Capitolo III. Verso un interpretazione dell impresa come sistema vitale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolo III. Verso un interpretazione dell impresa come sistema vitale"

Transcript

1 Capitolo III Verso un interpretazione dell impresa come sistema vitale

2 Sommario 1. Considerazioni introduttive 2. La necessità di una matrice concettuale 3. I concetti portanti della matrice concettuale la struttura (logica e fisica) l emergenza del sistema dalla struttura le relazioni e le interazioni la struttura ampliata dinamica evolutiva del sistema e stati della struttura ampliata lo schema organizzativo III 2

3 (sommario: segue) 4. Il sistema vitale i postulati della teoria dei sistemi vitali 5. L impresa sistema vitale l area delle decisioni di governo e l area delle operazioni di gestione la struttura operativa la rilettura dei postulati III 3

4 Considerazioni introduttive Presupposti: non è possibile giungere ad una conoscenza oggettiva e completa, ma solo soggettiva e approssimata «i sistemi non sono, ma si osservano e ciò presuppone che sia specificato anche l osservatore. Di fronte alla stessa struttura, osservatori diversi possono osservare sistemi diversi» (Mella) Obiettivo: delineare una teoria formale per la comprensione delle dinamiche imprenditoriali nella prospettiva dell organo di governo III 4

5 La necessità di una matrice concettuale che consenta di sintetizzare le regolarità dei fenomeni e sia utile allo studioso e al decisore d impresa la formalizzazione di uno schema concettuale logicamente convincente che permetta la comprensione di una realtà sempre più variegata e complessa per supportare l azione di governo l approccio sistemico III 5

6 I concetti portanti: dall accolta alla struttura accolta insieme componenti struttura individuazione di elementi e nessi di omogeneità specificazione del ruolo in relazione ad un comportamento, connesso ad una finalità distinzione delle relazioni strutturali riconoscimento della struttura III 6

7 (la struttura: segue) La struttura è, pertanto, un insieme in cui ai singoli elementi siano assegnati ruoli, attività e compiti da svolgere nel rispetto di vincoli e regole, posti tra loro in relazione per rendere possibile, attraverso l implementazione di un sistema, il conseguimento di un fine comune III 7

8 (la struttura: segue) Struttura logica e struttura fisica Il ruolo dello schema organizzativo Una determinata struttura logica può concretizzarsi in una molteplicità di strutture fisiche III 8

9 (la struttura: segue) Con riferimento all impresa: l insieme: elementi umani e tecnici le componenti: ruolo, attività e compiti in vista di un fine comune le relazioni i vincoli e le regole al comportamento la rete di comunicazione l interazione la finalità: la sopravvivenza (dissoluzione del sistema) III 9

10 Il fine dell impresa è la sopravvivenza che si realizza mediante la creazione di valore. Si crea valore se il profitto si perpetua nel tempo, se si incrementa il valore del capitale economico e questo è possibile solo se ci sono i vantaggi competitivi che si conseguono normalmente mediante investimenti nell innovazione dei prodotti, dei processi, di quella armonia e di quella consonanza che dobbiamo avere con l ambiente e con il mercato di riferimento. III 10

11 L emergenza del sistema dalla struttura Il sistema struttura fisica, dotata di componenti fisiche (con un ruolo), intese come qualificazione di predefinite componenti logiche, tra loro interagenti, orientata ad una determinata finalità Da una determinata struttura fisica possono emergere sistemi differenti III 11

12 Le relazioni e le interazioni L interazione ( sistema) come attivazione della relazione ( struttura) Una possibile tipologia relazioni interazioni intra-sistemiche interazioni inter-sistemiche III 12

13 La matrice di rappresentazione della struttura fisica c 1 c 2 c j c n c 1 r 1,2 r 1,n c 2 r 2,1 r 2,j r 2,n S F c i r i,1 r i,2 r i,j r i,n c n r n,1 r n,2 r n,j III 13

14 Dalla struttura fisica alla struttura ampliata La considerazione dell «esterno» C { c 1... c n } C* { c 1 * c k *} C (*) { c 1 c n, c n+1 c n+k } r i, j con i, j {1; n} r* i,j con i {1; n}, j {n+1; n+k} III 14

15 Dove abbiamo lo zero, non c è relazione, ci sono dei vuoti relazionali dovuti a: IRREALIZZABILITÀ, è impossibile formalizzare un legame tra le due componenti; NON RILEVABILITÀ, l osservatore o il soggetto decisore non riescono ad individuare il potenziale legame tra le due componenti. La non rilevalibilità può essere: - oggettiva: materialmente non esiste la possibilità di relazione e quindi è irrealizzabile, - soggettiva: il soggetto decisore non ha le necessarie competenze per individuare la possibile relazione oppure se dispone delle necessarie conoscenze, non intende attivare alcuna relazione.

