Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"

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1 Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" Facoltà di Lingue e Letterature Straniere La sceneggiata, un genere di teatro popolare a Napoli di Maria Rosaria Guarracino Relatore Paolo Sommaiolo A. A

2 LA SCENEGGIATA Un genere di teatro popolare a Napoli INTRODUZIONE Il termine sceneggiata è spesso utilizzato nel linguaggio parlato per indicare una situazione dai toni esasperati, espressa con marcata teatralità. Questo accade soprattutto nel gergo familiare per indicare l espressione esagerata di un sentimento o di una percezione, ma nell ambito spettacolare la sceneggiata è una vera e propria forma di rappresentazione teatrale che nasce a Napoli tra fine Ottocento ed inizio Novecento. Questo fenomeno nasce in una realtà popolare ricca di contraddizioni e problemi e si sviluppa come forma autonoma di espressione delle classi meno agiate. Questa particolarità fa della sceneggiata fonte di discussione in quanto la critica, di solito, si è schierata su due posizioni: la prima che considera la sceneggiata una forma misera ed economica del teatro popolare napoletano e la seconda che tenta di restituirle la sua giusta importanza e il suo valore, cioè la capacità di questo genere di mostrare uno scenario culturale realmente esistente e allo stesso tempo di creare un dialogo tra canzone, musica e teatro. L esperienza in palcoscenico si tramuta in strumento per esporre i sistemi di valori tradizionali dove si evidenziano non solo i conflitti personali bensì anche quelli sociali. 2

3 La sceneggiata non investirà, come vedremo, solo il campo teatrale ma sarà la base di tantissime produzioni cinematografiche. Essa vivrà, dopo la fortunata epoca d oro tra gli anni Dieci e Trenta, una fase di decadenza per poi rifiorire con nuovi esiti, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Per capire realmente il perché della nascita di questo genere, la portata delle sue innovazioni e la considerazione del suo valore nell ambito teatrale, bisognerà fare un analisi dettagliata sulle cause che hanno influenzato la sua nascita e sul panorama culturale e sociale in cui essa si è sviluppata. 3

4 1. LE ORIGINI DELLA SCENEGGIATA 1.1 Nascita della sceneggiata Surriento gentile, suspiro d'ammore, delizia 'e stu core, tu si' nu buchè. Cu 'addore 'e sti sciure, cu 'e vase 'e stu mare, 'e ccose cchiù care farrisse scurdà. Questi sono i versi di una famosa canzone scritta nel 1907 da Aniello Califano e musicata da Salvatore Gambardella col titolo Serenata a Surriento, e sono proprio i versi ai quali si ispirò Enzo Lucio Murolo nel 1919 per portare in scena quella che fu considerata la prima sceneggiata nella storia dello spettacolo italiano, dal titolo Surriento Gentile. Ma è realmente possibile datare lo spettacolo del 1919 come prima reale rappresentazione di sceneggiata? La risposta è da verificare, in quanto per delineare precisamente la nascita del genere dobbiamo fare un passo a ritroso. Il primo vero e proprio embrione di sceneggiata fu costituito dalle rappresentazioni di Pasquale Altavilla, nato il 6 dicembre del 1806 a Napoli, apprezzatissimo attore del suo tempo. Ma egli non fu solo attore ed autore di commedie bensì trattò spesso argomenti che riguardavano eventi tragici del quotidiano fino a cavare commedie anche dalle vicende delle canzoni in 4

5 voga 1. Altavilla lavorò al San Carlino, teatro stabile che fu costruito nel 1770 e prese il nome dal baraccone della porta del Castello (oggi Piazza Municipio) che fu abolito prima della costruzione del teatro, dove egli collaborò con importantissime figure del teatro napoletano del tempo come i pulcinella più famosi, Salvatore e Antonio Petito. Ora l importanza di questo commediografo-attore in relazione alla sceneggiata non sta nell essere riconosciuto come il padre di essa ma nell essere stato il primo a raccontare, non curandosi del problema di portare in scena una commedia con struttura ben definita, fatti reali che accadevano nella sua Napoli contemporanea, con una certa fantasia nell intreccio e una buona pratica di scena. Altavilla si interessò come detto a creare una trama anche attraverso lo spunto di canzoni come Te voglio bene assaie composta da Raffaele Sacco e musicata da Gaetano Donizetti nel La canzone riscosse un tale successo popolare come brano musicale da lasciare in secondo piano la rappresentazione in palcoscenico. Così possiamo concludere che Pasquale Altavilla fu l anticipatore più lontano del genere in quanto il legame tra le sue rappresentazioni e la canzone napoletana fu importante, nonostante non si trattasse ancora della vera e propria sceneggiata che, come vedremo, è caratterizzata da altre peculiarità oltre a quella di derivare da una canzone di successo 2. Prima di definire quindi una data specifica per l avvento della sceneggiata dobbiamo necessariamente sapere cos è questo genere e da che cosa è caratterizzato. La sua principale caratteristica è la derivazione direttamente da una canzone preesistente che non solo dà il titolo alla rappresentazione, ma prescinde da essa in quanto il nucleo narrativo della messa in scena si basa esclusivamente su questa canzone di successo. Tale caratteristica però non è esclusiva, in quanto bisogna ricordare commedie 1 Enzo Grano, La sceneggiata, Napoli, Attività bibliografica editoriale, 1976, pag Ivi, pagg