Provincia Massa-Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro

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1 Provincia Massa-Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Rapporto sul Mercato del Lavoro Anno 2012

2 Ringraziamenti Il rapporto è il risultato dell'attività di ricerca svolta dall'osservatorio Provinciale per il Mercato del Lavoro, realizzato con il contributo del Dott. Gabriele Levi e coordinato dalla Dott.ssa Paola Marini. Contributi significativi sono pervenuti dalla Dott.ssa Michela Tarabella Direttrice della Direzione Territoriale del Lavoro e dal Dott. Gino Buratti della Prefettura di Massa-Carrara. Preziosi sono stati i contributi delle tutor dell'apprendistato, dei tutor dell'obbligo formativo, delle consulenti del servizio incontro domanda/offerta, del servizio formazione professionale e dei collaboratori del servizio orientamento e bilancio delle competenze. Ulteriore importante fonte informativa sono stati i dati resi disponibili dalla Camera di Commercio di Massa-Carrara. Un ringraziamento particolare a Giovanni Manfredi, Ezio Alberti, Franco Parenti, Marta Venturi, Patrizia Rivolo e a tutto il personale del Servizio Politiche del Lavoro che ha collaborato alla lettura dei dati ed ha permesso la stesura del rapporto sul mercato del lavoro

3 INDICE 1 PRESENTAZIONE SINTESI DEL RAPPORTO IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO PROVINCIALE IL TERRITORIO E LA POPOLAZIONE IL MERCATO DEL LAVORO (RILEVAZIONE ISTAT) LE IMPRESE L IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE I DATI DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO AMMORTIZZATORI SOCIALI Cassa Integrazione I DATI DEL CENTRO PER L IMPIEGO LA DISOCCUPAZIONE I dati di stock Le iscrizioni 2011 dati di flusso La Mobilità IL MERCATO DEL LAVORO Gli Avviamenti Le Cessazioni Tavole di raffronto CONTROVERSIE DI LAVORO LE POLITICHE ATTIVE DEL CENTRO PER L IMPIEGO ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE CONSULENZA ORIENTATIVA DI 2 LIVELLO INCONTRO DOMANDA-OFFERTA DI LAVORO CREAZIONE DI IMPRESA STABILIZZAZIONI TIROCINI COLLOCAMENTO MIRATO PER DISABILI FORMAZIONE ESTERNA APPRENDISTATO OBBLIGO FORMATIVO CIG E MOBILITÁ IN DEROGA TRIO WEB LEARNING POINTS PROGETTO IRIDE LA CARTA ILA INDICE DEI GRAFICI INDICE DELLE TABELLE

4 1 PRESENTAZIONE In questi anni l Amministrazione provinciale ha lavorato su molteplici fronti in un contesto di grave e perdurante crisi economica che ha colpito duramente anche il nostro territorio. Riteniamo che, in un simile quadro di precarietà, la Provincia abbia contribuito a fronteggiare la situazione adottando, nella prima fase, opportuni strumenti di difesa come gli ammortizzatori sociali, e successivamente ad attuare interventi di politiche attive del lavoro e attività formative specifiche, con un attenzione rivolta anche alle fasce deboli della popolazione, per offrire un supporto al numero crescente di persone che ha utilizzato i servizi per l impiego.. Ritengo che il bilancio di questi anni, nel contesto di riferimento e grazie anche all impegno di tutto il personale del Settore Lavoro e Formazione Professionale, sia positivo. Vorrei ringraziare i Sindaci di tutto il territorio della Costa e della Lunigiana per la fattiva collaborazione e tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per il contributo datomi nella realizzazione di questi impegni. Raffaele Parrini Assessore Politiche del Lavoro, Formazione Professionale, Pubblica Istruzione della Provincia di Massa-Carrara - 4 -

5 2 SINTESI DEL RAPPORTO Il presente capitolo riporta sinteticamente le principali informazioni presentate in questo Rapporto sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara per l anno Il contesto socio-economico provinciale La Provincia di Massa-Carrara si estende per kmq e comprende 17 Comuni, nei quali risiedono, al 31/12/2012, complessivamente abitanti. In termini di genere si rileva una prevalenza della quota di popolazione femminile (51,9%) rispetto alla quota maschile (48,1%). Nei Comuni della Costa risiede il 72,2% della popolazione mentre nella Lunigiana il restante 27,8%. Al 31 dicembre 2012 la popolazione straniera risulta composta da residenti pari al 6,8% della popolazione complessiva. Il 38% degli stranieri proviene dalla Romania, seguono i cittadini provenienti dal Marocco e dall Albania. Il mercato del lavoro Il tasso di occupazione provinciale si attesta al 58,9%, dato superiore al valore rilevato nel 2011 (58%). In termini di genere si registra un aumento del tasso di occupazione maschile passato dal 65,9% del 2011 al 68,4% del 2012 mentre il tasso di occupazione femminile registra una contrazione passando dal 50,1% del 2011 al 49,4% del 2012 (50,1%). Particolarmente negativa l evoluzione dei livelli di disoccupazione con un tasso complessivo che ha raggiunto l 13,2%. Tale peggioramento è frutto del forte aumento della disoccupazione femminile (passato dall 14,2% al 17,2%) e dall incremento della disoccupazione maschile (passato dal 9,7% al 10,1%). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha raggiunto il 64,2% dato che rappresenta il valore più elevato tra le Province della Toscana. Il sistema imprese Al 31 dicembre 2012 sono complessivamente le imprese registrate in Provincia di Massa-Carrara evidenziando un tasso di crescita positivo (0,34%); il 29,2% delle imprese opera nel settore del Commercio, seguono il settore delle Costruzioni (17,9%) e le attività manifatturiere (11,6%). Circa il 50% delle imprese è costituito da ditte individuali. L impresa femminile Nel 2012 sono le imprese femminili presenti nella Provincia di Massa-Carrara e rappresentano il 24,6% delle imprese totali (dato sostanzialmente stabile)

6 I dati della Direzione Provinciale del Lavoro Nel corso del 2012 le vertenze private sono state 112 di cui 69 promosse da uomini (pari al 62%) e 44 da donne (pari al 38%). Tra le cause più frequenti di tentativo di conciliazione figurano le differenze retributive (61%). Le vertenze pubbliche sono state 4 equamente distribuite tra uomini e donne. Sono state avviate presso la D.T.L. di Massa Carrara 116 procedure conciliative di cui 86 concluse con verbale di accordo tra le parti. Nell ambito delle ispezioni sono stati riscontrati 168 lavoratori in nero (di cui 26 extracomunitari). In termini di genere, il 67% è costituito da uomini ed il 33% da donne. Gli ammortizzatori sociali La Cassa Integrazione Nel corso del 2012 le ore di integrazione salariale autorizzate sono risultate pari a Rispetto al 2011 il numero di ore è in aumento (+12,9%) ma con significative differenze a seconda della tipologia di intervento. A fronte della diminuzione del ricorso alla CIG ordinaria (-25,6%), nel 2012 è aumentato sia il ricorso alla CIG in deroga (+26,3%) che quello alla CIG straordinaria (+66,9%). I dati del Centro per l Impiego La Disoccupazione Al 31/12/2012 lo stock di iscritti al Centro per l Impiego ha raggiunto le unità, con un incremento del 9,1% rispetto al dato del Le iscrizioni femminili rappresentano il 56% dello stock. Nel corso dell anno il numero degli iscritti (dati di flusso) al Centro per l Impiego della Provincia di Massa-Carrara è stato pari a unità. Rispetto al 2011 i dati di flusso evidenziano una diminuzione delle iscrizioni (-6,2%) prevalentemente dovuto ad una riduzione del numero di iscrizioni femminili (-12,3%) mentre sostanzialmente stabile il numero di iscrizioni maschili (0,1%). In termini di genere, le iscrizioni riguardano in leggera prevalenza gli uomini (52,4%) rispetto alle donne (47,6%). Il picco di iscrizioni si è registrato nel mese di luglio. Per il 2012, il numero dei lavoratori in mobilità è risultato pari a 1.693, rispetto al 2001 i dati evidenziano un significativo aumento (+14,2%). La mobilità regolata dalla legge 236 (licenziamenti individuali) ha riguardato persone, in prevalenza uomini (72%); evidenziando un significativo incremento (14%%) rispetto ai dati del La mobilità regolata dalla legge 223 (licenziamenti collettivi) ha fatto registrare un incremento significativo rispetto al dato del 2011 (+16%) coinvolgendo 239 i lavoratori. I dati del Centro per l Impiego Il Mercato del Lavoro Gli avviamenti Nel corso del 2012 il numero di avviamenti è stato complessivamente pari a unità; valore inferiore rispetto al 2011 (-3,6%) con una omogenea riduzione sia del numero di assunzioni femminili (-3,4%) che maschili (-3,8%). Il 53% degli avviamenti ha riguardato le donne

7 Una forte concentrazione del numero di assunzioni si è registrato a ridosso del periodo estivo ed in particolare nel mese di giugno e luglio. L età media degli avviati al lavoro è di 37 anni, senza significative differenza tra il dato maschile e quello femminile. La forma contrattuale prevalente è rappresentata dal contratto a tempo determinato (63,6%) ed, in misura minore, dal contratto a tempo indeterminato (21,5%). L apprendistato ha riguardato il 6% degli avviamenti. Rispetto alla localizzazione delle imprese, gli avviamenti si concentrano nell area della Costa ed in particolare nel Comune di Massa (46,9%).Il settore prevalente è quello dei servizi di alloggio e di ristorazione (21,7%) anche a conferma del carattere stagionale di una significativa quota dell occupazione del periodo. Sono state avviate al lavoro con contratto di apprendistato persone, dato in flessione rispetto al 2011 (-11%); il contratto di apprendistato ha riguardato prevalentemente i maschi (53%). L età media degli apprendisti è di circa 23 anni. Rispetto ai settori, una significativa la quota di apprendisti si rileva nei servizi di alloggio e di ristorazione (30,4%) e nel settore Costruzioni (15%). I tirocini sono stati 151; rispetto al 2011 il numero di tirocini si è ridotto in modo significativo (-15%). I tirocinanti sono in prevalenza maschi (52%) ed hanno un età media di circa 26 anni. Le imprese ospitanti i tirocinanti sono localizzante in prevalenza nei Comuni di Massa (41%) e Carrara (25,2%); il settore maggiormente rappresentato è il commercio ( 23,2%) segue il manifatturiero (15,9%) Le cessazioni Nel corso del 2012 sono state complessivamente registrate cessazioni di rapporti di lavoro; rispetto al 2011 i dati presentano un significativo incremento (+9,8%) che ha riguardato sia gli uomini (7,7%) che le donne (11,7%). Il picco delle cessazioni si è registrato nel mese di settembre. Il 33% delle cessazioni ha riguardato la chiusura automatica di contratti a tempo determinato; seguono le dimissioni (15%). La metà delle cessazioni (55%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi. Le cessazioni si concentrano prevalentemente nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione (20,3%) e nel comparto istruzione (14,6%). Le controversie di lavoro L attività che la Provincia ha svolto nel corso del 2012 in materia di controversie di lavoro, mobilità e CIGS ha riguardato: interventi per nuove crisi aziendali, verifica dello stato di attuazione degli accordi per la ricollocazione dei lavoratori; esame della situazione aziendale per problematiche occupazionali varie. Complessivamente nel corso dell annualità sono stati effettuati 37 incontri presso l Assessorato

8 Le politiche attive del centro per l impiego Orientamento e informazione Nel corso del 2012 il Servizio Orientamento ha assicurato il funzionamento degli sportelli per l informazione e l orientamento presenti all interno delle tre sedi del Centro per l Impiego di Massa, Carrara ed Aulla e presso il carcere/uepe di Massa. Complessivamente gli utenti sono stati a fronte dei quali sono stati erogati servizi. Consulenza orientativa di 2 livello Sono stati complessivamente gli utenti del servizio a fronte dei quali sono stati erogati servizi, ripartiti nei tre sportelli del territorio (Massa, Carrara ed Aulla). La tipologia di servizio prevalentemente erogata all utenza ha riguardato la consulenza per la ricerca di lavoro individuale (34%) e il bilancio di competenza individuale (33%). Incontro domanda-offerta di lavoro Nel corso del 2012 sono state attivate presso il Centro per l impiego 312 richieste aziendali nell ambito del servizio di Incontro Domanda-Offerta di Lavoro; relativo in prevalenza (86,9%) al collocamento ordinario. Il numero di lavoratori richiesti è stato pari a 499; valore decisamente inferiore (- 13,5%) al dato del Complessivamente sono state preselezionate ed inviate in totale candidature. Creazione di impresa Nel corso dell annualità la Provincia di Massa-Carrara ha emesso due bandi per la creazione d impresa. I contributi erogati hanno portato alla creazione di 17 imprese; in netta prevalenza costituite da ditte individuali. Stabilizzazioni Per il 2012, la Provincia di Massa-Carrara ha emesso 1 bando per la stabilizzazione di rapporti di lavoro. Le domande hanno riguardato in prevalenza lavoratori uomini (77%); complessivamente sono stati stabilizzati 41 lavoratori. Tirocini Le richieste aziendali per l attivazione di tirocini sono state 85. A seguito dell istruttoria sono stati attivati, 80 tirocini di cui 73 con rimborso della Regione Toscana e 7 senza rimborso in quanto attivati con tirocinanti di età superiore a 30 anni. I tirocini hanno riguardato in leggera prevalenza gli uomini (52%)

