Intervento. 47 Est

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2 Intervento Un deltaplanista perso il controllo del deltaplano per colpa di una grossa perturbazione, viene scaraventato sul terreno in zona impervia, senza sapere in che luogo è precipitato. Lo stesso, in possesso del GPS, riesce a trasmettere con il suo cellulare la posizione dettando le coordinate geografiche. Nord Est Riesce a dare la sua Quota. Le sue condizioni fisiche sono: impossibilità di muoversi per fratture multiple agli arti inferiori. Le condizioni atmosferiche nel luogo dell incidente sono pessime con nuvole molto basse e visibilità 30 m. circa. La comunicazione si interrompe senza che il centralinista riesca a farsi dare il recapito telefonico del suo cellulare e farsi dire con precisione p la morfologia del terreno dove è precipitato.

3 I SAF sarebbero in grado di gestire un tale intervento e di rispondere a queste domande? a) Cosa sono e come si trovano le Coordinate di un punto? b) Come si leggono le carte topografiche? c) Che terminologia topografica devo usare per comunicare? d) Che strumenti devo usare per rendere l intervento l efficace ed efficiente? e) Quali carte topografiche mi servono per il soccorso? f) Sono sempre in grado di ritornare dal punto dove sono partito in ogni momento dell intervento e con qualsiasi condizioni atmosferiche?

4 Reticolo Geografico

5 Equatore

6 Paralleli

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8 Meridiano fondamentale di Greenwich

9 Meridiani

10 Reticolo Geografico

11 La Latitudine N 90 E P C 0 La distanza dall equatore (E) misurata in gradi e in frazione di grado (primi e secondi) lungo l arco l di meridiano passante per il punto scelto (P) Va da un minimo di 0 0 per i punti che si trovano sull equatore ad un massimo di 90 Nord o Sud a seconda dell emisfero, emisfero, per i poli S 90

12 La Longitudine W G 0 C C P 180 E La distanza dal Meridiano di Greenwich (G) misurata in gradi e in frazione di grado lungo l arco l di Parallelo passante per il punto scelto (P) Va da un minimo di 0 0 per tutti i punti che si trovano sul Meridiano fondamentale ad un massimo di 180 OVEST e di 180 EST

13 Individuazione di un PUNTO Partendo da un Meridiano e da un Parallelo presi come base. Si può individuare esattamente la posizione di ogni punto sulla superficie terrestre

14 Latitudine

15 Latitudine

16 Latitudine + Longitudine costituiscono le Coordinate Geografiche di un punto

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18 CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA Legge n.68 del 2 febbraio 1960 (art.1) stabilisce che gli organi cartografici ufficiali dello stato sono: Istituto Geografico Militare Italiano (IGMI). (nato il 1872) Istituto Idrografico della Marina Sezione Fotocarta dello Stato Maggiore dell'aeronautica, diventato Centro di Informazioni Geotopografiche dell'aeronautica (CIGA); Servizio Geologico Amministrazione del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali ora Dipartimento del Territorio

19 Tavoletta 1 : Istituto Geografico Militare Italiano

20 CARTOGRAFIA TECNICA REGIONALE (CTR) Regioni (1:5000 o 1:10000) Non esiste una legislazione che stabilisca le modalità di produzione. Ogni Regione gode della massima libertà di azione

21 Quadro d unione Carta Tecnica Regionale 39 rettangoli o fogli 1:50000

22 Quadro d unione Carta Tecnica Regionale Ogni rettangolo è suddiviso in 25 sezioni 1: fogli 1:10000

23 Carta Tecnica Regionale CTR

24 CARTE TEMATICHE

25 Club Alpino Italiano (C.A.I.)

26 Orientamento delle carte settentrione - mezzanotte Nord occidente ponente Ovest Est oriente levante Sud meridione - mezzogiorno

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28 Tentiamo una definizione Carte Geografiche? «una rappresentazione in piano, ridotta, simbolica, approssimata, delle caratteristiche della superficie terrestre»

