NOTA METODOLOGICA FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE (FAS) (TAVOLA IV.8 DEL RAPPORTO)

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1 NOTA METODOLOGICA FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE (FAS) (TAVOLA IV.8 DEL RAPPORTO) Il Fondo Aree Sottoutilizzate, istituito con la legge finanziaria per il 2003 (n. 289/2002, artt. 61 e 62) come fondo a gestione unitaria è articolato in due fondi distinti, assegnati rispettivamente al e al Ministero delle Attività Produttive. Nel Fondo Aree Sottoutilizzate confl uiscono tutte le risorse aggiuntive nazionali destinate alle aree caratterizzate da un ritardo nell utilizzo dei propri fattori di sviluppo. Non sono considerate, quindi, nell universo di riferimento, né le risorse ordinarie, né le risorse comunitarie e i relativi cofi nanziamenti nazionali. Della spesa delle risorse aggiuntive, gestite attraverso il FAS, si tiene conto nel Quadro Finanziario Unico (QFU), principale strumento di programmazione economico-fi nanziaria, utilizzato dal Dipartimento in ordine alla spesa in conto capitale ordinaria e aggiuntiva, comunitaria e di cofinanziamento nazionale (cfr. Nota metodologica Quadro Finanziario Unico per il Mezzogiorno). Fase di assegnazione delle risorse Fonti del FAS Il fondo FAS ha una dotazione costituita dagli stanziamenti che nel tempo hanno alimentato gli strumenti di intervento finanziati dal fondo. Questa dotazione costituisce la dotazione storica. Annualmente la Legge Finanziaria indica la dotazione aggiuntiva per il periodo pluriennale di riferimento. Per taluni strumenti (es. credito d imposta) il legislatore ha definito dotazioni non confluite nella dotazione aggiuntiva, ma indicate nei provvedimenti di bilancio. Queste dotazioni vengono defi nite altre dotazioni. Caratteristica specifi ca del FAS è la fl essibilità. Il monitoraggio della spesa consente di verificare l effettivo impiego temporale delle risorse assegnate e di accertare l esistenza di risorse, precedentemente assegnate e immobilizzate, liberatesi per sopraggiunte revoche dei finanziamenti concessi per rinuncia dei benefi ciari o per inadempimento degli stessi. Il meccanismo di fl essibilità, che regola il fondo, permette di riassegnare le risorse liberate su altri strumenti che generano spesa con maggiore velocità e/o in relazione alle esigenze del mercato, cosicché le stesse costituiscono una nuova fonte aggiuntiva che entra a far parte delle altre dotazioni. Qualora il monitoraggio evidenzi per uno specifi co strumento la presenza di un ritardo nella spesa, rispetto al cronoprogramma originariamente ipotizzato, è possibile utilizzare temporaneamente le risorse assegnate a quel singolo strumento. 125