9 Collocamento Mirato per i Disabili A dicembre 2012, sono complessivamente gli iscritti al collocamento mirato (dati di stock), valore superiore del 6,6% rispetto al In termini di genere i dati presentano una prevalenza di donne (51,2%) rispetto agli uomini (48,8%). L età media è di 47,6 anni. Nel 2012 sono state registrate 286 iscrizioni al collocamento mirato (dati di flusso) con un incremento del 5,5% rispetto ai valori del Il 54,9% degli iscritti del 2012 è costituito da uomini. Nel corso dell anno sono state avviate al lavoro 29 persone. Gli avviamenti si sono concentrati in prevalenza nel settore dell Industria (59%). Formazione esterna per l apprendistato Le azioni sviluppate dal settore Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara hanno riguardato: 850 apprendisti, di cui è stata analizzata la posizione lavorativa; 650 colloqui individuali; 530 allievi in formazione; 750 aziende analizzate ai fini della convocazione degli apprendisti. Obbligo formativo Nel 2012 sono stati complessivamente 256 i ragazzi in obbligo formativo presi in carico dal Centro per l Impiego con una prevalenza di maschi rispetto alle femmine. La Formazione Professionale ha rappresentano il percorso maggiormente scelto dai ragazzi. CIG in Deroga Per il 2012, i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione in deroga sono complessivamente 1.957; dato in forte incremento rispetto al I lavoratori sono in prevalenza uomini (58%); Sono 456 le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione in deroga. Sono state erogate ai lavoratori azioni. I percorsi in FAD (Formazione a distanza) hanno costituito la tipologia di azione prevalente. Mobilità in Deroga Nel periodo i lavoratori interessati dalla Mobilità in deroga sono stati complessivamente 260; in prevalenza donne (68%). Rispetto al 2011, il numero di lavoratori è raddoppiato (+102%). TRIO - Web Learning Points Nel 2012 sono stati gli utenti del servizio TRIO a fronte dei quali sono stati erogati interventi. Rispetto ai valori del 2011, si rileva un significativo aumento sia dell utenza che degli interventi. Il 54% dell utenza è rappresentata da lavoratori in mobilità o in Cassa Integrazione Ordinaria ed in deroga, seguono i disoccupati (28%)

10 Progetto Iride Il progetto prevede azioni finalizzate all orientamento, formazione professionale e politiche attive del lavoro con lo scopo di facilitare l inserimento o il reinserimento socio lavorativo delle persone in esecuzione di pena nelle due sedi, incentivando la disponibilità del mondo dell imprenditoria e della cooperazione alla loro assunzione.. La carta ILA A fronte di 824 proposte di progetti formativi finalizzati alla richiesta di carta ILA, sono state effettivamente erogate e utilizzate dai beneficiari 767 Carte nel corso degli anni

11 3 IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO PROVINCIALE 3.1 IL TERRITORIO E LA POPOLAZIONE La Provincia di Massa-Carrara si estende per kmq e comprende 17 Comuni, nei quali risiedono, al 31/12/2012, complessivamente abitanti 1.In termini di genere si rileva una prevalenza della quota di popolazione femminile (51,9%) rispetto alla quota maschile (48,1%). Grafico 1. Popolazione residente per genere Maschi 48,1% Femmine 51,9% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Il 67% della popolazione risiede nei Comuni di Massa ( residenti) e Carrara ( residenti). Seguono i Comuni di Aulla ( residenti) e Montignoso (10.208). Tabella 1. La popolazione iscritta in Anagrafe 2012 per Comune e genere Comuni della Provincia di Popolazione residente per genere Massa-Carrara Maschi Femmine Totale Aulla ,6% Bagnone ,9% Carrara ,1% Casola ,5% Comano ,4% Filattiera ,2% Fivizzano ,1% Fosdinovo ,5% Licciana Nardi ,5% Massa ,0% Montignoso ,0% Mulazzo ,1% Podenzana ,1% Pontremoli ,8% Tresana ,0% Villafranca ,4% Zeri ,6% Totale Provincia % Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara 1 Dati forniti dalla Prefettura di Massa-Carrara. 2 La discrepanza tra colloqui individuali e allievi in formazione per il 2007 è da interpretarsi nelle more dell avvio in formazione previsto per il mese di dicembre 2007 (bando di gara del giugno 2007) 3 I dati relativi all anno 2009 risentono di una contrazione numerica determinata in parte da una crisi congiunturale

12 In 11 Comuni la popolazione residente è inferiore alle unità. Figura 1. Distribuzione della popolazione per Comune Analogamente alla precedenti annualità, il 72,2% della popolazione risiede nei Comuni della Costa mentre nella Lunigiana il restante 27,8%. Grafico 2. Popolazione residente per area Comuni di Lunigiana 27,8% Comuni di Costa 72,2% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Fasce di età La metà della popolazione provinciale (50,0%) ha un età compresa tra i 30 ed i 64 anni; tra le donne una quota significativa (28,1%) ha più di 64 anni

13 Grafico 3. Distribuzione della popolazione per classe di età e genere 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0-14 anni > 74 anni anni anni anni Maschi 12,5% 14,3% 51,7% 11,8% 9,8% Femmine 11,0% 12,4% 48,5% 12,3% 15,8% Totale 11,7% 13,3% 50,0% 12,1% 12,9% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Nei Comuni della Costa la popolazione è mediamente più giovane (il 15,8% ha meno di 30 anni), nella Lunigiana il 16,1% della popolazione ha un età superiore ai 74 anni. Grafico 4. Distribuzione della popolazione per classe di età e area 50% 40% 30% 20% 10% 0% > 74 anni anni anni anni anni Comuni di Costa 12,0% 13,8% 50,9% 11,7% 11,7% Comuni di Lunigiana 10,9% 12,2% 47,8% 12,9% 16,1% Stato civile Il 50% della popolazione è coniugata; elevata la quota di vedovi/e (10%). Grafico 5. La popolazione residente per stato civile Divorziati/e 3% Vedovi/e 9% Celibi/Nubili 38% Coniugati/e 50% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

14 Popolazione straniera La popolazione straniera risulta composta da unità. I dati evidenziano come, dopo una sostanziale stabilizzazione registrata negli ultimi anni, nel 2012 il numero di stranieri sia diminuito. Grafico 6. La popolazione straniera nel periodo Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara Gli stranieri rappresentano il 6,8% della popolazione complessiva; anche tale rapporto è in leggera diminuzione rispetto al dato del 2011 (7,0%). Grafico 7. Rapporto della popolazione straniera sul totale popolazione 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% Incidenza immigrati su totale 5,0% 5,8% 6,3% 6,3% 7,0% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara In termini di genere tra gli stranieri prevale la popolazione femminile (52,5% pari a donne) rispetto alla quota maschile (47,5% pari a uomini). Grafico 8. Popolazione straniera per genere Maschi 47,5% Femmine 52,5% Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara

15 Il 36,5% degli stranieri risiede nel Comune di Massa, seguono i Comuni di Carrara (30,8%) ed Aulla (7%).. Tabella 2. Popolazione straniera per Comune 2012 Comune Totale Aulla 963 7,0% Bagnone 127 0,9% Carrara ,8% Casola 100 0,7% Comano 86 0,6% Filattiera 229 1,7% Fivizzano 343 2,5% Fosdinovo 249 1,8% Licciana Nardi 319 2,3% Massa ,5% Montignoso 484 3,5% Mulazzo 156 1,1% Podenzana 106 0,8% Pontremoli 616 4,5% Tresana 177 1,3% Villafranca 491 3,6% Zeri 34 0,2% Totale Provincia % Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara In linea con le precedenti annualità, il 38% degli stranieri proviene dalla Romania; seguono i cittadini provenienti dall Albania (15%) e dal Marocco (14%). Tabella 3. Popolazione straniera per nazionalità 2012 Nazionalità Numero Percentuale Romania % Albania % Marocco % Senegal 530 4% Dominicana (Repubblica) 364 3% Ucraina 294 2% Cinese (Repubblica Popolare) 259 2% Regno Unito 242 2% Germania 176 1% Moldova 170 1% Polonia 161 1% Altre nazionalità % Totale % Fonte: Elaborazione su dati della Prefettura di Massa-Carrara

16 Qualità della vita Per fornire una stima complessiva sulla qualità della vita nella provincia è stato preso come riferimento il rapporto La qualità della vita 2012 pubblicato dal quotidiano Il Sole24ore che ritrae la situazione italiana, valutando attraverso una serie di dati statistici (reddito, occupazione, natalità, sanità, reati, opportunità per il tempo libero etc.) la vivibilità delle province italiane. Rispetto ai dati degli anni precedenti, migliora di 6 posizioni il piazzamento della provincia di Massa-Carrara che arriva al 56 posto su scala nazionale (complessivamente composta da 107 province). La tabella seguente sintetizza i dati della Provincia articolati per tematica di riferimento. Tabella 4. Rapporto Qualità della vita: posizionamento della Provincia Massa-Carrara Posizione in Posizione in Differenza Indicatore graduatoria graduatoria posti Anno 2011 Anno 2012 Posizione complessiva finale Tenore di vita Affari e lavoro Servizi e ambiente e salute Ordine pubblico Popolazione Tempo libero Fonte: Elaborazione su dati de Il Sole24Ore Disaggregando il dato per singola tematica si rileva che: variazioni positive si osservano in relazione ai giudizi su Tenore di vita (31 posto) e Tempo libero (34 posto); variazioni negative sono emerse in termini di Servizi e ambiente e salute (65 posto, meno 19 posizioni rispetto al dato del 2011) e Affari e lavoro (62 posto); costante il giudizio relativo alla Popolazione (85 posto) e Ordine pubblico (39 posto). Rispetto al contesto regionale, la Provincia di Siena presenta la miglior posizione (2 posto) tra le Province della Toscana; seguono la Provincia di Firenze (18 posto) e la Provincia di Arezzo (19 ). Analogamente con quanto rilevato per il 2011 la Provincia di Massa-Carrara si colloca all ultimo posto su scala regionale. Tabella 5. Rapporto Qualità della vita: confronto tra le Province della Toscana Posizione in graduatoria Differenza rispetto Provincia 2012 al 2011 Siena 2 6 Firenze Arezzo 19 9 Grosseto 28 5 Livorno Pisa Lucca 33-6 Prato Pistoia 52 6 Massa-Carrara 56 6 Fonte: Elaborazioni su dati del Sole24ore

17 3.2 IL MERCATO DEL LAVORO (rilevazione ISTAT) Popolazione attiva e forza lavoro Per il 2012 nella provincia di Massa-Carrara la forza lavoro è risultata pari a circa unità il 56% è composto da uomini ed il 44% da donne. Grafico 9. Ripartizione Forza lavoro per genere - Media 2012 Femmine 44% Maschi 56% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Rispetto al 2011 la forza lavoro è aumentata di circa unità frutto dell aumento sia della forza lavoro maschile (+7%) ma anche di quella femminile (+3%). Il tasso di attività è in aumento e si attesta a 68%; dato che resta superiore alla media nazionale (64%) ma inferiore al dato regionale (69,4%). Il tasso di attività femminile (60,1%) è in aumento rispetto al 2011 ed è inferiore alla media regionale (60,1%) ma superiore al dato nazionale (53%). Il tasso di attività maschile è salito al 75,9%; valore superiore alla media nazionale ed al di sotto della media regionale (77,8%). Il gap tra i generi a livello provinciale è pari a circa 15,8 punti. Grafico 10. Tasso di attività (15-64 anni) per sesso e Provincia - Media % 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Massa- Lucca Pistoia Firenze Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Prato Toscana Italia Carrara Maschi 75,9% 79,3% 75,8% 79,8% 75,8% 76,9% 77,2% 77,9% 75,5% 77,9% 77,8% 74,0% Femmine 60,1% 59,0% 59,4% 65,3% 58,9% 60,2% 59,4% 61,1% 59,3% 60,7% 61,2% 53,0% Totale 68,0% 69,1% 67,5% 72,4% 67,2% 68,5% 68,3% 69,4% 67,3% 69,2% 69,4% 64,0% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

18 Il tasso di occupazione Per il 2012 il tasso di occupazione provinciale si è attestato al 58,9%, dato superiore al valore rilevato nel 2011 (58%). In termini di genere si registra un aumento del tasso di occupazione maschile passato dal 65,9% del 2011 al 68,4% del 2012 mentre il tasso di occupazione femminile registra una contrazione passando dal 50,1% del 2011 al 49,4% del Il gap tra i generi è di 19 punti percentuali. La tabella seguente sintetizza l evoluzione dei tassi di occupazione nel periodo articolati per genere. Tabella 6. Provincia di Massa-Carrara: Evoluzione del tasso di occupazione (15-64 anni) per sesso Tasso di occupazione Tasso di occupazione maschile 71,0 70,2 70,9 68,9 69,0 65,9 68,4 Tasso di occupazione femminile 49,2 49,7 45,2 51,9 50,5 50,1 49,4 Tasso di occupazione totale 60,2 60,0 58,2 60,4 59,8 58,0 58,9 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Il grafico seguente riporta il tasso di occupazione (15 e 64 anni) rilevato a livello di singola Provincia toscana. Grafico 11. Tasso di occupazione (15-64 anni) Media % 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Massa- Lucca Pistoia Firenze Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Prato Toscana Italia Carrara Maschi 68,4% 75,8% 70,7% 74,4% 70,0% 72,3% 72,3% 72,4% 69,8% 73,3% 72,6% 66,5% Femmine 49,4% 51,5% 52,8% 60,3% 53,4% 55,3% 53,9% 55,3% 54,1% 55,4% 55,4% 47,1% Totale 58,9% 63,5% 61,7% 67,2% 61,6% 63,8% 63,1% 63,7% 61,9% 64,3% 63,9% 56,8% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT I dati consentono di evidenziare che: il tasso di occupazione totale (58,9%) si mantiene sopra la media nazionale (56,8%) ma al di sotto della media regionale (63,9%); il tasso di occupazione femminile si attesta al 49,4%; valore che resta superiore alla media nazionale (47,1%) ma inferiore a quella regionale (55,4%); il tasso di occupazione maschile è in ripresa rispetto al 2011; il tasso rilevato (68,4) è inferiore alla media regionale (72,6%) ma superiore al dato nazionale (66,5%)