29 1. RIDOTTA 2. SIMBOLICA 3. APPROSSIMATA

30 Ridotta Come si realizzano oggi le carte topografiche

31 Immagine aerea Cartografia

32 La carta geografica è RIDOTTA : Attraverso la SCALA veniamo a conoscere il rapporto esistente fra le distanze misurate sulla CARTA e le distanze REALI

33 Scala 1: La dimensione dell oggetto misurata sulla carta é volte più piccola di quella reale 250 m = cm = 1 cm Scala 1: La dimensione dell oggetto misurata sulla carta é volte più piccola di quella reale 500 m = cm = 1 cm

34 In base alla SCALA classifichiamo le CARTE Carte Le piante e le Mappe Carte topografiche Carte corografiche Carte geografiche Minore di 1 : Tra 1 : e 1 : Tra 1 : e 1 : Da 1 : in poi

35 Le valutazione delle distanze Le distanze reali sono sempre maggiori di quelle misurate sulla carta, sono uguali solo in assenza di dislivello A B C Questa é tutta strada in più rispetto a quella valutata sulla carta e finisce tutta nelle gambe! Distanza planimetrica Distanza corretta con la pendenza Distanza reale A B C

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37 2ª definizione 1. RIDOTTA 2.SIMBOLICA 3. APPROSSIMATA

38 La carta geografica è SIMBOLICA Come ogni altra forma di comunicazione, anche la cartografia si serve di segni che devono essere correttamente interpretati perché si verifichi il trasferimento del messaggio. Si tratta di segni convenzionali topografici, SIMBOLI scelti appositamente in modo che la rappresentazione grafica corrisponda il più possibile alla realtà.

39 La cartografia 1: cosa vediamo davanti a noi camminando

40 I quattro gruppi fondamentali 1. Le opere dell uomo 2. L idrografia 3. La vegetazione 4. I rilievi

41 Le opere dell uomo Sono rappresentate in NERO e in ROSSO A proposito delle strade va ricordato che la loro rappresentazione grafica non è in scala

42 L idrografia Fiumi, laghi, canali, mari, acquedotti, sorgenti, ghiacciai, ecc. Sono sempre rappresentati in blu su qualsiasi tipo di carta

43 La vegetazione E rappresentata solo sulle carte topografiche e sempre utilizzando il colore verde La presenza di un bosco, l individuazione l delle essenze che lo compongono e la loro densità che ne rende più o meno facile l attraversamento è infatti molto importante ai fini dell orientamento

44 I rilievi Curve di livello o Isoipse : le linee ideali che uniscono tutti i punti di uguale quota rispetto al livello del mare

45 Il principio su cui si basa la loro costruzione

46 Il principio su cui si basa la loro costruzione

47 Il principio su cui si basa la loro costruzione

48 Il principio su cui si basa la loro costruzione

49 Il principio su cui si basa la loro costruzione

50 Il principio su cui si basa la loro costruzione

51 Il principio su cui si basa la loro costruzione

52 Il principio su cui si basa la loro costruzione

53 Il principio su cui si basa la loro costruzione

54 Il principio su cui si basa la loro costruzione

55 Il principio su cui si basa la loro costruzione Non rimane che proiettarle in piano su di un foglio per ottenere la rappresentazione grafica di quel rilievo

56 Impluvio, displuvi, valico Displuvi o costoni = sono rappresentati da curve di livello che volgono la loro convessità verso le quote più elevate, a forma di V con vertice a monte Impluvio = è rappresentato da curve di livello che volgono la convessità verso le quote meno elevate, a forma di V con vertice a valle Valico, colle, passo, sella = sono i punti più bassi posti tra due cime. Sono rappresentati da curve di livello di identica quota che si rivolgono reciprocamente il loro lato concavo

