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1 ERCOL BOOK TECNICO 2013

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3 CERCOL nasce nel 1977 a Sassuolo nel cuore del comprensorio mondiale della ceramica e nel corso degli anni diventa una delle aziende leader a livello internazionale nel settore della chimica applicata, con 2 sedi operative. La prima a Sassuolo vanta una sede produttiva prestigiosa e all avanguardia. Impianti modernissimi, controlli effettuati metodicamente sulle materie prime e tecniche sofisticate di produzione permettono a tecnici di provata esperienza di ottenere prodotti di altissima qualità a prezzi davvero competitivi. La seconda è collocata nell altro polo mondiale della ceramica a Onda - Castellon in Spagna; fondata nel 1997 e grazie ad una capillare organizzazione commerciale si è conquistata in questi anni una leadership nel mercato spagnolo e portoghese. La ricerca e lo sviluppo rivestono per CERCOL una primaria importanza, puntando sull innovazione e il controllo continuo dei suoi prodotti eco-sostenibili, sicuri per l ambiente, i posatori e gli utilizzatori finali, con emissioni di sostanze organiche volatili minimizzate. Grandi sforzi sono dedicati alla formazione professionale e aggiornamento tecnico, agli incontri con utilizzatori e professionisti del settore. La competenza e la professionalità dell ufficio tecnico offrono un assistenza quotidiana in modo tempestivo, personalizzato ed efficiente garantendo il massimo del servizio. La lunga esperienza maturata dall azienda nel corso degli anni permette di rispondere ai bisogni più diversi della clientela. Questi sforzi sono inoltre integrati da una vasta documentazione tecnica comprendente catalogo, schede tecniche, CD, sistemi di posa folder ed ogni altro supporto necessario; sempre aggiornati e progettati per una chiara e rapida consultazione così come il mercato richiede. Particolare cenno è da riservare al sito internet sempre aggiornato ( che racchiude tutte le informazioni necessarie agli esperti del settore. La gamma dei prodotti CERCOL è vasta, completa e tecnologicamente avanzata per poter soddisfare tutte le esigenze dei suoi clienti e del mercato. La qualità dei prodotti forniti aggiunta all alta competenza tecnica e alla serietà commerciale con cui CERCOL da sempre opera si sono rivelate scelte vincenti e le hanno permesso di conquistare nel tempo un ben meritato prestigio in Italia e all estero e una crescita costante nei suoi oltre 30 anni di produttività. 1

4 PRODOTTI ECOSOSTENIBILI Negli ultimi anni la scelta dei materiali da costruzione si è sempre più orientata verso prodotti che, oltre a soddisfare criteri estetici e funzionali, garantiscano spazi sani e vivibili. L impatto negativo dei materiali da costruzione sulla salute degli utilizzatori e degli occupanti di ambienti chiusi è dato essenzialmente dalle emissioni di Sostanze Organiche Volatili (VOC). Queste sostanze possono essere i solventi, i plastificanti, gli additivi utilizzati in edilizia, ma anche i gas che si sprigionano nel tempo da materie prime di origine naturale: in molti casi si è infatti dimostrato che causano emissioni di Sostanze Organiche Volatili superiori a prodotti di sintesi industriale, contribuendo quindi significativamente al peggioramento della qualità dell aria: il cosiddetto inquinamento indoor. Un materiale di dichiarata origine naturale non è quindi, in sé, una garanzia per un ambiente interno sano. In Italia e negli altri paesi della Comunità Europea non esistono normative che identifichino correttamente un prodotto come bio-sostenibile o ecologico. Per poter fornire una risposta alla domanda di sicurezza dei materiali per edilizia, è nato in Germania il GEV (Gemeinschaft Emissionskontrollierter Verlegewerkstoffe, Klebstoffe und Bauprodukte e.v.), Associazione per il controllo delle emissioni dei materiali da rivestimento, adesivi e da costruzione. Il GEV ha creato il marchio EMICODE che certifica differenti livelli di emissione di sostanze organiche volatili, misurati in condizioni standard 10 giorni dopo l utilizzo del prodotto. I prodotti che dispongono dei marchi EMICODE EC1 PLUS, EC1, EC1R PLUS ed EC1 R presentano bassissima emissione di Sostanze Organiche Volatili. Solo ed esclusivamente questi materiali nel corso del tempo non produrranno sostanze dannose per la salute all interno dell ambiente nel quale sono stati utilizzati. Quindi i marchi EC1 PLUS, EC1, EC1R PLUS ed EC1 R, al di là di slogan accattivanti, costituiscono l unica garanzia di eco-sostenibilità. PRODOTTI CERCOL CERTIFICATI EMICODE CERCOL, consapevole della propria responsabilità di produttore di materiali destinati alle nostre abitazioni e ai nostri ambienti di lavoro, ha sempre scelto le materie prime dei propri prodotti prestando la massima attenzione al contenuto di Sostanze Organiche Volatili. Di conseguenza la maggior parte dei prodotti CERCOL sono a loro volta caratterizzati da bassissime emissioni di VOC. Il GEV ha concesso il marchio EMICODE EC1 a 29 prodotti CERCOL che coprono pressoché tutta la gamma di applicazioni, permettendo di offrire in cantiere soluzioni integrate ecosostenibili per l edilizia. SOTTOFONDI E PRIMER F.69 CERMALT PRONTO EC1 R F.77 CERLIV EC1 R PLUS F.77 CERLIV RAPIDO EC1 R F.77 CERLIV MAXI EC1 R F.28/G APPRETTO EC1 F.29 ECOPRIMER-T EC1 HPS 673 (HAFTPRIMER S) EC1 PLUS F.24 POLIPRIMER MONO EC1 R FDP 558 (FLIESENDAMMPLATTE) EC1 PLUS 2

5 ADESIVI F.16 QUARTZ (Bianco - Grigio) EC1 R F.17 GRIGIO EC1 R F.18 BIANCO EC1 R F120 WHITE EC1 R F.19 EXTRA GRIGIO EC1 R F.20 EXTRA BIANCO EC1 R F.55 CERMONO EC1 R F.55 CERMONO-T EC1 R F.55 CERMONO RAPIDO EC1 R F.55 CERMARMO EC1 R F.55 MAXIFLOT EC1 R F.55 TIXOFLOT EC1 R FUGANTI F.15 UNISTUC 1-20 EC1 R F.15 CERSTUC FINE 0-4 EC1 R F.15 EDILSTUC 3-15 EC1 R F.15 SETASTUC 0-6 EC1 R PLUS F.15 MALTASTUC EC1 R PLUS SAPHIR 5 EC1 R PLUS F.40 CERPOXY ART EC1 R PLUS F.40 CERPOXY AP EC1 R PLUS PRODOTTI ANTI-MUFFA La continua ricerca di soluzioni che esaltino la salubrità degli ambienti indoor ha permesso a CERCOL di sviluppare una tecnologia ANTI-MUFFA che impedisce, in presenza di umidità, la crescita delle comuni formazioni fungine che spesso si manifestano sulle fughe dei rivestimenti di docce e bagni. F.15 UNISTUC 1-20 mm e F.15 SETASTUC 0-6 mm sono i fuganti CERCOL in cui è stata applicata la tecnologia ANTI-MUFFA, la quale, unita alle caratteristiche di idrorepellenza proprie, impedisce il proliferare di vari tipi di muffe. 3

