CENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD
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- Emma Iolanda Grimaldi
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1 Azienda Ospedaliera G. Salvini Garbagnate Milanese Unità Operativa di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza. CENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD Direttore: prof. Giuseppe A. Chiarenza 1
2 CENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD La sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è uno dei più comuni disordini dello sviluppo neuropsichico del mabino e dell adolescente, caratterizzato da iperattività, impulsività, incapacità a concentrarsi. 4% La prevalenza del disturbo, a seconda degli studi, si colloca tra il 4% e il 12% con maggiore incidenza nei maschi con un rapporto che varia da 3:1 a 9:1 COSA FA UN BAMBINO CON ADHD? Secondo i criteri del DSM-IV, il disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD) è caratterizzato da due gruppi di sintomi definibili come inattenzione e impulsività/iperattività. In sostanza il bambino è distratto e facilmente distraibile: fatica a concentrarsi; non riesce a portare a termine le azioni intraprese; sembra avere sempre alto in mente; evita le attività che richiedono attenzione; perde oggetti significativi o si dimentica di attività importanti. Il bambino con ADHD tende a passare rapidamente da un attività ad un altra e non riesce ad aspettare il proprio turno in situazioni di gioco e/o gruppo. Infine, ci si trova di fronte ad un bambino iperattivo: è come se fosse mosso da un motorino, con difficoltà a rispettare le regole, i tempi e gli spazi dei compagni, facendo fatica anche a rimanere seduto. In genere tale comportamento diviene evidente prima dei 7 anni e dura da almeno 6 mesi compromettendo il funzionamento del bambino in almeno 2 ambienti (casa, scuola, ambienti di gioco. 2
3 COSA FARE? E importante sottolineare che il bambino con ADHD mette a dura prova le persone che incontra: per questo bisogna capirlo e definire bene il suo tipo di difficoltà per poterlo aiutare con un intervento che coinvolga tutti gli ambiti e le persone che frequenta. Potete avere altre informazioni al sito internet che raggruppa i genitori, gli insegnanti e gli operatori che già hanno affrontato il problema. Ma il primo passo è portarlo presso un Centro che possa riconoscere il disturbo, garantendo poi una adeguata presa in carico. Presa in carico significa iniziare un trattamento globale che investe il bambino, la famiglia, la scuola, ricorrendo, talora, anche alla terapia farmacologica. Diversi studi hanno dimostrato che solo pochi pazienti vengono trattati adeguatamente. In particolare, i motovo di resistenza nei confronti e soprattutto della terapia farmacolgica sono i seguenti: 92% paura degli effetti collaterali dei farmaci; 90% disagio ed insicurezza ad iniziare una terapia senza un esame specifico dell attenzione; 49% problemi non risolti nonostante i trattamenti; 48% sviluppo di effetti collaterali; 30% mancanza di informazione sui rischi dei farmaci; 22% mancanza di informazioni riguardo l ADHD; 15% mancanza di informazioni sui benefici della terapia farmacologica; 12% paura, sfiducia o cattivi rapporti con i medici; 10% incapacità ad ingoiare il farmaco; 8% mancanza di un medico che sia capace di prescrivere i farmaci; 7% costo del trattamento; 5% altri (perdita di tempo prima di avere il trattamento e così via). Appare, quindi, fondamentale un approccio chiaro che spieghi realmente cosa sia un bambino con ADHD e lo valuti anche con strumenti oggettivi che permettano di fornire risposte corrette e quindi terapie adeguate, cioè con un APPROCCIO NEUROPEDAGOGICO. LA NOSTRA UNITA OPERATIVA E STATA INDICATA COME CENTRO DI RIFERIMENTO PER L ADHD 3
4 Il nostro Centro utilizza l APPROCCIO NEUROPEDAGOGICO. Questo approccio consiste nel combinare le indicazioni provenienti da una valutazione multidisciplinare neuropsicofisiologica con una corretta ed esaustiva educazione al fenomeno ADHD. Il protocollo standardizzato, applicato sia in regime di Day Hospital che ambulatoriamente presso la nostra Unità Territoriale, prevede: - VALUTAZIONE CLINICA - VALUTAZIONE PSICOLOGICA attraverso il colloquio e l osservazione clinica, nonché l utilizzo di scale (genitori e insegnanti) e interviste per la definizione del disturbo, la diagnosi differenziale e la comorbilità. - VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA per la determinazione del livello intelletivo e delle capacità di apprendimento. - SOMMINISTRAZIONE DEL TEST COMPUTERIZZATO ANT (Amsterdam Neuropsycological Tasks) che permette la valutazione oggettiva dell attenzione focalizzata, divisa e sostenuta. - VALUTAZIONE NEUROFISIOLOGICA attraverso lo studio dell analisi computerizzata dell elettroencefalogramma (QEEG) che permette, secondo diversi autori, una migliore diagnosi e quindi un migliore approccio terapeutico. Tramite le valutazioni si arriva quindi ad una diagnosi neuropsicologica che ci permette di approdare ad una TERAPIA mirata, con risposte chiare e motivate. Parent Training: consiste nello spiegare, alla luce del profilo neuropsicofisiologico emerso nella fase diagnostica, cos è l ADHD e qual è quindi il quadro presentato dal paziente. Si insegnano quindi ai genitori le regole comportamentali sulla base della Social Learning Theory, delle teorie sul condizionamento e della terapia cognitivo-comportamentale (10 sedute individuali e di gruppo). Saranno inoltre programmati corsi di addestramento al Parent Training. Terapia farmacologica: in base la profilo neuropsicofisiologico emerso nella fase diagnostica, ricorso in casi mirati alla terapia farmacologica (in genere associata a quella psicoeducativa) 4
5 con metilfenidato, atomoxetina o altri farmaci (DH per l introduzione e la dose di prova ; controlli in DH o presso il centro territoriale per valutare gli effetti. Scuola: si prevede la presa di contatto con la realtà scolastica in modo da raccogliere le informazioni necessarie per la diagnosi, informare sui risultati della fase diagnostica e fornire le istruzioni e le indicazioni util per poter trattare adeguatamente il paziene con ADHD con interventi che collaborino efficacemente con gli altri presidi attuati. Controlli longitudinali seriati: permettono di valutare l andamento del paziente con ADHD, la risposta alla terapia e le eventuali necessità che emergono con la crescita del paziente. COME ACCEDERE È possibile contattare il Centro nelle sue diversi sedi, telefonando tra le ore 8,30 e le ore 16,30 dal lunedì al venerdì presso i seguenti numeri telefonici: Polo territoriale di Rho: Via Gorizia 25 Tel Fax Polo Ospedaliero di Rho: Corso Europa 250 Tel /777 - Fax Polo territoriale di Garbagnate Milanese: Via Matteotti 66 Tel Fax: Polo territoriale Paderno/Limbiate: Viale Repubblica 13 Tel Fax
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