19 Il tasso di disoccupazione Anche per il 2012 appare decisamente negativa l evoluzione dei livelli di disoccupazione registrati in Provincia con un tasso complessivo che ha raggiunto il 13,2%. Tale peggioramento è frutto del forte aumento della disoccupazione femminile (passato dal 14,2% al 17,2%) e dall incremento della disoccupazione maschile (passato dal 9,7% al 10,1%). Tabella 7. Provincia di Massa-Carrara: Evoluzione del tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione maschile 7,2 5,0 5,4 7,8 9,4 9,7 10,1 Tasso di disoccupazione femminile 8,1 13,0 16,8 15,7 11,1 14,2 17,2 Tasso di disoccupazione totale 7,6 8,5 10,2 11,3 10,1 11,7 13,2 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Il grafico seguente riporta il tasso di disoccupazione rilevato a livello di singola Provincia toscana; rispetto al contesto regionale, nella Provincia di Massa-Carrara si registrano i valori più alti dei livelli di disoccupazione sia maschili che femminili. Grafico 12. Tasso di disoccupazione per sesso e Provincia - Media % 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Massa- Lucca Pistoia Firenze Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Prato Toscana Italia Carrara Maschi 10,1% 4,3% 6,5% 6,6% 7,5% 6,0% 6,1% 6,8% 7,0% 5,7% 6,5% 9,9% Femmine 17,2% 12,7% 11,0% 7,6% 9,1% 8,0% 9,2% 9,3% 8,5% 8,6% 9,5% 11,9% Totale 13,2% 7,9% 8,5% 7,1% 8,2% 6,8% 7,5% 7,9% 7,6% 7,0% 7,8% 10,7% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Analizzando i dati nel dettaglio si segnala che: il tasso di disoccupazione totale è salito al 13,2%; valore che resta superiore sia al dato nazionale (10,7%) che regionale (7,8%); la disoccupazione femminile (17,2%) resta decisamente superiore sia alla media regionale (9,5%) che al dato nazionale (11,9%); il tasso di disoccupazione maschile si è attestato al 10,1%. Il dato è superiore sia alla media regionale (6,5%) che al dato nazionale (9,9%)

20 Il mercato del lavoro giovanile Nella Provincia di Massa-Carrara il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni) ha raggiunto il 41%; dato che rappresenta il valore più elevato registrato tra le Province della Toscana. Tabella 8. Tasso di disoccupazione giovanile per Provincia PROVINCE Tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni) Massa-Carrara 41,0 Livorno 25,7 Pisa 21,4 Pistoia 21,0 Prato 19,4 Grosseto 19,0 Siena 18,9 Lucca 16,5 Firenze 15,4 Arezzo 14,3 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Complessivamente il livello di disoccupazione giovanile è aumentato in modo significativo passando dal 29,9% del 2011 al 41,0% del 2012; come evidenziato nella seguente tabella, l incremento ha riguardato soprattutto la componente femminile. Tabella 9. Evoluzione del tasso di disoccupazione giovanile per genere (15-29 anni) Tasso di disoccupazione giovanile Tasso di disoccupazione maschile 16,4 12,2 21,0 17,5 25,3 33,7 33,9 Tasso di disoccupazione femminile 17,2 22,3 41,3 31,8 28,7 26,3 49,4 Tasso di disoccupazione totale 15,7 21,3 16,8 30,0 24,4 29,9 41,0 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT In generale si evidenzia che: la disoccupazione giovanile femminile è particolarmente elevata (49,4%) e presenta un significativo peggioramento rispetto ai valori del 2011; la disoccupazione giovanile maschile si è attestata al 33,9% il valore più alto rilevato negli ultimi anni. 3.3 LE IMPRESE Al 31 dicembre 2012 sono complessivamente le imprese registrate in Provincia di Massa-Carrara; come per le precedenti annualità, il bilancio tra iscrizioni e cessazioni al registro delle imprese della Provincia di Massa-Carrara presenta un saldo attivo (+77 unità) ed un tasso di crescita dello 0,34%

21 Tabella 10. Iscrizioni e cessazioni 2012 Area Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso di crescita Totale Provincia ,34 Fonte: Elaborazioni su dati Camera di Commercio di Massa Carrara e ISR Per il 2012 la Provincia di Massa Carrara si colloca la 5 posto per tasso di crescita tra le Province della Toscana. Tabella 11. Natalità-mortalità delle imprese nel 2012 per Provincia PROVINCIA Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso di crescita Prato ,04 Firenze ,73 Grosseto ,6 Pisa ,51 Massa-Carrara ,34 Arezzo ,09 Lucca ,02 Livorno ,12 Siena ,14 Pistoia ,17 Fonte: Movimprese - natalità e mortalità delle imprese italiane registrate Nel periodo il numero di imprese registrate è costantemente aumentato. Grafico 13. Il trend delle imprese registrate Fonte: Elaborazioni su dati Camera di Commercio di Massa-Carrara e ISR

22 Il 29,2 delle imprese opera nel settore del Commercio, seguono il settore delle Costruzioni (17,9%) e le attività manifatturiere (11,6%). I servizi di alloggio e ristorazione rappresentano l 8,5% del totale. Tabella 12. Imprese registrate per settore Settore Imprese Registrate Percentuale A Agricoltura, silvicoltura pesca ,0% B Estrazione di minerali da cave e miniere 154 0,7% C Attività manifatturiere ,6% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 21 0,1% E Fornitura di acqua; reti fognarie gestione rifiuti e risanamento 58 0,3% F Costruzioni ,9% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione auto e moto ,2% H Trasporto e magazzinaggio 595 2,6% I Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,5% J Servizi di informazione e comunicazione 409 1,8% K Attività finanziarie e assicurative 371 1,6% L Attività immobiliari 892 3,9% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 524 2,3% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 634 2,8% O Amministrazione pubblica; assicurazione sociale e obbligatoria 1 0,0% P Istruzione 74 0,3% Q Sanità e assistenza sociale 96 0,4% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 420 1,9% S Altre attività di servizi 869 3,8% X Imprese non classificate ,3% TOTALE % Fonte: Elaborazioni su dati Camera di Commercio di Massa-Carrara e ISR Forma giuridica La forma giuridica prevalente (50,8%) è rappresentata dalla ditta individuale; seguono le società di capitale (24,7%) e le società di persone (21%). Grafico 14. Le imprese registrate per forma giuridica 2012 Società di capitale 24,7% Società di persone 21% Ditte individuali 50,8% Altre forme 3,5% Fonte: Elaborazioni su dati Camera di Commercio di Massa-Carrara e ISR

23 3.4 L IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE Al 31 dicembre 2012 sono le imprese femminili presenti nella Provincia di Massa-Carrara e rappresentano il 24,6% delle imprese totali. Rispetto al 2011 il numero di imprese femminile è rimasto sostanzialmente stabile con un saldo di 16 imprese (pari ad un incremento dello 0,29%). Tabella 13. Iscrizioni imprese femminili 2012 Imprese Saldo Variazione Area femminili percentuale 2012 Totale Provincia ,29% Fonte: Elaborazioni su dati Camera di Commercio di Massa-Carrara e ISR Nel periodo il numero di imprese femminili è rimasto sostanzialmente costante. Grafico 15. Il trend delle imprese registrate Fonte: Elaborazioni su dati Camera di Commercio di Massa-Carrara e ISR 3.5 I DATI DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Nell anno 2012 sono state avviate presso la D.P.L. di Massa Carrara 116 procedure conciliative di cui 86 concluse con verbale di accordo tra le parti. A seguito degli accordi sottoscritti, i lavoratori, firmatari degli accordi stessi, hanno ottenuto complessivamente rimborsi pari a ,00 dai propri datori di lavoro. Vertenze private Nel corso del 2012 le vertenze private sono state 1120di cui 69 promosse da uomini (pari al 62%) e 44 da donne (pari al 38%)

24 Grafico 16. Vertenze private per genere Promosse da donne 38% Promosse da uomini 62% Fonte: DPL Il grafico seguente riporta la distribuzione delle vertenze private per settore di riferimento. Grafico 17. Vertenze private per settore Industria 14% Varie (in prevalenza terziario 68% Commercio 18% Fonte: DPL Disaggregando il dato in base al genere non si rilevano significative differenze. Grafico 18. Vertenze private per settore e genere 80% 60% 40% 20% 0% Uomini Donne Commercio 16,0% 21,0% Industria 16,0% 12,0% Varie (in prevalenza terziario) 68,0% 67,0% Fonte: DPL Tra le cause più frequenti di tentativo di conciliazione figurano le differenze retributive (61%), seguono le impugnazioni di licenziamento (15%) e gli incentivi all esodo (11%)

25 Grafico 19. DPL: Cause più significative di tentativo di conciliazione Differenze retributive e/o sul T.F.R. 61% Impugnazione di licenziamento 15% Incentivo all'esodo Dequalificazione professionale e/o riduzione della retribuzione Licenziamento per giustificato motivo oggettivo 6% 11% 7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Fonte: DPL La tabella seguente riporta nel dettaglio i dati rilevati ripartiti per genere. Tabella 14. DPL Cause più significative di tentativo di conciliazione per genere Causa Uomini Donne Impugnazione di licenziamento 8% 27% Incentivo all'esodo 11% 10% Differenze retributive e/o sul T.F.R. 70% 44% Dequalificazione professionale e/o riduzione della retribuzione 4% 12% Licenziamento per giustificato motivo oggettivo 6% 7% Totale 100% 100% Fonte: DPL Vertenze pubbliche Le vertenze pubbliche sono state 4 equamente distribuite tra uomini e donne. Le vertenze hanno riguardato la Scuola (2), gli Enti Locali (1) i Ministeri (1). Le motivazioni che hanno indotto la promozione delle vertenze di cui sopra sono tutte riconducibili a differenze retributive. Campagna lavoro sommerso Nel corso del 2012, nell ambito delle ispezioni sono stati riscontrati 168 lavoratori in nero (di cui 26 extracomunitari). In termini di genere, il 67% è costituito da uomini(112 sul totale di 168) ed il 33% da donne (pari a 56 unità)

26 Grafico 20. Lavoratori in nero per genere Donne 33% Uomini 67% Fonte: DPL Nel settore dei servizi si sono rilevati il maggior numero di lavoratori in nero (37 lavoratori di cui 24 donne). Nel settore dei Pubblici Esercizi/Turismo sono stati rilevati 55 lavoratori in nero di cui 31 donne. Nell Edilizia i lavoratori in nero sono stati 62, tutti uomini, di cui 26 extracomunitari. In Agricoltura è stato riscontrato un solo lavoratore in nero. Grafico 21. Lavoratori in nero per settore e genere 100% 80% 60% 40% 20% 0% Servizi Pubblici Edilizia Trasporti Altro esercizi/turismo Maschi 13% 24% 62% 12% 1% Femmine 24% 31% 0% 0% 1% Totale 37% 55% 62% 12% 2% Fonte: DPL 3.6 AMMORTIZZATORI SOCIALI Cassa Integrazione Nel corso del 2012 il totale di ore di integrazione salariale autorizzate sono state Rispetto al 2011 il numero di ore è in aumento (+12,9%) ma con significative differenze a seconda della tipologia di intervento. A fronte della diminuzione del ricorso alla CIG Ordinaria (-25,6%), nel 2012 è aumentato sia il ricorso alla CIG in Deroga (+26,3%) che quello alla CIG Straordinaria (+66,9%)

27 Tabella 15. CIG Evoluzione in Provincia di Massa-Carrara CIG Variazione CIG ORDINARIA ,6% CIG STRAORDINARIA ,9% CIG IN DEROGA ,3% TOTALE ,9% Fonte: Elaborazione su dati INPS Complessivamente il 54,2% delle ore autorizzate riguarda la CIG in deroga; la CIG ordinaria rappresenta il 24,5% mentre la straordinaria il 21,3%. Grafico 22. CIG Ripartizione delle ore per tipologia Straordinaria 21,3% Deroga 54,2% Ordinaria 24,5% Fonte: Elaborazione su dati INPS La CIGO Cassa Integrazione Ordinaria Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Ordinaria, nel 2012 sono state autorizzate ore, valore in diminuzione (-25,6%) rispetto al dato del Grafico 23. Il trend della CIGO Fonte: Elaborazione su dati INPS

28 In analogia con i dati del 2011, nel 2012 la CIGO ha riguardato in netta prevalenza gli operai (93%) ed in misura più contenuta gli impiegati (7%). Grafico 24. Ripartizione della CIGO per qualifica Ore autorizzate agli Operai 93% Ore autorizzate agli Impiegati 7% Fonte: Elaborazione su dati INPS Il 65,9% delle ore autorizzate ha riguardato l edilizia; il restante 34,1% è relativo all industria. Grafico 25. La CIGO per settore economico % 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Industria Edilizia Settore 34,1% 65,9% Fonte: Elaborazione su dati INPS La tabella seguente riporta l articolazione per settore e categoria delle ore autorizzate. Settore Tabella 16. CIGO Ore autorizzate per settore e categoria 2012 Ore autorizzate agli Operai Ore autorizzate agli Impiegati Totale ore autorizzate Industria % % % Edilizia % % % Totale % % % Fonte: Elaborazione su dati INPS Disgregando ulteriormente i dati è possibile rilevare che: tra gli operai il 68% delle ore autorizzate riguarda l edilizia ed il 32% l industria; tra gli impiegati l industria assorbe il 60% delle ore autorizzate

