GUADAGNARE SALUTE Rendere facili le scelte salutari

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1 GUADAGNARE SALUTE Rendere facili le scelte salutari Protocollo di Intesa tra il Ministro della Salute e il Ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive Le iniziative da finanziare nell ambito del Protocollo tra il Ministro della Salute e il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive sono riferite agli obiettivi ed alle linee di intervento di seguito riepilogate e riguardano le seguenti aree tematiche: 1. Promozione dell attività motoria 2. Certificazione e monitoraggio della salute della popolazione dedita all attività sportiva amatoriale e dilettantistica 3. L attività fisica delle persone diversamente abili 4. Ritardo, disagio psichico o malattia mentale 5. Disturbi del Comportamento Alimentare 6. Disagio giovanile 7. Doping Involontario, comportamenti di dipendenza, abuso di bevande alcoliche 8. Rete integrata di referenti, programmazione congiunta e diffusione delle buone prassi 9. Comunicazione ed informazione Per ogni area tematica verranno finanziati progetti presentati da istituzioni ed organismi pubblici e privati (enti territoriali, associazioni che operano nel settore, ) che rispondano a criteri innovativi sia sul piano qualitativo che scientifico e che abbiano una durata pluriennale. Le realizzazioni proposte saranno, anche oggetto di confronti con gli Enti territoriali, che potranno cofinanziare le singole azioni, la cui organizzazione sarà modulabile e replicabile sul territorio nazionale, con particolare attenzione alla trasferibilità e sostenibilità nel Mezzogiorno e nelle aree più problematiche del Paese. Come previsto nel Protocollo, i due ministeri, attraverso la nomina di un Comitato Paritetico ad hoc, predisporranno sistemi di supervisione scientifica delle idee progettuali pervenute, 1

2 valutandone la fattibilità ed i costi, ed apportando, laddove ritenuto opportuno, correttivi ed integrazioni. 1) Promozione dell attività motoria Obiettivo: promuovere iniziative di informazione e di comunicazione, volte a sensibilizzare la popolazione, e in particolare i giovani, sulla rilevanza di uno stile di vita attivo, quale efficace strumento per la prevenzione dei rischi per la salute. In merito alle modalità applicative delle azioni previste dal Protocollo circa la promozione dell attività motoria, si valuta la possibile destinazione di una parte del finanziamento prioritariamente al: 1. Sostegno di progetti sperimentali tesi a promuovere e migliorare l attività motoria nelle diverse fasi dello sviluppo del bambino e dell adolescente, d intesa con l organizzazione scolastica, con gli enti territoriali e con i soggetti dell organizzazione sportiva; 2. Sostegno di progetti volti a sviluppare l attività sportiva e motoria, a condizioni accessibili, tra i giovani e nella popolazione in generale, che promuovano una formazione psico-fisica sana, coniugando elementi educativi e ludici, e che costituiscano la base per un evoluzione equilibrata e consolidata della cultura sportiva; 3. Sostegno di progetti volti alla costruzione di una rete di collaborazioni tra operatori sanitari e risorse del territorio (associazioni sportive, enti di promozione, palestre ecc.) per lo sviluppo di percorsi preventivi ed assistenziali che utilizzino l esercizio fisico e la corretta alimentazione; 4. Sostegno di progetti volti a migliorare le capacità del SSN nell utilizzare l attività fisica come strumento per la prevenzione delle malattie croniche e per il recupero di livelli di salute soddisfacenti al fine di contrastare l epidemia di obesità tramite azioni non cliniche; 5. Sostegno di progetti volti alle collaborazioni con aziende disponibili ad attivare percorsi educativi in tema di attività motorie e corretta alimentazione per i propri dipendenti, favorendone la pratica. D intesa con l organizzazione scolastica, con gli enti territoriali e con i soggetti dell organizzazione sportiva saranno dunque finanziati progetti sperimentali che promuovano e migliorino l attività motoria nelle diverse fasi dello sviluppo del bambino e dell adolescente ed iniziative finalizzate alla promozione di una regolare attività fisico-motoria e di uno stile di vita attivo. 2) Certificazione e monitoraggio della salute della popolazione dedita all attività sportiva amatoriale e dilettantistica Obiettivo: favorire la diffusione e migliorare la qualità dell attività motoria, anche a livello amatoriale, attraverso azioni concordate con i professionisti della salute, miranti all orientamento nell attività fisica ed alla prevenzione dei rischi, nonché attraverso l individuazione di azioni, anche a carattere sperimentale, per la verifica periodica delle condizioni di salute necessarie per l esercizio in sicurezza dell attività motoria. 2

