TRACCIABILITÀ NUOVI LIMITI AL PAGAMENTO IN CONTANTI CAUSE E CONSEGUENZE DELLA FUORIUSCITA DAL REGIME L. 398/91 MODELLO EAS

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1 TRACCIABILITÀ NUOVI LIMITI AL PAGAMENTO IN CONTANTI CAUSE E CONSEGUENZE DELLA FUORIUSCITA DAL REGIME L. 398/91 Funzionari relatori: DE LUCA VALERIA ORLANDO STEFANO MODELLO EAS 1

2 LA TRACCIABILITA DEI PAGAMENTI Nuovi limiti al pagamento in contanti 2

3 Finalità delle norme che dispongono la tracciabilità dei pagamenti La tracciabilità dei pagamenti si riferisce al complesso di misure legislative volte a restringere, entro limiti determinati dalla norma, l utilizzo del contante quale mezzo di adempimento delle transazioni economiche. Tali norme hanno la finalità di arginare il fenomeno della sovrafatturazione e della creazione di movimenti di denaro in nero, favorendo l emersione della base imponibile e agevolando lo svolgimento di efficaci controlli da parte dell Amministrazione Finanziaria. 3

4 Normativa di riferimento per gli enti e le associazioni: art. 25 comma 5 Legge 133/ prima della Legge di Stabilità (L. 190/2014) I pagamenti effettuati a favore di società, enti o associazioni sportive dilettantistiche nonché i versamenti da questi operati, se di importo superiore a lire (euro 516,46), «sono eseguiti, tramite conti correnti bancari o postali loro intestati ovvero secondo altre modalità idonee a consentire all Amministrazione Finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli ( )». 4

5 Fino al 2014 OBBLIGO DI TRACCIABILITA PER I PAGAMENTI DI IMPORTO SUPERIORE A EURO 516,46 Decadenza dalle agevolazioni di cui alla Legge n. 398/1991, a partire dal mese successivo a quello in cui sono venuti meno i requisiti (Ris. 102/E del 19/11/2014) SANZIONI Applicazione della sanzione pecuniaria prevista dall art. 11 del D.Lgs n. 471/1997 da 258,23 a 2.065,83 5

6 Dal 2015 OBBLIGO DI TRACCIABILITA PER I PAGAMENTI DI IMPORTO PARI O SUPERIORE A EURO 1.000,00 (NON PIU EURO 516,46) SANZIONI nessuna variazione: Rimangono ferme quelle previste in precedenza 6

7 Incassi e pagamenti LA TRACCIABILITA DELLE SOMME Art. 25 c. 5, Legge 133/1999 bollettino c/c postale i pagamenti e i versamenti per importi pari o superiori a 1000,00 euro devono essere effettuati tramite strumenti di pagamento tracciabili: bonifico bancario assegno non trasferibile bancomat o carta di credito 7

8 Incassi e pagamenti AMBITO DI APPLICAZIONE PROFILO SOGGETTIVO soggetti che possono fruire del regime di cui alla l. 398/1991: asd ssd ass. senza fini di lucro ass. pro loco ass. bandistiche, cori amatoriali, ecc (Risoluzione 102/e del 19 novembre 2014) PROFILO OGGETTIVO erogazioni liberali contributi a qualsiasi titolo quote associative proventi decommercializzati raccolte fondi sponsorizzazioni ogni altro provento compensi corrisposti ogni altro pagamento 8

9 Modus operandi consigliato Tenere una prima nota degli incassi e dei pagamenti; Conservare in ordine cronologico tutta la documentazione contabile relativa agli incassi e ai pagamenti; ogni versamento bancario regolarmente documentato e gli incassi di importo superiore a 1000,00 effettuati con modalità tracciate; 9

10 Modus operandi consigliato Per gli incassi e i pagamenti effettuati con carte di credito o bancomat allegare alle ricevute il relativo documento contabile; Per i prelievi superiori a 1000,00 tenere a disposizione i documenti contabili di riferimento idonei a giustificare l utilizzo dell importo complessivamente prelevato 10

11 Pagamenti e incassi frazionati Il limite di 1.000,00 non può essere aggirato con pagamenti frazionati, singolarmente inferiori alla soglia minima ma riconducibili alla stessa operazione economica, laddove il pagamento frazionato non sia previsto da un accordo contrattuale. per «pagamento» si intende sia il classico pagamento di una fattura sia qualsiasi trasferimento a terzi di denaro contante. 11

