Le fasi del massaggio ed effetti terapeutici

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1 Stefania Pellecchia

2 Le Origini L ayurveda è l antichissima medicina della tradizione indiana. La sua origine è descritta nei Veda, i testi ricchi di sapienza più antichi al mondo. Questa medicina olistica identifica la salute dell uomo non solo con l assenza di malattia ma con il perfetto equilibrio di corpo, mente e spirito. L Ayurveda considera l uomo un microcosmo, un riflesso dell universo al quale è intimamente legato e di cui riproduce la struttura ed il funzionamento, sottostando alle medesime leggi. Concetto chiave della filosofia ayurvedica è infatti quello secondo cui ciò che accade all uomo accade anche al mondo circostante e viceversa: il benessere dell individuo è interconnesso a quello dell ambiente intorno ad esso, del pianeta, dell universo intero. Il termine sanscrito Ayurveda è composto dalle parole veda che vuol dire conoscenza ed ayu che vuol dire vita, quindi: conoscenza della vita. Il termine Yoga significa unione. La pratica di questa disciplina è anch essa molto antica ed è indispensabile per mantenere corpo e mente in equilibrio ed armonia. Il maestro di yoga M.S. Iyangar, attivo a Poona India, ha introdotto nello yoga l utilizzo di alcuni oggetti (cuscini, sedie, corde, mattoni di legno, cinture..) utilizzati come supporti sia per rendere più semplici gli esercizi ai principianti sia per ottenere il massimo beneficio dalle diverse posizioni per i praticanti di livello più avanzato. Più recentemente Kusum Modak, discepola del maestro Iyangar, introdusse tale Yoga passivo nel tradizionale massaggio ayurvedico, recuperando inoltre, dalla tradizione della regione indiana del Kerala, l antica tecnica del massaggio praticato con i piedi (lungo la schiena e la parte posteriore delle braccia e delle gambe), creando così il massaggio Ayurvedico-yoga: una vera e propria tecnica riabilitativa. 1

3 Le fasi del massaggio ed effetti terapeutici Il massaggio Ayurvedico-yoga ha come obiettivo di alleggerire il corpo dalle tensioni e alleviare le contratture dei muscoli, restituire elasticità ed ampiezza di movimento alle articolazioni ed educare il paziente a prendersi cura del proprio corpo quotidianamente attraverso semplici esercizi di allungamento muscolare e mobilità articolare, facendo, in pratica un po di Yoga! Il massaggio si pratica per terra su di un materassino sufficientemente ampio (1 metro per 2). Si utilizza olio di sesamo (o di oliva) associato a Vakhand, medicamento naturale ayurvedico. Olio di sesamo- Usato in medicina ayurvedica per molti tipi di trattamenti poiché delicato e non irritante. Ricco di acidi grassi insaturi (omega 6 e omega 3), numerosi minerali e sostanze antiossidanti. Adatto a ogni tipo di pelle, nutre in profondità le cellule e si assorbe facilmente. Vakhand - nome botanico acorus calamus. Radice originaria dell India essiccata e finemente triturata. Ha un azione antisettica sulla pelle (produce anche un delicato effetto scrub ) ed attraverso una crescente frizione favorisce la stimolazione del flusso sanguigno raggiungendo i livelli più profondi dei tessuti. Tra le sue proprietà: - elimina le tossine dalla muscolatura - purifica il fegato - aumenta la diuresi, diminuendo le ritenzioni idriche nei tessuti - stimola la liberazione intestinale 1) Riscaldare la muscolatura Inizia con il massaggio manuale: lento, utilizzando tutta la mano e non solo parte di essa (solo palmo o solo dita) con pressione gradualmente crescente, lavorando la muscolatura a passi lunghi da articolazione ad articolazione, da dove inizia il muscolo che stiamo lavorando fino a dove termina, allungandolo bene. Con la frizione verrà stimolata l irrorazione sanguigna ai tessuti e quindi anche un aumento della temperatura delle zone trattate (la pelle risulterà arrossata). Le parti del corpo dolenti corrispondono a quelle più fredde, poiché congestionate non ricevono sangue ed energia a sufficienza. Importantissimo è invitare il paziente a respirare profondamente e 2

