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2 I N D I C E 1. DESCRIZIONE DELLA TIPOLOGIA DELL OPERA 2 2. DESCRIZIONE DEGLI ORARI DI ATTIVITA 3 3. DESCRIZIONE DELLE SORGENTI RUMOROSE, UBICAZIONE E DATI ACUSTICI 4 4. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEI LOCALI 6 5. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEI RICETTORI PRESENTI NELL AREA DI STUDIO 6 6. AREA DI STUDIO 6 7. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL AREA DI STUDIO Individuazione dei limiti acustici vigenti in ambiente esterno Individuazione dei limiti acustici vigenti in ambiente abitativo INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI SORGENTI SONORE GIA PRESENTI NELL AREA DI STUDIO ED INDICAZIONE DEI LIVELLI DI RUMORE ANTE-OPERAM Clima acustico attuale: risultati indagine temporale CALCOLO PREVISIONALE DEI LIVELLI SONORI INCREMENTO DEI LIVELLI SONORI DOVUTO ALL AUMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE INDOTTO DESCRIZIONE DI ULTERIORI PROVVEDIMENTI TECNICI ATTI A CONTENERE I LIVELLI SONORI EMESSI IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE RILEVAMENTI DI VERIFICA RIFERIMENTI ALLA COMPETENZA DEI TECNICI RELATORI 15 1

3 1. DESCRIZIONE DELLA TIPOLOGIA DELL OPERA Il presente documento si riferisce all impatto acustico ed alle variazioni in termini di rumorosità ambientale (con particolare riferimento ai ricettori sensibili esistenti), indotte dalla realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico sul Bedale dei Molini, in prossimità dell ex Fucina Mana, in corso Piemonte, nel comune di Saluzzo (CN). L opera oggetto della presente valutazione è un impianto idroelettrico ad acqua fluente, sito in prossimità dell ex Fucina Mana che, a suo tempo, sfruttava un salto di 2,40 metri con portata massima di 1000 l/s: in tempi più recenti la stessa portata veniva turbinata a mezzo di due turbine Francis orizzontali che, attualmente, non sono più installate. In questo momento l impianto di cui sopra è fermo non essendo presenti gli organi di gestione, trasformazione e consegna dell energia; la società committente intende richiedere una nuova concessione di derivazione ad uso idroelettrico, derivando la portata del Bedale dei Molini in corrispondenza dell edificio dell ex Fucina Mana: le acque turbinate saranno poi restituite nel Bedale dei Molini immediatamente a valle del gruppo di produzione in progetto attraverso lo storico canale di restituzione esistente. L impianto idroelettrico in progetto prevede l installazione di una turbina Kaplan ad asse verticale monoregolante in camera libera immediatamente a valle delle paratoie di sezionamento esistenti; alla turbina saranno accoppiati un moltiplicatore di giri meccanico ed un generatore asincrono di idonea potenza e velocità. La centralina oleodinamica per i comandi di bordo macchina e delle paratoie ed un piccolo quadro elettrico, verranno posizionati all interno del locale esistente in sinistra idrografica di proprietà della committenza ed attualmente adibito a cantina. A monte delle paratoie di macchina si prevede infine l installazione di una griglia allo scopo di fermare l eventuale materiale in sospensione. I quadri di bassa tensione BT e di gestione saranno invece posti a circa 100 m a monte del punto di installazione della turbina in progetto in un apposito locale situato in via San Rocco n. 1: i cavi di segnale e di potenza seguiranno il tracciato del Bedale dei Molini. In figura 1 seguente è riportato uno schema dell opera in progetto. 2

4 FIGURA 1 In allegato n 1 al presente documento, si riporta una foto aerea dell area di intervento ed il posizionamento nell ambito territoriale circostante: per maggiori dettagli si rimanda agli elaborati progettuali. 2. DESCRIZIONE DEGLI ORARI DI ATTIVITA Il funzionamento del nuovo impianto idroelettrico è previsto per 231 giorni/anno nell intero arco delle 24 ore: i restanti 114 giorni/anno presentano valori di portata relativi al periodo irriguo in cui è attiva la Samboira (dal 15 maggio al 15 settembre), quindi sono riferiti non più alle 24 ore, bensì alle 14 ore (ovvero dalle ore dello stesso giorno alle ore di quello successivo, in totale 10 ore). I rimanenti 19 giorni/anno fanno invece riferimento a giorni di maggior prelievo idrico per irrigazione e quindi la portata transitante nel Bedale dei Molini non è sufficiente a garantire il funzionamento dell impianto. 3

