Le relazioni sindacali nelle amministrazioni Pubbliche A cura dell Avv.Maurizio Danza
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1 Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Le relazioni sindacali nelle amministrazioni Pubbliche A cura dell Avv.Maurizio Danza
2 Le relazioni sindacali nel quadro della riforma del pubblico impiego del 1993 Razionalizzazione e riorganizzazione delle P.A. Applicazione delle stesse politiche salariali del settore privato nel rinnovo dei contratti collettivi nazionali secondo le regole dell Accordo sulla politica dei redditi stipulato nel 1993 fra Governo e Sindacati Privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti e dirigenti pubblici ed allineamento delle fonti con il settore privato Affidamento all ARAN della contrattazione collettiva nazionale per tutti i settori pubblici Modello del dialogo sociale (Relazioni sindacali). Rappresentatività e rappresentanza delle OO.SS.
3 Razionalizzazione e riorganizzazione delle P.A. Affidata a ciascuna P.A. secondo i propri ordinamenti sulla base dei principi contenuti nel d.lgs n 165/2001: Separazione tra indirizzo politico e gestione Potere organizzatorio Direzione per obiettivi Trasparenza, qualità dei servizi, rapporti con il cittadino Semplificazione dei procedimenti Gestione risorse umane con le leve del privato datore di lavoro Ruolo di centralità della dirigenza
4 Le relazioni sindacali Gli aspetti più rilevanti riguardano: soggetti negoziali di parte pubblica e sindacale definizione comparti ed aree di contrattazione livelli e tipologie di contratti direttive e procedure per la stipulazione contratti accertamento della rappresentatività e la rappresentanza nei luoghi di lavoro diritti e le prerogative sindacali
5 Sistema relazioni sindacali come processo input-out put entrata Aspettative,domande,rivendicazioni e conflitti espressi dalle O.O.S.S. Scatola attrezzi strumenti di risoluzione dei conflitti e cioè i modelli di relazione sindacale:contrattazione,partecipazione,interpretazione autentica. Uscita Regole contrattuali più o meno formalizzate Il sistema di relazioni sindacali è efficace ed efficiente se assicura che i conflitti in uscita,siano minori,meno intensi rispetto a quelli in entrata e di natura fisiologica per un certo tempo( es.quello di validità dei CCNL stipulati).
6 Norme di riferimento Regolazione del diritto sindacale nel sistema privato Regolazione del diritto sindacale nel sistema pubblico Artt. 39 e 40 della Costituzione Legge 300/1970 Legge 146/1990 Legge 83/2000 Artt. 39 e 40 della Costituzione Legge 300/1970 Legge 146/1990 Legge 83/2000 D.lgs. 165/2001 Importanza del ruolo della giurisprudenza nell interpretazione dei principi costituzionali e delle leggi Ordinamento intersindacale = insieme regole poste dai soggetti attori delle relazioni sindacali ed in alcuni casi anche dall ordinamento statale
7 La libertà di organizzazione Art. 39 della Costituzione sulla libertà di organizzazione sindacale prevede ai commi 2, 3 e 4 che: Mancata realizzazione con legge ordinaria dei suddetti principi per motivi di politica sindacale (controlli, rappresentatività, etc.) I sindacati sono sottoposti a registrazione, il cui presupposto è la democraticità statuto. Acquistano così personalità giuridica e in proporzione ai loro iscritti possono stipulare i CCNL Ciò ha comportato che: CCNL non hanno efficacia erga omnes; normativa applicabile è quella civilistica anche se operano nella P.A.; le OO.SS. sono associazioni non riconosciute ma comunque soggetto giuridico, centro di imputazione giuridiche
8 Il sistema di legislazione contrattata : lo strumento di delegificazione di cui all art.40 del D.Lvo n 165/01 Tale disposizione prevede che : la contrattazione collettiva si svolga su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali. una vera e propria riserva alla contrattazione collettiva del pubblico impiego fermo restando i principi generali dell ordinamento e delle norme di legge in materia. la contrattazione diventi fonte diretta e tipica delle disposizioni di legislazione contrattata Rappresenta una evoluzione rispetto al sistema delineato dalla legge quadro del 1983.