57 Cima, cima rocciosa, conca Cima = è rappresentata da una serie di curve di livello concentriche le cui quote crescono progressivamente verso l interno Cima rocciosa = non può essere rappresentata dalle curve di livello perché a causa della pendenza risulterebbero troppo ravvicinate tra di loro. Si ricorre quindi al tratteggio e al lumeggiamento che meglio visualizzano l andamento della parete rocciosa Conca o depressione = ha la stessa rappresentazione della cima, ma in questo caso il valore delle curve di livello decresce verso l interno

58 Concetti da sapere sulle Isoipse Equidistanza = differenza di quota tra una isoipsa e quella successiva, quanto più le curve di livello sono ravvicinate tra di loro più il pendio è ripido e viceversa Intervallo = distanza orizzontale minima esistente fra due curve di livello contigue Direttrici i = linee di livello segnate con un tratto continuo marcato, hanno un dislivello di 100 m. tra una e l altral Intermedie = linee comprese fra le curve direttrici Ausiliarie = segnate con il tratteggio sono curve introdotte quando le curve direttrici e intermedie risultano insufficienti a rappresentare un settore dalla morfologia molto calma in quanto eccessivamente distanziate

59 Curve di livello e pendenze 20 m 20 m 20 m 20 m 20 m 20 m 20 m 20 m 20 m 20 m Le carte rappresentano la superficie del territorio vista dall alto in due dimensioni (piatta), attraverso le curve di livello si cerca di individuare la terza dimensione (altezza o profondità)

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61 3ª definizione RIDOTTA SIMBOLICA APPROSSIMATA

62 La carta è APPROSSIMATA Le proiezioni nella realizzazione di carte geografiche hanno la funzione di rappresentare la superficie della Terra o di una sua porzione sopra una superficie piana

63 Proiezioni Equidistanti Distanze Equivalenti Aree Conformi Angoli Convenzionali Vere Prospettiche Coniche Cilindriche Centrografica Stereografica Ortografica Latitudini alte Latitudini medie Tropici

64 Esempi di deformazione Proiezione prospettica ortografica Proiezione cilindrica

65 Rappresentazione di Mercatore Rappresentazione di Peters

66 Proiezione convenzionale conforme di Mercatore Equatore tangente al cilindro I meridiani sono distanziati in modo uguale I paralleli diventano meno ravvicinati all aumentare aumentare della latitudine Equatore

67 Difetti d3 d2 d1 Difetti: : alle alte latitudini, le aree risultano notevolmente ingrandite tanto che la Groelandia appare estesa quanto l America meridionale che in realtà è circa 9,5 volte più grande

68 Che proiezione usiamo sul territorio Italiano?

69 Proiezione Cilindrica Diretta Proiezione Cilindrica Inversa

70 Proiezione Cilindrica Inversa y x

71 Proiezione di GAUSS - Rappresentazione Policilindrica

72 Proiezione Cilindrica Inversa (convenzionale conforme) di GAUSS In essa, si immagina di proiettare la superficie terrestre su di un cilindro non tangente all equatore ma ad un meridiano Poichè infiniti sono i meridiani, altrettanto infiniti risultano i cilindri tangenti alla superficie terrestre che si può immaginare di costruire In questo modo la proiezione, teoricamente solo conforme, diventa equidistante e, entro certi limiti, anche equivalente.

73 Proiezione di GAUSS N Meridiano CENTRALE del FUSO Equatore Meridiani S Paralleli

74 Il FUSO Solo lungo il meridiano di tangenza non si verificano deformazioni Esse sono comunque accettabili fino al 3 3 di longitudine W e a 3 3 di longitudine E Risulta per cui un area totale di 6 6 di longitudine dove la proiezione non altera in modo sensibile la realtà Tutta la Terra è stata divisa in 60 fusi Sono numerati da 1 a 60 a partire dall antimeridiano di Greenwich procedendo a W verso E

75 La FASCIA L area compresa fra 2 paralleli si chiama FASCIA I fusi sono divisi in 20 fasce orizzontali di 8 8 di latitudine

