La climatizzazione a gas D estate e d inverno

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1 La climatizzazione a gas D estate e d inverno Paolo Colaiemma paolo.colaiemma@maya-airconditioning.com E' possibile, con processi termodinamici efficienti, trasformare l'energia potenziale del gas naturale in energia frigorifera. Tali processi presentano potenziali vantaggi in termini energetici ed ecologici rispetto ai tradizionali sistemi per generare freddo che utilizzano energia elettrica. La diffusione del condizionamento a gas produrrebbe effetti positivi per il sistema energetico del Paese in quanto i consumi di gas naturale hanno un andamento fortemente stagionale; un aumento della domanda di gas durante la stagione estiva consentirebbe una più razionale gestione dei gasdotti, un migliore utilizzo delle riserve, una minore incidenza dei consumi energetici legati allo stoccaggio del gas. Come diretta conseguenza si otterrebbe una diminuzione delle punte di consumo estivo di energia elettrica. Il continuo ed inevitabile incremento della domanda di condizionamento porta a notevoli problemi di distribuzione dell'energia elettrica, soprattutto sulle reti in media e bassa tensione. Già oggi è a volte negata all'utente la possibilità di aumentare l impegno di potenza. Inoltre in alcune città italiane si deve ricorrere nei mesi estivi a black-out programmati di interi quartieri (i cosiddetti blackout a macchia di leopardo ). Per contro, la rete di distribuzione gas, dimensionata sui consumi invernali, è perfettamente in grado di soddisfare le esigenze del condizionamento a gas. Le tecniche di raffrescamento mediante l impiego di gas hanno ormai raggiunto un buon livello di sviluppo con prodotti industriali di ottima fattura. Tutto ciò è confermato in maniera inconfutabile dalla espansione fatta registrare in questi ultimi anni dal mercato italiano, analogamente a quanto si è verificato in altri paesi. Le apparecchiature prese in esame di seguito sono costituite dagli assorbitori. Questi sono dispositivi, che a fronte di energia termica immessa con combustione diretta di gas, rendono energia frigorifera. Il ciclo termodinamico utilizzato, detto assorbimento, è percorso da una miscela, in genere binaria, di fluidi; la coppia di fluidi utilizzata nelle apparecchiature oggetto del presente rapporto è quella ad acqua-bromuro di litio. Le prestazioni termodinamiche nominali di un assorbitore sono sintetizzate dal coefficiente di prestazione (COP), che è il rapporto fra la potenza frigorifera ricavata e quella termica utilizzata. L attuale tecnologia affianca ai modelli più semplici (monostadio), caratterizzati da COP relativamente bassi (intorno a 0,7), altri modelli più complessi (a due stadi) ma assai più efficienti, che consentono di ottenere COP nettamente superiori al valore

2 unitario (fino ai 1,3). La sostanziale assenza di parti in movimento rende queste macchine particolarmente silenziose ed affidabili, due qualità di primaria importanza nel settore domestico e terziario. Alcuni modelli sono inoltre in grado di operare, durante l inverno, come pompe di calore, consentendo il raggiungimento di notevoli prestazioni energetiche. Di seguito verranno passati in rassegna i vari fattori che influenzano la scelta della soluzione gas e ne determinano l alternativa a quella elettrica. I sistemi considerati, sia in termini di riscaldamento che di raffrescamento, riguardano la climatizzazione ambientale; non vengono esaminate, viceversa, soluzioni relative ad applicazioni industriali, poiché queste esigono particolari controlli di temperatura e di umidità relativa. Va annotato che gli assorbitori non coprono completamente la gamma delle potenze disponibili per le macchine a compressione di vapore. I condizionatori da finestra, i mini split, i multi split, unità che si posizionano ai più bassi livelli delle scala delle potenze e che rappresentano una cospicua parte del mercato della climatizzazione, non possono essere infatti ritrovati nelle apparecchiature azionate a gas. Principio di funzionamento degli assorbitori Gli assorbitori sono caratterizzati dalle seguenti peculiarità: sono alimentati a gas con combustione effettuata al loro interno, da qui la loro denominazione a fiamma diretta; utilizzano il ciclo termodinamico compiutamente illustrato nelle figure 1 e 2, denominato ad assorbimento; impiegano al loro interno come fluido di lavoro acqua e bromuro di litio; provvedono alla produzione di acqua refrigerata a 7 C ed acqua calda a 55 C, valori questi usualmente richiesti dalla climatizzazione ambientale; utilizzano per lo smaltimento del calore di processo normalmente torri evaporative; lavorano con un COP (coefficiente di prestazione) fino a 1,3 in modalità raffrescamento e con un efficienza pari a 0,92 in modalità riscaldamento (entrambi i valori sono riferiti al potere calorifico inferiore del gas naturale); dette grandezze numeriche, come è noto, altro non sono rispettivamente che i rapporti fra l energia frigorifera e termica erogati dalle macchine e quella termica fornita alle stesse; essi pertanto, ne quantificano le prestazioni; in merito al COP va segnalato che il suo valore non subisce flessioni ai carichi parziali, per via del ridotto volume del fluido di lavoro impiegato e del pronto recupero nel processo di generazione. Figura 1 - Ciclo refrigerante