5 3. DESCRIZIONE DELLE SORGENTI RUMOROSE, UBICAZIONE E DATI ACUSTICI Omettendo fin d ora la descrizione di elementi che certamente non costituiscono una sorgente sonora significativa in relazione all emissione sonora verso l esterno (quadri elettrici, ecc.), si può affermare che l elemento più significativo dell intervento, dal punto di vista acustico, è individuabile nel gruppo composto dal moltiplicatore di giri meccanico e dal generatore asincrono collocati in esterno sopra la vasca di carico. Oltre a ciò occorre tener presente quanto segue: turbina: si tratta di un impianto modello Kaplan ad asse verticale monoregolante in camera libera, collocata all interno della vasca di carico; dal punto di vista acustico è quindi possibile considerare appieno il completo e significativo effetto schermo dato da tale posizione (completamente immersa sotto lo sfioro dell acqua a circa 2 metri di profondità), che rende praticamente nullo l eventuale contributo sonoro di tale impianto sulla rumorosità ambientale dell area urbana esterna; griglia: si tratta di un impianto di tipo manuale per la pulizia del materiale in sospensione trasportato dalla corrente: tale materiale verrà periodicamente rimosso manualmente dal personale preposto al controllo; scarico: lo scarico esistente della centrale è costituito da un canale sito in sinistra al canale di by-pass; raccoglie il flusso turbinato e lo restituisce nel Bedale dei Molini immediatamente a valle del gruppo di produzione in progetto. Nel caso specifico lo scarico risulterà sottobattente (ovvero la sezione di sbocco dello scarico dell'acqua è posta al di sotto del livello minimo nel canale a valle del salto) e pertanto è possibile affermare che tale configurazione impiantistica, non rappresenta una sorgente sonora significativa. In funzione di quanto fin qui espresso è quindi possibile definire come ininfluente l eventuale contributo sonoro derivante dalla turbina, dalla griglia di pulizia e dallo scarico nei confronti dei ricettori circostanti (edifici residenziali) e considerare quali uniche sorgenti sonore significative il moltiplicatore di giri meccanico ed il generatore asincrono. 4

6 Si precisa che il moltiplicatore ed il generatore verranno installati all interno di un box insonorizzato, per la realizzazione del quale è previsto l utilizzo di specifici pannelli in carpenteria metallica composti da doppie lamiere preaccoppiate ad un coibente in fibra minerale ad alta densità: tali pannellature garantiscono valori di isolamento acustico superiori ai 30 db a partire già dalle basse frequenze (da 100 Hz in poi), e assicureranno una completa segregazione verso l esterno. Per il moltiplicatore ed il generatore possono essere effettuate considerazioni in merito alla potenziale emissione sonora nei confronti dei ricettori circostanti: in base ai dati forniti dai costruttori, anche in considerazione di alcuni rilievi fonometrici eseguiti presso impianti analoghi, è possibile definire un livello di pressione sonora a circa 1 metro di distanza pari a 70 db(a) con il gruppo idroelettrico a pieno carico ed uno spettro sonoro simile a quanto riportato in figura 2 con i maggiori contributi sonori sulle frequenze medio alte. L ipotesi di emissioni sonore di tale entità, in considerazione delle attenuazioni definibili per le strutture di contenimento in progetto, consentono di presumere valori di emissione sonora inferiori ai 40 db(a) già nelle immediate vicinanze del box stesso. FIGURA 2 5