3 In merito alle modalità applicative delle azioni previste dal Protocollo si valuta la possibile destinazione di una parte del finanziamento al: 1. Sostegno di progetti volti a riorientare i Servizi di Medicina dello Sport da un attività puramente certificativa ad un attività di supporto specialistico alle cure primarie, attraverso interventi sinergici di Enti ed Istituzioni che operano nel mondo dello sport; 2. Sostegno di progetti volti a sensibilizzare le comunità locali e tutti gli stakeholder (terzo settore, cittadini, imprese e altre realtà presenti sul territorio) sulle problematiche relative alla realizzazione di percorsi di salute, promovendone un adeguata programmazione sul territorio; 3. Sostegno di progetti volti alla prevenzione dei rischi nella pratica dell attività motoria e per un orientamento verso discipline sportive adeguate. Saranno scelti e finanziati quei progetti sperimentali che prevedano la certificazione ed il monitoraggio della salute della popolazione dedita all attività sportiva amatoriale e dilettantistica, d intesa con gli enti territoriali e con i soggetti dell organizzazione sportiva, anche attraverso il sostegno dell attività di ricerca specialistica, dei risultati conseguiti e delle proposte emerse attraverso il CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie). 3) L attività fisica delle persone diversamente abili Obiettivo: incentivare l attività fisica dei diversamente abili, promuovendo iniziative di formazione, informazione e di comunicazione, favorendo la diffusione delle tecniche di riabilitazione basate sull attività sportiva e rendendo accessibili ai portatori di disabilità fisica le strutture dedicate all attività motoria e allo sport. Le azioni previste nel Protocollo prevedono la possibile destinazione di una parte del finanziamento prioritariamente ai seguenti ambiti di intervento: 1. Sostegno di progetti atti a promuovere l attività fisica delle persone diversamente abili, attraverso la quale sia favorita la diffusione di tecniche innovative di recupero e riabilitazione e renda accessibili ai portatori di disabilità fisica le strutture dedicate all attività motoria e allo sport. 2. Sostegno di progetti di formazione specialistica in tecniche riabilitative basate sull attività sportiva e rivolta ad educatori/istruttori sportivi, d intesa con gli enti territoriali, con i soggetti dell organizzazione sportiva e con le associazioni operanti nel settore, 3. Sostegno di progetti di informazione e comunicazione integrata volte ad incentivare l esercizio dell attività fisica nelle persone diversamente abili, d intesa con il Comitato Italiano Paralimpico e con gli altri enti o associazioni operanti nel settore Le iniziative di promozione dell attività fisica e di partecipazione attiva rivolte alle persone diversamente abili, quale strumento terapeutico-riabilitativo, e quelle relative alla formazione specialistica di educatori/istruttori sportivi, prevedono l intesa e la collaborazione con gli enti territoriali, con i soggetti dell organizzazione sportiva e con le associazioni operanti nel settore. Le iniziative di informazione e comunicazione, volte a incentivarne l attività fisica, saranno più specificamente concordate con il Comitato Italiano Paralimpico. 3

