IMPIANTI IDROSANITARI E RETI DI SCARICO

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2 IMPIANTI IDROSANITARI E RETI DI SCARICO Generalità Gli impianti idrosanitari relativi all intervento costruttivo di n. 10 alloggi in ALGHERO Loc. Sa Segada sono stati dimensionati secondo le prescrizioni delle leggi e delle norme UNI: D. Lgs. N. 31/2001- allegato I; D.Lgs. n.37 del 22 gennaio 2008; UNI oltre a quanto previsto dal Capitolato speciale d Appalto. Il fabbricato è del tipo a schiera disposto su due piani fuori terra; Tipologia in progetto : Tipologia A - n. 4 alloggi di superficie utile netta pari a mq. 94,61; Tipologia B - n. 12 alloggi di superficie utile netta pari a mq. 85,89; Progetto degli impianti Gli elaborati di progetto comprendono: Relazione tecnica illustrativa Disegno dettagliato della rete di distribuzione idrica, di scarico e di esalazione Impianto di distribuzione idrica L allaccio alla rete idrica urbana è realizzato in apposito pozzetto, secondo le disposizione dell Amministrazione Comunale, mediante tubo in polietilene (PE a.d.) del diametro interno di 32 mm, opportunamente protetto e interrato alla profondità minima di cm 60. Il tubo in polietilene sarà collegato al tubo in acciaio zincato senza saldatura da 1 posizionato per ciascun alloggio secondo le disposizioni dell Ente erogatore, e dotato di: - saracinesca a monte e a valle del contatore; -n 1 misuratore generale. La colonna d adduzione che alimenta il singolo alloggio sarà in tubo di rame sanitario rivestito del diametro di 18 mm, rispondente alle prescrizioni di cui al DPR n 1095, e sarà collegato al collettore complanare ubicato, secondo le indicazioni grafiche, in apposita nicchia ispezionabile. Le diramazioni, in tubo di in rame sanitario rivestito del diametro come indicato negli elaborati di progetto, si dipartono dal collettore complanare ed alimentano i singoli servizi ed apparecchi sanitari previsti nell alloggio. Le diramazioni avranno il diametro e lo spessore 12 x1, 16x1, 18x1 come indicato nei disegni di progetto. La produzione dell acqua calda è garantita dall impianto della caldaia murale a gas. L'impianto dovrà avere i seguenti requisiti: a) I diametri e le caratteristiche delle tubazioni risultano indicati nei seguenti elaborati di progetto: relazione, disegni particolareggiati della rete di distribuzione, di scarico e di esalazione con i relativi diametri. b) Le tubazioni interne all alloggio dovranno essere derivate da un collettore complanare in modo tale da renderle indipendenti e consentano l interruzione a mezzo di opportuni rubinetti dell erogazione dell acqua, calda o fredda, a ciascun apparecchio. 1

3 Le tubazioni utilizzate per l'acqua fredda dovranno essere rivestiti in pvc, le tubazioni utilizzate per l'acqua calda saranno opportunamente coibentati in conformità alle norme sul contenimento dei consumi energetici. Le tubazioni saranno ininterrotte essendo vietate le saldature, inoltre particolare cura dovrà essere posta nell'attacco dei tubi ai rubinetti applicando pezzi speciali atti ad impedire qualunque movimento I collettori complanari indicati negli elaborati di progetto, saranno alloggiati in apposite nicchie ispezionabili e munite di sportello.. c) Tutte le masse metalliche dell'impianto idrico, compresi i sanitari ove in materiale conduttore, dovranno essere protette contro le tensioni di contatto. Particolare cura dovrà essere posta nell'assicurare la continuità elettrica delle varie masse metalliche tra loro. La protezione di cui sopra sarà realizzata mediante messa a terra e coordinamento con dispositivi atti ad interrompere l'alimentazione in caso di guasto pericoloso. E prevista la messa in opera di tubazione esterna in polietilene del diametro da 16 mm., opportunamente interrata almeno 50 cm. al di sotto del piano di calpestio, e l installazione di n 2 rubinetti portagomma esterni per ciascun alloggio. Dotazione servizi igienici Negli alloggi di tipo A e di tipo B si prevede la realizzazione di un locale bagno di servizio, un locale cucina e un locale bagno al p. primo con la dotazione dei seguenti apparecchi sanitari: - locale bagno: n 1 lavabo " 1 vaso all'inglese " 1 bidè " 1 piatto doccia - locale bagno di servizio n 1 lavabo " 1 vaso all'inglese " 1 bidè " 1 piatto doccia " 1 attacco idrico per lavatrice " 1 scarico idrico per lavatrice - locale cucina: n 1 attacco idrico per lavello " 1 scarico idrico per lavello " 1 attacco idrico per lavastoviglie " 1 scarico idrico per lavastoviglie Rete di distribuzione acqua fredda La distribuzione ai singoli apparecchi erogatori avverrà dal collettore complanare di distribuzione per: Collettore complanare posto al piano terra, nel locale bagno di servizio, di distribuzione per: adduzione caldaia murale a gas; adduzione lavatrice; adduzione lavello nel locale cucina; adduzione lavastoviglie; adduzione punto idrico esterno piatto doccia; 2