4 ritmicamente durante l intera seduta, soprattutto nei momenti in cui potrebbe avvertire un po di dolore e sincronizzare il massaggio con la respirazione (es: espirazione durante l applicazione di maggiore pressione). Un aumento di ossigeno nel sangue ne incrementa la circolazione e ciò favorisce l aumento della temperatura del corpo con conseguente afflusso di energia ed eliminazione delle tossine. Per aumentare la pressione del massaggio si possono usare anche pugni, braccia ed infine i piedi. L utilizzo di questi ultimi offre numerosi benefici: - rilassa la muscolatura più profonda - elimina le contratture croniche - aumenta la circolazione sanguigna - favorisce il ritorno venoso alle estremità - dona vigore - rilassa il sistema nervoso 2) Fase dinamica A questo punto il corpo è pronto ad aprirsi, inizia la parte attiva della seduta. Il lavoro sulle articolazioni si svolge attraverso movimenti di flessione, estensione e rotazione. Secondo le zone del corpo da trattare si possono effettuare circa 70 esercizi. Le regioni da coinvolgere a seconda le necessità specifiche dei casi sono: - cintura pelvica - cintura scapolare - braccia - collo - colonna vertebrale - gambe - petto e zona addominale E necessario che ci sia fiducia nel terapista da parte del paziente per avere una reciproca compenetrazione e coordinazione in questa fase dinamica del lavoro, coinvolgendo anche la respirazione che deve essere ritmica e profonda. Gli allungamenti devono essere tenuti e rilasciati lentamente, nessun rimbalzo, ne rilasci bruschi. Dopo il massimo dell allungamento il muscolo è pronto a sciogliersi e ciò accade solo se riportato in posizione normale lentamente. Come nello yoga di Iyangar si può far uso di vari supporti quali cuscini, corde ed altro per incrementare l effetto degli esercizi. Si svolge di conseguenza anche un lavoro sul miglioramento della postura del paziente, con i relativi benefici psicofisici. 3

5 Tutte le principali articolazioni dovranno essere comunque mobilitate per poi focalizzare il lavoro, con più tipi di esercizi, su quelle maggiormente compromesse. 3) Rilassamento La seduta si conclude in bellezza con il massaggio della testa e del viso. Lavorare bene il cuoio capelluto, le articolazione del cranio, e quelle della faccia, scioglie le ultime tensioni e distende i tratti del viso (molte tensioni si accumulano intorno alle mandibole e tra le sopracciglia). Il paziente si rilassa è in stato di armonia ed integra tutto il lavoro svolto. Numerosi sono benefici al sistema nervoso. Buoni gli effetti su disturbi come insonnia, stress e cefalee. Effetti terapeutici generali - Eliminazione delle tensioni croniche: contratture della muscolatura - Rieducazione di deviazioni e scompensi della colonna vertebrale causate da errate abitudini posturali - Metodo di riabilitazione, per il recupero della mobilità e sensibilità - Migliora le performance sportive - Prepara il corpo alla pratica dello yoga, ottenendo maggiore beneficio e rilassamento durante le ananas 4

6 Eseguire il Massaggio Ayurvedico-yoga Si fa distendere il paziente prono in posizione anatomica : le gambe aperte all altezza delle anche, i talloni rivolti all esterno, braccia distese lungo i fianchi con i palmi delle mani rivolti verso l alto ed i gomiti ruotati verso l esterno. In tale posizione il corpo è a riposo, non viene sollecitato alcun muscolo e la colonna vertebrale è ben dritta. Dopo aver coperto bene il paziente, gli si pongono delle importanti domande preliminari per conoscere il suo stato di salute e poter focalizzare al meglio la seduta. - età - se donna, chiedere se in gravidanza - se e dove ha dolore - da quanto tempo - quale movimento lo produce e quale lo allevia - traumi fisici - operazioni chirurgiche - malattie importanti - problemi di osteoporosi - cure farmacologiche in corso - problemi respiratori - tipo di postura prevalente durante il lavoro (seduti al computer, alla guida, in piedi ) - attività sportiva - qualità del sonno La seduta ha la durata di circa un ora. Si consiglia di non entrare in conversazione con il paziente, invitandolo a focalizzare l attenzione sul respiro e ad ascoltare il corpo. Ogni tanto domandare al paziente come sta e/o se la pressione del massaggio va bene. La tranquillità del terapista favorisce il rilassamento del paziente, parlare piano, con calma, respirare. Non compiere movimenti bruschi nei cambi di posizione, non essere invadenti col proprio corpo su quello del paziente. Tenere sempre coperto il paziente, scoprendo solo la parte da massaggiare. 5

