1. AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI MOBILI DI SMALTIMENTO O RECUPERO DI RIFIUTI
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- Michela Rizzo
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1 1. AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI MOBILI DI SMALTIMENTO O RECUPERO DI RIFIUTI BREVE DESCRIZIONE: L autorizzazione in questione consiste nell emettere un provvedimento a favore di Ditte e Società private per l esercizio delle operazioni di smaltimento o recupero di rifiuti da parte degli impianti mobili, aventi quindi caratteristiche di non fissità, che possono essere installati in un sito per l effettuazione di campagne di attività di durata limitata nel tempo (di norma non superiore a 120 giorni lavorativi). NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i, art. 208 comma 15 - D.G.R. della Regione Lombardia n. 8/10098 del 7 agosto RESPONSABILE Dott. Galeazzi Giampaolo SI RICHIEDE: per il rilascio del provvedimento è necessario produrre la documentazione (istanza e allegati vari) come da modulistica approvata dalla Regione Lombardia con D.G.R. n. 8/10098 del 7 agosto 2009, già disponibile sul sito della Provincia. (Vedi gli allegati disponibili a fondo pagina, così suddivisi: - richiesta di autorizzazione per all esercizio di un impianto mobile. - schema di comunicazione per lo svolgimento della campagna che effettuerà l impianto mobile. Per ogni richiesta va sempre allegata la: - dichiarazione sostitutiva di certificazioni). BREVE DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI EROGAZIONE DEL PROVVEDIMENTO. Esercizio di un impianto mobile. Ricezione: il procedimento ha inizio con la presentazione dell istanza da parte del soggetto richiedente. Istruttoria: si prosegue in conformità alle norme specifiche di settore e generali connesse al procedimento amministrativo. Nell ambito di tale procedimento vengono rispettati i modi e i tempi previsti dalla norma di settore. Emanazione: l autorizzazione viene rilasciata con determinazione del Responsabile del Servizio Rifiuti e Inquinamento. Notifica: il provvedimento viene notificato, previa accettazione di garanzia finanziaria, al legale rappresentante o suo delegato. Tempi: conclusione del procedimento entro 90 gg. dall avvio dello stesso. Modalità organizzative La richiesta di autorizzazione viene assegnata ai funzionari (geom. Lupi Marco o geom. Liberatore Fabio) per le fasi di istruttoria e stesura della determinazione per poi passare ad un altro funzionario (SIG. Pastorello Matteo) per le fasi connesse alla richiesta e accettazione della garanzia finanziaria e notifica dell atto. Informazioni utili Gli uffici si rendono disponibili ad eventuali richieste, da parte delle Ditte, di appuntamenti con il funzionario incaricato al fine di chiarire e dare ulteriori informazioni sui progetti presentati. Passaggi endoprocedimentali Comunicazione di avvio del procedimento, valutazione della documentazione presentata, eventuali richieste di integrazioni e chiarimenti, predisposizione atto autorizzativo, notifica, nulla osta realizzazione, richiesta di garanzia finanziaria, verifica della stessa, accettazione della garanzia notifica dell autorizzazione.
