ANNO ACCAD. 2010/2011
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- Gianmaria Oliva
- 8 anni fa
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1 La preside comunica che si rende necessario riformulare il regolamento che disciplina la predisposizione delle tesi di laurea per i corsi di laurea triennale e magistrale ex D.M 270; le commissioni didattiche hanno formulato la proposta che segue: Corso di laurea interclasse in Lingue e letterature straniere, curriculum Lingue e letterature straniere (cl. 11) Nel corso di laurea interclasse in Lingue e letterature straniere, curriculum Lingue e Letterature Straniere, alla prova finale sono stati assegnati 9 CFU (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 225 ore). La prova finale consiste nella redazione e nella discussione di un elaborato scritto, in lingua italiana o in lingua straniera. Dovrà essere comunque redatta una sintesi nella lingua straniera di riferimento. Qualora l elaborato sia interamente in lingua straniera, la sintesi sarà in italiano. La prova finale può configurarsi, ad esempio, come segue: 1. un commento critico-letterario ad un testo; 2. un lavoro di carattere linguistico / analisi linguistica, anch esso opportunamente commentato; 3. una ricerca di carattere bibliografico nell ambito delle lingue e letterature oggetto di studio, ugualmente corredata di commento ed esposizione dei criteri seguiti; 4. una relazione concernente aspetti letterari, linguistici e/o storico-culturali particolarmente rilevanti di un esperienza di stage o di tirocinio svolti dal candidato, con adeguato commento; 5. un lavoro di documentazione su supporto audiovisivo o informatico di materiali di carattere linguistico e/o storico-culturale di diversa natura; 6. una traduzione da una delle due lingue principali seguite dal laureando nel suo corso di studi, corredata di commento ed esposizione dei criteri seguiti.
2 7. una analisi di argomenti di carattere geografico/storico/culturale collegati possibilmente alle lingue di studio. Il relatore potrà essere un docente di una delle discipline del corso di laurea. La Ripartizione didattica provvederà a calcolare la media in cento decimi degli esami sostenuti, ponderando i punteggi conseguiti e senza tener conto degli esami senza votazione numerica. La commissione di laurea ha a disposizione i seguenti punti da assegnare alla prova finale: 1-2 punti: giudizio sufficiente. 3-4 punti: giudizio buono. 5-6 punti: giudizio ottimo. A questo punteggio si dovrà aggiungere 1 punto a titolo di incentivazione della carriera studentesca conclusa nel rispetto della durata standard dei percorsi formativi. livello di giudizio ottimo, unanimemente riconosciuto dalla commissione. Tutte le formalità relative alla consegna della tesi di laurea, alla nomina delle Corso di laurea interclasse in Lingue e letterature straniere, curriculum Mediazione interlinguistica (cl. 12) Nel corso di laurea interclasse in Lingue e letterature straniere, curriculum Mediazione interlinguistica, alla prova finale sono stati assegnati 9 CFU, (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 225 ore).
3 La prova di laurea consiste in 4 prove di traduzione (due per ciascuna lingua di studio, ovvero la lingua A e la lingua B), articolate su due giornate, che vengono stabilite prima di ogni sessione di laurea. Le suddette prove vertono su una traduzione attiva e una traduzione passiva per entrambe le lingue di studio, inerenti gli insegnamenti di traduzione impartiti nel secondo semestre del III anno. Ognuna delle traduzioni è corredata da un breve commento linguistico in italiano. La lunghezza di ciascuna prova è di circa 300 parole da svolgersi in complessivamente 4 ore di tempo, dove un ora è dedicata alla stesura del commento. Il candidato deve superare almeno 3 prove su 4 con esito sufficiente espresso in trentesimi per laurearsi. Il voto finale delle prove è dato dalla media delle votazioni ottenute nelle singole prove (si arrotonda per eccesso nel caso di una media pari a o maggiore di 0,5; per difetto per medie minori di 0,5). Anche all eventuale prova negativa viene assegnato un punteggio in trentesimi che fa media con gli altri tre voti. Nel caso in cui il candidato fallisca 2 o più prove deve rifarle nell appello di laurea successivo. Gli esiti delle prove sostenute nuovamente fanno media con le prove già superate in precedenza. La Ripartizione didattica provvederà a calcolare la media in cento decimi degli esami sostenuti, ponderando i punteggi conseguiti e senza tener conto degli esami senza votazione numerica. In sede di discussione, la commissione di laurea assegna un punteggio al candidato per le prove svolte pari a 6/110, da suddividere secondo le seguenti fasce di punteggio: voto finale delle prove 18-22/30: 1-2 punti (sufficiente) 23-27/30: 3-4 punti (buono) lode/30: 4-6 punti (ottimo) A questo punteggio si dovrà aggiungere 1 punto a titolo di incentivazione della carriera studentesca conclusa nel rispetto della durata standard dei percorsi formativi. La commissione procede poi alla proclamazione del candidato/dei candidati.
