GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO NEI COMUNI DELL ALTO FRIULI organizzazione per garantire la qualità delle acque. Ing.

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1 GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO NEI COMUNI DELL ALTO FRIULI organizzazione per garantire la qualità delle acque Ing. Giampaolo Zannier Seminario ACQUE POTABILI: LA RETE PER LA QUALITA Tolmezzo, 12 maggio 2016 CARNIACQUE S.p.A. via Aita, 2/h Tolmezzo (UD) tel fax info@carniacque.it

2 CARNIACQUE TERRITORIO SERVITO 2 CARNIACQUE SpA è il gestore del Servizio Idrico Integrato in 37 comuni della Carnia, del Canal del Ferro e della Val Canale. Il servizio è iniziato nel 2005 in un primo gruppo di 12 comuni per poi estendersi ad altri comuni nel corso degli anni successivi fino ad arrivare ai 36 comuni del 2008 e agli attuali 37 nel La morfologia montana che contraddistingue l ampio territorio gestito di oltre km² e la bassa densità di popolazione ( abitanti) sono le principali caratteristiche che evidenziano la complessità della gestione del servizio idrico integrato.

3 CARNIACQUE TERRITORIO SERVITO 3 Comuni serviti 37 Popolazione (2011) Località abitate 240 Utenze Utenze a forfait 15662

4 CARNIACQUE INFRASTRUTTURE IN GESTIONE 4 Il servizio idrico nel territorio gestito da CARNIACQUE è caratterizzato da una notevole frammentazione dei sistemi acquedottistici a servizio dei singoli comuni e/o frazioni degli stessi, con uno sviluppo locale degli approvvigionamenti e delle reti di distribuzione. Non sono presenti interconnessioni a livello sovracomunale delle reti con l eccezione di n. 3 acquedotti consortili (acquedotto AltoBut, acquedotto Seazza, acquedotto Chialada).

5 CARNIACQUE INFRASTRUTTURE IN GESTIONE 5 Rete acquedotto 1312km Prese da sorgente 317 Captazioni da pozzo 10 Serbatoi e manufatti 518 Sollevamenti 28

6 SVILUPPO ACQUEDOTTO «ALTO BUT» Acquedotto Alto But

7 SVILUPPO ACQUEDOTTI CHIALADA E SEAZZA Acquedotto Chialada Acquedotto Seazza

8 CONSIDERAZIONI SU S.I. GESTITI DA CARNIACQUE SPA 8 Nei territori dei 37 Comuni gestiti da CARNIACQUE sono stati individuati 153 sistemi idropotabili diversi, molti di piccole dimensioni. Significativo esempio è il comune di Ovaro con 8 distinti sistemi idrici. OVARO COMUNE ACQUEDOTTO ABITATO PUNTO DI PRELIEVO PALE FELEPET (116 abitanti serviti) CELLA Fontana Pubblica MUINA Fontana Pubblica COSTA VALINIA (399 abitanti serviti) AGRONS Fontana Pubblica LUINT Fontana Pubblica MIONE Fontana Pubblica PRAT DAL MUS (73 abitanti serviti) CLUDINICO Fontana Pubblica PEC (57 abitanti serviti) CLAVAIS Fontana Pubblica CLEVES (212 abitanti serviti) LIARIIS Fontana Pubblica Capoluogo Fontana Pubblica OVARO FORCHIANON (782 abitanti serviti) CHIALINA Fontana Pubblica ENTRAMPO Fontana Pubblica TOUF (434 abitanti serviti) LIUINCIS Presso Latteria Luincis OVASTA Fontana Pubblica FRASSENET-PRATARONT (89 abitanti serviti) LENZONE Fontana Pubblica

9 CARNIACQUE FONTI DI APPROVIGIONAMENTO 9 CARNIACQUE attinge l acqua che viene erogata agli utenti da alcune captazioni principali e da tutta una serie di sorgenti minori con diverse modalità (opere di presa da falda, da sorgente, ). OPERE di PRESA: da sorgente (acque superficiali) - Fontanon, Chialada, Seazza, Rio Glazat, Rio Freddo, Fontanaz, Cacciatore, da pozzo (acque profonde) - Amaro, Tolmezzo (Pozzo Ex-Rilcto), Tolmezzo (Pozzo Via Janesi), Venzone (Via Dietro Filanda e Pioverno), Moggio Udinese (Campiolo)

