ADHD 11 maggio 2015 dr.ssa ANNA MARIA CASSANO
|
|
- Mario Ferrario
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Psicologia Clinica dello Sviluppo Docente: Prof. Pasquale Chianura Anno Accademico ADHD 11 maggio 2015 dr.ssa ANNA MARIA CASSANO
2 Sistemi Diagnostici e Valutazione dei disturbi Il problema della diagnosi psicopatologica in Età evolutiva è particolarmente complesso dal momento che il clinico deve prendere in considerazione una serie di elementi: è fondamentale sempre considerare gli aspetti interpersonali e gli aspetti intrapsichici del soggetto bambino/ soggetto adolescente (i comportamenti, le interazioni,i contesti, le rappresentazioni,le relazioni)a contatto con il sistema di riferimento delle figure significative(le figure genitoriali-famiglia) e il sistema allargato (società, cultura) sia da un punto di vista dello sviluppo normale che dal punto di vista della disfunzionalità.
3 I sistemi di classificazione diagnostica attualmente disponibili non sono sufficienti o meglio non comprendono ancora una visione specifica e dettagliata delle problematiche evolutive in un ottica integrata di tipo relazionale sono sistemi categoriali multi-assiali fondamentalmente centrati sulla rilevazione di sintomi, sindromi e comorbidità, ma ancora poco attenti alle transazioni tra l individuo e l ambiente (sistemi di significati, limiti, risorse).
4 DSM-IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders APA 2000) Classificazione basata su un sistema diagnostico multiassiale,nel senso che per la valutazione tiene conto di vari Assi ciascuno rivolto a uno specifico campo di informazione Asse I Disturbi e sindromi cliniche Asse II Disturbi di personalità e ritardo mentale Asse III Condizioni mediche generali Asse IV Problemi psicosociali e ambientali Asse V Valutazione globale del funzionamento Le diagnosi sono di tipo categoriale per cui si assume che in base ai segni e ai sintomi riscontrati il disturbo sia presente o assente. Possibilità di avere diagnosi multiple(comorbidità)sia nello stesso asse che fra Asse I e II (Asse IV e V sono esempi di valutazione dimensionale cioè relative a un contesto e a un continuum di funzionamento(processi normali- processi patologici)in cui collocare le problematiche del soggetto
5 Il deficit di attenzione e iperattività rappresenta un disturbo emergente nell ambito della psichiatria dell età evolutiva, sia in termini scientifici che clinici. La sua diffusione, l impatto sulla famiglia e sulla scuola rendono necessario estendere il più possibile le conoscenze relative al disturbo, per evitare equivoci diagnostici ed errori terapeutici.
6 L ADHD rappresenta una delle condizioni psicopatologiche più frequenti, più studiate e più controverse della psichiatria evolutiva. La fenomenologia clinica di questo disturbo pone una domanda implicita su quale sia il vero confine tra normalità e patologia nei comportamenti di un bambino. Il rischio di applicare una etichetta solo in base alle scarse capacità di contenimento genitoriale o degli insegnanti o solo in base a dettami culturali, è molto alto.
7 Il criterio che ci consente di fare diagnosi è quello di pervasività, unitamente ai livelli di sofferenza (esplicita ed implicita) del bambino.
8 Disturbo da deficit di attenzione/iperattività(adhd): disturbo da comportamento dirompente che comprende sintomi di disattenzione, iperattività e impulsività. I sintomi devono essere presenti prima dei 7 anni,e interferire con il funzionamento in almeno due contesti (scuola,casa) 18 sintomi caratterizzanti secondo il DSM IV scala SDAI (Gli item dispari riguardano i problemi di attenzione; quelli pari iperattività) 1)Difficoltà di attenzione dei dettagli 2)Agita mani e piedi quando è seduto 3)Difficoltà a mantenere l attenzione 4)Non riesce a stare seduto 5)Quando gli si parla sembra non ascoltare 6)E irrequieto e corre ovunque 7)Non segue le istruzioni ricevute 8)Difficoltà in attività tranquille 9)Difficoltà a organizzare il lavoro
9 10)E in continuo movimento 11)Non si impegna in attività prolungate 12)Parla eccessivamente 13)Perde oggetti necessari per l attività 14)Risponde precipitosamente 15)Distratto da stimoli esterni 16)Difficoltà ad aspettare il turno 17)Dimentica di fare le cose 18)E invadente con le altre persone
10 ADHD tipo combinato: quando un bambino presenta almeno sei sintomi di disattenzione e sei sintomi di iperattività e/o impulsività); ADHD tipo con disattenzione prevalente: almeno sei sintomi di disattenzione ma meno di sei sintomi iperattività/impulsività; ADHD tipo iperattività/impulsività prevalente quando presenta almeno sei sintomi di iperattività/impulsività ma meno di sei sintomi di disattenzione; ADHD tipo NAS. Comorbidità: DC e DOP; disturbi apprendimento
11 EPIDEMIOLOGIA Nonostante le divergenze che talune matrici possono comportare, si può affermare che l ADHD è la sindrome cognitivo-comportamentale più frequente in età scolare, con un tasso medio di prevalenza sulla popolazione che oscilla tra il 2% e il 5%, con un rapporto M:F=3:1.
