L Educazione Terapeutica alla Persona assistita e caregiver a domicilio nella Prevenzione e trattamento delle Lesioni Cutanee.

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1 L Educazione Terapeutica alla Persona assistita e caregiver a domicilio nella Prevenzione e trattamento delle Lesioni Cutanee. Abano 26 ottobre 2013 Chiara Pegoraro Servizio Per le Professioni Sanitarie Area Territoriale

2 REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA PADOVA AZIENDA ULSS 16 PADOVA SERVIZIO PER LE PROFESSIONI SANITARIE EDUCAZIONE TERAPEUTICA: Esperienza applicativa presso i Servizi Infermieristici di Assistenza Domiciliare dell ULSS 16 di PADOVA Progetto di miglioramento: elaborazione ed implementazione di Piani Educativi come strumenti operativi per la presa in carico della persona assistita 2

3 CONTESTO GENERALE CSC ROV MES VEG TEOTOR SAC MON RUB SEL LIM ABA ALB MAS PD Popolazione 1/01/2013 = CAD PSN CAS NOV POL SAO LEG BRU SAP PON PDS ARZ COR Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Distretto 4 Distretto 5 Distretto 6 COD 3

4 CONTESTO GENERALE: persone assistite Invecchiamento della Popolazione; patolologie croniche co prevalenza di patologie croniche la disabilità; la non-autosufficienza. Bisogni socio-sanitari complessi.. della vita quotidiana (ADL) e nuove nuovepersone assistite con con problema di di salute salute Integrità Cutanea nei nei sei sei Distretti Socio Socio Sanitari anno anno

5 CONTESTO: Servizio Infermieristico Assistenza Domiciliare Assistenza Domiciliare Integrata Valutazione multidimensionale. Prendersi cura dell assistito/famiglia/caregiver. Progettazione e attuazione del miglior percorso di cura. Continuità assistenziale Progettazione e attuazione del miglior percorso di cura. 5

6 s IL SISTEMA INFORMATIVO SID-ADI Sistema Informativo Distrettuale informatizzato Assistenza Domiciliare Integrata Documentazione infermieristica domiciliare Piani Assistenziali Standard 6

7 Problemi di salute (codice numerico singolo) e Bisogni di salute (codice numerico doppio separato da una virgola) 1- progettualità assistenziale 6- integrità cutanea 11- stato terminabilità oncologico 1,01 valutazione monoprofessionale 6,01 educazione terapeutica teorica pratica 11,01 relazione d'aiuto 1,02 valutazione multidisciplinare 6,02 trattamento lesioni decubito I e II grado 11,02 gestione dolore 2- rischio infettivo 6,03 trattamento lesioni decubito III e IV grado 11,03 supporto al lutto 2,01 educazione terapeutica teorica pratica 6,04 trattamento ulcere trofiche 12- disabilità / handicap con potenziale residuo 2,02 gestione procedure di prevenzione 6,05 trattamento ferite chirurgiche 12,01 prescrizione, addestramento, collaudo ausili 3- respiratori 7- riposo sonno 3,01 educazione terapeutica teorica pratica 7,01educazione terapeutica teorica 12,02 trattamento riabilitativo post acuto paz neurologico 12,03 trattamento riabilitativo post acuto paz ortopedico 3,02 gestione ossigeno terapia 8- alterazione della relazione, del coping e della tolleranza allo stress 12,04 trattamento riabilitativo post acuto paz altre patologie 3,03 gestione tracheostomia 8,01 educazione terapeutica teorica 12,05 trattamento patologie della comunicazione 3,04 gestione ventilazione invasiva 9- procedure diagnostiche 3,05 gestione broncoaspirazione 9,01 educazione terapeutica teorica pratica 12,06 trattamento riattivativo di sindrome da alettamento recente 12,07 cicli riabilitativi per peggioramento o prevenzione di complicanze 4- alimentazione 9,02 rilevazione parametri vitali e fisici 12,08 educazione ed addestramento 4,01 educazione terapeutica teorica pratica 9,03 prelievo venoso 13- disabilità handicap 4,02 gestione alimentazione per OS 9,04 prelievo materiale organico per microbiologia 13,01 supervisione continua 4,03 gestione SNG 9,05 prelievo arterioso per emogasanalisi 13,02 assistenza nelle ADL 4,04 gestione PEG 9,06 ECG 13,03 assistenza nelle IADL 4,05 gestione alimentazione parenterale 9,07 telemetria 13,04 accompagnamento/ trasporti fuori casa 5- eliminazione urinaria/intestinale 10- procedure terapeutiche 5,01 educazione terapeutica teorica pratica 10,01 educazione terapeutica teorica pratica 5,02 gestione cateterismo vescicale 10,02 terapia intramuscolare e sottocutanea 5,03 gestione urostomia 10,03 gestione CVC / Porth-cath 5,04 clistere evacuativo 10,04 gestione terapia infusiva periferiche 5,05 gestione stomia 10,05 gestione cateterismo peridurale 10,06 gestione terapia con microinfusori / elastomeri