7 4. DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEI LOCALI L unico locale tecnico è individuabile nel locale cantina esistente ove è prevista l installazione della centralina oleodinamica per i comandi di bordo macchina e delle paratoie ed un piccolo quadro elettrico: si tratta di un locale con struttura in muratura portante (con spessore variabile dai 40 ai 60 cm) e soletta sempre in muratura: si tratta quindi di strutture il cui potere fonoisolante supera i 50 db alle frequenze medio alte a partire dai 250 Hz in poi. Per quanto riguarda i serramenti esistenti, porta di accesso alla cantina e finestra, si segnala che ne è prevista la sostituzione con nuovi serramenti che garantiscano maggiori prestazioni acustiche: in sede di progettazione esecutiva saranno valutate le caratteristiche necessarie a livello di stratigrafie e di particolari costruttivi (battute laterali, chiusure, ecc.) al fine di ottenere il necessario abbattimento acustico per rendere ininfluenti le emissioni sonore verso l ambiente esterno. 5. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DEI RICETTORI PRESENTI NELL AREA DI STUDIO L area di intervento è sita nel comune di Saluzzo (CN), in Corso Piemonte: si tratta di una zona ubicata all interno di un area di tipo misto comprendente piccole attività commerciali (cartolibreria/copisteria, panetteria, pizzeria, ecc.), edifici ad uso residenziale e sul lato sud-ovest ad oltre 50 metri di distanza, oltre corso Piemonte, la Scuola Primaria M. Musso. In funzione della posizione del nuovo generatore, ospitato all interno del locale cantina, al piano interrato del fabbricato di Corso Piemonte, i potenziali ricettori sensibili sono stati individuati nelle abitazioni sovrastanti che si affacciano direttamente sul Bedale dei Molini. 6. AREA DI STUDIO Ai fini della valutazione previsionale dell impatto acustico da parte della potenziale sorgente sonora in esame, ed in funzione di quanto fin qui descritto e valutato, è stata definita un area di studio sufficiente a ricomprendere i ricettori individuati. 6

8 7. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL AREA DI STUDIO I principali riferimenti normativi per la definizione dei valori limite vigenti nell area in esame e le valutazioni di merito, possono così riassumersi: - Legge quadro sull inquinamento acustico 26 ottobre 1995 n. 447 Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico; nell ambito dell art. 2 sono definiti in particolare i concetti di valore limite di immissione (assoluto e differenziale) e di emissione con riferimento alle modalità ed ai criteri di misura riportati nel DPCM 1/3/91. Tale legge definisce inoltre le specifiche competenze di tutti i soggetti coinvolti nella problematica in oggetto (Stato, Regioni, Comuni ed Imprese) per la revisione e nuova definizione dell entità dei valori limite in relazione alla destinazione d uso delle aree da proteggere (zonizzazione acustica del territorio comunale), la predisposizione dei piani di risanamento, le metodologie di misura, ecc. La Legge Quadro può essere considerata la premessa a tutta una serie di decreti attuativi e leggi regionali che costituiranno i nuovi riferimenti tecnici e normativi per tutto ciò che concerne l inquinamento acustico in ambiente esterno ed all interno dell ambiente abitativo. - DPCM 14 novembre Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Definisce i valori limite delle sorgenti sonore, aggiornando i limiti di inquinamento acustico già fissati per le zone territoriali (criterio assoluto), distinguendo fra valori limite assoluti di immissione, e valori limite di emissione, (livelli sonori dovuti al funzionamento singolo di ciascuna sorgente sonora), ed individuando i limiti all interno dell ambiente abitativo (criterio differenziale) Nel seguito si riportano le tabelle riassuntive con i valori limite da utilizzarsi nel caso in cui il Comune abbia provveduto alla zonizzazione acustica del territorio ai sensi dell art.6 c.1 lett. (a) Legge 447/95. Tabella 7.1: VALORI LIMITE DI EMISSIONE - Leq in db(a) TEMPI DI RIFERIMENTO CLASSI DI DESTINAZIONE D USO DEL TERRITORIO DIURNO NOTTURNO Aree particolarmente protette Classe I Aree prevalentemente residenziali Classe II Aree di tipo misto Classe III Aree di intensa attività umana Classe IV Aree prevalentemente industriali Classe V Aree esclusivamente industriali Classe VI NOTE: PERIODO DIURNO: dalle alle PERIODO NOTTURNO: dalle alle

9 Tabella VALORI LIMITE DI IMMISSIONE - Leq in db(a) CLASSI DI DESTINAZIONE D USO DEL TERRITORIO TEMPI DI RIFERIMENTO DIURNO NOTTURNO Aree particolarmente protette Classe I Aree prevalentemente residenziali Classe II Aree di tipo misto Classe III Aree di intensa attività umana Classe IV Aree prevalentemente industriali Classe V Aree esclusivamente industriali Classe VI NOTE: PERIODO DIURNO: dalle alle PERIODO NOTTURNO: dalle alle DM 16 marzo Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico Stabilisce le tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento da rumore; vengono definite in modo particolare le caratteristiche tecniche che la strumentazione di misura deve possedere e soprattutto le norme tecniche e le metodologie per l esecuzione delle misure allo scopo di ottenere i necessari parametri da confrontare con i limiti riportati nel DPCM 14/11/97. - Legge Regionale 20 ottobre 2000 n 52 Disposizioni per la tutela dell Ambiente in materia di inquinamento acustico e relativa DGR 6 agosto 2001, n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Definiscono l inquadramento tecnico generale all approccio delle problematiche in tema di acustica ambientale e delineano l iter procedurale che le Amministrazioni devono seguire nella stesura della classificazione acustica del territorio. - Deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2004, n Legge regionale 25 ottobre 2000, n art. 3, comma 3, lettera c). Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico. 8

