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1 Anno X. TORINO, I gennaio Aotomobilismo «Ciclismo Ippica - P-tlctiea - Sshefrua Ginnastiea - Caeoia - "ini - Podismo Qiuoeni Spoetivi : {. Varietà Esce ogni domenica in 20 pigine illustrate. SPORTIVA Alpinisti. - Areostatiea Knoto - Canottaggio - Yaebtlng «^ bvj» DIRETTORE: G U S T A V O V 1 J K O X A ir (Conto currents colla Posta). ABBONANIEfilI DIREZIONE E flfflllnlstrflziofle A n n o L. f> - J5 a» e r o!.. O Oli Numero Italia Beai. IO TORINO - Via pavide erto/otti, 3 - TORINO Arretrai* Ctnt. 15 Estero S5 THUHPOHO :^ltiliiii*iriiiiiiitiii»iiiiuiiiiiiiiiim»;in»»iut77 nnnniiiuiihmamiiufiiiiiihitiuhmiiiwimmmmmniiiitumumwiihwiin INSERZIONI Per trattative rivolgersi press* l'amministrazione dal Giornale II I TEL AVIATC M s&m:*,, «ai segreti dei volo il suo b k làute Decey. P

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Fu votato, dopo ampia discussione, sulla costituzione di sindacati giornalistici o società consimili, questo ordine del giorno : «L'assemblea dell'associazione della Stampa Subalpina, in forza del suo statuto pel quale essa assume la rappresentanza del giornalismo subalpino, invita il Consiglio direttivo a spiegare la massima energia perchè il Sindacato dei corrispondenti dei giornali ed altre Associazioni congeneri non siano riconosciute nè dall'autorità nè dalla cittadinanza, dovendosi ritenere che abbiano soltanto carattere giornalistico-professionale quelle inscritte alia Federazione fra le Associazioni giornalistiche italiane». O u i U o G A T T I «C. Hlllme* Corso Lodi, 50A fbipwl» twau-lei»». Per gli abbonati ai succitati giornali L. 1 in m e n o N O N A V E V A ILVERO FANALE ACtUILA*. CHE PORTA IMPRESSA QUESTA MARCA IEGAJ. I MENTE DEPOSITATAX v LA PAROLA AQUILASm FABBRICA F9 SANTlNiniWAHA R E P E T T A T I A L F R E D O STUDIO ARTISTICO PER L'INCISIONE DELLA MEDAGLIA CONII E CONIAZIONE Medaglie per Commemorazione e Anniversari Sportive e Religiose Distintivi smallati - Targhe - Diplomi. TORINO Via Mazzini, 34 TORINO MBRCflEmllEbOClPEDI AUTOMOBILI ihdecalcomania'edi METALLO f % 3< G. D l D Q M f i I IIIM MILANO-VIAVIGEVANO-32 Dobbiamo una parola sincera, cordiale di ringraziamento a quanti hanno voluto dimostrarci la loro simpatia abbonandosi alla nostra Divista illustrata, che hi una tiratura di gran lunga superiore a quella di tutte le altre pubblicazioni illustrate d'italia. Dei vecchi assidui nessuno è disertato ; nuovi numerosissimi amici sono venuti a noi ad incoraggiarci nell'opera costante che al giornale dedichiamo. Per chi non lo avesse ancora fatto, ricordiamo a tutti che il primo dovere dei nostri amici è quello di essere abbonati, e il mezzo miglioro per dimostrare la propria simpatia ad un giornale incoraggiarne l'opera è quello di abbo, ' favore più segnalato che può renderci un ami' > - un abbonato a quello di raccomandare ai suoi «onoscenti l'abbonamento alla Stampa Sportiva. All'Associazione della Stampa Sul:: ini L'assemblea dell'associazione della Stampa Su., V(, Il Rag. Cav. Pasquale Lupo, l'avveduto ed attivissimo balpina ha preso alcune deliberazioni di carat > * no.''ro amministratore, colpito dal vero in uno dei suoi tere d'ordinaria amministrazione ed ha deciso ai- variatimi momenti di ozio Brevetti di Pilota aviatore italiano rilasciati dalla Società italiana di aviazione nel 1910= Numero del brevetto Nome e cognome dell'aviatore Campo su cui ottenne il brevetto Apparecchio con cui ottenne il brevetto Data del brevetto M SENIOR BONZI & MARCHI, Milano, Via S. Nicolao, I CALDEE ARA Ten. Mario CATTANEO Bartolomeo AMERIGO SAVOIA Ten. Umberto DE FILIPPI Comandante Lodovico BIANCHI Pasquale 1)A ZARA Leonino STUCCHI Federico DARIOLI Ernesto CAGNO Umberto CIRRI Ciro RAVETTO Clemente PIZZAGALLI Carletto RUGGERONE Germano (Eros) CAMMAROTTA ADORNO Enrico SAGLIETTI Ten. Giuseppe CAVALLI E RI Alfredo GINOCCHIO Ten. Manlio LUSETTI Archimede ( - AZZERA Ten. Filippo FACCIOLI Mario CANNONIERE Uberto CAGLIANI Antonio COBIANCHI Mario GAVOTTI Ten. Giulio MOCAFICO Mario ROSSI Ginseppe ORAZIANI Nob. Ettore Monticbiari Pau Jchannistal MOurmelon G. Mourmelon G. Cameri Bovolenta Cameri Issy les Moulineaux Pordenone Cameri Mourmelon G. Chalons Chalons Beauce Douzy Etampes Etampes Etampes Etampes Cameri Pordenone Cameri Pordenone Cento celle Pordenone Pordenone Pordenone Wright Blériot Farman Avis (Voiein ital.) Farman B ériot (tipo XI) B ériot Farman (tipo 1910) Blériot (tipo XI) Voisin Voisin Farman Farman Henry Biplano Sommer B ériot (tipo XI) Blériot (tipo XI) Blériot (tipo XI) Blériot (tipo XI) Biplano Faccinli Blériot (tipo XI) Hinriot (Libellula) Farman (tipo corsa) Farman Biénot (tipo XI) Farman Farman 10 maggio 10 maggio 2 giogno 4 luglio 19 luglio 18 ottobre 17 agosto settembre agosto agosto settembre settembre settembre settembre ottobre ottobre ottobre ottobre ottobre ottobre ottobre ottobre novembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre 1910 ( i

5 AUGURI Sa Stampa Sportiva QRACE, LO SPERDUTO Lasciate ciie taluno, di tra la prosa della vita quotidiana, fatta di piccole cose, colga nn fatto di energica poesia e ne segni il ricoi do. Parlo di Grace, lo sperduto. Una terribile notizia ha gettato lo sconforto in tutti coloro che seguivano trepidanti il volo che un coraggioso aviatore aveva giorni sono intrapreso per concorrere al premio del barone De Porest. Come si sa, tale premio spetta a quel pilota il quale, partito dall'inghilterra, dopo aver traversato la Manica, s'inoltri maggiormente nell'interno del continente europeo. Pochi giorni prima Sepwith, partito dall'isola di Sheppey, giungeva con uno splendido volo sino a Beaumont, percorrendo duecento cinquanta chilometri in linea retta e vincendo le insidie della nebbia e del vento. Ad esso rimaneva aggiudicato il premio, e fu per togliergli l'ambito trofeo che l'aviatore Grace partiva anche esso giorni sono dalla costa inglese. Una densa nebbia, come annunciavano i primi telegrammi, ostacolò il viaggio rendendolo difficile e pericoloso ; ciò non ostante Grace,dirigendosi col sole che sorgeva di fronte a lui rinscì a passare sopra Calais e spingersi per qualche chilometro nell'interno: voleva vincere. Ma le condizioni atmosferiche che si cominciavano a rendere inquietanti e il ventoche soffiava fortissimo e contrario fecero decidere l'aviatore a rinunziare: e tornò addietro. Alle due e dieci un telegramma ci annunziava che Grace era ripartito da Calais per tomaie in Inghilterra: un piroscafo^ partito alcuni minuti prima dell'aviatore gli tracciava la strada: indi l'areoplano non fu più visto: soltanto la sentinella di Northforland ha oggi annunziato che le era sembrato di averlo veduto passare a grande altezza e circa a sei miglia al largo. Poi il silenzio più cupo sulle sorti dell'aviatore ha fatto perdere ogni speranza sulla possibile salvezza di Grace. I telegrammi che ci giungono a breve distanza l'uno dall'altro dimostrano come sia quasi impossibile che Cecil Grace non sia perito, vittima delle onde o del freddo. Tale la notizia, nuda e rigida come uno scheletro. Ma noi, per inveterata abitudine mentale, vediamo, dobbiamo vedere qualche cosa altro, qualche cosa di più, oltre la caratteristica, austera parsimonia letteraria dei telegrammi. _ Dobbiamo vedervi ciò che trascende la percezione volgare dei fatti, ciò che in essi vi è di poetico, di sovrumano. Vediamo infatti l'uomo che parte dalla sua terra, sulla sua macchina, per strappare un premio ad un rivale. Dalle coste inglesi lo vediamo volgere a quelle francesi attraverso la Manica, l'infido braccio di mare che seppe la gloria di B ériot primo passatore. A Calais, s'accorge che non è possibile lottare contro il vento impetuoso. Che fare 1 Tornare addietro, tornare a casa. Mancavano due giorni a Natale, alla festa della famiglia, della casa, dell'amore e l'amore lo riadduceva ai suoi. E prese la via del ritorno. Ma non tornò. E i suoi, oggi che è Natale, oggi che io scrivo, lo aspettano ancora, nella ca«a triste. Come meravigliosamente gli si attagliano i versi che Pascoli scrisse per Andrée! Ricordate 1... Centauro alla cui eorsa la nube è fango e il vano vento è suolo egli volava verso la grande Orsa. H Valche prima videro il suo volo, poi più nessuno... Peichè fino ad oggi le disgrazie aviatorie si erano sempre somigliate. Ecco, un volo tranquillo, sopra una prateria verde : a un tratto un abbassamento repentino : l'areoplano si capovolge e precipita giù come lasciate ch'io la ripeta la vecchia immagine come un uccellaccio di rapina che piomba sulla vittima. Ma in tal caso la vittima è chiusa fra le ali dell'uccello, in un intrico di fili, in una prigione di morte. Gli scarsi spettatori corrono esterrefatti. E tra il groviglio, tra i frantumi, tra i rottami, una cosa sanguinosa, l'aviatore rantolante, con le ossa dirotte. TI motore, il cuore della macchina ha gravato sul torace del disgraziato e ha fermato l'altro cuore, quello dell'uomo. Poi all'ospedale. La scienza in marsina, barbuta e occhialuta, non può far nulla. Si fa in disparte rispettosamente. E il compianto unanime e i telegrammi d'ogni dove: e domani i funerali, i fiori, le necrologie dei giornali e, ahimè, i discorsi. Così sono finiti trenta aviatori nell'anno che muore. Così, come buoni borghesi, come operai morti sul lavoro, assicurati per infortuni. Ma questo no. Questo è scomparso, senza traccia, per le vie del cielo, senza mèta, come un eroe della leggenda. Ragionare 1? Ohibò! La poesia disdegna la logica. Indagare le cause ì Nominare una Commissione d'inchiesta che faccia un sopraluogo e poi presenti una memoria a stampa? Applicare ancora una volta praticamente quel capolavoio di volgare egoismo che ci hanno insegnato nelle scuole elementari: traete insegnamenti dalle disgrazie altrui 1 Ci mancherebbe altro! Di consigli, anche in fatto di aviazione, ne abbiamo fino alla gola. All'indomani di ogni disgrazia, i cosidetti competenti sbucano fuori dalle loro oziose solitudini, come lumache dopo la pioggia dalle loro tane, e ci iniettano graziosamente nell'animo dolorante l'anestetico della loro consolatrice quanto inutile sapienza. E come le lumache, lasciano dietro di sè una traccia che d'argento ha, solo le parvenze, ma che in fondo non è altro che bava, cioè vanità. Come, non li avete dunque già sentiti farneticare di correnti aeree e di linee isobatiche? Hanno detto : Si suppone che l'aviatore abbia scambiato per il profilo della costa una zona di nebbia. Già : credeva di andare verso la sua terra, verso la sua famiglia a rinverdire il mito cristiano della natività e invece andava verso la morte... Ma no, questa è una bella e tragica