12 CARATTERISTICHE CLINICHE. Il nucleo psicopatologico centrale dell ADHD è rappresentato da eccessiva attività motoria, inattenzione e impulsività; questi bambini mostrano una costante, incongrua e afinalistica attività motoria che riescono ad inibire con grande difficoltà e solo per poco tempo. Lo stato di tensione ed irrequietezza si evidenzia anche quando il bambino è occupato in altre attività, cognitive, ludiche, con movimenti automatici delle mani tipo tamburellare, muovere dita, battere, oscillare. È impossibile stare fermo o seduto, seguire le istruzioni o le regole. Quando gli si parla tende a guardare da un altra parte, è frequente che richieda le stesse informazioni.
13 A scuola si evidenziano errori di distrazione; i compiti scritti appaiono contraddistinti da delezioni di parole; appaiono sbadati, dimenticano il materiale e perdono spesso effetti personali. Hanno difficoltà a cominciare e a finire un compito; nel gioco strutturato tendono ad estraniarsi e a non seguire le regole o le mansioni condivise. Facilmente si espongono a pericoli fisici, e nella storia clinica si registrano traumi e fratture.
14 È da sottolineare che le difficoltà cambiano nel corso del tempo, e il quadro psicopatologico può virare dalla componente impulsiva e ipercinetica nell età prescolare, alla componente disattentiva dell epoca scolare. In adolescenza la componente motoria mostra una minore pervasività, mentre permangono i sintomi disattentivi e impulsivi (togliere la parola, interrompere l interlocutore, etc.).
15 DECORSO CLINICO. In passato si consideravano i sintomi dell ADHD una condizione transitoria, oggi è considerato una patologia life span, ovvero che accompagna l individuo nel corso della sua vita, con un viraggio fino all età adulta, con sentimenti di irrequietezza interiore e impulsività, con il rischio di basse performance scolastiche e lavorative, ricorso e abuso di sostanze, frequenti incidenti stradali. La prognosi è più severa per il sottotipo iperattivo-impulsivo quando è presente in comorbidità un DISTURBO DI CONDOTTA O DI APPRENDIMENTO. Ovviamente i rinforzi provenienti dall ambiente contribuiscono ad un esito sfavorevole in tal senso.
16 EZIOLOGIA. Uno studio del 1996 con RMN strutturale ha permesso di evidenziare come il volume cerebrale, ovvero corteccia frontale e prefrontale destra, nuclei della base (nucleo caudato e globus pallidus) e cervelletto apparivano ridotti di volume. Al centro della questione vi sono dei geni legati alla regolazione della via dopaminergica, serotoninergica e noradrenergica. Non vi è un singolo gene alla base del disfunzionamento nell ADHD ma un gruppo di geni che può modulare un certo numero di fenotipi e pattern comportamentali.
17 EZIOLOGIA. Il coinvolgimento delle catecolamine (dopamina, adrenalina, noradrenalina) nella genesi dell ADHD è supportato dalla psicofarmacologia, in quanto il trattamento dell ADHD si incentra sull uso di farmaci noti come psicostimolanti. A bassi dosaggi questi farmaci sono in grado di bloccare il trasportatore della dopamina e quindi aumentano la disponibilità di dopamina per la trasmissione del segnale.
