Dott. Ivo Parisse Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport Specialista in Medicina Legale
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1 Dott. Ivo Parisse Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport Specialista in Medicina Legale L ALLENAMENTO PROPRIOCETTIVO NEL CONTESTO DELLA PREPARAZIONE E DELLA RIABILITAZIONE DI UN QUALSIASI SOGGETTO
2 LA POSTURA è la posizione che un corpo vivente occupa nello spazio sia in toto che nelle singole parti (dal punto di vista anatomico). È l espressione della personalità essendo individuale, unica ed irripetibile (dal punto di vista psicologico). Da ciò si desume che ogni essere umano possiede una propria individualità vertebrale, statica e dinamica, espressione innata e risultato degli adattamenti alle condizioni di vita abituale, agli stimoli prodotti dalla gravità e a quelli psico-emotivi. N.B. Stazione eretta in appoggio bipodalico o monopodalico Uso del computer Goffaggine da esame
3 con il termine POSTURA intendiamo: La stazione eretta che l uomo ha assunto nel passaggio dalla posizione quadrupedica a quella verticale e ciò ha determinato notevole pressione: 1.sui dischi vertebrali 2.sull articolazione coxo-femorale 3.sull apparato vascolare degli arti inferiori N.B. Algie a livello lombare Coxartrosi Idroterapia (riabilitazione in acqua)
4 la POSTURA dipende da: Fattori genetici Fattori personali Sono le caratteristiche anatomomorfologiche (tipo di rachide, lunghezza dei segmenti scheletrici), le caratteristiche fisiologiche (rigidità, forza, ecc.) e le caratteristiche razziali Caratterizzati dalla storia personale del soggetto costituita dalle sue esperienze, dal suo vissuto ed è iscritta nel sistema nervoso Vengono invece definite border-line le caratteristiche psicologiche (introverso, estroverso) perché vanno a posizionarsi tra i fattori genetici e personali.
5 la POSTURA può essere influenzata da: Fattori ENDOGENI costituiti da: fattori costituzionali fattori auxologici fattori endocrinologi fattori congeniti Fattori ESOGENI costituiti da: fattori alimentari (diete povere, ricche, carenze alimentari) sedentarietà posizioni scorrette mantenute sui banchi di scuola zaino troppo pesante
6 I difetti posturali più frequenti si riscontrano a livello di: Arto inferiore (dismetrie) Bacino (lussazione) Addome (piatto, globoso) Gabbia toracica (a botte, pectus escavatum) Spalle (sviluppo muscolare, ipertrofia monolaterale) Colonna vertebrale (atteggiamento dismorfismi cifosi; paramorfismi scoliosi ) Caviglia Piede ;
7 L EQUILIBRIO CORPOREO assume un ruolo primario nell assunzione e mantenimento della postura e implica integrità scheletrica. Meccanismi di natura riflessa e automatica intervengono costantemente per mantenere o ripristinare l equilibrio nell uomo attraverso un adeguata tensione muscolare. Essi sono: le reazioni statiche di sostegno; i riflessi di raddrizzamento ed equilibrio. INFATTI:
8 Il MANTENIMENTO DELLA STAZIONE ERETTA è il risultato di un equilibrio passivo mantenuto esclusivamente: dall elasticità legamentosa e dalla tensione muscolare ma l attività tonica, essendo discontinua, provoca caratteristiche di instabilità. A causa di ciò la colonna vertebrale non si presenta mai nelle stesse condizioni.
9 Perciò ci si deve preoccupare di EDUCAZIONE e RIEDUCAZIONE POSTURALE intese come l insieme delle azioni educative utilizzate per ottenere il miglior aggiustamento posturale, nel senso di adattare la posizione tonica del soggetto all ambiente.