4 lavabo; vaso; bidet adduzione locale bagno al piano superiore; Collettore complanare di distribuzione nel locale bagno al piano superiore per : piatto doccia ; lavabo; vaso; bidet. Rete di distribuzione acqua calda La produzione dell acqua calda è garantita dall impianto della caldaia murale a gas. La distribuzione ai singoli apparecchi erogatori avverrà dal: Collettore complanare di distribuzione nel locale bagno di servizio per : piatto doccia; lavabo; bidet. adduzione lavello nel locale cucina; adduzione locale bagno al piano primo; Collettore complanare di distribuzione nel locale bagno per : piatto doccia; lavabo; bidet. Le diramazioni avranno il diametro e lo spessore 12 x1, 16x1, 18x1 come indicato nei disegni di progetto. Le tubazioni d acqua fredda dovranno essere opportunamente rivestite. Le tubazioni d acqua calda dovranno essere termicamente isolate in conformità alle norme sul contenimento dei consumi energetici di cui all allegato B del DPR n 412 /93. Reti di scarico e di esalazione Le reti di scarico installate all interno degli appartamenti rispondono alle specifiche e ai criteri riportati nella norma UNI Le diramazioni di scarico degli apparecchi sono realizzate in polietilene (PE a.d.) del diametro indicato nei disegni di progetto, e raccordate con le colonne di scarico in polietilene (PE a.d.) del diametro esterno di 110 mm per i bagni e del diametro esterno di 75 mm per le cucine. Dette colonne saranno prolungate (esalazione della colonna di scarico) fino alla copertura dell edificio con tubo in polietilene di diametro uguale alle relative colonne allo scopo di assicurare l evacuazione dei gas e l aerazione della colonna. 3

5 I collettori di scarico del diametro indicato nei disegni di progetto raccolgono le acque dalle colonne tramite pozzetti di raccordo e le convogliano alla fogna principale. Il raccordo tra la fognatura principale e la colonna di scarico delle acque nere sarà realizzato con tubi in polietilene del diametro uguale alle relative colonne. Le tubazioni dovranno essere posate con il manicotto di dilatazione e braccialetto punto fisso ad ogni piano in modo da consentire le dilatazioni e le contrazioni della colonna per effetto termico. I pozzetti di ispezione, di raccordo e di incrocio sono del tipo prefabbricato in conglomerato cementizio delle seguenti dimensioni interne: - cm. 40*40*40, pozzetto posto al piede del tubo pluviale in rame del diametro di 80 mm; - cm 60*60*60, pozzetto di ispezione, di raccordo e di incrocio per i collettori di scarico che saranno del tipo dinamico e comprenderanno due distinte reti fognarie in Pvc del diametro indicato nei disegni di progetto, una per le acque bianche di raccolta delle acque piovane, ed una per le acque nere. I collettori di scarico saranno allacciati alla fognatura urbana conformemente alle prescrizioni dell Amministrazione Comunale, e comunque con un pozzetto fognario per allaccio urbano realizzato in cls completo di sifone a doppia ispezione in PVC del diametro interno di 200 mm.. Il Progettista 4