9 La novita delle relazioni sindacali nell art.40 La materia delle relazioni sindacali è introdotta con la seconda riforma del molte materie transitano dalla regolamentazione unilaterale con legge dello Stato alla contrattazione sindacale. Ad es: la materia delle aspettative e permessi sindacali (art. 50); la individuazione dei comparti di contrattazione attribuite oggi ad appositi accordi tra l'a.r.a.n. e le confederazioni rappresentative (art. 43 co.4), rispetto al previgente atto pubblico (D.P.C.M). La disciplina dei rapporti sindacali e degli istituti della partecipazione che l'art.9 attribuisce alla contrattazione collettiva (nazionale), prima invece riservati alle leggi dello Stato.
10 Esame delle relazioni sindacali nei CCNL La tornata contrattuale conferma altresì gli strumenti delle relazioni sindacali già nei CCNL precedenti,caratterizzandosi con un aumento delle materie oggetto di contrattazione, della informativa nonché degli strumenti di partecipazione sindacale. Degno di nota lo strumento della concertazione.
11 La Contrattazione nazionale Indici di rafforzamento. Giurisprudenza norme di legge norme CCNQ e CCNL Procedure contratti integrativi Osservazioni statistiche- economiche
12 MODELLI DI RELAZIONE SINDACALE Contrattazione collettiva nazionale Contrattazione integrativa Materie tassative fissate dal CCNL Materie tassative fissate dal CCNL Partecipazione Informazione Concertazione preventiva successiva Consultazione Interpretazione autentica
13 La contrattazione collettiva integrativa nel titolo III del D.lgs.n 165/01: l art.40 La contrattazione collettiva integrativa Si svolge Sulle materie e nei limiti stabiliti dai contratti collettivi nazionali Tra i soggetti e con le procedure negoziali che questi ultimi prevedono; Può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni Art.40 c.3 Dlgs.165/01
14 La contrattazione quadro. Materie oggetto della contrattazione quadro Accordi o contratti collettivi di definizione,modifica di comparti o aree di regolazione di istituti comuni a tutte le P.A. che riguardano più comparti( es.rsu,distacchi,arbitrato e conciliazione) Soggetti sindacali ammessi Confederazioni cui sono affiliate O.O.S.S. rapp.ve in almeno 2 comparti( art.43 c.4 D.L.vo n 165/01)
15 Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Il procedimento di contrattazione collettiva nel pubblico impiego privatizzato
16 Procedimento di Contrattazione collettiva nazionale:art.47 D.lgs n 165/01 Prima di ogni rinnovo contrattuale, dopo l atto di indirizzo generale G O V E R N O COMITATO DI SETTORE (Regioni per SSN) ATTO DI INDIRIZZO (mandato) INIZIO TRATTATIVA SULLE DISPONIBILITà ECONOMICHE LINEE DI INDIRIZZO: -rapporto di lavoro del personale -diritti e doveri -orari, turni, flessibilità, ecc.
17 Fase di certificazione: positività Ipotesi di ACCORDO Comitato di Settore ARAN L Aran TRASMETTE LA Quantificazione dei costi contrattuali Esito della certificazione Della Corte La CORTE DEI CONTI certifica l attendibilità dei costi e la loro compatibilità (entro 15 giorni) Governo Il Pres.ARAN sottoscrive definitivamente il CCNL
18 Certificazione non positiva (art. 47 d.lgs. 165/2001) In caso di certificazione non positiva L ARAN, SENTITO IL COMITATO DI SETTORE O IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, PUO Assumere iniziative per nuova quantificazione costi Riaprire le trattative Le iniziative sono comunicate a Governo e Corte dei Conti, la quale riferisce al Parlamento sulla definitiva quantificazione dei costi per nuova quantificazione costi Esaurite le suindicate procedure e, comunque, dopo 40 gg. dalla sigla dell ipotesi, il Presidente dell Aran ha mandato a sottoscrivere il CCNL
19 Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali La rappresentatività sindacale nel pubblico impiego
20 Regole accertamento rappresentatività a livello nazionale Accertamento biennale effettuato dall ARAN COMPARTI: sindacati che raggiungono 5% MEDIA tra dati elettorali (ottenuti nelle elezioni delle RSU ) dati associativi (deleghe rilasciate dai lavoratori ai sindacati) Richiesta parere al Consiglio di Stato
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