Storia contemporanea dei paesi mediterranei

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1 Storia contemporanea dei paesi mediterranei LA SECONDA GUERRA MONDIALE E IL MEDITERRANEO Università di Macerata A.A. 2017/18 Valeria Deplano: valeria.deplano@unimc.it

2 La Seconda guerra mondiale e i territori Mediterranei Teatro di guerra guerreggiata Per Francia e Italia il Mediterraneo, i paesi e le popolazioni che lo abitano avranno un ruolo determinante nel dettare gli esiti della guerra Mediterraneo come teatro di guerra ideologica: 1) Fine: annientamento nemico e sua ideologia 2) Ulteriore sollecitazione nazionalismi e sentimenti panarabi Impatto negli esiti: Stravolgimento dell ordine mediterraneo così come si era imposto tra il XIX e la prima parte del XX secolo. Cambieranno: I protagonisti del Mediterraneo Le forme di organizzazione istituzionale. 3) Ricerca fedeltà delle colonie

3 La Francia Coscrizione obbligatoria dei colonizzati Dopo occupazione nazista (1940): Charles de Gaulle, generale dell esercito, chiama immediatamente la Francia e i francesi alla resistenza (Mais il nous reste un vaste empire, une flotte intacte, beaucoup d'or.)

4 Le colonie e il governo di Vichy Le colonie mediterranee restano dalla parte del governo collaborazionista di Vichy, diversamente dall Africa equatoriale, al Camerun e dalla Polinesia IN NORDAFRICA: Attraverso i loro Residenti francesi, il sistema di impronta fascista e nazista di Vichy viene importato nelle colonie: applicazione politica antiebraica, persecuzione gli antifascisti, diffusione della propaganda tedesca

5 Le colonie e il governo di Vichy IN NORDAFRICA Viene respinta la prima avanzata Alleata anche grazie alle legione che arruola colonizzati MA: I movimenti di resistenza restano vivi e non cedono alla lusinga propagandistica del nazismo (Messali chiama alla resistenza gli algerini)

6 Il Medio Oriente e il governo di Vichy L accordo di Parigi del 1942 permette ai tedeschi di utilizzare le infrastrutture francesi nell area Dal punto di vista delle popolazioni locali, in Siria e Libano il fascismo e il nazismo attecchiscono in funzione antifrancese (movimenti ispirati a fascismo) 1941: Le truppe inglesi (che avevano soffocato anche una rivolta in Iraq) entrano a Damasco in chiave antinazista Con gli accordi di Cairo tra inglesi e gollisti l area passa sotto il controllo della Francia libera. Siria e Libano NON sono ancora indipendenti Ma i fatti del 1941 segnano La definitiva perdita di autorità della Francia L ngresso statunitense nell area con aiuti (Middle East Supply Center)

7 L Italia e il Mediterraneo nella II Guerra Mondiale Se l obiettivo dei nazisti era l occupazione e il controllo dell Europa continentale, i fascisti ebbero come proprio obiettivo il Mediterraneo. Tre sono i fronti di espansione Francia meridionale I Balcani Il Nord Africa

8 Il Fronte Balcanico 1940: ultimatum dell Italia alla Grecia; il rifiuto causa il tentativo di invasione, che però viene respinto e anzi l esercito greco deborda in Albania (dal 1939 sotto controllo italiano) 1941: intervento di truppe naziste. Nuovo ordine Balcanico: - Slovenia divisa tra Germania, Ucraina e Ungheria - Serbia divisa tra Germania (Serbia storica), Italia (Kosovo, inglobato all Albania), Bulgaria (Macedonia), Ungheria (Vojvodina) - Croazia: regime filo nazista di Ante Pavelic, ingloba Bosnia Erzegovina - Montenegro, inglobato all interno dell Albania

9 L Italia e il Nordafrica durante il conflitto - Continua la propaganda filoaraba per sollecitare la sollevazione delle popolazioni contro gli occupanti coloniali. - La base di partenza è la Libia, il primo obiettivo è l Egitto, controllato dagli inglesi. Anche in questo caso è necessario l intervento dei tedeschi (Afrikacorps di Rommel) per portare l occupazione sino ad Alessandria - Il nazionalismo egiziano, così come la monarchia si fanno lunsingare dai nazisti.

