Provincia di Ferrara. Comune di Ferrara. Aprile 2004

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1 Provincia di Ferrara Comune di Ferrara Aprile 2004

2 Una chiave di lettura del territorio: la partecipazione INQUADRAMENTO DEL TEMA La denominazione di partecipazione copre oggi i più svariati significati e le più sospette intenzioni Cosa significa partecipazione? Come si valuta la partecipazione? Perché si fa partecipazione? MAPPA A. De Carlo Qual è lo scopo della partecipazione? Per chi si fa partecipazione? Quando si fa partecipazione? Dove si fa partecipazione? Con chi si fa partecipazione?

3 Una chiave di lettura del territorio: la partecipazione INQUADRAMENTO DEL TEMA Perché è importante parlare di partecipazione? Verso un profilo di sostenibilità locale Gli indicatori comuni europei Indicatore n 1 Soddisfazione dei cittadini riferita al contesto Componente rilevante di una società sostenibile è il benessere generale dei propri cittadini. Tale benessere consiste nella possibilità di vivere in condizioni che includano un abitazione sicura e la disponibilità di servizi base, un lavoro interessante e gratificante, un ambiente di buona qualità e reali opportunità di partecipazione alla pianificazione locale e ai processi decisionali Qualità della vita Espressione che descrive l insieme di problemi economici, sociali, ambientali e relazionali che caratterizzano le società moderne

4 INQUADRAMENTO DEL TEMA Verso un profilo di sostenibilità locale Gli indicatori comuni europei Indicatore n 1 Sostenibilità Benessere generale dei cittadini Abitazione sicura, disponibilità di servizi base, lavoro gratificante, ambiente di buona qualità Standard urbanistici BISOGNI PRESUNTI BISOGNI TANGIBILI BENI/SERVIZI BISOGNI INTANGIBILI (ESSERE PARTECIPE)? Indicatori sociali settore qualità della vita

5 INQUADRAMENTO DEL TEMA Analisi dei mandati formali/informali Sviluppo sostenibile Governance Educazione Formazione Informazione Comunicazione Bisogni presunti

6 INQUADRAMENTO DEL TEMA Sviluppo sostenibile 1992 Conferenza ONU Agenda 21 sezione III capitolo 28 Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le autorità dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale, le informazioni necessarie per formulare migliori strategie Educazione/formazione 1997 Carta di Fiuggi Verso i cittadini, la Pubblica Amministrazione, le imprese, i lavoratori, le scuole devono essere rivolte azioni orientate alla ricerca, alla riflessione, al confronto, sottolineando l importanza della qualificazione e socializzazione delle scelte pubbliche volte allo sviluppo sostenibile Governance 1994 Il nostro vicino globale (CGG) La governance va intesa come la somma dei molti modi in cui gli individui e le istituzioni pubbliche e private trattano i loro problemi comuni. È un processo continuo attraverso il quale interessi diversi o in conflitto si possono armonizzare attraverso un azione cooperativa Informazione/comunicazione 1998 Convenzione di Aarhus Il diritto all informazione rappresenta il principale strumento legislativo per dare attuazione a quella partecipazione pubblica ai processi decisionali che è uno dei cardini della governance

7 UNA MAPPA PER ORIENTARE DEFINIZIONE La partecipazione è un metodo che caratterizza il processo decisionale, mirato ad accrescere l efficacia (rispondenza degli obiettivi al problema) e l efficienza del progetto (rispondenza dei risultati agli obiettivi del progetto) CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE PARTECIPAZIONE ISTITUZIONALE / NON ISTITUZIONALE CONTESTO FINALITA (INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE, PROGRAMMAZIONE, PROGETTAZIONE) CATEGORIE DI ATTORI (DESTINATARI E/O RAPPRESENTATI, PARTECIPANTI O RAPPRESENTATNTI, PORTATORI DI RISORSE E VINCOLI) QUANTITA DI ATTORI (PROCESSO INCLUSIVO O ESCLUSIVO) RUOLO DEGLI ATTORI (PARTECIPAZIONE PASSIVA, NEL FORNIRE INFORMAZIONI, ATTRAVERSO LA CONSULTAZIONE, MATERIALE, FUNZIONALE, INTERATTIVA, ATTRAVERSO L AUTOMOBILITAZIONE)