16 La matrice di rappresentazione della struttura ampliata c 1 c 2 c j c n c n+1 c n+2 c n+k c 1 r 1,2 r 1,n r 1,n+k c 2 r 2,1 r 2,j r 2,n r 2,n+2 S* c i r i,1 r i,2 r i,j r i,n r i,n+2 c n r n,1 r n,2 r n,j r n,n+1 r n,n+k III 16

17 Dinamica evolutiva del sistema e stati della struttura ampliata Stato della struttura S s = {r 1,1 r 1,n+k ; r 2,1 r 2,n+k ; r n,1 ; r n,n+k ; } Stato della struttura ampliata al tempo t S s(t) = {0, 1, 1,,, 1,..., 0, 0, 1} n (n+k) III 17

18 Lo schema organizzativo Disegno di processi e di attività da realizzare attraverso una specifica successione di relazioni tra le componenti interne, interagenti tra di loro e con componenti esterne L organo di governo disegna una mappa appropriata di possibili interazioni Dalla materialità della struttura all immaterialità del sistema emergente III 18

19 (lo schema organizzativo: segue) Dall idea imprenditoriale al sistema impresa: lo schema organizzativo di massima lo schema organizzativo definito Nella definizione della struttura ampliata l organo di governo deve tener conto di una molteplicità di fattori III 19

20 Lo schema organizzativo del processo di acquistoinventariazione Ordine Dettaglio ordine Processamento ordine Report Validazione ordine Copia d ordine Copia d ordine Generazione lista spedizione Lista spedizione Contabilizz.ne Distinta III 20

21 Lo struttura del processo di acquisto-inventariazione Richiesta acquisto Validazione ordine Processamento ordine Generazione lista spedizione Contabil.ne Richiesta acquisto Validazione ordine Processamento ordine Generazione lista spedizione Contabil.ne III 21

22 La matrice concettuale e l impresa Specificazione dell idea imprenditoriale (prodotti, mercati, tecnologie, canali distributivi) Schema organizzativo di massima Struttura logica Struttura fisica Struttura ampliata contiene in sé i presupposti della flessibilità le scelte dell organo di governo Il sistema impresa è in continuo divenire III 22

23 Il processo di sviluppo ed evoluzione dell impresa al tutto Sistema d impresa Idea Imprenditoriale Schema organizzativo definito Struttura ampliata Schema organizzativo di massima Struttura fisica dalle parti dall astratto Struttura logica al concreto III 23

24 L attività di regolazione dell organo di governo Analisi e feed-back con eventuale rivisitazione: delle relazioni e delle componenti periferiche della struttura ampliata Effetti sulla struttura del sistema impresa emergente: Adeguamento dello schema organizzativo definito Trasformazione dello schema organizzativo di massima Ristrutturazione fisiologica dell idea imprenditoriale (cambiamento sostanziale dell identità) Ristrutturazione patologica III 24

25 Il concetto di sistema vitale «E un sistema che sopravvive, rimane unito ed è integrale; è omeostaticamente equilibrato sia internamente che esternamente e possiede inoltre meccanismi e opportunità per crescere e apprendere, per svilupparsi ed adattarsi, e cioè per diventare sempre più efficace nel suo ambiente» (S. Beer) Sistema vitale sistema vivente III 25

26 I postulati della teoria dei sistemi vitali Un sistema è vitale se può sopravvivere in un particolare tipo di ambiente Il sistema vitale possiede la capacità dell isotropia Amplificazione di varietà Area del DECIDERE Area dell AGIRE (operazioni) Attenuazione di varietà III 26

27 (i postulati della teoria dei sistemi vitali: segue) Il sistema vitale è proiettato verso il perseguimento di finalità ed il raggiungimento di obiettivi e risulta essere connesso a sovra-sistemi e sub-sistemi da cui e a cui, rispettivamente, trae e fornisce indirizzi e regole III 27

28 (i postulati della teoria dei sistemi vitali: segue) Un sistema vitale ha la possibilità, sulla base di condizioni di consonanza prima e di processi di risonanza poi, di dissolvere sé stesso - inteso come ente autonomo - nel sovrasistema a cui, in uno specifico periodo temporale, riferisce. III 28

29 L impresa sistema vitale Area delle decisioni Area delle decisioni di governo Area residua delle decisioni gestionali III 29

30 (l impresa sistema vitale: segue) Decisioni gestionali Area delle + = operazioni Struttura operativa (specifica) area della gestione Area del governo Area della gestione III 30