18 FATTORI AMBIENTALI. I fattori ambientali giocano un ruolo importante nella genesi della sindrome. Sono collegati all ADHD: la nascita prematura, l uso di alcool e tabacco da parte della madre, l esposizione a elevate quantità di piombo nella prima infanzia, le lesioni cerebrali, soprattutto quelle che coinvolgono la corteccia pre-frontale. Recentemente sono stati pubblicati i risultati di una ricerca sul ruolo di alcuni coloranti alimentari nel determinare l ADHD: l argomento è tuttora dibattuto. L ambiente ha un impatto variabile nella genesi del disturbo di concentrazione, come per altri disturbi di condotta a base emotivoeducazionale. L esperienza esistenziale del bambino con disturbo di concentrazione, caratterizzato da insuccessi e frustrazioni nel campo relazionale, sociale e scolastico, potrà determinare disturbi comportamentali secondari su base psico-emotiva, che spesso accentuano gli stessi sintomi di iperattività e impulsività con cui il disturbo si presenta. La patogenesi dell intero sistema di sintomi dell ADHD si può considerare effetto dell interazione di fattori neuro-biologici e psicosociali, mediata da un disturbo dello sviluppo cognitivo-emotivo che assume un ruolo centrale.
19 TRATTAMENTO. La presa in carico è a lungo termine e multimodale in quanto l obiettivo non è solo ridurre la sintomatologia dirompente e/o disattentiva; l obiettivo generale è il recupero e il miglioramento di funzioni quali il deficit sociale, i sentimenti depressivi, le difficoltà scolastiche. Per approccio integrato si fa rifermento a trattamenti psicofarmacologici, psicoterapici, supporto scolastico e supporto parentale.
20 TRATTAMENTO. Numerosissimi studi confermano l efficacia del Metilfenidato (Ritalin). I farmaci stimolanti mostrano un rapido effetto (mezz ora dopo l assunzione) e un rapido esaurimento (entro 4 ore). Agiscono direttamente sul SNC modulando la ricaptazione della dopamina e/o della noradrenalina nelle regioni del circuito fronto-striatale, deputate appunto alle funzioni esecutive. Oppure con Atomoxetina (Strattera), farmaco non stimolante, inibitore selettivo del meccanismo di trasporto presinaptico della noradrenalina. La molecola non presenta un azione diretta sui trasportatori della serotonina o della dopamina.
21 «Rapporto ISTISAN 08/35 Tabella 7», pg. 12. Interventi non farmacologici nei pazienti del Registro ADHD Counseling 48,2 Parent training 40,1 Child training 26,5 Altro 22,6 Terapia cognitivo-comportamentale 21,0 Terapia familiare 6,9 Psicoterapia psicodinamica 6,1 1
22 TRATTAMENTO. La terapia comportamentale e la terapia familiare sono validi ausili alla terapia farmacologica, il loro obiettivo è rimodulare la possibilità di risposta al comportamento del bambino, nelle sue componenti emotive e comportamentali. L obiettivo del parent training è insegnare ai genitori come rinforzare i comportamenti positivi del bambino, ridurre l uso di strategie punitive. Migliorando la relazione genitore bambino si interviene sugli stimoli ambientali che diventano meno stressanti.
23 TRATTAMENTO. Le terapie cognitivo-comportamentali dirette al bambino mirano all aumento delle capacità di autocontrollo, attraverso l apprendimento di strategie di autoistruzione. Attraverso il problem solving il bambino/adolescente acquisisce capacità di riconoscere un problema, generare soluzioni alternative, pianificare sequenze comportamentali, verificare la nuova struttura.
24 TRATTAMENTO. Il lavoro con la scuola è indispensabile in quanto integra i precedenti: spiegare il disturbo agli insegnanti, fornire loro una nuova griglia di lettura del mondo del bambino/adolescente. Utile anche rivedere il funzionamento del gruppo classe in virtù del funzionamento del singolo bambino/ragazzo.