4 4) Ritardo, disagio psichico o malattia mentale Obiettivo: incentivare l attività fisica delle persone portatrici di disturbo mentale, quale strumento di prevenzione di alcune forme di disagio psichico e quale strumento terapeuticoriabilitativo. Il Protocollo, dando risalto a questo specifico obiettivo, rende possibile la destinazione di una parte del finanziamento a tre principali ambiti di intervento: 1. Sostegno di progetti sperimentali di formazione rivolti ad educatori/istruttori sportivi che operino nel mondo della disabilità mentale; 2. Sostegno di progetti che, attraverso l attività sportiva, siano volti alla promozione dell integrazione delle persone con disabilità mentale, con il supporto del volontariato giovanile; 3. Sostegno di progetti terapeutico-riabilitativi che, attraverso l attività motoria, siano volti al recupero della salute mentale come risultato dell interazione degli aspetti psicologici, biologici e sociali che la formano. D intesa con gli enti territoriali, con i soggetti dell organizzazione sportiva e con le associazioni operanti nel settore, i due Ministeri intendono fornire nuovi strumenti terapeutico-riabilitativi alle persone portatrici di ritardo o malattia mentale, attraverso la loro partecipazione attiva ad iniziative progettuali che ne promuovano l attività fisica, in cui venga profuso l impegno personale da parte dei soggetti interessati e quello dei propri istruttori sportivi, tale da rinforzare i processi di valutazione della propria autostima nelle persone con malattie mentali conclamate. Agli istruttori sportivi, inoltre, verrà offerta l opportunità di perfezionare la propria formazione specialistica in relazione a queste specifiche problematiche, mentre fra i giovani verranno attivate forme partecipate di volontariato. 5) Disturbi del Comportamento Alimentare Obiettivo: promuovere iniziative di informazione e di comunicazione volte a favorire un rapporto equilibrato con l immagine corporea, tenuto conto delle implicazioni che la comunità scientifica ascrive ai fattori socio-culturali nell insorgenza e nella diffusione, in particolare tra i giovani, dei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità psicogena e altri disordini alimentari) In merito alle modalità applicative delle azioni previste dal Protocollo circa i Disturbi del Comportamento Alimentare, si valuta la possibile destinazione di una parte del finanziamento prioritariamente al: 1. Sostegno di progetti riguardanti i DCA e volti a prevenire ogni forma di disagio giovanile e i disturbi del comportamento alimentare; 2. Sostegno di progetti volti alla costruzione di una mappa dettagliata dei servizi pubblici offerti per il trattamento dei DCA; 3. Sostegno di progetti volti a misurare la diffusione del disturbo e le caratteristiche dei pazienti affetti da DCA e di delineare le buone pratiche nel trattamento dei DCA. 4

5 4. Sostegno a progetti volti a realizzare un'attività di monitoraggio dell incidenza e della prevalenza dei DCA che afferiscono ai Servizi attraverso la raccolta dati effettuata da una rete di Centri di accreditata esperienza. 5. Campagna nazionale di comunicazione ed informazione sui DCA, a cura dei due Ministeri con: Pubblicazione aggiornata di un opuscolo informativo a larga diffusione, da realizzarsi con il supporto della Comunità scientifica specializzata nel trattamento dei DCA, consultabile e divulgabile, anche quale sistema di prevenzione, attraverso soggetti qualificati (es: la FIMP-Federazione Italiana Medici Pediatri, gli MMG-Medici di Medicina Generale, i Servizi di Medicina dello Sport, i SIAN-Servizi d igiene degli alimenti e della nutrizione delle Asl, ecc ) Divulgazione nei siti più visitati dai giovani e consulenze su rubriche nei giornali dedicati ai giovani. Le iniziative di informazione e comunicazione dovranno essere volte alla prevenzione di quelle forme di disagio giovanile che spesso si traducono in gravi disturbi del comportamento alimentare. Con il supporto dei medici specialisti e delle associazioni operanti nel settore, i soggetti istituzionali coinvolti dovranno predisporre strumenti informativi specializzati, anche sulla base delle proposte emerse attraverso il CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie). 6) Disagio giovanile Obiettivo: rafforzare la funzione educativa e sociale dello sport, quale efficace strumento per l azione di contrasto alla devianza giovanile e di integrazione dei soggetti in condizioni di disagio o marginalità sociale. Per il tema del Disagio giovanile è possibile prevedere che una parte del finanziamento possa essere destinato prioritariamente a tre ambiti di intervento: 1. Sostegno di progetti volti alla promozione di stili di vita sani ed alla pratica dell attività motoria, come strumenti educativi di integrazione ed inclusione sociale, al fine di prevenire forme di disagio e devianza giovanile; 2. Sostegno a progetti che prevedano piani di zona, che possano configurarsi come veri e propri piani regolatori dell inclusione sociale, nei quali si ricerchi una efficace strategia di promozione della salute rivolgendosi all individuo nelle relazioni che intrattiene con le realtà sociali in cui è inserito, in cui lo sport dei cittadini sia considerato a pieno titolo nell azione amministrativa; 3. Sostegno di progetti sperimentali di formazione rivolti ad educatori/istruttori sportivi che operino nel mondo del disagio e della devianza giovanile. Le iniziative, finalizzate alla promozione di una regolare attività fisico-motoria e di uno stile di vita sano ed attivo, dovranno tendere a sviluppare nell ambiente socio-culturale di riferimento azioni di prevenzione del disagio giovanile e di comportamenti a rischio, da attuarsi non solo attraverso il coinvolgimento del mondo del lavoro e di concerto con i Ministeri competenti, ma anche con il mondo dell associazionismo ricreativo e del tempo libero. 5