31 La struttura operativa Contiene in sé la legge dei suoi cambiamenti di stato ( capacità, competenze) Le differenze rispetto alla struttura ampliata: componenti e relazioni di rilevanza strategica le conseguenze sui confini dell impresa costi di struttura costi fissi la rappresentazione matriciale III 31

32 Una rilettura dei postulati nell ottica dell impresa L impresa è un sistema aperto inserito in un contesto ( letto dall organo di governo) Le imprese (industriali, commerciali, di servizi) possiedono la stessa identità L organo di governo tende ad analizzare e soddisfare motivazioni e attese di sub-sistemi e sovra-sistemi L interazione con i sovra-sistemi: verso un unico sistema con finalità e valori condivisi III 32

33 (una rilettura dei postulati nell ottica dell impresa: segue) L impresa sistema vitale è una species del genus dei sistemi vitali Il passaggio all impresa sistema vitale segue 2 direttrici: formalizzazione e contestualizzazione III 33

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese L impresa sistema vitale 1 Argomenti 1. Definizione di struttura 2. La matrice concettuale - Dall idea imprenditoriale alla struttura specifica 3.

Dettagli

Idistretti industriali nell approccio sistemico vitale (ASV)

Idistretti industriali nell approccio sistemico vitale (ASV) Lezione 23 Idistretti industriali nell approccio sistemico vitale (ASV) Caratteri e assetti di governo nelle reti locali a forte specializzazione produttiva prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e

Dettagli

L impresa sistema vitale e la complessità

L impresa sistema vitale e la complessità Lezione 24 L impresa sistema vitale e la complessità prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese IV 1 A.A. 2005-2006 Sommario 1. L azione di governo in un contesto complesso 2. La

Dettagli

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona Strategia e Politica aziendale Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona andrea.berettazanoni@univr.it 1 Strategia aziendale e teorie di riferimento Modelli e teorie Diversi modelli

Dettagli

INDICE. Prefazione alla seconda edizione... pag. XV Prefazione alla prima edizione...» XXIII SCIENTIFICAZIONE E CONSAPEVOLEZZA NELL AZIONE DI GOVERNO

INDICE. Prefazione alla seconda edizione... pag. XV Prefazione alla prima edizione...» XXIII SCIENTIFICAZIONE E CONSAPEVOLEZZA NELL AZIONE DI GOVERNO INDICE Prefazione alla seconda edizione... pag. XV Prefazione alla prima edizione...» XXIII PARTE PRIMA SCIENTIFICAZIONE E CONSAPEVOLEZZA NELL AZIONE DI GOVERNO CAPITOLO PRIMO L AZIONE DI GOVERNO TRA COMPETITIVITÀ

Dettagli

Pianificazione e contesto per la sopravvivenza d impresa

Pianificazione e contesto per la sopravvivenza d impresa Lezioni 4-5 Pianificazione e contesto per la sopravvivenza d impresa d prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese A.A. 2005-2006 L approccio alla pianificazione Pianificare implica

Dettagli

Capitolo II. L impresa nella concezione sistemica

Capitolo II. L impresa nella concezione sistemica Capitolo II L impresa nella concezione sistemica Sommario 1. L impresa e il pensiero sistemico 2. Diverse qualificazioni dell impresa: L impresa come sistema meccanico L impresa come sistema organico L

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese Parte Quarta Imprese e ambiente: analisi dei rapporti inter-sistemici 1 Argomenti 1. La contestualizzazione dell ambiente 2. Il contesto nella percezione

Dettagli

Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L impresa. I fondamenti. Copyright 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl

Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L impresa. I fondamenti. Copyright 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl Capitolo 4 Il contesto interno 4.1 Introduzione 4.2 L attività dell organizzazione 4.3 Le componenti del sistema organizzativo interno 4.3.1 Struttura 4.3.2 Persone 4.3.3 Incentivi 4.3.4 Cultura 4.3.5

Dettagli

Il marketing nell economia e nella gestione d impresa

Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Obiettivi conoscitivi Definire il concetto di marketing nell insieme dei rapporti tra impresa e mercato Definire gli obiettivi di marketing partendo

Dettagli

Argomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Parte decima

Argomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Parte decima rof. Antonio enzi Economia e gestione delle imprese arte decima Operatività e dinamica evolutiva del sistema 1 Argomenti 1. La Flessibilità 2. L elasticità 3. La leva operativa 4. La leva di contribuzione

Dettagli

ARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche

ARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche L IDEA IMPRENDITORIALE ed il SISTEMA IMPRESA ARGOMENTI Il Sistema Impresa La logica Competitiva L Impresa L imprenditore e le sue caratteristiche Il Sistema Impresa L impresa è un sistema cioè un insieme