7 Terapista in posizione (fig.1) Appoggiare le mani sul paziente al centro della schiena tra le scapole e, invitandolo a respirare profondamente, applicare una leggera pressione. Si stabilisce il primo contatto. Scoprire il paziente con delicatezza sino a metà dei glutei avvolgendo la sua biancheria con il lenzuolo di copertura per evitare di ungerla con l olio. Scaldare la schiena prima con l olio e poi aggiungendo la polvere, con movimenti ascendenti, lunghi, dalla zona lombare sino alle spalle. Massaggiare i glutei, uno per volta, con movimenti lenti dal sacro all articolazione del femore, dal sacro verso l esterno dell anca e poi lungo la cresta iliaca. Scaldare bene la fascia lombare che va dal sacro all inizio delle costole (12^ vertebra toracica). 6

8 Terapista in posizione (fig.2) Molto importante il lavoro di apertura delle scapole, dopo aver scaldato bene la zona toracica ed i trapezi medio e alto, incrociare il braccio dietro la schiena e far appoggiare il gomito al materassino (se non arriva ad appoggiare, mettere sotto un cuscino). Far girare la testa al paziente dal lato opposto a quello che si sta massaggiando. Scaldare bene la muscolatura al centro vicino alla colonna e poi allungarla fin sotto le scapole. 7

9 Terapista in posizione (fig.3) Mettere in tensione il braccio e massaggiare dal gomito al polso, appoggiare il braccio, fissare gomito all esterno e lavorare dall omero al gomito. Porre il braccio a L con il gomito all altezza della spalla, massaggiare il dorsale vicino alla scapola sino a sotto l ascella, tenendo intanto il gomito fissato all esterno. Allungare nuovamente il braccio lungo il fianco. Tornare in posizione (fig.2) Chiedere al paziente di mettere le mani sotto la fronte e di portate il mento verso il petto. Scaldare il collo (no polvere). Scaldare ed allungare il muscolo trapezio con movimenti che vanno dalla base della testa alla spalla, afferrare bene sotto l ascella, fissare con l altra mano la testa e allungare lentamente il muscolo, tenere la posizione per qualche istante e rilasciare lentamente. Fissare ora sotto l ascella e lavorare il braccio sino al gomito, allungando bene la muscolatura. Ripetere dall altro lato. 8

10 Chiedere al paziente di tornare in posizione anatomica. Ripassare brevemente tutta la schiena, e valutare se camminare sulla schiena: - NO: gravidanza, persone anziane, presenza di osteoporosi, problemi cardiaci, problemi respiratori, struttura toracica troppo piccola Ungere di olio le braccia. Cospargere un po di polvere sul sacro (per non scivolare) mettere una sedia (o sgabello) vicino al materassino dal lato che vogliamo massaggiare. Mettere un piede fisso sul sacro e con l altro massaggiare prima i glutei. Poi cambiare piede di appoggio e con l altro massaggiare la parte alta della schiena vicino alla colonna. Far incrociare il braccio, invitare a respirare e (nell espirazione) aprire la scapola con il piede e tenere fermo. Distendere il braccio. Fissare con l arco del piede la parte superiore del braccio e con l altro scendere dal gomito al polso. Fissare con l arco del piede la mano (palmo verso l alto) e salire dal polso al gomito e poi dal gomito all ascella. Passare all altro lato. 9

11 Le gambe in posteriore Terapista in posizione (fig. 4) Scaldare con olio e polvere con movimenti lunghi dalla caviglia sino a dietro il ginocchio e poi da lì alla base dei gluteo (articolazione del femore). Fissare una mano sotto il ginocchio e con l altra il tallone, sollevare il ginocchio e tendere tutta la gamba per qualche istante, poi lasciare lentamente. (allungamento dei tendini) 10

12 Terapista in posizione (fig.5) Flettere il ginocchio e lavorare la parte anteriore dalla caviglia al ginocchio. Lavorare il polpaccio, ora posto in verticale, dal basso verso l alto nella parte centrale e poi in senso contrario nelle fasce laterali. Flettere più profondamente avvicinando il tallone al gluteo per avere un allungamento del quadricipite. Estensione, flessione, torsione e rotazione dell articolazione del piede. 11

13 Terapista in posizione (fig.6) Massaggiare in senso ascendente la fascia laterale dal ginocchio alla testa del femore. Poi dall esterno verso interno della coscia lavorare il muscolo sartorio. Laterale dalla caviglia al ginocchio. Rimettere la gamba in posizione anatomica 12