29 La CIGS Cassa Integrazione Straordinaria Nel 2012, il numero totale di ore autorizzate di Cassa integrazione straordinaria è stato pari a unità con un incremento del 66,9% rispetto al dato del Grafico 26. Il trend della CIGS Fonte: Elaborazione su dati INPS Il 75% delle ore autorizzate ha riguardato gli operai; il restante 25% gli impiegati. Grafico 27. Ripartizione della CIGS per categoria Ore autorizzate agli Operai 75% Ore autorizzate agli Impiegati 25% Fonte: Elaborazione su dati INPS Il 66% del monte ore ha riguardato l industria, segue l edilizia (27%) ed il commercio (6%). Grafico 28. La CIGS per settore economico % 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Industria Edilizia Commercio Settore 66% 27% 6% Fonte: Elaborazione su dati INPS

30 La tabella seguente riporta l articolazione per settore e categoria delle ore autorizzate. Tabella 17. CIGS Ore autorizzate per settore e categoria 2012 Settore Operai Impiegati Totale ore Industria % % % Edilizia % % % Commercio 0 0% % % Totale % % % Fonte: Elaborazione su dati INPS La CIG in Deroga Anche per il 2012 è proseguito l incremento del ricorso alla Cassa Integrazione in Deroga; il numero totale di ore autorizzate è stato pari a unità con un aumento del 26,3% rispetto al dato del Grafico 29. Il trend della CIG in Deroga Fonte: Elaborazione su dati INPS L 80% delle ore autorizzate ha riguardato gli operai; il restante 20% gli impiegati. Grafico 30. Ripartizione della CIG in Deroga per categoria Ore autorizzate agli Operai 80% Ore autorizzate agli Impiegati 20% Fonte: Elaborazione su dati INPS

31 Il 35,9% del monte ore è relativo al settore del commercio, seguono l industria (30,3%) e l artigianato (26,4%). L edilizia rappresenta il 7,3% del totale. Grafico 31. La CIG in Deroga per settore economico % 30% 20% 10% 0% Commercio Industria Artigianato Edilizia Settori vari Settore 35,9% 30,3% 26,4% 7,3% 0,0% Fonte: Elaborazione su dati INPS La tabella seguente riporta l articolazione per settore e categoria delle ore autorizzate. Tabella 18. CIG in Deroga Ore autorizzate per settore e categoria 2012 Settore Operai Impiegati Totale ore Industria ,6% % ,3% Edilizia ,2% % ,3% Commercio ,0% % ,0% Artigianato ,2% % ,4% Settori vari 0 0,0% 456 0% 456 0,0% Totale % % % Fonte: Elaborazione su dati INPS Disgregando ulteriormente i dati è possibile rilevare che: tra gli operai le ore sono ripartite tra Industria (32,6%), Artigianato (31,2%) e Commercio (29%); tra gli impiegati il settore maggiormente interessato è il commercio (63%)

32 4 I DATI DEL CENTRO PER L IMPIEGO 4.1 LA DISOCCUPAZIONE I dati di stock Al 31/12/2012 lo stock di iscritti al Centro per l Impiego ha raggiunto le unità, con un incremento del 9,1% rispetto al dato del Grafico 32. Dati di stock - Il trend degli iscritti al Centro per l Impiego Stock Iscritti Maschi Femmine Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego In ottica di genere, i dati di stock evidenziano come l aumento dello stock di iscritti abbia riguardato in modo significativo sia gli uomini (+8,6%) che le donne (+9,5%). In linea con le precedenti annualità, la quota di iscrizioni femminili rappresenta il 56% dello stock. Grafico 33. Dati di stock Il trend degli iscritti al CpI per genere 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Maschi 36% 36% 37% 39% 42% 43% 44% 44% Femmine 64% 64% 63% 61% 58% 57% 56% 56% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

33 Il grafico seguente riporta la ripartizione dei dati di stock per anno di iscrizione. Nel 46% dei casi si tratta di iscrizioni relative al biennio Il 13% delle iscrizioni risalgono al Grafico 34. Lo stock degli iscritti per anno di iscrizione 20% 15% 10% 5% 0% Anno di iscrizione 13% 2% 1% 6% 4% 4% 4% 5% 6% 11% 12% 14% 20% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Con riferimento alla fascia di età il 57,4% ha un età compresa tra i 36 ed i 60 anni. Grafico 35: Lo stock degli iscritti al Centro per l Impiego per età 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni 19-25anni 26-35anni anni anni > 60 anni Maschi 0,4% 13,1% 23,5% 25,1% 29,5% 8,3% Femmine 0,2% 10,1% 24,5% 30,1% 29,5% 5,7% Totale 0,3% 11,4% 24,1% 27,9% 29,5% 6,8% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

34 4.1.2 Le iscrizioni 2012 dati di flusso Nel corso del 2012 il numero di nuovi iscritti al Centro per l Impiego è stato pari a unità (dati di flusso). Rispetto al 2011 i dati evidenziano una diminuzione delle iscrizioni (-6,2%) prevalentemente dovuto ad una riduzione del numero di iscrizioni femminili (-12,3%) mentre sostanzialmente stabile il numero di iscrizioni maschili (0,1%). Genere Tabella 19. Confronto flusso di iscrizioni Dati al 31 dicembre 2011 Dati al 31 dicembre 2012 Differenze 2011/2012 Valore assoluto Percentuale Femmine ,3% Maschi ,1% Totale ,2% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In termini di genere, le iscrizioni riguardano in leggera prevalenza gli uomini (52,4%) rispetto alle donne (47,6%). Grafico 36. Iscritti al Centro per l Impiego per genere 2012 Femmine 47,6% Maschi 52,4% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Il grafico seguente sintetizza il trend del numero di iscrizioni rilevato negli ultimi 7 anni. Dopo il costante aumento registrato nel corso del periodo , a partire dal 2010 il trend di iscrizioni si presenta in diminuzione

35 Grafico 37. Il trend del numero degli iscritti al Centro per l Impiego Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Nel 2012, il picco di iscrizioni si è registrato nel mese di luglio (746); significative anche le quote di iscrizioni rilevate ai mesi di gennaio (710) e ottobre (700). Disaggregando il dato in base al genere si evidenzia che tra le donne il maggior numero di iscrizioni si è registrato nel mese di luglio (414) mentre tra gli uomini nel mese di gennaio (371). Grafico 38. Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Maschi Femmine Totale Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In linea con le precedenti annualità, il 26,9% degli iscritti rientra nella fascia di età anni; significativa la quota di persone con un età compresa tra i 45 ed i 60 anni (25,1%). In aumento anche la quota di giovani (under 25) che rappresentano il 21,6% del totale

36 Grafico 39. Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età % 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni 19-24anni 25-34anni anni anni > 60 anni Maschi 1,7% 21,2% 25,7% 23,8% 25,5% 2,0% Femmine 1,2% 18,8% 28,2% 25,3% 24,7% 1,8% Totale 1,5% 20,1% 26,9% 24,5% 25,1% 1,9% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Oltre il 72% degli iscritti sono domiciliati nei comuni di Massa (38,8%) e Carrara (33,5%); seguono i comuni di Aulla (6,5%) e Montignoso (4,7%). Tabella 20. Flusso di iscrizioni per domicilio Comune Donne Uomini Totale Numero Percentuale Numero Percentuale Numero Percentuale Aulla 198 6,4% 224 6,6% 422 6,5% Bagnone 16 0,5% 20 0,6% 36 0,6% Carrara ,5% ,5% ,5% Casola 6 0,2% 9 0,3% 15 0,2% Comano 7 0,2% 12 0,4% 19 0,3% Filattiera 32 1,0% 29 0,9% 61 0,9% Fivizzano 86 2,8% 122 3,6% 208 3,2% Fosdinovo 68 2,2% 53 1,6% 121 1,9% Licciana Nardi 79 2,6% 69 2,0% 147 2,3% Massa ,8% ,8% ,8% Montignoso 147 4,8% 158 4,6% 305 4,7% Mulazzo 29 0,9% 32 0,9% 61 0,9% Podenzana 24 0,8% 30 0,9% 54 0,8% Pontremoli 82 2,7% 70 2,1% 152 2,3% Tresana 23 0,7% 30 0,9% 53 0,8% Villafranca 51 1,7% 77 2,3% 128 2,0% Zeri 3 0,1% 3 0,1% 6 0,1% n.d. e altro 2 0,1% 5 0,1% 7 0,1% Totale % % % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

37 Il 77% degli iscritti è costituito da cittadini italiani, il restante 23% è rappresentato da cittadini stranieri. In analogia con le precedenti annualità, tra gli stranieri la nazione più rappresentata è la Romania (695 iscritti), seguono il Marocco (224 iscritti), l Albania (197 iscritti), il Senegal (53 iscritti) e l Ucraina (47 iscritti). Grafico 40. Iscritti al Centro per l Impiego per nazionalità Italiani 77% Stranieri 23% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La Mobilità Nel corso del 2012, il numero dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità è risultato pari a unità evidenziando un significativo aumento rispetto ai valori del 2011 (+14,2% pari a 210 lavoratori). Le iscrizioni hanno riguardato in prevalenza la Legge 236 (licenziamenti individuali) ed in misura più contenuta la Legge 223 (licenziamenti collettivi). Tabella 21. Il numero dei lavoratori iscritti alla mobilità e 2012 Differenze 2011/2012 Iscritti alla mobilità valore assoluto percentuale Iscrizioni Legge 223 (lic. collettivi) % Iscrizioni Legge 236 (lic. individuali) ,9% Totale ,2% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La mobilità L.236 La mobilità regolata dalla legge 236 (licenziamenti individuali) ha riguardato persone, in prevalenza uomini (72%). Rispetto al 2011 i dati evidenziano un incremento significativo (13,9% pari a 177 lavoratori)

38 Grafico 41. Lavoratori in mobilità L. 236 per genere Femmine 28% Maschi 72% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Maggiormente colpiti sono stati i lavoratori di età compresa tra i 36 ed i 55 anni (33%); significativa anche la quota di over 45 anni (29%). Grafico 42. Lavoratori in mobilità L. 236 per età % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < > 55 anni 35anni anni anni anni Classi di età 7% 31% 33% 22% 7% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Nel 91,4% dei casi il rapporto di lavoro era regolato da un contratto a tempo indeterminato; significativa anche la quota di apprendisti (7,2%). Grafico 43. Lavoratori in mobilità L.236 per tipologia contratto di lavoro Tempo indeterminato 91,2% Tempo determinato 1,4% Apprendistato 7,2% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

39 In analogia con le precedenti annualità, le due principali cause di ricorso alla mobilità hanno riguardato la riduzione di attività e/o di lavoro dell impresa (39,2%) e la riduzione di personale (30,2%). Nel 15% dei casi la mobilità è riconducibile alla cessazione di attività. Tabella 22. I motivi del licenziamento dei lavoratori in mobilità L.236 Motivazione Totale Percentuale Riduzione di Attività o di Lavoro ,2% Riduzione di Personale ,2% Cessazione di Attività ,0% Riorganizzazione Aziendale 127 8,7% Dimissioni Giusta Causa 70 4,8% Chiusura Unità Locale 19 1,3% Altre cause 11 0,8% Totale % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La mobilità ha riguardato numerosi settori economici con una prevalenza nel settore delle costruzioni (29%), nel commercio (15%) e nel metalmeccanico (14%). Una quota significativa di lavoratori si rileva per il settore del turismo-pubblici esercizi (11%). Grafico 44. Lavoratori in mobilità L. 236 per settore economico Costruzioni Commercio Metalmeccanico Turismo-Pubblici esercizi Servizi in genere Chimica gamma vetro plastica Spedizioni e Trasporti Lapideo Altro Terziario Altro Legno Servizi alla persona Tessile 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

40 La mobilità L.223 Nel 2012 sono complessivamente 239 i lavoratori iscritti alle liste di mobilità regolata dalla legge 223 (licenziamenti collettivi); rispetto al 2011 i dati presentano un incremento del 16%. La mobilità ha riguardato prevalentemente gli uomini (76%) ed in misura più contenuta le donne (24%). Grafico 45. Lavoratori in mobilità L. 223 per genere 2012 Maschi 76% Femmine 24% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 58% dei lavoratori in mobilità ha un età compresa tra i 36 ed i 55 anni; significativa la quota di over 55 anni (15%). Grafico 46. Lavoratori in mobilità L. 223 per età % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 23-35anni anni anni > 55 anni Classi di età 27% 28% 30% 15% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 65,3% dei lavoratori in mobilità ha maturato un esperienza di lavoro di durata inferiore ai 6 anni; lo 0,8% dei lavoratori aveva un anzianità di servizio superiore ai 30 anni

41 Grafico 47. Lavoratori in mobilità L. 223 per anni di lavoro % 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% > 30 anni anni anni anni anni Anni di lavoro 65,3% 15,5% 14,2% 4,2% 0,8% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Nel 77 % dei casi la causa è relativa alla cessazione di attività; il restante 23% ha riguardato la riduzione di attività. Grafico 48. Motivazione Cessazione di attività 77% Riduzione di attività 23% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il settore più colpito è quello del commercio (54%); segue il metalmeccanico (22%). Grafico 49. Lavoratori in mobilità L. 236 per settore economico Commercio Metalmeccanica Industria tessile Nautica e servizi marittimi Altro Edili industria 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