Dettagli

Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che

Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che Jensen & Meckling (Theory of the firm: agency costs, 1976) rilevano che «un contratto in base al quale una o più persone (il principale) obbliga un altra persona (l agente) a ricoprire per suo conto una

Dettagli

Il termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni,

Il termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni, Il termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni, consultare innumerevoli contenuti ecc. Sintetizziamo

Dettagli

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

Lezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016)

Lezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016) Lezione 12 Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp. 161 181, Decastri 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Le impostazioni teoriche precedenti

Dettagli

1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni

1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione

Dettagli

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Area Salute e Sicurezza sul Lavoro 8^ CONVENTION RSPP e ASPP Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio Relazione introduttiva Il SPP, il responsabile

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema

Dettagli

Psicologia della comunicazione organizzativa

Psicologia della comunicazione organizzativa Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)

Dettagli

I LIVELLI DELLA CONOSCENZA. Francesco Maria Olivieri

I LIVELLI DELLA CONOSCENZA. Francesco Maria Olivieri I LIVELLI DELLA CONOSCENZA Francesco Maria Olivieri Indice 1. APPROCCIO SISTEMICO ----------------------------------------------------------------------- 3 2. SISTEMI CHIUSI VS SISTEMI APERTI -----------------------------------------------------

Dettagli

Il SITO PRODUTTIVO TRA GERARCHIA, MERCATO E TERRITORIO

Il SITO PRODUTTIVO TRA GERARCHIA, MERCATO E TERRITORIO Il SITO PRODUTTIVO TRA GERARCHIA, MERCATO E TERRITORIO Prof. 1Corso: Supply chain management Docente: 1 Profilo metodologico La forma assunta dall impresa (si legga anche l assetto) si osserva in un primo

Dettagli

14. L approccio sistemico

14. L approccio sistemico Quinta Lezione 14. L approccio sistemico Muoviamo da una definizione generica secondo la quale: un sistema è una collezione di elementi che interagiscono reciprocamente per funzionare come un tutto unitario.

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo

Dettagli

Come fare il check up della propria U.O. L analisi sistemica dell organizzazione

Come fare il check up della propria U.O. L analisi sistemica dell organizzazione Come fare il check up della propria U.O. L analisi sistemica dell organizzazione Management della Responsabilità Sanitaria Milano novembre 2013 Mario Faini PROGEA S.r.l. - Via Pietrasanta 12, 20141 MILANO

Dettagli

Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna

Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna 1 Sistemi di Valutazione valutazione della performance delle

Dettagli

La funzione manageriale ed il modello delle competenze

La funzione manageriale ed il modello delle competenze Corte dei conti Corso di formazione La funzione manageriale ed il modello delle competenze PREMESSA Il programma didattico, di seguito presentato, origina da un lavoro di condivisione dei contenuti cui

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

INDICE - SOMMARIO. Introduzione... pag. CAPITOLO I COMPLESSITÀ, DINAMICA EVOLUTIVA E FLESSIBILITÀ DELL IMPRESA

INDICE - SOMMARIO. Introduzione... pag. CAPITOLO I COMPLESSITÀ, DINAMICA EVOLUTIVA E FLESSIBILITÀ DELL IMPRESA INDICE - SOMMARIO Introduzione... pag. V CAPITOLO I COMPLESSITÀ, DINAMICA EVOLUTIVA E FLESSIBILITÀ DELL IMPRESA 1.1. Considerazioni introduttive... pag. 1 1.2. Complessità e riduzionismo...» 4 1.3. Complessità

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese Parte nona Dinamica evolutiva dell impresa: ricavi, contribuzione e profitto 1 Argomenti 1. Il profitto nelle teorie economiche (cenni) 2. Il profitto

Dettagli

Comunicazione d'impresa

Comunicazione d'impresa Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Corso di Laurea in Lingue e Culture Straniere (LIN-AZ) Comunicazione d'impresa Anno Accademico 20112-2013 Prof. Fabio Forlani Per contatti: fabio.forlani@uniurb.it

Dettagli

Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale

Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale Indice Introduzione 11 Gli autori 17 Parte Prima - IL PROBLEMA DI RICERCA Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale 1. Ricognizione del concetto

Dettagli

Pianificazione e marketing

Pianificazione e marketing Pianificazione e marketing Prof. Amedeo Maizza Ordinario di Economia e gestione delle imprese Il successo/sopravvivenza dell impresa deriva dalla strategia adottata e da: attrattività del settore e vantaggio

Dettagli

Argomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Ricavi, contribuzione e profitto

Argomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Ricavi, contribuzione e profitto Prof. Antonio enzi Economia e gestione delle imprese Dinamica evolutiva dell impresa: ricavi, contribuzione e profitto 1 Argomenti 1. Il profitto nelle teorie economiche (cenni) 2. Il profitto e le sue

Dettagli

La trasformazione digitale: competenze, strumenti e modalità.