3 Nelle figure 1 e 2 viene illustrato il principio di funzionamento degli assorbitori di più aggiornata tecnologia, nella versione a doppio effetto, sia nella modalità di refrigerazione, sia in quella di riscaldamento. Ciclo refrigerante Generatore ad alta temperatura Il bruciatore a gas riscalda la soluzione diluita di bromuro di litio contenuta nel generatore ad alta temperatura ed il processo di ebollizione fa sì che il vapore refrigerante, ricco di piccole gocce di soluzione di bromuro di litio a media concentrazione, arrivi al separatore principale. La soluzione di bromuro di litio viene raccolta e preraffreddata passando attraverso uno scambiatore di calore, prima di venire immessa nel generatore a bassa temperatura. Generatore a bassa temperatura Il vapore refrigerante caldo, proveniente dal separatore, riscalda nuovamente (doppio effetto) la soluzione di bromuro di litio a media concentrazione contenuta nel generatore a bassa temperatura. Quindi, il vapore refrigerante va al condensatore, mentre la soluzione concentrata di bromuro di litio, così ottenuta, è anch essa preraffreddata dallo scambiatore di calore prima di affluire all assorbitore. Condensatore Il vapore refrigerante perviene al condensatore dove condensa sulla superficie delle serpentine del circuito di raffreddamento. Il calore di condensazione è rimosso dall acqua di raffreddamento ed espulso attraverso la torre di raffreddamento. Il liquido refrigerante, raccolto nel condensatore, passa quindi nell evaporatore. Evaporatore La pressione esistente nell evaporatore è assai più bassa di quella del generatore e del condensatore per l influenza esercitata dall assorbitore. Per questo motivo il liquido refrigerante, una volta entrato nell evaporatore, bolle ed assorbe calore evaporando sulla superficie delle serpentine del circuito dell acqua da refrigerare. Il vapore refrigerante ottenuto fluisce quindi nell assorbitore. Figura 2 - Ciclo riscaldante

4 Assorbitore La bassa pressione nell assorbitore è dovuta all affinità chimica fra la soluzione concentrata di bromuro di litio proveniente dal separatore ed il vapore di refrigerazione che si forma nell evaporatore. Il vapore refrigerante viene assorbito dalla soluzione concentrata di bromuro di litio mentre quest ultima lambisce la superficie delle serpentine dell assorbitore. Il calore di condensazione e di diluizione è rimosso dall acqua di raffreddamento. La soluzione diluita di bromuro di litio è poi preriscaldata nello scambiatore di calore prima di ritornare nel generatore. Ciclo riscaldante Generatore ad alta temperatura La soluzione bolle nel generatore e vapore e soluzione concentrata di bromuro di litio vengono spinte verso il separatore, analogamente a quanto avviene nel ciclo frigorifero. Evaporatore Non essendoci circolazione di acqua nel circuito di raffreddamento, il vapore generato perviene direttamente all evaporatore, dove condensa sulle serpentine del circuito dell acqua da riscaldare. Il calore di condensazione prodotto viene rimosso dall acqua circolante nelle serpentine. Assorbitore La soluzione concentrata di bromuro di litio proveniente dal separatore si mescola con il liquido proveniente dall evaporatore e si diluisce prima di tornare al generatore. Schema concettuale di impianto Nello schema illustrato in figura sono considerati, a titolo di esempio di installazione, due gruppi ad assorbimento uguali, di potenze complessive frigorifera pari a 704 kw e termica di 572 kw, connessi in parallelo e con condensazione operata tramite due torri evaporative a circuito chiuso. La proposta impiantistica prevede due circuiti: un primario ed un secondario. Il secondario provvede alla distribuzione dell acqua calda / fredda su richiesta delle singole utenze via i circolatori SP. I termostati ambiente di ciascuna utenza sono deputati all azionamento dei rispettivi circolatori. Il numero di questi risulterà ovviamente pari a quello delle singole utenze. In figura sono indicati, in opportuno posizionamento, i calorimetri. Per ciascuna utenza sarà possibile registrare accuratamente l erogazione dell energia fornita, tanto per il raffrescamento, quanto per il riscaldamento ambientale. Nel dimensionamento del sistema e nella scelta delle unità di distribuzione terminale di ciascuna utenza si dovrà ovviamente tener conto delle portate nominali dei due assorbitori. Le portate nel circuito secondario a pieno carico non dovranno eccedere quelle del circuito primario, pena prestazioni insufficienti. Il fabbisogno orario di gas naturale per una piena erogazione di potenza dei due assorbitori è pari a 64,84 metri cubi. La potenza elettrica necessaria al loro funzionamento è di soli 5 kw. A questa va aggiunta ovviamente quella richiesta per l azionamento delle apparecchiature ausiliarie di controllo e regolazione e di circolazione dell acqua nei circuiti di smaltimento del calore, tramite le torri evaporative, e di distribuzione all utenza. Va notato infine come la proposta illustrata non può provvedere simultaneamente al raffrescamento ed al riscaldamento degli ambienti.