42 4.2 IL MERCATO DEL LAVORO Gli Avviamenti Nel corso del 2012 il numero di avviamenti è stato complessivamente pari a unità; valore inferiore con il dato del 2011 (-3,6%). In termini di genere i dati evidenziano una omogenea riduzione sia del numero di avviamenti femminili (-3,4%) che maschili (-3,8%). Tabella 23. Confronto avviamenti anni Differenze 2011/2012 Genere valore Percentuale assoluto Femmine ,4% Maschi ,8% Totale ,6% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Il 53% degli avviamenti del 2012 ha riguardato le donne. Grafico 50. Gli avviamenti per genere 2012 Maschi 47% Femmine 53% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI I dati confermano la tendenza già rilevata nelle precedenti annualità che evidenziano una quota di donne avviate al lavoro superiore al dato maschile. Grafico 51. Il trend degli avviamenti per genere 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Maschi 56% 59% 53% 46% 45% 45% 46% 47% Femmine 44% 41% 47% 54% 55% 55% 54% 53% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

43 L andamento degli avviamenti a livello mensile conferma la forte concentrazione del numero di assunzioni a ridosso del periodo estivo ed in particolare nel mese di giugno (3.176 assunzioni) e luglio (2.604 assunzioni). Grafico 52. Il trend mensile degli avviamenti gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Maschi Femmine Totale Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI L età media degli avviati al lavoro è di 37 anni, senza significative differenza tra il dato maschile e quello femminile. Il 27,7% degli assunti ha un età compresa tra i 25 ed i 34 anni. Tra le donne una quota significativa (29,9%) ha una età compresa tra i 45 ed i 60 anni. Le assunzioni giovanili (under 25) rappresentano il 15,3% del totale. Grafico 53. Gli avviamenti per classe di età % 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni 19-24anni 25-34anni anni anni > 60 anni Maschi 1,0% 16,0% 29,0% 24,8% 24,3% 4,9% Femmine 0,9% 12,7% 26,6% 27,4% 29,9% 2,5% Totale 1,0% 14,3% 27,7% 26,2% 27,2% 3,6% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

44 In analogia con quanti rilevato per il 2011 il 78% degli avviati del 2012 è domiciliato all interno della Provincia di Massa-Carrara. A livello di singolo Comune, la ripartizione rilevata è sostanzialmente coerente con la distribuzione della popolazione: il 34% risiede nel comune di Massa, il 26% a Carrara ed il 15% nella zona della Lunigiana. Il 21% degli avviamenti riguarda residenti fuori Provincia. Grafico 54. Il domicilio degli avviati al lavoro Carrara 26% Altre Province 21% Lunigiana 15% Massa 34% Montignoso 4% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego La tabella seguente riporta nel dettaglio la distribuzione degli avviamenti per comune di domicilio. Tabella 24. Avviamenti per domicilio Comune Numero Percentuale Aulla 682 2,9% Bagnone 89 0,4% Carrara ,4% Casola in Lunigiana 69 0,3% Comano 28 0,1% Filattiera 170 0,7% Fivizzano 504 2,1% Fosdinovo 235 1,0% Licciana Nardi 377 1,6% Massa ,7% Montignoso ,4% Mulazzo 155 0,6% Podenzana 84 0,4% Pontremoli 447 1,9% Tresana 158 0,7% Villafranca 437 1,8% Zeri 33 0,1% Altre Province ,0% Totale % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

45 Tipo contratto La tabella seguente riporta la distribuzione degli avviamenti in relazione alla tipologia del rapporto di lavoro. Tipo contratto Tabella 25. Avviamenti per tipologia di contratto Donne Uomini Totale Numero Percentuale Numero Percentuale Numero Percentuale apprendistato 674 5,3% 754 6,7% ,0% associazione in partecipazione a tempo determinato 28 0,2% 32 0,3% 60 0,3% associazione in partecipazione a tempo indeterminato 36 0,3% 50 0,4% 86 0,4% contratto di agenzia a tempo determinato 9 0,1% 2 0,0% 11 0,0% contratto di agenzia a tempo indeterminato 0 0,0% 3 0,0% 3 0,0% contratto di formazione lavoro (solo pubblica amministrazione ) 3 0,0% 2 0,0% 5 0,0% contratto di inserimento lavorativo 5 0,0% 3 0,0% 8 0,0% lavoro a domicilio a tempo determinato 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% lavoro a domicilio a tempo indeterminato 1 0,0% 0 0,0% 1 0,0% lavoro a progetto / collaborazione coordinata e continuativa 426 3,4% 443 3,9% 869 3,6% lavoro a tempo determinato ,2% ,2% ,8% lavoro a tempo determinato per sostituzione ,3% 202 1,8% ,8% lavoro a tempo indeterminato ,5% ,2% ,2% lavoro autonomo nello spettacolo 24 0,2% 41 0,4% 65 0,3% lavoro dipendente nella p.a. a tempo determinato ,2% 247 2,2% ,9% lavoro dipendente nella p.a. a tempo indeterminato 112 0,9% 40 0,4% 152 0,6% lavoro domestico a tempo determinato 123 1,0% 7 0,1% 130 0,5% lavoro domestico a tempo indeterminato 844 6,7% 64 0,6% 908 3,8% lavoro interinale (o a scopo di somministrazione) a tempo determinato 273 2,2% 742 6,6% ,3% lavoro intermittente 20 0,2% 7 0,1% 27 0,1% lavoro intermittente a tempo indeterminato 334 2,6% 265 2,4% 599 2,5% lavoro intermittente a tempo determinato ,8% 877 7,8% ,9% lavoro nello spettacolo a tempo determinato 152 1,2% 138 1,2% 290 1,2% lavoro occasionale 85 0,7% 84 0,7% 169 0,7% lavoro ripartito a tempo determinato 2 0,0% 1 0,0% 3 0,0% lavoro ripartito a tempo indeterminato 0 0,0% 1 0,0% 1 0,0% Totale complessivo % % % Aggregando i dati per macro tipologia emerge come, anche per il 2012, si sia fatto principalmente ricorso al contratto a tempo determinato (63,6%) ed, in misura minore, al contratto a tempo indeterminato (21,5%). L apprendistato ha riguardato il 6% degli avviamenti mentre il 4,3% dei casi è relativo a contratti a progetto o occasionali

46 Grafico 55. Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro 2012 Tempo indeterminato 21,5% Contratto a progetto e occasionale 4,3% Altre forme 4,6% Apprendistato 6% Tempo determinato 63,6% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La tabella seguente riporta la distribuzione degli avviamenti articolata per tipologia contrattuale e per genere. Tabella 26. Avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere 2012 Tipo di contratto Donne Percentuale Uomini Percentuale Totale Percentuale Tempo Determinato ,2% ,6% ,6% Tempo Indeterminato ,0% ,0% ,5% Altre forme 305 2,4% 788 7,0% ,6% Apprendistato 674 5,3% 754 6,7% ,0% Contratto a progetto-occasionale 511 4,1% 527 4,7% ,3% Totale % % % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In termini di genere non si evidenziano significative differenze; i contratti a tempo indeterminato hanno riguardato il 21% degli avviamenti femminili ed il 22% di quelli maschili. Elevata la quota di apprendisti rilevata tra gli uomini (7,0%) rispetto al dato femminile (2,4%). Grafico 56. Gli avviamenti per tipologia e genere % 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Tempo Determinato Tempo Indeterminato Apprendistato Contratto a progetto e occasionale Altre forme Maschi 59,6% 22,0% 7,0% 6,7% 4,7% Femmine 67,2% 21,0% 2,4% 5,3% 4,1% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

47 Avviamenti per localizzazione dell impresa Analizzando la distribuzione dei dati per sede dell impresa di riferimento; gli avviamenti si concentrano nell area della Costa ed in particolare: il 46,9% (pari a complessivi avviamenti) nel comune di Massa, seguono i Comuni di Carrara (29,1% per complessivi avviamenti) e di Aulla (4,7% per complessivi avviamenti). Tabella 27. Distribuzione degli Avviamenti per localizzazione dell impresa 2012 Numero Comune Percentuale Avviamenti Aulla ,7% Bagnone 186 0,8% Carrara ,1% Casola in Lunigiana 37 0,2% Comano 64 0,3% Filattiera 97 0,4% Fivizzano 599 2,5% Fosdinovo 379 1,6% Licciana Nardi 498 2,1% Massa ,9% Montignoso ,3% Mulazzo 321 1,3% Podenzana 77 0,3% Pontremoli 582 2,4% Tresana 83 0,3% Villafranca in Lunigiana 374 1,6% Zeri 23 0,1% n.d. 35 0,1% Totale ,0% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

48 Figura 2: Distribuzione degli avviamenti per localizzazione dell impresa Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Settore economico In analogia con quanto rilevato nelle precedenti annualità, gli avviamenti si concentrano prevalentemente nel settore servizi di alloggio e di ristorazione (21,7%) anche a conferma del carattere stagionale di una significativa quota dell occupazione del periodo. Il settore manifatturiero ha assorbito il 10% di avviamenti mentre il settore delle Costruzioni il 7,6%. Il Commercio si attesta al 8,2% degli avviamenti

49 Tabella 28. Avviamenti per settore economico 2012 Settore Donne Percentuale Uomini Percentuale Totale Percentuale agricoltura, silvicoltura e pesca 58 0,5% 166 1,5% 224 0,9% estrazione di minerali da cave e miniere 1 0,0% 81 0,7% 82 0,3% attività manifatturiere 387 3,1% ,7% ,0% fornitura energia elettrica, gas, vapore 6 0,0% 14 0,1% 20 0,1% fornitura di acqua; reti fognarie 25 0,2% 132 1,2% 157 0,7% Costruzioni 70 0,6% ,5% ,6% commercio ,9% 838 7,4% ,2% trasporto e magazzinaggio 32 0,3% 381 3,4% 413 1,7% servizi di alloggio e di ristorazione ,0% ,7% ,7% servizi di informazione e comunicazione 68 0,5% 90 0,8% 158 0,7% attività finanziarie e assicurative 41 0,3% 12 0,1% 53 0,2% attività immobiliari 65 0,5% 29 0,3% 94 0,4% attività professionali scientifico- tecniche 135 1,1% 102 0,9% 237 1,0% noleggio, agenzie viaggio, servizi imprese 941 7,5% ,5% ,3% amministrazione pubblica; assicurazioni 225 1,8% 221 2,0% 446 1,9% Istruzione ,5% 534 4,7% ,7% sanità e assistenza sociale 187 1,5% 56 0,5% 243 1,0% attività artistiche, sport, intrattenimento 757 6,0% 860 7,6% ,8% altre attività di servizi 386 3,1% 142 1,3% 528 2,2% attività di famiglie e convivenze 801 6,4% 66 0,6% 867 3,6% n.d ,4% 625 5,5% ,0% Totale % % % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In termini di genere, i dati consentono di evidenziare che: il 28% degli avviamenti femminili riguarda i servizi di alloggio e di ristorazione ed il 23% l istruzione; tra gli uomini i dati presentano una distribuzione meno marcata; i settori più presenti sono il manifatturiero (17,7%) e le costruzioni (15,5%). Gli apprendisti Nel corso del 2012 sono stati avviati al lavoro con contratto di apprendistato persone. Rispetto al 2011 si rileva un significativa flessione del numero di contratti di apprendistato (-11%), dato che conferma la progressiva flessione registrata negli ultimi anni

50 Grafico 57. Il trend dei contratti di apprendistato Fonte: Dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara In linea con quanto rilevato nelle annualità precedenti, il contratto di apprendistato ha riguardato prevalentemente i maschi (53%) rispetto alle femmine (47%). Grafico 58. I contratti di apprendistato per genere Maschi 53% Femmine 47% Fonte: Dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara A livello mensile si rileva una concentrazione del numero di contratti di apprendistato nel mese di giugno (285) e luglio (199)

51 Grafico 59. I contratti di apprendistato per tipologia gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Maschi Femmine Totale Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Rispetto alla tipologia di contratto, nell 84% dei casi ha riguardato apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere; seguono i contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere per lavoratori stagionali (13%). Tabella 29. I contratti di apprendistato per tipologia Tipo di contratto di apprendistato Numero Percentuale apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere ,0% apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere per lavoratori stagionali apprendistato per la qualifica professionale e per il diploma professionale apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere per lavoratori in mobilità ,0% 19 1,3% 11 0,8% apprendistato ex art.16 l. 196/97 6 0,4% apprendistato per l'espletamento del diritto dovere di istruzione formazione 3 0,2% apprendistato di alta formazione e ricerca 2 0,1% apprendistato per la qualifica professionale e per il diploma professionale per lavoratori in mobilità apprendistato di alta formazione e ricerca per lavoratori in mobilità 2 0,1% 1 0,1% Totale %

52 Il 34,9% degli apprendisti ha un età compresa tra i 18 ed i 21 anni, l età media è di circa 23 anni. Disaggregando i dati in base al genere non si rilevano significative differenze. Grafico 60. I contratti di apprendistato per classi di età e per genere % 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 18 anni anni anni > 24 anni Maschi 1,2% 38,2% 30,5% 30,1% Femmine 1,0% 31,2% 36,5% 31,3% Totale 1,1% 34,9% 33,3% 30,7% Fonte: Dati del Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara La tabella seguente riporta la distribuzione degli apprendisti per settore economico di riferimento. Tabella 30. Il numero di apprendisti per settore economico 2012 Settore Totale Percentuale agricoltura, silvicoltura e pesca 6 0,4% estrazione di minerali da cave e miniere 6 0,4% attività manifatturiere ,8% fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione 1 0,1% costruzioni 137 9,6% commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di auto e moto ,4% trasporto e magazzinaggio 8 0,6% attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ,4% servizi di informazione e comunicazione 15 1,1% attività finanziarie e assicurative 5 0,4% attività immobiliari 2 0,1% attività professionali, scientifiche e tecniche 24 1,7% noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto imprese 46 3,2% amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 3 0,2% istruzione 9 0,6% sanità e assistenza sociale 7 0,5% attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 102 7,1% altre attività di servizi 73 5,1% Non disponibile ,3% Totale ,0% Fonte: Dati dell Osservatorio della Provincia di Massa-Carrara