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7 Tecniche di posa in facciata esterna Posa di ceramica in piscina La posa nei centri wellness La posa in edifici industriali e commerciali Realizzazione di terrazze e balconi Posa di marmi, graniti e ricomposti Posa del gres porcellanato in strato sottile Posa dei rivestimenti in pietra ricostruita Tecniche di posa su massetti autolivellanti Posa su massetti riscaldanti La posa su sottofondi a base gesso Impermeabilizzazione e posa in bagni, docce e locali umidi Arredo urbano: realizzazione di marciapiedi Tecniche di posa su sottofondi inassorbenti Sistema navi Giunti strutturali Tecniche di posa pavimenti in legno Pavimentazioni resilienti Strutture interrate Risanamento delle murature umide Ripristino delle strutture in calcestruzzo Le norme europee e marcature CE dei materiali da costruzione Appendici di riferimento Indice 5

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9 TECNICHE DI POSA IN FACCIATA ESTERNA 7

10 SOLLECITAZIONI DELLE FACCIATE La causa principale dei distacchi dei materiali ceramici in facciata esterna è da attribuire all assenza e/o al non corretto posizionamento dei giunti di dilatazione o all errato dimensionamento delle fughe. Inoltre, è fondamentale prevedere in sede progettuale una corretta preparazione del supporto e l utilizzo di adesivi altamente deformabili che possano garantire unitamente ai giunti di dilatazione, la compensazione dei movimenti strutturali e di quelli generati dalla dilatazione termica del rivestimento. In particolare, un rivestimento ceramico, nel corso di una giornata di sole, può arrivare a subire una escursione termica di 60 C e oltre. Tenendo conto che il coefficiente di dilatazione termica lineare è mediamente: 0,008 mm per metro lineare per C di escursione, una piastrella di formato 30x30 cm può arrivare a dilatarsi fino a 0,144 mm ed una di formato 60x60 cm, fino a 0,288 mm. È evidente che, a seguito di questi movimenti delle piastrelle, soprattutto quelle di grande formato, si generano degli sforzi di taglio tra rivestimento e supporto che solo un adesivo deformabile o altamente deformabile è in grado di ridurre. In sostanza, un adesivo in classe S1 o S2 secondo la normativa EN produce un rilassamento dello sforzo che evita il distacco del rivestimento dal supporto. PREPARAZIONE DEI SUPPORTI CALCESTRUZZO: verificare che sia correttamente stagionato (almeno 28 giorni- DIN 18560) e che non vi siano tracce di disarmanti (in questo caso procedere con un lavaggio a pressione). Rimuovere ogni traccia di vernice mediante spazzolatura. In caso di crepe e/o fessurazioni, riparare con F.76 TIXO o TIXO RAPID (malte cementizie a basso modulo elastico per la riparazione di elementi in calcestruzzo classe R3 CC secondo EN Consumo: ca. 19 Kg/m 2 per cm di spessore). MATTONI: verificare che la malta di posa sia completamente asciutta (almeno giorni) ΔT Dove: Δl = Dilatazione termica (mm) l0 = Lunghezza iniziale (mm) a = Coefficiente dilatazione termica ΔT = Escursione termica ( C) INTONACO Supporto in calcestruzzo: dopo aver verificato il grado di assorbimento (vedi tabella sottostante), applicare se necessario (con rullo o pennello) una boiacca d aggancio costituita da 1 parte in peso di F.42 MALTEX, 1 parte d acqua e 2,5 parti di cemento. Supporto in mattoni: di norma non è necessario eseguire boiacche d aggancio. Assorbimento in secondi Stima dell assorbimento della superficie Trattamento 10 Alto F.28/G APPRETTO Da 20 a 60 Medio Nessuno 60 Basso Eseguire boiacca d aggancio La prova di assorbimento si esegue bagnando la superficie e determinando il tempo entro il quale la traccia d acqua scompare. PREPARAZIONE DELL INTONACO Per garantire una buona resistenza alla compressione (non inferiore a 8-10 N/mm 2 ), eseguire un intonaco di spessore non inferiore a 10 mm, che potrà essere armato con F.25 RETE (rete portaintonaco con appretto antialcalino certificato ETAG 004). L intonaco inoltre dovrà garantire un valore di adesione al supporto non inferiore a 0,5 N/mm 2 (DIN ). Per formati superiori a 900 cm 2 utilizzare intonaci con resistenze di adesioni non inferiori a 1,0 N/mm 2 ( intonaci antistrappo ). Le superfici intonacate dovranno essere sufficientemente ruvide, prive di rigonfiamenti ed efflorescenze. La differenza di planarità non dovrà essere superiore a 5 mm misurata con una staggia di 2 metri girata in ogni direzione. Formulazione tipo di un intonaco Sabbia Cemento Acqua parti in peso 4 Parti 1 Parte Quanto basta al fine di ottenere un impasto plastico e lavorabile F.42 MALTEX sostituire il 20% ca. dell acqua 8

11 LA POSA DEI MATERIALI CERAMICI E DELLE PIETRE NATURALI Utilizzare il metodo della doppia spalmatura (stendere l adesivo con la parte liscia della spatola dentata anche sul retro del materiale da posare). Scegliere l idonea dentatura della spatola in funzione al formato da posare ed allo spessore minimo di adesivo da applicare (da 2 a 5 mm in caso di formati fino a 30x30 cm e da 5 a 20 mm in caso di formati oltre i 30x30 cm DIN 18157), come indicato sotto: Formato materiale (cm) Fino a 30x30 Oltre 30x30 Dentatura da utilizzare (mm) Nel caso di rivestimenti di altezza superiore a 3 metri con formati superiori a 900 cm 2, utilizzare gli opportuni ganci meccanici di sicurezza in acciaio AISI 316 (inox) di spessore non inferiore a 2 mm. Gli schemi sono esempi di come potrà essere realizzato un sistema di ganci che prevedono le preincisioni delle pietre naturali o piastrelle ceramiche oppure il fissaggio direttamente al momento della posa in opera nel caso di piastrelle ceramiche. SCHEMA GANCI MECCANICI PER PIETRE NATURALI O PIASTRELLE CERAMICHE SCHEMA GANCI MECCANICI PER PIASTRELLE CERAMICHE O4 O4 O2 O3 O1 O3 O1 O2 O4 O4 01 Supporto cementizio regolarizzato Adesivo classe C2 S1 / S2 Lastre pietre naturali Gancio di sicurezza in acciaio AISI Supporto cementizio regolarizzato Adesivo classe C2 S1 / S2 Lastre pietre naturali Gancio di sicurezza in acciaio AISI 316 9