76 La ZONA L incrocio tra una fascia ed un fuso determina una ZONA L Italia è compresa nelle ZONE: 32T, 33T, 34T, 32S, 33S, 34S

77 Suddivisione della carta d Italiad Si compone di 285 fogli a scala 1: Ogni foglio è diviso in 4 parti uguali a scala 1:50000 (quadranti( quadranti) A sua volta ogni quadrante è diviso in 4 parti uguali a scala 1:25000 (tavolette) Per ultimo, ogni tavoletta e divisa in 4 parti uguali a scala 1:10000 (sezioni) Ogni FOGLIO è composto da 4 QUADRANTI, da 16 TAVOLETTE e da 64 SEZIONI

78 Suddivisione FOGLI = identificati da numeri arabi (1, 2, 3, 285) QUADRANTI = numeri romani (I, II, III, IV) procedendo in senso orario cominciando da quello in alto a destra TAVOLETTE = dalla posizione occupata nel quadrante seguono i punti cardinali (NE, SE, SO, NO) SEZIONI= = suddivisione della tavoletta, si indicano con le lettere (A, B, C, D) seguono per la disposizione lo stesso criterio dei quadranti

79 Nella nuova famiglia delle carte in allestimento si hanno invece i seguenti elementi base: mappa (scala 1: o 1:2000) l' l'elemento (scala 1: 5 000) la sezione (scala 1: ) il foglio (scala 1: )

80 L Italia è compresa nei fogli: NL32, NL33, NK32, NK33, NJ32, NJ33 e per una superficie limitata nei fogli NK34 e NJ34 Carta Il Mondo 1:

81 Carta Il Mondo 1:

82 Spezzone di Quadro d unione a scala 1:50000 I fogli che illustrano l Italia sono 652

83 Nuova cartografia Cartografia attuale Il nuovo foglio rappresenta una superficie di 620 kmq, pari a 6,4 tavolette Il nuovo foglio si estende per un ampiezza di 20 di longitudine e di 12 di latitudine Il quadrante copre un area di circa 360 kmq, pari a quattro tavolette

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85 Conosciamo i 2 metodi principali per localizzare un punto o per farci localizzare su una carta 1. Il reticolato chilometrico UTM 2. Le coordinate geografiche

86 Il reticolato chilometrico UTM Cosa vogliono dire questi numeri? 32T

87 Il reticolato chilometrico UTM Tutte le informazioni riguardanti il reticolato e le operazioni necessarie per individuare un punto al suo interno sono riportate nella cornice di destra della nostra carta Ogni tavoletta, comunque riporta un esempio già svolto che serve da modello 32T

88 Cosa significa 32 T? (1ª FASE) Zona 32 T vuol dire che la nostra tavoletta rientra nel FUSO 32 e nella FASCIA T 32T

89 Comincio a scrivere 32T Visione GPS (UTM/UPS) Europa 50

90 Cosa significa 05 e 50 (2ª FASE) 32T

91 Y ASSI cartesiani ORIGINE 500 N 3 Km. 2 Km. 1 Km. Meridiano centrale del FUSO X W Km. 2 Km. E -3 3 Km. S EQUATORE

92 N N N N N N N N W E W E W E W E W E W E W E W E S S S S S S S S

93 La carta Topografica d Italiad Il valore 500 Km è stato scelto perché sufficiente a coprire l ampiezza del fuso Un fuso di 6 6 ha un ampiezza (in senso EST-OVEST) di circa 666 Km all equatore e di 474 Km circa a 45 di latitudine Meridiano centrale del fuso Origine = 500 KM

94 Distanza reale in km dal meridiano del fuso e dall equatore (2ª FASE) 5095 km dall equatore La prima cifra indica l origine = 500Km (5)36 Km dal meridiano centrale del fuso verso EST