10 L apprendimento della postura è il risultato della ricerca di una migliore immagine corporea che inizia dalla presa di coscienza e prevede l intervento dei riflessi propriocettivi. INFATTI Le alterazioni posturali possono derivare dalla alterata conoscenza dei riflessi propriocettivi (vedi ginocchio,caviglia, ecc.) oltre che: da disturbi percettivo-cognitivi associati ad insufficiente controllo antigravitario dei segmenti corporei, oppure derivare da errati automeccanismi posturali assimilati nel tempo. ATTUALMENTE COSA POSSIAMO FARE? Il mantenimento di una postura corretta dipende dall interazione e dall equilibrio fra i muscoli, le articolazioni, l apparato visivo, il sistema temporo-mandibolare (A.T.M.) e lo stato emozionale. Ecco perché studiare la postura, misurando le variazioni della posizione ottimale del nostro stare in piedi, può darci innumerevoli informazioni su tutti gli apparati che influenzano e sono influenzati dalla postura stessa. Per es. uno squilibrio posturale può venire in conseguenza di disturbi quali vertigini, cefalee, presenza di cicatrici, e persino intolleranza alimentare.
11 L esame posturale viene oggi effettuato mediante pedana stabilometrica, un sofisticato apparecchio che consiste di una pedana con una serie di sensori posti al suo interno e collegati ad un computer, il quale rileva automaticamente ed accuratamente disposizioni di pesi ed equilibri del corpo. L esame è molto semplice e rapido da effettuare e la risposta è formulata in maniera tale da essere,per lo meno nelle sue linee generali, ben compresa anche dal paziente. L esame posturale permette di : misurare le condizioni posturali (ripartizione del carico sui pilastri di appoggio dei piedi-localizzazione del baricentro generale e di ciascun piede); misurare lo stato dell equilibrio (statokinesiogramma-stabilogrammaindici stabilometrici); effettuare la rieducazione posturale e dell equilibrio; effettuare l analisi e normalizzazione delle asimmetrie; effettuare analisi statistiche.
12 GINNASTICA PROPRIOCETTIVA Ha riscontri positivi sia nell ambito delle prestazioni sportive che della prevenzione degli infortuni. Compito importantissimo del Medico Specialista in Medicina dello Sport in sinergia con l Educatore fisico e/o laureato in Scienze Motorie e/o Massaggiatore è quello di consigliare e seguire costantemente l attuazione di questa metodica che porterà inevitabilmente ad una migliore strutturazione dello schema corporeo, all affinamento di schemi motori complessi ed alla comparsa di nuove sensazioni utili nel lavoro muscolare che interessa sia a livello di allenamento che di previsione di traumi. N.B. Gruppi di persone praticanti sport in cui la patologia distorsiva ha un elevata incidenza (basket, calcio, pallavolo, calcetto) e gruppi di persone che frequentano le strutture come praticanti ludici. Le lesioni di legamenti crociati anteriori e/o posteriori, le lesioni meniscali, le distorsioni di caviglie, le fratture interessanti piede-avampiede, le patologie artrosiche d anca con intervento protesico e le fratture di femore sono i traumi che maggiormente traggono vantaggio dalla ginnastica propriocettiva.
13 L UOMO nella stazione eretta è costantemente sottoposto a continui sbilanciamenti dovuti all azione gravitazionale: il nostro SISTEMA PROPRIOCETTIVO deve lavorare continuamente con appropriate contrazioni e decontrazioni muscolari per ottimizzare i riflessi stabilizzanti che sono alla base del mantenimento dell equilibrio la GINNASTICA PROPRIOCETTIVA ha quale obiettivo il miglioramento del controllo posturale in situazioni estreme sia di staticità che di dinamicità
14 GLI ORGANI O APPARATI DI SENSO Raccolgono Dall ambiente esterno dell organismo e/o Dall ambiente interno dell organismo STIMOLI DI VARIA NATURA CHE si trasformano in Impulsi nervosi Eccitamenti nervosi vengono trasmessi al sistema nervoso centrale determinando Atti riflessi Sensazioni coscienti (se raggiungono le aree sensoriali della corteccia cerebrale)