12 ADESIVI PER LA POSA Per la posa in facciata esterna di piastrelle o pietre naturali con formati pari o inferiori a 1800 cm 2 si consiglia uno dei seguenti adesivi cementizi in classe S1: F.55 CERFIX Adesivo deformabile monocomponente a legante misto, a scivolamento verticale nullo e tempo aperto allungato. Spessore ottenibile: 15 mm. Classe C2TE (secondo EN 12004) ed S1 Deformabile (secondo EN 12002). Consumo medio (applicato con doppia spalmatura): ca. 5 Kg/m 2. F.55 GREENFIX - Adesivo cementizio monocomponente ad alte prestazioni, deformabile, ad alta resa, ottima lavorabilità e capacità bagnante elevata, tempo aperto maggiorato, scivolamento verticale nullo. Sviluppato secondo criteri di progettazione che integrano materiali naturali, di sintesi e di recupero, con l obbiettivo di ridurre l impatto ambientale dall estrazione delle risorse naturali fino alla consegna del prodotto finito al cliente. Spessore ottenibile: 15 mm. Classe C2TES1 secondo EN Particolarmente indicato per la posa di grés porcellanato in strato sottile. Consumo medio: ca. 3,5 kg/m 2. F.55 CERMARMO Adesivo deformabile monocomponente a legante misto, rapida essiccazione e scivolamento verticale nullo. Spessore ottenibile: 20 mm. Classe C2FT (secondo EN 12004) ed S1-Deformabile (secondo EN 12002). Particolarmente indicato per la posa di pietre naturali e marmi chiari e/o soggetti a fenomeni di macchiatura. Consumo medio (applicato con doppia spalmatura): ca. 5 Kg/m 2. Prodotto a bassissime emissioni di VOC, classe EC1 R. Per la posa in facciata esterna di piastrelle o pietre naturali con formati superiori a 1800 cm 2 si consiglia l utilizzo di adesivi cementizi in classe S2 (ottenuti mediante l additivazione con F.70 CERLATEX in rapporto 1:1 con acqua di adesivi cementizi in classe S1). STUCCATURA DELLE FUGHE Le fughe dovranno essere obbligatoriamente previste: La posa deve essere effettuata a fuga larga. La larghezza delle fughe deve essere determinata in base alle condizioni climatiche locali e alle dimensioni delle piastrelle. La maggior parte degli standard riconosciuti in tutto il mondo ritiene che la posa di piastrelle senza fuga non sia una pratica ammissibile. La fuga è infatti di fondamentale importanza specialmente per la posa di piastrelle di grande formato per le seguenti ragioni: 1. permette di rendere meno evidente le differenze in termini di planarità delle singole piastrelle; 2. le fughe vengono sigillate con prodotti a base cementizia o epossidica, che, in entrambi i casi, hanno caratteristiche elastomeccaniche inferiori a quelle delle piastrelle (Efughe = GPa; Epiastrelle = GPa). Pertanto, in caso di deformazioni del supporto o del rivestimento in ceramica per effetto, ad esempio, di elevate escursioni termiche, la presenza delle fughe permette di evitare che le tensioni risultanti vengano trasmesse all adesivo causando il distacco delle piastrelle. Di seguito alcuni esempi dei prodotti che potranno essere utilizzati: F.15 UNISTUC: fugante cementizio antimuffa, idrorepellente migliorato al quarzo, monocomponente a base di cementi PTL 52,5R, ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe da 1 a 20 mm di ampiezza. Prodotto a bassissime emissioni di VOC, classe EC1 R. F.15 SETASTUC: fugante monocomponente cementizio migliorato al quarzo, idrorepellente, antimuffa, a base di cementi PTL 52, 5R ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe di ampiezza compresa fra 0 e 6 mm. Prodotto a bassissime emissioni di VOC. Classe EC1R PLUS. F.15 EDILSTUC: fugante cementizio migliorato al quarzo, monocomponente a base di cementi PTL 52,5R, ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe da 3 a 15 mm di ampiezza. Particolarmente indicato per ottenere un effetto rustico. Prodotto a bassissime emissioni di VOC, classe EC1. Per aumentare la compattezza ed abbassare ulteriormente l assorbimento d acqua delle stuccature eseguite, miscelare F.15 EDIL- STUC con F.15/L FUGOLAT: additivo liquido specifico a base di resine sintetiche in soluzione acquosa (diluito 1:1 con acqua). F.40 CERPOXY ART: fugante epossidico bicomponente per la sigillatura ad elevato pregio estetico di rivestimenti e pavimentazioni soggetti ad elevate sollecitazioni chimico-fisiche. Ampiezza fughe minimo 2 mm Classe RG secondo EN Può essere miscelato con F.40 CERPOXY GLITTER per ottenere particolari effetti ornamentali. Prodotto a bassissimo contenuto di VOC. Classe EC1 R PLUS. Il consumo dei fuganti cementizi, i colori disponibili e le tabelle di stabilità colore ai raggi UV, sono indicati nelle appendici finali. GIUNTI DI DILATAZIONE/CONTRAZIONE I giunti di dilatazione sono obbligatori: devono essere di ampiezza non inferiore a 5 mm (EN 13548) ed eseguiti in corrispondenza di marcapiani e di qualsiasi discontinuità della struttura. L area massima che può essere eseguita senza la creazione di un giunto non deve superare i 9-12 m 2. Esempio di calcolo per computo metri lineari di giunto: Superficie stimata: esempio 750 m 2 Ripartizioni: Semiperimetro: Area riquadro: esempio ogni 4x4 m 4+4 = 8 metri 4x4 = 16 metri : 16 = 47 47x8 = 376 metri lineari di giunto da sigillare

13 SIGILLATURA GIUNTI DI DILATAZIONE/CONTRAZIONE La loro realizzazione e sigillatura, dovrà essere eseguita in accordo alle prescrizioni TCA (Tile Council of America allegato EJ ) ed allo schema qui sotto riportato: Giunto di dilatazione per facciate esterne O1 01 Sottofondo 02 Adesivo cementizio deformabile, classe C2 S1 oppure S2 O3 03 Giunto sigillato con F.31 SILICONE ACETICO, SANITÄR SILICON o F.35 SILICONE NEUTRO O2 Nel caso di materiali ceramici, si potrà utilizzare F.31 SILICONE ACETICO, SANITÄR SILICON (sigillante siliconico a reticolazione acetica a basso modulo elastico) o F.35 SILICONE NEUTRO. Per migliorare l adesione ai fianchi del giunto, è possibile applicare preventivamente F.31 PRIMER SIL AC. La sigillatura, nel caso di pietre naturali, potrà essere eseguita utilizzando F.35 SILICONE NEUTRO (sigillante siliconico a basso modulo elastico), che evita la formazione di macchie. NORMATIVE DI RIFERIMENTO DIN (GERMANIA) DIN DIN DIN (GERMANIA) EN (EUROPA) EN Sigillanti siliconici (EUROPA) AS 3958 (AUSTRALIA) BS 5385 (GRAN BRETAGNA) CSTB (FRANCIA) TCA HandBook for Ceramic tiles installation (USA) APPENDICI DI RIFERIMENTO Classificazione adesivi e fuganti secondo normative EN pag. 211 Classificazione e tipologia delle piastrelle ceramiche pag. 220 Tabella consumi fuganti cementizi pag. 221 Tabella consumi sigillanti siliconici pag. 223 Tabella colori fuganti cementizi pag. 225 Tabella stabilità colore fuganti cementizi pag. 226 Tabella consumo crocette pag. 228 Tavola simbologie grafiche pag. 231 Terminologia pag. 232 Schema di realizzazione Supporto in Calcestruzzo Intonaco cementizio armato con rete Adesivo cementizio deformabile classe S1/S2 Materiale ceramico o pietre naturali Fugante cementizio O1 O5 O3 O4 O2 11