favola. Che fece la leggenda per fare di Romolo, re primo, un dio 1 Lo fece scomparire in una nube, senza traccia, così, come Grace, lo sperduto. E nei tempi che verranno i pescatori di Bretagna favolsggieranno di lui, come noi del fondatore di Roma. Ma sento una voce, una piccola voce maligna, che insinua: E' vero. Scomparve Romolo in una nube sopra un carro di fuoco e fu assunto al concilio degli dèi. Ma Grace... Grace sarà purtroppo piombato nell'oceano quando il motore avrà bevuto dal serbatoio l'ultima stilla d'essenza e l'elica avrà fermato le sue braccia stanche di frenesia; sarà piombato giù, con un tonfo, e le acque verdi si saranno chiuse sul suo capo, con un singhiozzo. La legge di gravità non ammette eccezioni... No, noi non sappiamo, noi non sapremo mai. Per noi, per la leggenda, Cecil Grace vola ancora, volerà sempre, senza fine, per tutti i secoli, l'interminabile suo volo. Talentino Lardi. L'ultimii vittima: Il genovese Giulio Picollo, che il 28 dicembre fu vittima dì una spaven'osa caduta nel suo primo volo a San Paolo del Brasile, dove si era portato con altri italiani per una tournée aviatoria. Giulio Picollo... E questi era un amico nostro, uno dei mille piccoli eroi del mondo sportivo, di quelli che alle velocità folli del motociclo e dell'automobile s'erano dedicati con l'animo temerario di chi vnol trarsi dalla mediocrità dei giostratori ambiziosi, un innamorato del pericolo, un morfinomane dell'emozione violenta... Ebbe un torto: di ammogliarsi, di aver bimbi, e di essere facoltoso. Per le due prime lagioni non doveva suicidarsi così. Quando io seppi < he Picollo s'era dato all'aviazione, provai un brivido... Per i suoi bimbi, per la sua giovane moglie. Picollo non era il tipo da far quello che gli altri potevano fare. Se gli fosse andata bene avremmo in lui salutato un eroe, perchè ripeto dei mezzi termini non s'accontentava. Cadde invece al primo volo- e vi trovò la morte... Povero amico! AAtO-W^ÒA C. G. Corpo nazionale volontari ciclisti automobilisti Il battaglione di Torino. Il Corpo Nazionale Volontari Ciclisti Automobilisti già conta fra le file degli aderenti i più noti nomi degli sportsmen e delle Antorità sportive. Nel 1911 non mancheranno le occasioni per le riunioni generali a Torino e Roma dei diversi battaglioni e delle numerose compagnie di volontari dei grandi e piccoli centri della penisola. Questo, dunque, è un periodo di preparazione, ed anche i volontari torinesi hanno intensificata la loro propaganda per allargare le file degli aderenti alla nobile e patriottica istituzione. Per la partenza da Torino del comm. tenentegenerale Pietro Frugoni, chiamato al Comando del IX Corpo d'armata, a Roma, venne in questi giorni nominato presidente del Comitato provinciale e locale di Torino il comm. tenente-generale Giuseppe Corradini, attuale comandante della Divisione militare. 11 Comitato ha, con un patriottico manifesto, fatto invito a tutti i ciclisti di iscriversi al Corpo dei Volontari, e le risposte furono numerose, per cui oggi i Volontari di Torino sono già 120. Le iscrizioni restano aperte presso l'ufficio Consolare del Touring Club Italiano, in Torino, via Roma, (interno). Il Comando del Corpo Nazionale Volontari Ciclisti ed Automobilisti, reparto di Torino, venne fissato presso la nuova Caserma dei Bersaglieri, ed a comandante della prima Compagnia venne designato il tenente Agostino Durio, distinto ufficiale, e nome notissimo nello sport torinese. Mentre il Comando del Distretto Militare fornirà al Corpo Volontari le armi, il colonnello Iginio Mal tini, comandante del 4 bersaglieri, ha incaricato il cavaliere capitano Giovanni Dbo, comandante della Compagnia bersaglieri ciclisti, dell'istruzione militare del reparto V. C. A. L'abbonamento alla "STAMPA SPORTIVA, conia solai 5. ftustameric = = = g i à J E S T A R I C 3 migliori pneumatici per Velocipedi ed automobili. Agenzia e Deposito per l'italia : LEIDHEUSER & C. Vendita al minuto: Ditta PANCHETTA - Ingoio Ti» 8. Toma o Sonora - Torino

6 6 LA ti L A IVI r JL o jt u ± j. r yi Corriere automobilistico Ai Salon di Parigi. La Spa, la grande fabbrica ligure-piemontese, ha saputo prevenire nel 1910 la maggior parte delle fabbriche italiane nella concezione e nella costruzione dei tipi nuovi monobloc a corsa lunga. Studiati e stabiliti con mirabile intuizione dell'avvenire fino dal 1909 i nuovi tipi, la Spa ne intraprese largamente la costruzione al principio del Il motore è stato ridotto alla sua semplicità suprema; anche il carburatore, l'unico organo che gli restava estraneo, gli è stato incorporato, per cui esso forma una massa sola, chiusa e compatta, che agisce invisibilmente come un orologio. I nuovi tipi Spa 1911 possono considerarsi come irreprensibili e come i più sicuri, poiché possono vantare sugli altri un anno di anticipo. Nel 1910 la Spa ha fatto nuove conquiste nel campo dell'aviazione. Citiamo il suo motore d'aviazione e il suo areoplano, che costituirono il primo apparecchio italiano che vola alla pari dei migliori esteri ; citiamo il motore Spa per dirigibili applicato sull'areostato deil'usaelli ; ricordiamo i suoi veicoli industriali che compirono nel concorso militare i raids più sorprendenti, e. constatiamo la sua vittoriosa espansione all'estero e specialmente sui lontani mercati dell'australia e dell'america del Sud. Sabato scorso si è compiuto un avvenimento commerciale che torna ad onore della nuova industria italiana dell'aviazione. E' partito infatti dalla nostra stazione, diretto a Kiew, in Russia, il primo areoplano di costruzione completamente italiana, acquistato da un giovane aviatore russo. Si tratta di un areoplano Spa-Faccioli, interamente fabbricato nelle Officine Spa di Torino, e che, come è stato il primo a volare in Italia, così è quello che inizia la nostra esportazione di altopiani all'estero. La corsa Susa-Moncenisio. Dal Calendario Sportivo 1911, da noi pubblicato giorni sono, ognuno ha potuto constatare un risveglio nello sport automobilistico: i Salone si succedono con crescente successo (quello italiano avrà luogo nel maggio 1911, in un grandioso padiglione della grande Esposizione internazionale del lavoro che Torino sta preparando) e risorgono le corse. Risorgono, ma con nuovi criteri d'organizzazione : il tempo dei mostri è passato, è giunta l'ora di mettere in lotta le vetture di un tipo rigoi osamente commerciale. Ed a questi principii si inspirano i programmi delle gare progettate per il prossimo L'Italia ha fissato al Congresso del Calendario di Parigi le date per quattro manifestazioni : la Targa Florio, il Concorso di Modena, la corsa Susa-Moncenisio e la corsa di Bologna. Dei relativi programmi poco è ancora noto ; è certo però che essi tenderanno a mettere in lotta un tipo unico di macchina per evitare spese alle Case. Sotto questo punto di vista il programma della corsa Sftsa - Moncenisio, organizzata dall'automobile Club di Torino per il 2 luglio 1911, può soddisfare tutti gli industriali. Abbiamo potuto vedere l'abbozzo del programma di questa corsa, programma che sarà pubblicato nei primi giorni del prossimo gennaio. Esso comprende due classi : «na di velocità ed una di turismo. La classe di velocità comprende due categorie : una libera per vetture di qualunque tipo o forza, la seconda per vetture con cilindrata di litri tre (tipo Coppa l'auto); a queste due categorie sono assegnati premi in denaro per oltre lire e numerose Coppe. La classe turismo comprende sette categorie classificate in base alla cilindrata totale (massimo litri 6) e con peso fisso da trasportarsi secondo una nuova formula appositamente stabilita e che certamente verrà Lo Stand della fabbrica Lancia, al Salon di Parigi, adottata anche da _ altri enti organizzatori di corse. Anche per queste categorie sono destinate oltre L di premi, nonché numerose Coppe ed oggetti d'arte, pervevenute all'a. C. di Torino, dail'a. C. d'italia, di Francia, di Milano, di Bologna, di Napoli e di Firenze, dalla città di Torino, da periodici ed altri enti sportivi. Benché le iscrizioni, le cui tasse sono assai modeste, debbano essere fatte dalle Case costruttrici o loro agenti, la direzione dell'a. C. di Torino non esclude la possibilità di accettare iscrizioni anche dai gentlemen, secondo le modalità contenute nel regolamento e che comunicheremo a suo tempo. Sappiamo che agli organizzatori sono già pervenute molte richieste del regolamento e che essi possono già contare su un buon numero di Lo Stand della fabbrica Spa, di Torino, al Salon di Parigi. (Fot. Rapid). (Fot.^Rapid - Parigi). iscrizioni, le quali sono dal regolamento limitate a sessanta. Di questa grande corsa Susa-Moucenisio, nella quale verranno disputate le Coppe Ohallenge «Principe Amedeo», «Conte di Briclierasio», «Coppa Nazionale» e della sua organizzazione terremo al corrente i nostri lettori. Automobile Club d'italia. Di questi giorni si è riunito il Consiglio dell'a. C. d'italia. Il Consiglio ad unanimità confermò per il 1911 l'ufficio di presidenza nelle persone dei signori marchese A. Ferrerò Ventimiglia, presidente; on. comm. Silvio Crespi e ing. Cesare Gamba, vicepresidenti; conte Gastone di Mirafiori, segretario. Conferma pure a delegati presso l'associazione internazionale degli Automobili Ciubs riconosciuti, i signori Gregorini, marchese di Sol agna, ingegnere C. Gamba, dott. Guastalla, oltre il presidente che vi fa parte di diritto. Il Consiglio nominò la nnova Commissione sportiva che riesce così composta: marchese C.di Soragna, dott. G. Guastalla, nob. Fazio dal Pozzo, U. Gregorini, cav. Coltelletti, Arturo Consiglio, confermando a presidente il marchese di Soragna, a segretario il dott. Guastalla. La Commissione sportiva ha approvato il Calendario italiano e preso atto delle risultanze dell'inchiesta sulle infrazioni al regolamento di corse, verificatesi nella preparazione ed effettuazione della corsa Targa Florio 1910: il biasimo ufficiale ai Commissari della corsa sigg. cav. Vincenzo Florio, conte d'isnelle, cav. Auteri Marazzini dello Sporting Club di Firenze, e sospende dalle sue funzioni, fino al 31 marzo 1911, il cronometrista signor Lucio Tasca. Il calendario automobilistico. ( Continuazione e fine, vedi numero precedente). Giugno. 4-5 Corsa di canotti Vienna-Badapest. 1-8 Concorso di staffette in Russia Regate di Kiel. 18 L'Auto Regate di Kiel. 25 Gran Premio di Francia (A. C. de la Sarthe) Concorso di resistenza (A. C. di Svezia). Fine Giugno. Regate di Stoccolma. Luglio. 2 Corsa Susa-Moncenisio. 2 Regate di Travenùnde. Y ~ Y W -^^ per TORINO V K I 1 \ T Ditta P A S C H E T T A I E La L i I M. ^ 1 A I I J l Via Santa Teresa angolo Via Genoya.