2 Volturazione dell autorizzazione Ricezione: il procedimento ha inizio con la presentazione dell istanza da parte del soggetto richiedente. Istruttoria: si prosegue in conformità alle norme specifiche di settore e generali connesse al procedimento amministrativo, attraverso l utilizzo dell istituto giuridico della conferenza di servizi. Nell ambito di tale procedimento vengono rispettati i modi e i tempi previsti dalla norma di settore. Emanazione: l autorizzazione viene rilasciata con determinazione del Responsabile del Servizio Rifiuti e Inquinamento. Notifica: il provvedimento viene notificato, previa eventuale accettazione di garanzia finanziaria, al legale rappresentante o suo delegato. Tempi: conclusione del procedimento entro 90 gg. dall avvio dello stesso. Modalità organizzative La richiesta di autorizzazione viene assegnata ai funzionari (geom. Lupi Marco o Geom. Liberatore Fabio) per le fasi di istruttoria e stesura della determinazione per poi passare ad un altro funzionario (Sig. Pastorello Matteo) per le fasi connesse alla eventuale richiesta e accettazione della garanzia finanziaria e notifica dell atto. Informazioni utili Gli uffici si rendono disponibili ad eventuali richieste, da parte delle Ditte, di appuntamenti con il funzionario incaricato al fine di chiarire e dare ulteriori informazioni sui progetti presentati. Passaggi endoprocedimentali Comunicazione di avvio del procedimento, valutazione della documentazione presentata, eventuali richieste di integrazioni e chiarimenti, predisposizione atto autorizzativo, eventuale richiesta di garanzia finanziaria, verifica della stessa, accettazione della garanzia, notifica dell autorizzazione. Emissioni in atmosfera - art. 269 del D.L.vo 152/06 e s.m.i. Qualora l impianto per il quale si richiede l autorizzazione ai sensi del D.L.vo 152/06 e s.m.i., sia soggetto anche ad autorizzazione per le emissioni in atmosfera, ai sensi del D.P.R. 203/88, il richiedente può presentare contestuale istanza alla Provincia per la parte inerente i rifiuti e alla Regione Lombardia per la parte inerente le emissioni, salvo per le attività di recente delegate alla Provincia stessa. In questo caso, durante la conferenza di servizi preliminare, si prende atto che deve essere acquisita l autorizzazione alle emissioni atmosferiche e si sospende l istruttoria fino all emanazione di tale provvedimento. ONERI ISTRUTTORIA E previsto il pagamento degli oneri di istruttoria come D.G.R. della Regione Lombardia n. VII/8882 del 24/04/02 diversi per ogni tipologia di istruttoria. Bollettino postale c.c.p Bonifico bancario IT11I causale: oneri istruttoria.
3 2. COMUNICAZIONE SVOLGIMENTO CAMPAGNA CHE EFFETTUERÁ L IMPIANTO MOBILE. Qualora la comunicazione dello svolgimento della campagna che effettuerà l impianto mobile, sia presentata contemporaneamente alla verifica di assoggettabilità alla V.I.A., i termini di cui art. 208 del Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i, rimangono sospesi fino all espletamento alla procedura di verifica e/o V.I.A. Applicazione delle procedure di V.I.A. Con il D.P.R. 12/04/96 e successive modifiche ed integrazioni, sono state emanate disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale. La Regione Lombardia ha emanato successivamente, ai sensi del citato Decreto, modalità operative ed autorizzative per gli impianti soggetti a verifica di V.I.A. e a V.I.A., sia per nuovi impianti che nel caso di rinnovi di autorizzazioni e di varianti sostanziali. Pertanto, qualora le operazioni svolte nell impianto, per il quale si richiede l autorizzazione ai sensi del D.L.vo 152/06 e s.m.i., la tipologia dei rifiuti e le soglie dimensionali ricadano in quelle previste dalla normativa (si allega per semplificazione la tabella), il cui provvedimento deve essere emanato dalla Regione stessa, si procede come segue: 1 - ove l impianto sia sottoposto a verifica di assoggettabilità alla V.I.A., deve essere presentata alla Provincia apposita richiesta, ai sensi dell art. 20 del D.L.vo 152/06 e s.m.i. e del la D.G.R. n del 28/05/2008, al fine di ottenere il relativo provvedimento; 2 -:ove l'impianto debba essere sottoposto alla procedura di V.I.A., ai sensi della normativa vigente, alla domanda è altresì allegata la comunicazione del progetto all'autorità competente ai predetti fini; ai sensi dell art. 208 del D.L.vo 152/06 e s.m.i. :i termini di avvio del procedimento restano sospesi fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale.
4 Operazioni svolte nell impianto Rifiuti pericolosi Rifiuti non pericolosi Rifiuti Urbani non pericolosi REGIONALE - NUOVO IMPIANTO E MODIFICHE SOSTANZIALI ALL IMPIANTO AUTORIZZATO (D.L.vo n. 4/2008 Allegato III)
5 D13 D14 D15 > 10 t/g da R1 a R9 > 10 t/g D13 D14 > 200 t/g > 20 t/g D 15 > > 200 t/g > > 40 t/g D1 D5 * > < 100,000 da R2 a R9 D1 D5 R1 R1 > 100 t/g Autodemolizioni sup.>1ha
NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i artt. 208 e 210; D.G.R. n. 7/12920 del 09/05/03.
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