La trasformazione digitale: competenze, strumenti e modalità. : Tecniche e modelli per affrontare la Trasformazione Digitale workshop La trasformazione digitale: competenze, strumenti e modalità. Pavia, 10 marzo 2016 - Fondazione Comunitaria Della Provincia Di Pavia

Dettagli

A cura di Fabio Crovetto, Antonio D Angelis, Maurizio Foderà, Pino Mangione, Giovanni Rizzo, Domenico Romanelli, Benito Ferdinando Suliani

A cura di Fabio Crovetto, Antonio D Angelis, Maurizio Foderà, Pino Mangione, Giovanni Rizzo, Domenico Romanelli, Benito Ferdinando Suliani ASSOCIAZIONE GEOMETRI ITALIANI TOPOGRAFI ASSOCIAZIONE GEOMETRI ITALIANI TOPOGRAFI A cura di Fabio Crovetto, Antonio D Angelis, Maurizio Foderà, Pino Mangione, Giovanni Rizzo, Domenico Romanelli, Benito

Dettagli

L'impresa sistema vitale. Il governo dei rapporti inter-sistemici

L'impresa sistema vitale. Il governo dei rapporti inter-sistemici L'impresa sistema vitale. Il governo dei rapporti inter-sistemici Gaetano M. Golinelli *, Mauro Gatti 1. L'approccio sistemico allo studio dell'impresa Il presente lavoro intende analizzare il contributo

Dettagli

Capitolo tredici. L organizzazione dell impresa internazionale. Caso di apertura: la Unilever

Capitolo tredici. L organizzazione dell impresa internazionale. Caso di apertura: la Unilever EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo tredici L organizzazione dell impresa internazionale Caso di apertura: la Unilever 13-3 Una delle prime imprese multinazionali al mondo Organizzata in modo decentralizzato

Dettagli

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Organismo paritetico sulla formazione La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Milano, 16 aprile 2009 Agenda Introduzione La cornice di riferimento I nostri principi

Dettagli

XI Introduzione XIX Curatori e autori

XI Introduzione XIX Curatori e autori Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4

Dettagli

Imprenditori e imprenditorialità dell industria cosmetica in Italia

Imprenditori e imprenditorialità dell industria cosmetica in Italia Imprenditori e imprenditorialità dell industria cosmetica in Italia Le dinamiche di un settore protagonista del Made in Italy Andrea Colli Università Bocconi Milano, 6 novembre 2007 La ricerca L evoluzione

Dettagli

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Presentazione...................................... VII Capitolo I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1.1. Il quadro normativo.............................

Dettagli

STEFANO ROLANDO ECONOMIA E GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE

STEFANO ROLANDO ECONOMIA E GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE STEFANO ROLANDO ECONOMIA E GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE Gli ambiti di convergenza tra comunicazione di impresa e comunicazione pubblica Prefazioni di GAETANO GOLINELLI GIOVANNI

Dettagli

Le economie esterne marshalliane

Le economie esterne marshalliane Le economie esterne marshalliane Marshall (1842-1924): fenomeni complessi economie esterne di localizzazione (o locali) distinzione fondamentale economie interne economie esterne nuova unità di analisi:

Dettagli

Di cosa ci occuperemo nel corso?

Di cosa ci occuperemo nel corso? Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale Lezione n. 1 Le Amministrazioni Pubbliche Economia delle

Dettagli

Clima organizzativo/ Cultura. Prof.ssa Ernestina Giudici

Clima organizzativo/ Cultura. Prof.ssa Ernestina Giudici Clima organizzativo/ Cultura Cenni.. storici Negli anni 30 il clima veniva considerato in stretta correlazione con la motivazione al lavoro e con la produttività Cenni.. storici Alcuni contributi significativi:

Dettagli

Progetto di Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione. Gianandrea Gori

Progetto di Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione. Gianandrea Gori Progetto di Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione Gianandrea Gori Orientamento dell impresa al valore Quali sono gli scopi assegnabili ad un impresa? Soddisfacimento dei bisogni umani Massimizzazione

Dettagli

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance di Gianluca Passaro Innovazione Organizzazione Comunicazione Vincoli ed Opportunità L evoluzione normativa propone obblighi, ma li propone come