7 Ti Ti io 1 AL 1YL Ir JL a Jr U Xi M 1 V JL 4-20 Escursione anglo-tedesca Regate di Starnberg Settimana d'ostenda Settimana nautica di Costanza Meeting di Bonlogne. Fine luglio A. C. du Nord a Roubaix. Agosto. 6 Corsa in salita del Monte Yentoux. 13 Corsa del chilometro a Salon. Settembre Concorso turistico Pietroburgo-Sebastopoli. 9 Gran Premio d'italia a Bologna. 10 Regate di Muggelsee Concorso di vetturette (A. C. Hongrie). 17 L'Auto. Ottobre. 1 Corsa in salita di Gaillon (L'Auto). 14 Gran premio d'america. Le domande d'iscrizioni al Calendario dovranno essere indirizzate d'ora innanzi all'automobil Club di Francia. I ragazzi esploratori. Di questi giorni, provenienti da Lucca, giunsero a Firenze alcuni ragazzi che costituiscono il primo battaglione degli scout boy italiani, la fiorente e nobilissima istituzione dei ragazzi esploratori. Coil'intervento di costoro e di una pattuglia di ragazzi fiorentini, tutti vestiti con la pittoresca montura che ricorda il costume caratteristico degli esploratori alpini, si svolsero cerimonie, adunanze, trattenimenti, che segnarono l'inizio operoso e fecondo della Società trapiantata in Italia ad iniziativa di pochi, ma tenaci volonterosi. Dopo avere eseguiti alcuni esercizi ginnici nei viali delle Cascine, al comando del tenente Audenino, fu loro offerto un rinfresco nei locali della ditta Giacosa, durante il quale il conte Carnevale ed il marchese Orazio Pucci, due infaticabili promotori della bella iniziativa, ebbero la opportunità di esporre agli intervenuti in forma semplice ed efficace i capisaldi del loro còmpito. Furono quindi schierati dinanzi alla sede della Leonardo da Vinci, dove ebbe luogo l'annunziata adunanza indetta dal Comitato promotore per addivenire alla costituzione della società. Intervennero in discreto numero i più bei nomi della beneficenza cittadina, e l'adunanza, nella cordiale intimità di una bella sala della Leonardo, ebbe un esito dei più simpatici. Fa data lettura delle adesioni di Sir Francis Van, l'organizzatore in Italia della istituzione inglese e del marchese Orazio Pucci, il vice-ispettore dei battaglioni. Si discusse con molta serenità ed ampiezza sul nome da conferirsi alla istituzione italianizzata e sugli scopi e sui mezzi dell'associazione. I ragazzi esploratori a Firenze. La prima riunione comandata da Sir Francis Vane. (Fot. Alemanni - Firenze). Il presidente, conte Lanfranco Carnevale, ricondusse con molto tatto la discussione nei snoi giusti limiti e portandola in un campo pratico dopo aver proposta la costituzione di un Comitato regionale e di nn Comitato esecutivo, iniziò subito una sottoscrizione. Tutti i presenti si associarono seduta stante. Si deliberò per acclamazione di chiamare «Ragazzi esploratori» la nuova istituzione e si formarono i Comitati coi seguenti nomi : Comitato regionale toscano : Presidente, conte L. Carnevale ; tenente Audenino, contessa Baldelli Tommasi, contessa Luisa Capponi, duca di Casigliano, avv. Chianini, signor Cammeo, contessa Cioia, donna Lucrezia Corsini, prof. Giotto Dainelli, signora Della Noce, avv. Gatteschi, signora Grazzi, prof. Fantoni, barone Levi Anthony, ing. Carlo Lowe, prof. Linaker, generale Mandile, prof. Martini, tenente Muriello, contessa B. Pandolfini, comm. Fhilipson, marchese Pucci, signora Puccioni, dottor Raspini,avv. Roselli, signora Valvassori, miss Zimmern. Comitato Centrale : presidente : Sir Francis Vane; contessa Luisa Capponi, segretaria; signora Zimmern, tesoriera-economa ; conte Lanfranco Carnevale, marchese Orazio Pucci, consiglieri. Comitato centrale dei ragazzi esploratori. 1. Prof. Sir Francis Vane - 2. Sig. Contessa Capponi Luisa - 3. Conte Carnevale Lanfranco - 4. Marchese Orazio l'ucci 5. Tenente Audenino. (Fot. Alemanni - Firenze). Come si annunzi il 1911 HEJi\ A-5B livllli)oi - Milano - Via Andrea Solari, 58 F A R I e F A I N T A L I per Automobili SLXjI ed articoli d.i lampisteria per 3F*erro^rie Primi Premi a tutte le Esposizioni. Diploma d'onore alla Mostra Antomobilist. Milano Grand Prii Bruxelles Grand Prix Buenos Ajrei, ciclistico. L'incombente 1911, destinato a solennizzare il 50 anniversario della proclamazione del regno d'italia, s'annunzia pieno d'importantissimi avvenimenti sportivi. Nel volgere di pochi anni la popolazione nostra si è evoluta, ha compreso la capitale importanza dello sport come agitatore fecondissimo delle energie nazionali, e s'entusiasma alle belle prove dove la prestanza fisica s'accoppia alla forza della volontà. Le migliaia di persone che accorrono entusiaste alle riunioni di ogni città attestano magnificamente l'anima sportiva del popolo italiano. Lo sport dei ciclo, in particolare, gode delle maggiori simpatie, perchè è il solo, che dopo l'ita) ianissimo giuoco del calcio, possa veramente giovare a chi lo pratica bene, con entusiasmo e fede. Mentre i baldi atleti del pedale riposano, mentre i modesti ex-dilettanti affilano silenziosamente le armi contro i maestri di ieri, promettendo lotte magnifiche e appassionanti, noi daremo nn rapido sguardo al La Genova-Nizza, vinta brillantemente nel 1910 dal bravo Beangendre, il Gaietti francese, sarà la prima delle grandi corse su strada, dotata di premi ricchissimi. La lotta si presenta interessante tra le migliori équipes italiane ed estere, che lotteranno accanitamente fra loro pur di conseguire il primato. Le squadre compatte ed omogenee dell'atala, della Bianchi, della Fiat, del- VOtav. della Stucchi, della Senior, della Bianca, della Maino, della Legnano, forniranno una lotta senza quartiere. Pochi giorni di riposo, d'ansiosa attesa, e poi la stessa legione dei campioni del pedale darà violento l'assalto al Turchino leggendario. La più classica delle corse che vide gli eroismi del rosso e volontario astigiano, le fughe e le vittorie dei grandi campioni stranieri, gli sforzi coraggiosi di Luigi Ganna, ancora una volta riunirà tutti indistintamente i re della strada. E per la pingue pianura lombarda, partendo da Milano, per l'olezzante riviera, su su pel Turchino dalla terribile as esa, i veliti moderni, rabbiosamente il terreno disputandosi palmo a palmo, correranno verso San Remo, mèta gloriosa ed agognata... Mentre i rappresentanti della vecchia guardia combatteranno fra loro, i giovani atleti, le fresche energie, tempreranno pur essi i nervi alle fatiche della corsa. La Milano-Bnsalla, il giro di Lombardia, studentesco, a tappe, il giro del Piemonte, e tante altre importanti prove riuniranno allo start, nel medesimo mese di aprile, giovani entusiasti dal cuore forte, che molto ricavranno da quella non vana e rude scuola d'energia. Il «Giro di Piemonte» professionisti, avrà luogo nella prima quindicina di aprile, e la lotta sarà davvero interessante^ sul lungo percorso di 280 km. Gli appassionati sportsmens di Brescia rinnoveranno il bell'avvenimento del 1910, organizzando quella corsa per équipes che ebbe un cosi grande successo, sia come numero e valore, dei campioni

8 8 LA S T A M P A S P O R T I V A partenti, sia come battaglia di sport. S'inseguiranno i leggeri squadroni per quella superba pista che già vide i conati terribili dell'automobilismo internazionale. Maggio avrà un'altra serie d'importanti manifestazioni, e dopo le tre coppe Parabiago, svolgentesi agli sgoccioli dell'aprile, avremo il Giro della Romagna, poi la classica coppa Bastogi sui colli fiorentini e per l'erta Consuma. E l'unione Sportiva Torinese, conscia dell'importanza delle grandi prove sii strada, organizzerà la nuovissima corsa delle tre capitali Torino-Firenze-Roma. Queste corse faran rifulgere le doti degli uomini fuori classe, aspiranti al primato nel titanico Giro d'italia, la gran prova lanciata in un momento di fervidissimo entusiasmo. Da Roma i poderosi giovani, curvi sull'esile macchina fuggente, partiranno all'alba d'una radiosa giornata per conquistare Firenze graziosa, Genova marinara, Monduvì gentile, Torino severa ed industre. E poi via, via... Milano, Udine, Bologna, Ancona, Bari, Foggia, Napoli, tutto un fuoco avvampante d'entusiasmi, di lotte celerissimo, d'impeti fraterni. Moltissime e fortissime équipes scenderanno in lizza alla conquista del primato che farà conoscere l'acciaio più temprato e l'uomo dalla leonina volontà; uno stuolo di fortissimi atleti cingerà l'italia d'un caldo amplesso vitale. Poi il riposo, il dolce ritorno alio proprie case. Ed eccoci al Giro di Francia, nel quale non mancherà di allinearsi qualche coraggioso italiano. E poi Legnano, Intra, Bologna, Varese chiameranno di nuovo a raccolta i virtuosi de) pedale a contendersi i ricchissimi premi che negli anni passati fnron sempre appannaggio dei migliori. In quanto ai campioni dilettanti, dopo aver disputata nel giugno la Coppa del Re, avran la Coppa Modigliani per squadre, la Coppa liernes, e correranno a Torino la finale del Gran Premio Peugeot, che sarà un vero campionato, inquantochè solo i migliori, dopo opportune selezioni, potranno disputarsi la preziosissima coppa d'argento. Il 20 settembre, data gloriosa, per le polverose strade napoletane e per i colli romani, una falange di ciclisti nazionali combatterà aspra in e n t e per centinaia