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14 IMPIANTI ELETTRICI Generalità L intervento propone l esecuzione dell impianto elettrico in n 10 unità immobiliari di ERP, distribuiti sui due Comparti assegnati A e B, da realizzarsi nel Comune di ALGHERO,. Il fabbricato è del tipo a schiera disposto su due piani fuori terra; Tipologia in progetto : Tipologia A - n. 3 alloggi di superficie utile netta pari a mq. 94,61; Tipologia B - n. 7 alloggi di superficie utile netta pari a mq. 85,89; Alloggio tipo A - n. 4 - mq. 94,61; Distribuzione interna: Piano terra : Ingresso- soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, bagno di servizio, veranda e scala interna ; Piano primo:, tre stanze da letto, bagno disimpegno e veranda ; Alloggio tipo B - n mq. 85,89; Distribuzione interna: Piano terra : Ingresso- soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, bagno di servizio, veranda e scala interna ; Piano primo:, due stanze da letto, bagno disimpegno e veranda ; Progetto degli impianti Gli elaborati di progetto comprendono: Relazione tecnica illustrativa TAVOLE scala 1:50 : distribuzione circuito luci - distribuzione circuito prese; Norme, Regolamenti, disposizioni di Legge Normative Gli impianti saranno realizzati a regola d arte non solo per quanto riguarda le modalità di installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali. In particolare saranno osservate le seguenti norme, regolamenti e disposizioni: - Prescrizioni e regolamenti comunali riferiti alla zona in cui si dovrà operare; - Disposizioni delle Società erogatrici dei pubblici servizi; - Tutte le leggi dello Stato e le norme relative agli impianti emanate dagli organi competenti di cui nel seguito sono indicate le principali: a) Legge 1 marzo 1968 n. 187 b) Norme per la sicurezza degli impianti n 46 del e D.P.R. n 447 del c) D.M. 22 gennaio 2008 n 37 d) Norme CEI, U.N.E.L., U.N.I. compresi ultimi aggiornamenti. 1

15 Principali norme C.E.I.: Norma 11.1 Norme generali per gli impianti di energia elettrica; Norma 11.8 Impianti di terra e relative varianti; Norma Norma Impianti di energia elettrica costituiti da linee in cavo; Antenne e impianti centralizzati TV; Norma 64.8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua; Norma 17.5 Interruttori automatici per corrente alternata a tensione nominale non superiore a 1000 V e per corrente continua a tensione nominale non superiore a 1200 V; Norma Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V; Norma Cavi isolati con polivinicloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V; Norma 23.3 Interruttori automatici di sovracorrente per usi domestici e similari; Norma 23.5 Prese a spina per usi domestici e similari; Norma 23.9 Descrizioni generali per apparecchi di comando non automatici per installazione fissa per uso domestico e similare; Norma Norma Norma Norma Tubi protettivi flessibili in pvc e loro accessori; Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari; Prescrizioni generali per dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Fascicolo S423 Raccomandazioni per l esecuzione di impianti di terra negli edifici civili; Protezione dei cavi contro le sovracorrenti e i corto circuito I cavi devono essere protetti contro le conseguenze dannose derivanti dalle temperature troppo elevate dovute a sovracorrenti che si possono verificare nei conduttori attivi. I conduttori diversi dai conduttori attivi devono essere in grado di portare tali correnti senza raggiungere temperature troppo elevate. Le protezioni contro il corto circuito sono disposte all inizio di ogni conduttura. I cavi di alimentazione dei circuiti di sicurezza devono essere indipendenti da altri circuiti. Tipi di cavi per energia I cavi delle linee di energia ( conduttori ) saranno in rame flessibile non propaganti incendio con tensione nominale non inferiore a 450/750V. In particolare quelli disposti entro tubo incassato saranno del tipo N 07 V - K; quelli disposti in eventuale canaletta saranno del tipo FG 70R. I cavi utilizzati saranno come da normativa: 2