14 MATERIALI PER LA POSA Tecniche di posa in facciata esterna O1 O2 SUPPORTO IN CALCESTRUZZO INTONACO ARMATO CON RETE EVENTUALE ADDITIVO PER INTONACO E BOIACCHE D AGGANCIO F.42 MALTEX 12

15 O3 ADESIVO CEMENTIZIO DEFORMABILE F.55 CERMARMO F.55 CERFIX F.55 GREENFIX Classe C2FT S1 - EN (deformabile) Classe C2TE S1 - EN (deformabile) Classe C2TE S1 - EN (deformabile) O4 MATERIALE CERAMICO O PIETRE NATURALI O5 STUCCATURA FUGHE F.15 EDILSTUC F.15/L FUGOLAT F.15 UNISTUC F.15 SETASTUC F.40 CERPOXY ART EVENTUALMENTE DILUITO 1:1 CON ACQUA O6 GIUNTI DI DILATAZIONE F.31 SILICONE ACETICO F.35 SILICONE NEUTRO SANITÄR SILICON F.31 PRIMER SIL AC 13

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17 POSA DI CERAMICA IN PISCINA 15

18 TIPOLOGIA DI SOLLECITAZIONI STRUTTURALI: dovute ad una non corretta stagionatura (almeno 3 mesi) del calcestruzzo che costituisce la vasca o ad un non corretto dosaggio di cemento (almeno 350 Kg/m 3 di Cem PTL 42,5R). Per aumentare la scorrevolezza del calcestruzzo e diminuire la quantità d acqua di impasto e conseguentemente i ritiri, utilizzare F.87 IPERFLU (iperfluidificante acrilico), dosato a 1-1,5 Kg per ogni 100 kg di cemento. LEGATE ALLE CONDIZIONI D ESERCIZIO: ad esempio, il Deutsche Institut fur Bautechnik (DIBT), definisce 4 classi di esposizione (Bk) all azione dell acqua dei materiali che intervengono nella posa in ambienti soggetti all azione dell acqua. Bk A1: Presenza continua d acqua ed utilizzo intensivo d acqua per la pulizia a parete. Bk A2: Presenza continua d acqua ed utilizzo intensivo d acqua per la pulizia a pavimento. Bk B: Pavimenti/pareti di vasche/piscine in interno o esterno soggette ad immersione continua. Bk C: Pavimenti/pareti di vasche/piscine in interno o esterno soggette ad immersione continua ed attacco costante di agenti chimici. Allo stesso modo, ZDB (Zentralverband Deutsches Baugewerbe) definisce 4 classi di esposizione all umidità (FBK) dei vari sistemi costruttivi ed una classe a parte (UW-unter wasser, per le piscine), abbastanza simili alle linee guida DIBT. FBK I bagni/docce ad uso privato/residenziale. FBK II bagni/docce ad utilizzo pubblico. FBK III terrazze e balconi. FBK IV impermeabilizzazioni in industrie alimentari o sottoposte ad aggressione di agenti chimici. Ad esempio, per le Classi A1, A2 e B, deve essere applicato uno strato impermeabilizzante continuo di un sistema composto da malta cementizia/polimero in dispersione acquosa, in uno spessore non inferiore a 2,0 mm. PREPARAZIONE DEI SUPPORTI Il calcestruzzo impiegato per la costruzione della vasca, deve avere le seguenti caratteristiche: stagionatura non inferiore a 3 mesi (DIN 18560), impermeabile secondo UNI EN 206.1, classe durabilità secondo UNI EN (classe esposizione XD2), con spessore di copriferro non inferiore a 3 cm ed Rck (res. alla compressione) 37 N/mm 2. Inserire tra superfici verticali e superfici orizzontali gli opportuni profili idroespansivi in bentonite o similari. Verificare che non vi siano tracce di disarmanti: in questo caso procedere con lavaggio in pressione. Rimuovere ogni traccia di vernici mediante spazzolatura o idrosabbiatura. Eventuali recuperi di quote, potranno essere eseguiti con F.60 RASOCEM (rasante a basso modulo elastico a base cemento per spessori da 3 a 30 mm, classe GP secondo EN 998-1) o con F.76 TIXO (malta fibrorinforzata a basso modulo elastico per spessori fino a 40 mm per mano, classe R3 CC secondo EN ), miscelati con 2 litri di F.70 CERLATEX (lattice elasticizzante) per sacco da 25 Kg (la parte rimanente del rapporto di miscelazione previsto per ogni prodotto sarà costituita da acqua). Consumo F.76 TIXO: ca. 19 Kg/m 2 per cm di spessore. Consumo F.60 RASOCEM: ca. 15 Kg/m 2 per cm di spessore. Le superfici dovranno essere sufficientemente ruvide, prive di rigonfiamenti ed efflorescenze. IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA VASCA Eseguire l impermeabilizzazione in accordo alle prescrizioni DIBT per la classe di esposizione B ed alle linee guida ZDB per classe UW. Applicare con spatola liscia uno strato continuo di almeno 2 mm di spessore di F.72 ELASTOMALTA (sistema bicomponente malta cementizia/polimero in dispersione acquosa), in due mani incrociate. Tra una mano e l altra, inserire la rete in fibra di vetro con appretto antialcalino certificata ETAG 004 (F.25 RETE ). Dopo 24 ore, sarà possibile procedere alla posa dei materiali ceramici. Consumo F.72 ELASTOMALTA ca. 1,6 Kg/m 2 per mm di spessore (ca.: 3,2 Kg/m 2 per 2 mm di spessore). In corrispondenza dei raccordi pavimento-parete, degli angoli interni ed esterni e degli scarichi, inserire a scopo di migliorare la tenuta del sistema, le apposite bandelle in gomma (F.25 BAND, F.25 ANGOLO INTERNO-ESTERNO, F.25 SCARICHI). Nei punti più difficoltosi da raggiungere (canaline di scolo ecc ), sarà possibile impastare F.72 ELASTOMALTA con il 40% di componente B (10 lt di componente B per sacco da 24 kg di componente A), per rendere la malta pennellabile. 16

19 IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA VASCA Impermeabilizzazione della struttura Impermeabilizzazione scale d accesso 01 Soletta in calcestruzzo regolarizzato 01 Soletta in calcestruzzo regolarizzato 02 F.72 ELASTOMALTA 02 F.72 ELASTOMALTA 03 F.55 CERFIX 03 F.55 CERFIX 04 Giunto siliconico (F.31/SANITÄR SILICON/F.35) 04 Giunto siliconico (F.31/ SANITÄR SILICON /F.35) 05 Materiale ceramico 05 Materiale ceramico LA POSA DEI MATERIALI CERAMICI Solitamente viene eseguita in questo ordine: 1) Posa del bordo vasca 2) Posa dei rivestimenti 3) Posa del pavimento Utilizzare il metodo della doppia spalmatura (stendere l adesivo con la parte liscia della spatola dentata anche sul retro del materiale da posare). Scegliere l idonea dentatura della spatola in funzione al formato da posare e dello spessore minimo di adesivo da applicare (da 2 a 5 mm in caso di formati fino a 30x30 cm e da 5 a 20 mm in caso di formati oltre i 30x30 cm DIN 18157), come indicato sotto: Formato materiale (cm) Mosaico vetroso 2,5x2,5 Fino a 10x10 Fino a 20x20 Fino a 30x30 Oltre 30x30 Dentatura da utilizzare (mm) 3,