95 Secondo dato da scrivere 32T 05 _ 50 _ Visione GPS (UTM/UPS) Europa 50

96 Come si trovano le coordinate verticali e orizzontali all interno del nostro quadrato di 100 Km? Prima di tutto sulla base del reticolato chilometrico le cui linee sono contrassegnate da una cifra grossa stampata in viola Esse indicano la distanza in Km all interno del quadrato (zona 100 Km x 100 Km) Le coordinate orizzontali sui bordi sinistro e destro corrispondono ai PARALLELI Le coordinate verticali si leggono sui bordi superiori e inferiori della tavoletta e corrispondono ai MERIDIANI 32T ª FASE

97 Terzo dato da scrivere 32T _ _ Visione GPS (UTM/UPS) Europa 50

98 Il punto da determinare si trova all interno dei quadrati di 1 km di lato (4ª FASE) E necessario calcolare la sua distanza in centinaia di metri dai MERIDIANI e dai PARALLELI Dal MERIDIANO immediatamente a OVEST e dal PARALLELO immediatamente a SUD 32T

99 Il Coordinatometro (4ª FASE) Si trova a lato della tavoletta Per la scala 1:25000 è suddiviso di 20 in 20 metri e numerato in centinaia di metri 32T

100 Definizione finale del punto P (4ª FASE) Si mette il coordinatometro sul lato inferiore del quadrato in modo che il suo lato verticale destro passi esattamente per il punto Si leggono quindi le coordinate metriche EST sulla graduazione orizzontale e le coordinate metriche NORD su quella verticale Punto P 32T

101 Riassumiamo il tutto Il nostro punto P nel RETICOLATO CHILOMETRICO UTM si trova alle coordinate = Visione GPS UTM/UPS Europa 50 { 32T

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103 Coordinate GEOGRAFICHE Sono espresse in LATITUDINE e LONGITUDINE Latitudine = Nord o Sud e varia da 0 0 a 90 (Equatore Polo) Longitudine = Est o Ovest e varia da 0 0 a 180 (riferimento Meridiano internazionale di Greenwich)

104 In riferimento alla tavoletta 1:25000 Il riquadro della carta e costituito da margini verticali ed orizzontali che rappresentano archi di meridiano e di parallelo Ai 4 vertici si trovano scritti i valori (espressi in GRADI,PRIMI, SECONDI) della latitudine e longitudine dei vertici stessi Uno scritto in viola l altro scritto in nero In nero fa riferimento a Monte Mario In viola a Greenwich

105 La riquadratura La tavoletta è a segmenti alternati BIANCHI e RIGATI Ognuno di questi rappresenta l ampiezza l di 1 PRIMO ( 1 1 ) Il taglio della tavoletta al ha un ampiezza di 5 5 in latitudine e di in longitudine 1 Primo 1 Primo

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107 Global GPS Positioning System

108 Che cosa è il GPS Il GPS è un ricevitore che, elabora i segnali inviati da satelliti e li traduce in una posizione espressa in: Latitudine Longitudine

109 Come funziona satelliti, 1 rotazione completa ogni 12 ore (11h e 58 ), 6 piani orbitali, da ogni punto della terra ne sono sempre visibili almeno 5 (massimo 8) Il GPS attraverso il segnale di 4 satelliti è in grado di calcolare la propria posizione: longitudine, latitudine e quota

110 Bisogna avere una visibilità abbastanza ampia del cielo E necessario che il ricevitore abbia a disposizione almeno TRE satelliti visibili per fare un fix (punto) Ne servono QUATTRO per rilevare anche la quota. 45 di inclinazione verso il cielo dalla nostra posizione Inclinazione sull orizzonte celeste Limiti del GPS

111 Esistono due tipi di sistemi utilizzati dai ricevitori per acquisire i dati dai satelliti: Parallelo Multiplexing

112 GPS abbinato sempre alla CARTA TOPOGRAFICA e alla BUSSOLA

113 Fondamentale Non è possibile l utilizzo del GPS con tutte le carte, ma solo con quelle che presentano il reticolato UTM (proiezione Universale Trasversa di Mercatore) Coordinate Geografiche (latitudine e longitudine in gradi)

114 Come settare il GPS Per sapere dove ci si trova, è necessario poter mettere in relazione i dati del GPS con la carta che si possiede. Lungo un lato della carta, si trova la legenda con i segni convenzionali, il quadro di insieme e i dati caratteristici della carta.