10 CARNIACQUE FONTI DI APPROVIGIONAMENTO 10 impianto comune Portata l/s pozzi sorgenti Fontanon Paluzza Seazza Preone 47-1 Venzone Venzone 30 2 Fontanon Pontebba 32-1 rio Glazat Arta Terme 30,9-1 Chialada Ampezzo 30-1 Janesi Tolmezzo Rio Argento 20 - Malborghetto Valbruna 1 Rio Cacciatore Tarvisio 20-1 Riltco Tolmezzo Zai Resiutta 15,5-1 Boschet Forni di Sopra 15-1 Fontanon di Giaf Forni di Sopra 15-1 Margò Ravascletto 15-1 Rio Freddo Tarvisio 15-1 Rutte Tarvisio 15-1 Amaro Z.I. Amaro Pioverno Venzone Opere minori vari da 15 a Opere minori vari da 10 a 5-58 Opere minori vari <

11 ACQUEDOTTO «ALTO BUT» OPERA DI PRESA 11 Presa Fontanon Comune di Paluzza Località Timau Portata captata 100 l/sec

12 ACQUEDOTTO CHIALADA OPERA DI PRESA 12 Presa Chialada Comune di Ampezzo Località Oltris Portata captata 30 l/sec

13 ACQUEDOTTO SEAZZA OPERA DI PRESA 13 Presa Seazza Comune di Preone Località Val di Preone Portata captata 47 l/sec

14 ACQUEDOTTO loc. BEVORCHIANS OPERA DI PRESA 14 Presa Cret Culos Comune di Moggio Località Bevorchians Portata captata 3 l/sec

15 CARNIACQUE FONTI DI APPROVIGIONAMENTO 15 La maggior parte delle sorgenti sono superficiali e caraterizzate da escursioni nei valori delle portate legate alla stagionalità ed alla piovosità del periodo. Valori delle portate che si riducono spesso a meno di un terzo della portata di concessione e/o si annullano in alcuni periodi dell anno. Si riporta di seguito l esempio di quanto verificatosi nel corso dei primi mesi del corrente anno alla presa Rio Cacciatore in località Rio Freddo in Comune di Tarvisio

16 OPERA DI PRESA Rio Cacciatore loc. Rio Freddo 16 Tarvisio Presa Rio Cacciatore 4 /01/2016

17 OPERA DI PRESA Rio Cacciatore loc. Rio Freddo 17 Tarvisio Presa Rio Cacciatore 19 /01/2016

18 OPERA DI PRESA Rio Cacciatore loc. Rio Freddo 18 Tarvisio Loc. Rio Freddo Presa Rio Cacciatore 28 /01/2016

19 TIPOLOGIE DI TRATTAMENTO 19 METODI DI DISINFEZIONE Le tecnologie di disinfezione utilizzate sono: Trattamento con ipoclorito (in quasi la totalità dei sistemi, sia con installazioni fisse automatizzate es. Tolmezzo, Amaro, Bordano, Pontebba, Villa Santina, Venzone, Tarvisio,. sia con impianti portatili secondo una programmazione periodica di installazioni predefinita). Trattamento con UV (Cleulis di Paluzza su acquedotto consortile AltoBut ed in alcuni piccoli acquedotti locali)

20 SERBATOIO TOLMEZZO PRA CASTELLO - CLORAZIONE 20

21 INTERRUTTORE LOC. MUSE PALUZZA IMPIANTO U.V. 21

22 TIPOLOGIE DI TRATTAMENTO 22 ALTRI TRATTAMENTI Impianti di filtrazione a sabbia per abbattimento torbidità

23 SERBATOIO SAURIS DI SOPRA - FILTRAZIONE 23

24 CENNI NORMATIVI 24 Le procedure per garantire la qualità delle acque potabili erogate all utenza sono svolte nell ambito di applicazione del: Decreto Legislativo n 31 del 2 Febbraio 2001 in «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano» che prescrive il rispetto di requisiti minimi di salubrità e qualità fisica, chimica, microbiologica nel punto in cui le acque sono disponibili per il consumo.

25 CENNI NORMATIVI 25 La rispondenza delle acque ai requisiti del D.Lgs.31/2001 viene garantita da un insieme di procedure tra cui i monitoraggi sistematici condotti sul territorio con: Controlli esterni: controlli effettuati dall Azienda per l Assistenza Sanitaria per verificare che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del D. lgs. 31/2001; Controlli interni: controlli effettuati dal gestore del SII per verifica della qualità dell acqua destinata al consumo umano (concordati con l Azienda per l Assistenza Sanitaria su vari punti della rete)

26 CONTROLLI ANALITICI 26 Carniacque S.p.A. affida alla società Friulab Srl l esecuzione di tutti i controlli analitici nell ambito del servizio idrico integrato. Tale società ha sede ad Udine in Via del Cotonificio. I campionamenti vengono programmati tramite un software gestionale che permette al committente di monitorare accuratamente l esecuzione e l esito di tali prove consentendo un controllo immediato e puntuale delle condizioni qualitative dell acqua.