6 7) Doping involontario, comportamenti di dipendenza, abuso di bevande alcoliche Obiettivo: promuovere iniziative di informazione e di comunicazione rivolte ad ulteriori ambiti di disagio giovanile caratterizzati da comportamenti di dipendenza, come quelli connessi all abuso di bevande alcoliche e quelli collegati ai rischi del doping involontario dovuto all uso di integratori alimentari. In merito alle modalità applicative delle azioni previste dal Protocollo circa il Doping Involontario, comportamenti di dipendenza, abuso di bevande alcoliche, si valuta la possibile destinazione di una parte del finanziamento prioritariamente al: 1. Sostegno di progetti di prevenzione ed informazione sui pericoli derivanti dall abuso di alcool, destinati al mondo del lavoro, del divertimento ricreativo e della socializzazione. 2. Sostegno di progetti di prevenzione ed informazione sui pericoli derivanti dall abuso di integratori alimentari, destinati al mondo del fitness e dell attività sportiva amatoriale, dilettantistica e professionistica. 3. Sostegno di progetti di prevenzione ed informazione sui pericoli derivanti da comportamenti compulsivi e/o da dipendenza, destinati al mondo del divertimento ricreativo e del tempo libero. Le iniziative finalizzate alla promozione di una regolare attività fisico-motoria e di uno stile di vita attivo e idoneo alla prevenzione del disagio giovanile e di comportamenti a rischio, dovranno essere attuate anche attraverso il coinvolgimento del mondo del lavoro e di concerto con i Ministeri e gli Enti di ricerca competenti, sostenute da importanti iniziative di informazione e di comunicazione che diffondano messaggi volti alla prevenzione dell abuso di bevande alcoliche e dei rischi connessi all uso di integratori alimentari, configurabili in un fenomeno di doping involontario e comunque suscettibili di comportamenti di dipendenza da parte dei giovani. Occorrerà infine avviare un monitoraggio dei messaggi pubblicitari e mediatici, poiché spesso veicolano modelli di identità e comportamenti socio-culturali in contrasto con i principi e gli obiettivi del presente protocollo d intesa. 8) Rete integrata di referenti, programmazione congiunta e diffusione delle buone prassi Obiettivi: a) favorire la condivisione di conoscenze ed esperienze a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, al fine di promuovere la diffusione delle buone prassi; b) Favorire a livello regionale la costituzione di una rete integrata di referenti del settore sanitario e dello sport, per sviluppare una programmazione congiunta e la diffusione delle buone prassi; c) Favorire la diffusione e migliorare la qualità dell attività motoria, anche a livello amatoriale, attraverso azioni concordate con i professionisti della salute, miranti all orientamento nell attività fisica ed alla prevenzione dei rischi, nonché attraverso l individuazione di azioni, anche a carattere sperimentale, per la verifica periodica delle condizioni di salute necessarie per l esercizio in sicurezza dell attività motoria. Perseguendo i suddetti obiettivi, il Protocollo raggiunge il momento del vero coordinamento delle iniziative proponendo la creazione di una rete integrata di referenti sul territorio nazionale, che raccolgano e diffondano le buone prassi, relative alle tematiche trattate, su tre distinti livelli 6