Dettagli

Stress e dintorni. Dott. Francesco Cardamone. Pescara, 6 marzo 2010

Stress e dintorni. Dott. Francesco Cardamone. Pescara, 6 marzo 2010 Stress e dintorni Dott. Francesco Cardamone Pescara, 6 marzo 2010 Intensità emotiva Caratterizzazione emotiva positiva Caratterizzazione emotiva negativa Molto alta Estasi Fobia Alta Piacere Paura Media

Dettagli

PUBBLICO E I SERVIZI. Francesca Lecci

PUBBLICO E I SERVIZI. Francesca Lecci IL CONCETTO DI SERVIZIO PUBBLICO E I SERVIZI PUBBLICI LOCALI Francesca Lecci Agenda Il concetto di servizio Il servizio pubblico Dal servizio pubblico al servizio universale Dal servizio universale al

Dettagli

La pianificazione di un intervento di audit informatico presso un Organismo Pagatore

La pianificazione di un intervento di audit informatico presso un Organismo Pagatore La pianificazione di un intervento di audit informatico presso un Organismo Pagatore Sommario Scopo di questa presentazione Introduzione e quadro di riferimento Il contributo dei Sistemi Informativi al

Dettagli

Definizione, Finalità e Metodo della disciplina

Definizione, Finalità e Metodo della disciplina Definizione, Finalità e Metodo della disciplina Parte Prima: Problemi e Intuizioni (30 ) Parte Seconda: Approfondimenti tecnici (60 ) Parte Terza: Applicazioni e verifica (30 ) Lezione 1: Parte Prima Problemi

Dettagli

Psicologia dello sviluppo 1

Psicologia dello sviluppo 1 Psicologia dello sviluppo 1 La prospettiva sistemico relazionale di Alberto Cortesi classe 1^ anno 2016 21/2/2016 Paradossi Paradosso 1 L argomento di oggi è la Psicologia dello Sviluppo L approccio sistemico

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DELLE POSIZIONI COME SUPPORTO GESTIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI INDIVIDUI E LO SVILUPPO DELL ORGANIZZAZIONE

LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DELLE POSIZIONI COME SUPPORTO GESTIONALE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI INDIVIDUI E LO SVILUPPO DELL ORGANIZZAZIONE Università degli Studi di Firenze Facoltà di Psicologia Dipartimento di Psicologia Laboratorio di Psicologia per la Ricerca sull Imprenditorialità, Innovazione, Integrazione (LA.PS.R.I3) Prof. Carlo Odoardi

Dettagli

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a

Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp , Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a Lezione 5 La cultura organizzativa (Cap. 6: pp. 201-236, Decastri, 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata a.a. 2015-2016 1 Contenuti 1. Premessa 2. La cultura organizzativa Il concetto e le definizioni

Dettagli

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere

Dettagli

2. I modelli concettuali e le condizioni di funzionamento delle aziende famigliari

2. I modelli concettuali e le condizioni di funzionamento delle aziende famigliari SOMMARIO 1. Sul concetto di dimensione aziendale di Giuseppina Iacoviello 1.1. Considerazioni introduttive... 3 1.2. Una possibile lettura della dimensione aziendale... 5 1.3. I fattori interni all azienda...

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura

Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo

Dettagli

RESPONSABILITA SOCIALE D IMPRESA Impatto sul valore economico e sociale d impresa

RESPONSABILITA SOCIALE D IMPRESA Impatto sul valore economico e sociale d impresa RESPONSABILITA SOCIALE D IMPRESA Impatto sul valore economico e sociale d impresa ETICA COME VOLANO DELLA COMPETITIVITA Ci sono condizioni di gestione, di valori praticati, di scelte etiche che creano

Dettagli

INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI

INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI LIMITI: INCAPACITA DI COGLIERE ALCUNI ASPETTI (QUALITA,

Dettagli

INDICE - SOMMARIO. Prefazione... pag. CAPITOLO 1 LA GESTIONE STRATEGICA: CHIAVE DI LETTURA PER IL SUCCESSO E LA CRESCITA DELLE IMPRESE di Lucio Sicca

INDICE - SOMMARIO. Prefazione... pag. CAPITOLO 1 LA GESTIONE STRATEGICA: CHIAVE DI LETTURA PER IL SUCCESSO E LA CRESCITA DELLE IMPRESE di Lucio Sicca INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. IX CAPITOLO 1 LA GESTIONE STRATEGICA: CHIAVE DI LETTURA PER IL SUCCESSO E LA CRESCITA DELLE IMPRESE di Lucio Sicca Introduzione... pag. 1 1. Il concetto di gestione