115 Pagina dei settaggi In tutti i modelli di GPS esiste una pagina dove settare e impostare lo strumento

116 La proiezione della carta (map datum) Quello internazionale è WGS 84 (World Geografic Standard 1984)

117 La proiezione della carta (map datum) In Europa, lo standard è quello riferito al formato Europa 1950.

118 Errore Lineare tra i MAP DATUM Europa T Eur 1950 WGS T L errore 250 m. circa lineari WGS 84

119 Il formato della posizione (position format) Il formato della posizione è il parametro che viene usato per rappresentare la longitudine e la latitudine. Il Sistema UTM/UPS Il Sistema Gradi-primi-secondi.

120 Il formato della posizione

121 Come comunicare con l elicotterol

122 Come comunicare con l elicotterol map datum = WGS 84 position format = Coordinate geografiche hddd.mm.mmm.mm.mmm (gradi. primi. millesimi di primo)

123 Ore 10 1 Quando l elicottero è a vista comunicare sul canale diretto delle radio 3 Ore 8 Ore Ore 5 5 Ore 2 4

124 Come comunicare con la sala operativa o i campi base

125 Come comunicare con la sala operativa o i campi base map datum = Europa 1950 position format = UTM / UPS Coordinate chilometriche

126 Il GPS come convertitore di MAP DATUM e POSITION FORMAT Avendo a disposizione una posizione in COORDINATE GEOGRAFICHE o UTM/UPS, le si può inserire manualmente nel GPS. Si nomina il punto (WAYPOINT) Si entra nel MAP DATUM e si converte nel MAP DATUM e POSITION FORMAT desiderato

127 Gli utilizzi fondamentali 1) Coordinate geografiche. 2) Marca Waypoint (Mark Waypoint) 3) Rotta (Routes( Routes) 4) Registro di traccia (Track Log) 5) Registro di traccia inversa (Track Back) 6) Vai a (Go To)

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129 Cosa mi manca per organizzare topograficamente un soccorso?

130 Divisione del territorio in zone Confini morfologici (creste-canali canali-costoni) costoni) Sentieri segnati Strade Linee elettriche Condotte forzate Fiumi Impianti sciistici

131 La scala ottimale per il soccorso 1:10000 CTR solo reticolato UTM Gauss Boaga 1:25000 IGM reticolato UTM Gauss Boaga e reticolato geografico

132 DEFINIZIONE AREA

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134 Sistemi di divisione del territorio

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141 Carta Tecnica Regionale CTR