7 di reti integrate, valutando la possibilità di destinare una parte del finanziamento a tre graduali ambiti di intervento: 1. Sostegno di progetti volti alla costruzione di una rete di collaborazione tra operatori sanitari e risorse del territorio (associazioni sportive, enti di promozione sportiva, palestre ecc.); 2. Sostegno di progetti volti alla creazione di una rete di operatori sanitari: MMG, PLS, specialisti ambulatoriali e ospedalieri di Cardiologia, Medicina dello Sport, Nutrizionisti, Diabetologi ecc. per migliorare le prestazioni del sistema sanitario nell utilizzo dell attività fisica e dell alimentazione corretta per migliorare lo stato di salute; 3. Sostegno di progetti volti alla costruzione di una rete di Referenti Regionali perché segnalino esperienze significative sul territorio e formino la rete dei Referenti per attivare, diffondere e riproporre le buone pratiche su tutto il territorio nazionale. Intercettando, qualificando e diffondendo le suddette buone prassi, anche attraverso il sostegno dell attività di ricerca specialistica e dell attività di monitoraggio della salute della popolazione dedita all attività motoria e/o alla pratica sportiva, gli Enti territoriali ed i soggetti dell organizzazione sportiva, potranno condividere importanti informazioni, attraverso le quali avviare un processo telematico di coordinamento delle iniziative, al fine di rendere più coerente e meno costoso il processo di rinnovamento o di riordino dei Servizi di Medicina dello Sport e delle performances del SSN nell utilizzo dell attività fisica. 9) Comunicazione ed informazione Obiettivo: promuovere iniziative di informazione e di comunicazione, volte a sensibilizzare la popolazione, e in particolare i giovani, sulla rilevanza di uno stile di vita attivo, quale efficace strumento per la prevenzione dei rischi per la salute. In merito alle modalità applicative delle azioni previste dal Protocollo riguardanti la Comunicazione e l Informazione, si valuta la possibile destinazione di una parte del finanziamento a diversi ambiti di intervento quali: 1. Sostegno di progetti di comunicazione ed informazione circa le finalità del Programma Guadagnare Salute da realizzare nell ambito di eventi sportivi, a partire da quelli programmati per l anno 2007, d intesa con i soggetti preposti all organizzazione degli eventi stessi. 2. Sostegno di progetti di comunicazione volti all organizzazione di eventi a carattere nazionale, d intesa con gli enti territoriali e con altri soggetti interessati, volti a richiamare l attenzione sulla realizzazione dei cosiddetti percorsi di salute in ogni ambiente di vita e di lavoro. 3. Sostegno di progetti di comunicazione, di sensibilizzazione ed orientamento della collettività, anche per gruppi omogenei di persone (anziani, giovani, diversamente abili,..), a favore di attività fisica e motoria regolari e di uno stile di vita attivo per la prevenzione di comportamenti a rischio. 4. Campagne d informazione mirata e presidi informativi specializzati, da attuarsi d intesa con i diversi soggetti istituzionali coinvolti, al fine di promuovere informazione e consapevolezza sociale rispetto ai disturbi psichiatrici del comportamento alimentare (DCA). 5. Campagne di comunicazione istituzionale per la prevenzione dell uso e abuso di alcool da parte dei giovani. 6. Campagne di comunicazione dirette alle persone con disabilità per la promozione delle attività motorie e sportive. 7

8 Tali iniziative di informazione e comunicazione sulle finalità del Programma Guadagnare Salute dovranno essere realizzate nell ambito di eventi sportivi a carattere nazionale, a partire da quelli programmati per l anno 2007, d intesa con i soggetti preposti all organizzazione degli eventi stessi e d intesa con gli enti territoriali e con altri soggetti interessati, volti a richiamare l attenzione sulla realizzazione dei cosiddetti percorsi di salute in ogni ambiente di vita e di lavoro. 8

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