5 Figura 3 Schema concettuale di impianto Criteri di selezione Assodata la necessita di dotare l immobile di apparecchiature atte alla climatizzazione degli ambienti, per l esame delle diverse soluzioni alternative debbono essere presi in esame i seguenti punti: - possibilità di approvvigionamento elettrico in bassa o in media tensione; eventuali sue limitazioni - costo di una ipotizzabile cabina di trasformazione elettrica - possibilità di approvvigionamento di gas naturale o GPL - disponibilità di aree idonee al posizionamento delle apparecchiature nell edificio - valutazione delle capacità strutturali dell edificio a supportare i pesi delle apparecchiature - verifica della qualità dell acqua disponibile e valutazione dell eventuale suo trattamento - comparazione dei differenti costi energetici Nel caso si verifichi una insufficiente disponibilità della potenza richiesta per l azionamento delle tradizionali macchine elettriche, oppure necessiti la realizzazione di una cabina di trasformazione elettrica, dovuta ad alimentazione in media tensione, l adozione di un assorbitore alimentato a gas può essere considerata una valida alternativa. Ovviamente il gas-naturale o il GPL debbono risultare in questo caso pienamente disponibili. Un altro accertamento da effettuare è quello che riguarda la disponibilità dello spazio necessario al posizionamento delle apparecchiature, tenendo in debita considerazione pure il livello di rumorosità prodotto nel contesto dell area circostante.

6 I gruppi elettrici condensati ad aria sono normalmente installati all aperto, mentre quelli condensati ad acqua e gli assorbitori di elevata potenza richiedono normalmente un locale tecnico. Nel caso l impianto necessiti pure di caldaia è comunque richiesto un vano dedicato. Va peraltro rammentato che assorbitori modulari di media capacità, concepiti sia per la climatizzazione invernale, sia per quella estiva, possono essere posizionati all aperto. La loro scelta, che in molti casi non richiede l adozione di caldaie aggiuntive, offre pertanto la possibilità di utilizzare i locali tecnici per altro scopo. Nel caso di adozione di assorbitori, deve essere considerato il loro peso per unità di superficie occupata. Questo risulta sostanzialmente più elevato di quello caratteristico delle macchine elettriche condensate ad aria di pari potenzialità. Particolare cura dovrà essere prestata quindi, nel caso di ubicazione sul tetto dell edificio, alla verifica della rispondenza strutturale dello stesso, anche mediante un eventuale ridistribuzione del carico specifico. Analoghe considerazioni valgono ovviamente per l installazione delle macchine in vani tecnici ovunque collocati nell edificio. Figura 4 Impianto ospedaliero di capacità frigorifera complessiva pari a 1230kW suddivisa rispettivamente su due gruppi da 527kW e 703.kW. Il COP di entrambe le unità è pari a 1,33. Per quanto concerne il rumore causato, va rammentato che gli assorbitori, per il limitato loro numero di parti in movimento o in rotazione ad alta velocità, operano a livelli di rumorosità inferiori a quelli propri dei gruppi elettrici di pari capacità. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata da quelle utenze, quali ad esempio gli ospedali e gli alberghi, per le quali il contenimento del rumore costituisce un irrinunciabile necessità. Per il rigetto del calore generato negli assorbitori, che impiegano quale fluido di lavoro una miscela di acqua e bromuro di litio, sono generalmente impiegate torri evaporative. Come è noto, il funzionamento di queste è basato sull utilizzazione del calore latente di vaporizzazione dell acqua. Mettendo a contatto nella torre una portata d acqua, finemente suddivisa, con una corrente d aria, una piccola quantità di acqua viene assorbita per evaporazione dalla corrente d aria, sottraendo il suo calore latente di evaporazione all acqua restante.