10 7.1 Individuazione dei limiti acustici vigenti in ambiente esterno Per quanto riguarda i livelli sonori accettabili in funzione della destinazione d uso dell area in oggetto, si osserva che il Comune di Saluzzo si è dotato di un piano di classificazione acustica del territorio comunale secondo i disposti della Legge quadro n 447 del 26/10/95 e successivi decreti attuativi. Per l area d'interesse è quindi possibile far riferimento ai valori relativi alle classi acustiche definite nell'ambito di tale documento: in figura 3 è riportato un estratto dell elaborato grafico nel quale si può evidenziare che l area in esame ed i ricettori più vicini, sono inseriti in classe III - AREE DI TIPO MISTO. AREA OGGETTO DI INTERVENTO FIGURA 3 Pertanto per quanto riguarda i valori limite in ambiente esterno applicabili alle aree immediatamente circostanti l area oggetto d intervento e presso i ricettori individuati è quindi possibile far riferimento ai seguenti valori limite: EMISSIONE SONORA DIURNO NOTTURNO Aree di tipo misto Classe III IMMISSIONE SONORA DIURNO NOTTURNO Aree di tipo misto Classe III

11 7.2 Individuazione dei limiti acustici vigenti in ambiente abitativo Per quanto riguarda la valutazione del disturbo all interno dell ambiente abitativo (cosiddetto CRITERIO DIFFERENZIALE), occorre far riferimento ai valori limite differenziali di immissione di cui all art. 4 del D.P.C.M. 14/11/97 riassunti nella tabella seguente: Tabella 7.3: VALORI LIMITE DIFFERENZIALI CRITERIO DI VALUTAZIONE DIURNO NOTTURNO Differenza massima ammessa tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo A FINESTRE APERTE ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile se il rumore misurato è inferiore a: A FINESTRE CHIUSE ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile se il rumore misurato è inferiore a: 5 db(a) 3 db(a) 50 db(a) 40 db(a) 35 db(a) 25 db(a) NOTE: PERIODO DIURNO: dalle alle PERIODO NOTTURNO: dalle alle INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI SORGENTI SONORE GIA PRESENTI NELL AREA DI STUDIO ED INDICAZIONE DEI LIVELLI DI RUMORE ANTE- OPERAM Al fine di caratterizzare il clima acustico attuale dei luoghi (rumorosità ante-operam), nel periodo compreso tra il ed il è stato effettuato un monitoraggio acustico in prossimità dei ricettori individuati finalizzato a descrivere la situazione acustica in atto prodotta dalle sorgenti naturali ed antropiche presenti sul territorio circostante. I rilievi e le successive elaborazioni sono state eseguite utilizzando la seguente strumentazione: Fonometro Svantek SV957 matr. n con microfono Aco Pacific tipo 7052E matr. n calibrati presso centro LAT 054 (IEC - TO) cert. n 2015/195/F del 10/09/2015 Calibratore Brüel & Kjaer 4230 matr. n calibrato presso Centro LAT 054 (IEC - TO) cert. n 2015/196/C del 10/09/2015 La strumentazione su elencata è conforme alla classe I delle norme EN 60651/94 ed EN 60804/94 e periodicamente vengono effettuate le necessarie tarature presso laboratori autorizzati SIT: in allegato 2 ai presente documento è riportato un estratto dei certificati di taratura. 10