I criteri del DSM-IV
La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano
DettagliRilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB
Rilevazione alunni con sospetto di ADHD ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVE DISTURB Questionario richiesto alla scuola dall UST relativo a : MODALITA DI INTERVENTO (PROTOCOLLO) MAPPATURA DEGLI ALUNNI CON ADHD
DettagliADHD: AttentionalDeficit HyperactivityDisorder
1 1. COS E ADHD: AttentionalDeficit HyperactivityDisorder E Un disturbo evolutivo dell autoregolazione del comportamento che si manifesta soprattutto con difficoltà di mantenimento dell attenzione, gestione
DettagliFORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI TENUTA DA DOTT.SSA PAOLA MOROSINI DOTT.SSA ARIANNA BORCHIA DOTT.SSA TATIANA QUINTINI 24 E 31 OTTOBRE 2012
FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI TENUTA DA DOTT.SSA PAOLA MOROSINI DOTT.SSA ARIANNA BORCHIA DOTT.SSA TATIANA QUINTINI 24 E 31 OTTOBRE 2012 Cosa é l ADHD? Il Disturbo da Deficit dell attenzione ed iperattività,
DettagliDISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività
DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività
DettagliCENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD
Azienda Ospedaliera G. Salvini Garbagnate Milanese Unità Operativa di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza. CENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD Direttore: prof. Giuseppe
DettagliNEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT
Cagliari Iglesias - Olbia NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Dr.ssa Sabrina Cesetti Qualsiasi bambino (e la gran parte degli adulti) tende a distrarsi e a commettere
DettagliRASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE
RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE Ufficio stampa CB-Com Milano COMUNICATO STAMPA Convegno della Società Italiana di Psichiatria: costituto l Italian Board for Information and Study of Adult ADHD (IBISa-ADHD)
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliClaudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA
Centro Territoriale per l Integrazione degli alunni con disabilità Treviso Centro Claudio Vio psicologo-psicoterapeuta UO di NPI San Donà di Piave, Direttivo AIRIPA Attention Deficit Hyperactivity Disorders
DettagliL ALUNNO CON DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA : COME INTERVENIRE NELLA SCUOLA?
L ALUNNO CON DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA : COME INTERVENIRE NELLA SCUOLA? ADHD: STRUTTURARE L AMBIENTE E MIGLIORARE IL COMPORTAMENTO CTI ADRIA ROVIGO E BADIA POLESINE INCONTRI LABORATORIALI
DettagliQuando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI
Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e
DettagliAPPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON
APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON IPERATTIVITÀ E DI UN PERCORSO DI PARENT TRAINING RIVOLTO AI GENITORI Laura Vanzin,
DettagliADHD: il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività COME AGIRE A SCUOLA E A CASA
ADHD: il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività COME AGIRE A SCUOLA E A CASA Seconda lezione Le manifestazioni dell ADHD Non lancerò più le penne di Marco Laura Barbirato psicologa dell apprendimento
DettagliLE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:
LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL
DettagliBen-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti
Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti
DettagliI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE / IPERATTIVITA. 1. Che cos è l ADHD Il Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (DDAI), conosciuto anche con
DettagliLaura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto
DettagliS.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo
S.C. di NPI ASL CN 1- Savigliano Fossano Saluzzo D.ssa Francesca Ragazzo Descrivere cosa si prova a vivere con un bambino ADHD è inspiegabile: è un rapporto fatto di odioamore, un sentimento nuovo tutto
DettagliASD Disturbo dello spettro autistico
ASD Disturbo dello spettro autistico Nel 2010 negli Stati Uniti ad 1 bambino ogni 68 è stata fatta una diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA), segnando un aumento del 30% rispetto a due anni
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliDifficoltà e Disturbi Specifici dell Apprendimento
DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO Quando è difficile imparare ad apprendere. Difficoltà e Disturbi Specifici dell Apprendimento DSA DIFFICOLTA d APPRENDIMENTO Deficit cognitivi RM D. strumentali D. Psicopat.
DettagliWORKSHOP TRATTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA : UN' INTEGRAZIONE TRA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ED EMDR. ROMA, 21-22 ottobre 2016
Scuola di Psicoterapia Cognitiva s.r.l Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Direttore: Prof. Francesco Mancini WORKSHOP Associazione di Psicologia Cognitiva TRATTAMENTO
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliLa Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15
La Terapia Farmacologica Introduzione - Non esistono farmaci specifici per la cura dell autismo: non esistono cioé farmaci attivi sul disturbo dello sviluppo in sé; - L approccio farmacologico ha valenza
DettagliI disturbi di comprensione del testo scritto
I disturbi di comprensione del testo scritto Le difficoltà nella comprensione del testo sono pervasive e difficili da identificare. L insegnante avverte una sensazione di disagio nell interazione con il
DettagliI Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini
I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà
DettagliI DISTURBI DA DEFICT DI ATTENZIONE CON IPERATTIVITA (ADHD o DDAI) Corso di formazione per docenti della scuola di base.