10 La svolta del 1942 Il Nord Africa diventa la base di ripartenza della lotta antifascista e antinazista Truppe nazifasciste sconfitte ad El Alamein, in Egitto, dalle truppe del generale inglese Montgomery (da est verso ovest) Sbarco delle truppe americane in Marocco; la resistenza francese è nulla; prosegue l avanzata verso la Tunisia (da ovest verso est) Alla fine del 1942 il Nord Africa è totalmente sotto il controllo alleato. Da qua parte lo sbarco in Italia, che sarà il primo fronte aperto nel blocco europeo controllato dalle forze dell asse

11 Reazioni nei territori coloniali - Algeria Arrivo di De Gaulle ad Algeri, annullamento della legislazione nazista, arruolamento degli algerini contro le forze dell Asse Richiesta algerini di Autonomia politica in quanto nazione sovrana Comitato di Liberazione rifiuta e concede solo alcune riduzioni di disparità di trattamento (7 maggio > algerini cittadini francesi, uniti in unico collegio elettorale) Proposta rifiuta dai movimenti algerini, e malvista dai pied noirs Iniziano le manifestazioni e nuovi massacri da parte dell esercito francese (le fonti algerine parlano di 40mila morti)

12 Reazioni in Marocco - Tunisia - Egitto In Marocco l Istiqlal consegna al residente francese la richiesta di indipendenza, impegnandosi a non ricorrere alla violenza. Anche qua il Comitato di liberazione rifiuta. In Tunisia, dove Bourgiba aveva chiesto ai seguaci del Neo Destur di non cedere alle lusinghe naziste, le richieste di indipendenza non ottengono maggiore ascolto In Egitto invece il filonazismo aveva attecchito, ma gli inglesi erano intervenuti immediatamente. L Egitto firma la carta atlantica nel 1945 ed entra in guerra per partecipare come stato vincitore ai trattati di pace.

13 Reazioni nel Medio Oriente La Francia libera ha il controllo dei territori sotto mandato ed è intenzionata a mantenerlo, ancora una volta anche a costo dell uso della forza Si susseguono manifestazioni e sconti alimentati dai movimenti di liberazione; il governo francese predispone il bombardamento di Damasco ma poi su pressioni inglesi e della Lega araba è costretto a ritirare le truppe Indipendenza dal 1 gennaio 1946

14 Palestinesi e sionisti nella seconda guerra I sionisti si arruolano nell esercito britannico, con il quale combattono. Non sono però i britannici a supportare la loro causa. Al contrario, la Gran Bretagna elabora una politica filoaraba; mentre sono gli Stati Uniti a dimostrarsi più sensibili alle richieste dei sionisti. Tra il 1944 e il 1945 emerge che anche l Inghilterra non è in grado di dirimere il nodo della Palestina. Gli inglesi lasciano dunque la soluzione alla neonata ONU; che nel 1947 decide per la creazione di due stati

15 La nascita della Lega araba (1945) Costituita al Cairo nel marzo 1945 da Egitto, Arabia Saudita Transgiordania, Iraq Libano, Siria e Yemen del nord, Scopo: coordinare la politica estera e promuovere la cooperazione culturale in tutto il mondo arabo. In particolare deve favorire la liberazione dei paesi arabi non ancora indipendenti e impedire la creazione dello Stato ebraico in Palestina

16 Nuovi equilibri nel Mediterraneo alla fine guerra - Soggetti politici di nuova creazione (Siria, Libano, Lega Araba), cui se ne aggiungeranno immediatamente altri negli anni 50 - Creazione dell ONU con l obiettivo di salvaguardare la pace mondiale risolvendo le controversie internazionali - Affermazione degli Stati Uniti dal punto di vista POLITICO ma anche ECONOMICO: aiuti alle popolazioni ma anche ottenimento della concessione petrolifera più importante nella penisola araba - Scomparsa della Francia e dell Italia dal bacino

17 I problemi che il Mediterraneo deve affrontare nel dopoguerra Il fossilizzarsi degli equilibri mondiali lungo un asse Est/Ovest La presenza di istanze nazionali non ancora soddisfatte, ma ormai rese urgenti e imprescindibili La nascita di nuovi stati che non risolvono ma anzi creano nuove tensioni (es. conflitto israelo-palestinese)