4 livello di giudizio ottimo, unanimemente riconosciuto dalla commissione. Per tutte le formalità relative alla consegna della tesi di laurea, alla nomina delle Corso di Laurea Magistrale in Lingue e Letterature europee ed extraeuropee (cl. 37), curriculum in Lingue e Letterature europee ed extraeuropee e curriculum in Letteratura Austriaca Nel corso di laurea magistrale in Lingue per la comunicazione internazionale, alla prova finale sono assegnati 24 CFU (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 600 ore). La tesi deve comprendere un elaborato scritto in lingua italiana con riassunto in lingua straniera (quest ultimo composto da una ventina di cartelle), oppure un elaborato scritto in lingua straniera con riassunto in lingua italiana (quest ultimo composto da una ventina di cartelle); complessivamente la tesi dovrà essere costituita da almeno 100 cartelle. L elaborato può consistere anche in una traduzione commentata, che comprenda un adeguata introduzione, un commento e un riassunto in lingua. La tesi deve essere svolta in una disciplina del corso di laurea magistrale considerato, disciplina che non deve essere necessariamente reiterabile; lo studente ha, infatti, la possibilità di inserire nel proprio piano di studi la materia nell ambito della quale intende sviluppare la tesi conclusiva; l argomento di norma è collegato all area delle due lingue prescelte. Il relatore potrà essere un docente di una delle discipline del corso di studi. La commissione di laurea ha a disposizione fino ad un massimo di 10/110 da assegnare alla prova finale. sufficiente discreto 1 3 buono 4 6
5 ottimo 7 9 eccellente 9 10 livello di giudizio ottimo-eccellente, unanimemente riconosciuto dalla commissione. Per tutte le formalità relative alla consegna della tesi di laurea, alla nomina delle Per quanto riguarda il Curriculum in letteratura austriaca la tesi, redatta in lingua tedesca, si avvarrà di due relatori, uno indicato dall Università di Klagenfurt e uno dall Università degli Studi di Udine. Alla prova finale sono assegnati 27 CFU (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 675 ore). Corso di laurea Magistrale in Lingue per la comunicazione internazionale (cl. 38) Nel corso di laurea magistrale in Lingue per la comunicazione internazionale, alla prova finale sono assegnati 18 CFU (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 450 ore). La tesi deve comprendere un elaborato scritto in lingua italiana con riassunto in lingua straniera (quest ultimo composto da una ventina di cartelle), oppure un elaborato scritto in lingua straniera con riassunto in lingua italiana (quest ultimo composto da una ventina di cartelle); complessivamente la tesi dovrà essere costituita da almeno 100 cartelle. L elaborato può consistere anche in una traduzione commentata, che comprenda un adeguata introduzione, un commento e un riassunto in lingua. La tesi deve essere svolta in una disciplina del corso di laurea magistrale considerato, disciplina che non deve essere necessariamente reiterabile; lo studente ha, infatti, la possibilità di inserire nel proprio piano di studi la materia nell ambito della quale intende sviluppare la tesi conclusiva; l argomento di norma è collegato all area delle
6 due lingue prescelte. Il relatore potrà essere un docente di una delle discipline del corso di studi. La commissione di laurea ha a disposizione fino ad un massimo di 10/110 da assegnare alla prova finale. sufficiente discreto 1 3 buono 4 6 ottimo 7 9 eccellente 9 10 livello di giudizio ottimo-eccellente, unanimemente riconosciuto dalla commissione. Per tutte le formalità relative alla consegna della tesi di laurea, alla nomina delle Corso di laurea in Mediazione Culturale. Lingue dell Europa Centrale e Orientale (cl. 12) Nel corso di laurea in Mediazione culturale. Lingue dell'europa centrale e orientale alla prova finale sono assegnati 9 CFU (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 225 ore). La prova finale può configurarsi come segue: 1. una traduzione da una delle due lingue principali seguite dal laureando nel suo corso di studi, corredata di commento ed esposizione dei criteri seguiti; 2. un commento filologico o storico-culturale a un testo, un lavoro di carattere linguistico o lessicografico o traduttologico (ad es. il confronto tra più traduzioni di una