12 Pagamenti e incassi frazionati ESEMPIO il pagamento in contanti di una fattura di euro effettuata in tre rate di importo unitario inferiore a euro con rimesse previste in fattura a 30, 60 e 90 giorni, può non costituire violazione del limite previsto. Se la pluralità dei pagamenti a scadenze prefissate (pagamenti singolarmente inferiori al limite stabilito e cumulati superiori alla soglia fissata per legge) frutto di una ordinaria dilazione del pagamento stesso scaturente dal preventivo accordo delle parti. 12

13 Pagamenti e incassi frazionati ESEMPIO rimborsi forfettari erogati ad allenatori e ad atleti con pagamenti di rate in contanti risultino sottoscritti regolari contratti tra le parti nei quali siano chiaramente riportate le modalità di pagamento rateale di dette somme 13

14 Pagamenti e incassi frazionati Attenzione: verificare se le operazioni sono state artificiosamente frazionate al fine di eludere la normativa in argomento effettuare un analisi caso per caso finalizzata a valutare, anche in presenza di un frazionamento apparentemente coerente con il tipo di operazione posta in essere, se lo scopo effettivo sia quello di eludere la normativa 14

15 Dove si collocano gli attori? ENTI NON COMMERCIALI ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO Associazioni Sportive Dilettantistiche SOCIETA DI CAPITALI ED ENTI COMMERCIALI Società Sportive Dilettantistiche TITOLO II - CAPO III ARTT T.U.I.R. TITOLO II CAPO II ARTT T.U.I.R. 15

16 Differenza importante ai fini della determinazione del reddito, come stabilisce l art. 143 del D.P.R. 917/86 (T.U.I.R) REDDITO DEGLI ENTI NON COMMERCIALI = sommatoria dei redditi appartenenti alle varie categorie reddituali (redditi fondiari, di capitali, d impresa e diversi), ciascuno determinato secondo la propria specifica disciplina Diversamente da quanto avviene per le società di capitali e per gli enti commerciali 16

17 QUALIFICA DI ENTE NON COMMERCIALE Ai sensi dell art. 149, comma 4, del T.U.I.R. : - Gli Enti ecclesiastici riconosciuti come persone giuridiche agli effetti civili; - Le Associazioni Sportive Dilettantistiche riconosciute dal CONI ed iscritte al registro nazionale delle ASD e SSD; sono soggetti alla verifica di non commercialità delle attività svolte ma non sono soggetti alla riqualificazione della natura giuridica di enti non commerciali 17

18 Regimi contabili e di determinazione dell imponibile REGIME DI CONTABILITA ORDINARIA Art. 14 D.P.R. 600/73 REGIME DI CONTABILITA SEMPLIFICATA Art. 18 D.P.R. 600/73 REGIME FORFETTARIO Art. 145 D.P.R. 917/86 (T.U.I.R.) REGIME SUPER SEMPLIFICATO Art. 20, comma 3 D.P.R. 600/73 REGIME FORFETTARIO L. 398/1991 e art. 25 L. 133/

19 IL REGIME AGEVOLATIVO DELLA LEGGE 398/

20 Legge 398/1991 Presupposti per l applicazione 1) ASD; SSD; ass. senza fini di lucro; ass. pro loco; ass. bandistiche, cori amatoriali, ecc; 2) Proventi relativi all esercizio di attività commerciali conseguiti nel periodo d imposta precedente per un importo non superiore a ; 3) Opzione comunicata alla SIAE o nella dichiarazione (quadro VO), oppure esercitata mediante le modalità di cui al D.P.R. n. 442/1997 (c.d. comportamento concludente) che però comporta la sanzione di 258,00 ai sensi dell art. 11 del D. Lgs. n. 471/

21 LEGGE 398/1991 AGEVOLAZIONI la determinazione forfetaria del reddito imponibile (sulla base di un coefficiente di redditività); un sistema forfetario di determinazione dell Iva; l esonero dall obbligo di tenuta delle scritture contabili (libro giornale, libro degli inventari, registri Iva, scritture ausiliarie e di magazzino, registro beni ammortizzabili); l esonero dagli obblighi di fatturazione e registrazione (tranne che per sponsorizzazioni, cessione di diritti radio Tv e pubblicità). 21

22 L. 398/91 - Imposte sui redditi ENTRATE E PROVENTI DERIVANTI DA ATTIVITA ISTITUZIONALE NESSUNA IMPOSIZIONE RICAVI DERIVANTI DA ATTIVITA COMMERCIALE (es: pubblicità, sponsorizzazioni, diritti televisivi, ecc.) IMPOSIZIONE AL 3% PLUSVALENZE PATRIMONIALI IMPOSIZIONE AL 100% 22