di chilometri la Roma-Napoli- Roma. Con la Coppa Savona finiranno le manifestazioni settembrine. Poi a ottobre inoltrato la Milano- Modena, corsa difficilissima, dal terribile passo del Penice, che decide sempre le sorti della viva ed incruenta battaglia. Fiutine, dopo migliaia di chilometri aspramente combattuti ner ogni legione italiana, si giuugeià al settimo Giro di Lombardia, destinato a chiudere brillantemente una feconda stagione sportiva, suscitando ancora ì più grandi entusiasmi. Questa corsa raccoglie! à per la sua grande fama il fior fiore dei campioni esteri e nazionali. Quindi Varese, Como, Bergamo, Brinzio vedran passare le gloriose avanguardie polverose ed infangate. L'applauso degli appassionati ed il sorriso delle nostre belle donne sarà il saluto agli attori delle prossime e grandi competizioni ciclistiche del Ernesto Biagi. Giuoco del Calcio 1 matches di S. Stefano. I campioni italiani vincono ì campioni svizzeri. II giorno di S. Stefano fu festeggiato dai footballers di Milano e di Genova con due partite di attesa, che diedero un risultato non certo consono ai pronostici generali. Nella capitale ligure i doriani sai quali pro- CICLISTI! LE INCOMPARABILI BICICLETTE presa s'imponevano sugli eterni rivali di casa, sugli atleti del Genoa Club. I rosso-bleu hanno, ad attenuante della patita sconfitta, la mancanza di tre dei migliori ed abituali elementi di squadra, altrove trattenuti dalla ricorrenza festiva. Ad attenuante, ma non a discarico, chè. allorquando col dualismi) che regna a Genova nel campo calcistico, si tratta di ginocare un'importante carta a convalidazione di una discussa superiorità, o si deve scendere in lizza col franco animo di non meditare eventuali scusanti, o si fa a meno di battersi. Il pubblico bada ai risultati e non filosofeggia sui se e sui ma... Noi registreremo oggi quindi la vittoria dall Andrea Loria conseguita sul Genoa Club con 4 goals ad 1, come il risultato di una reale superiorità mostrata dai bianco bleu, vuoi in seguito alla nuova e più sapiente formazione della squadra, vuoi come assenza di quella disdetta che sovente accompagna i doriani sui varii campi di giuoco. Del resto Andrea Loria e Genoa Club avranno ancora campo in questo nuovo anno di battersi fra loro e vedremo quale delle due squadre, che di questa stagione sono alla pari di vittorie, saprà definitivamente affermarsi sull'altra. E veniamo ora all'incontro clou della settimana scorsa, a quello di Milano. I campioni svizzeri 1910, gli Young Boys di Berna, convennero all'arena per incontrarsi coi campioni federali d'italia 1910: con la squadra del F. (J. Internazionale di Milano. Il match per la «Palla d' Oro a Torino. Un attacco del F. prio nell'ultimo numero del nostro giornale, usando un benevolo apprezzamento, dicevamo che non avrebbero tardato a darci qualche gradita sorli match aveva assunto uno strano sapore di internazionalità, perchè metteva di fronte le due migliori squadre di Svizzera e d'italia. Diciamo uno strano sapore, perchè gli internazionali... italiani il loro nome è tutto un programma! non avevano in squadra che due soli nostri connazionali: Campelli e Fossati. Ma la partita aveva ad ogni modo il suo interesse ed il suo valore comparativo, perchè infine noi tutti sappiamo che il F. 0. Internazionale può essere benissimo l'esponente delie migliori forze calcistiche italiane, per essersi battuto anche di questa stagione con lo migliori nostre squadre sulla rosa del Campionato 1911, restandone a volte sconfitto e talora vittorioso. La vittoria quindi riportata dal F. 0. Internazionale, con un goal a zero, sugli Young Boys di Berna è vittoria oltremodo lusinghiera per il nostro mondo sportivo, ed indubbiamente significativa. Dimostra che ci siamo alfine portati all'altezza delle migliori squadre di fuori, e che a noi pure è riservato nn posticino d'onore nel consesso delle nazioni maggiormente all'avanguardia negli sports atletici. Non faremo la cronaca dell'incontro, che venne molto bene arbitrato dal sig. Gama di Milano. Ricorderemo piuttosto la composizione delle due squadre : F. 0. Internazionale: Campelli; Streit-Zoller; De Violini - Fossati (cap.) - Engler ; Winter-Aebi- Peterly-Neudeker-Payer. Young-Bois: Manrer (cap.); Stuki - Adamina ; Schultz-Lehmann-Schmid; Weiss I-Kaiser-Meister- Weiss 11-Perschi. Mancavano Minder, Wallter I e Wallter II, rispettivamente giuocanti all'ala sinistra, alla mezza ala sinistra e al centro di seconda riga, sostituiti, però, da altri giuocatori di prima categoria. L'unico goal, quello di parte italiana, venne segnato nel 39 minuto del primo tempo da Peter! y. Come conclusione di questo incontro, non possiamo far meglio che riportare quella che il collega G. Colombo redasse sulla Gazzetta dello Sport: «Il match è stato più che disputato. Pur net limiti del corretto, i 22 uomini si sono prodigati sino all'estremo. Certo gli Svizzeri ci hanno dimostrato di essere sempre maestri di quell'istruttivo e meraviglioso giuoco d'assieme che tanto simpatica rende ogni loro comparsa tra noi. Nocqne a loro evidentemente, ed è naturale quando si fida sull'amalgama, la mancanza dei tre elementi che giuocano abitualmente in squadra. V Internazionale invece, in formazione semplicemente meravigliosa quantunque anch'essa recente, non ha sottilizzato molto sull'assieme, certo impossibile di ottenere cosi al primo assaggio, ed ha mirato al concreto, cioè al goal, pur non tralasciando il largo passaggio, comune ad atleti, quali Winter, Peterly. Peyee, Engler e Fossati. «Tra gli Svizzeri emersero: Msurei, Adamina, Stuki e Weiss I. «Tra gli Internazionali: Campelli, Zoller, Streit, Fossati, Winter e Payer. Peterly e Aebi ci parvero ancora non completamente nel possesso delle loro doti. Campelli invece fece miracoli» Un epico «match» per la Palla d'oro. La Juventus O. Torino sotto la porta della Juventus. (Fot. cav. Zoppis - Torino). PE11GG01 ^ soccombe negli ultimi cinque minuti di giuoco. La semplice e pur ricchissima challenge dovuta alla munificenza dtlla nota Ditta M< et & Chandou, è destinata a suscitare degli incontri che, come quello della scorsa domenica, non esitiamo a definire epici per la combattività cou la quale si vanno svolgendosi. La Juventus che deteneva ìa Palla d'oro, era rimasta maluccio nei trovarsi costretta oroprio nel bel giorno di Natale a difendere da nn pericoloso attacco l'ambito premio. In tal giorno non v'era servizio tranviario clic facilitasse la gran folla sportiva a portarsi sul suo campo; il terreno, per il pesante stato igro metrico della giornata, era limaccioso e in cert luoghi impraticabile ad nn normale pedone; d più un male non viene mai solo all'ultimo momento si trovò costretta a non poter fare affidamento su degli nomini come Goccione, Ferraris, Egli... Vediamo come da tutti questi elementi negativi, gli juventini abbiano saputo trarsi con onore. Alla mancanza dei trams elettrici in riposo... natalizio la Direzione del F. 0. Juventus potè supplire ottenendo nn treno speciale dalla Società delie tramvie a vapore in partenza da Porta Nuova, ottenendo il trasporto del pubblico fino a poche centinaia di passi del campo di giuoco, sulla linea di Orbassano. Al cattivo stato del terreno, una volta che il pubblico giunse al campo, rimediarono i magnati juventini... facendo pressioni sul referee signor Tobias, che da principio non voleva saperne di lasciar ginocare la partita. Alla mancanza dei tre giuocatori di prima categoria si rimediò... sostituendone altri d'una categoria... un po' inferiore, ed il match fn ginocato. I bianchi-neri dettero tatto sè stessi in una difesa rabbiosa all'incalzare rapido, violento, dei massicci attaccanti avversari. Pennano fu straordinario. Vigile, instancabile, preciso negli arresti della palla e nello sventare le mischie minacciose e frequenti sotto la sua porta. SONO RICONOSCIUTE LE PRIME DEL MONDO