27 PARAMETRI GESTIONE CAMPIONAMENTI 27 Il numero minimo dei campionamenti richiesti dalla norma ed eseguito nei sistemi idropotabili in gestione a CARNIACQUE, considerati i volumi prodotti, viene riassunto nella tabella di seguito riportata. Volume d'acqua distribuito ogni giorno in una zona di approvigionamento in mc Controllo di routine (numero campioni nell'arco dell'anno) Controllo di verifica (numero campioni nell'arco dell'anno) 100 Concordato con AAS Concordato con AAS >100 e

28 PARAMETRI AUTOCONTROLLO 28 TIPO ANALISI PARAMETRI TIPO ANALISI PARAMETRI CONTROLLO ROUTINE CARNIACQUE COLORE COLORE ODORE ODORE SAPORE SAPORE CLORO RESIDUO CLORO RESIDUO CRC CONTROLLO ROUTINE BATTERI COLIFORMI CONTEGGIO COLONIE A 22 CHIMICO CARNIACQUE ESCHERICHIA COLI BATTERI COLIFORMI ENTEROCOCCHI ESCHERICHIA COLI PH ENTEROCOCCHI CONDUTTIVITA CLOSTRIDIUM PERFRFRINGENS AMMONIO NITRITO TORBIDITA NITRATO SOLFATI FERRO ARSENICO

29 PARAMETRI AUTOCONTROLLO 29 TIPO ANALISI CONTROLLO VERIFICA CARNIACQUE PARAMETRI COLORE CALCIO SELENIO TERBUTILAZINA CLOROFORMIO ODORE MAGNESIO ANTIMONIO SEBUTILAZINA DIBROMOCLOROMETANO SAPORE DUREZZA MERCURIO METRIBUZINA TETRACLOROETILENE +TRICLOROETILENE CLORO RESIDUO FLORURO ALLUMINIO ALACHLOR CONTEGGIO COLONIE A 22 BATTERI COLIFORMI NITRATO RAME METOLACHLOR ESCHERICHIA COLI CLORURO NICHEL PROMETRINA ENTEROCOCCHI SOLFATI VANADIO TERBUTRINA CONTEGGIO COLONIE A 22 FERRO ZINCO CIANAZINA PH CROMO BORO METAZACHLOR CONDUTTIVITA PIOMBO PROPHAM BENZO(A)PYRENE TOBIDITA CADMIO PETHOXAMID BENZO(B)FLUORANTHENE SODIO CRIMIDINE BENZO(GHI)PERYLENE POTASSIO CHLOROPROPHAM BENZO(K)FLUORANTHENE MANGANESE DESETIL-ATRAZINA INDENO(1,2,3-CD)PYRENE NITRITO METHABENZTHIAZURON SOMMATORI I.P.A. AMMONIO DESETIL-TERBUTILAZINA BENZENE CIANURI SIMAZINA TRIALOMETANI TOTALI RESIDUO FISSO A 180 ATRAZINA BROMODICLOROMETANO ARSENICO PROPAZINA BROMOFORMIO

30 CARATTERISTICHE delle ACQUE 30 Principali caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche delle acque captate da alcune opere di presa Sorgente Fontanon Paluzza Pozzo Ex-Rilcto Tolmezzo Sorgente Cacciatore Tarvisio PROVA U.M. Valori Valori Valori Concentrazione ioni idrogeno ph Conduttività a 20 µs/cm Residuo fisso a 180 mg/l Calcio mg/l Magnesio mg/l Durezza F Floruro mg/l <0.10 Nitrato mg/l Cloruro mg/l <1 Solfati mg/l Ferro µg/l <20 Cromo µg/l <1.0 <1.0 <5 Piombo µg/l < <1 Cadmio µg/l <0.5 <0.5 <0.5 Sodio mg/l Potassio mg/l <1 1.2 <1 Manganese µg/l <1 <1 <5 Alluminio µg/l 10.8 <5 <20 Rame µg/l <1 1.8 <100 Nichel µg/l <1 2.7 <2 Vanadio µg/l <1 <5 <5 Zinco µg/l 5 <100 <100 Boro µg/l 26.6 <100 <100 Batteri Coliformi UFC/100 ml Escherichia Coli UFC/100 ml Enterococchi UFC/100 ml 0 0 0

31 ESEMPIO REFERTO ANALISI 31

32 ESEMPIO REFERTO ANALISI 32

33 Rapporti ISTISAN 14/21 33 Rapporti ISTISAN 14/21 Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plan. Prevedono l applicazione di un piano di autocontrollo igienico-sanitario basato sui principi di PSA (Piani di Sicurezza dell Acqua) che non è attualmente obbligatorio a livello nazionale per i sistemi di gestione delle acque potabili. Spostano l attenzione dal controllo retrospettivo sulle acque distribuite, alla prevenzione e gestione dei rischi nella filiera idropotabile, estesa dalla captazione al rubinetto.

