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1 VOLUME C - PARTE 1 I POEMI OMERICI L Odissea Nome: Cognome: Classe: Data: OMERO Nel palazzo di Alcinoo Odisseo (Ulisse), naufrago sulla spiaggia del paese dei Feaci, è condotto dalla principessa Nausicaa alla reggia di Alcinoo. Il re, rispettoso dei sacri doveri dell ospitalità, accoglie generosamente lo sconosciuto e lo invita al banchetto. Qui un cantore cieco narrerà della caduta di Troia e dell inganno del cavallo di legno, architettato dall astuto Odisseo, che aveva consentito ai Greci di invadere e distruggere la città E dopo che lo ebbero lavato e unto di olio 1, le ancelle gli misero addosso la tunica e un bellissimo manto, e uscito dal bagno egli andò fra i principi che bevevano vino. Ferma vicino a un pilastro del solido tetto stava Nausicaa, bella di divina bellezza. Stupì, vedendo Odisseo, e gli rivolse la parola e gli disse: «Sii felice, straniero, e quando sarai nella tua terra ricordati di me, perché a me per prima devi la vita.» A lei rispose l accorto 2 Odisseo: «Figlia del generoso Alcinoo, Nausicaa, così mi conceda Zeus, lo sposo di Era, il signore del tuono, di vedere il giorno del mio ritorno. E anche laggiù allora ti invocherò come dea, ogni giorno, per sempre: perché tu mi hai salvato, fanciulla.» Disse, e sedette sul trono, accanto al re.

2 Facevano le parti i servi e versavano il vino. E venne l araldo, 3 portando il fedele cantore, Demodoco, che tutti onoravano. In mezzo ai convitati lo fece sedere, appoggiato a un alto pilastro. Disse allora all araldo l accorto Odisseo, dopo aver tagliato un pezzo di spalla da un maiale dalle bianche zanne (ma restava la parte più grande, tutta coperta di grasso): «Araldo, da questo pezzo di carne a Demodoco, perché lo mangi, e digli che lo saluto, pur con l angoscia nel cuore. Per tutti gli uomini al mondo gli aedi 4 sono degni di rispetto e di onore, perché ad essi insegnò le vie dei canti la Musa, 5 che ama i cantori.» Disse così e l araldo prese la carne e la mise in mano a Demodoco, che la ricevette con animo lieto. Sui cibi pronti e imbanditi 6 stesero essi le mani. Ma quando furono sazi di cibo e bevande, disse allora a Demodoco l accorto Odisseo: «Più di ogni altro uomo io ti lodo, Demodoco. La Musa, figlia di Zeus, ti fu maestra, oppure Apollo, perché con arte perfetta tu canti la sorte dei Danai, quanto fecero, quanto osarono, quanto patirono, come se fossi stato presente o lo avessi udito narrare. Ma ora cambia argomento e canta la storia del cavallo di legno, che Epeo fabbricò con l aiuto di Atena, la trappola che il divino Odisseo portò sull acropoli, 7 dopo averla riempita degli uomini che distrussero Ilio. Se mi racconterai questa storia in modo giusto, a tutti io dirò che un dio benevolo ti ha concesso il dono del canto.» Disse così, e ispirato dal dio l aedo prese a cantare: e incominciava da quando, saliti sulle navi dai solidi banchi, 8 dopo aver dato fuoco alle tende, ripresero il mare gli Achei, e altri intanto,

3 con Odisseo glorioso, stavano sulla rocca di Troia, nascosti dentro il cavallo. Sull acropoli lo trascinarono gli stessi Troiani. Lì stava il cavallo, ed essi sedevano intorno e molte cose diverse dicevano. Erano tre le proposte, trafiggere il concavo 9 legno con le armi di bronzo, trascinarlo in cima e gettarlo giù dalle rocce, lasciarlo là come dono propiziatorio agli dèi. E sarebbe finita così, era infatti destino che la città perisse 10 dopo aver accolto il grande cavallo di legno dov erano tutti i più forti dei Danai, 11 che ai Troiani portavano morte e rovina. Cantava come, scesi giù dal cavallo, abbandonata la trappola cava, distrussero la città i figli dei Danai, come l alta rocca devastarono da ogni parte, come Odisseo simile ad Ares alla dimora di Deifobo andò come Menelao divino. E qui sostenne una dura battaglia e vinse ancora così narrava con l aiuto di Atena. Queste cose l aedo glorioso cantava. Ma Odisseo soffriva, scendevano dai suoi occhi le lacrime a bagnare le guance. (Omero, Odissea, canto VIII, 1-79, a cura di M.G. Ciani, Mondadori, Milano) 1. unto di olio: presso gli antichi vi era l usanza di ungere la pelle con dell olio, per renderla più morbida. 2. accorto: attento, prudente, astuto. 3. araldo: personaggio che nelle antiche corti ricopriva varie funzioni, tra cui quelle di messaggero e ambasciatore. 4. aedi: cantori. 5. la Musa: le nove Muse, figlie di Zeus, erano le protettrici delle arti. 6. imbanditi: disposti in tavola. 7. acropoli: la rocca fortificata che sovrastava le città antiche. 8. banchi: sono i banchi dei rematori. 9. concavo: vuoto. 10. perisse: andasse distrutta. 11. Danai, Achei, Argivi: sono tutte denominazioni che indicano i Greci.

4 Comprensione 1 Chi ha salvato Odisseo dopo il naufragio? 2 Dove viene accolto e in che modo? 3 Che cosa desidera Odisseo sopra ogni altra cosa? 4 Che figura è presente al banchetto? 5 Qual è l argomento del canto che intrattiene gli invitati al banchetto? 6 Qual è la reazione di Odisseo al canto? Analisi 7 Com è narrato il brano (da che tipo di narratore, in che persona)?

5 8 Attraverso quale tecnica sono riportate le parole di Demodoco? 9 Attraverso quale tecnica Odisseo si rivolge all araldo? 10 Nel racconto è presente un analessi: a quali versi si trova? 11 Quali valori sociali esprime questo brano? 12 Rintraccia due epiteti e specifica a chi si riferiscono. punteggio totale../10

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