9 Lj Ti S 1 A ME A B Jf U JX X 1 VA. ila e persino Fttller, il pacifico biondo aon fallirono colpo nella lotta serrata x. onda linea fece prodigi; gli avanti tropersino il tempo di assolvere la loro IBfee e con nn insieme che prima d'oggi g^hvevano conosciuto, minacciare il campo ivvemrio. Eppure la superiorità dei granata, la loro naggior forza di penetrazione era evidente. Ma ndecisi nel tirare in goal, affarraginosi nel pasarsi la palla, e qualche volta lenti nell'azione, li avanti granata non riuscirono a marcare. Più d'una volta vedemmo due ed anche tre \vanti del Torino finire, pel troppo, ma infruttuoso impeto, nella rete jnventina, rotolandovi Palla d'oro, il buon Mastrella, nella vivacità della difesa, falli un pallone, che di striscio gli battè su di una gamba, intimandosi quindi nella rete di Pennano, che neppure l'aveva visto venire... Così la Juventus perdette la partita! reporter. a nuova pirezietie dello Stata Avevamo mosso qualche appunto ai lavori fin qui compiuti dalla Commissione Esecutiva dello Stadium. E' venuta però l'assemblea generale dei soci e meglio diremo la relazione del presidente on. Compans a schiarire ogni dubbio sorto Ferraris ing. cav. Dante, Guyot prof. comm. Vittorio, Mondino ing. Luigi, Moira dott. cav. Emilio, Rey cav. Giovanni, Vicarj ing. comm. Mario. Revisori dei conti effettivi: Gobbi rag. Gerardo, Lavini avv. cav. uff. Giuseppe, Martinotti cavaliere Alessandro. Revisori supplenti: Canla rag. cav. Natale, Borgo Giovanni. La " Coppa di Natale Organizzata dalla Società nazionale di incoraggiamento al nuoto di Parigi, si è disputata nella Senna la gara di nuoto per la Coppa di Natale. Un giuoco originale ed... essenzialmente inglese è quello della «Palla al muro», uno sport che si assomiglia mollo al foot-hall. Dal 1841 gli allievi delle due principali Universvà di. E'ori i Golleger e gli Oppidans disputano annualmente un match di questa «palla al muro» che solleva sempre un entusiasmo profondo nella regione, sia per l originalità del giuoco, che per la rivalità che separa i (Jlubs contendenti. dentro, mentre la palla veniva respinta dal Pennano in mezzo ai campo. Una volta, nella violenza d'un attacco alla porta juventino, Stocher infilò, con un magnifico colpo di testa, ia... schiena del collega Debernardi, mandandolo a gambe all'aria dentro la rete, come se fosse stato lui ia palla. L'arbitro punì sovente il giuoco piuttosto forte dei contendenti, ed il pubblico talora disapprovò tale severità, ma più che altro lo fece perchè le punizioni segnavano una momentanea e non voluta tregua alle emozionanti fasi del match. Ma Tobias, il belga ospite del Milan Club, si rivelò arbitro di polso e di grande oculatezza. U una imparzialità poi fuor di questione. Nella ripresa, al 40 minuto, quando già si credeva che 'a Juventus sarebbe sortita dalla darà prova con in match nullo, che le avrebbe conservato la in merito al compimento dei lavori entro l'epoca prestabilita. Il Compans ci confermò pure come per finire lo Studium occorra ancora un po' di aiuto dalla cittadinanza, e l'assemblea, di fronte a simili spiegazioni, fu unanime nel l'applaudire chi finora si occupò dell'erezione dello Stadium, ciò che indica come l'aiuto non mancherà. Il Consiglio direttivo si è completato, e nuovi nomi di entusiasti lavoratori si sono aggiunti ai vecchi, per cui ogni questione potrà appianarsi facilmente. Ecco l'esito delle elezioni : Consiglio d'amministrazione: Compans onorerevole march. Carlo, deputato al Parlamento. Annibali cav. Filippo, Barrera avv. cav. Pio, Bocca avv. comm. Ferdinando, Canova ing. Giovanni, Cambiano cav. Placido, Chiaria gen comm. Ernesto, Cocchi Alfredo, Farinelli avv. Principio, La prova si è corsa tra il ponte delia Concordia ed il ponte Alessandro III, con temperatura freddissima. La lotta è stata interessantissima, ma Meister ha potuto dominare e vincere ancora una volta. Ecco l'ordine di arrivo : 1. Meister, della «Libellule» di Parigi, in minuti 1 e 46 secondi. 2. Raynald, in l'49"; 3. EversteD, belga, in l'50"; 4. Fouiiley; 5. Rotli, italiano; 6. Renoyx; 7. Guttenstein; 8. Dobinet; 9. Beilanger. il 3W metri d'altezza in areoplano. Telegrafano da Los Angelos che l'aviatore Loxsey ha ieri volato a 3474 metri, battendo così il record del mondo d'altezza. Deposito generale in Italia: Emilio Secondo - Verona. VELOCIPEDI " GERMANIA DI FAMA MONDIALE Massima Eleganza, Leggerezza e Solidità SEIDEL * NAUMANN- DRESDA Vendita eschsira in Piemonte, Lombardia, Piacenza, Panna. Reggio Emilia: Raffaele Refendi - Viadana (Mantova).

10 10 J-l XI. D JL ZI JB i ZI U J V-/ JC J J. T Al. I " recordmen dei voli più lunghi In questa fine d'anno gli aviatori piti in vista e meglio specializzati nei voli di lunga durata sono scesi in campo, con un accanimento degno della più viva ammirazione, per accaparrarsi la Coppa Michelin, challenge trasmissibile di anno in anno, e di anno in anno dotata di L. 100 mila di appannaggio che vengono assegnate... definiti; vamente all'aviatore che avrà percorso il volo di maggior durata, riguardo al tempo, e di maggior distanza, riguardo al percorso, però sempre in circuito definito. II record di tal genere di voli venne ripetutamente e successivamente superato durante il corso di quest'anno. Ma i migliori voli furono quelli del Tabutean, Henry Farman e per ultimo del Legagneux. Non soffermandoci sulla sensazionale performance dal Tabutean compinta nello scorso ottobre, ricorderemo i due più recenti tentativi. Henry Farman il 18 dicembre ad Etampes riusciva, col suo nuovo biplano appositamente costrutto, a tener l'aria per otto ore 13 minuti, volando per 463 chilometri. Egli si arrestò solo quando la notte era già calata ed il pubblico, intempestivamente, gli lanciava le sue grida d'entusiasmo come s'egli avesse già sorpassato il precedente record. Farman non scorgendo più le segnalazioni e convinto di aver portato a compimento il sno tentativo, discese mentre gli mancavano ancora dne chilometri per raggiungere e sorpassare il record eh a si era proposto di battere! Tre giorni dopo, e cioè il 21 dicembre, Legagneux, che alcuni giorni prima per poco non era riuscito egli pure a completare il record necessario all'acquisto della Coppa Michelin, ritornava in lizza a Pan. L'ex biplanista, passato da non molto alla scuola Blériot, riuscì in tal giorno a volare col sno monoplano per 6 ore, percorrendo 506 chilometri. Egli è quindi il detentore della Coppa Michelin ed il vincitore quel che più importa della dotazione dei 100 mila franchi che accompagnano l'ambito trofeo. Aviazione militare Il parere contrario dell'imperatore Guglielmo. L'autorevole giornale parigino Matin ha avuto in questi giorni la non facile fortuna di spargere ai quattro venti un'affermazione preziosissima dell'imperatore Guglielmo, affermazione che peserà certamente sulle sorti dell'aviazione militare non solo della nazione germanica, ina anche su quelle di altre di minore o maggiore importanza politica. E quest'affermazione è tanto più preziosa in quanto che parte appunto da quel Guglielmo imperatore che, unico fra i sovrani, mostra in ogni benché piccola occasione il suo spirito bellicoso, e la volontà ferma di voler la sua nazione armata... fino ai denti. Non gli affibbiano infatti da ogni parte del mondo il torto degli ormai insostenibili armamenti che schiacciano col, loro peso i bilanci utili di ogni nazione? Leggiamo quanto il Matin dice e, lasciandogliene tutta la responsabilità, discutiamo serenamente ammettendo come veramente dette dall' imperatore tedesco le parole riportate dal foglio parigino: «sono convinto, avrebbe dunque dichiarato Guglielmo II ad un collaboratore del Matin, che i francesi non tarderanno a provare una grande disillusione a proposito del loro ardore aviatorio. Ber conto mio io ho «n'idea ben decisa sul valore degli arcopiani, e se ne adotto per l'esercito tedesco è soltanto per dare soddisfazione all'opinione pubblica». Ed il giornale stesso commenta facendo notare ai lettori che questa dichiarazione è d'accordo col numero esiguo di areoplaniordinato L'aviatore Legagneux, vincitore della Coppa Michel Alla conquista della Coppa Michelin per il volo di maggior durata , a cu z, Henry Farman sul suo nuovo biplano (osservare l'armatura del piano inferiore) volò ad Etampes per 8 ore e 5 minuti, compiendo 40d Km. CICLISTI! Le migliori Macchine da turismo di MARCA MONDIALE Domandate Catalogo Modelli 1910 alla : Società Anonima B. BIANCHI - MILANO. BIANCHI

11 indo in 6 ore 506 km. (record mondiale della distanza). sinora per conto dell'esercito tedesco. Mentre in Germania il capo dello Stato, il vero rappresentante del militarismo prende una posizione così decisa contro l'uso degli areoplani nell'esercito, al Senato francese in questi giorni il generale Roqnes, ispettore generale per l'aviazione, ha esposto nn suo progetto di riorganizzazione dell'areonautica militare. Si tratta in questo vasto e costoso progetto di moltiplicare i campi di aviazione per facilitare l'istruzione dei militari, e di acquistare molte macchine volanti, scelte fra migliori sistemi, perchè si ritiene (è la relazione precedente e presentante il disegno di legge che lo afferma e noi lasciamo al generale Roqnes la piena responsabilità della discutibilissima affermazione) che le guerre dell'avvenire comincieranno non I '* K r \ cogli scontri di cavalleria, ma con II ' \fg., g l i scontri di H 8 M. \ areoplani. \ Il ministro del-. le colonie fran- \ cesi, anch'egli nn entusiasta dell'aviazione militare, ha chiesto per suo conto nn piccolo credituccio di circa mezzo milioncino(e nelle spese di gnerra si sa dove si comincia, ma dolorosamente non si sa dove si va a finire!) per estendere gli esperimenti di aviazione militare specialmente nelle colonie d'africa. Abbiamo volato citare solo questi dne esempi tipici perchè sono due nazioni belligere, e che tra di loro hanno sempre, malgrado le promesse (che io chiamerei mi- naccie!) d'enterite cordiale, qualche vecchio conto da aggiustare, perchè essi esempi rappresentano dne tendenze opposte, e che vanno, tanto l'una che l'altra, nell'esagerazione. Ed in questa esagerazione c'è da temere che cadano anche le altre nazioni schierandosi dall'una parte e dall'altra, facendo nascere, anziché una guerra di areoplani, una gnerra di articoli, libri, leggi, decreti... e spese pel povero contribuente. Meno male che il povero Carnegie ha regalato