53 I dati evidenziano che: significativa la quota di apprendisti nei servizi di alloggio e di ristorazione (30,4%) e nel settore Costruzioni (15%); il 11,8% dei contratti di apprendistato riguarda il settore Manifatturiero; il Commercio ha coinvolto il 11,4% degli apprendisti mentre nelle Costruzioni il 9,6%. I tirocini Nel 2012 sono stati complessivamente avviati 151 tirocini; rispetto al 2011 il numero di tirocini si è ridotto in modo significativo (-15%). Analogamente a quanto rilevato nelle precedenti annualità, tra i tirocinanti è prevalente la quota maschile (52%) rispetto a quella femminile (48%). Grafico 61. I tirocini per genere 2012 Maschi 52% Femmine 48% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro della Provincia di Massa-Carrara La maggioranza dei tirocinanti (42,4%) rientra nella fascia di età anni; l età media complessiva è di circa 26 anni. Disaggregando il dato per genere non si evidenziano particolari specificità. Grafico 62. I tirocini per classe di età e per genere % 40% 30% 20% 10% 0% anni 25-34anni > 45 anni anni anni Maschi 7,6% 43,0% 34,2% 8,9% 6,3% Femmine 5,6% 41,7% 41,7% 11,1% 0,0% Totale 6,6% 42,4% 37,7% 9,9% 3,3% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro

54 Le imprese ospitanti i tirocinanti sono localizzante in prevalenza nei comuni di Massa (41%) e Carrara (25,2%). Significativa anche la quota relativa ai Comuni di Aulla (11,3%) e Pontremoli (11,3%). Tabella 31. Distribuzione dei tirocini per localizzazione d impresa Comune localizzazione Numero Percentuale impresa Tirocini Massa 62 41,1% Carrara 38 25,2% Aulla 17 11,3% Pontremoli 17 11,3% Fivizzano 5 3,3% Licciana Nardi 4 2,6% Mulazzo 4 2,6% Comano 2 1,3% Montignoso 1 0,7% Podenzana 1 0,7% Totale % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro e CpI Il settore del commercio ha assorbito il 23,2% dei tirocinanti, segue il manifatturiero (15,9%) ed il settore relativo ai servizi di informazione e comunicazione (11,3%). Tabella 32. Distribuzione dei tirocini per settore economico 2012 Settore Totale Percentuale agricoltura, silvicoltura e pesca 1 0,7% attività manifatturiere 24 15,9% costruzioni 7 4,6% commercio ingrosso e dettaglio; riparazione auto e motocicli 35 23,2% trasporto e magazzinaggio 1 0,7% attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 5 3,3% servizi di informazione e comunicazione 17 11,3% attività finanziarie e assicurative 1 0,7% attività immobiliari 1 0,7% attività professionali, scientifiche e tecniche 10 6,6% noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese 7 4,6% amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 13 8,6% istruzione 3 2,0% sanità e assistenza sociale 7 4,6% attività artistiche, sportive, di intrattenimento 1 0,7% altre attività di servizi 8 5,3% Non disponibile 10 6,6% Totale ,0% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro

55 Le Cessazioni Nel corso del 2012 sono state complessivamente registrate cessazioni di rapporti di lavoro; rispetto al 2011, i dati presentano un significativo incremento (+9,8%) che ha riguardato sia gli uomini (7,7%) che le donne (11,7%). Tabella 33.Confronto cessazioni anni Differenze 2011/2012 Genere valore Percentuale assoluto Femmine ,7% Maschi ,7% Totale ,8% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In termini percentuali, la quota di cessazioni femminili (52,5%) è stata superiore a quella maschile (47,5%). Grafico 63. Le cessazioni per genere 2012 Maschi 47,5% Femmine 52,5% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI In analogia con le precedenti annualità, il trend mensile delle cessazioni ha avuto un incremento considerevole nel mese di settembre 2012, periodo in cui sono state rilevate cessazioni. In tale mese si concentra la quota maggiore di cessazioni sia tra gli uomini (1.787) che tra le donne (1.960) Grafico 64. Cessazioni per mese e genere gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembr ottobre novembr dicembre e e Maschi Femmine Totale Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

56 Con riferimento all età, il 28,2% delle cessazioni ha riguardato persone con un età compresa tra i 45 ed i 60 anni; n termini di genere non si evidenziano significative differenze. I giovani (under 25) costituiscono il 13,3% del totale. Grafico 65. Le cessazioni 2012 in base alla classe di età 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% > 60 anni anni anni anni anni anni Maschi 0,7% 14,1% 28,2% 24,7% 25,8% 6,6% Femmine 0,7% 11,2% 26,3% 27,9% 30,3% 3,6% Totale 0,7% 12,6% 27,2% 26,4% 28,2% 5,0% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La tabella seguente riporta le cause di cessazioni rilevate nel 2012; il 33% delle cessazioni ha riguardato la chiusura automatica di contratti a tempo determinato; seguono le dimissioni (15%). Elevata la quota di cessazioni in cui non è specificata la causa (24%). Tabella 34. Cause di cessazione 2012 Femmine Maschi Totale Causa di cessazione Valore assoluto Percentuale Valore assoluto Percentuale Valore assoluto Percentuale chiusura automatica tempo determinato % % % Dimissioni % % % licenziamento giustificato motivo oggettivo % % % altro % 725 6% % risoluzione consensuale 272 2% 245 2% 517 2% pensionamento 141 1% 220 2% 361 1% cessazione attività 175 1% 165 1% 340 1% mancato superamento del periodo di prova 118 1% 174 1% 292 1% modifica del termine inizialmente fissato 125 1% 163 1% 288 1% licenziamento collettivo 118 1% 84 1% 202 1% licenziamento giusta causa 36 0% 85 1% 121 0% decesso 62 0% 29 0% 91 0% dimissioni giusta causa 35 0% 44 0% 79 0% dimissione durante il periodo di prova 41 0% 35 0% 76 0% licenziamento giustificato motivo soggettivo 12 0% 53 0% 65 0% licenziamento individuale 29 0% 13 0% 42 0% decadenza dal servizio 8 0% 4 0% 12 0% altre cause 2 0% 11 0% 13 0% non disponibile % % % Totale % % % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

57 In termini di genere, i dati evidenziano una sostanziale omogeneità, in particolare: tra le donne, il 37% delle cessazioni è dovuta alla chiusura automatica del rapporto a tempo determinato; seguono le dimissioni (13%); tra gli uomini le cause prevalenti riguardano: la chiusura automatica del rapporto a tempo determinato (28%), le dimissioni (18%) ed il licenziamento giustificato motivo oggettivo (13%). In analogia con le precedenti rilevazioni, appare opportuno evidenziare come il 64% delle cessazioni si riferisca a rapporti di lavoro avviati nel corso del 2012; il restante 36% riguarda rapporti di lavoro instaurati nelle annualità precedenti. Grafico 66. Le cessazioni del 2012 in base al periodo di avviamento del lavoro 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Cessazioni di avviamenti antecedenti al 2012 Cessazioni di avviamenti del 2012 Cessazioni 36% 64% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La metà delle cessazioni (50%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi. Grafico 67. Le cessazioni del 2012 in base alla durata del contratto 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% < oltre mese mesi mesi mesi mesi mesi 36 mesi Durata 20% 30% 15% 14% 7% 3% 11% onte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI I dati consentono, inoltre, di evidenziare che: il 79% delle cessazioni ha riguardato rapporti di lavoro della durata massima di 12 mesi; nel 20% dei casi il rapporto di lavoro ha avuto una durata inferiore ad 1 mese; l 11% dei contratti prevedeva una durata di oltre 3 anni

58 Disaggregando il dato in base al genere emerge come il 25% delle cessazioni femminili sia riferibile a contratti di lavoro di durata inferiore al mese; quota che raggiunge il 54% se si considera l intervallo 0-3 mesi. Tra gli uomini, il 12% riguarda contratti superiori a 3 anni. Grafico 68. Le cessazioni del 2012 in base al genere ed alla durata del contratto 30% 20% 10% 0% < 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi oltre 36 mesi mesi mesi mesi Maschi 14% 32% 16% 15% 7% 3% 12% Femmine 25% 29% 14% 13% 6% 3% 10% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Settore economico La tabella seguente riporta la distribuzione delle cessazioni articolate per macrosettore economico. Tabella 35. Le Cessazioni per settore economico 2012 Settore Donne Percentuale Uomini Percentuale Totale Percentuale agricoltura, silvicoltura e pesca 66 0,5% 146 1,2% 212 0,9% estrazione di minerali cave miniere 4 0,0% 147 1,2% 151 0,6% attività manifatturiere 459 3,5% ,9% ,3% fornitura energia elettrica, gas 5 0,0% 13 0,1% 18 0,1% fornitura di acqua; reti fognarie 26 0,2% 154 1,3% 180 0,7% Costruzioni 63 0,5% ,8% ,3% commercio ,2% ,0% ,6% trasporto e magazzinaggio 99 0,8% 335 2,8% 434 1,7% servizi di alloggio e di ristorazione ,9% ,1% ,3% servizi di informazione e comunicazione 88 0,7% 91 0,8% 179 0,7% attività finanziarie e assicurative 67 0,5% 37 0,3% 104 0,4% attività immobiliari 12 0,1% 10 0,1% 22 0,1% attività professionali scientifico tecniche 161 1,2% 77 0,7% 238 1,0% noleggio, agenzie viaggio, servizi imprese ,1% ,1% ,5% amministrazione pubblica; assicurazioni 450 3,4% 374 3,2% 824 3,3% Istruzione ,5% 568 4,8% ,6% sanità e assistenza sociale 464 3,6% 146 1,2% 610 2,5% attività artistiche, sport, intrattenimento 842 6,5% 880 7,5% ,9% altre attività di servizi 526 4,0% 173 1,5% 699 2,8% attività di famiglie e convivenze 947 7,3% 84 0,7% ,1% n.d. 58 0,4% 82 0,7% 140 0,6% Totale % % % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Cp

59 I dati consentono di evidenziare che: le cessazioni si concentrano prevalentemente nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione (20,3%), seguono il comparto istruzione (14,6%), le attività manifatturiere (11,3%) e le attività professionali (10,5%). Le costruzioni costituiscono il 9,6% del totale; tra le donne il settore istruzione raggiunge il 23,5% del totale; tra gli uomini il settore manifatturiero costituisce il 19,9% delle cessazioni, segue il settore delle costruzioni (14,8%) Tavole di raffronto Per il 2012, il saldo finale tra avviamenti e cessazioni è risultato negativo (-976). Tabella 36. Raffronto tra avviamenti e cessazioni per settore economico Settore Totale Avviamenti Totale Cessazioni Saldo agricoltura, silvicoltura e pesca estrazione di minerali da cave e miniere attività manifatturiere fornitura energia elettrica, gas, vapore fornitura di acqua; reti fognarie costruzioni commercio trasporto e magazzinaggio servizi di alloggio e di ristorazione servizi di informazione e comunicazione attività finanziarie e assicurative attività immobiliari attività professionali scientifico tecniche noleggio, agenzie viaggio, servizi imprese amministrazione pubblica difesa; assicurazioni istruzione sanità e assistenza sociale attività artistiche, sportive, intrattenimento altre attività di servizi attività di famiglie e convivenze n.d Totale Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Rispetto al genere, sia tra le donne (- 440) che tra gli uomini (- 536) si rileva un saldo negativo tra avviamenti e cessazioni

60 Tabella 37. Raffronto tra avviamenti e cessazioni per genere e settore Settore Saldo Saldo Saldo Donne Uomini 2012 agricoltura, silvicoltura e pesca estrazione di minerali da cave e miniere attività manifatturiere fornitura energia elettrica, gas, vapore fornitura di acqua; reti fognarie Costruzioni commercio trasporto e magazzinaggio servizi di alloggio e di ristorazione servizi di informazione e comunicazione attività finanziarie e assicurative attività immobiliari attività professionali scientifico tecniche noleggio, agenzie viaggio, servizi imprese amministrazione pubblica difesa; assicurazioni Istruzione sanità e assistenza sociale attività artistiche, sportive, intrattenimento altre attività di servizi attività di famiglie e convivenze n.d Totale Le Migrazioni Complessivamente nel corso del 2012 sono stati gli avviamenti fuori Provincia di residenti della Provincia. In termine di genere il 55,1% è costituito da uomini ed il 44,9% da donne. Grafico 69. Gli avviati fuori Provincia in base al genere Maschi 55,1% Femmine 44,9% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Il 45,2% degli avviati fuori Provincia è avvenuto all interno della Regione Toscana (in particolare nella Provincia di Lucca) mentre il 30,9% in Liguria (in particolare nella Provincia di La Spezia). Più limitato il numero di residenti che hanno trovato lavoro nelle altre regioni. La tabella seguente riporta la ripartizione degli avviamenti fuori Provincia rilevati nel corso del