12 In ogni caso la taratura degli strumenti è stata controllata all inizio ed alla fine delle misurazioni, utilizzando il calibratore che emette un segnale costante a 1000 Hz di ampiezza pari a 94 db. Nel periodo temporale di esecuzione del monitoraggio le condizioni meteorologiche risultavano normali ed in assenza di precipitazioni e di vento. 8.1 Clima acustico attuale: risultati indagine temporale Nel seguito si riporta una tabella riassuntiva dei risultati del monitoraggio acustico eseguito nel punto A in termini di livello sonoro equivalente corrispondente all intero periodo di riferimento (diurno o notturno) L Aeq,TR : i livelli sonori ottenuti dal monitoraggio, sono espressi in db(a) ed arrotondati a 0.5 db in conformità a quanto indicato nell allegato B del D.M. 16/3/98. Tabella 8.1: LIVELLI SONORI DI IMMISSIONE RILEVATI DAL MONITORAGGIO PERIODO DIURNO PERIODO NOTTURNO Note LAeq,TR - db(a) Note LAeq,TR - db(a) 1^ giornata (MERCOLEDI ) periodo diurno dalle ore alle ore del 15/02/ ^ giornata (MERCOLEDI - GIOVEDI ) periodo notturno dalle ore del 15/02/17 alle ore del 16/02/ ^ giornata (GIOVEDI ) periodo diurno dalle ore alle ore del 16/02/ ^ giornata (GIOVEDI - VENERDI ) periodo notturno dalle ore del 16/02/17alle ore del 17/02/ LAeq medio: 76.0 LAeq medio: 76.0 Dalle valutazioni effettuate in loco durante le rilevazioni fonometriche emerge che il contributo sonoro fondamentale sulla rumorosità riscontrata è direttamente correlabile con il flusso dell acqua nel canale del Bedale dei Molini: in particolar modo il rumore è attualmente generato dalla presenza del salto d acqua esistente. 11

13 9. CALCOLO PREVISIONALE DEI LIVELLI SONORI In funzione dei dati acustici di partenza e considerando in particolare che: 1) la tipologia sottobattente sia della turbina (installata all interno della vasca di carico) sia del canale di scarico (inteso come potenziale via di propagazione della rumorosità derivante dal gruppo idroelettrico), li rendono praticamente ininfluenti in termini di potenziale contributo sonoro nei confronti dei ricettori circostanti; 2) la griglia di pulitura del materiale in sospensione trasportato dalla corrente sarà di tipo manuale; 3) in base ai dati forniti dai costruttori il livello sonoro complessivo dovuto al gruppo moltiplicatore-generatore è stimato, anche in considerazione di alcuni rilievi fonometrici eseguiti presso impianti analoghi, pari a 70 db(a) con lo spettro sonoro riportato nel relativo paragrafo 3; 4) il gruppo moltiplicatore-generatore verrà installato all interno di un box insonorizzato con pannellature che garantiscono valori di isolamento acustico superiori ai 30 db, risultando pertanto completamente segregato verso l esterno; 5) le strutture portanti dell unico locale tecnico, ovvero la cantina esistente ove è prevista l installazione della centralina oleodinamica per i comandi di bordo macchina e delle paratoie ed un piccolo quadro elettrico, assicurano isolamenti acustici tali da contenere la trasmissione della rumorosità prodotta dal loro funzionamento a valori inferiori ai 40 db(a); 6) il valore limite di emissione sonora in periodo notturno relativo alla classe III (45 db(a)) all interno dell area di studio, risulta sicuramente il più restrittivo; 7) l attuale rumorosità ambientale nell area in esame rilevata in fase di monitoraggio non scende sotto i 76 db(a) in termini di livello sonoro equivalente orario notturno, si può sostanzialmente affermare che il prevedibile impatto acustico derivante dalla messa in esercizio del nuovo impianto idroelettrico oggetto della presente valutazione, sarà tale da rispettare i valori limite assoluti applicabili al caso in esame. In merito alla valutazione del disturbo all interno degli ambienti abitativi, in considerazione del fatto che già in esterno il prevedibile impatto acustico derivante dal nuovo impianto idroelettrico sarà tale da non determinare contributi sui livelli sonori attualmente in essere, è possibile prevedere il pieno rispetto del valore limite previsto dal criterio di valutazione differenziale. 12