altri 50 dei suoi milioncini a beneticio della pace! Ne verrà fuori una guerra per papparseli! Chi vi pare abbia più ragione tra i dne contendenti, il francese o il tedesco? Nè l'uno, nè l'altro. In precedenti miei articoli svolsi già, coadiuvato dal parere tecnico di maestri che mi vollero essere compiacenti, le ragioni che possono consigliare una calma maggiore nelle spese militari-aviatorie, mentre d'altra parte non sarebbe lecito lo starsene alla finestra a guardare quel che fanno gli altri. E se può sembrare a prima vista prudenza ottima e da seguire quella contenuta nella frase dell'imperatore Guglielmo: ho un'idea ben decisa sul valore degli areoplani, ciò che in lingua povera vuol dire : non ho nessunissima buona opinione sul valore degli areoplani, non posso io opinare cosi, perchè ciò può portare un amaro senso di sfiducia in coloro che studiano pel perfezionamento dell'aviazione e perchè l'areoplano, la macchina volante, raggiunga quel grado di sicurezza, di maneggiabilità, di praticità, al quale per forza di cose devesi arrivare. La vera prudenza dei governanti adunque dovrebbe consistere nel fare qualche cosa che possa soddisfare un po', diciamo così, il generale Roqnes, ed un po' il sovrano tedesco, è cioè spendere ma non troppo, e sopratntto spendere bene. Ed è qni il nocciolo della questione: spendere bene! Perchè (e non sono io che parlo, ma nn ottimo ed oscuro studioso che starebbe tanto bene ad uno di quei 500 e più scanni della Camera elettiva, dove una grande percentuale fa dello sport oratorio senza saper perchè si sìa stati eletti) l'aviazione militare così, come oggi la si fa, non è che nn supplemento in divisa dello sport aviatorio, poco o nulla di più. Invece il denaro che si spende, e che dovrà spendere, dovrebbe servire alla creazione, alla costruzione, allo studio, alla prova di tipi nuovi e più pratici, e non solo all'acquisto di tipi vecchi (non v'è tra i tecnici chi non riconosca che dopo i primi innegabili trionfi l'aviazione abbia fatto pochissimi e poco benefici passi nella praticità, nell'uso e nella sicurezza dell'apparecchio), che conservano tutti gli stessi difetti originarii, e mancano di qnel quid di nuovo che attendiamo e che deve venire. Vada per le scuole; Farman mentre si appresta a disputare la coppa Michelin sul suo nuovo biplano. Egli, prima d'ogni volo, ha l'abitudine di ve ificare di persona "gru parte dell'apparecchio. - Nel centro: Henry Farman col suo indivisibile cagnino ch'egli ha battezzato Gnòme. AUTOMOBILISTI! Le vetture Migliori e più Convenienti Tipi 15x20-20x30-40x50-70x80 HP Società Anonima B. BIANCHI - MILANO. BIANCHI

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13 ma che esse servano non solo ad insegnare il modo di volare con apparecchi usuali, ma che esse servano anche a quegli uomini volenterosi e studiosi, i qaali all'aviazione vogliano apportare il contributo delle loro ricerche, dei loro studi. La scuola deve ad essi offrire ogni mezzo per le prove, gli esperimenti continui, e non per la sola arte di pilotaggio. Perchè, ed anche questo rubo da un prossimo opuscolo che vedrà la luce in proposito, per ora non pare sovrasti così vicino il pericolo di una guerra... aerea, come teme il ministro francese, mentre, anche se ciò fosse, la costruzione di areoplani, come gli attualmente in uso, non è poi così complicata, così lunga da poter richiedere tale tempo, che ci possa far trovare impreparati. Piuttosto si pensi al fatto innegabile che fra qualche anno appena l'aieoplano avrà subito tali e tante radicali trasformazioni, richieste dalle manchevolezze che nei tipi attuali si riscontrano, che le nazioni più spaventate dalla guerra aerea si troverebbero e si troveranno ad avere pieni i magazzini di ferraccio vecchio ed inservibile. Le parole dette dal sovrano tedesco sono forse da comprendere iu questo senso: che l'ardore aviatorio dei francesi, e di quelli che ne vogliono seguire i passi, apporterà ad essi delle disillusioni per il fatto che avranno costruito delle flotte aeree che fra qualche anno saranno già vecchie, ed inservibili. Se è questo il pensiero del bellicoso nipote di Guglielmo il Grande, possiamo plaudirlo senza restrizione, ma in quanto all'idea ben dtcisa del valore de II'areoplano, ci duole non essere almeno un segretario di un qualsiasi deputatuccio del Beivhstag per suggerirgli una interpellanza su queste sflducianti affermazioni... poco moderne! Purché il Matin non abbia capito male il linguaggio teutouico! Napoli, dicembre Baffaele Perrone. LaCoppa " Sftmpa Sportiva per gli aviatori italiani Ai primi di ottobre di quest'anno, e precisamente nel n. 41 del nostro giornale, annunciavamo la messa in palio d'una Coppa intitolata al nostro giornale, ad impulso dell'aviazione in Italia. E cosi ci esprimevamo: «Il recente Circuito di Milano ha segnato la brillante affermazione di alcuni aviatori italiani degni di competere oggi per perizia ed audacia coi migliori campioni stranieri. «Indubbiamente noi pure stiamo avviandoci a grandi passi verso quella perfezione che stupisce e che non è invece se non il logico risultato di una lunga pratica. In Italia si sono effettuati già degli arditissimi voli; ma pochi hanno tentato un vero viaggio aereo col portarsi da paese a paese, da città a città attraverso la campagna piena di insidie ai fragili velivoli. «Eppure sono questi viaggi da un punto all'altro d'una regione accidentata quelli che. riuscendo, dànno un'idea esatta della perfezione dell'apparecchio e dell'abilità del suo pilota. «Convinti di ciò, noi poniamo in palio una ricchissima Coppa da assegnarsi a quell'aviatore che Ano al 31 dicembre 1910 avià percorso il maggior numero di viaggi aerei, attraverso la campagna, da paese a paese, o da città a città. «Siamo certi che prima che l'anno finisca più di nn ardito fra i nuovi aviatori italiani scendeià in campo a disputare il nostro trofeo, la cui vittoria equivarrà ad un Campionato italiano di viaggi aerei». Ed aggiungevamo: «Sino ad oggi gli unici aviatori classificati sarebbero il tenente Savoia con il viaggio da Centocelle a Bracciano ed i voli sulla campagna romana e Leonino Da Zara, detentore del record italiano di volo con passeggero su areodromo campagna, per i due voli da Bovolenta stabilirono delle performances d'un qualche riguardo quantunque non dell'importanza di quelle del tenente Savoia e del baronetto Da Zara. Di questi giorni Leonino Da Zara, che da qualche tempo si trova a Roma, venue intervistato da nn redattore della Stampa eoi quale così si espresse circa il premio da noi messo in palio : «Ho compiuto qualche volo di lunga distanza sulla campagna e probabilmente ritenterò presto di meglio. Per la Coppa della Stampa Sportiva sono quindi Domandate sempre la produrne superiore della Casa d'arte == HUGUENIN & C. Catalogo contro Cartolina doppia a = ROTA G. B. = * GENOVA - Via Orefici, 44 MEDAGLIE principalmente in lizza con il mio ottimo maestro ed amico tenente Savoia, e spero francamente che Ja Coppa, l'unica coppa italiana per gare aviatorie, venga aggiudicata a 1 Savoia, per il quale ho la maggiore ammirazione. Di questa gara sarà Il barone Leonino da Zara, neo-comandante del Corpo volontari aviatori e sa a Pa- dova (km. 17) e ritorno, e per gli altri viaggi aerei sui paesi di Casalserugo, Gorgo e Carrara». Dopo di allora parecchi altri nostri connazionali superarono le prove di brevetto di pilota-aviatore, ed alcuni di essi effettuarono cousiderevoli voli su campagne e città. Cosi il Cagno che dall'areodromo volò su Pordenone e paesi limitrofi, il Oobianchi su Treviso, il Ciro Cirri su Novara, il Ruggerone da Torino a Salussola, ed altri che proclamato vincitore colui che abbia compiuto un maggiore numero di viaggi con conseguente maggior numero di chilometri coperti sopra città e campagne. Ogni viaggio deve essere controllato da una dichiarazione'scritta dalle locali autorità. 