8 PROBLEMA la modalità operativa con cui si realizza l intervento educativo nel momento in cui se ne ravvede il bisogno nell assistito o caregiver risultava non essere omogenea. Nel sistema informativo SID-ADI se si imputa il dato relativo al bisogno di educazione teorico pratica si constatava come esso abbia un decorso temporale molto lungo, rimanendo aperto per quasi tutta la presa in carico dell assistito. Si era evidenziata, altresì, una carenza di materiale informativo a supporto della progettazione e dell esercizio dell intervento educativo stesso effettuato dall infermiere a domicilio. 8

9 EDUCAZIONE = INFORMAZIONE? L educazione non è insegnare, istruire, informare, consigliare, persuadere... è l arte di aiutare gli adulti ad apprendere (Knowles) è aiutare le persone ad imparare (J.F.Assal) è motivare la persona a cambiare (K.King) 9

10 EDUCAZIONE TERAPEUTICA L educazione terapeutica è un processo attivo, strutturato, che parte da una identificazione di un bisogno educativo e attraverso una pianificazione, attuazione e valutazione dello stesso conferisce alla persona e/o caregiver le abilità necessarie alla propria autocura, responsabilizzandoli e coinvolgendoli a collaborare per migliorare la loro qualità di vita, riducendo le complicanze, ottimizzando la gestione dell assistenza sanitaria. 10

11 L EDUCAZIONE è una pratica complessa che implica: una diagnosi educativa la scelta di obiettivi di apprendimento l applicazione di tecniche di insegnamento una valutazione pertinente Analisi Analisi del del bisogno bisogno Progettazione Progettazione Valutazione Valutazione Attuazione Attuazione SERVIZIO PROFESSIONI SANITARIE ULSS 16 PADOVA

12 OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO Migliorare la qualità dell intervento educativo infermieristico offerto alla persona e/o caregiver assistita in ADI OBIETTIVI Condividere una istruzione operativa che uniformi operativamente la metodologia utilizzata dagli infermieri nell intervento educativo fornito ai pazienti a domicilio Elaborare e licenziare materiale informativo di supporto dell intervento di educazione terapeutica effettuato dall infermiere Implementare la conduzione dell intervento educativo infermieristico effettuato dall infermiere 12

13 UU.OO COINVOLTE e N. OPERATORI UU.OO SIAD N 1 SIAD N 2 SIAD N 3 SIAD N 4 SIAD N 5 n. Coord Inf.co n. Infermieri n. OSS

14 STRATEGIE Formazione del personale infermieristico sulla metodologia dell educazione terapeutica. Creazione gruppo di lavoro nel Siad per rendere operativa e strutturata la metodologia dell educazione terapeutica. 14