61 Tabella 38. Avviamenti fuori Provincia di residenti a Massa-Carrara Regione Avviamenti Percentuale Abruzzo 70 0,7% Basilicata 9 0,1% Calabria 13 0,1% Campania 55 0,5% Emilia-Romagna 508 5,0% Friuli-Venezia Giulia 26 0,3% Lazio 262 2,6% Liguria ,9% Lombardia 723 7,1% Marche 43 0,4% Molise 6 0,1% Piemonte 157 1,6% Puglia 157 1,6% Sardegna 61 0,6% Sicilia 57 0,6% Toscana ,2% Trentino-Alto Adige 54 0,5% Umbria 52 0,5% Valle D'Aosta 9 0,1% Veneto 161 1,6% Totale ,0% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La seguente tabella mette a confronto su scala regionale i dati precedentemente analizzati con gli avviamenti avvenuti in Provincia di Massa-Carrara di residenti fuori Provincia. Tabella 39. Raffronto tra avviamenti fuori Provincia ed avviamenti in Provincia Regione Avviamenti fuori Provincia di residenti in Provincia di Massa-Carrara Avviamenti in Provincia di Massa-Carrara di residenti fuori Provincia Differenza Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d'aosta Veneto TOTALE Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

62 4.3. CONTROVERSIE DI LAVORO L attività che la Provincia ha svolto nel corso del 2012 in materia di controversie di lavoro, mobilità e CIGS può essere così riassunta: interventi per nuove crisi aziendali, più specificamente: a) per richieste di intervento della CIGS b) per licenziamento collettivo verifica dello stato di attuazione degli accordi per la ricollocazione dei lavoratori; esame della situazione aziendale per problematiche occupazionali varie. Complessivamente nel corso dell annualità sono stati effettuati 37 incontri presso l Assessorato. La tabella seguente riporta il riepilogo degli incontri effettuati. Tabella 40. Tipologia di incontri Tipologia Numero Iniziative per ricollocazione lavoratori 3 CIGS in regime ordinario 19 Esame situazione aziendale 4 Procedura mobilità ex art.4 e 24 L.223/91 11 Totali 37 Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

63 5. LE POLITICHE ATTIVE DEL CENTRO PER L IMPIEGO 5.1. ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE Nel corso del 2012 il Servizio Orientamento ha assicurato il funzionamento degli sportelli per l informazione e l orientamento presenti all interno delle tre sedi del Centro per l Impiego di Massa, Carrara ed Aulla e presso il carcere/u.e.p.e. di Massa. Complessivamente gli utenti sono stati a fronte dei quali sono stati erogati servizi, così ripartiti tra i quattro sportelli: Tabella 41. Utenti servizi d'orientamento di 1 livello Area di riferimento Utenti Percentuale Servizi erogati Percentuale SPORTELLO ORIENTAMENTO MASSA ,5% ,4% SPORTELLO ORIENTAMENTO CARRARA ,0% ,7% SPORTELLO ORIENTAMENTO AULLA ,8% ,5% SERVIZIO ORIENTAMENTO presso CARCERE/U.E.P.E. MASSA 156 0,7% 549 1,4% TOTALE % % Il 46,5% degli utenti si è rivolto presso la sede territoriale del Comune di Massa, seguono lo sportello di Carrara (39%) ed Aulla (13,8%). La tipologia di servizio prevalentemente erogata all utenza ha riguardato le informazioni generali ed altri servizi (52,4%); seguono i colloqui 181 (15%). Grafico 70. I servizi richiesti allo sportello di orientamento Informazioni generali ed altri servizi 52,4% Colloqui 181 Rinvio ad altri servizi (interni-esterni) 15,0% 12,5% Informazioni su autoconsultazione Consegna materiale informativo Consulenza per la ricerca di lavoro individuale Seminari di orientamento e ricerca di lavoro 7,4% 6,8% 5,9% 0,1% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Fonte: Elaborazione su dati degli Sportelli di orientamento della Provincia di Massa-Carrara

64 5.2. CONSULENZA ORIENTATIVA DI 2 LIVELLO Le consulenze, condotte in questo ambito da esperti/e della materia, hanno riguardato: gli utenti del Centro per l Impiego con i quali, a seguito del colloquio ex D.Lgs 181/2000, era stata concordata un azione counseling, bilancio delle competenze, bilanci di prossimità, attività formative a carattere orientativo (seminari o brevi corsi sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro); gli utenti che avevano richiesto al Centro per l Impiego un accertamento di qualifica; i lavoratori in mobilità o in CIG (secondo le varie tipologie) a quali le azioni dei servizi specialistici erano necessario sia ai fini di una eventuale ricollocazione nel mercato del lavoro, sia per migliorare il livello di occupabilità, sia per supportare la corrispondenza tra azioni connesse alle politiche attive e azioni connesse a politiche passive. Complessivamente gli utenti sono stati a fronte dei quali sono stati erogati servizi, così ripartiti tra i tre sportelli. Tabella 42. Utenti servizi d'orientamento di 2 livello Area di riferimento Utenti Percentuale Servizi erogati Percentuale SPORTELLO ORIENTAMENTO MASSA ,0% ,1% SPORTELLO ORIENTAMENTO CARRARA ,0% ,8% SPORTELLO ORIENTAMENTO AULLA ,0% ,0% TOTALE % % Il 52% degli utenti si è rivolto presso la sede territoriale del Comune di Carrara, seguono gli sportelli di Massa (31%) ed Aulla (17%). La tipologia di servizio prevalentemente erogata all utenza ha riguardato la consulenza per la ricerca di lavoro individuale (34%) e il bilancio di competenza individuale (33%). Tra gli altri servizi rientrano la consulenza orientativa specialistica sviluppo progetto professionale/formativo (21%) ed i seminari di orientamento e ricerca di lavoro (9%). Grafico 71. La tipologia dei servizi erogati Consulenza per la ricerca di lavoro individuale Bilancio di competenza individuale 34,0% 33,0% Consulenza orientativa specialistica -sviluppo progetto professionale/formativo Seminari di orientamento e ricerca di lavoro 9,0% 21,0% counseling orientativo Consulenza orientativa collocamento mirato Colloquio di vericazione Carta ILA 1,0% 1,0% 1,0% 0,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0%

65 In termini di genere, gli utenti dei servizi di consulenza orientativa e bilancio di competenze sono costituiti in leggera prevalenza da uomini (51%) rispetto alle donne (49%). Grafico 72. Utenza per genere 2012 Maschi 51% Femmine 49% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro Il 35% dell utenza ha un età compresa tra i 18 ed i 25 anni; gli over 45 rappresentano il 23% del totale. Il 58% dell utenza maschile ha meno di 36 anni, il 45% dell utenza femminile ha un età superiore ai 35 anni. Grafico 73. Utenza per classi di età % 40% 30% 20% 10% 0% Femmine Maschi Totale 18-25anni 31% 39% 35% 26-35anni 23% 19% 21% 36-45anni 24% 17% 20% over 45 anni 21% 25% 23% Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro 5.3. INCONTRO DOMANDA-OFFERTA DI LAVORO Le richieste aziendali Nel corso del 2012 sono state attivate presso il Centro per l impiego 312 richieste aziendali; rispetto al 2011 il numero di richieste è diminuito (-5,5%), confermando il trend rilevato nel corso degli ultimi anni

66 Grafico 74. Il trend delle richieste aziendali Richieste aziendali Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Delle 312 richieste aziendali, l 86,9% (pari a 271 richieste) ha riguardato il collocamento ordinario; seguono il personale domestico (4,8%) ed il personale stagionale (3,8%). Grafico 75. Richieste aziendali per tipologia Collocamento ordinario Personale stagionale Personale domestico Collocamento mirato Richieste aziendali Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego Il 39,1% delle aziende ha ricercato il personale attraverso l inserzione diretta, mentre il 60,9% delle aziende ha scelto la modalità di ricerca mediata dal Centro per l Impiego. Grafico 76. Modalità di ricerca Inserzione diretta 39,1% Ricerca mediata dal CpI 60,9% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del Centro per l Impiego

67 I lavoratori richiesti Il numero di lavoratori richiesti è stato pari a 499; valore decisamente inferiore (-13,5%) al dato del La media per ogni richiesta aziendale è di 1,6 lavoratori. Grafico 77. Il trend del numero di lavoratori richiesti Lavoratori richiesti Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Le Candidature inviate Complessivamente sono state preselezionate ed inviate in totale candidature; di queste il 51% è costituito da candidature maschili ed il 49% da candidature femminili. Grafico 78. Candidature inviate per genere Maschi 51% Femmine 49% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La tabella seguente riporta la distribuzione delle candidature inviate ripartite per tipologia e genere. Il 71,2% dei casi ha riguardato il Collocamento ordinario mentre il 14,1% il personale stagionale. Tabella 43. Candidature inviate per tipologia e genere Tipologia Totale Collocamento ordinario ,2% Personale stagionale ,1% Personale domestico (ABC per la famiglia) 194 4,4% Collocamento mirato ,4% Totale % Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro

68 5.4. CREAZIONE DI IMPRESA Nel corso del 2012, la Provincia di Massa-Carrara ha emesso due bandi per la creazione d impresa. La tabella seguente riporta i dati relativi alle domande pervenute. Tabella 44. Domande Creazione di impresa Dati I bando II bando Totale Domande presentate Donne Uomini Rinunce Fonte: Elaborazione su dati Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro Le domande sono state presentate in prevalenza da donne (71%). Grafico 79. Utenti per genere Maschi 29% Femmine 71% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Nel 2012 i contributi erogati hanno portato alla creazione di 17 imprese. Rispetto alla natura giuridica le imprese sono in netta prevalenza costituite da ditte individuali (13); solo il 24% (pari a 4) delle nuove imprese è costituito da società. Grafico 80. Imprese create per forma giuridica 2012 Società 24 % Ditte individuali 76% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro I settori prioritari di intervento sono: commercio, servizi, manifatturiero e artigianato. I lavoratori stabilizzati sono stati

69 5.5. STABILIZZAZIONI Nel corso del 2012, la Provincia di Massa-Carrara ha emesso 1 bando per la stabilizzazione di rapporti di lavoro. La tabella seguente riporta i dati relativi alle domande pervenute. Tabella 45. Domande stabilizzazione Dati Totale Domande presentate 49 Lavoratori da stabilizzare 53 Donne 12 Uomini 41 Rinunce 10 Numero stabilizzati 41 Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Le domande hanno riguardato in prevalenza lavoratori uomini (77%). Grafico 81. Utenti per genere Femmine 23% Maschi 77% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro I settori prioritari di intervento sono: commercio, servizi, manifatturiero e artigianato. I lavoratori stabilizzati sono stati TIROCINI Con il 1 aprile 2012 è entrata in vigore nella Regione Toscana la nuova normativa che disciplina a livello regionale l attivazione dei tirocini formativi e di orientamento non curriculari. Tra le novità più importanti è l introduzione dell obbligatorietà da parte del soggetto ospitante di corrispondere al tirocinante un rimborso spese forfettario di almeno 500,00 mensili. Inoltre la Regione Toscana ha emanato un avviso pubblico che, nell ambito del più ampio Progetto Giovani sì, consente alle aziende che attivano tirocini con giovani fino a 30 anni o con iscritti ai sensi della L. 68/99 o persone svantaggiate, di richiedere un rimborso parziale o totale di quanto erogato al tirocinante ed un contributo per l assunzione a tempo indeterminato del tirocinante. Tale agevolazione si è tradotta in un aumento del numero di tirocini richiesti e attivati dal Centro per l Impiego in qualità di soggetto promotore

70 Da aprile 2012 le richieste aziendali per l attivazione di tirocini sono state 85. A seguito dell istruttoria per la verifica dei requisiti previsti dalla normativa e della valutazione del contenuto formativo proposto sono stati attivati, con relativa Convenzione e specifico progetto formativo, 80 tirocini di cui 73 con rimborso della Regione Toscana e 7 senza rimborso in quanto attivati con tirocinanti di età superiore a 30 anni. Degli 80 tirocini attivati, 14 coinvolgono persone iscritte al collocamento mirato ai sensi della L.68/99 e 3 persone svantaggiate (nella fattispecie ammesse alla protezione sussidiaria). Tabella 46. Tirocini formativi attivati Totale Massa Carrara Lunigiana I tirocini hanno riguardato in leggera prevalenza gli uomini (42 tirocini pari al 52% del totale) rispetto alle donne (38 tirocini). Grafico 82. Utenti per genere Femmine 48% Maschi 52% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro 5.7. COLLOCAMENTO MIRATO PER I DISABILI Dati di stock Al 31 dicembre 2012, sono complessivamente gli iscritti al collocamento mirato (dati di stock), valore superiore del 6,6% rispetto al In termini di genere i dati presentano una prevalenza di donne (51,2%) rispetto agli uomini (48,8%). Grafico 83. Dati di stock per genere Femmine 51,2% Maschi 48,8% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

71 Tra gli iscritti, una quota prevalente (61,3%) ha più di 45 anni; il 4,4% rientra nella fascia di età anni. L età media è di 47,6 anni: le donne presentano un età media superiore (48,2 anni) rispetto a quella maschile (47 anni). Grafico 84. Dati di stock per età e genere % 40% 30% 20% 10% 0% > 60 anni anni anni anni anni Maschi 4,9% 12,4% 23,8% 47,9% 11,0% Femmine 3,8% 9,9% 22,6% 52,8% 10,8% Totale 4,4% 11,1% 23,2% 50,4% 10,9% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La quasi totalità degli iscritti al servizio di collocamento mirato (91,6%) rientra nella categoria invalidi civili. Grafico 85. Dati di stock per categoria invalidi civili vedove orfani del lavoro invalidi del lavoro vedove/orfani di guerra profughi vedove/orfani di servizio sordomuti invalidi per servizio minorati della vista centralinisti non vedenti 2,6% 1,7% 0,9% 0,9% 0,8% 0,8% 0,5% 0,1% 0,1% 91,6% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Con riferimento all anno di iscrizione il 31,3% degli utenti è iscritto da meno di 4 anni, il 25,4% da 6-9 anni