10 ne ho, naturalmente, un iutiero archivio; fra esse ve ne sono di graziosissiiue, attraverso le cui linee si legge tutto l'entusiasmo umano per questo sport meraviglioso, che conquista e sedace, che inebbria e rende temerari». Alla vigilia della scadenza del tempo utile per concorrere alla nostra gara, che irrevocabilmente si chiuderà col 31 dicembre 1910, noi invitiamo quindi tutti gli aviatori italiani, i quali, conformemente al nostro regolamento, credessero aver titoli per concorrere al premio, di presentare i documenti comprovanti le loro performances entro gennaio a mezzo plico raccomandato da indirizzata! al nostro giornale. Dal canto nostro noi annunc.ieremo ben presto i nomi dei componenti l'apposita Commissione, la quale, vagliati i titoli dei concorrenti, proce- ' = PER TUTTI GLI SPORTS = LE MIGLIORI = = = = = derà all'assegnazione della ricca Coppa messa in gara. Una simpatica e prima manifestazione utili taria hanno dato di questi giorni i neo-aviatori italiani, i quali, riunitisi a Roma, hanno deliberato di offrire i loro servizi al Governo d'italia per eventnaliià guerresche, e, per le future grandi manovre, mettendosi e disposizione dello Stato in sieme con i loro areoplani. Il comandante di questo corpo di volontari aviatori, ormai regolarmente costituito, è Leonino Da Zara. Gli aviatori che si sono iscritti al corpo volontari sono: Cavallieri Alfredo, brevetto n. 17, della Società italiana di aviazione, un B óriot, motoie Gnome, 50 IIP.; Mario Cobianehi, brevetto n. 24, della Serietà areonautica italiana. un Farman con motore Gnome, 50 HP.; Cirri Ciro, con brevetto italiano n. 11, ottenuto a Cameri. nn Bléiiot da corea, motore Gnome, 50 HP.; M"cafico Mario, brevetto n. 26 ottenuto a Pordenone. macchina Madrigali, motoe Gnome, 50 HP.; Stucchi Federico, con brevetto italiano n. 8, offre l'opera sua di aviatore, monterà una macchina dello Stato; Faccioli Mario, brevetto italiano n. 21, nn areoplano Sna-Faccio'i, motore Spa-Faccioli, 50 HP. Tra gli iscritti al corpo volontari era ani he il disgraziato genovese Giulio Picollo. Con Leonino da Z ira avre mo dunque per ora, sette aviatori borghesi volontari. Considerato che gli aviatori militari dopo le recenti catastrofi sono rimasti in quattro, il corpo degli aviatori volontari viene a quasi triplicare le forze sinora a disposizione del Ministero della guerra. Noi non sappiamo come meglio plaudire alla nohi'e e oratica iniziativa, della quale vivamente ci compiacciamo anche perchè il nostro giornale fu il primo ed unico in Italia che seppe offrire a tempo nn premio ad impulso italiani. dell'aviazione nazionale. II giro d'italia in areoplano Si annunzia che le feste aviatorie del 1911 si divideranno in tre parti: la prima comprenderà un grande giro per l'italia in areoplano,'con premio di lire. Questo giro comincierà a Torino e farà tappa a Milano, Bologna, Firenze e Roma. La seconda contiene un gran Circuito di aviazione da tenersi in Roma. L'areodromo sarà costruito a Centocelle, nella vasta pianura dell'acqua Santa compresa fra Porta San Giovanni e la vecchia via Appia. Tutti i più noti aviatori italiani saranno invitati per questa settimana d'aviazione, per cui vi saranno premi vistosi. E' pure assicurato l'intervento dei più noti aviatori del mondo. La terza parte consisterà nella traversata del Tirreno in areoplano dalla Sardegna a Roma. Si partirà da Sassari ed in 4 o 5 ore si dovrà compiere il percorso di 250 chilometri. Leonino Da Zara parteciperà a queste gare di aviazione. = DIPLOMI - DISTINTIVI = COPPE SCUDI D' ONORE = SMALTI - INCISIONI = MODELLI ARTISTICI per tutti gli Sports Invernali

14 LA STAMPA SPORTIVA LE MERAVIGLIE DEL MONDO! ASSOLUTAMENTE vairuii r l/itjl Premiato sino dall'annol904 con Me- SCIENZA E VTA: duglia d'oro del Mi ni, toro dea PubblhmIstruzione% che entra ora nel suo settimo anno di vita è il O - me ed unico giornale che dà a tutti notizie importanti, utili consigli ( Verascope Girard). Ponendosili fa rapidamente conoscere ed eventualmente discutere F njòv?travati In ogni ramo delle ecibile, descrivendo perfezionamenti Locazioni ed invenzioni nuove che, nate nel campo scientifico sono applicazioni euiuv riassume gli articoli e riproduce l ISfdHuti lù l^oria'd e costose r vis.e mondiali che si occupano del movimeuio intellettuale, si esplichi esso nei campi della chimica, fìsica ottica fotografìa, elettriciià, agricoltura, ecc., facendo cos r - inar mi are le centi nal r di lire degli abbonamenti complessivi ed eliminando la necessità di conoscere le lingue straniere. r.nirìl-7» C UITA è anche la più diffusa rivista italiana delle Invenzioni e Scoperte poiché oltre a contare SC ENZA t VII A migliaia e migliaia d'abbonati propri, conta anche tutti quelli dei pm importanti giornali, come il Secolo XIX di Genova, (il Resto 'jfii rarlino di Bologna ecc. e ohe sono legioni. Essa e 1 unica pubblica i pià importanti breve.t mo,diali, formule, ricette, d segni, saared e processi di fabbricazione che, applicati alle industrie moderne insegnalo ad approfittare delle nuove risorse scientifiche, aprono nuove traccia indicano sentieri inesplorati che, alla via della ricchezza e della Quanto costa l'abbonamento? dalla, anzi si lianno dei guadagni! Difetti per sole L. Sosterò L 7.60, tutti «devono quante> lendidament8 iuustrata di 24 grandi 1 o SCIENZA E VITA per tutto 1 anno 1J. «mata, q ^ ^ ^ ^ di L 6,1, pagine, compresa la ^P^ina che costa RS cent. a rfa UQ baono di rimborso di 25 cent, realmente GRATI apparecchio Uvi vaiversau, ^ogofatore della vista hii un. valore». - R U SSi circolari, ecc. 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15 La recordmann Dutrieu. La Coppa Femina venne istituita dal direttore del giornale omonimo, signor Pietro Lafitte, alcuni mesi or sono. Detto trofeo verrà assegnato all'aviatrice che entro il 31 dicembre 1910 avrà co- minati all'altezza di nn centinaio di metri. Ne discese solo quando fa vinta dal vento e dal freddo intenso. Pochi giorni appresso una rivale scendeva in campo per disputare alla Marvingt il suo primo record. Era la signorina Dutrieu, ex-ciclista, acrobata, ed artista d'un qualche talento. A Etampes la Dutrieu riuscì a volare in sul tramonto per ben 60 minuti, coprendo 61 km. circa. Fu costretta a sospendere il suo volo perchè la notte era calata rapidamente. Ma la Dutrieu volle fare di più e battere il suo stesso record. Nuovamente sull'areodromo di Etampes, il 21 dicembre essa effettuava nn riuscitissimo volo Le risorse dei gelo e della neve Sotto questo titolo il collega Ernesto Ragazzoni mandava da Londra, giorni sono, alla Stampa, una briosa corrispondenza su tema sportivo, che noi riproduciamo nella sua parte più interessante, e che ci rivela qnali sono gli sports invernali che godono i maggiori favori degli inglesi: «Intorno al camino, entro un circolo di pipe che accompagnano col loro pacifico incenso il chilo della cena, i miei amici inglesi, colle gambe debitamente issate sulla spalliera della seggiola La «Coppa Bernina» per aviatrici. Il primo tentativo della signorina Dutrieu su biplano Farman ad Etampes. L'aviatrice Marvingt prende posto sul suo monoplano Antoinette per disputare la < Coppa Femina». perto a volo la più lunga distanza senza scalo m campo chiuso. Questa prova è retta dal regolamento dell'aereo Club di Francia, ciò che equivale al dire che le competitrici devono essere munite di brevetto di pilota-aviatore e che esse debbono venir controllate, nei loro tentativi, da nn commissario delegato dall'a. C. F. Quando questa gara fu creata, alcuni mesi or sono, poche donne erano qualificate per disputarla, e la prima aviatrice era, poveretta, ancor degente all'ospedale sul suo letto di dolore, dove 'aveva tratta una terribile cadata... fogliamo dire della baronessa De La Roche. Ma la scadenza del tempo utile per vincere la Coppa Femina stimolò... le ali delle aviatrici apprendiate a sostenere le prove del brevetto di Puota, e quindi a scendere in campo per l'ambito trofeo dei signor Lafitte. te f ^ '' novembre se ne registrò il primo p ativo officiale. A disputare la Coppa si prestò a Mourmelon la signorina Marvingt. Essa, sno monoplano Antoinette, volò per ben 53 L'aviatrice Marvingt in pieno volo. Essa tenne l'aria per 53 minuti consecutivi, di km. 177 in circuito, restando in aria per ben 2 ore e 27 minuti. Essa è quindi, a tutt'oggi che scriviamo, la detentrice della Coppa che le verrà assegnata, se la Marvingt e le altre colleghe, Niel a Chàlons ed Herveu a Pan non si dichiareranno vinte rinunciando a ritentare la prova. La signorina Dutrieu detentrice del record femminile con 2 ore e 27 minuti di volo continuato. vicina, discutono animatamente dei loro progetti invernali. Tutti insieme, con fervore, parlano del fascino e della poesia dell'inverno, del piacere di trovarsi nella neve che a Londra non si vede mai di scoprire i nuovi, impensati aspetti della foresta, del lago, della collina e delle svariate ricche risorse che il gelo offre allo sport. Il forestiere per lo più non conosce la Scozia ed il Galles, che nell'estate, o nell'autunno, quando i declivi sono tutti gialli e le brughiere tutte ìosse, ma è nell'inverno che la Scozia ed il Galles offrono il loro spettacolo più hello, nell'inverno quando il sole e la neve insieme fanno del paesaggio una creazione di gemme, o quando le nubi del settentrione, cariche d'ombre e di bufere, levano dietro le rupi, all'orizzonte, un fantastico scenario di tragedia ossianesca. E la caccia alla lontra? saggerisee una voce. E i pack8 9 segue un'altra, E il carlinga dice un'altra aneora. E le lepri bianche? E le selvaggine delle