16 Blu chiaro per conduttore neutro; Giallo Verde per conduttore di terra (PE) ed i collegamenti equipotenziali; Nero, Marrone, Grigio per i conduttori di fase. Tubi protettivi e canali I tubi flessibili o rigidi di protezione dei cavi saranno scelti in base ad esigenze meccaniche e di posa dei conduttori: per posa sotto il pavimento devono essere del tipo pesante (sigla P ): i tubi di tipo leggero (sigla L ) possono essere utilizzati sotto traccia, a parete o a soffitto. Il diametro esterno dei tubi deve essere di almeno 16 mm. e il diametro interno deve essere uguale a 13 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi. Nei canali la sezione occupata dai cavi non deve superare il 50% della sezione del canale stesso. I tubi flessibili saranno in PVC rispondenti alle norme CEI 23.14; I tubi rigidi da installare a vista saranno in PVC pesante rispondenti alle norme CEI 23.8.; Scatole di derivazione Si adotteranno cassette di derivazione rispondenti alle norme CEI 64 8/4, I coperchi delle cassette dovranno essere saldamente fissati e potranno essere rimossi soltanto con appositi attrezzi. Connessioni Tutte le giunzioni e le derivazioni saranno realizzate secondo le norme di riferimento: CEI EN ; CEI EN ; CEI EN ; CEI EN ; CEI EN I dispositivi di connessione devono essere posizionati nelle cassette o nei quadri elettrici; non sono ammessi nei tubi e nelle scatole porta apparecchi. Supporto frutto e placca Tutti i supporti portafrutti dovranno essere in resina e presentare caratteristiche meccaniche tali da resistere alle sollecitazioni dell uso normale. Dovranno permettere il fissaggio rapido dei frutti senza vite e facile rimozione con attrezzo, nonché il fissaggio delle placche a pressione con o senza viti, e consentire eventuali compensazioni con i rivestimenti della parete. I supporti dovranno prevedere l alloggiamento da due a più moduli. Eliminazione delle barriere architettoniche Nell alloggio dove è garantita, ai sensi della legge n 13/89 e DM 236/89, l accessibilità per i portatori di handicap, le apparecchiature elettriche sono installate ad un altezza compresa fra cm. 45 e cm. 140 dal piano di calpestio. 3

17 Nel locale bagno dell alloggio accessibile per soggetti diversamente abili è previsto un pulsante di chiamata in prossimità del piatto doccia e della tazza w.c. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI Origine dell impianto Per ciascuna unità abitativa sarà sistemato il gruppo misura ENEL che avrà anche la funzione di organo di sezionamento. Norma C.E.I. 64,8 413, Il gruppo di misura deve essere ubicato in posizione accessibile al Distributore di energia anche in assenza degli utenti. Tale ubicazione deve essere preventivamente concordata con il Distributore di energia. Nel percorso della linea che va dal gruppo misura ENEL al Q.E. Unità Abitativa la protezione dai contatti indiretti sarà assicurata con conduttura a doppio isolamento, entro cavidotto interrato alla profondità di 60 cm. dal piano di calpestio. La sezione dei montanti sino al Quadro Elettrico Unita Abitativa è di 6 mmq. per potenza massima impegnata di 3,3 kw per ciascuna unità fornita a bordo lotto. Le linee elettriche e le dimensioni dei conduttori sono contenute negli elaborati grafici allegati alla presente relazione. Quadro elettrico Unità abitativa Nel Q.E. Unità Abitativa sono previste le protezioni dalle sovracorrenti e dai contatti indiretti dei circuiti interni all alloggio: n 1 interruttore magnetotermico differenziale: In = 16A, Idn = 0,03A; n 1 interruttore magnetotermico: In = 16A per prese del tipo bipasso 2P+T, 10/16A; n 1 interruttore magnetotermico: In = 10A per circuito luce; n 1 trasformatore di sicurezza per circuiti di comando SELV, 220/24/12V, conforme alle norme C.E.I. 14-6; n 1 impianto citofonico ; I circuiti elettrici saranno suddivisi per i vari usi specifici. I circuiti che alimentano i punti luce avranno dorsali con sez. minima 2,5 mmq. e le derivazioni da 1,5 mmq; i circuiti che alimentano le prese del tipo bipasso 10/16 A avranno le dorsali con sezione da 4 mmq e le derivazioni da 2,5 mmq.; i circuiti SELV avranno la sezione da 1,5 mmq. DOTAZIONE IMPIANTO ELETTRICO ALLOGGIO TIPO 4