I DISTURBI DA DEFICT DI ATTENZIONE CON IPERATTIVITA (ADHD o DDAI) Corso di formazione per docenti della scuola di base Laura Barbirato Febbraio/marzo 2011 1 Esistono i Disturbi da Deficit di Attenzione
DettagliCLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
CLASSIFICAZIONI E DIAGNOSI IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE Dott.ssa Luisa Calliari Rovereto, 9 ottobre 2008 1 REGOLAMENTO PER FAVORIRE L INTEGRAZIONE E L INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliAttention Deficit Hyperactivity Disorder
Attention Deficit Hyperactivity Disorder ADHD Disturbo da deficit dell attenzione con iperattività/impulsività Dott.ssa Caterina Rosa Dott.ssa Elisa D Agati Neuropsichiatria Infantile Università di Roma
Dettagliprof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 1
prof.sse SOMMA M.- PIAZZOLLA M. 1 Definizione dell adhd (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) L ADHD è un disordine dello sviluppo neuropsichico dello studente caratterizzato da incapacità a mantenere
DettagliBreve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati
Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Sistemi Internazionali di classificazione dei disturbi mentali Il
DettagliIndennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19
Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione
DettagliRenzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.
Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliQual è il ruolo del Pediatra nel caso di un bambino con sospetto ADHD?
ADHD - Introduzione L ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è un disturbo dello sviluppo caratterizzato da: inattenzione, impulsività e iperattività motoria. Questi comportamenti, inappropriati
DettagliSocietà Italiana di Psicoterapia Integrata per lo Sviluppo Sociale 1 LEZIONE - 2 ottobre 2010 9,30 Presentazione del Master 10,30
1 LEZIONE - 2 ottobre 2010 9,30 Presentazione del Master Obiettivi, modalità didattiche, progetti di ricerca-intervento. 10,30 Il disagio psico-sociale. Definizione, ricerche, statistiche, dati per comprendere
DettagliDEFICIT D ATTENZIONE E IPERATTIVITA. ADHD o DDA/I
DEFICIT D ATTENZIONE E IPERATTIVITA ADHD o DDA/I *COSA E? *Disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria *Ha un esordio precoce *È più frequente nei maschi
DettagliRISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE
DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE
DettagliSeminario Un ponte tra Ospedale e territorio
Seminario Un ponte tra Ospedale e territorio Prof.ssa A. Peloso Tipologie e necessità degli adolescenti ultraquattordicenni in carico al Servizio di Degenza Ospedaliera Chi sono? Presentano sottodiverse
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte
DettagliFallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker
Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali
DettagliREGIONAL UPDATE. Antidepressivi tra spesa, appropriatezza e indicatori QUESTIONARIO DI PERCEZIONE
REGIONAL UPDATE Antidepressivi tra spesa, appropriatezza e indicatori QUESTIONARIO DI PERCEZIONE COGNOME NOME REGIONE ETA QUALIFICA: A: Psichiatra Neurologo Geriatra Farmacista Altro: B: Direttore Dirigente
DettagliCentro Regionale di riferimento per lo studio, la diagnosi e la cura dell ADHD
AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO Ospedali: Legnano - Cuggiono - Magenta - Abbiategrasso Centro Regionale di riferimento per lo studio, la diagnosi e la cura dell ADHD Responsabile: Dr.ssa
DettagliAspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliF 81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche
GESUNDHEITSBEZIRK MERAN COMPRENSORIO SANITARIO DI MERANO Krankenhaus Meran Ospedale di Merano Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit Ambulatorio Specialistico F 81 Disturbi evolutivi specifici delle
DettagliMichele Procacci Antonino Carcione Michele Procacci, Antonino Carcione, Giuseppe Nicolò Terzo Centro Psicoterapia Cognitiva Roma Scuola di Psicoterapia Cognitiva (S.P.C.) procacci@terzocentro.it I CAMBIAMENTI
DettagliIl Disturbo da deficit di attenzione/ iperattività
Il Disturbo da deficit di attenzione/ iperattività Dott.ssa Sara Bernardelli Psicologa-Psicoterapeuta SPC-Scuola di Psicoterapia Cognitiva Cos è il disturbo da deficit di attenzione/ iperattività Alessandro
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliUOC PSICOLOGIA. Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD)
UOC PSICOLOGIA Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) Dr.ssa Annalisa Antichi (Conferenza Dipartimento DSMD, 25/6/15) L intervento psicologico mira al potenziamento
DettagliEMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE
EMNUELE GGLIRDINI ILIT COGNITIVE Programma di potenziamento e recupero Vol. 5 COGNIZIONE NUMERIC 4 4 4 4 La serie di volumi bilità cognitive è dedicata a specifici processi e abilità mentali (Percezione
DettagliSintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico agli elementi
DettagliSERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA E COUNSELING
SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA E COUNSELING PER STUDENTI E PERSONALE LUMSA Il Servizio di Psicologia clinica nasce dalla collaborazione scientifica tra il Corso di laurea in Psicologia della LUMSA e il
DettagliI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCONTRO GENITORI CHIUSA PESIO Aprile 2015 Dott. ALESSANDRO MARANGI CORRELAZIONE (provvisoria) TRA MINORAZIONE e HANDICAP Legge 104/1992: è persona handicappata colui che presenta
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliLa genitorialità e le sue configurazioni: il ruolo del transgenerazionale
Seminari di approfondimento sulla conduzione di gruppi con bambini, adolescenti e genitori con l uso di tecniche psicodrammatiche e di oggetti mediatori La genitorialità e le sue configurazioni: il ruolo
DettagliOggetto: Corsi approfondimento a.s. 2012/13 per insegnanti di sostegno e curricolari di ogni ordine e Grado - CALENDARIO
Corso A. De Gasperi, 40 12100 CUNEO tel 0171/318.411 fax 0171/318.506 usp.cn@istruzione.it Ufficio Sostegno alla Persona Prot. n. 151/A36b Cuneo, 8 gennaio 2013 Ai Dirigenti Scolastici Ai docenti referenti
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliDALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO
DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO Classificazione Blaszczynski (1991, 2000) Tre tipologie giocatori Giocatori patologici non patologici Giocatori emotivamente disturbati Giocatori con correlati biologici Tratto
DettagliProgetto S.O.S. Autismi
Progetto S.O.S. Autismi 2013/2014 in collaborazione con: con il contributo di: No Profit Il programma di intervento e di ricerca e' rivolto a 30 bambini/ragazzi (2-16 anni) con diagnosi di Disturbo dello
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliScuola Primaria di Marrubiu
Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA
DettagliI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli Il disagio in età evolutiva Il disagio in età evolutiva ha origine dall interazione tra diverse variabili
DettagliC.S.A.M. O.N.L.U.S. Cooperativa Sociale Arti e Mestieri. n 184150 Medaglia d Oro CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE
CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE (Richiesto l accreditamento ECM per Medici, Psichiatri, Psicologi e Psicoterapeuti) 27 Settembre 2008 Sede del Congresso: Centro di Aiuto Psicologico Associazione
Dettaglia cura dott.ssa Maria Cristina Theis
Essere genitori «nell era digitale: implicazioni delle nuove tecnologie (internet, cellulari, televisione, videogiochi) nella crescita dei bambini e modalità di approccio al loro utilizzo. a cura dott.ssa
DettagliLEGGERE PEDAGOGICAMENTE Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI): un approccio pedagogico-clinico ai disturbi dell apprendimento.
A CURA DI IGNAZIO LICCIARDI LEGGERE PEDAGOGICAMENTE Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (DDAI): un approccio pedagogico-clinico ai disturbi dell apprendimento. di Angelina Albano biblìon COLLANA
DettagliEducazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
DettagliLE FAMIGLIE DI NASCITA
Torino 20.03.2014 LE FAMIGLIE DI NASCITA Carla Montangero educatrice professionale Servizio educativo del Progetto Neonati Comune di Torino COSA DICE LA LEGGE, CORNICE NORMATIVA LEGGE 184/83 modificata
DettagliELENCO CENTRI ACCREDITATI PER VALUTAZIONE ALUNNI CON DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO, DISTURBI SPECIFICI, DISABILITA E PROBLEMATICHE DI VARIO GENERE
ELENCO CENTRI ACCREDITATI PER VALUTAZIONE ALUNNI CON DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO, DISTURBI SPECIFICI, DISABILITA E PROBLEMATICHE DI VARIO GENERE CENTRO Lab.D.A. Laboratorio per i Disturbi dell'apprendimento
DettagliIL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro
IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta Valeria Aquaro E essenzialmente un attività di AIUTO, con proprie e specifiche caratteristiche. Si è sviluppata a partire dagli anni 60 come fenomeno sociale
DettagliIstituto Comprensivo B.C. Ferrini Anno scolastico 2007-08. Le prove: cosa sono, come si svolgono, cosa accade dopo.