7 Per ragioni di costo le torri adottate risultano di solito a circuito aperto, con l acqua quindi esposta a contaminazione atmosferica. L acqua impiegata nel circuito di torre circola tal quale negli scambiatori di calore della macchina. Sebbene, sia pure eccezionalmente, l acqua può essere impiegata senza alcun trattamento per quanto concerne eventuali incrostazioni, la contaminazione atmosferica può causare problemi. È in ogni caso raccomandabile trattare l acqua del circuito di torre con opportuni processi chimici; ciò allo scopo di assicurare una sicura operatività, senza rischi di decadimento delle prestazioni o di danni alla macchina dovuti a corrosione. Alcuni costruttori sollevano riserve sulla validità delle garanzie offerte, qualora non siano stati adottati opportuni trattamenti dell acqua impiegata. Il ritorno del maggior investimento usualmente richiesto dall adozione di un assorbitore in luogo di una macchina elettrica più una caldaia, dipende ovviamente dal costo del combustibile impiegato, dall esborso evitato per l acquisto dell energia elettrica e dalle ore totali di funzionamento previste. Al riguardo va segnalato che alcune utenze godono di particolari agevolazioni fiscali sul combustibile utilizzato, quali ad esempio l industria, gli alberghi, le attività commerciali, e i centri sportivi (vedi Articolo 2 Comma 73, Legge 24/11/2006, Nr 286). Trasporto e posizionamento delle macchine Le raccomandazioni del costruttore relative al trasporto, alla movimentazione e al posizionamento delle macchine debbono essere osservate attentamente. Talvolta, ad esempio, i bulloni utilizzati per fissare l apparecchiatura alla gabbia di legno costituente l imballo sono necessari per il successivo suo ancoraggio. Inclinare o rovesciare l assorbitore può causare distorsioni nella sua struttura, qualora l apparecchiatura sia stata precaricata della soluzione di lavoro (acqua e bromuro di litio), a causa della mobilità del fluido in essa contenuto. È pure estremamente importante tenere in considerazione che il centro di gravità delle unità di piccola potenza è assai alto sulla loro verticale. In entrambi questi casi, dovrà essere prestata particolare attenzione allo scopo di evitare nella movimentazione pericolose inclinazioni rispetto alla verticale.

8 Distribuzione delle tubazioni Figura 5 - Assorbitore da 105 kw frigoriferi e 86 termici accoppiato a torre evaporativa in fase di posizionamento Qualora si desideri verificare con precisione le prestazioni della macchina debbono essere previsti sulle tubazioni dell impianto opportuni punti per la misurazione delle temperature e delle portate. Alcuni costruttori provvedono ad idonee dotazioni, anche se questa non è la regola generale. Nel caso l impianto sia composto da più moduli è imperativo che ciascuna unità sia provvista sulle mandate e sui ritorni di pozzetti termometrici per la misurazione delle temperature e di attacchi manometrici per la rilevazione delle portate. In mancanza di ciò sarà possibile solo una valutazione media delle prestazioni dei vari moduli costituenti l impianto. Ciò d altro canto renderà difficile l identificazione del malfunzionamento di una singola macchina. Allorché torri di raffreddamento fanno parte dell istallazione, si verifica spesso una disparità di volume tra l acqua del circuito e la capacità del bacino di raccolta della torre. In tali condizioni, una copiosa quantità d acqua può essere persa ad ogni arresto della pompa di circolazione. Questo problema viene ampiamente esacerbato allorché la torre è posizionata sotto il livello del condensatore o del condensatore / assorbitore. Anche se l adozione di una valvola di non ritorno può costituire una soluzione, la pressione negativa determinata nel circuito in concomitanza di periodi di fermo, causa sempre problemi di riarmo dovuti a bolle d aria e perdite d acqua. Si dovrà provvedere perciò al posizionamento della torre ad un livello più elevato di quello del condensatore o del condensatore / assorbitore e configurare le tubazioni di ritorno alla torre in modo tale che non si verifichi un eccessivo drenaggio d acqua all arresto della pompa. Le tubazioni di connessione alla macchina debbono essere configurate e montate con il dovuto riguardo alle necessità di accesso per il service. Ciò è particolarmente importante per gli assorbitori in installazioni all aperto, essendo questi dotati di pannellature stagne che debbono essere rimosse per le varie operazioni di manutenzione. Ogni raccomandazione dettata dal costruttore deve essere scrupolosamente osservata a questo riguardo.