7 stessa opera), anch esso opportunamente commentato; 3. una trattazione di argomento storico-culturale, geografico, ecc. possibilmente correlata alle lingue e alle civiltà oggetto di studio; 4. una ricerca di carattere bibliografico nell'ambito delle lingue e delle civiltà oggetto di studio, ugualmente corredata di commento ed esposizione dei criteri seguiti; 5. una relazione concernente aspetti linguistici particolarmente rilevanti di un'esperienza di stage o di tirocinio svolti dal candidato, con adeguato commento; 6. una relazione su un indagine a carattere linguistico svolta sul campo, con adeguato commento; 7. un lavoro di documentazione su supporto audiovisivo o informatico di materiali di carattere linguistico di diversa natura. Dovrà essere comunque redatta una sintesi nella lingua straniera di riferimento (in forma scritta anche per il tipo di prova n. 7). Qualora l elaborato sia interamente in lingua straniera, la sintesi sarà in lingua italiana. Il relatore potrà essere un docente di una delle discipline del corso di laurea. La Ripartizione didattica provvederà a calcolare la media in centodecimi degli esami sostenuti, ponderando i punteggi conseguiti e senza tener conto degli esami senza votazione numerica. La commissione di laurea ha a disposizione i seguenti punti da assegnare alla prova finale: 1-2 punti: giudizio sufficiente. 3-4 punti: giudizio buono. 5-6 punti: giudizio ottimo. A questo punteggio si dovrà aggiungere 1 punto a titolo di incentivazione della carriera studentesca conclusa nel rispetto della durata standard dei percorsi formativi. livello di giudizio ottimo, unanimemente riconosciuto dalla commissione.
8 Per tutte le formalità relative alla consegna della tesi di laurea, alla nomina delle Corso di Laurea Magistrale in Traduzione e Mediazione culturale (cl. 94) Nel corso di laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale, alla prova finale sono assegnati 24 CFU (corrispondenti a un carico di lavoro complessivo per il laureando di 600 ore). L elaborato, se di argomento specialistico, potrà consistere in: a) una traduzione da o verso la lingua italiana di un testo di adeguata ampiezza e complessità scelto sulla base di un approfondita discussione con il relatore; b) un glossario ragionato relativo a un linguaggio specialistico e traduzione di un testo esemplificativo. In entrambi i casi la tesi dovrà essere accompagnata da un commento teso a illustrare i criteri metodologici seguiti e i problemi riscontrati nel corso del lavoro. Con il consenso del relatore il commento potrà essere scritto nella lingua oggetto di studio. L elaborato, se di argomento letterario, potrà consistere in: a) una traduzione da o verso la lingua italiana di un testo letterario di adeguata ampiezza e complessità scelto sulla base di un approfondita discussione con il relatore. La traduzione dovrà essere accompagnata da un commento teso a illustrare i seguenti elementi: 1) le peculiarità linguistiche e stilistiche del testo tradotto; 2) i criteri seguiti nella traduzione; 3) i riferimenti al contesto storico-letterario del testo tradotto. Con il consenso del relatore il commento potrà essere scritto nella lingua oggetto di studio. Relatori della tesi di laurea possono essere: a) i docenti di lingua e di letteratura; b) i docenti di discipline linguistiche e filologiche; fermo restando comunque che essi possono essere affiancati da altro docente, eventualmente operante nella laurea, in veste di secondo relatore, il cui nome potrà figurare nel frontespizio della tesi.