142 Spostamento del reticolato Gauss Boaga a UTM

143 Coordinate Gauss -Boaga

144 Reticolato Gauss -Boaga

145 Coordinate UTM

146 05 33 Reticolato UTM 05 34

147 Il Coordinatometro non serve cm. cm.

148 Il Coordinatometro non serve cm. cm.

149 Quando si definisce il dato aggiungere lo 0 come riferimento di Longitudine nel reticolato UTM 0

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151 Organizzazione del soccorso 1) Individuare la zona con il programma ITALOC in sala operativa 2) Convertire le coordinate in UTM/UPS Europa ) Trovare e riportare sulla cartina 1 : il punto preciso. 4) Riportare il punto sulla cartina 1 : CTR 5) Verificare i due punti con la quota. 6) Confrontare le cartine e scoprire i dettagli differenti tra una e l altra. l (fondamentali per il soccorso). 7) Studiare la carta e trovare il punto più vicino è accessibile con i mezzi di soccorso. 8) Trovare le coordinate dove lasciare i mezzi. 9) Individuare la morfologia del terreno. 10) Individuare il dislivello da percorrere a piedi. 11) Individuare la distanza in linea d aria. d 12) Individuare sulla carta se ci sono sentieri per essere più veloci nell avvicinamento. 13) Progettare una ROTTA di avvicinamento e inserirla nel GPS 14) Stimare il tempo necessario per raggiungere l infortunato. l 15) Organizzare le squadre di soccorso con il materiale di gruppo e individuale da trasportare a piedi. 16) Arrivati sul luogo dove si lasciano i mezzi impostare sul GPS le coordinate e trovare il luogo inserendo il GO TO. 17) Organizzare le squadre in modo che tutti siano impegnati in modo adeguato. 18) Verificare le comunicazioni radio con la centrale e con le squadre di soccorso. 19) Verificare se nelle vicinanze del luogo dell incidente può intervenire l elicottero l e dare le coordinate geografiche della piazzola d atterraggio. d 20) Suddividere il territorio in zone per iniziare una ricerca persona

152 V.P. Alfio Riva

153 Esempi di Carte Topografiche in Italia Istituto Centrale Geografico Torino I.G.M. Istituto geografico Militare Italia Kompass Bolzano Com. Mont.1 Com. Mont.2 De Agostini Tabacco Trentino Alto Adige Sezioni Del C.A.I.

154 Topografia Arco Alpino Paesi confinanti con l Italia Svizzera Francia Austria Servizio Topografico Federale 1:25000 e 1:50000 Istituto Geografico Nazionale 1:50000 suddivisa in 8 fogli 1:20000 Unione delle Alpi Tedesche 1:25000 e 1:50000 Matterhorn Martigny Istituti Turistici 1:50000 Particolare Particolare Gruppo Alpino Rudolf Rother 1: :50000 Kitzbuheler Zell am See

155 Gradi Miglia - Chilometri 1 1 grado di Latitudine = 111,21 Km. 111,21 Km. = 60 Miglia nautiche 1 1 Minuto primo di grado di Latitudine = 1 Miglio nautico 1/60 di grado = 1852 metri La misura angolare tra due punti espressa in minuti primi è anche la rispettiva distanza in Miglia nautiche Back

156 Leggere le coordinate geografiche Prima la lettura della latitudine Seconda la lettura della longitudine Funzioni

157 Funzione di Mark Waypoint Dopo aver inserito un waypoint assegnategli sempre un nome o un numero in modo da selezionarlo in un secondo tempo nella lista dei waypoint memorizzati In qualche caso lo si può memorizzare assegnandogli anche un icona Funzioni

158 Seguire una ROTTA Estrapolando sulla carta topografica dei punti noti (waypoint)) o avendo già in memoria dei punti, si può pianificare un percorso

159 Seguire una ROTTA Il percorso tra waypoint e waypoint, assomiglia a tante spezzate. Il GPS in questo caso calcola delle direzioni in linea d aria Funzioni

160 Registrazione del percorso Impostando la funzione TRACK LOG (registro di traccia), memorizzo dall inizio alla fine il mio percorso non in linea d aria ma seguendo fedelmente i miei spostamenti

161 Registrazione del percorso Attenzione al consumo delle batterie sui percorsi lunghi

162 Registrazione del percorso Funzioni

163 Funzione di TRACK BACK Impostando la funzione, mi permette di rifare il percorso registrato In caso di improvviso cambiamento della visibilità mi permetterebbe di ritornare al punto dove sono partito

164 Funzione di TRACK BACK Il percorso registrato si può seguire dalla fine all inizio o viceversa Funzioni

165 Funzione GOTO (vai a) Serve per raggiungere un determinato luogo attraverso un dato inserito da noi Il dato si può memorizzare inserendo le sue coordinate o inserendo un waypoint nella rubrica del GPS