9 I gruppi elettrici e gli assorbitori realizzati in conformazione a fascio tubiero richiedono addizionale spazio anteriore o posteriore agli scambiatori per l esecuzione delle operazioni meccaniche di scovolatura o di riparazione necessarie. Questi spazi non debbono essere usurpati dalle tubazioni di circolazione idraulica. Cablaggi elettrici È da sottolineare che la domanda di potenza elettrica di un gruppo refrigerante elettrico rispetto a quella di un assorbitore di uguale capacità frigorifera risulta nel rapporto di 30 a 1. Ciò si traduce in analogo rapporto dei costi richiesti per i cablaggi elettrici delle apparecchiature considerate. Gli assorbitori, importati in Europa per la quasi totalità, sono caratterizzati da tensione di alimentazione elettrica differente da quella europea; pertanto dovrà essere effettuata opportuna verifica per assicurarsi che l integrità dei relè di controllo non ne compromettano l operatività. Poiché i sistemi di climatizzazione associano una serie di componenti che richiedono connessione in termini di potenza e di controlli elettrici, un quadro di connessione alla rete è normalmente previsto allo scopo. La maggior parte dei moderni gruppi refrigeranti elettrici o ad assorbimento incorporano una serie di microprocessori interconnessi a pompe e dispositivi ausiliari di commutazione per la regolazione ed il controllo. Questi risultano particolarmente utili negli assorbitori, che necessitano di un costante controllo delle varie temperature in gioco. Va sottolineata infine la raccomandazione di non ancorare i conduttori elettrici ad alcuno dei pannelli amovibili di contenimento delle apparecchiature considerate. Opzioni di controllo Gli impianti che adottano un gruppo refrigerante ed una caldaia offrono la possibilità di operare contemporaneamente in modalità raffrescamento e riscaldamento. Per una sofisticata climatizzazione sono pure in grado di regolare compiutamente l umidità relativa con controlli e regolazione a zone. Gli assorbitori di elevata potenza possono soddisfare, sia pure parzialmente, tali esigenze; quelli di capacità più limitata sono concepiti per operare sia in modalità riscaldamento sia in modalità raffrescamento, ma non simultaneamente. La loro utilizzazione è pertanto prevista in impianti di più semplice concezione. I sistemi di gestione energetica degli edifici (BMS) vanno com è noto sempre più diffondendosi. Molti degli assorbitori importati in Europa sono equipaggiati con microprocessori, deputati al controllo e alla regolazione, che utilizzano un linguaggio e un protocollo non compatibile con la grande maggioranza delle apparecchiature di gestione energetica esistenti sul mercato. L integrazione dei controlli deve pertanto essere effettuata con un attento riferimento alle specifiche del costruttore, ciò allo scopo di evitare compromessi sull operatività e sulla sicurezza del sistema.