34 Rapporti ISTISAN 14/21 34 Nelle tabelle delle slide seguenti si è tentato, prendendo spunto da quanto riportato nelle linee guida Rapporti ISTISAN 14/21, di individuare alcuni elementi di pericolo ed eventi pericolosi che possono interessare i sistemi idropotabili gestiti da CARNIACQUE. In molti casi ad un singolo evento pericoloso possono essere associati più pericoli di natura chimica e microbiologica.

35 principi di PSA 35 Tabella B1. Alcuni eventi pericolosi connessi alla captazione e pericoli ad essi associati # Evento pericoloso Pericolo associato 1 Fenomeni meteorologici eccezionali (alluvioni, gravi periodi di siccità, ecc.) Variazioni stagionali della qualità delle acque, riduzione della disponibilità della risorsa idrica, fioriture algali, aumento della concentrazione di tossine, modifiche dell odore 2 Clima e variazioni stagionali Variazioni stagionali della qualità delle acque, riduzione della disponibilità della risorsa idrica, fioriture algali, aumento della concentrazione di tossine, modifiche dell odore 6 16 Presenza di animali al pascolo e animali Contaminazioni microbiologiche e da nitrati selvatici Accessi non controllati alla risorsa idrica Contaminazione microbiologica o al punto di captazione 23 Accumulo di fanghi nei serbatoi di acqua Contaminazione chimica e microbiologica.

36 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 37 Tabella B2. Alcuni eventi pericolosi connessi ai trattamenti e pericoli ad essi associati # Evento pericoloso Pericolo associato 33 Pre-trattamenti inadeguati (mancata chiarificazione) Inadeguata rimozione del particolato 37 Insufficiente capacità filtrante Inadeguata rimozione delle particelle Mancato funzionamento/spegnimento dell impianto di disinfezione (clorazione, UV) casuale o dovuto alla manutenzione Dosaggio del cloro non adeguato al flusso 55 Alluvioni/eventi climatici eccezionali Assenza di disinfezione, immissione in rete di acqua non adeguatamente trattata Disinfezione inadeguata Perdita di funzionalità o limitazione di impianti di trattamento

37 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 35 Tabella B3. Alcuni eventi pericolosi connessi alla distribuzione e pericoli ad essi associati # Evento pericoloso Pericolo associato 65 Rottura delle tubazioni di acqua Contaminazione chimica e/o microbiologica 69 Accesso non protetto ai serbatoi di servizio Contaminazione 75 Carenza di disinfettante residuo Contaminazione microbiologica

38 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 38 L approvigionamento idrico nell abitato di Amaro è assicurato da una sorgente posta sul Rio Touf (6 l/sec) integrata con l emungimento da un pozzo situato nella Zona Industriale (15 l/sec); entrambe le captazioni alimentano il serbatoio posto a monte dell abitato a servizio del Capoluogo e della Zona Industriale. In concomitanza di eventi atmosferici caratterizzati da precipitazioni particolarmente intense (Evento Pericoloso n.1 Tabella B1) si assiste ad un marcato intorbidimento dell acqua attinta dalla sorgente ed alla conseguente variazione della qualità dell acqua (Pericolo Associato).

39 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 39 Al fine di ridurre il pericolo associato e garantire la migliore qualità dell acqua erogata con ogni condizione metereologica, si è progettato ed installato nel serbatoio di Amaro un impianto automatizzato che, tramite una logica appositamente predisposta sull impianto di telecontrollo, misura con un torbidimetro il valore della torbidità ed al suo aumentare, con delle valvole automatiche a farfalla, direziona l acqua proveniente dalla sorgente direttamente allo scarico e quindi a rifiuto azionando contemporaneamente (se non fosse in funzione) la pompa sita nel pozzo di Via della Fabbrica riempendo quindi il serbatoio solo dal pozzo e garantendo una migliore qualità dell acqua. Una volta che il torbidimetro torna a rilevare valori conformi, viene ripristinato il normale funzionamento del sistema con alimentazione anche dalla sorgente.

40 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 40 Schematizzazione serbatoio

41 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 41 Manufatto Serbatoio Amaro Componenti Automazione

42 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO - AMARO 42 Componenti Automazione Torbidimetro su Arrivo Sorgente Touf Manufatto pozzo Via della fabbrica

43 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO AMARO 43 Precipitazioni - Fonte dati OSMER-FVG

44 GESTIONE EVENTO PERICOLOSO AMARO 44

45 FINE PRESENTAZIONE 45 Grazie dell attenzione

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