18 PIANO TERRA LOCALE ILLUMINAZIONE PRESE ALTRO NOTE Centralino da incasso per 3 prese 2P+T, 10 /16 A Q.E. Unità Immobiliare 1 punto presa per impianti INGRESSO- SOGGIORNO CUCINA ANTIBAGNO e BAGNO di servizio ANTIBAGNO e BAGNO di servizio Accessibile disabili 2 interruttori veranda e veranda-ingresso 2 punto luce a soffitto comandato da tre punti 2 deviatori 1 invertitore 1 punto luce a soffitto 1 interruttore 3 interruttori bipolari 2P 2 punto luce a soffitto 2 interruttori 1 interruttore bipolare 2P TV 1 punto presa telefono 3 prese 2P+T,10/16 A 1 prese 2P+T, 10/16 A comandate 2 presa 2P+T/10-16 UNEL P30 comandata 1 punto presa 10/16 A 1 punto presa 2P+T/10-16 UNEL P30 comandata 1 Suoneria bitonale 1 termostato ambiente (campo di regolazione temperatura 5 30 C Vicino alla presa TV ed alla presa telefono va ubicata una presa di energia. 1 ronzatore bagno Presa da 10/16 A per piano da lavoro Prese comandate per lavastoviglie, frigo, forno Presa da 10/16 A per aspiratore 1 pulsante a tirante (ronzatore in cucina) Pulsante in prossimità del piatto doccia. Presa UNEL P30 comandata per lavatrice 1 punto luce a soffitto 1 punto presa 10/16 A 2 pulsanti a tirante Pulsante in prossimità 1 interruttori 1 punto presa 2P+T/10-16 ( ronzatore in cucina ) del piatto doccia e del 1 interruttore bipolare 2P UNEL P30 comandata vaso all inglese. Presa UNEL P30 comandata per lavatrice VERANDA 1 punto luce a parete Interruttore ubicato nel LOCALE Rip. VERANDA- INGRESSO 1 punto luce a soffitto 1 interruttore 1 punto luce a parete 1 interruttori bipolare per caldaia murale a gas a tenuta stagna IP44 1 presa 2P+T,10/16 A 1 presa 2P+T,10/16 A a tenuta stagna IP44 Pulsante con targa portanome soggiorno Suoneria bitonale nel soggiorno PIANO SUPERIORE LOCALE ILLUMINAZIONE PRESE ALTRO NOTE 5

19 VANO SCALA DISIMPEGNO 2 Punto luce a parete comandato da due punti 2 deviatori 1 punto luce a parete comandato da due punti 2 deviatori 1 punto presa 2P + T, 10/16 A LETTO MATRIMONIALE 1punto luce a soffitto comandato da tre punti 2 deviatori 1 invertitore 4 punto presa 2P+T, 10/16 A 1 punto presa per impianti TV 1 punto presa telefono La presa TV va ubicata vicino alla presa di energia LETTO DOPPIO 1punto luce a soffitto comandato da tre punti 2 deviatori 1 invertitore 1 interruttore per punto luce terrazza 3 prese 2P+T,10/16 A LETTO SINGOLO 1 punto luce a soffitto 1 interruttore 2 punto presa 2P+/10-16 A ( TIPOLOGIA A ) BAGNO BAGNO Accessibile disabili TERRAZZO 1 Punto luce a soffitto 1 punto luce a parete 2 interruttori 1 Punto luce a soffitto 1 punto luce a parete 1 prese 2P+T/10-16 A 1 pulsante a tirante ( suoneria in cucina) 1 presa 2P+T, A 2 pulsanti a tirante ( suoneria in cucina ) Pulsante in prossimità della vasca da bagno Pulsante in prossimità della vasca da bagno e del vaso all inglese 2 interruttori 1 punto luce a parete Interruttore ubicato in camera da letto doppio. 6