10 Figura 6 - Impianto di climatizzazione di una palazzina uffici realizzato con assorbitore da 176 kw frigoriferi e 143 kw termici alimentato a GPL Messa in marcia Allorché l installazione si avvia a compimento, per una serie di ragioni facilmente immaginabili, si verifica normalmente un elemento di urgenza per la messa in marcia dell impianto. Per i sistemi di condizionamento si accettano allora compromessi in merito al posizionamento delle apparecchiature, allo sviluppo delle tubazioni, alla scelta delle pompe e dei motori relativi, all efficienza del circuito di torre, all operatività delle valvole, al trattamento dell acqua ed ai vari controlli elettrici associati. Per soddisfare una particolare urgenza operativa, usualmente il riscaldamento, si decide quindi di effettuare una messa in marcia temporanea dell impianto, anche se alcuni dei componenti dello stesso non sono ancora in grado di operare compiutamente. Ne risulta che il sistema non riceve la dovuta attenzione alle operazioni di verifica necessarie e le azioni di rimedio identificate non vengono peraltro implementate. L impegno e le motivazioni dovute declinano nel tempo; i vari operatori coinvolti nelle varie discipline, meccaniche od elettriche, divengono riluttanti a provvedere ad ulteriori lavori sull impianto, venendo meno alle loro responsabilità. L effetto ultimo di questo modo di operare si traduce per il cliente in un impianto difettoso nella concezione, incorrettamente installato e deficiente nell operatività. Per evitare tutto quanto sopra, deve essere implementata una adeguata esecuzione pianificata delle verifiche operative dell impianto. In particolare il gruppo refrigerante non deve essere avviato finché tutte le apparecchiature meccaniche,elettriche ed ausiliarie risultino in appropriata operatività. La disposizione delle apparecchiature deve risultare inoltre adeguata alle esigenze degli interventi di service successivi.

11 Qualora siano ignorati questi requisiti fondamentali, l impianto di climatizzazione non può essere considerato messo in marcia. Manutenzioni programmate preventive Le raccomandazioni di service previste dal costruttore per la manutenzione preventiva della macchina e per i componenti dell impianto devono essere osservate strettamente. Il trattamento dell acqua nel caso di impiego di torri di raffreddamento riveste una particolare importanza allo scopo di garantire un efficiente operatività del sistema. Nel caso di sua disfunzione, non sarà possibile mitigarne i problemi con altre prestazioni di service; l apparecchiatura denuncerà prestazioni insufficienti e denuncerà continue disfunzioni operative. Considerazioni conclusive Le tecniche di raffrescamento mediante l impiego di gas hanno ormai raggiunto un buon livello di sviluppo con prodotti industriali di ottima fattura. Tutto ciò è confermato in maniera inconfutabile dall espansione fatta registrare in questi ultimi anni dal mercato italiano, analogamente a quanto si è verificato in altri paesi. Se per quanto riguarda la sua evoluzione, si può affermare che questa tecnologia abbia ormai raggiunto una sua maturità, si possono peraltro ancora intravvedere potenziali miglioramenti in termini di efficienza e di flessibilità di utilizzazione. Il più grande ostacolo ad una maggiore diffusione è costituito dai più elevati costi di acquisto richiesti. La sua tecnologia si confronta con un altra in piena maturità industriale, con produzione di massa di tutti i suoi componenti - si pensi solo al compressore - con imponenti effetti di scala sui costi. Attualmente i sistemi ad assorbimento hanno un costo più alto, anche se la struttura di alcuni modelli, costituiti per lo più da semplici superfici di scambio termico, senza parti in movimento, dovrebbe in prima approssimazione portare a conclusioni opposte. Per quanto riguarda le macchine alimentate a gas, ai più elevati costi di acquisto si aggiungono per l utente maggiori oneri dovuti alla sperequazione fiscale sul combustibile. Sui consumi di gas grava infatti per molte categorie di utilizzatori finali, una più pesante fiscalità di quella applicata sugli equivalenti consumi elettrici. La silenziosità, l affidabilità e la ridotta manutenzione richiesta rappresentano peraltro elementi a favore.

12 Figura 7 - Impianto industriale costituito da 4 unità di potenza frigorifera unitaria pari a 352 kw frigoriferi, per un totale quindi di kw. Nonostante gli ostacoli sopra descritti, la tecnologia disponibile risulta già ampiamente conveniente in particolari applicazioni, facilmente individuabili: come già sottolineato, quando sia richiesto un investimento iniziale per la costruzione di una cabina di trasformazione; qualora debbano essere sopportati oneri per l impiego di potenza aggiuntiva; oppure risulti meno esosa la fiscalità applicata sul combustibile ed, infine, allorché si verifichino difficoltà di allacciamento elettrico. Una maggiore conoscenza delle opportunità tecniche offerte, peraltro non completamente note in ogni loro aspetto e soprattutto provvedimenti di perequazione fiscale sul gas, potrebbero accelerare notevolmente lo sviluppo di questa promettente tecnologia.

13 Per ulteriori informazioni contattare: Maya S.p.A. Viale Monte Santo Milano MI Tel: Fax: maya@maya-airconditioning.com Milano 2/2012

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