Istituto Comprensivo B.C. Ferrini Anno scolastico 2007-08 2 Incontro informativo per i Genitori: Le prove: cosa sono, come si svolgono, cosa accade dopo. Progetto di monitoraggio delle capacità di lettoscrittura
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
ENTE: CENTRO STUDI ERICKSON PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Periodo II Quadrimestre 2009/2010
DettagliData di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015
Data di pubblicazione ottobre 2011 Data di aggiornamento ottobre 2015 LINEA GUIDA Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti Critiche infondate Critiche pertinenti
DettagliEquipe del Centro Clinico Cavour
V Equipe del Centro Clinico Cavour Tarcisio Sartori Elisa Melgazzi Alice Miglioli Chiara Pasotti Annalisa Pintossi Claudia Zanardini Comunità scientifiche di riferimento AIRIPA: Associazione Italiana per
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliPSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo
22 maggio 2010 PSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo Valutazione dei vari strumenti alternativi e/o complementari nell approccio alla disabilità intellettiva
DettagliDalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test
Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO PROGETTO SALUTE ED. ALL AFFETTIVITÀ ALLA SESSUALITÀ E ALLA RELAZIONE A. S. 2013-2014 1 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 1. Titolo del progetto Educazione Salute Educazione
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliSCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI
SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF
DettagliLIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14
LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 1 Psicologia dell età evolutiva Per molto tempo l oggetto principale è stato lo sviluppo dalla nascita alla fine dell adolescenza Necessità pratiche: Ø
DettagliOrdinanza del DFI sull entità e l accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche
Ordinanza del DFI sull entità e l accreditamento dei cicli di perfezionamento delle professioni psicologiche (OEAc-LPPsi) Modifica del 18 novembre 2015 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina:
DettagliLa comunicazione medico-paziente
La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente
DettagliLa lezione frontale. Tortona 04/04/2012. Organizzare un corso di formazione nell ASL AL - M. Crotti. La lezione frontale
Tortona 04/04/2012 1 I principali obiettivi didattici: 1. Conoscenza di: nozioni e procedure concetti 2. Capacità: operative-manuali intellettuali, di risolvere problemi intellettuali, di risolvere problemi
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliI Disturbi Specifici dell Apprendimento. A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu
I Disturbi Specifici dell Apprendimento A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu Programma degli incontri I Incontro I Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) e la Dislessia Introduzione ai DSA (caratteristiche
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliPIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PROGETTO PSICOLOGICO 1. TITOLO DEL PROGETTO
Istituto Comprensivo Bordighera Via Pelloux, 32-18012 Bordighera IM PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PROGETTO PSICOLOGICO 1. TITOLO DEL PROGETTO SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA PER ALUNNI, DOCENTI,
DettagliADOZIONE E ADHD. S. Giribone, I. Maraucci, D. Besana. SOC Neuropsichiatria Infantile Azienda Ospedaliera Alessandria
ADOZIONE E ADHD S. Giribone, I. Maraucci, D. Besana SOC Neuropsichiatria Infantile Azienda Ospedaliera Alessandria Razionale dello studio 1. Riscontro nella nostra casistica di un elevato numero di pz
DettagliLe competenze dell infermiere in tutte le fasi del PDTA per pazienti con tumore della prostata I bisogni del paziente nelle varie fasi del percorso
Le competenze dell infermiere in tutte le fasi del PDTA per pazienti con tumore della prostata I bisogni del paziente nelle varie fasi del percorso Anna Rita De Luigi e Rita Reggiani 10 dicembre 2014 Perché
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliTipologie di BES e problemi diagnostici di confine con i DSA
Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Direttore: Prof. Cesare Cornoldi Tipologie di BES e problemi diagnostici di confine con i DSA www.labda-spinoff.it 0498209059/3284366766
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliI FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea
I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA Corso di Laurea Infermieristica D Presidente Prof. Rengo Mario Tesi di Laurea ASSISTENZA AL PAZIENTE TOSSICODIPENDENTE CON DOPPIA DIAGNOSI RELATORE Prof. Saverio Pompili
Dettagli