166 Funzione GO TO (vai a) Il percorso da seguire è un percorso in linea d aria

167 Funzione GO TO (vai a) Dopo aver inserito il punto seguire fedelmente l indicatore di direzione L indicatore vi da la direzione giusta solo se voi siete in movimento Funzioni

168 Enti Vari (Comunità Montana) Back

169 Enti Vari (Comunità Montana) Back

170 Enti Vari (Istituto geografico DeAgostini) Back

171 Istituto Geografico Militare (I.G.M( I.G.M.).) Back

172 Istituto Geografico Centrale Torino Back

173 Kompass Istituto Geografico Bolzano Back

174 Tabacco (Trentino Alto Adige) Back

175 Club Alpino Italiano (C.A.I( C.A.I.).) Back

176 Svizzera 1 : Back

177 Svizzera 1 : Back

178 Svizzera 1 : Back

179 Svizzera 1 : Back

180 Austria Back

181 Austria Latitudine: Länge Longitudine: Breite Altezza: Höhe Back

182 Proiezioni Equidistanti Distanze Equivalenti Aree Conformi Angoli Convenzionali Vere Prospettiche Coniche Cilindriche Centrografica Stereografica Ortografica Latitudini alte Latitudini medie Tropici

183 In una carta geografica ideale occorrerebbe rispettare: La proporzionalità tra le DISTANZE sulla Terra e quelle corrispondenti sulla carta back

184 In una carta geografica ideale occorrerebbe rispettare: La proporzionalità tra le AREE misurate sulla terra e quelle realizzate sulla carta back

185 In una carta geografica ideale occorrerebbe rispettare: La forma delle superfici rappresentate che sulla carta dipendono dagli ANGOLI del reticolato geografico disegnato, angoli che dovrebbero essere uguali a quelli creati sulla Terra da meridiani e paralleli back

186 Proiezioni geografiche E sufficiente sapere che nessuna proiezione vera,, cioè nessun metodo ispirato a rigorosi principi geometrici, è in grado di evitare ogni deformazione possibile. Si ricorre a particolari artifici correttivi che danno luogo alle proiezioni modificate, allo scopo di correggere le naturali distorsioni. Si basano su principi geometrici e matematici.

187 Proiezione modificata o vera Vengono realizzate proiettando il reticolo geografico su una superficie ausiliaria che può essere un piano oppure la superficie curva di un solido geometrico (cilindro o cono) back

188 Proiezioni geografiche proiezioni convenzionale: seppure derivate dalle vere, utilizzano espedienti che minimizzano le deformazioni o permettono di giungere a risultati prefissati. back

189 Proiezioni prospettiche Si realizzano proiettando, a partire da un punto, il reticolato geografico su un piano che deve essere tangente alla sfera terrestre Il punto di tangenza può essere uno dei poli e allora la proiezione si dice polare Si dice equatoriale quando il punto di tangenza è posto sull equatore Si dice obliqua in tutti gli altri casi back

190 Tipi di proiezioni prospettiche Centrografica o gnomonica: : se il punto di origine della proiezione (il punto di vista) è posto al centro della Terra

191

192 back

193 Tipi di proiezioni prospettiche Stereografica: : se il punto di origine è situato sulla superficie della sfera e diametralmente opposto a quello di tangenza

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195 back

196 Tipi di proiezioni prospettiche Ortografica: : se è posto all infinito

197 back

198 Proiezione cilindrica

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202 back

203 Proiezione conica

204 Proiezione conica Per rappresentare aree geografiche anche vaste, ma limitate a parte di un emisfero, rispettando le superfici e le distanze Si ottengono proiettando una superficie sferica sopra un cono Se il cono e tangente alla sfera il contatto avviene lungo un circolo massimo Se il il cono è secante la sfera, esso la tocca lungo due linee, una di queste è un circolo massimo, l altra l è un circolo minore I paralleli sono rappresentati con archi di circonferenza I meridiani sono rappresentati con linee rette Le carte ottenute con proiezioni coniche sono equidistanti solo per le aree prossime al punto di tangenza

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208 back

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