Dettagli

Business Plan PROF. FRANCESCO SCHIAVONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE

Business Plan PROF. FRANCESCO SCHIAVONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE Introduzione al Business Plan PROF. FRANCESCO SCHIAVONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE Argomenti del giorno 2 1. Finalità e obiettivi; 2. Struttura; 3. Idea imprenditoriale; 4. Team 0. Cosa

Dettagli

Economia Aziendale. Strutture organizzative e processi. Organizzazione Bayer. Lezione 9 I meccanismi operativi. Bayer HealthCare comprende

Economia Aziendale. Strutture organizzative e processi. Organizzazione Bayer. Lezione 9 I meccanismi operativi. Bayer HealthCare comprende Economia Aziendale Strutture organizzative e processi Lezione 9 I meccanismi operativi Prof. Paolo Di Marco Organizzazione Bayer Bayer HealthCare comprende Animal Health Biologicals Consumer Care Diagnostics

Dettagli

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) http://it.123rf.com/photo_23991404_cerchio-da-simbolimusicali.html?fromid=bkvnlzzerkhmou9ys3juwwm1yje0ut09 Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa»

Dettagli

Il principio di economicità

Il principio di economicità Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas Il principio di economicità Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 10 POSTULATO DELLA DUPLICITÀ DEGLI SCOPI AZIENDALI

Dettagli

LO STRESS LAVORO-CORRELATO

LO STRESS LAVORO-CORRELATO LO STRESS LAVORO-CORRELATO ANTONIO GRASSI Accordo quadro europeo ACCORDO INTERCONFEDERALE 9 GIUGNO 2008 Articolo 3 Descrizione dello stress e dello stress lavoro-correlato 1. Lo stress è una condizione

Dettagli

Prof.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre

Prof.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre Prof.ssa Cinzia DESSI Economia e Organizzazione Aziendale Il Programma Università degli degli studi studi di di Cagliari Cagliari Corso Corso di di Laurea Laurea in in Biotecnologie Industriali A.A. A.A.

Dettagli

CARTA DEI VALORI. Aria pura

CARTA DEI VALORI. Aria pura CARTA DEI VALORI P e r c h é una Car t a d e i V a l o r i La carta dei valori regolamenta lo stare insieme ed è il fulcro di Ampioraggio. Si sta insieme con l intento di dare, con correttezza e spirito

Dettagli

Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.

Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso. Sogni e bisogni Le cooperative sono nate per rispondere a bisogni anche molto concreti. Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 3: La classificazione delle aziende Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema azienda OBIETTIVI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione) PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE

Dettagli

IL PARADIGM SHIFT DELLA TEORIA SISTEMICA NELLE SCIENZE SOCIALI. VERSO UN NUOVO CONCETTO DI IMPRESA SISTEMICO-VITALE.

IL PARADIGM SHIFT DELLA TEORIA SISTEMICA NELLE SCIENZE SOCIALI. VERSO UN NUOVO CONCETTO DI IMPRESA SISTEMICO-VITALE. IL PARADIGM SHIFT DELLA TEORIA SISTEMICA NELLE SCIENZE SOCIALI. VERSO UN NUOVO CONCETTO DI IMPRESA SISTEMICO-VITALE. Gandolfo Dominici Facoltà di Economia, Università di Palermo. gandolfo.dominici@libero.it

Dettagli

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Corso di Laurea in Servizio Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali La leadership Tratto da: Quaglino G.P., Leadership e Cambiamento, Franco Angeli, 2007 16/11/2015 Concetti preliminari In inglese

Dettagli

Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi

Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Bologna 2011 Premessa I forti cambiamenti del contesto competitivo che

Dettagli

adattamento e benessere

adattamento e benessere Barbara Basciani adattamento e benessere La qualità di vita di ogni essere vivente dipende dalla sua capacità di adattamento all ambiente, cioè di percepire e soddisfare i propribisognisia dal punto di

Dettagli

LA GESTIONE DELLA FARMACIA

LA GESTIONE DELLA FARMACIA LA GESTIONE DELLA FARMACIA Verso un approccio manageriale-imprenditoriale A cura di Debora Tortora Napoli, 7 febbraio 2010 Lo scenario di riferimento Cambiamenti profondi e radicali nel settore farmaceutico

Dettagli

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata Sistemi di valutazione delle performance Università di Macerata ncaste@unimc.it ncaste@ec.unipi.it La misurazione delle performance Strategic Control I processi di definizione degli obiettivi di fondo

Dettagli

Il governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale

Il governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale ATTIVITA DI RICERCA 2014 Il governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale Metodologie, processi e strumenti PROPOSTA DI PARTECIPAZIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI

Dettagli

Il genogramma: la famiglia sistema

Il genogramma: la famiglia sistema La famiglia La famiglia viene considerata il sistema relazionale primario nel processo di individuazione, crescita e cambiamento dell individuo. La famiglia è un sistema vivente, aperto sia all esterno

Dettagli

LABORATORIO. Econonia Aziendale Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione. Maria Patrizia Becheroni

LABORATORIO. Econonia Aziendale Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione. Maria Patrizia Becheroni LABORATORIO Econonia Aziendale Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione Maria Patrizia Becheroni Il modello per i processi di cambiamento Il cambiamento strategico-organizzativo

Dettagli

del passaggio generazionale

del passaggio generazionale Aspetti strategicoorganizzativi e civilistici del passaggio generazionale A cura di Franco Boselli, Amministratore Delegato Axìa Partners Srl, Milano Convegno Il passaggio generazionale delle PMI. Come

Dettagli

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi

Dettagli

L INTERAZIONE SOCIALE

L INTERAZIONE SOCIALE L INTERAZIONE SOCIALE L interazione tra individui è l oggetto della microsociologia, uno dei due livelli fondamentali dell analisi sociologica. Gli studiosi interessati a questa branca di analisi si occupano

Dettagli

Verso la qualificazione di impresa sistema vitale (III parte)

Verso la qualificazione di impresa sistema vitale (III parte) Lezione 21 Verso la qualificazione di impresa sistema vitale (III parte) prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese A.A. 2005-2006 La matrice concettuale e l impresal Specificazione

Dettagli

L assetto organizzativo dell azienda

L assetto organizzativo dell azienda Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas L assetto organizzativo dell azienda Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 15 La moderne teorie rappresentano una visione

Dettagli

CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE

CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE

GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE La valutazione dei bisogni formativi Genova, 26 Gennaio 2009 1 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SISTEMA ECM Documenti normativi Diretta correlazione Eccellenza del servizio Elevato

Dettagli

Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO.

Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO. Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI Programma d azione comunitario in materia di formazione professionale Seconda fase: 2000-2006 SI.SI.FO. PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Il Programma Leonardo da Vinci

Dettagli

IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE NELL ORDINAMENTO DELL UNIONE EUROPEA

IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE NELL ORDINAMENTO DELL UNIONE EUROPEA IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE NELL ORDINAMENTO DELL UNIONE EUROPEA INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO 01. Il riconoscimento delle pretese di giustizia nell ordinamento dell Unione

Dettagli

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici

CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE II CANALE

ECONOMIA AZIENDALE II CANALE Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. ECONOMIA AZIENDALE II CANALE PROF. PAOLA DEMARTINI I MODULO E Materiale didattico disponibile sul sito del corso 1 ECONOMIA

Dettagli

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto

Dettagli

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda

Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si

Dettagli

IMPRESE TRANSNAZIONALI E CONTESTO LOCALE

IMPRESE TRANSNAZIONALI E CONTESTO LOCALE IMPRESE TRANSNAZIONALI E CONTESTO LOCALE Vincenzo Sanguigni Università degli Studi di Napoli Parthenope email: : sanguigni@uniparthenope.it Sommario 1. Premessa. 2. La Coevoluzione tra Imprese Transnazionali

Dettagli

Modelli e metodologie per l analisi strategica

Modelli e metodologie per l analisi strategica Modelli e metodologie per l analisi strategica Realizzazione del progetto e controllo strategico Vicenza, A.A. 2011-2012 Schema ANALISI VISION PROGETTO STRATEGICO STRATEGIC DESIGN REALIZZAZIONE E CONTROLLO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LO STUDIO DI CASO Una prospettiva didattica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO ORIGINE SCIENTIFICA DELLA METODOLOGIA Studio di caso -

Dettagli

ISTITUZIONI STRUTTURE E ATTIVITÀ COGNITIVE, NORMATIVE E REGOLATIVE CHE CONFERISCONO STABILITÀ E SIGNIFICATO AL COMPORTAMENTO SOCIALE

ISTITUZIONI STRUTTURE E ATTIVITÀ COGNITIVE, NORMATIVE E REGOLATIVE CHE CONFERISCONO STABILITÀ E SIGNIFICATO AL COMPORTAMENTO SOCIALE ISTITUZIONI STRUTTURE E ATTIVITÀ COGNITIVE, NORMATIVE E REGOLATIVE CHE CONFERISCONO STABILITÀ E SIGNIFICATO AL COMPORTAMENTO SOCIALE I DIVERSI APPROCCI ALLO STUDIO DELLE ISTITUZIONI Istituzionalizzazione

Dettagli