20 ADESIVI PER LA POSA Considerate le sollecitazioni a cui i supporti sono sottoposti, utilizzare un adesivo deformabile di classe S1 secondo EN F.55 CERFIX Adesivo deformabile monocomponente a legante misto, a scivolamento verticale nullo e tempo aperto allungato. Spessore ottenibile: 15 mm. Classe C2TE S1 (secondo EN 12004) ed S1. Consumo medio (applicato con doppia spalmatura): ca. 5 Kg/m 2 (klinker e grès porcellanato) - ca. 2-2,5 Kg/m 2 (mosaico vetroso o piccoli formati). STUCCATURA DELLE FUGHE La posa a giunto unito è tassativamente sconsigliata, si dovranno realizzare fughe di ampiezza non inferiore ai 3-4 mm e comunque appropriata al formato delle piastrelle. Genericamente per i formati più utilizzati (12X24,5 o 15X15cm) l ampiezza della fuga consigliata sarà 5 mm. Per i klinker estrusi tale ampiezza sarà compresa tra 6 e 10 mm. Le fughe potranno essere stuccate con: F.15 SETASTUC: fugante monocomponente cementizio migliorato al quarzo, idrorepellente, antimuffa, a base di cementi PTL 52, 5R ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe di ampiezza compresa fra 0 e 6 mm. Prodotto a bassissime emissioni di VOC. Classe EC1R PLUS. F.15 UNISTUC: fugante cementizio antimuffa idrorepellente migliorato al quarzo, monocomponente a base di cementi PTL 52,5R, ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe da 1 a 20 mm di ampiezza. Prodotto a bassissima emissione di VOC, classe EC1 R. In alternativa potrà essere utilizzato anche SAPHIR 5 per fughe di ampiezza compresa tra 1 e 5 mm. SOPRODUR HF 30 (TITANFUGE): fugante cementizio migliorato al quarzo, monocomponente a base di cementi PTL 52,5R, ad elevata resistenza all abrasione e bassissimo assorbimento d acqua, grazie alla tecnologia MIKRODUR. Resistenza termica fino a +250 C, resistente ad acidi diluiti, disinfettanti, acqua salata e/o marina e lavaggi con vapore in pressione. Classe CG2 WA secondo EN Conforme ai requisiti di resistenza all abrasione e compressione richiesti per la classe RG secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe da 3 a 30 mm di ampiezza. F.40 CERPOXY AP: fugante impermeabile, bicomponente a base di resine epossidiche, ad elevata resistenza agli agenti chimici. Classe RG secondo EN Per fughe di ampiezza minima di 2 mm. Per facilitare le operazioni di pulizia, utilizzare F.88 EPOXY WASCH diluito con acqua (altamente consigliato nel caso di sigillatura di fughe tra piastrelle molto rugose grado R9-R12). Prodotto a bassissimo contenuto di VOC. Classe EC1 R PLUS. F.40 CERPOXY ART: fugante epossidico bicomponente per la sigillatura ad elevato pregio estetico di rivestimenti e pavimentazioni soggetti ad elevate sollecitazioni chimico-fisiche. Ampiezza fughe minimo 2 mm Classe RG secondo EN Può essere miscelato con F.40 CERPOXY GLITTER per ottenere particolari effetti ornamentali. Prodotto a bassissimo contenuto di VOC. Classe EC1 R PLUS. La vasca potrà essere riempita dopo 7 giorni (fuganti cementizi) o 4 giorni (fuganti epossidici). Il consumo dei fuganti cementizi/epossidici, i colori disponibili e le classi di stabilità dei colori dei fuganti cementizi, se utilizzati, sono indicati nelle appendici finali. GIUNTI PERIMETRALI E DI FRAZIONAMENTO I giunti di dilatazione sono obbligatori (EN 13548), devono essere di ampiezza non inferiore a 5 mm (EN 13548) ed eseguiti in corrispondenza dei raccordi pavimento-parete, di cambi di pendenza, in corrispondenza di faretti, oblò, gradini e raccordi tra pezzi speciali metallici e piastrelle. L area massima che può essere eseguita senza la creazione di un giunto non deve superare a 16 m 2. Esempio di calcolo per computo metri lineari di giunto: Superficie stimata: esempio 750 m 2 Ripartizioni: Semiperimetro: Area riquadro: esempio ogni 4x4 m 4+4 = 8 metri 4x4 = 16 metri 750 : 16 = 47 47x8 = 376 metri lineari di giunto da sigillare 18 Per la loro sigillatura, si potrà utilizzare F.31 SILICONE ACETICO (Sigillante siliconico a reticolazione acetica a basso modulo elastico), SANITÄR SILICON (sigillante siliconico areticolazione acetica) o F.35 SILICONE NEUTRO (Sigillante siliconico a reticolazione neutra a basso modulo elastico). Allo scopo di migliorare l adesione ai fianchi del giunto si consiglia di trattare gli stessi con l apposito primer F.31 PRIMER SIL AC.

21 GIUNTI PERIMETRALI DI FRAZIONAMENTO Impermeabilizzazione dei giunti perimetrali Soletta in calcestruzzo regolarizzato Materiale comprimibile (es: polistirolo) Massetto di posa (F.69 CERMALT, F.69 CERMALT PRONTO) o rasatura di regolarizzazione o supporto in calcestruzzo F.25 BAND (bandella gommata) F.72 ELASTOMALTA Adesivo deformabile F.55 CERFIX Giunto siliconico (F.31/SANITÄR SILICON/F.35) Materiale ceramico Fugante cementizio o epossidico (F.15 UNISTUC - F.15 SETASTUC - F.40 CERPOXY ART) 19

22 Impermeabilizzazione dei bordi vasca Struttura in calcestruzzo Materiale comprimibile F.72 ELASTOMALTA F.25 BAND (bandella gommata) 05 Giunto siliconico (F.31/SANITÄR SILICON/F.35) Adesivo deformabile F.55 CERFIX Canalina di scolo Griglia Materiale ceramico 10 Fugante cementizio o epossidico (F.15 UNISTUC - F.15 SETASTUC - F.40 CERPOXY ART) Impermeabilizzazione di oblò e faretti Struttura in calcestruzzo F.72 ELASTOMALTA Corpo faretto/oblò Giunto siliconico (F.31/SANITÄR SILICON/F.35) Corpo faretto/oblò Materiale ceramico Adesivo deformabile F.55 CERFIX 20

