Grazia Fassorra. 16 giugno 2006 MINISTRO FIORONI: COSA CAMBIA RISPETTO A MORATTI MINISTRO MORATTI. norme. contenuto. tempi.

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1 Grazia Fassorra 16 giugno 2006 MINISTRO FIORONI: COSA CAMBIA RISPETTO A MORATTI MINISTRO MORATTI norme contenuto tempi commento 1 / 18

2 LEGGE n. 53 del 23 marzo 2003 Legge delega: Definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Tutti i D.Lgs sono stati emanati. Mancano il regolamento sulla revisione delle classi di concorso ed a 2 / 18

3 D ecreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53. (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo Suppl. Ord. n. 31) Definitivo Sono state apportate Capo modifiche IV: Raccordo al testo nella e originario continuità scuola all interno sec tra I di e I II grado, ciclo: del D.Lgs diminuzione sul II Ciclo della ( quota F/O da 6 h Da considerare che la maggior parte delle scuole (quante?) ha svolto un orario di 27 h. + 3 e non di Da rivedere le Indicazioni Nazionali, pubblicate f in allegato sulla GU. Queste infatti sono ino valide all'eman transitoria, l'assetto pedagogico, didattico e organizzativo individuato nell'allegato. 3 / 18

4 Di fatto non è mai stato normato l art. 8 del DPR 275/99: l unico atto che lo riguarda è il DM 234/2000 Inoltre, a tutt oggi mancano: - Regolamento/i per la ridefinizione delle classi di abilitazione all insegnamento; - DM (di concerto con Min. Funzione pubblica): contratti di prestazione d opera con esperti (art.10, c. D ecreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286 Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di 4 / 18

5 formazione, nonché riordino dell'omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n. 53. ( GU n. 282 del Definitivo Importanti sono: - la Direttiva triennale n. 48 del 6 maggio 2005: Programmazione triennale delle attività INVALSI - la Direttiva n. 49 del 6 maggio 2005 : Programmazione d Le due direttive danno indicazioni all INVALSI sugli obiettivi triennali e sulla rilevazione nell a.s della valutazione del sistema a conclusione dell a.s , con riferimento al funzionamento - della valutazione degli apprendimenti per le nel discipline I Ciclo Italiano, le Matematica e Scienze prove per le classi sono1 Mancano?? - DM: designazione Collegio revisori dei conti; - DM (di concerto con Min. Econ. e Fin.): compenso per Presidente, membri del Direttivo e Revisori d 5 / 18

6 Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 "Definizione delle norme generali sul " diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'artico ( pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2005) Modificabile: la delega scade il 5 novembre 2006 Il dirigente deve mantenere la vigilanza sull adempimento da parte degli studenti, nel passaggio da Le scuole secondarie di 1 grado devono organizzare attività di orientamento per il passaggio al II C Ai sensi del combinato disposto dell'art.6, comma 1, del Decreto Legislativo , n.76 e dell'ar Conseguentemente gli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terzo anno dei corsi di studio degl 6 / 18

7 E stato sottoscritto un accordo MIUR-MLPS-Regioni, Regolamento con uguale (di concerto contenuto MLPS) del DM su standard previsto ( minim Manca: - Regolamento/i sui livelli essenziali di prestazione; la delineazione di tali livelli è contenuta nel D.Lgs Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della le ( pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2005) 7 / 18

8 Modificabile: la delega scade il 5 novembre 2006 Mancano: - DM (di concerto con MLPS, Min. Attività prod.): Comitato nazionale per monitoraggio e valutazione - DM (di concerto con MLPS, Min. Attività prod.): criteri per convenzioni, utilizzazione risorse. Decreto legislativo n ottobre 2005 Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle presta (pubblicato sulla GU n. 257 del 4 nov. 2005) 8 / 18

9 Modificabile: la delega scade il 4 maggio 2007 Va in vigore il 1 sett Il rinvio dell attuazione, contenuto nel testo, è stato determinato in sede di Conferenza unificata Stato D ecreto legislativo n. 227/2005 Definizione delle norme generali in materia di formazione degli ins (pubblicato sulla G.U. n. 257 del 4 novembre 2005) 9 / 18

