione e concertazione tra gli operatori Intese di filiera Realizzazione di progetti unitari Maggiore dialogo tra i fondi (FEASR, FESR, FSE, FAS) e valorizzazione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità Maggiore dialogo tra i PSR per progetti di filiera multiregionali
15 Grazie per l attenzione franco.gaudio@inea.it pupo@inea.it
autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
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