72 Grafico 86. Dati di stock per anno di iscrizione % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% > 20 anni anni anni anni anni anni Utenti 31,3% 14,2% 25,4% 20,1% 7,8% 1,3% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI I dati di flusso del 2012 Nel 2012 sono state registrate 286 iscrizioni al collocamento mirato (dati di flusso) con un incremento del 5,5% rispetto ai valori del Il 54,9% degli iscritti del 2012 è costituito da uomini. Grafico 87. Le iscrizioni del 2012 per genere Femmine 45,1% Maschi 54,9% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Oltre la metà delle iscrizioni (51,4%) riguarda persone di età compresa tra i 46 ed i 60 anni; il 12,9% rientra nella fascia di età anni. Grafico 88. Le iscrizioni per età % 40% 30% 20% 10% 0% > 60 anni anni anni anni anni Maschi 11,5% 11,5% 17,8% 52,2% 7,0% Femmine 14,7% 10,1% 22,5% 50,4% 2,3% Totale 12,9% 10,8% 19,9% 51,4% 4,9% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

73 Il 90,6% degli iscritti nel 2012 al servizio di collocamento mirato rientra nella categoria invalidi civili. Grafico 89. Dati di flusso per categoria invalidi civili 90,6% vedove orfani del lavoro invalidi del lavoro vedove/orfani di servizio vedove/orfani di guerra profughi sordomuti 3,5% 3,5% 0,7% 0,7% 0,7% 0,3% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Gli avviamenti del % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Nel 2012 sono state avviate al lavoro 29 persone, gli avviamenti hanno in misura analoga sia gli uomini (15 avviamenti) che le donne (14 avviamenti). Grafico 90. Gli avviati al lavoro per genere Femmine 48% Maschi 52% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Gli avviamenti si sono concentrati in prevalenza nel settore dell industria (59% pari a 17 avviamenti); la restante quota è ripartita tra il commercio (24,1% pari a 7 avviamenti) ed il settore dei servizi (17,2% pari a 5 avviamenti). Grafico 91. Avviamenti per settore economico Industria 59% Commercio 24% Servizi 17% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Fonte: Elaborazione su dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

74 5.8. FORMAZIONE ESTERNA APPRENDISTATO Nel corso del 2012 le azioni sviluppate dal settore Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara hanno riguardato: 850 apprendisti, di cui è stata analizzata la posizione lavorativa; 650 colloqui individuali; 530 allievi in formazione. Sono state analizzate 750 aziende ai fini della convocazione degli apprendisti. La tabella seguente riporta il riepilogo delle attività svolte nel periodo Tabella 47. Tabella riassuntiva attività APPRENDISTATO: azioni realizzate dal 2007 al 2012 per numero di partecipanti apprendisti di cui è stata analizzata la posizione lavorativa colloqui individuali allievi in formazione attività formative effettuate aziende analizzate ai fini della convocazione apprendisti aziende coinvolte n. tutor aziendali messi in formazione n. piani formativi verificati Fonte: Dati del Servizio di Apprendistato della Provincia di Massa-Carrara 2 La discrepanza tra colloqui individuali e allievi in formazione per il 2007 è da interpretarsi nelle more dell avvio in formazione previsto per il mese di dicembre 2007 (bando di gara del giugno 2007) 3 I dati relativi all anno 2009 risentono di una contrazione numerica determinata in parte da una crisi congiunturale. 4 Per l anno 2011 il numero delle attività formative risulta inferiore, poiché si è dovuto aspettare l uscita degli esiti dell Avviso Pubblico avvenuta nel mese di luglio. 5 La formazione tutor aziendali è stata avviata nel 2006; dopo le prime esperienze, per non caricare le aziende di oneri formativi si è scelto di evitare la formazione in contemporanea di tutor e apprendisti, perciò dal 2008 i numeri di apprendisti e tutor in formazione nella stessa annualità risultano inversamente proporzionali. Per quanto riguarda l anno 2011 la formazione verrà erogata a partire dal mese di febbraio 2012, al termine della formazione prevista per gli apprendisti, al fine di non gravare sui processi lavorativi aziendali. 6 I piani formativi sono stati introdotti con l apprendistato professionalizzante ed entrati a regime nel 2005; dal 2007 la Provincia non richiede più di inviarne obbligatoriamente copia al Centro per l Impiego, per cui l attività continua come supporto e consulenza in fase di compilazione ma non implica l archiviazione sistematica, da qui la contrazione del dato

75 5.9. OBBLIGO FORMATIVO Nel corso del 2012 sono stati realizzati complessivamente 646 contatti/colloqui con l utenza, suddivisi in: colloqui di prima accoglienza-informazione (105), colloqui in presenza (161), oltre che contatti e monitoraggi telefonici (379), contatti attraverso lettere/fax/ (1). Grafico 92. Ripartizione dei contatti per tipologia % 50% 40% 30% 20% 10% 0% Contatti e monitoraggi Colloqui di presenza Colloqui di prima accoglienza Contatti attraverso lettere/fax/ mail Tipologia 58,7% 24,9% 16,3% 0,2% Fonte: Elaborazione su dati Servizio Obbligo Formativo della Provincia di Massa-Carrara Gli utenti in Obbligo Formativo presi in carico dal Centro per l Impiego Nel 2012 sono stati complessivamente 256 i ragazzi in obbligo formativo presi in carico dal Centro per l Impiego con una prevalenza di maschi (158) rispetto alle femmine (98). Grafico 93. Il trend degli utenti presi in carico dal CpI Femmine Maschi Totale Fonte: Elaborazione su dati Servizio Obbligo Formativo della Provincia di Massa-Carrara

76 La Formazione Professionale (88) ha rappresentano il percorso maggiormente scelto dai ragazzi. Tabella 48. Utenti suddivisi per percorso e genere Percorsi formativi Maschi Femmine Totale rientro a scuola formazione professionale assunti come apprendisti utenti divenuti maggiorenni nel utenti maggiorenni qualificati Fonte: Elaborazione su dati Servizio Obbligo Formativo della Provincia di Massa-Carrara Nel corso dell anno, 80 ragazzi hanno raggiunto la maggiore età; di questi 13 sono qualificati CIG E MOBILITÁ IN DEROGA CIG in Deroga Per il 2012, i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione in deroga sono complessivamente 1.957; in prevalenza uomini (58%). Tabella 49. CIG in Deroga Numero di lavoratori Genere Valore assoluto Percentuale Maschi % Femmine % Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Rispetto al 2011 i dati evidenziano un significativo incremento del numero di lavoratori (+72%) sia tra gli uomini (88%) che tra le donne (53%). Tabella 50. CIG in Deroga Confronto anni 2011/2012 Differenze 2011/2012 Genere Valore assoluto Percentuale Maschi % Femmine % Totale % Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

77 Il 36% dei lavoratori sono riconducibili al centro territoriale di Massa, seguono Carrara (35,6%) e Aulla (28,4%). Grafico 94. CIG in Deroga Ripartizione per centro territoriale Aulla 28,4% Carrara 35,6% Massa 36,0% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Il numero di giornate presunte di Cassa Integrazione in Deroga è pari a giorni per complessive ore presunte. Mediamente l intervento ha riguardato 161 giornate presunte per singolo lavoratore; in termini di ore il valore medio è pari a 930 ore presunte. Tabella 51. CIG in Deroga Numero di giornate ed ore presunte 2012 Genere Giornate presunte (valore assoluto.) Giornate presunte (valore medio) Ore presunte (valore assoluto) Ore presunte (valore medio) Femmine ,36 Maschi ,70 Totale ,32 Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Sono 456 le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione in Deroga; mediamente le azioni coinvolgono 4 lavoratori per azienda. Tabella 52. CIG in Deroga Dati di sintesi 2012 Indicatore Valore Numero Aziende 456 Numero Medio Lavoratori per azienda 4 Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

78 La tabella seguente riporta la distribuzione per settore economico degli interventi. Tabella 53. CIG in Deroga Settori economici 2012 Settore Numero Lavoratori Percentuale Metalmeccanica ,7% Commercio ,9% Servizi 144 7,4% Pubblici Esercizi 143 7,3% Socio-Sanitario 125 6,4% Pulizia 110 5,6% Edilizia 73 3,7% Lapideo 73 3,7% Legno 67 3,4% Studio Professionale 52 2,7% Altro 49 2,5% Trasporti e Spedizioni 40 2,1% Gomma 33 1,7% Alimentari 29 1,5% Centro Estetico e Parrucchiere 23 1,2% Grafica 23 1,2% Abbigliamento 21 1,1% Plastica 18 0,9% Cemento 15 0,8% Alberghi e Ristoranti 7 0,4% Mensa 5 0,3% Calzature 3 0,2% Chimica 3 0,2% Raccolta Rifiuti Solidi Non Pericolosi 3 0,2% Totale complessivo % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Nel corso del 2012 sono state erogate ai lavoratori in CIG in deroga azioni. I percorsi in FAD hanno costituito la tipologia di azione prevalente (43,7%) segue il Libretto Formativo del Cittadino (20,1%). Il grafico seguente riporta la distribuzione delle azioni erogate ripartita in base alla tipologia di azione posta in essere. Grafico 95. Azioni per tipologia Percorsi in FAD Libretto Formativo del Cittadino Prima informazione/consulenza operativa di primo livello Informazione strutturata e informazione orientativa di gruppo Percorsi di occupabilità Consulenza orientativa di secondo livello Altre tipologie Fonte: dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

79 Mobilità in Deroga Nel corso del 2012 i lavoratori interessati dalla Mobilità in deroga sono stati complessivamente 260 in prevalenza uomini (71%). Tabella 54. Mobilità in deroga Numero di lavoratori Genere Valore assoluto Percentuale Maschi % Femmine 83 32% Totale % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Rispetto al 2011 il numero dei lavoratori è raddoppiato (102%). Tabella 55. Mobilità in deroga Confronto anni 2011/2012 Genere Differenze 2011/2012 Valore assoluto Percentuale Maschi % Femmine % Totale % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI La tipologia prevalente è rappresentata dagli apprendisti (57,7%) seguono i Lavoratori dipendenti da imprese cessate (25,8%). Grafico 96. Mobilità in deroga Ripartizione categoria Lavoratori dipendenti da imprese cessate 25,8% Apprendisti 57,7% Lavoratori in mobilità o d.o. prossimi alla pensione 6,9% Lavoratori esclusi da ammortizzatori sociali 9,6% Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

80 5.11. TRIO - WEB LEARNING POINTS TRIO è il sistema di Web Learning della Regione Toscana che mette a disposizione di tutti, in forma totalmente gratuita, prodotti e servizi formativi su aree tematiche trasversali e specifiche. TRIO è un sistema per l apprendimento innovativo, facile e intuitivo, basato su ambienti software Open Source. I Poli di formazione Trio o W.L.P. (Web Learning Point), sono aule di teleformazione all interno dei Centri per l Impiego, composte mediamente da 13 postazioni di lavoro ovvero PC multimediali connessi a Internet, per lo svolgimento di sessioni di autoapprendimento on line. Mette a disposizione, in forma completamente gratuita, circa prodotti didattici (formazione esterna apprendistato, lingue straniere, normativa sulla sicurezza, temi del lavoro, contrattualistica, informatica, moduli di auto-orientamento alle scelte formative professionali) per accrescere il tuo bagaglio di conoscenze. La frequenza ai corsi TRIO è completamente gratuita. Il servizio è stato attivato nel dicembre 2010 ed ha riscosso da subito un buon interesse da parte dell utenza. Nel corso del 2012 sono stati gli utenti del servizio TRIO a fronte dei quali sono stati erogati interventi. Rispetto ai valori del 2011, si rileva un significativo aumento sia dell utenza (167%) che degli interventi (254%). Tabella 56. Poli TRIO W.L.P. Confronto anni 2011/2012 Differenze 2011/2012 Categorie Valore assoluto Percentuale Utenti % Interventi % Il 54% dell utenza è rappresentata da lavoratori in mobilità o in Cassa Integrazione Ordinaria ed in deroga, seguono i disoccupati (28%). Grafico 97. Utenti TRIO per condizione occupazionale 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Mobilità o CIGO e CIG in deroga Disoccupati o in cerca di prima occupazione Occupati in CIGO Occupati Inattivi Studenti Condizione occupazionale 54% 28% 7% 6% 3% 2%

81 La tabella seguente riporta la ripartizione dell utenza e degli interventi per area di riferimento. Tabella 57. Ripartizione utenza per area Area Utenti Interventi Massa Carrara Aulla Massa Pontremoli Totale Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI Utenti in Cassa integrazione che hanno frequentato i Poli TRIO Nel corso del 2012 sono stati gli utenti in cassa integrazione che hanno frequentato i Poli Trio della Provincia di Massa-Carrara. Nel 76% dell utenza (pari a 960 persone) si tratta di occupati in CIG in deroga, seguono gli occupati in Cassa Integrazione Ordinaria (13%) e le persona in mobilità o CIGS (11%). Grafico 98. Utenti TRIO in Cassa Integrazione Guadagni (CIG) per tipologia Occupati in CIG Ordinaria 158 (13%) Mobilità o CIGS 135 (11%) Occupati in CIG in deroga 960 (21,3%) La tabella seguente riporta la ripartizione dell utenza e degli interventi per area di riferimento. Tabella 58. Ripartizione utenza per area Area Utenti (Valore assoluto) Utenti (Percentuale) Massa % Carrara % Aulla % Totale Poli TRIO % Fonte: Dati dell Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro e del CpI

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