23 REQUISITI DELL ACQUA IN IMMISSIONE IN VASCA (accordo Stato-Regioni 2003) Requisiti fisici REQUISITI DELL ACQUA IN IMMISSIONE E CONTENUTA IN VASCA PARAMETRO ACQUA IN IMMISSIONE ACQUA DI VASCA Temperatura Vasche coperte in genere C C Vasche coperte per bambini C C Vasche scoperte C C Ph per disinfezione a base di cloro Ove si utilizzino disinfettanti diversi il ph dovrà essere opportunamente fissato al valore ottimale 6,5-7,5 6,5-7,5 per l azione disinfettante = 2 mg/l SiO Torbidità in SiO 2 = 4 mg/l SiO 2 2 (o unità equivalenti di formazina) (o unità equivalenti di formazina) Solidi grossolani Assenti Assenti Solidi sospesi Colore = 2 mg/l (filtrazione su membrana da 0,45 µm) Valore dell acqua potabile = 4 mg/l (filtrazione su membrana da 0,45 µm) = 5 mg/l Pt/Co oltre quello dell acqua di approvvigionamento Requisiti chimici Requisiti microbiologici Cloro attivo libero 0,6 1,8 mg/l Cl 2 0,7 1,5 mg/l Cl 2 Cloro attivo combinato = 0,2 mg/l Cl 2 = 0,4 mg/l Cl 2 Impiego combinato Ozono Cloro: - Cloro attivo libero - Cloro attivo combinato - Ozono 0,4 1,6 mg/l Cl 2 = 0,05 mg/l Cl 2 = 0,01 mg/l O 2 Acido isocianurico = 75 mg/l = 75 mg/l Sostanze organiche (analisi al permanganato) Nitrati Flocculanti = 2 mg/l di O 2 oltre l acqua di appovvigionamento Valore dell acqua potabile = 0,2 mg/l in Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato) 0,4 1,0 mg/l Cl 2 = 0,2 mg/l Cl 2 = 0,01 mg/l O 2 = 2 mg/l di O 2 oltre l acqua di approvvigionamento = 20 mg/l NO 3 oltre l acqua di approvvigionamento = 0,2 mg/l in Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato) Conta batterica a 22 C = 100 ufc/1 ml = 200 ufc/1 ml Conta batterica a 36 C = 10 ufc/1 ml = 100 ufc/1 ml Eschericchia coli 0 ufc/100 ml 0 ufc/100 ml Enterococchi 0 ufc/100 ml 0 ufc/100 ml Staphylococcus aureus 0 ufc/100 ml = 1 ufc/100 ml Pseudomonas aeruginosa 0 ufc/100 ml = 1 ufc/100 ml MANUTENZIONE Durante la chiusura dell impianto, la vasca non deve essere svuotata completamente allo scopo di non esporre la struttura all azione diretta del gelo (l acqua ha infatti la funzione di regolatore termico). In assenza della spinta dell acqua, le controspinte del terreno si ripercuotono sulla struttura dando origine a dissesti. Il rivestimento ceramico, essendo il sistema più rigido, in presenza di queste forze è sollecitato, di conseguenza si potrebbero creare crepe, fessurazioni, sollevamenti ed a lungo andare anche distacchi. Nei periodi di chiusura si consiglia di abbassare il livello dell acqua di 10/15 cm riparando la vasca con teli di plastica appoggiati sulla superficie dell acqua. Per ottenere maggiore protezione si possono anche inserire opportuni rompighiaccio (blocchi di polistirolo, pneumatici ecc...). Le tubazioni dovranno essere svuotate. NORMATIVE DI RIFERIMENTO DIN (SOTTOFONDI) (GERMANIA) - DIN sigillanti siliconici (GERMANIA) DIN Rugosità piastrelle (GERMANIA) Merkblatt ZDB-Piscine e vasche (GERMANIA) Deutsche Institut fur Bautechnik (DIBT) - (GERMANIA) EN13548 (UNIONE EUROPEA) AS 3958 (AUSTRALIA) BS 5385 (GRAN BRETAGNA) TCA HandBook for Ceramic tiles installation (USA) UNI (ITALIA) - Requisiti di trattamento, disinfezione, circolazione acqua per piscine. APPENDICI DI RIFERIMENTO Classificazione adesivi e fuganti secondo normative EN pag. 211 Classificazione e tipologia delle piastrelle ceramiche pag. 220 Tabella consumi fuganti cementizi pag. 221 Tabella consumi sigillanti siliconici pag. 223 Tabella resistenza agli agenti chimici pag. 224 Tabella colori fuganti cementizi pag. 225 Tabella stabilità colori fuganti cementizi pag. 226 Tabella consumo crocette pag. 228 Tavola simbologie grafiche pag. 231 Terminologia pag

24 MATERIALI PER LA POSA Posa di materiali ceramici in piscina O1 SUPPORTO IN CALCESTRUZZO O2 RETTIFICHE DI PLANARITA F.76 TIXO F.76 TIXO RAPID F.60 RASOCEM F.70 CERLATEX 2 l per sacco da 25 Kg 22

25 O3 IMPERMEABILIZZAZIONE (1 STRATO) F.72 ELASTOMALTA O4 F.25 RETE ARMATURA O5 IMPERMEABILIZZAZIONE (2 STRATO) O6 ADESIVI CEMENTIZI F.72 ELASTOMALTA F.55 CERFIX Classe C2TE S1 - EN (deformabile) O7 STUCCATURA FUGHE F.15 UNISTUC F.15 SETASTUC F.40 CERPOXY ART F.40 CERPOXY AP SOPRODUR HF 30 (Titanfuge) O8 GIUNTI DI DILATAZIONE F.31 SILICONE ACETICO F.35 SILICONE NEUTRO SANITÄR SILICON F.31 PRIMER SIL AC F.25 Band (bandella gommata) eventuale trattamento dei fianchi del giunto 23

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27 LA POSA NEI CENTRI WELLNESS 25

