CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE. Genova, 2 luglio 2014

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1 CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Genova, 2 luglio 2014

2 Il trasporto e lo smaltimento a norma ambientale e sanitaria

3 I consideranda del Reg (2) A prescindere dall origine, i SOA costituiscono un rischio potenziale per la salute pubblica e degli animali nonché dell ambiente (3)Lo smaltimento di tutti i SOA non è un opzione realistica, dato che comporterebbe costi insostenibili e rischi eccessivi per l ambiente (6) le regole dovrebbero tenere conto dei rischi per l ambiente

4 (17) Per ragioni di coerenza della legislazione comunitaria, è opportuno utilizzare le definizioni di cui alla Direttiva 2008/98 relativa ai rifiuti (19) La Direttiva 1999/31 relativa alle discariche stabilisce le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni di discarica (57) Per garantire la coerenza della legislazione comunitaria è necessario chiarire la relazione fra le prescrizioni del regolamento SOA e la legislazione comunitaria sui rifiuti

5 Ma anche altre disposizioni ci possono aiutare a far chiarezza sui nostri obblighi Regolamento (CE) No 854/2004, Allegato I, Sezione III, Capitolo IV, punto A in merito alla qualificazione dei veterinari ufficiali: 2 L A.C. verifica attraverso un esame la conoscenza da parte del candidato veterinario ufficiale dei seguenti temi: (t) problemi ambientali legati alla produzione di alimenti (inclusa la gestione dei rifiuti)

6 E, ancora più importante,: 3. Il veterinario deve avere la capacità della cooperazione interdisciplinare

7 Chiarimenti sull interazione con altra normativa comunitaria Regolamenti Europei Regolamento SOA Interazione fra regolamenti, decisioni, raccomandazioni, pacch. igiene Reg. BSE Regolamenti e direttive ambiente Basel Convention

8 E di fronte alla preoccupazione delle autorità comunitarie sulla necessità di coordinare al meglio le diverse attività di controllo, in attesa che anche per gli aspetti ambientali la legislazione comunitaria passi dalle Direttive ai Regolamenti, cosa succede, nel nostro Paese?

9 Letame destinato alla produzione di biogas, è rifiuto La Cassazione (sentenza n del 14/4/14) rigetta il ricorso contro il sequestro preventivo di un'area dove era stato depositato, senza alcuna autorizzazione, il letame equino destinato ad alimentare un impianto per la produzione di biogas.. Non è poi applicabile neanche la deroga prevista dal comma 2, lettera b) dello stesso articolo 185, che esclude dal Codice ambientale i sottoprodotti di originale animale disciplinati dal regolamento 1069/2009/CE, visto che è la stessa norma di deroga ad escludere la propria applicazione nel caso di sottoprodotti destinati ad essere utilizzati per compostaggio o produzione di biogas. Reteambiente: Milano, 12 maggio 2014 Alessandro Geremei

10 Un caso di schizofrenia? Non disponendo delle competenze tecniche legali per poter entrare nel merito della succitata sentenza, non possiamo che dedurre che, almeno in questo caso, il coordinamento fra le diverse autorità che si occupano a vario titolo di sottoprodotti, è stato carente con grave danno per l immagine del Paese che può essere associato ad una situazione di incertezza del diritto.

11 E proprio così? La normativa comunitaria sui SOA ammette la prevalenza della norma ambientale su quella sanitaria nel momento in cui si decida l eliminazione (smaltimento) del sottoprodotto, sia attraverso l incenerimento (art.6.a Reg.142) che l avvio a discarica che, infine, mediante l immissione in impianti di biogas e compostaggio

12 Si potrebbe obiettare, commentando da non tecnici la sentenza, che lo stoccaggio di letame equino è fase diversa dallo smaltimento dello stesso in un impianto di biogas e che, probabilmente, tale attività rientrava nel campo di applicazione del Regolamento SOA ma, più che la valutazione del singolo caso, offriamo ai partecipanti lo spunto per riflettere su quanto sia da perseguire la cooperazione interdisciplinare e su quanto possa essere pericoloso dare come esaustive indicazioni su temi che in realtà coinvolgono altre competenze

13 Quello che deve sempre tenere presente il personale inquadrato come Autorità Competente (Ministero, Regione, ASL) è il comma 1 (b) dell articolo 1 del Regolamento (CE) No 882/2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, cioè la nostra Bibbia:

14 b) garantire pratiche commerciali leali per i mangimi e gli alimenti e tutelare gli interessi dei consumatori, comprese l'etichettatura dei mangimi e degli alimenti e altre forme di informazione dei consumatori.

15 Tale frase sottintende, a mio modo di vedere, che l AC deve adoperarsi, per quanto in suo potere, per l attenuazione o l eliminazione di tutte quelle contingenze che possano trasformarsi, per gli operatori, in un handicap nei confronti di altri operatori che svolgono attività consimilari.

16 E sicuramente un compito non facile e dipendente in gran parte anche dalla disponibilità a collaborare di terzi soggetti pubblici Ma è sicuramente un compito a cui non può sottrarsi la veterinaria del XXI secolo

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