8 UNA MAPPA PER ORIENTARE OBIETTIVI GENERALI Rafforzamento del senso di appartenenza della comunità al luogo in cui vive Consolidamento del senso di responsabilità dei cittadini verso le cose e gli spazi pubblici Incremento della comprensione e della motivazione Diminuzione dei conflitti tra le parti a fronte di progetti condivisi Il conseguimento di una maggiore efficacia/efficienza L acquisizione di una più alta consapevolezza circa i reali bisogni della città, sia da parte degli amministratori e dei tecnici, sia da parte degli abitanti Effetto moltiplicatore

9 UNA MAPPA PER ORIENTARE L acquisizione di una più alta consapevolezza circa i reali bisogni della città, sia da parte degli amministratori e dei tecnici, sia da parte degli abitanti Perché si è passati dalla partecipazione istituzionale a quella non istituzionale? Le forme di rappresentanza hanno sempre meno efficacia: rappresentanza significa dare rappresentazione della realtà, agire in nome e per conto di qualcuno, e questo qualcuno (i rappresentati) sono sempre più complessi e difficili da rappresentare, inoltre essi non conferiscono più ai propri delegati una pienezza di potere G.Moro METODI PARTECIPATIVI E COMUNICATIVI

10 UNA MAPPA PER ORIENTARE METODO PARTECIPATIVO E COMUNICATIVO CHE CARATTERIZZA UN PROCESSO DECISIONALE METODO PROCESSO Dal greco meta (oltre) unito a hodos (strada) Criterio e norma direttivi secondo cui si fa, si realizza o si compie qualcosa Qualsiasi procedimento impiegato per raggiungere un certo scopo Impostazione : il metodo viene costruito o progettato in funzione delle sue finalità Applicazione : il metodo così delineato viene applicato ai contesti prescelti e agli opportuni elementi attraverso tecniche Un processo è articolato i fasi che riguardano attività/azioni differenti. Se il processo persegue una missione, le fasi perseguono finalità, e le azioni obiettivi. Un processo decisionale esiste solo se ci sono alternative tra cui scegliere

11 UNA MAPPA PER ORIENTARE PROCESSO DECISIONALE TRADIZIONALE Definizione e riconoscimento del problema di decisione Specificazione degli obiettivi Individuazione di alternative Valutazione e selezione dell alternativa ottimale Decisione e implementazione IL PROBLEMA DI DECISIONE E BEN STRUTTURATO E BEN DEFINITO GLI OBIETTIVI SONO CHIARAMENTE ESPRESSI IN REGOLAMENTI, STATUTI LE ALTERNATIVE SONO INCONTESTABILI LA SCELTA PUNTA ALL OTTIMIZZAZIONE DI TEMPI E RISORSE PROBLEMA HARD addomesticato

12 UNA MAPPA PER ORIENTARE PROCESSO DECISIONALE Il problema di decisione è carattarizzato da livelli di incertezza e complessità crescenti L obiettivo può essere condiviso o non condiviso Individuazione di alternative Valutazione e selezione dell alternativa Decisione e implementazione IL PROBLEMA DI DECISIONE E MAL STRUTTURATO E MAL DEFINITO GLI OBIETTIVI NON SEMPRE SONO CHIARAMENTE ESPRESSI LE ALTERNATIVE SONO DISCUTIBILI PER ALCUNI LA SCELTA PUNTA ALLA CONDIVISIONE NON ALL OTTIMIZZAZIONE PROBLEMA SOFT maligno

13 Una chiave di lettura del territorio: la partecipazione UNA MAPPA PER ORIENTARE NEL CASO DI PROBLEMI SOFT NON ESISTE IL CONSENSO SUGLI OBIETTIVI DELL AZIONE E PER I QUALI LE TECNOLOGIE DI INTERVENTO NON SONO CONDIVISE O CONOSCIUTE LA COSTRUZIONE DELLA DECISIONE IMPLICA UN ATTIVITA ORIENTATA AL TRATTAMENTO DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO ATTRAVERSO LA CARATTERIZZAZIONE DEL PROCESSO CON METODI PARTECIPATIVI E COMUNICATIVI LA DIMENSIONE PARTECIPATIVA DIVENTA IL REQUISITO INDISPENSABILE PER LA LEGITTIMAZIONE DELLA DECISIONE

