Il periodo di Zarathustra

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1 Il periodo di Zarathustra Con l opera intitolata Cosi parlò Zarathustra, Nietzsche conclude la filosofia del mattino e l eliminazione del mondo vero, togliendo di mezzo anche il mondo apparente. Dopo aver spiegato la morte di Dio, si aprono due strade, quella dell ultimo uomo e quella del oltreuomo, che sono entrambi gli estremi di un unico filo logico. Zarathustra non corrisponde né all uno ne all altro, ma il filosofo trova nella sua figura colui che è stato il primo a tradurre la morale in termini metafisici e anche il primo ad accorgersi dell errore morale. L opera in sé, narra le vicende con un tono profetico, facendo riferimenti ad immagini e parabole, utilizzando la prosa. Concettualmente i temi principali sono tre: l oltreuomo, la volontà di potenza e l eterno ritorno. L oltreuomo costituisce la tematica principale dello scritto e di Nietzsche in generale, esso rappresenta il culmine del proprio pensiero.

2 L oltreuomo, secondo l autore, è in grado di superare la morte di Dio e indirizzarsi verso l orizzonte del futuro. Esso non ha riferimenti al passato o a uomini già vissuto (Napoleone es.), è un nuovo modo di vedere l uomo, essere altro sotto tutti i punti di vista. Infatti, l interpretazione oltreuomo sta a significare un concetto inedito che risiede oltre le conoscenze attuali antropologiche. Nietzsche pone in risalto la differenza sostanziale dell oltreuomo con l esteta Dannunziano, il primo infatti è capace di creare nuovi valori e di rapportarsi in modo nuovo alla realtà e non di sopraelevarsi rispetto all uomo comune. Anche se questo concetto potrebbe risultare ultraterreno, il filosofo si concentra sull affermazione di uomo sostanzialmente corpo come la terra e quindi l oltreuomo è a tutti gli effetti un entità terrena, con l accettazione totale della vita. Nietzsche descrive la genesi del oltreuomo di una libertà che libera se stessa, attraverso la metamorfosi in tre fasi:

3 Il cammello, la prima fase, rappresenta l uomo che porta ancora i segni della tradizione e che si piega di fronte alla morale di Dio e del tu devi. Il leone,invece, costituisce il passaggio intermedio che conduce l uomo alla liberazione dei fardelli metafisici ed etici, ma con una libertà ancora negativa (sai da chi ti liberi, ma non di cosa ti liberi cit. Roberto Vitiello). L ultima fase rappresenta il fanciullo, l oltreuomo, cioè quella creatura che sa dire si alla vita e capirne il bene e il male, un vero e proprio spirito libero. Qualche autore ha cercato di assimilare Nietzsche e Marx, esaltando i punti progressisti della teoria dell oltreuomo. D altro canto, esso invoca connotati antidemocratici e reazionari. Secondo il filosofo, per liberarsi da ogni aspetto metafisico c è bisogno di una mente che non tutti gli uomini posseggono, un élite di uomini superiori. Esso nella sua qualità ha bisogno della schiavitù delle masse come della sua base e condizione. Quindi, l oltreuomo costituisce l eccezione superiore che si contrappone al gruppo degli

4 inferiori, dunque un possibile modo di essere di uno fra i pochi e non uno fra i tanti. Tutto ciò non risiede in un progetto politico, infatti l autore espone le sue critiche nei confronti di numerosi sistemi di governo, quali democrazia parlamentare, socialismo. E quindi necessario affermare che il suo messaggio ultimo è prettamente filosofico e non ha nulla a che vedere con la politica. Nella parte finale dell opera, Nietzsche affronta la teoria dell eterno ritorno dell uguale, ovvero della ripetizione eterna di tutte le vicende del mondo. Esso rappresenta principalmente uno spartiacque tra l uomo e oltreuomo, terrore per l uomo, gioia per l oltreuomo. La formulazione più suggestiva dell eterno ritorno fa riferimento ad un paragrafo in particolare intitolato La visione e l enigma, in cui Nietzsche immagina un lungo sentiero da cui si spartiscono tre strade, il presente, il futuro e il passato che alludono alla circolarità del tempo a cui si contrappone una visione dell eterno ritorno, ossia, prima o poi il passato ritorna sempre.

5 La complessa interpretazione dell eterno ritorno è specifica anche della visione del pastore e del serpente: ciò che vuole esporci il filosofo è che l uomo(pastore) può trasformarsi in una creatura superiore (l oltreuomo) solo a patto che possa ripudiare il soffocante pensiero dell eterno ritorno(serpente). Nietzsche, dunque, recupera una concezione precristiana del mondo e quindi ciclica, che si oppone alla visione rettilinea cristiana. Tuttavia, la teoria dell eterno ritorno viene identificata sotto diverse ipotesi: la prima è una spiegazione prettamente scientifica, secondo la quale la materia presente nell universo prosegue un percorso ciclico e deve necessariamente ripetersi. Seconda ipotesi riguarda un ipotesi sull essere, nella quale si fa riferimento alla vita e di agire come se tutto dovesse ritornare. L ultima ipotesi, metafisica, riguarda l uomo e il suo destino, ovvero, vivere in felicità. Nonostante gli sforzi di molti studiosi, l eterno ritorno appare come il problema oggettivamente più complesso della storiografia Nietzschiana.

6 Ciò che appare palese è l obbiettivo della teoria dell eterno ritorno: escludere alcuni principi e difenderne altri. Si aprono una visione polemica e una propositiva. Collocarsi nell ottica dell eterno ritorno significa rifiutare la concezione lineare del tempo che presuppone l impossibilità della felicità dell esistenza, poiché ogni azione vissuta nella nostre vite non ha un significato pieno. Ma credere nell eterno ritorno significa ritenere che il senso dell essere risieda proprio nell essere stesso; vivere la vita ogni attimo cosi da cogliere la felicità di questo circolo. Ovviamente, l unico uomo capace di scegliere l eterno ritorno e vivere come se tutto dovesse ritornare è solo l otreuomo, capace di vivere la vita come un gioco creativo, discostandosi dalla sofferente scissione tra senso ed esistenza.