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17 paludi? E le retate sulla sabbia e tra le scogliere? A mano a mano vengono le spiegazioni, e ciascuno le accompagna di qualche impressione propria e di qualche ricordo. La caccia alla lontra coi cani è qui uno degli spassi invernali favoriti e più divertenti. Ci vogliono cani particolarmente addestrati odo dire dietro una pipa. La lontra, come si sa, è un anfibio, e bisogna stanarla nell'acqua. Si va lungo il fiume colla muta. I terriers annusano, cercano, scovano... Finalmente la pista è trovata, l'animale c'è! Tra i canneti, e al filo della corrente, l'inseguimento incomincia. La lontra nuota, guizza come un pesce, ma i cani le son dietro, la stringono da presso, la forzano a tuffarsi una, due, tre volte, la spingono a cercare la riva. Ma anche la lontra è valorosa, bellicosa e sa difendersi bene. Ridotta a mal partito, messa agli estremi, si rivolta contro la muta, aguzza i denti, e due o tre cani immancabilmente ritornano col muso in sanguinato.. 11 cacciatore non ha altro da fare che lo spettatore... Ma che trepidazioni, in cerca della pesta, che ansia in barca, a forza di remi, dietro la muta! La muta, o il pack, per usare il termine venatorie inglese, la si può affittare parla un'altra pipa. Ce ne sono regioni in cui se ne fa la specnlazione. Certi kennels affittano quindici, venti coppie di cani per due, tre giorni... anche per uno solo. La più modesta compagnia di dilettanti cacciatori può permettersi tutti i lussi di una battuta in regola. La grande caccia, che era un piacere costoso, è messa alla portata di tutti. Nel West Cumberland, per esempio, si organizzano a quest'epoca magnifiche battute alla volpe, a cni può prendere parte ognuno. Anche chi non caccia ha sempre il divertimento di seguire le caccie degli altri e di assistere ai meetings eleganti. Ci sono folle che si dànno convtgnoa questi spettacoli. Si tengono meets sulle rive del lago Thirlmere, a Black Cray, a Worm Cray, a Great How, a Sandbeds Holl, a Castle Rock, a Dunmarl Rise... Non c'è che da scegliere... E per chi preferisce altro genere terza pipa interlocutrice c'è altro genere. C'è la caccia di spiaggia. La si pratica in certi punti della costa, nei luoghi maremmosi. E' una caccia pieda di mistero e di emozioni. Al cadere del crepuscolo, ci si mette in agguato dentro certe botti, e si attende la passata. Ad un tratto si sente sopra la propria testa un frullo, un fremito d'ali... E' la selvaggina. E dalle botti ce ne sono di cinquanta in cinquanta passi, in lunga fila incomiuciano a rimbombare i colpi di fucile.,. I non cacciatori quarta pipa che amassero qualcosa di inedito sky, skating, toboggan, sono già tanto conosciuti! possono divertirsi al curling. Non conoscete il curling? E' uno sport per eccellenza, scozzese, e lo si pratica sopra una supeificie gelata liscia. Chi non l'abbia veduto non se lo può tanto facilmente immaginare. E' qualcosa che sta fra il giuoco delle boccie ed il cricket. Si stabilisce uno stadio di una data lunghezza, ed ai due capi si tlescrivono nel ghiaccio un certo numero di circoli. Il giuoco consiste nel far scivolare grosse pietre ci:colarj, opportunamente tagliate, da un capo all'altro dello stadio, così da approssimarsi il più possibile al centro del circolo che si ha di rimpetto. Le pietre del curling hanno in genere trentasei pollici di circonferenza, pesano da quaranta a quarantaquattro libbre, e sono munite di anelli. Si lanciano e si fanno scivolare sul ghiaccio per mezzo di lunghe pale, un po' simili ai rastrelli degli ortolani. Naturalmente le pietre cozzano l'una contro l'altra, si dànno la caccia, si combattono a seconda dell'intenzione dei giuocatori, ed il giuoco, interessantissimo, dura talvolta l'intero pomeriggio. Nulla di meglio di una buona partita al curling, per prendere caldo ed appetito... Io per me so già come opcttpare la mia vacanza!... E nel fumo, una nuova voce che le riassume tutte, conclude: E noi, prigionieri di Londra, quando un po' di Ghristmas-holiday ci permette di evadere, lascieremmo perdersi tutte queste gaie risorse che ci offrono il gelo e la neve?». Cronaca Ippica Ariosto, castrone baio, «aio «ez IS02 da Joztan, 2,18 1/2 e Idea da Elwood Medium. In proprietà ora dei signori dell. Monti e Sirotti. TraiDer dry ner: dott. Secondo Monti. Vincitore a Milo no di L (Fot. A. Foli - Milano). E' con sincero rincrescimento che oggi annunziamo la decisione presa dsl marchese Leopoldo Di Bagno di vendere all'asta pubblica il suo lotto di cavalli trottatori. Avevamo sempre accolto con grande simpatia i numerosi trionfi della casacca giallo-blen, egregiamente conseguiti ila un dryver della abilità e della fama di Ettore Barbetta, che in questi Ultimi tempi col sempre portentoso Impero ci aveva fatto assistere a eorse emozionantissime, che a Milanesi era piazzatosi pi sto d'onore nel XIII Criterium con Gagliardo (un velocissimo figlio di B. B. P / t e di una vincitrice di Criterium, Regina II) ad un secondo di differenza da Babiu, il crak della generazione Peccato invero che una scuderia come quella del marchese Di Bagno finisca così presto, proprio ora che, scomparsa la guigne che ne persegaitava i colori, si apprestava a raccogliere meritati allori e quattrini, dopo tanta attesa e tanto dispendio, con un lotto di puledri di 3 anni, ottimo come quello che possiede, composto di Gagliardo, Gabriella, Gino. Pei primi due non dobbiamo spendere molte parole: le performances splendide di Milano di Gagliardo hanno imposto questo trottatore alla considerazione dei nostri trottingmen per la velocità fulminea di cui è dotato e per la serietà con cui disputa la corsa: l'i.35" 2 / t del Criterium basta da solo a dimostrare la bontà del cavallo. Pure Gabriella ha corso assai bene: lontana dalla vera condizione per mancanza di lavoro, essendo stata trenata a stagione inoltrata, ha però dimostrato ottimi spunti di velocità e buona andatura: a queste doti accoppia serietà di carattere e resistenza. Senza dubbio sarà uno degli attori principali del nostro Gran Premio. Gino è uu figlio ancora inedito di Hamward e Rosina, fratello primo di Delia 2.21 e di Nice 1.39', vincitrici enti ambe in corse classiche, ed ottime performers. Bel cavallo, trottatore perfetto e ve loffissimo, non partecipò al Criterium, avendo in corsa la sua scuderia i due puledri di cui parlavo sopra ; Ettore Francia, suo trayner, lo considera all'altezza dei due compagni di boxe, e forse forse anche migliore. E' iscritto a tutti i grandi premi. Dei cavalli che il pubblico maggiormente conosce ed ammira, la scuderia mette all'asta: Impero, /4, uno dei più grandi trottatori italiani che ha dimostrato infinite volte la sua classe superiore, come velocità e endurance alla lotta. Vincitore di L , si presenta formidabile corcorrente nelle classiche corse per cavalli italiani e internazionali. Splendidamente costrutto, il figlio di Fiumalbo e Invidia, lia in sè raccolte al massimo grado tutte le doti che occorrono ad un riproduttore horse-hgne. Arlecchino Re, 1.32 a tre anni, il fenomeno del 1908, splendido trottatore, dai mezzi potentissimi che non hanno limite. Fece quest'anno la monta a Sant'Antonio Mantovano, coprendo 31 cavalle delle quali ben 29 sono rimaste gravide. E' tiglio di Arlecchino, 2.13, e Domerà, 1.22, fratello pieno quindi dell'ottimo Fagiolino, vincitore, quest'anno, di L circa. Perla Nera, sorella piena di Cbarmiiig Aurora, vincitrice di L , e di Fiordaliso, 1.25 'si km., vincitore di L puledra che fa quattro anni, di grande classe, da Charming Cbimes e Aurora, sarà presentata in forse pubbliche nella ventura primavera. Guascon Kuser, da Simonette, e Griffon Kuser, ila Elda, entrambi da Colonel Knser, 2.10, stalloni di grande genealogia, perfettamente costrutti e splendidi trottatori ; Ibis Kuser e Ideal Kuscr, due ptoraettentissimi yearlings che ver nero acquistati l'anno scorso all'allevamento della Poncia del cav. B pretta. Baron Victor, un ottimo cavallo per corse dilettanti, elle trotta sul piede di 1.35 ' al km. americano puro da Royal Baron e Victor Baroo. Infine passerà a'l'asta Patella, uno splendido modello di c: valla da llarnward e Gazzella, la madre di Vittorio, lo stallone che con tanta fortuna funziona all'allevamento Breda. L'asta sarà tenuta in S. Antonio Mantovano il 4 gennaio A Bologna, è quasi certo, si correi à nel 1913 il Gran Premio d'allevamento di L per puledri di 3 anni, Dati ed allevati in Italia. Questo perchè la Società di Milano non ha più intenzione di proseguire la serre ilei grandi premi. La notizia di questa soppressione procuiò grande do'ore nell'ambiente dei trottingmen italiani, ma la Società per le Co-se al Trotto di Bologna, con lodevole slancio ed iniziativa, coadiuvata da un grappo di eminenti sportsmen, si è fatta banditrice del programma Grandi Premi di allevamento che si correranno nel 1913 sulla pista dell'ippodromo Zappo!!. 0. Gran Premio dell'esposizione Iscrizioni chiuse il 20 dicembre, alle ore 17. Sir Rholand: Lucio, San Severo, Daber, Merriva, Marco Simone, Korigoni, Otto, Silver Simon, Ladalba, Sambar. Santa Frusta., Dockso Razza Casalina : Son' Wester G. Gobbi: Niagara Razza Besnate: Dedalo, Etoile de Feu, Roche Tnillière, Alcimedonte, Marte, Broteo, Etoile de Mar, Sisifo, Sourain, Lancelot III C. A. Centurini : Don Carlos, Lady Helène, West End, Mulay-Hafid II, Lybien E. Minisralcbi : Bergeret P. PerfeMi: Royal Ascot, Apple Tree Orilia-Romanazzi: Miss Nora Mario C ccia : Lochinvar B. L. Guastalla : Mimosa, Ideal, Garreveen Chimelli-Da Zara: Misraim, Doidicete, Lusitania, Tersicore F. Tesio: Arnolfo di Cambio, Francavilla A. Chantre : Le R'jah, Wagram, Angerau, Verrocchietta Razza Volta : Phantasm J. Rook: Nord (?): Bailly III Dall-Acqua-Leonino : Sovereign Conte Canevaro : Votre Altesse Scuderia Pinciana: Galantly, Fleur d'irlande, Le Lys.

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