14 E importante evidenziare che in termini di rumorosità ambientale nell area urbana in questione, la realizzazione del nuovo impianto idroelettrico comporterà sicuramente un beneficio acustico: si ricorda infatti che durante la normale attività del gruppo turbinageneratore, verrà evitato l attuale salto d acqua, in quanto il flusso verrà deviato all interno del canale adduttore con conseguente riduzione della rumorosità derivante dal salto d acqua che attualmente determina un contributo significativo sulla rumorosità ambientale dell area. Il salto d acqua potrà ritornare ad essere evidente, in casi particolari e per tempi limitati, esclusivamente in caso di fermo impianto : tale situazione eccezionale potrà infatti verificarsi in caso di manutenzione dell'impianto (es. intervento di particolare pulizia della griglia, manutenzione periodica sul generatore, lavaggio delle pale della turbina) oppure in caso di fuori servizio causato dalla mancanza di tensione da parte dell'enel. 10. INCREMENTO DEI LIVELLI SONORI DOVUTO ALL AUMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE INDOTTO Per quanto riguarda il traffico veicolare indotto, data la tipologia di impianto e l esclusione di attività che prevedono presenza fissa di personale, non è previsto alcun incremento del traffico veicolare. 11. DESCRIZIONE DI ULTERIORI PROVVEDIMENTI TECNICI ATTI A CONTENERE I LIVELLI SONORI EMESSI Oltre a quanto già previsto in sede progettuale non sono al momento previsti altri accorgimenti particolari. 13

15 12. IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE Per quanto riguarda la fase di cantiere in primo luogo si deve sottolineare che le attività di cantiere avverranno presumibilmente in periodo diurno nei giorni feriali, escludendo quindi i periodi notturno e festivo ed evitando, per quanto compatibile con la realizzazione dell opera, le attività più rumorose nelle prime ore del mattino, a cavallo del mezzogiorno ed in serata. L impresa di costruzioni dovrà in ogni caso provvedere a mettere in atto tutte le procedure e cautele per assicurare un emissione sonora contenuta verso l esterno, come l uso di macchinari ed attrezzature silenziate e la limitata contemporaneità delle fasi più rumorose. Dovrà inoltre predisporre adeguati accessi all area di lavoro dei mezzi e del personale, limitando i tempi di attesa dei mezzi con motore acceso. Si tratta comunque di un attività per la quale le imprese potranno eventualmente richiedere l autorizzazione all attività temporanea in deroga ai limiti secondo le disposizioni della Legge Quadro n. 447 del 26 ottobre 1995, Legge Regionale n. 52 del 20 ottobre 2000 e le procedure specifiche eventualmente previste nel regolamento comunale. 13. RILEVAMENTI DI VERIFICA Per verificare sul campo la corrispondenza tra le previsioni effettuate ed il livello di inquinamento acustico reale, verrà condotta una verifica strumentale mediante un azione di monitoraggio acustico da intraprendere quanto più precocemente possibile, compatibilmente con l effettiva attivazione del nuovo impianto idroelettrico: è da prevedersi l esecuzione di un monitoraggio acustico di verifica in prossimità della postazione di misura già presa in considerazione nella fase previsionale. Il risultato dei rilievi fonometrici sarà oggetto di una specifica relazione tecnica nella quale sarà certificato il risultato ottenuto ed il confronto con i valori previsti nella valutazione riportata nel presente documento. 14

16 14. RIFERIMENTI ALLA COMPETENZA DEI TECNICI RELATORI Per quanto riguarda l indicazione del provvedimento regionale con cui i Tecnici che hanno predisposto la presente documentazione sono stati riconosciuti competenti in acustica ambientale ai sensi della legge n 447/1995, art 2, commi 6 e 7, sono di seguito riassunti i riferimenti d iscrizione: geom. Roberto Valle tecnico competente in acustica ambientale ai sensi della legge 447/95 art. 2 commi 6 e 7, iscritto al n A/114 dell elenco Regione Piemonte con D.G.R. n del 25/11/96 ing. Marcella Rolando tecnico competente in acustica ambientale ai sensi della legge 447/95 art. 2 commi 6 e 7, iscritto al n A/113 dell elenco Regione Piemonte con D.G.R. n del 25/11/96. 15

17 A FOTO AEREA COMUNE DI SALUZZO LOCALE DI CENTRALE AREA DI STUDIO A POSTAZIONE MONITORAGGIO ACUSTICO SAN MARTINO S.N.C. di DALMASSO MIRELLA & C. VIA S. ROCCO N SALUZZO (CN) AREA DI INTERVENTO POSIZIONAMENTO NELL AMBITO TERRITORIALE CIRCOSTANTE ALLEGATO 1 RIF. PROG. A13544/A

18 ALLEGATO 2 CERTIFICATI DI TARATURA (ESTRATTO) Allegato alla relazione n. A13544/A

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