9 La Ripartizione didattica provvederà a calcolare la media in centodecimi degli esami sostenuti, ponderando i punteggi conseguiti e senza tener conto degli esami senza votazione numerica. La commissione di laurea ha a disposizione fino ad un massimo di 10/110 da assegnare alla prova finale. sufficiente discreto 1 3 buono 4 6 ottimo 7 9 eccellente 9 10 livello di giudizio ottimo-eccellente, unanimemente riconosciuto dalla commissione. Per tutte le formalità relative alla consegna della tesi di laurea, alla nomina delle CORSO DI LAUREA IN RELAZIONI PUBBLICHE Il relatore potrà essere qualsiasi docente (ufficiale, supplente o contrattista) della Facoltà, titolare di una disciplina per la quale lo studente ha acquisito dei CFU nel corso degli studi. La prova finale, di 6 CFU, consiste nella predisposizione di un elaborato riferito ad una delle discipline del corso oppure relativo ad un progetto di relazioni pubbliche, di comunicazione, di promozione aziendale o territoriale. La tesi può consistere ad esempio: 1) nell approfondimento e nello sviluppo di un esperienza dello studente maturata durante il tirocinio sostenuto nel corso di laurea; 2) in una relazione, con adeguato commento, su un indagine svolta sul campo nell ambito delle relazioni pubbliche; 3) in una proposta progettuale nell ambito delle relazioni pubbliche;
10 4) in un progetto di comunicazione anche su supporto audiovisivo o informatico; 5) in un analisi critica di testi e documenti inerenti le relazioni pubbliche; 6) in una rassegna critica di carattere bibliografico. La tesi, a richiesta del docente o dello studente, può essere redatta in lingua diversa dall italiano per comprovate esigenze didattico-formative proprie del corso di studi interessato ovvero proprie dell argomento oggetto della dissertazione; in tal caso dovrà essere redatto un abstract in italiano. La ripartizione didattica provvederà a calcolare la media in centodecimi degli esami sostenuti, ponderando i punteggi conseguiti e senza tener conto degli esami senza votazione numerica. La commissione di laurea ha a disposizione fino ad un massimo di 6/110 da assegnare alla prova finale (secondo i seguenti parametri: 1-2 punti: giudizio sufficiente, 3-4 punti: giudizio buono, 5-6 punti: giudizio ottimo) e di ulteriori 1/110 che dovrà essere assegnato allo studente che abbia concluso la propria carriera nel rispetto della durata standard. Nel caso di studente che non si laurei nel rispetto della durata standard, tale ulteriore 1 punto potrà essere assegnato in presenza di una carriera arricchita da esperienze formative di particolare rilievo. La lode potrà essere assegnata, con l unanimità dei consensi, solamente nel caso di un giudizio ottimo sul lavoro di tesi. Per tutte le formalità relative alla consegna delle tesi di laurea, alla nomina delle Regolamento Didattico d ateneo e alla prassi seguita per le lauree del vecchio Al termine di quanto esposto dalla Preside si apre un breve dibattito nel quale intervengono, nell ordine, - il Prof. Knapton, il quale lamenta l incapacità di molti studenti a stendere la tesi di laurea per carenze di base ereditate dalla scuola; - il Dott. Driussi dicendo che talvolta succede che il candidato esponga una buona tesi ma mostra carenze di tipo linguistico;
11 - il Prof. Borghello il quale sostiene che certamente occorrerebbe un grosso lavoro di esposizione e di scrittura dell italiano. La Preside risponde di essere d accordo con il Prof. Knapton e ricorda come un rimedio, sia pure parziale, al problema da lui sollevato sia stato ridurre la lunghezza del lavoro, anche se deve purtroppo constatare un generale abbassamento del livello delle tesi. Rivolgendosi al Dott. Driussi, la Preside ricorda poi che nulla vieta di abbassare il livello del voto nel caso di un candidato che denoti carenze linguistiche. Interviene il Prof. Antoni che ricorda che a Gorizia esiste un corso di correzione del testo e chiede come mai non ne esista uno analogo a Udine. La Preside risponde che anche a Udine esiste un corso analogo. Il Consiglio di Facoltà DELIBERA A MAGGIORANZA con il voto contrario dei dott.ri Driussi e Volpi e con l astensione dei proff. Knapton e Ruspanti di approvare il regolamento su esposto.
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