15 MODALITÀ ATTUATIVA INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO (I) 1. L Infermiere durante il primo accesso al domicilio dell assistito accerta, attraverso un colloquio strutturato, le conoscenze-abilità possedute dall assistito e/o caregiver seguendo la scheda di diagnosi-valutazione educativa specifica per tematica di interesse (vedi) per capire quante informazioni si sono ricevute in ambiente ospedaliero. 1. Il primo accesso serve per identificare le conoscenze (sapere), le abilità (saper fare) e gli atteggiamenti (saper essere) rispetto alla autogestione di alcuni trattamenti. Si tratta quindi di una fotografia dello stato attuale della persona assistita/caregiver. 15

16 MODALITÀ ATTUATIVA INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO (II) 1. Se emerge una carenza conoscitiva e/o di abilità da parte dell assistito/ caregiver (rappresentata dagli items NO emersi dalla scheda di diagnosi-valutazione educativa specifica) si programma insieme un prossimo accesso o si decide di prolungare l accesso domiciliare per effettuare un INTERVENTO INFERMIERISTICO EDUCATIVO STRUTTURATO 16

17 MODALITÀ ATTUATIVA INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO (III) INTERVENTO INFERMIERISTICO EDUCATIVO STRUTTURATO (da farsi subito o al successivo accesso): a. Consegna e lettura assistita della guida informativa (vedi) in base alla tematica oggetto di interesse (guida_lesioni da pressione_proposta 2013) b. Presa visione dei materiali e dei presidi necessari per l autogestione a domicilio. c. Dimostrazione pratica da parte dell infermiere delle tecniche necessarie. d. Insegnare a riconoscere eventuali segni e sintomi di complicanze. SERVIZIO PROFESSIONI SANITARIE ULSS 16 PADOVA 17

18 18

19 MODALITÀ ATTUATIVA INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO (IV) 1. L infermiere effettua una seconda valutazione a distanza, con ulteriore accesso domiciliare, sempre indagando, attraverso un colloquio strutturato, le conoscenze-abilità possedute dall assistito e/o caregiver, sempre seguendo la scheda di diagnosi-valutazione educativa specifica per tematica di interesse. Questa rivalutazione orienterà i successivi interventi educativi sugli aspetti ancora poco chiari o non appresi sufficientemente. 19

20 MODALITÀ ATTUATIVA INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO (IV) 1. La seconda valutazione sull efficacia dell intervento educativo deve svolgersi indicativamente entro un minimo di 7 giorni ed un massimo di 15 giorni. massimo entro 15 giorni per intervento educativo per gestione del catetere vescicale massimo entro 7 giorni per intervento educativo per gestione delle lesioni da pressione massimo entro 7 giorni per intervento educativo per gestione delle stomie (colonstomia, ileostomia, urostomia) massimo 7 giorni per intervento educativo per gestione della NE - PEG 7 giorni per intervento educativo per gestione della tracheotomia 20

21 MODALITÀ ATTUATIVA INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO (V) 1. L infermiere effettua la terza rivalutazione indicativamente dopo un minimo di 15 ed un massimo di 30 giorni, con un ulteriore accesso domiciliare. Questa rivalutazione permette di evidenziare l apprendimento efficace delle abilità, ovvero il raggiungimento dell autonomia nella gestione del trattamento dell assistito e/o care-giver. 21

22 DATI SULL EDUCAZIONE TERAPEUTICA Persone con Lesioni da Pressione Numero di soggetti con lesioni da pressione presi in carico nell anno 2012 = 1591 Numero soggetti con lesioni da pressione, e bisogno EDT, presi in carico nell anno 2012 = 816 (51,2%) % di chiusura del bisogno:

23 ANNO L EDUCAZIONE TERAPEUTICA ALLA PERSONA ASSISTITA NELL OTTICA DELLA CONTINUITÀDELL ASSISTENZA OSPEDALE-TERRITORIO Progetto Formazione Sul Campo SERVIZIO PROFESSIONI SANITARIE ULSS 16 PADOVA

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