10 Modificabile: la delega scade il 4 maggio 2007 Manca la maggior parte di norme secondarie: - DPCM su avvio e svolgimento procedure concorsuali; - Una serie (miriade) di DM su: ripartizione posti tra le Università; requisiti minimi curricolari per accesso ai corsi; criteri e modalità p percorsi formativi di II livello; classi di abilitazione; tasse e contributi dei corsisti; aree disciplinari - Uno o più DM su materie dell art. 4: classi dei corsi di laurea, profili formativi 10 / 18

11 MINISTRO FIORONI Norme contenuto tempi commento Decreto Ministeriale n. 4018/FR del 31 maggio 2006 Sospensione del D. M. n. 775 del 31 gennaio 2006 sull innovazione 11 / 18

12 In vigore fino a nuova determinazione della materia relativa al II Ciclo Appare come una misura prudenziale per evitare ulteriori contenziosi, giuridici e politici. L intervento si giustifica con il fatto che i pochi : progetti presentati - attengono per la maggior parte a limitate innovazioni degli ordinamenti vigenti; - non contengono indicazioni di percorsi significativi in vista della riforma del sistema del licei; - si risolvono, per lo più, in modifiche delle qualificazioni giuridiche degli impianti esistenti; - si collocano in prossimità dell apertura del nuovo anno scolastico, cioè in margini temporali troppo r -un esauriente coinvolgimento delle famiglie; -una corretta impostazione delle attività di sostegno a monitoraggio degli interventi; - una preventiva e idonea informazione/formazione del personale scolastico coinvolto nelle innovazioni; - sarebbero realizzati in una situazione di forte incertezza sulla definizione dei titoli di studio da rilasc 12 / 18

13 percorsi frequentati. Sperimentazioni di questo tipo possono essere soddisfatte nell ambito della quota oraria riservata all - Inoltre c è in atto un contenzioso promosso da numerose Regioni davanti al T C.M. n. 45 Prot. n giugno 2006 Anno scolastico 2006/ adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto. 13 / 18

14 Si conferma la normativa vigente ( L.333/2001 e L. 268/ ) In evidenza: 1.La possibilità di iscrizioni anticipate, riguardante i bambini che dalla compiono C.M. n. t In realtà si tratta di dare la precedenza ai bambini in età, in modo da ampliare la fascia di copertura d 2. Resta inteso che, dall'adeguamento delle configurazioni Nei confront o 3.L'insegnamento della lingua inglese, come. prima precisato, deve essere impartito per tre ore settim 4. Con l'occasione si ricorda che lo studio "potenziato 5. Sugli esoneri e semiesoneri: si ritiene opp 14 / 18

15 C.M. Prot n /06/2006 Portfolio delle competenze nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione - Precisazioni. 1. Le scuole possono utilizzare gli strumenti che vogliono (richiamo all autonomia); 2. la valutazione di religione deve essere contenuta in un documento distinto 3. in caso di utilizzo del portfolio, si richiamano le scuole alla cautela nella gestione dei dati, in attesa 15 / 18

16 Decreto Ministeriale del n giugno 2006 Annullamento del D.M. 28 dicembre 2005 concernente le tabelle Il DM è legato alla sospensione del DM 775/06 sull innovazione: Considerato che il predetto Decreto Ministeriale del n giugno / 18

17 Modifica del D.M. 28 dicembre 2005, relativo alla quota del 20% dei curricoli Vigente CONSIDERATO che il predetto D.M. del 28 dicembre 2005 valorizza DECRETA l'auton Per le considerazioni svolte nelle premesse, il D.M. 28 dicembre 2005, relativo alla quota del 20% de Si conferma quindi il dettato del DM che prevede: 1- La quota oraria nazionale obbligatoria, riservata alla realizzazione del nucleo fondamentale dei pia 2- Le istituzioni scolastiche utilizzano, anche parzialmente, l a) per confermare il piano ordinamentale degli studi; b) per realizzare compensazioni tra le attività e le discipline previste nei piani di studio; c) per introdurre nuove discipline, avvalendosi per l collettivi di lavoro. 17 / 18

18 3- Il decremento orario di ciascuna disciplina e attività non può essere comunque superiore al 20% del relativo monte orario annuale. 4- L adozione, nell ambito del piano dell offerta formativa, di unità di insegnamento non coincidenti con l unità oraria non può comportare la riduzione dell orario obbligatorio annuale, costitu 18 / 18

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