15 I PROPRIOCETTORI O RECETTORI MUSCOLARI Sono rappresentati principalmente dai FUSI NEUROMUSCOLARI e ORGANI MUSCOLO-TENDINEI Determinano e regolano il tono muscolare e la postura: ricordiamo che il tono è costituito dallo stato di tensione del muscolo a riposo Valutano il grado di contrazione che il muscolo deve attuare per superare una data resistenza: possiamo definirli regolatori della contrazione muscolare (Corpuscoli Pacini, Ruffini e Golgi)
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17 Fuso neuro-muscolare Organo muscolo tendineo del Golgi
18 Tendini Capsule Muscoli Legamenti articolari Costituiscono gli ORGANI DELL APPARATO DI MOVIMENTO
19 RECETTORI Sistema di rilevazione percepisce lo stimolo PROPRIOCETTORI ESTEROCETTORI Sistema di rilevazione percepisce lo stimolo Sistema di conduzione trasmette lo stimolo al midollo VIE AFFERENTI CENTRALI MIDOLLO SPINALE ARCO RIFLESSO VIE AFFERENTI PERIFERICHE Sistema di conduzione trasmette lo stimolo al cervelletto CERVELLETTO Zona di integrazione dei segnali VIE EFFERENTI Sistema di conduzione porta le risposte appropriate al livello degli effettori muscolari Sistema effettorio attiva la risposta muscolare PLACCA MOTRICE
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21 Da tutto ciò si evince l importanza della GINNASTICA PROPRIOCETTIVA Ad ogni seduta di allenamento specifico per ogni sport, propiniamo sistematicamente una quantità di esercizi propriocettivi VARIANDO NEL TEMPO SOLO LA DIFFICOLTA. Alla fine delle sedute standard: ginnastica propriocettiva di 15 minuti ogni esercizio ha una durata variabile dai 10 ai 15 secondi, ripetuto per 5 volte con recupero di circa 20 secondi. Il materiale è costituito da tecniche di allenamento suddivise in:
22 TECNICHE DI ALLENAMENTO MANUALI Consistono nel sottoporre gli atleti a delle spinte dirette a squilibrarlo STRUMENTALI Consistono nel sottoporre gli atleti all utilizzo di attrezzi diversi che determinano o provocano uno squilibrio generale o locale
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26 Semipasso Anteriore Semipasso Posteriore
27 Importante risulta la posizione del piede che deve appoggiare: in maniera non passiva, ma attiva, con le dita in prensione, grimpanti ; caricando soprattutto il bordo laterale; mantenendo il calcagno e l alluce ben fissi sul piano d appoggio; mantenendo l arco interno del piede ben sollevato
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36 Cappello del prete Tavola instabile di Freeman o surf
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40 1. Per quanto concerne la difficoltà degli esercizi si procede sottoponendo i soggetti a situazioni progressivamente complesse partendo dall appoggio bipodalico a terra fino ad arrivare all uso monopodalico su piani instabili anche con l esclusione dell esterocettore visivo: 2. La riabilitazione propriocettiva è da attuarsi (nel caso dei traumi) dopo aver ottenuto una buona articolarità e un buon trofismo muscolare. 3. Il tempo che deve trascorrere dall infortunio all inizio della terapia varia in relazione all intervento e ai tempi di recupero (soggettivi). 4. Una visita per prendere visione della condizione anatomofunzionale del compartimento interessato risulterà sempre di fondamentale importanza. QUINDI:
41 UN PROGRAMMA DI ALLENAMENTO INTEGRATO CON ESERCIZI PROPRIOCETTIVI, INSERITO IN UN PROGRAMMA SCIENTIFICO DI LIVELLO SUPERIORE E INDISPENSABILE PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE DELL ATLETA, PER DIMINUIRE LA PERCENTUALE DI PATOLOGIE OSTEO ARTICOLARI E MUSCOLO-TENDINEE E PER REALIZZARE UN INCREMENTO DELLA CAPACITA DI REAZIONE MOTORIA DELLE VARIE COMPONENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE SIA DEGLI SPORTIVI CHE DEI LUDICI.
42 . e gli anziani..visto che per il si prevede una popolazione di circa il 35% di ultrasettantenni a cui noi tutti addetti ai lavori abbiamo l obbligo di dare benessere ma soprattutto qualità alla loro vita salvaguardando così anche la nostra vita.
43 E PERCHE GLI ANZIANI CI DICONO SEMPRE TU SARAI QUELLO CHE IO SONO E NOI CE LO AUGURIAMO DI CUORE ALTRIMENTI SAREMO SOLTANTO UN RICORDO PER I NOSTRI PARENTI!!!!!!
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