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1 Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento dell equilibrio economico.

2 Tenendo sempre presente l equazione COSTI + GUADAGNO = RICAVO potrebbe sembrare molto semplice ricercare la giusta soluzione: una volta noti i costi sarebbe sufficiente aggiungere la percentuale di guadagno per ottenere il ricavo.

3 In realtà i costi di produzione dipendono dai prezzi d acquisto, dai rendimenti dei fattori produttivi, dal tipo di organizzazione dell azienda, ecc. I ricavi dipendono dalla percentuale di guadagno e dai prezzi di vendita della quantità di prodotto venduto (i quali a loro volta sono ovviamente in funzione dei costi). Si potrebbe pensare che per raggiungere l equilibrio economico basti minimizzare i costi e massimizzare i ricavi, ma ciò è praticamente impossibile, occorre pensare alla concorrenza!

4 Minimizzare i costi non significa abbassarli drasticamente, perché esiste un limite al di sotto del quale viene compromessa la qualità del prodotto. Massimizzare i ricavi non vuol dire incrementarli senza limiti, poiché si rischierebbe di avere un elevata quantità di prodotto invenduto.

5 Fra i costi e i ricavi, l azienda possiede maggiori capacità di gestione soprattutto sui costi; risulta dunque fondamentale avere sempre un quadro generale costantemente aggiornato poiché è questo il punto di partenza per determinare la percentuale di guadagno e di conseguenza il prezzo di vendita di un determinato prodotto. Uno dei costi che incide maggiormente nel ciclo di produzione di un azienda grafica è il costo della materia, cioè quello sostenuto in relazione agli acquisti delle materie prime, scorte, ecc.

6 Oltre le spese sostenute per i materiali inerenti al processo produttivo, vi sono dei costi che non riguardano direttamente la produzione, come il materiale di cancelleria, manutenzione, imballo, ecc. ma che vengono riferiti sempre ai costi delle materie. Acquistate le materie per la produzione, occorre considerare il costo della manodopera il quale risulta costituito da vari parametri (retribuzione lorda, contributi previdenziali, pensionistici e assistenziali, oneri contrattuali).

7 Per il costo della manodopera si distingue il costo degli operatori diretti, che rientrano nei costi industriali, dai costi degli impiegati che sono invece incluse nei costi di amministrazione e vendita. Per la produzione sono necessari impianti e macchinari in genere, che comportano sempre dei costi, denominati costi d impianto. Vi sono poi dei costi con particolari caratteristiche che molto genericamente vengono denominati oneri finanziari, inerenti a prestiti bancari, imposte di vario genere, ecc.

8 I costi fin qui esaminati vengono denominati costi in conto esercizio perché riguardano la gestione dell esercizio in corso. Quando il costo deve essere ripartito in più esercizi si parla di costi in conto capitale denominati anche costi sospesi. Un esempio di costi sospesi è l ammortamento, che costituisce un particolare tipo di distribuzione dei costi relativi all acquisto di un macchinario.

9 Si definiscono costi costanti quelli che, complessivamente, non cambiano al variare della produzione, come ad esempio lo stipendio degli impiegati amministrativi, l affitto, le spese di amministrazione, ecc. Nel caso di un singolo stampato sono costi costanti i costi relativi alla prestampa, le lastre, gli avviamenti. Si definiscono costi variabili quei costi che, complessivamente, aumentano all aumentare della produzione, come la carta, l inchiostro, le materie prime in genere, il costo della manodopera diretta, ecc.

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