2 Tali rimodulazioni temporali costituiscono le dotazioni di fl essibilità. Le maggiori risorse da ripartire, in un determinato anno, derivano quindi dal differimento di spesa previsto per quello specifico strumento. La dotazione di fl essibilità non realizza nell intero arco temporale di riparto un aumento di risorse, ma semplicemente uno spostamento di nuove risorse tra gli anni, così in un anno si rendono disponibili nuove risorse, che verranno nel tempo detratte per essere riassegnate agli strumenti temporaneamente defi nanziati. Pertanto all atto del riparto annuale del fondo si tiene conto di quattro diverse fonti per ciascuno strumento 1 : 1. dotazione storica, 2. dotazione aggiuntiva, 3. dotazione di fl essibilità temporale, 4. altre dotazioni. Impieghi del FAS Le risorse del FAS sono impiegate su una pluralità di strumenti, gestiti da diversi soggetti. Alcuni strumenti sono gestiti da più Amministrazioni. Gli interventi sono raggruppati in due macrotipologie: investimenti pubblici, materiali e immateriali; incentivi. Gli investimenti pubblici si articolano in: Completamenti degli interventi straordinari nel Mezzogiorno relativi ad iniziative di infrastrutturazione attuate da vari Ministeri (L.64/1986); Investimenti pubblici, in infrastrutture materiali ed immateriali, ex Lege n. 208/1998, realizzati da Regioni e Amministrazioni Centrali 2 ; Programma di accelerazione della spesa in conto capitale (art. 4, c.130, L. 350/2003). Gli incentivi si articolano 3 in: Finanziamenti in favore dell Autoimprenditorialità e dell Autoimpiego (art.27, c.11, L. 488/1999); Crediti d imposta per gli investimenti (art. 8, L. 388/2000 e successive modifi cazioni); Crediti d imposta per l occupazione nel Mezzogiorno (art. 7, L. 388/2000 e successive modifi cazioni); 1 La dotazione storica è relativa alle risorse assegnate al FAS da precedenti leggi finanziarie. La dotazione aggiuntiva è quella stabilita dalla legge fi nanziaria per l esercizio in corso per il periodo pluriennale di riferimento. La dotazione di flessibilità temporale è quella conseguente all accertamento di un differimento dei tempi di spesa di taluni strumenti fi nanziati rispetto a quelli originariamente previsti. Nella voce altre dotazioni è inclusa ogni altra dotazione assegnata al FAS, ancorché non attraverso la dotazione aggiuntiva. 2 Negli investimenti pubblici sono anche compresi gli interventi a sostegno della ricerca. 3 L elenco che segue mostra l insieme degli strumenti fi nanziati con il FAS. Nella tavola IV.8 del testo sono indicati solo gli strumenti che hanno già generato spesa nel periodo di riferimento della tavola. 126

3 Crediti d imposta per investimenti in campagne pubblicitarie localizzate (art. 61, c.13, L. 289/2002); Finanziamenti per la stipula di Contratti di filiera agroalimentare (art. 66, c.1, L. 289/2002); Finanziamenti alle imprese per il completamento dell intervento straordinario nel Mezzogiorno (L. 64/1986); Finanziamenti alle imprese ai sensi della Legge 488/92; Finanziamenti alle imprese in relazione alla stipula di Contratti di programma (art.2, c.203, lett.e, L.662/1996); Finanziamenti ai Patti Territoriali (art.2, c.203, lett.d, L.662/1996); Finanziamenti alle imprese in relazione alla stipula di Contratti d area (art.2, c.203, lett. f, L.662/1996); Azione di attrazione degli investimenti dall estero nelle aree sottoutilizzate (art.1, c , L.311/2004); Costituzione di fondi comuni di investimento, attraverso capitale pubblico, per favorire l investimento in capitale di rischio nelle piccole e medie imprese innovative (art. 1, c. 222 e 223, L. 311/2004); Copertura degli interessi originati dall attivazione del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese, per il finanziamento degli strumenti destinati alle aree sottoutilizzate (art.1, c , L.311/2004); Copertura finanziaria per la sospensione fino al 31 dicembre 2005 del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali da parte di imprese agricole (art.1, c.1 bis, L.71/2005, di conversione del D.L. n.22 del 2005); Intensifi cazione dei benefici IRAP per nuove assunzioni disposte nelle aree sottoutilizzate (art.11 ter, c. 1 e 2, L.80/2005, di conversione del D.L. n.35 del 2005). Fase di monitoraggio della spesa per singolo strumento del FAS Dal 2003 è disponibile una forma di monitoraggio per gli strumenti finanziati dal FAS (c.d. monitoraggio FAS), che si configura ancora come progetto speciale e sperimentale, ma che è comunque basato su un regime regolatorio definito da delibere Cipe, che obbliga le amministrazioni responsabili di strumenti FAS a fornire informazioni sui cronoprogrammi di spesa e sulla spesa effettivamente realizzata. Le modalità con cui le Amministrazioni destinatarie degli obblighi informativi raccolgono l informazione di base non è ancora standardizzata e presenta gradi di affidabilità differenti. Inoltre, gli obblighi informativi non si estendono agli strumenti definiti prima dell istituzione del FAS, quali, ad esempio, gli interventi riconducibili all intervento straordinario o interventi nelle aree depresse finanziati con leggi di bilancio anteriori al 2003 e non riconducibili alla legge 208 del Per tali interventi si ricorre a stime sulla base della documentazione contabile disponibile. Per controllare l attività di spesa effettuata utilizzando gli strumenti alimentati dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate, il Dipartimento ha progettato e sviluppato 127