14 UNA MAPPA PER ORIENTARE SPAZIO DI INTERAZIONE Spazio astratto informale in cui gli attori introducono e condividono un sistema di punti di vista, idee, preoccupazioni e interessi relativamente all oggetto della decisione Promotore Stakeholder Facilitatore Deve aiutare gli attori a costruire e ad esplicitare i propri punti di vista, interessi, obiettivi, oltre alla propria conoscenza relativamente al problema di decisione Dominio di conoscenza + Dominio di competenza

15 Monitorare, valutare migliorare: i risultati di un indagine I PRINCIPALI EPISODI PARTECIPATI PIANO D AZIONE DEL FORUM DI AGENDA 21 GIOVANI (UNDER 21) PIANO D AZIONE DEL FORUM DI AGENDA LOCALE DELLO SPORT PIANO D AZIONE DI AGENDA 21 SCOLASTICA (SCUOLA 21) PROGETTAZIONE PARTECIPATA DI AREE VERDI (4 SCUOLE) CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO DEDICATO ALL INFANZIA FORUM DELLE DONNE PIANI D AZIONE DEI FORUM D AREA (ALTO FERRARESE, COSTA, BONIFICHE) PIANO PROVINCIALE GESTIONE RIFIUTI WORKSHOP MISURE ANTISMOG PIANI DI ZONA PIANI PER LA SALUTE NUOVO PIANO URBANISTICO DI FERRARA

16 Monitorare, valutare migliorare: i risultati di un indagine I PRINCIPALI EPISODI PARTECIPATI VALUTARE LA PARTECIPAZIONE Fattori facilitanti per il processo Identificazione degli ambiti tematici Impegno nel processo Risorse disponibili Risultati del processo Livello di approccio integrato Livello di partecipazione Partnership Livello di consapevolezza pubblica Livello di continuità

17 Monitorare, valutare migliorare: i risultati di un indagine LA COMPARAZIONE DEI PIANI PARTECIPATI IL METODO INDIVIDUAZIONE DI PIANI/PROGETTI (Piano d azione A21L, Piani Per la Salute, Piani di Zona, Agenda Under 21, Agenda Locale dello Sport) INQUADRAMENTO DEI PIANI/PROGETTI REPERIMENTO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO STUDIO E SISTEMATIZZAZIONE DEL LIVELLO STRATEGICO ED OPERATIVO COMPARAZIONE A LIVELLO STRATEGICO E OPERATIVO INDIVIDUAZIONE DI PARALLELISMI E/O INTEGRAZIONI ANALISI DELLA CONSISTENZA DEL PARALLELISMO (n azioni parallele tra i piani, n strategie comuni) ANALISI DEI TEMATISMI RICORRENTI INDIVIDUAZIONE E SINTESI DELLE PRIORITA

18 UNA PROPOSTA DI RICERCA MISSIONE Mappatura di tutte le forme di partecipazione presenti nel territorio ferrarese dalle origini ad oggi INQUADRAMENTO STORICO STATO ATTUALE Mappa storica Mappa indicativa Mappa del territorio CONFRONTO A21L Terzo Tavolo Integrazione dei piani e dei processi partecipati PRESENTAZIONE DEL LAVORO AGLI ESPERTI CONFRONTO Mappa storica Mappa del Territorio PRESENTAZIONE DEL LAVORO ALLA COLLETTIVITA

19 CONCLUSIONI Nel processo di partecipazione tutto è sottile, contraddittorio, mutevole, e bisogna accettare questa condizione altrimenti si falsifica. Ci vuole molto più talento nella progettazione partecipata di quanta ce ne voglia nella progettazione autoritaria, perché bisogna essere ricettivi, prensili, agili e rapidi nell immaginare, fulminei nel trasformare un sintomo in un fatto e farlo diventare realtà. G.De Carlo

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