CHIRURGIA ONCOLOGICA PEDIATRICA: QUALI COMPETENZE?
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- Alessandra Spina
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1 CHIRURGIA ONCOLOGICA PEDIATRICA: QUALI COMPETENZE? Accoglienza, intervento, dimissione e follow-up Inf. Anna Bianchini Inf. Marinella Selicato
2 Il paziente pediatrico da 0 a 18 anni -Sviluppo motorio -Sviluppo cognitivo -Sviluppo sociale e relazionale
3 PAZIENTE SPESSO NON COLLABORANTE -Modulazione del linguaggio verbale e non verbale dell infermiere -Rispetto dei tempi del bambino -Coinvolgimento della famiglia -Difficoltà tecniche (es. reperimento vene)
4 ASSISTENZA INFERMIERISTICA Dilatazione del tempi assistenziali Necessità di maggiori risorse Formazione specifica pediatrica
5 FAMIGLIA: INSIEME DI INDIVIDUI RISORSA: MIGLIOR CAREGIVER PER IL BAMBINO OSTACOLO: SOGGETTI CHE INNESCANO DINAMICHE E MECCANISMI DA RICONOSCERE, CONSIDERARE E GESTIRE
6 PROVENIENZA DA REGIONI E PAESI DIVERSI CONFRONTO CON CULTURE DIVERSE CONCEZIONE DIVERSA DELLA MALATTIA E DEL DOLORE
7 - Teratomi - T. Wilms - Neuroblestomi - T. cerebrali - Leucemie - Osteosarcomi - T. ovarici e testicolari - T. delle parti molli
8 Bambino oncologico BISOGNO DI GIOCO E SOCIALITA
9 CRITICITA NELL ACCOGLIENZA NEL REPARTO DI CHIRURGIA -Inizio di un nuovo rapporto con uno staff differente (diffidenza) -Chirurgia ritmi e tempi diversi (rapidi) - Paura e ansia fisiologiche all intervento chirurgico amplificate dalla patologia
10 La coscienza empatica si fonda sulla consapevolezza che gli altri, come noi, sono esseri unici e mortali. Se empatizziamo con un altro è perché riconosciamo la natura fragile e finita, la sua vulnerabilità e la sua sola e unica vita. J. Rifkin
11 CHIRURGIA ONCOLOGICA PEDIATRICA IL RIENTRO IN REPARTO
12 PRESIDI PRESENTI SONDINO NASO GASTRICO DRENAGGI TORACICI E/O ADDOMINALI CATETERI VENOSI PERIFERICI E/O CENTRALI CATETERE VESCICALE CATETERE EPIDURALE MEDICAZIONI A PIATTO O CON DRENAGGI PEN ROSE SENSORI PER MONITORAGGIO PARAMETRI
13 STRESS POSTOPERATORIO DIGIUNO E RIPRESA ALIMENTAZIONE RIMOZIONE PRESIDI PRESENTI (es. Detachol) CONCENTRARE LE MANOVRE INFERMIERISTICHE
14 OSPEDALE SENZA DOLORE TEAM DEL DOLORE PSICOLOGA PET TERAPY MUSICOTERAPIA CLOWN TERAPY INTERVENTO VISTO COME RISOLUZIONE DEL PROBLEMA
15 TEMPO DI DEGENZA TRASFERIMENTO IN ONCOEMATOLOGIA TRASFERIMENTO AL PROPRIO DOMICILIO STRUTTURE DI ACCOGLIENZA CURE DOMICILIARI
16 ASSISTENZA DOMICILIARE PEDIATRICA INIZIO GIUGNO 2011 POOL DI 15/ 18 INFERMIERI ASSOCIAZIONE AIL CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIO
17 Cure domiciliari ü Stretta integrazione con l ospedale ü Un solo processo senza interruzioni ü Specifica competenza pediatrica
18 A.D. RICHIESTA DAL REPARTO DI DIMISSIONE ATTIVATA DAL SERVIZIO DI CURE DOMICILIARI FORNISCE ALLA FAMIGLIA PRESIDI E FARMACI NECESSARI
19 L ASSISTENZA DOMICILIARE ESEGUIRE PRELIEVI EMATICI SOMMINISTRAZIONE ANTIBIOTICI E/O ANTIFUNGINI ISTRUIRE E ADDESTRARE I GENITORI NELLA GESTIONE CVC SOMMINISTRARE NPT O NE
20 SCHEDA DI ADDESTRAMENTO tutoraggio e addestramento della famiglia per l apprendimento delle pratiche di assistenza che possono essere fornite direttamente monitoraggio del livello di autonomia dei familiari per verificare se tali pratiche sono state apprese e vengono eseguite in modo efficace gestione del catetere venoso centrale somministrazione di farmaci antibiotici e antifungini somministrazione di farmaci antitrombotici medicazioni nutrizione per sondino e per catetere venoso
21 FAMIGLIE FUORI REGIONE LUNGHI PERIODI NELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA RIORGANIZZAZIONE FAMIGLIARE SOSPENDERE ATTIVITA LAVORATIVA PROBLEMI ECONOMICI DIVISIONE DELLA FAMIGLIA RIADATTAMENTO
22 BAMBINI IN ETA SCOLARE DESCOLARIZZAZIONE SERVIZIO SCOLASTICO DEL MEYER BAMBINI IMMUNODEPRESSI VINCOLATI FISICAMENTE COSTRETTI A CASA
23 Attivazione Scuola Domiciliare Tutti i bambini /ragazzi in età scolare in dimissione protetta vengono segnalati fin dal ricovero, alla scuola ospedaliera Meyer, la quale tempestivamente comunica alla scuola di appartenenza la necessità di organizzare il percorso didattico domiciliare
24 PROGETTO CURE DOMICILIARI AUO MEYER Risorse umane Risorse strutturali Assistenza Infermieristica pediatriche domiciliare Miglioramento qualità di vita dei bambini e della famiglia Riduzione gg degenze Riduzione ricoveri ripetuti non programmati
25 Quali risultati per i bambini e le loro famiglie Tutti i bambini seguiti hanno abbreviato il ricovero La maggior parte ha ripreso subito la scuola e i genitori hanno potuto riprendere normalmente le loro attività Hanno rischiato meno infezioni nosocomiali L ospedale ha utilizzato meglio i posti letto
26 IL BRUTTO SOGNO CONTINUA ED ANCHE QUANDO FINISCE LE FAMIGLIE CONTINUANO A VIVERE NELLA PAURA CHE IL BRUTTO SOGNO POSSA RITORNARE E CON LUI LA PRIGIONE IN CUI SONO COSTRETTI MA PER FORTUNA NON E SEMPRE COSI
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