28 SOLLECITAZIONI DILATAZIONE TERMICA: un rivestimento ceramico, sottoposto all azione del calore generato da un bagno turco o da una sauna, può arrivare a subire un escursione termica di 30 C e oltre. Tenendo conto che il coefficiente di dilatazione termica lineare di una piastrella è mediamente 0,006/0,008 mm per C di escursione, una piastrella di formato 30x30 cm può arrivare a dilatarsi fino a ca. 0,072 mm e un formato 30x60 cm fino a ca. 0,130 mm. LEGATE ALLE CONDIZIONI D ESERCIZIO: ad esempio, il Deutsche Institut fur Bautechnik (DIBT), definisce 4 classi di esposizione (Bk) all azione dell acqua dei materiali che intervengono nella posa in ambienti soggetti all azione dell acqua. Bk A1: Presenza continua d acqua ed utilizzo intensivo d acqua per la pulizia a parete. Bk A2: Presenza continua d acqua ed utilizzo intensivo d acqua per la pulizia a pavimento. Bk B: Pavimenti/pareti di vasche/piscine in interno o esterno soggette ad immersione continua. Bk C: Pavimenti/pareti di vasche/piscine in interno o esterno soggette ad immersione continua ed attacco costante di agenti chimici. Allo stesso modo, ZDB (Zentralverband Deutsches Baugewerbe), definisce 4 classi di esposizione all umidità (FBK) dei vari sistemi costruttivi ed una classe a parte (UW-unter wasser, per le piscine), abbastanza simili alle linee guida DIBT. FBK I bagni/docce ad uso privato/residenziale. FBK II bagni/docce ad utilizzo pubblico. FBK III terrazze e balconi. FBK IV impermeabilizzazioni in industrie alimentari o sottoposte ad aggressione di agenti chimici. Ad esempio per le Classi A1, A2 e B, deve essere applicato uno strato impermeabilizzante continuo di un sistema composto da malta cementizia/polimero in dispersione acquosa, in uno spessore non inferiore a 2,0 mm. PREPARAZIONE DEI SUPPORTI CALCESTRUZZO: verificare che sia correttamente stagionato (almeno 28 giorni DIN 18560) e che non vi siano tracce di disarmanti (in tal caso procedere con un lavaggio a pressione). Rimuovere ogni traccia di vernice mediante spazzolatura. In caso di crepe e/o fessurazioni riparare con F.76 TIXO o F.76 TIXO RAPID (malte cementizie a basso modulo elastico per la riparazione di elementi in calcestruzzo Classe R3 CC secondo EN Consumo: ca. 19 Kg/m 2 per cm di spessore). MATTONI: verificare che la malta di posa sia completamente asciutta (almeno giorni). INTONACO: assicurarsi che l intonaco sia perfettamente adeso ed asciutto (eventualmente regolarizzare con F.60 RASOCEM, rasante cementizio a basso modulo elastico per spessori da 3 a 30 mm per mano. Classe GP secondo EN Consumo: ca. 15 Kg/m 2 per cm di spessore). CARTONGESSO: verificare che la superficie sia ben rigida e priva di polvere, idrofugata oppure trattata con F.28/G APPRETTO in corrispondenza delle giunture tra pannelli (primer monocomponente a base di resine sintetiche in dispersione acquosa. Consumo: ca. 0,2 Kg/m 2 ). IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA VASCA Eseguire l impermeabilizzazione in accordo alle prescrizioni DIBT per la classe di esposizione A2 ed alle linee guida ZDB per la classe UW. Applicare con una spatola liscia uno strato continuo di almeno 2 mm di spessore di F.72 ELASTOMALTA (sistema bicomponente malta cementizia/polimero in dispersione acquosa), in due mani incrociate. Tra una mano e l altra inserire F.25 RETE (rete in fibra di vetro trattata con appretto antialcalino). Dopo 24/36 ore sarà possibile procedere alla posa dei materiali ceramici. Consumo F.72 ELASTOMALTA: ca. 1,6 Kg/m 2 per mm di spessore (ca. 3,2 Kg/m 2 per 2 mm di spessore). In corrispondenza dei raccordi pavimento-parete, degli angoli interni ed esterni e degli scarichi, inserire, allo scopo di migliorare la tenuta del sistema, le apposite bandelle in gomma (F.25 BAND, F.25 ANGOLO INTERNO-ESTERNO, F.25 SCARICHI). Nei punti più difficoltosi da raggiungere (canaline di scolo, etc.) è consigliato impastare F.72 ELASTOMALTA con il 40% di componente B, per rendere la malta pennellabile. 26

29 IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA VASCA NEI CENTRI WELLNESS Impermeabilizzazione delle scale d accesso Impermeabilizzazione della struttura 01 Soletta in calcestruzzo regolarizzato 01 Soletta in calcestruzzo regolarizzato 02 F.72 ELASTOMALTA 02 F.72 ELASTOMALTA 03 F.55 CERFIX 03 F.55 CERFIX 04 Giunto siliconico (F.31/SANITÄR SILICON/F.35) 04 Giunto siliconico (F.31/ SANITÄR SILICON /F.35) 05 Materiale ceramico 05 Materiale ceramico LA POSA DEI MATERIALI CERAMICI Solitamente eseguita in questo ordine: 1) Posa del bordo vasca 2) Posa dei rivestimenti 3) Posa del pavimento Utilizzare il metodo della doppia spalmatura (stendere l adesivo con la parte liscia della spatola dentata anche sul retro del materiale da posare). Scegliere l idonea dentatura della spatola in funzione del formato da posare e dello spessore minimo di adesivo da applicare (da 2 a 5 mm in caso di formati fino a 30x30 cm e da 5 a 20 mm in caso di formati oltre i 30x30 cm DIN 18157), come indicato sotto: Formato materiale (cm) Dentatura da utilizzare (mm) Mosaico vetroso 2,5x2,5 3,5 Fino a 10x10 6 Fino a 20x20 8 Fino a 30x30 10 Oltre 30x

30 ADESIVI PER LA POSA F.55 CERFIX Adesivo deformabile monocomponente a legante misto, a scivolamento verticale nullo e tempo aperto allungato. Spessore ottenibile: 15 mm. Classe C2TE S1 (secondo EN 12004). Consumo medio (applicato con doppia smaltura): ca. 5 Kg/m 2 Consumo medio mosaico vetroso 2x2 o 2,5x2,5 cm: ca. 2,5/3 Kg/m 2 STUCCATURA DELLE FUGHE Le fughe potranno essere sigillate con: F.15 SETASTUC: fugante monocomponente cementizio migliorato al quarzo, idrorepellente, antimuffa, a base di cementi PTL 52, 5R ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe di ampiezza compresa fra 0 e 6 mm. Prodotto a bassissime emissioni di VOC. Classe EC1R PLUS. F.15 UNISTUC: fugante cementizio idrorepellente antimuffa migliorato al quarzo, monocomponente a base di cementi PTL 52-5R, ad elevata resistenza all abrasione e basso assorbimento d acqua. Classe CG2 WA secondo EN Elevata resistenza ai raggi UV. Per fughe da 1 a 20 mm di ampiezza. Prodotto a bassissime emissioni di VOC. Classe EC1 R. F.40 CERPOXY ART: fugante epossidico bicomponente per la sigillatura ad elevato pregio estetico di rivestimenti e pavimentazioni soggetti ad elevate sollecitazioni chimico-fisiche. Ampiezza fughe minimo 2 mm Classe RG secondo EN Può essere miscelato con F.40 CERPOXY GLITTER per ottenere particolari effetti ornamentali. Prodotto a basissime emissioni di VOC. Classe EC1 R PLUS. Il consumo dei fuganti cementizi/epossidici, i colori disponibili e la tabella stabilità colori fuganti cementizi, sono indicati nelle appendici finali. GIUNTI PERIMETRALI E DI FRAZIONAMENTO I giunti perimetrali sono obbligatori (EN e TCA-EJ171-05) devono essere di ampiezza non inferiore a 5 mm ed eseguiti in corrispondenza dei raccordi pavimento-parete e tra bordo vasca e platea. L area massima che può essere eseguita senza la creazione di un giunto non deve superare i 16 m 2. Esempio di calcolo per computo metri lineari di giunto: Superficie stimata: esempio 750 m 2 Ripartizioni: Semiperimetro: Area riquadro: esempio ogni 4x4 m 4+4 = 8 metri 4x4 = 16 metri 750 : 16 = 47 47x8 = 376 metri lineari di giunto da sigillare Per la loro sigillatura si potrà utilizzare F.31 SILICONE ACETICO (sigillante siliconico a reticolazione acetica a basso modulo elastico) o SANITÄR SILICON. Si consiglia di trattare i giunti con F.31 PRIMER SIL AC allo scopo di migliorare ulteriormente l adesione del sigillante ai fianchi degli stessi. La sigillatura, nel caso di pietre naturali, dovrà essere eseguita utilizzando F.35 SILICONE NEUTRO (sigillante siliconico a basso modulo elastico), che evita la formazione di macchie. 28