4 un sistema di schede di rilevazione che consentono di analizzare la loro movimentazione finanziaria in un determinato periodo di riferimento. Le schede sono compilate dalle Amministrazioni incaricate della gestione degli strumenti. Per gli incentivi fino al 31 dicembre 2004 la rilevazione era a cadenza semestrale; tale modalità di rilevazione dovrà essere ora resa compatibile con le nuove disposizioni della fi nanziaria 2005 che ne prevedono la trimestralizzazione. Per gli incentivi sono richiesti alle Amministrazioni competenti i dati di consuntivo per le seguenti poste: ammontare dei residui di tesoreria; stanziamento di competenza; eventuali disponibilità detenute in contabilità speciale; ammontare delle erogazioni effettuate; grado di attuazione delle risorse assegnate, distinto per esercizio fi nanziario; entità delle risorse liberate da precedenti impegni e non riprogrammate, distinte per esercizio fi nanziario. Con la delibera CIPE n. 19 del 2004 la stessa rilevazione, già in atto per gli incentivi, è stata estesa anche agli strumenti destinati al fi nanziamento degli investimenti. La norma non ha trovato finora completa attuazione e dovrà anch essa tener conto delle nuove disposizioni della finanziaria In attesa delle informazioni contenute nelle schede per gli investimenti i dati ora utilizzati derivano dal monitoraggio sugli Accordi di Programma Quadro e da informazioni non organiche provenienti da Amministrazioni Centrali 4. Sulla base delle informazioni pervenute si costruisce uno schema riassuntivo dei fl ussi fi nanziari per gli strumenti di incentivazione e di investimento alimentati. La tabella che ne scaturisce può logicamente suddividersi in tre sezioni: dati di consuntivo e preconsuntivo; dati di previsione a breve termine; dati di previsione a lungo termine. Per i dati di consuntivo e preconsuntivo si utilizzano le informazioni del monitoraggio. In particolare i dati di riepilogo contengono, per singolo strumento, l ammontare delle erogazioni effettuate. I dati di previsione a breve e lungo termine sono, invece, stime. Non disponendo di serie storiche lunghe e stabili nel tempo non è possibile adottare, per le previsioni, modelli di carattere matematico-statistico, pertanto, si ricorre a misurazioni ad hoc, che tengano conto delle variabili che impattano sul fondo (disponibilità fi nanziarie nelle contabilità speciali, ammontare dei residui e degli stanziamenti di competenza, originati dalla dotazione storica, valore dei riparti della dotazione aggiuntiva, dati previsionali formulati dalle Amministrazioni 4 È allo studio la fattibilità di un sistema integrato di monitoraggio in accordo con la Ragioneria Generale dello Stato, che utilizzi il sistema informativo RGS relativamente ai dati di spesa dei capitoli di bilancio alimentati con le risorse FAS. 128

5 che gestiscono gli strumenti 5, indirizzi programmatici di allocazione delle risorse) delineando un profi lo di spesa coerente per ciascuno degli strumenti fi nanziati. Per le stime di breve periodo la somma delle previsioni per strumento determina quella complessiva del Fondo Aree Sottoutilizzate, assicurando la coerenza con eventuali limitazioni che originano da fonti esterne. La previsione di lungo periodo si fonda su una simulazione che tiene conto delle seguenti ipotesi: alimentazione costante del fondo FAS; attuazione della previsione legislativa di conclusione dell operatività di taluni strumenti; alimentazione costante di singoli strumenti sulla base di indicazioni programmatiche espresse nei più recenti riparti; attuazione degli orientamenti di riequilibrio fra incentivi e investimenti pubblici. Le stime sono realizzate per singolo strumento sulla base della simulazione svolta. La simulazione consente di delineare il ciclo di spesa dello strumento (ammontare della spesa annua fino all eventuale esaurimento delle risorse ovvero all entrata a regime della stessa). 5 L utilizzo di tali dati previsionali deve scontare l effetto dei recenti interventi di finanza pubblica che hanno posto un limite massimo ai pagamenti (D.L 168/2004 e L.F. per il 2005). 129

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