20 Impianto di terra ed equipotenzialità a terra L impianto di terra sarà realizzato con un anello lungo il perimetro esterno del fabbricato costituito da treccia di rame nudo con sez. minima di 35 mmq. e picchetto in acciaio zincato posto in pozzetto in resina o cls. Il tutto sarà interrato ad un altezza minima di 0,50 mt. dal piano di calpestio. E consigliato utilizzare come dispersori i ferri delle armature nel calcestruzzo a contatto del terreno. In prossimità del quadro contatori sarà realizzato il collettore di terra ( nodo equipotenziale ) costituito da una barra di rame o di acciaio zincato. Al collettore devono essere collegati il conduttore di terra, i conduttori di protezione ed i conduttori di equipotenziale fra le masse. I collegamenti tra il nodo equipotenziale e i cavi di protezione situati all interno dei locali verranno realizzati tramite conduttore con sezione minima di 16 mmq. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI Impianto di antenna TV L impianto TV deve essere rispondente alle norme CEI 12-15, prese di segnale per trasmissione dati Rj45, tv terreste e satellitare(cei EN ). Antenna Le antenne riceventi, una per ogni alloggio, devono essere installate utilizzando il palo di sostegno del tipo autoportante dimensionato e fissato tenendo opportunamente conto della pressione del vento sulla stessa. Centralino Le apparecchiature costituenti il centralino devono essere raggruppate in un quadro ubicato nelle vicinanze dell antenna in luogo riparato dalle intemperie. Rete di distribuzione La rete di distribuzione si diparte dal centralino e raggiunge le prese ubicate negli alloggi. Il montante è realizzato con tubazione del diametro minimo da 32 mm. Per la rete di distribuzione in derivazione devono essere impiegate prese non attenuate di derivazione inserendo dei derivatori sulla colonna per realizzare la continuità della linea e fornire al cavo dell utente un segnale attenuato. Condutture Le condutture dell impianto antenna TV devono essere totalmente indipendenti da quelle pertinenti alle linee d energia e i tracciati devono risultare i più brevi e rettilinei possibili opportunamente distanziati dalle tubazioni degli impianti di riscaldamento e idrico. 7

21 I cavi coassiali utilizzati sono con isolante di polietilene espanso avente impedenza caratteristica di 75 omega con una tolleranza di + / - 3 omega. Impianto telefonico L impianto telefonico deve essere rispondente alle norme CEI Distribuzione generale L allacciamento alla rete telefonica esterna ha caratteristiche variabili da caso a caso, per questa ragione è indispensabile prendere preventivamente accordi con la TELECOM. Di norma il collegamento dall Armadio Partitore, posto all esterno del muro di confine, al Terminale di rete ubicato in prossimità dell alloggio, è realizzato con una tubazione interrata in PVC pesante avente diametro minimo da 60 mm., protetta con calcestruzzo e posata ad una profondità di almeno 50 cm.e collegamento terminale con tubazione in pvc pesante da 60 mm. Distribuzione Appartamento L impianto telefonico deve avere tubazioni, cassette e scatole separate ed indipendenti dagli alti impianti. All ingresso dell appartamento, in corrispondenza del primo punto telefonico, devono essere installate le prese telefoniche (CEI EN ). da incasso, collegate alla cassetta di derivazione di piano con tubo pvc pesante da 20 mm. IL Progettista 8

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29 Relazione tecnica di impianto di riscaldamento 1.1 Premessa La presente relazione è parte integrante del progetto definitivo per la realizzazione di 10 unità immobiliari di ERP, distribuiti sui due Comparti assegnati A e B, da realizzarsi nel Comune di ALGHERO. È stata predisposta ai sensi delle seguenti disposizioni: Legge n. 46 del 5/03/1990 Norme per la sicurezza degli impianti ; D.P.R. n. 447 del 6/12/1991, Regolamento di attuazione della legge 5 Marzo 1990 in materia di sicurezza degli impianti ; 1.2 Oggetto e descrizione dell intervento Per ogni unità abitativa si prevede un impianto di riscaldamento autonomo del tipo a collettori alimentato da una caldaia a gas GPL del tipo murale per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad accensione automatica e controllo di fiamma a ionizzazione con monoelettrodo. Tale caldaia deve avere le seguenti caratteristiche minime: - POTENZA MINIMA 24 kw - PORTATA TERMICA MINIMA PER RISCALDAMENTO E SANITARIA 10,4 kw - GRADO DI PROTEZIONE ELETTRICA X5D Per la distribuzione del liquido riscaldante si prevede un sistema a gravità, in cui l acqua scorre in virtù dell azione a termosifone dovuta alla differenza di temperatura tra l acqua di andata e l acqua di ritorno. La caldaia verrà pertanto collegata ad un collettore complanare di distribuzione mediante tubazioni in rame avente diametro Φ 28. Per le unità abitative è prevista l installazione di batterie radianti in ghisa ad elementi componibili 685/4 RANG, aventi una capacità riscaldante per elemento di circa 140 kcal. Per il calcolo del numero di elementi, si è stimato un fabbisogno termico sulla base della verifica per il contenimento dei consumi energetici. Il collegamento delle batterie radianti col collettore complanare sarà realizzato mediante tubazioni in rame di andata e ritorno Φ 12. I circuiti di distribuzione sono stati dimensionati imponendo al fluido vettore una velocità compresa tra i 0,3 ed i 0,7 m/s in modo da ottenere perdite di carico unitarie pressoché costanti e per non avere notevoli differenze di pressione tra un nodo e l altro del circuito. La portata d acqua circolante nell impianto è stata calcolata in base alle seguente formula: q = Q/c * (Tm Tr) in cui:

30 Q c Tm Tr = Fabbisogno termico dei singoli ambienti in Kcal/h; = Calore specifico dell acqua; = Temperatura di mandata dell acqua (80 C); = Temperatura di ritorno dell acqua (70 C). Il progettista

31 IMPIANTO FORNITURA GAS Impianto a Gas per uso domestico Nell esecuzione degli impianti a gas per uso domestico la rete di distribuzione dovrà essere realizzata conformemente a quanto prescritto dalla Legge n In particolare dovranno essere rispettate le norme UNI CIG 7128; UNI CIG 7129; UNI CIG 9165; UNI CIG L impianto sarà inoltre realizzato in conformità alla Circolare del M-I. n P2004/4106/95. La rete di distribuzione e le colonne di derivazione sono realizzate con tubazioni metalliche e di resistenza idonea alle pressioni d esercizio; le loro eventuali giunzioni saranno effettuate mediante saldature (brasatura capillare forte) secondo le tabelle UNI 399/36 L impianto è destinato ad alimentare due utenze per alloggio costituite da caldaia murale per riscaldamento appartamento e cucina a gas, per una potenzialità complessiva di circa kcal/h. Installazione tubazioni All interno degli appartamenti le tubazioni in rame rivestito per distribuzione gas sono collocate sotto pavimento ed avranno andamento rettilineo (verticale od orizzontale). Nell attraversamento di muri pieni, muri di mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta con tubo guaina passante murato con malta di cemento. Nell attraversamento di muri perimetrali esterni, l intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parete interna del locale. Nell attraversamento di solette (pavimenti o soffitti) il tubo deve essere infilato in una guaina sporgente almeno 20 mm. dal pavimento e l intercapedine fra il tubo e il tubo di guaina deve essere sigillata con materiali adatti (asfalto, cemento plastico). E tassativamente vietato l impiego di gesso. Le guaine possono essere costituite da tubi metallici o da tubi di plastica non propaganti la fiamma, con diametro interno maggiore di almeno 10 mm. del diametro esterno della condotta. 1

32 Rubinetti di arresto A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o rigido di collegamento fra l apparecchio e l impianto interno deve sempre essere inserito un rubinetto di intercettazione, posto in posizione visibile e facilmente accessibile. I punti terminali dell impianto, compresi quelli ai quali è previsto il successivo allacciamento degli apparecchi di utilizzazione, devono essere chiusi a tenuta con tappi filettati o sistemi equivalenti. Le tubazioni in vista devono avere andamento rettilineo verticale ed orizzontale ed essere opportunamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni. Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura (nei pavimenti, nelle pareti perimetrali, nei tramezzi fissi, nel solaio) purché siano posate con andamento rettilineo verticale ed orizzontale e siano rispettate le seguenti condizioni: 1) Le tubazioni inserite sotto traccia devono essere posate ad una distanza non maggiore di 20 cm. dagli spigoli paralleli alla tubazione e con elementi atti a permettere l individuazione del percorso (anche disegni), ad eccezione dei tratti terminali per l allacciamento delle apparecchiature, i quali devono peraltro avere la minore lunghezza possibile; 2) L intera tubazione sotto traccia deve essere annegata in malta di cemento di spessore non minore di 20 mm; 3) Tutti i rubinetti e le giunzioni filettate devono essere in vista, od inseriti in scatole ispezionabili non a tenuta; 4) Può essere evitata la formazione della traccia solo per le tubazioni a pavimento, sempre che le stesse siano poggiate direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm. di malta di cemento. Il Progettista 2

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