31 NORMATIVE DI RIFERIMENTO DIN (GERMANIA) - Sottofondi DIN (GERMANIA) - Sigillanti siliconici EN Sigillanti siliconici DIN (GERMANIA) Merkblatt ZDB (GERMANIA) - Piscine e vasche Deutsche Institut fr Bautechnik (DIBT) (GERMANIA) EN (UNIONE EUROPEA) TCA Handbook for Ceramic Tile Installation (USA) APPENDICI DI RIFERIMENTO Classificazione adesivi e fuganti secondo normative EN pag. 211 Classificazione e tipologia delle piastrelle ceramiche pag. 220 Tabella consumi fuganti cementizi pag. 221 Tabella consumi sigillanti siliconici pag. 223 Tabella resistenza agli agenti chimici pag. 224 Tabella colori fuganti cementizi pag. 225 Tabella stabilità colori fuganti cementizi pag. 226 Tabella consumo crocette pag. 228 Tavola simbologie grafiche pag. 231 Terminologia pag

32 MATERIALI PER LA POSA Tecniche di posa nei centri wellness O1 SUPPORTO IN CALCESTRUZZO O2 RETTIFICHE DI QUOTA F.76 TIXO F.76 TIXO RAPID F.60 RASOCEM F.70 CERLATEX min. 2 l per sacco da 25 Kg 30

33 O3 IMPERMEABILIZZAZIONE (2 MANI) F.72 ELASTOMALTA O3 ARMATURA F.25 RETE F.25 BAND O4 ADESIVI CEMENTIZI DEFORMABILI F.55 CERFIX O5 Classe S1 - EN (deformabile) STUCCATURA FUGHE F.15 UNISTUC F.15 SETASTUC F.40 CERPOXY art O6 GIUNTI DI DILATAZIONE E PERIMETRALI F.31 SILICONE ACETICO F.35 SILICONE NEUTRO SANITÄR SILICON F.31 PRIMER SIL AC eventuale trattamento dei fianchi del giunto 31

34 32

35 LA POSA IN EDIFICI INDUSTRIALI E COMMERCIALI 33

36 SOLLECITAZIONI DEI SUPPORTI COMPRESSIONE: dovuta al passaggio di carichi pesanti e concentrati (es. carrelli o transpallets) sulla pavimentazione. DEFORMAZIONI CONCAVE E CONVESSE: dovute alla non corretta maturazione del sottofondo e/o ad un errato posizionamento/ progettazione dei giunti perimetrali, di frazionamento e strutturali. Deformazione Concava Deformazione Concava DEFORMAZIONE CONCAVA Deformazione Convessa Deformazione Convessa DEFORMAZIONE CONVESSA Il massetto, per la mancanza Il massetto, e/o l erronea per la mancanza progettazione e/o l erronea dei giunti progettazione dei giunti L assenza di giunti acuisce L assenza le tensioni di giunti sulla acuisce pavimentazione. le tensioni sulla pavimentazione. di dilatazione e/o perimetrali, di dilatazione inizia ad e/o andare perimetrali, in tensione. inizia ad andare in tensione. Le tensioni si acuiscono Le con tensioni l essiccazione. si acuiscono con l essiccazione. Il continuo sforzo provoca Il continuo l imbarcamento sforzo provoca della l imbarcamento pavimentazione. della pavimentazione. Conseguente formazione Conseguente di crepe e formazione di fessure (curling). di crepe e di fessure (curling). Il massetto si romperà Il e massetto si sfalderà si in romperà modo incontrollato. e si sfalderà in modo incontrollato. Con il trascorrere del tempo, Con il trascorrere la pavimentazione del tempo, è sottoposta la pavimentazione a carichi è sottoposta a carichi pesanti dovuti al transito pesanti intenso: dovuti si al formeranno transito intenso: crepe e si rotture formeranno non crepe e rotture non controllate. controllate. La realizzazione del reticoli dei giunti di frazionamento in un massetto cementizio consente di convogliare le tensioni nelle sezioni dei giunti, in modo tale da evitare fessurazioni sulle superfici continue e non compromettere il risultato estetico-funzionale. L opportuno dimensionamento del reticolo dei giunti può essere calcolato tenendo conto dei seguenti fenomeni: ritiro igrometrico durante la fase di indurimento dilatazioni e contrazioni da escursione termica durante la vita del massetto RITIRO IGROMETRICO L entità del ritiro igrometrico subito da un massetto è influenzata dai seguenti fattori: Condizioni climatiche del cantiere (temperatura, umidità, ventilazione); Composizione dell impasto (tipologia del legante e suo dosaggio, rapporto acqua/legante, rapporto inerte/legante, natura mineralogica, assortimento e distribuzione granulometrica degli inerti); Tecniche applicative (finitura superficiale, costipazione); Durante la maturazione del massetto si creano tensioni da trazione causate dal contrasto fra la tendenza del massetto a ritirarsi parallelamente alla superficie e l attrito all interfaccia massetto-supporto (in funzione della rugosità del supporto e del peso proprio del manufatto). In questa fase le tensioni generate dai ritiri igrometrici risultano sempre superiori alla resistenza del massetto e comportano, pertanto, la fessurazione del manufatto stesso (deformazione convessa). Da questo dato di fatto nasce l esigenza di creare un reticolo di giunti di frazionamento allo scopo di indebolire le prestazioni meccaniche lungo allineamenti prestabiliti, dove si innescheranno le fessurazioni. DEFORMAZIONE CONCAVA DA RITIRO IGROMETRICO 34 Durante la maturazione la maggiore perdita di umidità in superficie produce la massima contrazione di volume; in profondità, invece, l evaporazione diminuisce fino ad annullarsi a contatto con il supporto se questo è impermeabile. Il ritiro differente lungo lo spessore della sezione del massetto produce una deformazione convessa del manufatto definito curling

37 DEFORMAZIONE TERMICA Le variabili che influenzano l entità della deformazione termica sono: condizioni climatiche (escursione termica, irraggiamento diretto, riverbero, ventilazione); coefficiente di dilatazione termica lineare del massetto; conducibilità termica dei materiali presenti nel sistema struttura-massetto-pavimentazione. Durante il ciclo di vita del massetto il raffreddamento e il riscaldamento diurno e stagionale generano fenomeni ciclici di contrazione e dilatazione termica. Lo scopo dei giunti di dilatazione è quello di assecondare tali movimenti, svincolando il massetto dalla struttura e dagli elementi accessori circostanti ed evitandone la rottura a causa di tensioni eccessive. LARGHEZZA GIUNTO = Δl = lo a ΔT Dove: Δl = Dilatazione termica (mm) l0 = Lunghezza originaria del massetto (pari all interasse dei giunti di dilatazione termica) a = Coefficiente dilatazione termica lineare del massetto ΔT = Escursione termica di progetto ( C) In particolare, un pavimento in materiale ceramico, nel corso di una giornata di sole, può arrivare a subire una escursione termica di 60 C e oltre. Tenendo conto che il coefficiente di dilatazione termica lineare è mediamente: 0,008 mm per metro lineare per C di escursione, una piastrella di formato 30x30 cm può arrivare a dilatarsi fino a 0,144 mm ed una di formato 60x60 cm, fino a 0,288 mm. DEFORMAZIONE CONCAVA DA DILATAZIONE TERMICA DIFFERENZIALE In assenza di giunti di frazionamento e in presenza di pavimentazione ceramica o lapidea sovrastante al massetto, l entità della dilatazione o contrazione di massetto e pavimentazione è differente, pertanto può verificarsi una deformazione concava dell intero sistema. Con il trascorrere del tempo si formeranno facilmente fessurazioni e rotture non controllate. 35

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