23 L. 398/91 - IVA Proventi conseguiti nell'esercizio di attività commerciali (Art del dpr 633/72) DETRAZIONI FORFETTARIE 50% PER I PROVENTI COMMERCIALI GENERICI E DA PUBBLICITA 50% PER LE SPONSORIZZAZIONI 1/3 PER LE CESSIONI O CONCESSIONI DEI DIRITTI DI RIPRESA TELEVISIVA E DI TRASMISSIONE RADIOFONICA 23

24 L. 398/91 - I.R.A.P. BASE IMPONIBILE - Reddito forfettizzato (3% dei ricavi e compensi); - Retribuzioni sostenute per il personale dipendente; - Compensi spettanti a collaboratori; - Compensi erogati per prestazioni occasionali. Sono escluse le indennità e i rimborsi forfettari di spesa (Art. 67 comma 1 lett. m) T.U.I.R.) La base imponibile così determinata è assoggettata all aliquota ordinaria I.R.A.P. 24

25 Gli esoneri documentali e contabili fatturazione delle operazioni rilascio dello scontrino fiscale o della ricevuta fiscale tenuta del registro IVA acquisti tenuta del registro IVA corrispettivi e fatture emesse presentazione della dichiarazione annuale IVA versamento dell acconto IVA presentazione della comunicazione annuale IVA 25

26 Obblighi documentali e contabili presentare dichiarazione redditi, IRAP e dei sostituti d imposta (modello unico) nonché rilasciare le certificazioni. emettere fatture relative a sponsorizzazioni, pubblicità, cessioni e concessioni; conservare e numerare fatture attiveepassive versare l IVA entro il giorno 16 del mese successivo al trimestre di riferimento 26

27 Obblighi documentali e contabili Tenere e compilare il modello di cui DM ; «annotare, anche con un unica registrazione, entro il giorno 15 del mese successivo, l ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguiti nell esercizio di attività commerciali» Redigere Rendiconto di cui al DM 473/1999 «devono risultare in modo chiaro e trasparente le entrate e le spese relative a ciascuna manifestazione nell ambito della quale vengono realizzati i proventi Non concorrono a formare il reddito imponibile Per un n. di eventi non superiore a 2 per anno Per un importo non superiore a ,69 Raccolte pubbliche di fondi occasionali Attività commerciali connesse agli scopi istituzionali 27

28 Quando l ASD fuoriesce dal regime agevolativo previsto dalla L. 398/91 Superamento del limite di ,00; Presenza di movimentazioni economiche «per cassa» sia in entrata che in uscita di importo pari o superiore a 1.000,00 (art. 25 L. 133/90) 28

29 Altre cause di perdita delle agevolazioni previste dalla L. 398/91 Violazione del principio di democrazia e di uguaglianza (art. 90 c. 18 lett. e) L. 289/2000) 29

30 Altre ipotesi di violazione degli obblighi previsti per le ASD Mancata tenuta: «modello» previsto dal DM 11 febbraio 1997; No decadenza dai benefici L. 398/91 Presenza documentazione utile ai fini determinazione Reddito e IVA dell accertamento dei requisiti Sanzione per violazione obblighi relativi alla contabilità «rendiconto» previsto dall art. 5, c. 5 del DM 473/99; No decadenza dai benefici L. 398/91, ma, in assenza di documentazione contabile ai proventi in precedenza non imponibili si applicherà il coefficiente del 3% e gli stessi concorrono alla determinazione dell importo limite di ,00 Sanzione per violazione obblighi relativi alla contabilità 30

31 Risoluzione n. 123/E del 07/11/2006 Art. 1, c. 2, L. 398/91 «nei confronti dei soggetti che hanno esercitato l opzione di cui al comma 1 e che nel corso del periodo d imposta hanno superato il limite di lire 360 milioni (ora ,00), cessano di applicarsi le disposizioni della presente legge con effetto dal mese successivo a quello in cui il limite è superato»; La Circolare n. 1 dell 11/02/1992: qualora vengano meno i requisiti per fruire delle disposizioni recate dalla medesima Legge 398/91, nel corso del periodo d imposta possono eventualmente concretizzarsi due diversi regimi tributari. 31

32 Risoluzione n. 123/E del 07/11/2006 Superamento del limite di ,00 Dall inizio del periodo d imposta fino al mese in cui è avvenuto il superamento: determinazione del reddito, determinazione IVA, adempimenti contabili regime agevolativo previsto dalla L. 398/91 Dal mese successivo all avvenuto superamento del limite fino alla fine del periodo d imposta regime tributario ordinario: determinazione dell imposta adempimenti contabili 32

33 Risoluzione n. 102/E del 19/11/2014 VIOLAZIONE DELLA NORMA RELATIVA ALLA TRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI l applicazione del tributo con il regime ordinario dovrà avvenire dal mese successivo a quello in cui sono venuti meno i requisiti (cfr. circolare n. 247/E del 1999, come modificata dalla circolare n. 43/E del 2000 Risoluzione n. 123/E del 2006) 33

34 IL MODELLO EAS 34

35 Modello EAS L art. 30, commi 1, 2, 3 e 3 bis, del D.L. n. 185/2008 Gli enti di tipo associativo (enti non commerciali appartenenti a determinate categorie fra cui le associazioni sportive dilettantistiche) che vogliono avvalersi delle disposizioni di favore previste dall art. 148 del TUIR e dall art. 4 del D.p.r. 633/1972, debbono presentare il modello EAS. 35

36 Chi NON deve presentare il Modello EAS Le associazioni pro loco che optano per le applicazioni delle disposizioni della l. n.398/1991. Gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del CONI che NON svolgono attività commerciale. Le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali di cui all art. 6 della L. 266/1991 che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate con D.M. 25 maggio 1995 (per esempio attività di vendita di beni acquistati da terzi a titolo gratuito, iniziative occasionali di solidarietà, manifestazioni e simili) 36

37 Modello EAS ridotto (Easy EAS) per gli enti già iscritti in particolari registri Associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nell apposito registro CONI diverse da quelle espressamente esonerate dall'articolo 30 del DL n. 185 del 2008 (quelle non iscritte al CONI ancorché affiliate ad una Federazione Nazionale o ad un Ente di promozione Sportiva sono tenute all invio del modello EAS ordinario) Associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383 Organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, diverse da quelle esonerate dalla presentazione del modello Associazioni che abbiano ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica e quindi siano iscritte nel registro delle persone giuridiche tenuto dalle prefetture, dalle regioni o dalle province autonome ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n

38 Modello EAS ridotto (Easy EAS) per gli enti già iscritti in particolari registri COMPILANO il primo riquadro: i dati identificativi dell'ente e del rappresentante legale Il secondo riquadro: solo i righi 4), 5) (articolazioni territoriali e/o funzionali), 6) (affiliazioni a federazioni/gruppi), 25) (settore in cui si opera) e 26) (attività svolta). Le associazioni e società sportive dilettantistiche compilano, altresì, il rigo 20) (proventi per attività di sponsorizzazione), mentre le associazioni che hanno ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica barrano la casella "si'" del rigo 3). 38

39 Modalità di presentazione e termini esclusivamente per via telematica, utilizzando i servizi telematici Entratel/fisconline per soggetti abilitati o tramite il software di compilazione/controllo messo a disposizione sul sito dell agenzia o tramite gli intermediari abilitati alla trasmissione. entro 60 gg. dalla data di costituzione dell ente. In caso di variazione dei dati precedentemente comunicati, nuovamente presentato entro il 31 marzo dell anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione (N.B.: devono essere inseriti tutti i dati anche quelli non variati). In caso di perdita dei requisiti qualificanti va ripresentato entro 60 gg., compilando l apposita sezione Perdita dei requisiti. 39

40 Quando NON è necessario presentare un nuovo modello. La variazione riguardi importi relativi a sponsorizzazione e pubblicità; messaggi pubblicitari; numero di manifestazioni (e relativi giorni) per la raccolta dei fondi; dati relativi all ammontare delle entrate; numero associati; erogazioni liberali ricevute e contributi pubbliciricevuti. dati delle sezioni Dati relativi all Ente e Rappresentante legale già comunicate in altri modelli 40

41 INVIO TARDIVO DEL MODELLO EAS Art. 2 D.l. n. 16/2012, conv. con modif. dalla l. n. 44/2012 ha introdotto la remissione in bonis : 1. La violazione non constatata, né iniziati accessi ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento; 2. Possesso dei requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento alla data di scadenza ordinaria del termine; 3. Contestuale versamento della sanzione di 258 euro; 4. Adempimento degli obblighi dichiarativi non assolti entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile (Circ. 38/E ). Le ASD che abbiano già provveduto alla presentazione del modello EAS oltre i termini sanano la loro posizione unicamente mediante il versamento di 258,00 entro i termini considerati. Risoluzione n. 46/E 11 maggio 2012 Codice tributo F

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